Qualche piccolo progresso!
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Qualche piccolo progresso!
Ciao a tutti,
è qualche settimana che non scrivo nulla, anche se ho continuato a seguire con interesse le varie dsicussioni aperte.
Oggi ho qualche minuto di respiro e volevo raccontare dei miei piccoli progressi quotidiani...
Qualche significativo passo avanti sul fronte sicurezza di se!
Ora in situazioni in cui sono tentato di rimettere le scarpe sento come una voce interiore che mi dice: NO, RIMANI SCALZO! (io mi intimorisco e le do retta!)
E ancora: anche se non ho del tutto superato i miei limiti, il costante esercizio allo scalzismo in pubblico mi fa sentire leggermente più immune rispetto a sguardi e commenti (quasi nulli in verità), nonchè potenzialmente più disposto a fornire
eventuali spiegazioni a chi dovesse cordialmente richiederne.
Anche il timore verso le guardie giurate presenti in molte stazioni delle ferrovie Nord a Milano è quasi sparito.
E qui vi racconto in breve una brutta esperienza capitatami quando ero ancora alle prime armi: una volta mi trovavo nella stazione sotterranea di Porta Garibaldi a Milano. Sono sceso ai binari scarpato ma complice la poca gente presente non ho resistito alla tentazione e le ho tolte. Per non attirare gli sguardi dei pochi presenti, mi sono incamminato verso una zona della banchina dove non c'era quasi nessuno, nei pressi di un'area transennata per lavori (attenzione che non sono entrato nella zona transennata, mi sono solo avvicinato!).
In pratica un addetto alle pulizie (non italiano) ha giudicato sospette le mie mosse e ha avvisato due gorilla della security che, con una strategica mossa "a tenaglia", hanno iniziato ad avvicinarsi per indagare. Io mi sono accorto in tempo del loro arrivo e mi sono ricalzato al volo. I due energumeni (uno slavo biondo stile "Ti spiezzo in due" e un nero color carbone alto circa 2 metri) sono arrivati da me con fare minaccioso e mi hanno chiesto cosa stessi facendo. Io ho risposto che, essendo in stazione, stavo aspettando il treno! Loro non hanno colto la mia ironia, comunque mi hanno informato che ero entrato in una zona vietata (peccato che non era assolutamente delimitato il punto dove ero io) e hanno voluto sapere quale treno stessi aspettando.
Si sono poi fermati vicino a me a mo di scorta e hanno atteso anche loro il treno, accertandomi che ci salissi davvero.
Ora a Garibaldi è un bel po' che non mi capita di passarci, però spesso prendo le ferrovie Nord in una stazione intermedia, a circa 20 minuti a piedi (scalzi) da dove lavoro. E naturalmente anche qui c'è sempre almeno un addetto alla security (in genere tutti di colore e parecchio tosti) e a volte due addetti delle ferrovie che spesso chiacchierano beatamente tra loro.
Le prime volte temevo di attirare la loro attenzione entrando scalzo dai tornelli, e spesso quindi mi rimettevo le scarpe prima di entrare in stazione.
Ora invece è da circa un mese e mezzo che me ne frego, entro tranquillo e sicuro dal tornello senza problemi. Credo che ormai anche loro siano abituati a vedermi entrare scalzo e la cosa non attira più la loro attenzione (anche perchè credo che un eventuale barbone/pazzo/terrorista non passa buono buono dal tornello inserendo la propria smart-card dell'abbonamento da 600 EURO annui). C'è anche da dire che il mio sentirmi più a mio agio scalzo mi rende meno sospetto nelle movenze e nell'atteggiamento, quindi tutto ok.
Ieri è successa una cosa buffa. Sul sedile posto dall'altra parte del corridoio del vagone sedeva una signora sui 50 anni, la quale apparentemente si era persa via guardando qualcosa sul cellulare. Non pareva aver fatto molto caso ai miei piedi, invece a un certo punto credo (pensando forse che io non mi sarei accorto) che abbia scattato una foto nella mia direzione. Non ne sono sicuro però ho sentito distintamente il "clic" artificiale della fotocamera e girandomi l'ho vista armeggiare goffamente col telefono. Però non so se abbia scattato verso di me, magari ha fotografato qualcos'altro? Boh. La cosa comunque non mi ha turbato più di tanto, la maleducata eventualmente è solo lei a fotografarmi senza chiedere, e comunque mi consolo con la punta di invidia nei miei confronti di chi vedrà la foto.
