Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
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Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
Parliamo di tempo, sia del meteo che di quello che scorre inesorabile. Anche se oggi c' è il sole è un dato di fatto che l' Inverno è ormai alle porte e qualcosa è cambiato anche nel mio scalzismo. In realtà non ho modificato di un millimetro il mio attegiamento. Sempre in infradito, a volte in sandali, mai con scarpe chiuse la cui sola idea mi fa sentire "ristretto" dopo 9 mesi che non ne indosso. La temperatura non è un problema, al contrario del comune sentire si può stare scalzi senza alcun problema anche con i 6° o 7° che ci sono ora. Il problema è l' atmosfera generale. In mezzo a persone vestite da esplorazione polare ed essendo inevitabilmente io stesso più vestito che d' estate, le mie comodissime Lunasandals appaiono davvero strane, i piedi nudi poi.... Questo non vuol dire che non continui, è un fatto di comodità, anche se per molti potrebbe apparire invece una penitenza. Questa mattina però, nella solita passeggiata scalza di cui non mi privo, un pochino di disagio l' ho avvertito. Quella cosa che più o meno impercettibilmente ti fa scegliere la strada meno frequentata. Ieri sera mi sono goduto una bella passeggiata scalza nel mio quartiere, però era buio, non so se di giorno me la sarei sentita di mettermi in tasca le Luna. Si tratta di sensazioni quasi subliminali. In realtà nulla accade, le infradito fanno ormai parte della mia immagine per chi mi conosce e non è che mi interessi più di tanto il parere di chi non mi conosce, però quel tarlo di essere dalla parte sbagliata un pochino lo avverto. Voi cosa ne dite ?
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
Naturale.aldo1953 ha scritto:Questa mattina però, nella solita passeggiata scalza di cui non mi privo, un pochino di disagio l' ho avvertito.
Sei notato senza attenuanti e non mi si vengano a raccontare le solite fregnacce del non se ne accorgono.
In questa stagione tendo anch'io ad uscire di sera oppure al mattino di un giorno feriale, quando la maggior parte della gente, ma, soprattutto dei maleducatissimi giovanissimi (e mi dispiace dire ciò) non si vedono in giro.Quella cosa che più o meno impercettibilmente ti fa scegliere la strada meno frequentata. Ieri sera mi sono goduto una bella passeggiata scalza nel mio quartiere, però era buio, non so se di giorno me la sarei sentita di mettermi in tasca le Luna. Si tratta di sensazioni quasi subliminali. In realtà nulla accade, le infradito fanno ormai parte della mia immagine per chi mi conosce e non è che mi interessi più di tanto il parere di chi non mi conosce, però quel tarlo di essere dalla parte sbagliata un pochino lo avverto. Voi cosa ne dite ?
Però quest'anno sono molto più sfacciato e menefreghista.
Ci sono voluti anni di assiduo praticantato, però, e di un certo autolesionismo psicologico di base.
Stare dalla parte sbagliata?
Sì, ti capisco bene ed a volte mi chiedo cosa stia facendo.
Perché, insomma, andare per la strada a piedi nudi con temperature prossime agli zero gradi centigradi o adirittura con la neve è veramente strano, ai limiti estremi dei comportamenti comunemente accettati e condivisi.
Ma ho imboccato una strada senza ritorno, con relative crisi di astinenza.
Continuo a credere che la vicinanza delle aree cerebrali sensitive dei piedi a quelle genitali sia la chiave giusta per capire il profondo piacere del camminare scalzi, tenendo presente che le aree neuronali sono più facilmente stimolate da aree vicine attive e che il cervello non ha linee isolate e preferenziali come quelle telefoniche.
E, fate bene attenzione, non parlo di piacere sessuale in senso stretto, parlo di piacere in generale, quello che ci rende gradevolmente caldi ed euforici e che ci fa star bene con noi stessi e con il mondo che ci corconda.
Un meccanismo simile a quello degli oppiacei, senza troppi effetti collaterali se non il contrasto con le regole comportamentali di cui parlavo poco sopra.
È una forza che una volta sperimentata ci pervade e difficilmente ci fa tornare indietro.
Però, sia ben chiaro, nessuno è obbligato a camminare scalzo in condizioni che ci espongono troppo a pesanti critiche sociali.
Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno e non siamo obbligati a lanciare sfide nell'ambiente che ci circonda.
Non sentitevi sminuiti se non ce la fate ad andare scalzi in inverno, sia per motivi termici, sia per motivi sociali.
