Primi "contatti" con gli scarpati!

Ieri pomeriggio, mentre salivo sul treno per tornare a casa dopo il lavoro, ad un certo punto sento gridare e chiamare "hei amico!" qualche metro dietro di me. Sul momento ho pensato a ragazzi che scherzavano tra loro (a quell'ora il treno è pieno di universitari) e sono salito tranquillamente.

Mentre ero alla ricerca di un posto a sedere, sento qualcuno che mi appoggia una mano sulla spalla chiamandomi di nuovo "amico".
Al che mi giro e vedo un gruppetto di studenti stranieri (all'apparenza pachistani o indiani). Quello più vicino mi sorride con aria leggermente beffarda e mi chiede se mi avessero rubato le scarpe. Io tranquillamente gli ho risposto: "non le ho messe perchè sto bene così."
Lui è rimasto basito, probabilmente non si aspettava una risposta simile, o forse pensava che fossi non del tutto a posto di mente e voleva farsi quattro risate.
La mia risposta comunque deve averlo spiazzato. Il discorso è finito lì, lui si è defilato senza dire più nulla.

E intanto io sono riuscito a non andare in agitazione e a spiegare le mie ragioni senza timore.
Spero possa essere un buon inizio!

Questa mattina ho avuto un esperienza simile, mentre uscivo dall'ospedale ( da notare che non ero scalzo ma con infradito) un gruppo di senegalesi che vendono vicino al parcheggio hanno notato che non avevo scarpe e per di più ero senza calzini e uno di loro stupito mi ha domandato come mai non avessi freddo. La risposta è stata la solita: "non ho messo nè scarpe nè calze perchè sto bene così e non ho per niente freddo."

La domanda per il freddo non è infatti stupida, il piede non abituato e sempre calzato percepisce una sensazione di freddo molto forte e stressante se prova a scalzarsi ora, però poi si capisce la persona che abbiamo di fronte non appena diamo le nostre spiegazioni. Fino ad ora devo dire che chi ha "osato" chiedere si è poi rivelato aperto e rispettoso anche se non condivideva.

Un paio di settimane fa in un bel sabato luminoso, passeggiavamo sul lungomare di Lerici, io scalzo. Fino ad allora nessuno aveva dato cenno. Ci viene incontro un ragazzo di colore (di solito sono Senegalesi) con i soliti braccialetti da vendere. Nulla di male, a ognuno il suo lavoro, se poi sei tra l' incudine di un probabile racket e il martello di forze di polizia dal comportamento a volte imprevedibile non deve essere bello, affatto. Però il poverino si trovava ad essere ormai il quarto a tentare di fermarci, interrompendo i nostri discorsi. In più esordisce con una bella pacca sulla spalla e uno sgradevole : " Ehi amico, hai dimenticato le scarpe questa mattina ?" Logica la risposta secca secca :" No, non ce le ho, ciao !" La cosa che mi ha colpito è che agli altri, l' ho poi tenuto d' occhio, si rivolgeva con maggiore, come dire, rispetto. Ma allora anche per lui lo scalzo è un cittadino un poco... inferiore ?
Per quanto riguarda l' indifferenza, devo dire che è l' atteggiamento che preferisco. Sarò in poco "orso" però mi piace la gente che si fa i fatti suoi.

Vero, anche se è piacevole quando qualcuno chiede e approva, anch'io amo molto spesso l'indifferenza, perché ho poco tempo libero e voglia di farmi i miei...