Sta di fatto che i viaggi in treno scalzi stanno diventando la normalità, e il tutto mi pare così naturale che non mi turba più di tanto essere osservato e magari giudicato. Alla fine non faccio nulla di male, io rispetto la loro scelta di indossare le scarpe e loro di conseguenza, rispettano la mia di non indossarne (ameno così spero!). Con i conoscenti e colleghi è ancora un altro discorso, col tempo vedremo!
è qualche settimana che non scrivo nulla, anche se ho continuato a seguire con interesse le varie dsicussioni aperte.
Oggi ho qualche minuto di respiro e volevo raccontare dei miei piccoli progressi quotidiani...
Qualche significativo passo avanti sul fronte sicurezza di se!
Ora in situazioni in cui sono tentato di rimettere le scarpe sento come una voce interiore che mi dice: NO, RIMANI SCALZO! (io mi intimorisco e le do retta!)
E ancora: anche se non ho del tutto superato i miei limiti, il costante esercizio allo scalzismo in pubblico mi fa sentire leggermente più immune rispetto a sguardi e commenti (quasi nulli in verità), nonchè potenzialmente più disposto a fornire
eventuali spiegazioni a chi dovesse cordialmente richiederne.
Anche il timore verso le guardie giurate presenti in molte stazioni delle ferrovie Nord a Milano è quasi sparito.
E qui vi racconto in breve una brutta esperienza capitatami quando ero ancora alle prime armi: una volta mi trovavo nella stazione sotterranea di Porta Garibaldi a Milano. Sono sceso ai binari scarpato ma complice la poca gente presente non ho resistito alla tentazione e le ho tolte. Per non attirare gli sguardi dei pochi presenti, mi sono incamminato verso una zona della banchina dove non c'era quasi nessuno, nei pressi di un'area transennata per lavori (attenzione che non sono entrato nella zona transennata, mi sono solo avvicinato!).
In pratica un addetto alle pulizie (non italiano) ha giudicato sospette le mie mosse e ha avvisato due gorilla della security che, con una strategica mossa "a tenaglia", hanno iniziato ad avvicinarsi per indagare. Io mi sono accorto in tempo del loro arrivo e mi sono ricalzato al volo. I due energumeni (uno slavo biondo stile "Ti spiezzo in due" e un nero color carbone alto circa 2 metri) sono arrivati da me con fare minaccioso e mi hanno chiesto cosa stessi facendo. Io ho risposto che, essendo in stazione, stavo aspettando il treno! Loro non hanno colto la mia ironia, comunque mi hanno informato che ero entrato in una zona vietata (peccato che non era assolutamente delimitato il punto dove ero io) e hanno voluto sapere quale treno stessi aspettando.
Si sono poi fermati vicino a me a mo di scorta e hanno atteso anche loro il treno, accertandomi che ci salissi davvero.
Ora a Garibaldi è un bel po' che non mi capita di passarci, però spesso prendo le ferrovie Nord in una stazione intermedia, a circa 20 minuti a piedi (scalzi) da dove lavoro. E naturalmente anche qui c'è sempre almeno un addetto alla security (in genere tutti di colore e parecchio tosti) e a volte due addetti delle ferrovie che spesso chiacchierano beatamente tra loro.
Le prime volte temevo di attirare la loro attenzione entrando scalzo dai tornelli, e spesso quindi mi rimettevo le scarpe prima di entrare in stazione.
Ora invece è da circa un mese e mezzo che me ne frego, entro tranquillo e sicuro dal tornello senza problemi. Credo che ormai anche loro siano abituati a vedermi entrare scalzo e la cosa non attira più la loro attenzione (anche perchè credo che un eventuale barbone/pazzo/terrorista non passa buono buono dal tornello inserendo la propria smart-card dell'abbonamento da 600 EURO annui). C'è anche da dire che il mio sentirmi più a mio agio scalzo mi rende meno sospetto nelle movenze e nell'atteggiamento, quindi tutto ok.
