Resistenza al calore
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Resistenza al calore
Il costante esercizio dello scalzismo da sempre buoni risultati, ne ho la prova dopo le ultime vacanze trascorse nelle Marche, quasi sempre scalzo.
In pratica ho avuto spesso a che fare con asfalti e pavimentazioni in pietra decisamente roventi, riscontrando un deciso incremento della resistenza al calore delle mie "suole", con temperature che solo 1 o 2 anni fa credo sarebbero state proibitive.
Naturalmente non mi improvviso fachiro, ho imparato bene a sfruttare le risorse che la strada (in senso lato) mette a disposizione in questi casi: segnaletica orizzontale, ombre, cordoli del marciapiede in pietra e così via. Addirittura ho notato come anche solamente la lieve brezza del mare sia in grado di migliorare la dissipazione del calore!
Non sono mancate sfide "estreme", come per esempio durante il viaggio di ritorno: fermi in autogrill, temperatura dell'aria 41 gradi, temperatura dell'asfalto... non pervenuta ma decisamente "hot", certamente non roba da principianti! Alla fine sono sceso della macchina per sgranchirmi le gambe e ho attraversato tutto il parcheggio fino a dentro lo shop, naturalmente sfruttando come al solito righe bianche e quant'altro, compreso un bel pezzo senza risorse, fatto comunque senza danno alcuno.
Ovviamente tutti gli sguardi basiti erano per me, vedevo gente incredula quasi sofferente per me.
Bilancio finale delle vacanze: zero danni da calore estremo. Ora anche per Milano l'asfalto non è più un problema, compresi certi pezzi dove si sente l'asfalto molle sotto i piedi.
Ricordo come un paio d'anni fa il "pallido" sole di Maggio era bastato a scaldare l'asfalto a tal punto da procurarmi vistose e dolorose vesciche sotto i talloni, penso comunque dovute più che altro ad attriti "anomali" legati alla mancanza di allenamento scalzo nonchè a suola di spessore non ancora ottimale.
Caldi saluti a tutti!
In pratica ho avuto spesso a che fare con asfalti e pavimentazioni in pietra decisamente roventi, riscontrando un deciso incremento della resistenza al calore delle mie "suole", con temperature che solo 1 o 2 anni fa credo sarebbero state proibitive.
Naturalmente non mi improvviso fachiro, ho imparato bene a sfruttare le risorse che la strada (in senso lato) mette a disposizione in questi casi: segnaletica orizzontale, ombre, cordoli del marciapiede in pietra e così via. Addirittura ho notato come anche solamente la lieve brezza del mare sia in grado di migliorare la dissipazione del calore!
Non sono mancate sfide "estreme", come per esempio durante il viaggio di ritorno: fermi in autogrill, temperatura dell'aria 41 gradi, temperatura dell'asfalto... non pervenuta ma decisamente "hot", certamente non roba da principianti! Alla fine sono sceso della macchina per sgranchirmi le gambe e ho attraversato tutto il parcheggio fino a dentro lo shop, naturalmente sfruttando come al solito righe bianche e quant'altro, compreso un bel pezzo senza risorse, fatto comunque senza danno alcuno.
Ovviamente tutti gli sguardi basiti erano per me, vedevo gente incredula quasi sofferente per me.
Bilancio finale delle vacanze: zero danni da calore estremo. Ora anche per Milano l'asfalto non è più un problema, compresi certi pezzi dove si sente l'asfalto molle sotto i piedi.
Ricordo come un paio d'anni fa il "pallido" sole di Maggio era bastato a scaldare l'asfalto a tal punto da procurarmi vistose e dolorose vesciche sotto i talloni, penso comunque dovute più che altro ad attriti "anomali" legati alla mancanza di allenamento scalzo nonchè a suola di spessore non ancora ottimale.
Caldi saluti a tutti!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Resistenza al calore
Confermo, durante il ritorno dalle mie vacanze mi sono fermato ad un autogrill vicino a Parma, e appena sceso dalla macchina, sembrava di entrare direttamente in un forno, anche l' asfalto era bello rovente, se non fossi stato allenato sarebbe stata veramente dura.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Resistenza al calore
Il peggio che ho mai incontrato sono le spiagge assolate del sud Italia nelle ore calde dell'estate. In quel caso la suola robusta è di minimo aiuto perché il piede sprofonda e la sabbia bollente lo avvolge tutto. Solo l'andatura veloce e la prontezza di spostarsi nei punti in ombra o in quelli bagnati può salvare da un'ustione.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Resistenza al calore
Biagio scrive :
Mai camminerei scalzo in spiaggia; l'ho scritto anche in un altro intervento, non solo nelle ore più calde, ma in qualsiasi orario. Esistono sandaletti di gomma o di plastica che non solo proteggono dal calore ma soprattutto dalle "insidie nascoste" sotto la superficie che calpestiamo e anche quando si entra in acqua ... (vetro, tracine sotto sabbia ecc.)
Il peggio che ho mai incontrato sono le spiagge assolate del sud Italia nelle ore calde dell'estate. In quel caso la suola robusta è di minimo aiuto perché il piede sprofonda e la sabbia bollente lo avvolge tutto. Solo l'andatura veloce e la prontezza di spostarsi nei punti in ombra o in quelli bagnati può salvare da un'ustione.
Mai camminerei scalzo in spiaggia; l'ho scritto anche in un altro intervento, non solo nelle ore più calde, ma in qualsiasi orario. Esistono sandaletti di gomma o di plastica che non solo proteggono dal calore ma soprattutto dalle "insidie nascoste" sotto la superficie che calpestiamo e anche quando si entra in acqua ... (vetro, tracine sotto sabbia ecc.)
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