Atteggiamento percepito, atteggiamento reale.
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Atteggiamento percepito, atteggiamento reale.
Diciamolo, alcuni di noi si sentono sempre gli occhi addosso.
Si sentono giudicati negativamente perché sono scalzi.
L'atteggiamento PERCEPITO della "ggente", ciò che loro percepiscono, è che la stragrande maggioranza della suddetta "ggente" sia palesemente ostile allo scalzismo.
Anche perché quelli palesemente contrari si fanno sentire.
E si fanno ricordare.
Poi ci sono quelli che, magari per deformazione professionale, osservano, si segnano i numeri, fanno un po' di statistiche e si accorgono che quella percezione è sbagliata e le percentuali sono molto diverse.
Però la percezione negativa è dura a morire.
Ma guardando ad altre situazioni statisticamente simili, anche se di argomento totalmente diverso, forse possiamo capire il meccanismo.
Partiamo da alcune notizie di questi giorni: in Francia ed in Gran Bretagna sta per passare il matrimonio anche per le persone dello stesso sesso.
Ora, indipendentemente da cosa ne pensiate voi (non è questa la sede per discuterne), se ascoltiamo i telegiornali, leggiamo i giornali ed ascoltiamo le chiacchiere da bar, possiamo facilmente farci l'idea che in Italia la stragrande maggioranza della popolazione sia fermamente contraria. Anche i nostri leader politici (meno uno che si vuole sposare con il compagno) sono più o meno fermamente contrari.
Qual è allora la nostra percezione? L'atteggiamento PERCEPITO è che, appunto, la stragrande maggioranza della popolazione sia fermamente contraria ai matrimoni gay.
I più convinti di questo sono proprio i gay.
Poi la Datamonitor, per togliersi la curiosità, fa un sondaggio che ci da le reali percentuali:
A Maggio 2012 il 53,4% degli italiani era favorevole, il 44,2% contrario, gli altri indifferenti alla cosa.
A Gennaio 2013 il 54,1% (+ 0,7%) degli italiani era favorevole, il 43,2% (- 1%) contrario, gli altri indifferenti alla cosa.
Ovvero: i favorevoli non solo sono di più dei contrari, ma superano la quota magica del 50% più uno, e stanno aumentando. Se fosse un referendum, vincerebbero i favorevoli.
Fonte:
http://www.huffingtonpost.it/2013/01/07/nozze-gay-il-54-degli-italiani-favorevole_n_2424464.html
E la nostra percezione? Era SBAGLIATA!!!
Con questo esempio su un tema di attualità spero di aver spiegato il meccanismo che genera un convincimento errato: "percepiamo" come reale qualcosa che invece è solo la proiezione di alcuni fatti (reali) che soddisfano il nostro pregiudizio o le nostre paure, mentre ignoriamo altri e più numerosi fatti che smentiscono la nostra falsa percezione.
Detto questo, provate per un po' (un mese?) a tenere il conto di quante volte vedete reazioni positive, quante volte queste reazioni diventano attivamente positive (richieste di spiegazioni, approvazione palese, imitazione), quante volte vedete reazioni indifferenti (se ci sono persone indifferenti ai matrimoni gay, ci sono anche persone indifferenti allo scalzismo), quante volte vedete reazioni negative e quante volte queste reazioni diventano attivamente negative (proteste, divieti, eccetera).
Poi fate un po' di conti e guardate i risultati: sono quelli che vi aspettavate o la vostra percezione dell'atteggiamento della "ggente" è diverso da ciò che emerge dai numeri?
E quando avrete i risultati, fatecelo sapere.
Si sentono giudicati negativamente perché sono scalzi.
L'atteggiamento PERCEPITO della "ggente", ciò che loro percepiscono, è che la stragrande maggioranza della suddetta "ggente" sia palesemente ostile allo scalzismo.
Anche perché quelli palesemente contrari si fanno sentire.
E si fanno ricordare.
Poi ci sono quelli che, magari per deformazione professionale, osservano, si segnano i numeri, fanno un po' di statistiche e si accorgono che quella percezione è sbagliata e le percentuali sono molto diverse.
Però la percezione negativa è dura a morire.
Ma guardando ad altre situazioni statisticamente simili, anche se di argomento totalmente diverso, forse possiamo capire il meccanismo.
Partiamo da alcune notizie di questi giorni: in Francia ed in Gran Bretagna sta per passare il matrimonio anche per le persone dello stesso sesso.
Ora, indipendentemente da cosa ne pensiate voi (non è questa la sede per discuterne), se ascoltiamo i telegiornali, leggiamo i giornali ed ascoltiamo le chiacchiere da bar, possiamo facilmente farci l'idea che in Italia la stragrande maggioranza della popolazione sia fermamente contraria. Anche i nostri leader politici (meno uno che si vuole sposare con il compagno) sono più o meno fermamente contrari.
