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mini-scalzi e bombe a mano

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Messaggio  Deannad Lun Ago 11 2008, 22:55

bfpaul ha scritto:
"...NON bisogna essere apprensivi con i bambini, ma fargli guadagnare -
anche con qualche bernoccolo - il loro spazio nel mondo, dandogli
giorno dopo giorno tutta la libertà che sono in grado di amministrare.
E' così che si cresce con la propria esperienza e con quella di chi ce
l'ha già ma non assilla i piccoli che devono imparare."

Apro un nuovo topic perchè l'argomento "piccoli", essendoci io immersa...fino al collo👅, mi sta particolarmente a cuore.
Nell'asilo della frazione in cui vivo (una scuoletta relativamente piccola e familiare) non è permesso ai bambini di togliersi scarpe o quant'altro. La motivazione addotta sarebbe quella che, testuale, le maestre non riuscirebbero a star dietro a tutte le scarpe di tutti i bambini. Non si sta parlando di nido, eh! A loro detta, i bambini non riuscirebbero quindi a gestire le relative calzature. Scusate, ma il senso di responsabilità dove se ne va??? Poi ci si stupisce che ci siano adolescenti che non sanno se hanno freddo o caldo perchè, fino al giorno prima qualcuno ha detto loro come era conveniente vestirsi, ragazzi di 20 anni che non si sanno allacciare le scarpe perchè hanno sempre avuto SOLO scarpe col velcro (ne conosco, non me li sto inventando)...
Allora però mi viene spontanea un'altra domanda: io avevo sempre pensato che l'andare scalzi suscitasse disagio nella gente per una questione igienica o di richiamo mentale alla povertà, però...non è che, sotto sotto, il vedere gente scalza faccia un po' paura ad una società che si fonda sulla non-autonomia di pensiero?
Chi va scalzo perchè gli piace e perchè così si sente bene, a dispetto del conformismo imperante, in fondo non fa altro che difendere le proprie sensazioni e le proprie idee, è, forse, meno manipolabile rispetto ad altri, se ha il coraggio, per rispettare se stesso, di andare controcorrente...una cosa "pericolosa", mi sembra, no8)?
Se così fosse, si spiegherebbe (almeno in parte) perchè spesso, quando vado in giro con i miei tre piccoli scalzi, ho la sensazione di andare in giro con tra bombe a mano disinnescate. La maggior parte della gente che fa commenti, crede che io stia allevando "tre pesti disubbidienti" che non vogliono piegarsi al menttere le indispensabili scarpe e difficilmente capiscono se dico che sto semplicemente lasciando che mantengano il rispetto e l'ascolto di loro stessi e che, tanto, senza scarpe non si muore (anzi).
Coltivo l'illusione (?) di stare crescendo bambini senza troppi cancelletti fisici e mentali, spero che un giorno, anche grazie all'essere andati scalzi, abbiano la sensibilità ed il coraggio per "rispettarsi", pensando e sentendo con la loro mente ed il loro cuore.
Chiudo qui il delirio serale, ho bisogno di dormire un po'Wink.

Ciao

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Messaggio  lucignolo Mar Ago 12 2008, 01:12