Non superate mai i vostri limiti personali, magari l'anno prossimo sarà più facile....chissà.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
aldo1953 ha scritto: quel tarlo di essere dalla parte sbagliata un pochino lo avverto. Voi cosa ne dite ?
Anche io mi sento abbastanza a disagio, ed ho rimesso su sandali o scarpe in quasi tutte le occasioni , tranne che in casa ed in giardino.
Stare scalzo non mi sembra coerente con il "look" , insomma , come mettersi una cravatta con la T-Shirt.
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
Ormai scalzista di lungo corso, credo di aver superato il senso di disagio già da un po'.
Però, gli anni scorsi, ai primi freddi, capitava anche a me di sentirmi un po' fuori posto.
I primi anni cedevo al tarlo interiore e rimettevo i sandali fino a primavera, ma due anni fa l'ho preso a calci metaforici e mi sono detto: "Ho scelto di essere una mosca bianca a tempo pieno, non a part-time."
Il disagio non è più tornato.
Ora, d'inverno, capita, come stamattina, che metta i sandali, ma solo perché fa troppo freddo. Visto il sole, probabilmente se uscirò nel pomeriggio, farà abbastanza caldo per farne a meno.
E ne farò a meno.
Perché mettere le scarpe è un fastidio che cerco di limitare il più possibile.
E qui un'altra considerazione.
Il mio stato naturale, quello che si fa d'istinto, quasi senza esserne cosciente, è stare scalzo.
Mettere le scarpe è un'uscita dalla routine, dalla normalità, e quelle protesi innaturali mi ricordano la loro presenza in continuazione.
Per essere chiari: pensate alle vostre mani: non siete costantemente coscienti del fatto che siano nude, ma se mettete i guanti la percezione di queste coperture è costante ed invasiva.
Quando anche per le scarpe arriverete a questo punto, quando vi dimenticherete che siete scalzi perché questa è la vostra normalità, allora il disagio di essere "la mosca bianca" in mezzo ai calzati sparirà.
Però, gli anni scorsi, ai primi freddi, capitava anche a me di sentirmi un po' fuori posto.
I primi anni cedevo al tarlo interiore e rimettevo i sandali fino a primavera, ma due anni fa l'ho preso a calci metaforici e mi sono detto: "Ho scelto di essere una mosca bianca a tempo pieno, non a part-time."
Il disagio non è più tornato.
Ora, d'inverno, capita, come stamattina, che metta i sandali, ma solo perché fa troppo freddo. Visto il sole, probabilmente se uscirò nel pomeriggio, farà abbastanza caldo per farne a meno.
E ne farò a meno.
Perché mettere le scarpe è un fastidio che cerco di limitare il più possibile.
E qui un'altra considerazione.
Il mio stato naturale, quello che si fa d'istinto, quasi senza esserne cosciente, è stare scalzo.
Mettere le scarpe è un'uscita dalla routine, dalla normalità, e quelle protesi innaturali mi ricordano la loro presenza in continuazione.
Per essere chiari: pensate alle vostre mani: non siete costantemente coscienti del fatto che siano nude, ma se mettete i guanti la percezione di queste coperture è costante ed invasiva.
Quando anche per le scarpe arriverete a questo punto, quando vi dimenticherete che siete scalzi perché questa è la vostra normalità, allora il disagio di essere "la mosca bianca" in mezzo ai calzati sparirà.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
Io sono ancora in fase altilenante ... la mattina esco scalzo, vado al solito bar ... dovevo passare a saldare il conto dla meccanico per la mi moto e ci sono andato scalzo ... invece per andare a fare le analisi ho messo gli zoccoli, che con i piedi nudi ed i pantaloni risvoltati, non è che non si notino. Se sono con Fulvia ho più coraggio ....
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
Ciao a tutti,
ieri sono tornato dall'ennesimo viaggio; questa volta Düsseldorf e poi Monaco in Baviera. Quando sono partito dalla Malpensa almeno c'era il sole ma a Düsseldorf pioggia mista neve, vento pazzesco, 2°C. Fino all'albergo sempre a piedi nudi e debbo dire che ai piedi non ho sentito freddo, solo al petto (la giacca era ovviamente nella valigia).
La gente mi ha guardato come se fossi un marziano ma ormai il sentimento strano, "il tarlo", lo ignoro....
Poi il tassista che mi portato a Krefeld mi ha fatto i complimenti. Gli ho detto che puo' sembrare strano (o peggio) vedere una persona scalza a dicembre ma mi ha risposto che anche lui conosce delle persone che sono sempre (o quasi) scalze, poi mi ha elencato tutti i vantaggi in termini di salute di non portare le scarpe. Il tassista aveva una sessantina di anni.
