Barefooter a 4 anni

Premetto che sto abituando gradualmente mio figlio Gabriele di 4 anni a camminare scalzo.
Non dico nulla riguardo i vantaggi per la sua salute - li conoscete meglio di me - e ho anche il benestare di mia moglie che ne è consapevole e fino ad'ora non si è mai opposta a questa scelta.

Solamente è un pochino timorosa degli eventuali piccoli "incidenti" che potrebbero capitare: Gabriele infatti non ha problemi a camminare scalzo su quasi tutte le superfici, però a volte non è attento e tende a camminare con disinvoltura anche dove dovrebbe fare attenzione (a 4 anni cosa si può pretendere?).
Quindi lei è un pochino più restrittiva nei suoi confronti rispetto al camminare scalzo.

L'altra sera, dopo aver passato due ore in cortile correndo e giocando qua e la senza scarpe, mio figlio è rientrato in casa per la cena.
Dopo mangiato voleva andare con la mamma a trovare i nonni in fondo alla via.
Chiaramente lui voleva andarci scalzo: mia moglie però non ha voluto. Lui è scoppiato a piangere e insisteva ma la mamma è stata
irremovibile.
Io mi sono pronunciato a suo favore, ho spiegato a mia moglie che a mio avviso non c'erano rischi e che approvavo al 100% che lui andasse scalzo dai nonni, però allo stesso tempo lasciavo la decisione finale a lei. A volte da genitori occorre essere coerenti: sarebbe meglio che entrambi esprimessero il medesimo orientamento, se ci si mostra sempre in opposizione la sua educazione non ne trae giovamento.

E poi non voglio forzare la mano. Le cose stanno prendendo il verso giusto per quanto riguardo lo scalzismo in famiglia, meglio procedere un passo alla volta. Intanto mi fa piacere che lui gradisca non indossare scarpe, a volte invidio il suo non farsi problemi!

Concludo con una breve riflessione sul camminare scalzo come metafora della liberazione dal giogo delle cosiddette "convenzioni sociali" che tanto care sono soprattutto ai ragazzi (che si considerano dei "ribelli" ma alla fine sono dei "pecoroni") e che finiscono per svuotare e omologare alle leggi del branco la preziosa individualità di ognuno:
spero che il camminare scalzo possa contribuire non solo allo sviluppo del fisico ma anche alla mente di mio figlio, insegnandogli che pensare con la propria testa e vivendo fuori dal gregge ancora si può, basta volerlo!

Ieri stavo per sgridare la zia!
Sono andato a casa sua (scalzo) per riprendere mio figlio che era da lei a vedere i cartoni, lui si era (giustamente) tolto i sandali (giuro che non c'entro, glieli ha messi mia moglie quando lo ha portato lì!). Al momento di andare a casa gli ho chiesto se voleva restare scalzo o rimettere i sandali, dicendogli che poteva venire scalzo, a patto poi di lavarsi i piedi una volta rientrato a casa (non è la prima volta che si fionda coi piedi neri o terrosi sul divano).

Lui ha scelto di rimettere i sandali ma non è che gradisse troppo la cosa (poverino! Mi comporto come le mamme fissate per la pulizia a tutti i costi) e la zia, per convincerlo ha detto una frase infelice "dai, così cammini meglio!". Io stavo per sbottare e farle il mio consueto spiegone ma ho optato per un categorico  "NO! Cammina meglio scalzo MA poi non vuole mai lavarsi, perciò per punizione mette i sandali!" (che papà sadico!).  

Temo che la zia in questione (al contrario dell'altra zia simpatizzante) non gradisca troppo i piedi scalzi, però per educazione accetta la cosa senza problemi ma ogni tanto si lascia sfuggire qualcosa... O magari ha detto semplicemente la prima cosa che le è venuta in mente per convincere mio figlio a obbedire senza storie...

Temo che la zia in questione (al contrario dell'altra zia simpatizzante) non gradisca troppo i piedi scalzi, però per educazione accetta la cosa senza problemi ma ogni tanto si lascia sfuggire qualcosa... O magari ha detto semplicemente la prima cosa che le è venuta in mente per convincere mio figlio a obbedire senza storie...[/quote]

Bambini! Piedi scalzi ad oltranza. Un domani saranno grati ai genitori.