Deannad ha scritto:La motivazione addotta sarebbe quella che, testuale, le maestre non riuscirebbero a star dietro a tutte le scarpe di tutti i bambini.
Ah, questa è bella! Non riescono a star dietro alle scarpe? What a Face
Sicura che siano in grado di star dietro ai bambini in esse contenuti? Wink
Deannad ha scritto:A loro detta, i bambini non riuscirebbero quindi a gestire le relative calzature.
E poi ci si stupisce se non riescono a gestire più avanti qualsiasi cosa abbia quattro o due zampe!!
Deannad ha scritto:Allora però mi viene spontanea un'altra domanda: io avevo sempre pensato che l'andare scalzi suscitasse disagio nella gente per una questione igienica o di richiamo mentale alla povertà, però...non è che, sotto sotto, il vedere gente scalza faccia un po' paura ad una società che si fonda sulla non-autonomia di pensiero?
Uhmmm....mi sa che per avere paura bisogna avere consapevolezza.
Deannad ha scritto:Chi va scalzo perchè gli piace e perchè così si sente bene, a dispetto del conformismo imperante, in fondo non fa altro che difendere le proprie sensazioni e le proprie idee, è, forse, meno manipolabile rispetto ad altri, se ha il coraggio, per rispettare se stesso, di andare controcorrente...una cosa "pericolosa", mi sembra, no?
Ecco, qui sta il punto.
Le persone poco manipolabili non piacciono a chi gestisce la sala dei bottoni.
Questo è uno dei motivi per cui ho sempre temuto colpi di testa da parte di chi ha paura dell'anticonformismo e della libertà intellettuale, col potere di lanciare strali e divieti assurdi contro chi cerca di tracciare percorsi diversi da quelli prestampati.
In certi paesi si preferiva tacciare di follia i dissidenti, isolandoli e generando nell'immaginario collettivo la repulsione verso l'alienato.
Da noi italiani, popolo di artisti e di poeti, si preferisce parlare di decoro e di bellezza estetica.
E su questo ci marcia bene qualche ottuso sceriffo che può sollevare un applauso alla sua efficienza, facendo dimenticare problemi grandi come una casa, ma difficili da risolvere per un leader mediocre.
In effetti siamo un gregge e se qualche pecora esce dai suoi confini ci sarà qualche cane che, abbaiando, cercherà di riportarci entro i suoi ranghi.
Deannad ha scritto:Coltivo l'illusione (?) di stare crescendo bambini senza troppi cancelletti fisici e mentali, spero che un giorno, anche grazie all'essere andati scalzi, abbiano la sensibilità ed il coraggio per "rispettarsi", pensando e sentendo con la loro mente ed il loro cuore.
Chiudo qui il delirio serale, ho bisogno di dormire un po'Wink.
Il nostro è un bel sogno ad occhi aperti, delicato quanto una iridescente bolla di sapone.
Io mi auguro che ci siano altre mamme come te.
Molti penseranno che per educare i figli ci voglia ben altro che farli andare a piedi nudi.
A me piace credere che chi ha il coraggio di mettersi in discussione così profondamente ed alla luce del sole, poi ne trarrà vantaggio quando dovrà decidere da che parte andare nella vita.
Si impara anche, almeno credo, a rispettare la diversità; magari non si pretenderà di farla diventare una giusta deviazione, ma almeno una possibilità di rendere felice una persona sì.
Ciao.
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Messaggio  bfpaul Mar Ago 12 2008, 09:32

lucignolo ha scritto:
Deannad ha scritto:La motivazione addotta sarebbe quella che, testuale, le maestre non riuscirebbero a star dietro a tutte le scarpe di tutti i bambini.
Ah, questa è bella! Non riescono a star dietro alle scarpe? What a Face
Sicura che siano in grado di star dietro ai bambini in esse contenuti? Wink
Deannad ha scritto:A loro detta, i bambini non riuscirebbero quindi a gestire le relative calzature.
E poi ci si stupisce se non riescono a gestire più avanti qualsiasi cosa abbia quattro o due zampe!!
Deannad ha scritto:Allora però mi viene spontanea un'altra domanda: io avevo sempre pensato che l'andare scalzi suscitasse disagio nella gente per una questione igienica o richiamo mentale alla povertà, però...non è che, sotto sotto, il vedere gente scalza faccia un po' paura ad una società che si fonda sulla non-autonomia di pensiero?
Uhmmm....mi sa che per avere paura bisogna avere consapevolezza.
Deannad ha scritto:Chi va scalzo perchè gli piace e perchè così si sente bene, a dispetto del conformismo imperante, in fondo non fa altro che difendere le proprie sensazioni e le proprie idee, è, forse, meno manipolabile rispetto ad altri, se ha il coraggio, per rispettare se stesso, di andare controcorrente...una cosa "pericolosa", mi sembra, no?
Ecco, qui sta il punto.
Le persone poco manipolabili non piacciono a chi gestisce la sala dei bottoni.
Questo è uno dei motivi per cui ho sempre temuto colpi di testa da parte di chi ha paura dell'anticonformismo e della libertà intellettuale, col potere di lanciare strali e divieti assurdi contro chi cerca di tracciare percorsi diversi da quelli prestampati.
In certi paesi si preferiva tacciare di follia i dissidenti, isolandoli e generando nell'immaginario collettivo la repulsione verso l'alienato.
Da noi italiani, popolo di artisti e di poeti, si preferisce parlare di decoro e di bellezza estetica.
E su questo ci marcia bene qualche ottuso sceriffo che può sollevare un applauso alla sua efficienza, facendo dimenticare problemi grandi come una casa, ma difficili da risolvere per un leader mediocre.
In effetti siamo un gregge e se qualche pecora esce dai suoi confini ci sarà qualche cane che, abbaiando, cercherà di riportarci entro i suoi ranghi.
Deannad ha scritto:Coltivo l'illusione (?) di stare crescendo bambini senza troppi cancelletti fisici e mentali, spero che un giorno, anche grazie all'essere andati scalzi, abbiano la sensibilità ed il coraggio per "rispettarsi", pensando e sentendo con la loro mente ed il loro cuore.
Chiudo qui il delirio serale, ho bisogno di dormire un po'Wink.
Il nostro è un bel sogno ad occhi aperti, delicato quanto una iridescente bolla di sapone.
Io mi auguro che ci siano altre mamme come te.
Molti penseranno che per educare i figli ci voglia ben altro che farli andare a piedi nudi.
A me piace credere che chi ha il coraggio di mettersi in discussione così profondamente ed alla luce del sole, poi ne trarrà vantaggio quando dovrà decidere da che parte andare nella vita.
Si impara anche, almeno credo, a rispettare la diversità; magari non si pretenderà di farla diventare una giusta deviazione, ma almeno una possibilità di rendere felice una persona sì.
Ciao.
Per fortuna hai quotato i vari passi di Deanna, così mi risparmio una fatica, anche perchè condivido al 120 % le tue risposte.
Potrei aver finito, ma vorrei aggiungere una considerazione che ho fatto altre volte e che quelli che conoscono a fondo il forum ricorderanno (io non saprei ricercarla ....):
- ritengo che NON sia vero che gli sguardi degli altri o i pensieri talvolta espressi, ci mettano a disagio; trovo più vero che il nostro modo di essere metta a disagio gli altri, pecore indistinte del gregge che non hanno neppure bisogno del cane che le faccia rientrare nei ranghi, tanto da meravigliarsi che qualcuno possa farlo.
- guardate che questo implica un modo diverso di vedere il mondo: un barefooter non può pensare di essere il suo ombelico, DEVE convincersi che "il centro di gravità permanente" è qualcos'altro! E che non sono gli altri a metterlo a disagio, ma è forse lui che li mette a disagio!
Ecco, questa è la mia rivoluzione copernicana ....