Ieri è successa una cosa buffa. Sul sedile posto dall'altra parte del corridoio del vagone sedeva una signora sui 50 anni, la quale apparentemente si era persa via guardando qualcosa sul cellulare. Non pareva aver fatto molto caso ai miei piedi, invece a un certo punto credo (pensando forse che io non mi sarei accorto) che abbia scattato una foto nella mia direzione. Non ne sono sicuro però ho sentito distintamente il "clic" artificiale della fotocamera e girandomi l'ho vista armeggiare goffamente col telefono. Però non so se abbia scattato verso di me, magari ha fotografato qualcos'altro? Boh. La cosa comunque non mi ha turbato più di tanto, la maleducata eventualmente è solo lei a fotografarmi senza chiedere, e comunque mi consolo con la punta di invidia nei miei confronti di chi vedrà la foto.
Sta di fatto che i viaggi in treno scalzi stanno diventando la normalità, e il tutto mi pare così naturale che non mi turba più di tanto essere osservato e magari giudicato. Alla fine non faccio nulla di male, io rispetto la loro scelta di indossare le scarpe e loro di conseguenza, rispettano la mia di non indossarne (ameno così spero!). Con i conoscenti e colleghi è ancora un altro discorso, col tempo vedremo!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Qualche piccolo progresso!
Molto bene!young_barefooter ha scritto:Ciao a tutti,
è qualche settimana che non scrivo nulla, anche se ho continuato a seguire con interesse le varie dsicussioni aperte.
Oggi ho qualche minuto di respiro e volevo raccontare dei miei piccoli progressi quotidiani...
Qualche significativo passo avanti sul fronte sicurezza di se!
Ora in situazioni in cui sono tentato di rimettere le scarpe sento come una voce interiore che mi dice: NO, RIMANI SCALZO! (io mi intimorisco e le do retta!)
E ancora: anche se non ho del tutto superato i miei limiti, il costante esercizio allo scalzismo in pubblico mi fa sentire leggermente più immune rispetto a sguardi e commenti (quasi nulli in verità), nonchè potenzialmente più disposto a fornire
eventuali spiegazioni a chi dovesse cordialmente richiederne.
Anche il timore verso le guardie giurate presenti in molte stazioni delle ferrovie Nord a Milano è quasi sparito.
E qui vi racconto in breve una brutta esperienza capitatami quando ero ancora alle prime armi: una volta mi trovavo nella stazione sotterranea di Porta Garibaldi a Milano. Sono sceso ai binari scarpato ma complice la poca gente presente non ho resistito alla tentazione e le ho tolte. Per non attirare gli sguardi dei pochi presenti, mi sono incamminato verso una zona della banchina dove non c'era quasi nessuno, nei pressi di un'area transennata per lavori (attenzione che non sono entrato nella zona transennata, mi sono solo avvicinato!).
In pratica un addetto alle pulizie (non italiano) ha giudicato sospette le mie mosse e ha avvisato due gorilla della security che, con una strategica mossa "a tenaglia", hanno iniziato ad avvicinarsi per indagare. Io mi sono accorto in tempo del loro arrivo e mi sono ricalzato al volo. I due energumeni (uno slavo biondo stile "Ti spiezzo in due" e un nero color carbone alto circa 2 metri) sono arrivati da me con fare minaccioso e mi hanno chiesto cosa stessi facendo. Io ho risposto che, essendo in stazione, stavo aspettando il treno! Loro non hanno colto la mia ironia, comunque mi hanno informato che ero entrato in una zona vietata (peccato che non era assolutamente delimitato il punto dove ero io) e hanno voluto sapere quale treno stessi aspettando.
Si sono poi fermati vicino a me a mo di scorta e hanno atteso anche loro il treno, accertandomi che ci salissi davvero.
Ora a Garibaldi è un bel po' che non mi capita di passarci, però spesso prendo le ferrovie Nord in una stazione intermedia, a circa 20 minuti a piedi (scalzi) da dove lavoro. E naturalmente anche qui c'è sempre almeno un addetto alla security (in genere tutti di colore e parecchio tosti) e a volte due addetti delle ferrovie che spesso chiacchierano beatamente tra loro.
Le prime volte temevo di attirare la loro attenzione entrando scalzo dai tornelli, e spesso quindi mi rimettevo le scarpe prima di entrare in stazione.