Qual è allora la nostra percezione? L'atteggiamento PERCEPITO è che, appunto, la stragrande maggioranza della popolazione sia fermamente contraria ai matrimoni gay.
I più convinti di questo sono proprio i gay.
Poi la Datamonitor, per togliersi la curiosità, fa un sondaggio che ci da le reali percentuali:
A Maggio 2012 il 53,4% degli italiani era favorevole, il 44,2% contrario, gli altri indifferenti alla cosa.
A Gennaio 2013 il 54,1% (+ 0,7%) degli italiani era favorevole, il 43,2% (- 1%) contrario, gli altri indifferenti alla cosa.
Ovvero: i favorevoli non solo sono di più dei contrari, ma superano la quota magica del 50% più uno, e stanno aumentando. Se fosse un referendum, vincerebbero i favorevoli.
Fonte:
http://www.huffingtonpost.it/2013/01/07/nozze-gay-il-54-degli-italiani-favorevole_n_2424464.html
E la nostra percezione? Era SBAGLIATA!!!
Con questo esempio su un tema di attualità spero di aver spiegato il meccanismo che genera un convincimento errato: "percepiamo" come reale qualcosa che invece è solo la proiezione di alcuni fatti (reali) che soddisfano il nostro pregiudizio o le nostre paure, mentre ignoriamo altri e più numerosi fatti che smentiscono la nostra falsa percezione.
Detto questo, provate per un po' (un mese?) a tenere il conto di quante volte vedete reazioni positive, quante volte queste reazioni diventano attivamente positive (richieste di spiegazioni, approvazione palese, imitazione), quante volte vedete reazioni indifferenti (se ci sono persone indifferenti ai matrimoni gay, ci sono anche persone indifferenti allo scalzismo), quante volte vedete reazioni negative e quante volte queste reazioni diventano attivamente negative (proteste, divieti, eccetera).
Poi fate un po' di conti e guardate i risultati: sono quelli che vi aspettavate o la vostra percezione dell'atteggiamento della "ggente" è diverso da ciò che emerge dai numeri?
E quando avrete i risultati, fatecelo sapere.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Atteggiamento percepito, atteggiamento reale.
E tu, signor, anzi, dottorsotuttoio, superrazionale (tutti gli altri sono ignoranti irrecuperabili) e superintelligente (tutti gli altri hanno un'intelligenza pari a quella di una zucchina bollita) hai tutti i dati in mano, vero?Rei ha scritto:E quando avrete i risultati, fatecelo sapere.
Vuoi illuminarci?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Atteggiamento percepito, atteggiamento reale.
C'è un meccanismo psicologico che si chiama Euristica .... tra l'altro ci porta ad accettare con maggiore facilità ciò che si confà al nostro pregiudizio e troviamo difficile da credere ciò che contrasta con le nostre convinzioni coscienti o incoscienti
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Atteggiamento percepito, atteggiamento reale.
Da Wikipedia:Elan ha scritto:C'è un meccanismo psicologico che si chiama Euristica
Psicologia sociale
Le euristiche di giudizio (così chiamate da Tversky, Kahneman, Nisbett e Ross) sono le scorciatoie mentali le quali vengono utilizzate per prendere una decisione o esprimere una valutazione quando ci si trova in situazioni particolarmente complesse. Le euristiche possono essere di diverso tipo:
1) Euristica della disponibilità, quando viene emesso un giudizio sulla probabilità di frequenza di un evento (qual è il tasso disoccupazione? Anche se non disponi di informazioni necessarie per rispondere?);
2) Euristica della simulazione, quando dobbiamo emettere un giudizio sulle probabili reazioni di un'altra persona di fronte ad un evento (come reagirà papà alla bocciatura all'esame?);
3) Euristica della rappresentatività, ovvero la probabilità che una certa persona o un certo evento rientri in una data categoria (una persona timida, introversa e attenta, probabilmente sarà uno stuntman o un contadino?);
4) Euristica di ancoraggio, quando una serie di giudizi si avvicinano il primo (l'esaminatore inizia con un bravo allievo, sarà portato a trattare molto bene anche i successivi).
In effetti, quando devi prendere una decisione in fretta, le euristiche di giudizio possono essere molto utili:
sono nella savana ed un leone mi guarda interessato: devo correre sull'albero qui accanto perché è affamato o posso camminare con più calma fino all'auto perché è sazio e solo curioso?
Però ciò che valeva per i nostri antenati nella savana, spesso non vale più per la vita moderna.