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Messaggio  Andrea Grasselli Mar Ago 12 2008, 10:36

ciao deanna,

Deannad ha scritto:Allora però mi viene spontanea un'altra domanda: io avevo sempre pensato che l'andare scalzi suscitasse disagio nella gente per una questione igienica o di richiamo mentale alla povertà, però...non è che, sotto sotto, il vedere gente scalza faccia un po' paura ad una società che si fonda sulla non-autonomia di pensiero?
Chi va scalzo perchè gli piace e perchè così si sente bene, a dispetto del conformismo imperante, in fondo non fa altro che difendere le proprie sensazioni e le proprie idee, è, forse, meno manipolabile rispetto ad altri, se ha il coraggio, per rispettare se stesso, di andare controcorrente...una cosa "pericolosa", mi sembra, no8)?
sì, è una cosa "pericolosa". sostengo in pieno la tua riflessione, l'ho fatta anch'io! essa mostra come il vivere scalzi abbia dei significati che vanno ben oltre la scalzitudine in senso stretto.

Deannad ha scritto:Coltivo l'illusione (?) di stare crescendo bambini senza troppi cancelletti fisici e mentali, spero che un giorno, anche grazie all'essere andati scalzi, abbiano la sensibilità ed il coraggio per "rispettarsi", pensando e sentendo con la loro mente ed il loro cuore.
secondo me non è un'illusione, è una bella realtà! complimenti e auguri!

un saluto dalla svizzera.
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Messaggio  Deannad Mar Ago 12 2008, 13:49

[
- ritengo che NON sia vero che gli sguardi degli altri o i pensieri talvolta espressi, ci mettano a disagio; trovo più vero che il nostro modo di essere metta a disagio gli altri, pecore indistinte del gregge che non hanno neppure bisogno del cane che le faccia rientrare nei ranghi, tanto da meravigliarsi che qualcuno possa farlo.
- guardate che questo implica un modo diverso di vedere il mondo: un barefooter non può pensare di essere il suo ombelico, DEVE convincersi che "il centro di gravità permanente" è qualcos'altro! E che non sono gli altri a metterlo a disagio, ma è forse lui che li mette a disagio!
Ecco, questa è la mia rivoluzione copernicana ....

bfpaul[/quote]

Sì, sono assolutamente d'accordo...anzi, è forse proprio questo che volevo dire!
Io non riesco a sentirmi a disagio (nemmeno quando un ragazzetto con i piedi nelle "All Star" mi segna a dito...bel coraggio:affraid:!!!), mi accorgo del disagio provocato nel "gregge"...e ne rido;).