Allora posso solo incoraggiare tutti di non dare ascolto ai tarli e proseguire (camminare) sulla loro strada, scalzi ovviamente....
Un saluto (caloroso, s'intende...),
Mic60
PS: sono anche su facebook: michael steinrotter
ieri sono tornato dall'ennesimo viaggio; questa volta Düsseldorf e poi Monaco in Baviera. Quando sono partito dalla Malpensa almeno c'era il sole ma a Düsseldorf pioggia mista neve, vento pazzesco, 2°C. Fino all'albergo sempre a piedi nudi e debbo dire che ai piedi non ho sentito freddo, solo al petto (la giacca era ovviamente nella valigia).
La gente mi ha guardato come se fossi un marziano ma ormai il sentimento strano, "il tarlo", lo ignoro....
Poi il tassista che mi portato a Krefeld mi ha fatto i complimenti. Gli ho detto che puo' sembrare strano (o peggio) vedere una persona scalza a dicembre ma mi ha risposto che anche lui conosce delle persone che sono sempre (o quasi) scalze, poi mi ha elencato tutti i vantaggi in termini di salute di non portare le scarpe. Il tassista aveva una sessantina di anni.
Allora posso solo incoraggiare tutti di non dare ascolto ai tarli e proseguire (camminare) sulla loro strada, scalzi ovviamente....
Un saluto (caloroso, s'intende...),
Mic60
PS: sono anche su facebook: michael steinrotter
mic60- Numero di messaggi : 58
Data d'iscrizione : 20.01.12
Re: Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
Io sono semplicemente sincero e pragmatico.Elan ha scritto:Io sono ancora in fase altilenante ... la mattina esco scalzo, vado al solito bar ... dovevo passare a saldare il conto dla meccanico per la mi moto e ci sono andato scalzo ... invece per andare a fare le analisi ho messo gli zoccoli, che con i piedi nudi ed i pantaloni risvoltati, non è che non si notino. Se sono con Fulvia ho più coraggio ....
Scalzo quasi ovunque, ma nei negozi, al ristorante, dal meccanico, a far spese con la moglie, dal barbiere esclusivamente con i sandali birkenstock cairo, perché non voglio discussioni inutili.
Poi, per strada faccio ciò che voglio.
Perché devo subire l'umiliazione di uno che mi fa sentire anormale davanti a molte persone?
Perché devo ingaggiare battaglie verbali dispendiose, dove già in partenza mi guardano come un deviato mentale?
Ci vuole tempo.
Ammesso e non concesso che vinceremo queste battaglie, è ancora presto per gonfiare il petto e fare la voce grossa.
Umile palele cinese.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
Io dal barbiere vado scalzo da quando LUI mi ha fatto capire che non si spiegava perché andavo dappertutto scalzo meno che da lui.lucignolo ha scritto:dal barbiere esclusivamente con i sandali birkenstock cairo, perché non voglio discussioni inutili.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
Secondo me il discorso del look è altamente soggettivo e variabile, basta un cambio di moda e anche la cosa meno accettata diventa "cool", e poi il contrasto è di moda, basti pensare che i dettami della donna chic la vogliono in pelliccia e sandali senza calze, quindi questa a parer mio non è una cosa così difficile da far accettare.
La cosa più difficile, a mio parere, è far accettare l' idea che si possa andare in giro scalzi con questa temperatura, visto che in questo periodo sono visti strani anche i sandali; la persona media, vittima della sua percezione del freddo (dovuta dall' ipersensibilità scatenata da anni di iper-copertura), fa molta fatica a capacitarsi del fatto che un' essere umano possa aggirarsi con queste temperature senza essere bardato da spedizione antartica, figuriamoci se è pronta ad "affrontare" la vista di una persona che si aggira scalza su una superficie ghiacciata.
Per questo, ci vuole molta pazienza e la strada è ancora lunga, però ricordiamoci che ogni momento in cui ci priviamo della nostro benessere è perso, non tornerà mai più, e alla fine cosa rimarrà? Godiamoci il nostro piacere il più possibile, perchè è meglio vivere ogni attimo intensamente e come meglio ci appaga.
Otttimo il paragone con i guanti, come non sopporto loro non sopporto le scarpe, per cui meglio utilizzarle il meno possibile.
