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Una domenica in battello

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Messaggio  lucignolo Lun Ago 20 2012, 22:14

Vi racconto un'avventura che mi ha lasciato il dolce in bocca.
Sono diventato schifosamente pigro, così pigro che mi sposterei in un letto a motore.
Per fortuna c'è il mio angelico motore che mi frusta.
Oh, che palle, Nancy: sono anziano, non voglio muovermi.
Niente!
Il problema è iniziare, poi non mi fermo più.
Giro del lago di Garda in battello: uhff.
Dove parcheggio, salgo sul battello e mi frustano perché sono scalzo, c'è Lucifero che ci riscalda, 'na palla immensa.
Ma le donne comandano: quasi quasi mi faccio dosare il testosterone, ci deve essere un calo drastico! Smile
E qualcosa si accende durante il viaggio: sembra che la valanga sensoriale causata dall'acqua, dalla brezza piacevole, dal senso assopito di avventura provochino in me una seconda giovinezza.
Non voglio, per orgoglio, che la mia Nancy assapori troppo il trionfo, ma mi rendo conto che l'avanzare dell'età non è poi così pesante, il problema vero è che aumenta l'inerzia, è una pura questione di atteggiamento mentale.
Mah, guarda il personale navigante, divisa, sguardo serio: qui se salgo scalzo, con la sindrome di Lucignolo, mi beccano subito e mi bastonano ed io ci resto molto male.
Perciò viaggio in infradito.
Ci sono dei ragazzini tedeschi scalzi.
Entrano nel ristorante del battello e poi si ricalzano.
Qualcuno li ha redarguiti?
Mi convinco che è così, ma vale la pena di innescare discussioni con tutto lo spazio che abbiamo a disposizione per andare scalzi?
Il battello, un fondo, è solo una piccola isola che delimita la nostra libertà d'azione.
Ssssshhhhhh, non ci credo intimamente, ma non ditelo! pirat
Scendiamo a Riva del Garda, mangio scalzo in una pizzeria, esploriamo un poco la bellissima cittadina (sanpietrini bollenti) e poi ci rimbarchiamo.
Un ufficiale della navigazione ci timbra il biglietto.
Sarà un errore strategico (e su questo concordo con Rei), ma ho deciso di sbagliare: <Se vago scalzo sul battello che succede?>.
Dipendo da una compagnia pubblica e l'esperienza dell'ATM di Milano insegna.
La risposta dell'Ufficiale mi fa un po' l'effetto di un grappino: <Deve stare un po' attento a dove mette i piedi, poi non c'è problema>.
Ma allora è vero: i traghetti veneziani, la metropolitana milanese....tutte pippe mentali!
Se molte compagnie di trasporti non si pongono problemi, pur essendo, ovviamente attente alle possibili conseguenze legali, allora vuol dire che le poche che se li pongono hanno qualche problemino interno non troppo condivisibile dal punto di vista legale.
E se un problema non è condiviso, vuol dire che ci sono larghi margini di arbitrarietà e di incertezza.
E qui dovremmo inserire con forza e convinzione il nostro piede di porco per scardinare delle serrature fondamentalmente, lo ripeto, illegali ed anticostituzionali.
Ma forse è chiedere troppo; se i nostri legali scalzi sono i primi a temere rappresaglie professionali per la loro particolare scelta, hobby, chiamatela come volete, le speranze sono ridotte al lumicino.
Se qualche folle bacchettone sferrerà un attacco decisivo nei nostri confronti, non potremo contare su di loro.
E sono anche sicuro che, da buoni italiani, quasi tutti si ricalzeranno con rassegnazione. Crying or Very sad
Peccato, perché sono convinto che sono tutti passi inesorabili verso il crollo della costituzionalità e, quindi, del concetto di libertà individuale.
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Messaggio  Grand Choeur Mar Ago 21 2012, 08:48

Era scalza anche Nancy o anche lei era "titubante"?
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https://www.youtube.com/user/MicheleGinanneschi?feature=mhee

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Messaggio  Barbabarba Mar Ago 21 2012, 09:12

Io non ho mai avuto problemi sui mezzi pubblici, anzi molto spesso sono loro a dare dei problemi ai viaggiatori (ritardi, convogli troppo affollati, temperature gelide o roventi, aria condizionata che perde acqua ....).