Ciao

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Messaggio  lucignolo Gio Ago 14 2008, 00:19

Deannad ha scritto:.....mi accorgo del disagio provocato nel "gregge"...e ne rido;)
Vedi, hai perfettamente ragione, così come come mi piace la rivoluzione copernicana di Paolo Selis.
Ma è proprio questo che mi preoccupa e non mi viene affatto da ridere.
Se fossimo solo noi a sentirci fuori posto, basterebbe avere un po' di pazienza e di esperienza per arrivare al punto di non farci più caso.
Purtroppo sono gli altri a sentirsi a disagio, il che significa dover subire le loro reazioni.
Finché qualcuno pensa che io sia matto, la cosa non mi disturba più di tanto.
Il problema arriva quando qualcuno mi vuole imporre la sua volontà e privare della mia libertà in nome del suo disagio interiore.
Sarà un piccolo problema, se confrontato ai grandi temi politici da gran cassa, ma molti di questi ultimi, purtroppo, temo che nascano proprio da un mancato rispetto dell'Uomo come singolo componente sociale e delle sue piccole diversità.
Scusate se è poco.
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Messaggio  guidoscalzo Gio Ago 14 2008, 12:36

Ciao a tutti.

Ci fossero più mamme come Deanna!
Voglio raccontarvi una scenetta.
Torino, un pomeriggio dello scorso maggio, primi caldi, ci saranno stati 24-25 gradi.
Piazza Castello, di fronte a palazzo Madama, ci sono dei getti d'acqua che escono dal selciato, delle fontane senza vasca o bordo; dei bambini piccoli, figli di turisti stranieri corrono a piedi nudi nell' acqua, al che una bambina nostrana li imita e si sfila le scarpe e calze. La mamma non vede subito, ma appena se ne accorge strilla come un ' aquila: "ma sei scema, vuoi beccarti la polmonite!".
My God, quella donna avrà avuto 30 anni, pensavo che la generazione delle mie nonne, del golfino di lana sempre appresso perchè-non-si-sa-mai, si fosse esaurita.

Buon Ferragosto a tutti.

guido

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Messaggio  bfpaul Gio Ago 14 2008, 17:30

guidoscalzo ha scritto:Ciao a tutti.

Ci fossero più mamme come Deanna!
Voglio raccontarvi una scenetta.
Torino, un pomeriggio dello scorso maggio, primi caldi, ci saranno stati 24-25 gradi.
Piazza Castello, di fronte a palazzo Madama, ci sono dei getti d'acqua che escono dal selciato, delle fontane senza vasca o bordo; dei bambini piccoli, figli di turisti stranieri corrono a piedi nudi nell' acqua, al che una bambina nostrana li imita e si sfila le scarpe e calze. La mamma non vede subito, ma appena se ne accorge strilla come un ' aquila: "ma sei scema, vuoi beccarti la polmonite!".
My God, quella donna avrà avuto 30 anni, pensavo che la generazione delle mie nonne, del golfino di lana sempre appresso perchè-non-si-sa-mai, si fosse esaurita.

Buon Ferragosto a tutti.

guido

Ha detto l'unica cosa ragionevole (a suo modo di vedere) preoccupandosi della salute della figlia; perchè a questo cosa può ribattere l'astante e cosa può ribattere la bambina?
E' in questo modo che i condizionamenti, risultato di stupidità e ignoranza, fanno breccia; purtroppo quando vengono messi in atto non siamo in grado di difenderci e li subiamo. Crying or Very sad
E magari anche dopo ...

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Messaggio  lucignolo Gio Ago 14 2008, 21:21

bfpaul ha scritto:Ha detto l'unica cosa ragionevole (a suo modo di vedere) preoccupandosi della salute della figlia; perchè a questo cosa può ribattere l'astante e cosa può ribattere la bambina?
E' in questo modo che i condizionamenti, risultato di stupidità e ignoranza, fanno breccia; purtroppo quando vengono messi in atto non siamo in grado di difenderci e li subiamo. Crying or Very sad
E magari anche dopo ..
Meglio essere extracomunitari in testa alla classifica o comunitari pari al terzo mondo?
Non so, perché la madre scema che pensa che la figlia si prenderà la polmonite bagnandosi un poco è più illuminata di quella tedesca che pensa il contrario?
Si preoccuperà altrettanto del fatto che sua figlia, fra qualche anno, tornerà a casa alle sei del mattino imbottita di extasi?
Non ho potuto avere figli, ma ciò basta a liquidare i miei timori e a renderli vani?
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Messaggio  Deannad Sab Ago 16 2008, 23:43