Ora invece è da circa un mese e mezzo che me ne frego, entro tranquillo e sicuro dal tornello senza problemi. Credo che ormai anche loro siano abituati a vedermi entrare scalzo e la cosa non attira più la loro attenzione (anche perchè credo che un eventuale barbone/pazzo/terrorista non passa buono buono dal tornello inserendo la propria smart-card dell'abbonamento da 600 EURO annui). C'è anche da dire che il mio sentirmi più a mio agio scalzo mi rende meno sospetto nelle movenze e nell'atteggiamento, quindi tutto ok.
Ieri è successa una cosa buffa. Sul sedile posto dall'altra parte del corridoio del vagone sedeva una signora sui 50 anni, la quale apparentemente si era persa via guardando qualcosa sul cellulare. Non pareva aver fatto molto caso ai miei piedi, invece a un certo punto credo (pensando forse che io non mi sarei accorto) che abbia scattato una foto nella mia direzione. Non ne sono sicuro però ho sentito distintamente il "clic" artificiale della fotocamera e girandomi l'ho vista armeggiare goffamente col telefono. Però non so se abbia scattato verso di me, magari ha fotografato qualcos'altro? Boh. La cosa comunque non mi ha turbato più di tanto, la maleducata eventualmente è solo lei a fotografarmi senza chiedere, e comunque mi consolo con la punta di invidia nei miei confronti di chi vedrà la foto.
Sta di fatto che i viaggi in treno scalzi stanno diventando la normalità, e il tutto mi pare così naturale che non mi turba più di tanto essere osservato e magari giudicato. Alla fine non faccio nulla di male, io rispetto la loro scelta di indossare le scarpe e loro di conseguenza, rispettano la mia di non indossarne (ameno così spero!). Con i conoscenti e colleghi è ancora un altro discorso, col tempo vedremo!
Con conoscenti e altri è una questione da affrontare con la massima calma, ma sapendo bene come dirigere il discorso sulle cose positive che li spiazzano senz'altro.
bfpaul
Re: Qualche piccolo progresso!
Ciao, Young.young_barefooter ha scritto:Io mi sono accorto in tempo del loro arrivo e mi sono ricalzato al volo.
Ti capisco, ma l'errore di ricalzarsi al volo è gravissimo.
Il segnale che trasmetti è: <Sono consapevole di fare qualcosa che non va>.
Come molti sanno, io non amo fare discussioni, soprattutto quando mi aspetto di parlare con una persona prevenuta ed ignorante.
Allora gioco d'anticipo e mi ricalzo molto prima, anche se il mio atteggiamento può non essere condiviso; però, prego, chiedo assoluto rispetto del mio modo di reagire.
Tuttavia, se decido di sfondare, allora vado fino in fondo, cosa che faccio sempre più spesso; ma mai e poi mai ricalzarsi al volo, perché il cogl.... scusa....la guardia di turno, che può anche essere in buona fede, arciconvinta di essere nel giusto, si sente autorizzata a sbranarti e ad impalarti sul posto.
Non possiamo concederci il lusso delle mezze misure: o si sfonda o si cede e più spesso cediamo, più creiamo il precedente di essere dalla parte del torto.
Questo è il mio benevolo consiglio, senza alcuna pretesa di insegnarti come ti devi comportare.
Però non violentarti mai: fai quello che ti senti, ma non svendere la tua sacrosanta libertà.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Qualche piccolo progresso!
Che bello vedere che ripeti quelle cose che ho sempre detto, prendendomi a volte del rodomonte e del sotuttoio per averle dette.lucignolo ha scritto:Ciao, Young.young_barefooter ha scritto:Io mi sono accorto in tempo del loro arrivo e mi sono ricalzato al volo.
Ti capisco, ma l'errore di ricalzarsi al volo è gravissimo.
Il segnale che trasmetti è: <Sono consapevole di fare qualcosa che non va>.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Qualche piccolo progresso!
"Qualche piccolo progresso" mi sembra un understatement ... A me sembrava un'impresa essere salito scalzo su un autobus e tu fai regolarmente il pendolare scalzo sul treno: chapeau. Preferisco concentrarmi sui tuoi successi piuttosto che sugli incidenti di percorso in stazione di inizio carriera. Buon proseguimento!
Appleseed- Vicepresidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 879
Data d'iscrizione : 01.08.13
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