La cosa più difficile, a mio parere, è far accettare l' idea che si possa andare in giro scalzi con questa temperatura, visto che in questo periodo sono visti strani anche i sandali; la persona media, vittima della sua percezione del freddo (dovuta dall' ipersensibilità scatenata da anni di iper-copertura), fa molta fatica a capacitarsi del fatto che un' essere umano possa aggirarsi con queste temperature senza essere bardato da spedizione antartica, figuriamoci se è pronta ad "affrontare" la vista di una persona che si aggira scalza su una superficie ghiacciata.
Per questo, ci vuole molta pazienza e la strada è ancora lunga, però ricordiamoci che ogni momento in cui ci priviamo della nostro benessere è perso, non tornerà mai più, e alla fine cosa rimarrà? Godiamoci il nostro piacere il più possibile, perchè è meglio vivere ogni attimo intensamente e come meglio ci appaga.
Otttimo il paragone con i guanti, come non sopporto loro non sopporto le scarpe, per cui meglio utilizzarle il meno possibile.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
In questa stagione raramente vado scalzo in centro città tranne qualche volta come ieri ( giornata di sole)in banca per provarmi e vedere che effetto fa sulle altre persone.
In genere però esco con gli infradito o con gli zoccoli birkenstok senza calze, le scarpe mi riesce sempre più difficile mettermele, quando rarissime volte lo faccio mi sento il piede troppo costretto.
L'abitudine ad andare scalzi fa questo effetto? non credo solo a me.
In genere però esco con gli infradito o con gli zoccoli birkenstok senza calze, le scarpe mi riesce sempre più difficile mettermele, quando rarissime volte lo faccio mi sento il piede troppo costretto.
L'abitudine ad andare scalzi fa questo effetto? non credo solo a me.
ALEBO- Numero di messaggi : 527
Data d'iscrizione : 26.01.09
Re: Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
ALEBO ha scritto:In questa stagione raramente vado scalzo in centro città tranne qualche volta come ieri ( giornata di sole)in banca per provarmi e vedere che effetto fa sulle altre persone.
In genere però esco con gli infradito o con gli zoccoli birkenstok senza calze, le scarpe mi riesce sempre più difficile mettermele, quando rarissime volte lo faccio mi sento il piede troppo costretto.
L'abitudine ad andare scalzi fa questo effetto? non credo solo a me.
Eh si, purtroppo o per fortuna (a seconda dei punti di vista), fa proprio questo effetto, quando occorre scarparsi mi viene male, figuriamoci anche a mettersi le calze al lavoro..., e forse sono in pericolo anche le vivobarefoot, considerate troppo antiestetiche (mi è stato perfino detto: "sembrano delle ciabatte" ), peggio di così...
Da una parte è bello aver capito quello che è meglio per noi, per la nostra salute e che ci dà un piacere immenso, dall' altra è a volte frustrante la situazione in cui ci viene preclusa la possibilità di esprimere noi stessi, quello che siamo, quello che sentiamo e quello che riteniamo meglio per noi...
Questo è anche il prezzo della consapevolezza, l' ignorante, a volte, vive molto più serenamente
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
Il problema è che l'apparenza viene prima della sostanza.Alexey ha scritto:.....e forse sono in pericolo anche le vivobarefoot, considerate troppo antiestetiche (mi è stato perfino detto: "sembrano delle ciabatte"
Per me la substanzia è filosoficamemente prioritaria e lo era fin dall'adolescenza.
E furono battaglie.
E tagliati quei capelli, metti dei pantaloni più seri, cambia quel cinturone, non portare la camicia a fiori, i ragazzi per bene portano i capelli corti (vedi Vallanzasca ), ecc., ecc.
Meno male che non andavo scalzo, sennò mi avrebbero impalato.
Vizi privati e pubbliche virtù: puoi essere un puttaniere, ma l'importante è che tutti credano che sei un sagrestano.
E Rei è convinto che un cervello spento si possa riaccendere.
Mica è un PC.
Una volta creati certi percorsi mentali è molto difficile uscirne.
Come pretendere che un fiume salti le anse.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
Quelli arrugginiti, sì.lucignolo ha scritto:E Rei è convinto che un cervello spento si possa riaccendere.
Quelli che non sono morti solo perché non sono mai esistiti, no.
Come vedi, sono più ottimista di te.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
I giudizi della gente, il freddo, la consuetudine e l'ipocrisia... questo e tanti altri fattori rendono difficile essere liberi... Liberi di essere se stessi, di compiere azioni che non nuocciono a nessuno ... Certo girare nudi, inverno o estate che sia ... è un atto forse troppo avanti per la morale maturata (ormai marcia) in secoli di (in)civiltà, ma camminare scalzi dovrebbe e potrebbe essere più logico, più accettabile e naturale. Ma non lo è.