Ciao, se la meravigliosa linea ADSL che mi ritrovo (ultimamente va a salti) me lo concede, cambio un poco argomento:

Guido ha scritto:

"dei bambini piccoli, figli di turisti stranieri corrono a piedi nudi
nell' acqua, al che una bambina nostrana li imita e si sfila le scarpe
e calze. La mamma non vede subito, ma appena se ne accorge strilla come
un ' aquila: "ma sei scema, vuoi beccarti la polmonite!".

Parlavo qualche tempo fa con una mia amica, mamma di un piccolo barefooter irriducibile (SEMPRE scalzo, sandali solo in bici, estate ed inverno:D), del sommo disagio provocato dall'essere la miccia che fa esplodere conflitti fra genitori e bambini: ci è capitato cioè che, al vedere i nostri figli scalzi, altri bambini li abbiano voluti imitare e che questo abbia però scatenato reazioni surreali nelle rispettive madri (e/o nei padri). Ok, anche se non condivido, posso quantomeno capire che una madre si preoccupi del figlio che va a piedi nudi nel bagnato o al freddo, però che ci si scaldi, arrivando ad urlare, minacciare e -ultra sob- a sculacciare il figlio che si toglie la scarpe in un locale pulito e dal clima tropicale, a me sembra incredibile! Eppure mi è successo, eravamo ad uno "pazio giochi" in un asilo in aprile e si schiattava dal caldo! Non vi racconto di quando Leonardo (2 anni) si è fiondato nelle pozzanghere alla festa scolastica del grande...un delirio! Potrei allungare l'elenco...La cosa mi divertirebbe anche, il problema è che a fare le spese dell'ottusità generale sono i bambini ed io rimango talmente spiazzata da queste reazioni assurde e violente da non sapere che dire, anche perchè, paradossalmente, si rischia di fare perfino più danni cercando di spiegare, scherzare, sdrammatizzare, empatizzare...che non tacendo e filando via.
Volevo condividere con voi questa tristezza, tutto qua:(, però qualsiasi suggerimento o riflessione è il benvenuto.

Ciao

Deanna, MN
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Messaggio  contessa scalza Dom Ago 17 2008, 11:07

Ciao Deanna,

essendo una bf madre di 2 figli anche se ormai quasi cresciuti, e dando in giro involontariamente il "buon-cattivo" libero esempio visivo, la tua tristezza e incredulità sulle reazioni di alcuni genitori nei confronti dei figli a questo riguardo la posso comprendere bene. Mi ha toccato personalmente in passato ma ho trovato, per me stessa, una risposta valida e una posizione riflettente, che mi ha liberato da ogni senso di colpa o preoccupazione a riguardo, e che mi permette di conviverci.

Cerco di spiegarmi.... vedi che ne puoi trarre e se ti può essere di stimolo.

Le reazioni descritte a mio parere descrivono una madre stressata e stanca e dominata da mille preoccupazioni un pò reali e un pò apparenti o esasperate, e per esperienza diretta (ci sono cresciuta con una madre così) fanno la loro comparsa ogni qual volta avviene qualcosa al di fuori della assodata norma. Quindi quelle estreme reazioni non hanno nulla a che fare con i tuoi piedi scalzi, perchè apparirebbero comunque con altre cose interessanti e curiose che il figlio incontrerà. Puoi e vuoi tu evitargli di crescere? Può e vuole sua madre evitargli la crescita? Puoi preservare i tuoi figli da tutti i pericoli? O cogli ogni palla al balzo per insegnargli a saperli riconoscere e a superarli?

Con gli occhi dietro le spalle anche io noto come alcuni bambini avvistati i miei piedi scalzi, lo riferiscano alla madre o, i più temerari, fermarsi e decidersi di fare altrettanto. A volte sento anche le discussioni nel nascere, ma la maggior parte delle volte non ne seguo il finale. Apparentemente quindi sembrerebbe che anche io segua la linea del "tacere e filarmela via" ma non sarebbe nè esatto, nè completo.