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Messaggio  lucignolo Mar Ago 21 2012, 09:47

Grand Choeur ha scritto:Era scalza anche Nancy o anche lei era "titubante"?
Per lei andare scalza non è importante, perciò si tiene le sue ciabattine senza alcun problema.
In caso contrario, al minimo disagio si ricalza.
Per me, invece, è come rinunciare alla mia pelle. Wink
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Messaggio  Alexey Mar Ago 21 2012, 11:28

Qui in Italia, secondo me, è molto radicata l' arbitrarietà, che può essere a volte un' arma a doppio taglio.
A volte capita che pur essendoci il regolamento, gli addetti se ne fregano di farlo rispettare (a volte non lo conoscono proprio o molto spesso l' inerzia prende il sopravvento), mentre altre volte il cretino di turno se le inventa lui, e in questo caso possiamo fare come dice Rei.
Certo è che laddove esiste il regolamento, di fronte al rifiuto dell' addetto, al momento occorre cedere e ricalzarsi.
Quello che possiamo fare noi è cercare di divulgare e promuovere l' andar scalzi, provando almeno a lottare quando i diritti del cittadino vengono calpestati, perchè se anche noi iniziamo a dire: "Lasciamo stare, tanto è inutile", è certo che la voce del cretino di turno sarà più altisonante che mai.
Invece, se facciamo vedere che siamo "liberi" e prendiamo la nostra vita in mano, insinueremo il dubbio nelle persone, "Se lo fa lui perchè non posso farlo io?".



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Messaggio  Barbabarba Mar Ago 21 2012, 14:54

Alexey ha scritto:Quello che possiamo fare noi è cercare di divulgare e promuovere l' andar scalzi, provando almeno a lottare quando i diritti del cittadino vengono calpestati, perchè se anche noi iniziamo a dire: "Lasciamo stare, tanto è inutile", è certo che la voce del cretino di turno sarà più altisonante che mai.
Invece, se facciamo vedere che siamo "liberi" e prendiamo la nostra vita in mano, insinueremo il dubbio nelle persone, "Se lo fa lui perchè non posso farlo io?".

Concordo pienamente. Il mio andare scalzo con tranquillità e serenità nelle diverse situazioni sicuramente fornisce già una risposta a chi si domanda il perchè.
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Messaggio  lucignolo Mar Ago 21 2012, 20:39

Alexey ha scritto:Certo è che laddove esiste il regolamento, di fronte al rifiuto dell' addetto, al momento occorre cedere e ricalzarsi.
Già, al momento......perché se lasciassimo correre sempre e comunque ci imbriglierebbero subito: basta partorire un regolamento ed il gioco è fatto.
Se la libertà dell'individuo è inviolabile e se è vero che i regolamenti non possono essere in contrasto con regole di ordine superiore (le leggi) e che quest'ultime non possono essere in contraddizione con la Costituzione Italiana, allora diventa autolesionistico dire che chino il capo perché c'è il regolamento.
Capisco perfettamente che siamo pochi, ma erano pochi anche i Cristiani nel 40 d.c..
Non dico che ci dobbiamo immolare, ma nemmeno farci intortare.
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Messaggio  Rei Mar Ago 21 2012, 21:13

lucignolo ha scritto:Già, al momento......perché se lasciassimo correre sempre e comunque ci imbriglierebbero subito: basta partorire un regolamento ed il gioco è fatto.
Questa è una tua pippa mentale. Come mi disse un funzionario comunale (settore turismo), l'Italia è una nazione che campa di turismo e, a parte qualche rarissima giunta di mentecatti che non vuole farsi rieleggere (vedi Pavia, dove le possibilità di rielezione dell'attuale giunta sono inferiori a quelle di Alemanno a Roma, che può contare solo su un voto, il suo), è praticamente impossibile, anche se qualcuno lo propone, che un regolamento del genere passi, soprattutto nell'era Internet.
Chi vuole che su Tripvisor o siti simili qualcuno scriva che dopo una lunga camminata aveva dovuto togliersi le scarpe per le vesciche e, AL CONTRARIO DEI PAESI CIVILI, era stato multato per un regolamento idiota? La giunta di Pavia, ovviamente. E i cittadini sono così contenti che daranno il voto, alle prossime comunali, solo a chi si impegna ad abolire quelle norme idiote.
Non parliamo poi dei solerti dipendenti (non padroni) che impediscono ai clienti (che comprano e pagano) di entrare scalzi nei negozi.
La mia esperienza mi dice che solo i più fortunati fanno la fine dei dipendenti Tesco inglesi di cui si parla in un altro post: fra qualche giorno, a bocce ferme, verranno licenziati in silenzio.