Pensiamo a come i ciarlatani sfruttano l'euristica di ancoraggio: prima ti dicono una cosa vera, verissima, poi ci attaccano la loro bugia, ma tu, che sai che la prima cosa è vera, sei portato a credere che lo sia anche la seconda.
La trappola maggiore, per noi scalzisti, è ovviamente l'euristica della simulazione, quando "prevediamo" che una persona o un gruppo si comporterà in un certo modo davanti allo scalzismo. Ma i fatti sono un'altra cosa e più il nostro pregiudizio si discosta dalla realtà dei fatti, più la realtà smentirà la nostra previsione.
La trappola euristica è insidiosa: se impariamo ad evitarla in un settore specifico (per me, dopo un po' di esperimenti, lo scalzismo), ci cascheremo come tonni in un altro settore, magari più importante per la nostra vita, come un'occasione (persa) di lavoro o una mancata relazione sentimentale ("Figuriamoci se lui/lei è interessato/a a me..." Sì, maledizione, non aspettava altro che tu ti facessi avanti, che mostrassi una parvenza di interesse!)
Per la cronaca, c'è una tipa a Milano che si chiede ancora come ho potuto essere così tonto. Colpa dell'euristica.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Atteggiamento percepito, atteggiamento reale.
Mah, ce lo chiediamo costantemente sul forum tutti i giorni.Rei ha scritto:Per la cronaca, c'è una tipa a Milano che si chiede ancora come ho potuto essere così tonto. Colpa dell'euristica.
Perché non metti la tua brillante intelligenza al servizio di tutti invece di volere a tutti i costi rivestire il ruolo del faro del forum che non ti appartiene e che dovrebbe essere il ruolo di tutti?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Atteggiamento percepito, atteggiamento reale.
Perché non la smetti di insultarmi gratuitamente quando metto la mia esperienza e le mie informazioni al servizio di tutti?lucignolo ha scritto:Perché non metti la tua brillante intelligenza al servizio di tutti invece di volere a tutti i costi rivestire il ruolo del faro del forum che non ti appartiene e che dovrebbe essere il ruolo di tutti?
La rovina dell'Italia è che in ogni ambiente, appena uno mostra, non dico di essere un po' brillante, ma di essere appena superiore alla totale incompetenza, alla totale ignoranza, alla totale disonestà, c'è sempre qualcuno che lo accusa del crimine orrendo di essere intelligente, o efficiente, o di fare bene il proprio lavoro e di essere presuntuoso, non perché, attenzione!!!, si vanti di essere questo o quello, ma perché con le sue azioni non si adegua allo standard di ignoranza, inefficienza e disonestà che il cialtrone di turno pretende dagli altri, pena l'emarginazione.
Conosciamo la storia, è quella di tanti "cervelli in fuga" dall'Italia.
Non ci soffermiamo mai a riflettere sul fatto che queste persone sono dovute andare via a causa di gentaglia che le ha cacciate.
Flavio, ti ho conosciuto personalmente e non ho trovato in te nessuna delle caratteristiche di quei subumani che tanti danni stanno facendo alla nostra società.
Anzi, da quello che ho capito, più volte hai avuto problemi a causa loro.
E allora, perché con me ti comporti come loro?
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Atteggiamento percepito, atteggiamento reale.
Chiudendola qui ti spiego, per la gioia di chi si arrabbia per le nostre diatribe, senza scrivere mai per altre cause più utili, che se mi apprezzi davvero dovresti evitare di citare metodi alla lucignolo, il pessimismo cosmico alla lucignolo e cose simili.Rei ha scritto:E allora, perché con me ti comporti come loro?
Puoi anche farlo a fin di bene, poi cominci a rompere.
Strano che chi fa tanto il seccato per le nostre diatribe non percepisca questo stato di cose.
E poi dico quello che mi pare.
Se non vi va saltate il post.
Mi sembrava di averlo già detto altre volte.
Sapresti essere di conforto ed aiutare molti e non dirmi che ti insulto.
Però fallo senza dare delle zucchine bollite a chi non capisce.
Mi da fastidio e mi irrita.
Perché chi non è un barefooter certe cose non le capisce e se non fossimo barefooters, forse nemmeno noi saremmo così intelligenti da superare la barriera. Non trovi?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Atteggiamento percepito, atteggiamento reale.
Non vorrei togliervi il piacere di duellare, ma faccio rispettosamente notare che le euristiche le ho tirate fuori io e non voialtri, zucchine bollite
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Atteggiamento percepito, atteggiamento reale.
Infatti, e grazie a te ho potuto allargare la conoscenza di un fenomeno che già conoscevo in parte e che grazie a te ho potuto inquadrare meglio, chiarendomi alcuni punti che trovavo ancora oscuri.Elan ha scritto:faccio rispettosamente notare che le euristiche le ho tirate fuori io
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
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