Diciamo che lascio a loro decidere senza intromettermi in alcun modo. Mi concentro in ciò che stò facendo io, se son seduta resto, se stò andando non mi fermo e cerco di vivere il bello e il sereno intorno a me che in quel momento eventualmente si arricchisce tingendosi con toni di grida di bimbo o madre che discutono. Perchè no? è la musica della vita. Very Happy
Se non mi si rivolge la parola, non ascolto le parole intorno ma ascolto solo il loro tono come una musica nell'insieme che mi circonda e finchè non ci sono segnali di escalazione non mi riguarda direttamente e non accendo il ricevitore di ascolto delle parole, quel bf scalzo in fondo potrebbe essere qualcun altro e la reazione sarebbe identica, quindi personalmente non porto colpe. Per qualsiasi cosa nuova che il bambino desidera potrebbe succedere lo stesso. Quindi lascio a loro, nella loro libera intimità (senza i miei sguardi o orecchie) la privacy di commentare e di osservare se lo desiderano senza sentirsi confrontati.

Se mi rivolgono la parola invece e mi chiedono perchè sono scalza, gli direi prima di tutto la verità e cioè che camminare scalzi a me piace ma ammiccando alla prima occasione al bambino direi che per farlo bisogna prima chiedere alla mamma, cercando di fare spalla cmq con la madre anche se dal tono è sembrata una scimmia pelata..., perchè lo stato di educatore non deve essere usurpato. Al massimo si possono scambiarsi le esperienze, poi quello che uno ne trae è cosa propria. Quindi, ulteriori, specifiche e rassicuranti spiegazioni alla signora volentieri, se richieste. Se c'è occasione, mostrare anche il tesserino.

Rimanendo neutrale nel proprio pensiero "ultimo" sull'andare scalzi è un bene - è un male per tutti, visto che è una questione di preferenze e scelta personale, e quindi parte delle infinite piccole differenze che "per fortuna" la variegata sorte umana possiede, mi libero dal voler imporre o voler dare un esempio agli altri, essendo solamente me stessa come a me piace, e quindi il confronto non esiste e nemmeno il sentirti spiazzati se questi trovano stupido, assurdo o chissà che, ciò che con piacere e senza danneggiare nessuno, faccio. Menomale che siamo tutti un pò diversi no?.

Ciao

C.S.

VIVA LA PIETRA POMICE
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Messaggio  Andrea77 Dom Ago 17 2008, 18:38

Forse qui c'è la risposta:
http://it.youtube.com/watch?v=jsCiszxgraE

E' normale che una madre si preoccupi x il proprio figlio. Il problema è quando le sue preoccupazioni sono ingiustificate. La questione che se le nostre nonne hanno cresciuto le nostre mamme con il motto 'metti il golfino che prendi freddo' le nostre mamme faranno uguale con noi e via dicendo.
La cosa detta + volte e abbastanza strana che questo avviene inItalia dove fa abbastanza caldo e nn, x esempio, in Germania...
Il 'diverso', in questo caso lo scalzo, fa rimanere allibiti. I bambini che x natura sono curiosi si pongono e ci pongono delle domande che ci mettono in difficoltà 'mamma xchè quello va scalzo?'.
L'adulto spesso non si pone la domanda. Il pensiero 'omologato' dice che andare scalzi è sbagliato punto e basta!
Il problema non è solo dello scalzismo. E' un fatto culturale profondo. X pigrizia o x altre ragioni si è portati a non porsi delle domande, a chiederci se quello che dice ad esempio un TG è vero, se quello che dichiara un politico, un libro, un prete,... è vero, è giusto, è sensato?
Prendiamo le cose come un dato di fatto senza farci domande. Certo uno torna a casa stanco alla sera dopo una giornata di lavoro nn ha voglia di star li a riflettere e prende x buono tutto.
Siamo in una democrazia controllata dai media. I media ci dicono qual'è la moda del momento, quale partito votare, se una guerra è giusta o meno,....
X esempio la maggioranza degli americani crede che dopo l' 11/9 era inevitabile la guerra in IRAQ (magari con un paio di atomiche) convinti che i terroristi fossero iracheni. In realtà quindici dirottatori provenivano dall'Arabia Saudita, due dagli Emirati Arabi Uniti, uno dall'Egitto e uno dal Libano.
Scusate x la divagazione.
Ciao
Andrea
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Messaggio  lucignolo Dom Ago 17 2008, 20:23