Nel frattempo sono in una segreta, appesi per gli alluci e frustati ogni due ore (il boia ha i suoi turni di riposo). Very Happy
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Messaggio  lucignolo Mar Ago 21 2012, 21:54

Rei ha scritto:Questa è una tua pippa mentale. Come mi disse un funzionario comunale (settore turismo), l'Italia è una nazione che campa di turismo e, a parte qualche rarissima giunta di mentecatti che non vuole farsi rieleggere (vedi Pavia, dove le possibilità di rielezione dell'attuale giunta sono inferiori a quelle di Alemanno a Roma, che può contare solo su un voto, il suo), è praticamente impossibile, anche se qualcuno lo propone, che un regolamento del genere passi, soprattutto nell'era Internet.
Non sono d'accordo.
Hai la fissa delle pippe mentali: ti piacciono così tanto?
In fondo ti stimo moltissimo, ma mi sembri il classico ammazzasette che fa il Don Rodrigo nel suo feudo, ma al di fuori non ha ancora dimostrato proprio nulla.
E ti sto ancora aspettando nei supermercati bresciani.
Quello che dici è aria fritta, perché ATM di Milano alla tua lettera che obiettava che non esisteva in internet un divieto ad entrare scalzi nella metropolitana scaligera ha risposto prontamente inserendo anche sul web l'esplicito divieto ad entrare scalzi in metropolitana.
Mettendocelo in quel tal posto.
La strada è tutta in salita, ma guarda che non basta ringhiare nel proprio quartiere per sentirsi il re del mondo.
Per esperienza personale ti dico che se cambi quartiere fai un balzo indietro pazzesco.
Il problema è che si dà l'opportunità ad ogni imbecille di inventarsi regolamenti dall'oggi al domani e ciò che è peggio è che, da popolo abituato alle dominazioni, ci si trincera dietro al fatto che se c'è un regolamento non c'è nulla da fare.
Scusate, ma questa cosa la ritengo un'emerita stronzata.
Sono i primi passi verso l'accettazione passiva di una subdola dittatura.
Tu dici che certe regole non le possono fare, io ti dico che le possono fare da stasera a domani mattina.
Non vi brucia un poco il didietro?
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Messaggio  tarzone Mar Ago 21 2012, 22:54

Ciao Flavio!
Mi sono preso la briga di cercare sul sito dell' ATM di Milano il regolamento di servizio delle linee di superficie e delle metro, ma rigurado allo scalzismo non ho trovato nulla.
Dopo 20 minuti di consultazione devo dire, mi sono rotto le p..e e ho desistito e sono andato al piano di sopra dove c'è la stanza con l' aria condizionata Very Happy
Tu ne sai qualcosa?
Saluti
valerio
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Messaggio  lucignolo Mer Ago 22 2012, 10:00

tarzone ha scritto:Ciao Flavio!
Mi sono preso la briga di cercare sul sito dell' ATM di Milano il regolamento di servizio delle linee di superficie e delle metro, ma rigurado allo scalzismo non ho trovato nulla.
Dopo 20 minuti di consultazione devo dire, mi sono rotto le p..e e ho desistito e sono andato al piano di sopra dove c'è la stanza con l' aria condizionata Very Happy
Tu ne sai qualcosa?
Ciao, Valerio.
Non c'è alcun divieto esplicito per chi va scalzo sui mezzi di superficie a Milano.
Il divieto c'è, invece, in metropolitana e, purtroppo, non riguarda solo le scale mobili (e ci potrebbe anche stare), ma l'accesso all'ambiente ed ai servizi.
Lo trovi al paragrafo 20 del capitolo sui divieti:


http://www.atm-mi.it/SiteCollectionDocuments/norme%20di%20comportamento%20metro.pdf
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Messaggio  Rei Mer Ago 22 2012, 11:27