Se poi si ci è creata un'immagine nella società in cui si vive, il freno inibitorio risulta tirato al massimo ... e impedisce di osare o quanto meno rende tutto difficile.
Per quanto mi riguarda ho superato in parte l'ostacolo. La corsa mi aiuta, la scusa è ridicola, ma utile a vincersi, a mettere una maschera. Forse voglio pensare che la gente non faccia a tempo a realizzare la mancanza delle scarpe e i miei piedi nudi nella corsa, ma più ragionevolmente mi compiaccio di essere un "eroe" che corre scalzo. Infatti, soprattutto nei confronti dei miei "colleghi" runner, ci tengo che se ne rendano conto perché devono capire che SCALZI è meglio che avere i piedi costretti nelle ammortizzatissime ed enormi scarpacce da corsa!
Nei giorni scorsi a 6/7 gradi, fondo gelato, vento polare ... ho corso meravigliosamente bene... Piedi caldi e beati della loro libertà di spingere al massimo la corsa... Guardateci dicevano ai pochi passanti incontrati ... non sapete cosa perdete!!!!
Domenica scorsa, in Fiera, ore 7,30 del mattino, 5 gradi e vento forte... sandali ai piedi (dovendo stare tutto il giorno la dentro) .. il primo amico che incontro ... guardando i miei sandali mi dice: "oggi è scoppiata l'estate! " ... Che avrei potuto rispondere? Già, sentito che caldo?
Ecco, nonostante tutto, ovvero commenti e sguardi, immagine da proteggere, riesco ad uscire in città sempre con i sandali, senza temere nulla. Purtroppo, anche se vorrei stare scalzo, come lo sono ora ( dietro il banco della reception) con i piedi felici sul freddo marmo del pavimento !!!!
Ma leggendovi, mi avete messo voglia di " testare il mio coraggio" ... Domenica correrò a Pisa e voglio provare a vedere se riuscirò ad uscire (a prescindere dalla corsa che con qualsiasi tempo correrò a piedi nudi) scalzo e girare per Pisa... Chissà?!?
Un fresco saluto a tutti....
Se poi si ci è creata un'immagine nella società in cui si vive, il freno inibitorio risulta tirato al massimo ... e impedisce di osare o quanto meno rende tutto difficile.
Per quanto mi riguarda ho superato in parte l'ostacolo. La corsa mi aiuta, la scusa è ridicola, ma utile a vincersi, a mettere una maschera. Forse voglio pensare che la gente non faccia a tempo a realizzare la mancanza delle scarpe e i miei piedi nudi nella corsa, ma più ragionevolmente mi compiaccio di essere un "eroe" che corre scalzo. Infatti, soprattutto nei confronti dei miei "colleghi" runner, ci tengo che se ne rendano conto perché devono capire che SCALZI è meglio che avere i piedi costretti nelle ammortizzatissime ed enormi scarpacce da corsa!
Nei giorni scorsi a 6/7 gradi, fondo gelato, vento polare ... ho corso meravigliosamente bene... Piedi caldi e beati della loro libertà di spingere al massimo la corsa... Guardateci dicevano ai pochi passanti incontrati ... non sapete cosa perdete!!!!
Domenica scorsa, in Fiera, ore 7,30 del mattino, 5 gradi e vento forte... sandali ai piedi (dovendo stare tutto il giorno la dentro) .. il primo amico che incontro ... guardando i miei sandali mi dice: "oggi è scoppiata l'estate! " ... Che avrei potuto rispondere? Già, sentito che caldo?
Ecco, nonostante tutto, ovvero commenti e sguardi, immagine da proteggere, riesco ad uscire in città sempre con i sandali, senza temere nulla. Purtroppo, anche se vorrei stare scalzo, come lo sono ora ( dietro il banco della reception) con i piedi felici sul freddo marmo del pavimento !!!!
Ma leggendovi, mi avete messo voglia di " testare il mio coraggio" ... Domenica correrò a Pisa e voglio provare a vedere se riuscirò ad uscire (a prescindere dalla corsa che con qualsiasi tempo correrò a piedi nudi) scalzo e girare per Pisa... Chissà?!?
Un fresco saluto a tutti....
Pino- Numero di messaggi : 93
Età : 76
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
Dato che non hai una parlata livornese, non dovresti avere problemi
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Qualcosa è cambiato ? Cosa ?
Ahi , ahi ... la mia compagna è quasi livornese ... devo farla star zitta!!Dato che non hai una parlata livornese, non dovresti avere problemi
Pino- Numero di messaggi : 93
Età : 76
Data d'iscrizione : 03.01.08
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