Andrea77 ha scritto:Siamo in una democrazia controllata dai media. I media ci dicono qual'è la moda del momento, quale partito votare, se una guerra è giusta o meno,....
Mi sarebbe piaciuto mandarti a quel tal paese, ma più si va avanti, più mi scontro con i pregiudizi della gente e più mi convinco che tu abbia ragione.
E quanto hai detto sarà sempre più vero finché ci sarà "uno che torna a casa stanco alla sera dopo una giornata di lavoro e che non ha voglia di star li a riflettere e prende x buono tutto".
Non sarà solo un comodo alibi?
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Messaggio  bfpaul Dom Ago 17 2008, 20:53

Andrea77 ha scritto:Forse qui c'è la risposta:
http://it.youtube.com/watch?v=jsCiszxgraE

E' normale che una madre si preoccupi x il proprio figlio. Il problema è quando le sue preoccupazioni sono ingiustificate. La questione che se le nostre nonne hanno cresciuto le nostre mamme con il motto 'metti il golfino che prendi freddo' le nostre mamme faranno uguale con noi e via dicendo.
La cosa detta + volte e abbastanza strana che questo avviene inItalia dove fa abbastanza caldo e nn, x esempio, in Germania...
Il 'diverso', in questo caso lo scalzo, fa rimanere allibiti. I bambini che x natura sono curiosi si pongono e ci pongono delle domande che ci mettono in difficoltà 'mamma xchè quello va scalzo?'.
L'adulto spesso non si pone la domanda. Il pensiero 'omologato' dice che andare scalzi è sbagliato punto e basta!
Il problema non è solo dello scalzismo. E' un fatto culturale profondo. X pigrizia o x altre ragioni si è portati a non porsi delle domande, a chiederci se quello che dice ad esempio un TG è vero, se quello che dichiara un politico, un libro, un prete,... è vero, è giusto, è sensato?
Prendiamo le cose come un dato di fatto senza farci domande. Certo uno torna a casa stanco alla sera dopo una giornata di lavoro nn ha voglia di star li a riflettere e prende x buono tutto.
Siamo in una democrazia controllata dai media. I media ci dicono qual'è la moda del momento, quale partito votare, se una guerra è giusta o meno,....
X esempio la maggioranza degli americani crede che dopo l' 11/9 era inevitabile la guerra in IRAQ (magari con un paio di atomiche) convinti che i terroristi fossero iracheni. In realtà quindici dirottatori provenivano dall'Arabia Saudita, due dagli Emirati Arabi Uniti, uno dall'Egitto e uno dal Libano.
Scusate x la divagazione.
Ciao
Andrea

Hai pienamente ragione.
Uno scalzo evidentemente non pensa come la massa delle persone; per me che ho vogato una vita controcorrente, la cosa ha poca importanza e comunque non senza qualche difficoltà ho imparato - e ancor più andando scalzo - che si deve rispondere solo alla propria coscienza, non al parere degli altri.
Mia mamma mi ha riempito di raccomandazioni anche quando avevo 50 anni, e faceva il suo mestiere; ma perbacco, le disobbedivo da 40 anni! In piena estate mi diceva vedendomi andare scalzo in casa: Ti prendi un raffreddore! A me, che avevo smesso di prendere infreddature ed influenze quando mi ero tolto i maglioni e maglioncini che mi costringeva a mettere!
Però capisco il problema, neanche io sono riuscito ad educare miei figli ad essere barefooters. Vanno scalzi, ma solo quando ne hanno voglia, e solo in casa, come tutti. Uscire fuori, sottoporsi all'esame ed alle critiche degli altri è un passo difficile anche posto che si senta "l'esigenza" di essere scalzi sempre, perchè i condizionamenti ci sono e nessuno li nega.
Ma, attenzione, nessuno nel nostro Club biasima neppure chi non se la sente o non può superare certi ostacoli.
Il creatore del sito entrava in ufficio coi sandali e poi li toglieva; molti di noi non possono andare al lavoro in queste condizioni e non si può certo dire che siano persone condizionate!
I limiti ci sono e vanno accettati ragionevolmente, questa è la verità.
Chi non ha limiti è in una condizione fortunata, buon per lui!
Anche i bambini di Deanna, perché da lì siamo partiti, non hanno limiti e per questo "scandalizzano" i cosidetti "benpensanti" cioè la quasi totalità delle persone che non capiscono un accidente, che non si pongono problemi, che hanno ceduto il cervello all'ammasso, che per avere un pensiero proprio devono sempre sentire il parere di altri ...
Lasciamoli vivere liberi almeno in questo, questi ragazzi: avranno tempo per mettersi le scarpe e non avranno certo perso niente a stare scalzi. Deanna avrà sicuramente qualche problema, come ha già manifestato (e le cose che racconta sono mooolto interessanti) ma viva la faccia! Dimostra di saper educare i figli molto meglio di tutte quelle madri apprensive che dicono: Ah, miio figlio deve avere tutto, non deve mica soffrire come ho fatto io ..... manco fossero nate in tempo di guerra...
E poi se li ritrovano attaccati alle gonne a trent'anni o drogati molto prima perchè non hanno mai saputo dire dei no quando ce n'era bisogno!!
Ma per piacere!