lucignolo ha scritto:Non sono d'accordo.
Hai la fissa delle pippe mentali: ti piacciono così tanto?
Combatto e cerco di vincere le mie. E se posso aiutare gli altri a combattere e vincere le proprie, sono contento. In questo senso sì, mi piacciono.
lucignolo ha scritto:In fondo ti stimo moltissimo, ma mi sembri il classico ammazzasette che fa il Don Rodrigo nel suo feudo, ma al di fuori non ha ancora dimostrato proprio nulla.
E ti sto ancora aspettando nei supermercati bresciani.
C'è crisi e non viaggio molto, anzi, per nulla.
Però prima o poi passo, magari facendo una deviazione andando a Torino dove un'amica mi ha invitato a condizione che rimanga sempre scalzo.
Anche nel suo negozio.
lucignolo ha scritto:Quello che dici è aria fritta, perché ATM di Milano alla tua lettera che obiettava che non esisteva in internet un divieto ad entrare scalzi nella metropolitana scaligera ha risposto prontamente inserendo anche sul web l'esplicito divieto ad entrare scalzi in metropolitana.
Mettendocelo in quel tal posto.
La mia lettera chiedeva di chiarire quale dei due regolamenti, quello esposto all'interno della metropolitana o quello allora posto su Internet, era quello in vigore. La risposta fu che era quello esposto nella metropolitana e la pagina Internet fu corretta.
Questo per dare ai milanesi una base formalmente esatta per chiedere modifiche o fare ricorsi.
Cosa che nessuno ha fatto.
Vorrei far notare che, molto probabilmente, finita l'era di oscurantismo Morattiano, basterebbe fare quattro chiacchiere con l'assessore giusto e spiegargli che, esigenze dei Nati Scalzi a parte, in tutti i paesi civili, i turisti con vesciche da lunghe camminate, possono visitare i musei e prendere la metropolitana scalzi.
A Milano no, nei musei comunali (solo in quelli comunali) ed in metropolitana no.
Ma lo deve fare qualcuno che sta a Milano o nelle vicinanze, non uno che sta a Roma.
E, se per esempio si è un principe del foro, non è difficile arrivare a prendere un caffè e fare quattro chiacchiere informali con l'assessore giusto.
Oppure organizzare lo stesso caffè informale per l'amico bresciano (o cagliaritano) di passaggio.
lucignolo ha scritto:La strada è tutta in salita, ma guarda che non basta ringhiare nel proprio quartiere per sentirsi il re del mondo.
Per esperienza personale ti dico che se cambi quartiere fai un balzo indietro pazzesco.
Se cambi quartiere a Brescia. A Roma, no.
E visto gli inviti "Vieni scalzo." che ricevo, neppure a Torino, Bologna o Napoli.
lucignolo ha scritto:Il problema è che si dà l'opportunità ad ogni imbecille di inventarsi regolamenti dall'oggi al domani e ciò che è peggio è che, da popolo abituato alle dominazioni, ci si trincera dietro al fatto che se c'è un regolamento non c'è nulla da fare.
Scusate, ma questa cosa la ritengo un'emerita stronzata.
Sono i primi passi verso l'accettazione passiva di una subdola dittatura.
Il fatto è che, come tanti altri, noti ora un fenomeno che si è sviluppato negli ultimi vent'anni e che la gente sopporta sempre meno.
Traduzione: sta finendo.
Ancora due anni fa uno poteva vantarsi, seguendo l'ideologia dei partiti al governo, di essere orgogliosamente razzista, prevaricatore, evasore fiscale, corrotto.
Oggi puoi notare che non si vantano più tanto, anche se molti (vedi giunta pavese) sono così stupidi da non credere che questa insofferenza non costerà cara, molto cara alle prossime elezioni e tirano avanti senza deviare dalla loro rotta.
Il regolamento di polizia urbana pavese sarà una delle prime cose che verranno cambiate dalla prossima giunta, perché questa è la richiesta, sempre più forte, che arriva dagli elettori.
lucignolo ha scritto:Tu dici che certe regole non le possono fare, io ti dico che le possono fare da stasera a domani mattina.
Non vi brucia un poco il didietro?
Non dico che non si possono fare, ma che solo degli stupidi che non vogliono più essere eletti le fanno.
Qui a Roma,ad esempio, abbiamo fior di idioti rompiscalzi in giunta, ma anche una forte rappresentanza di chi lavora con il turismo.
Pensate che tra questi ce n'è pure uno che rappresenta quelli che lavorano legalmente!
E se uno degli idioti prova a proporre una norma antiscalzi, questi gentili signori faranno in modo che la norma sia bocciata ancor prima di essere formalmente proposta.
Analoghe situazioni (magari anche con gente onesta in giunta) si ritrovano in (quasi) tutte le città a vocazione turistica.
Infatti i regolamenti antiscalzi sono rarissimi e, soprattutto, NON crescono.
E con un po' di buona volontà, potrebbero anche diminuire.


Ultima modifica di Rei il Gio Ago 23 2012, 09:53 - modificato 1 volta.
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Messaggio  tarzone Mer Ago 22 2012, 18:02

Ciao Rei,
se ne avrai voglia, allorquando verrai a Torino, avvisami, così potremo andare nel negozio della tua amica (cosa vende?), in due o tre scalzi, basta dirlo anche a Marco 53.
Saluti al ganduia.
Valerio
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Messaggio  Rei Mer Ago 22 2012, 18:47

tarzone ha scritto:Ciao Rei,
se ne avrai voglia, allorquando verrai a Torino, avvisami, così potremo andare nel negozio della tua amica (cosa vende?), in due o tre scalzi, basta dirlo anche a Marco 53.
Saluti al ganduia.
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