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Messaggio  lucignolo Dom Ago 17 2008, 21:41

bfpaul ha scritto:Ah, miio figlio deve avere tutto, non deve mica soffrire come ho fatto io ..... manco fossero nate in tempo di guerra...
Mia suocera, che ora tace perché inascoltata e perchè comincia a rendersi conto della felicità della figlia (Lucina=Nancy), ha sempre sottolineato la sua perplessità di fronte ad un'agire così assurdo.
Perchè soffrire volontariamente, spine, sassi, ecc. quando ci sono le calzature così facili da mettere ed alla portata di tutti?
Loro, i poveri, erano costretti, perchè non c'erano soldi ed invidiavano i ricchi con comode e belle scarpe che permettevano loro di muoversi velocemente dove volevano ed erano un segno distintivo fra patrizi e plebei.
Non c'era gioia né sensualità in loro, solo un senso di impotenza e di inferiorità.
Quando gli Americani sbarcarono in Italia dovevamo sembrare il terzo mondo ed eravamo molto più indietro di moltri altri paesi anche europei.
Senza considerare il fatto che è difficile costituire una coscienza nazionale quando ti sembra di essere uno zerbino calpestato dal passaggio di cento, mille stranieri prepotenti che ora ci giudicano facilmente.
È la nostra triste storia, forse il giusto prezzo da pagare dopo la grande luce di Roma.
Siamo provinciali, illusi eredi della gloria di pochi.
Siamo poeti ed artisti, siamo i campioni del mondo.
Di quel verbo essere alla prima persona plurale abusiamo fin troppo, ma siamo solo un popolo di ignoranti.
Non vogliatemene, perchè fra loro mi ci metto anch'io.
Auguro al mio popolo (del quale, a volte e nonostante tutto, riesco ancora ad essere orgoglioso) di colmare quel gap dovuto all'incubo di due recenti e devastanti guerre e di un sottosviluppo creato da certe scelte politiche.
Fin'ora non ci siamo.
I problemi sono tanti ed importanti, ma bisogna cogliere anche il senso delle piccole cose e dei piccoli piaceri, capire che dobbiamo percepire la differenza fra ciò che è obbligo e ciò che è libera scelta.
Siamo ansiosi e timorosi di perdere il benessere recentemente acquisito, ma non lo manterremo certo concedendo briglia sciolta ai nostri naturali continuatori.
Andare scalzi per la strada non è una conquista, ma nemmeno una rinuncia.
È solo una libera scelta, forse solo un lusso di un popolo che se lo può permettere.
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Messaggio  contessa scalza Lun Ago 18 2008, 00:01

Ciao Andrea77

bentornato dalle vacanze! Grazie del link postato. Che bel regalo!
Ascoltare Francesco fà sempre piacere e rivedere e ascoltare Francesco ai tempi che l'ho conosciuto mi ha anche divertito.

Di lui conoscevo (e in parte ancora) tutte le canzoni a memoria, e a dire il vero ricordo anche che i miei risparmi giovanili finivano comperando le sue cassette che per mia madre erano "bombe a mano" lanciate a mò di locomotiva contro la sua educazione Very Happy Very Happy Very Happy .
Ho seguito nel tempo dall'estero, appena e come potevo, tutti i suoi successi come cantautore e scrittore e sono stata profondamente felice per lui quando finalmente il suo impegno culturale gli è stato riconosciuto a merito.

Ogni qualvolta nel mondo mi capita di vedere un albero che cresce da un vecchio muro, mi ricordo dell'albero di melo che egli mi mostrò e che cresceva in mezzo al muro che circondava l'antica casa di paese nell'appenino toscano dove abitava e dove con le mie amiche ci aveva una volta invitato. Anche la sua arte in cucina non ho dimenticato e il lombo alle cento erbe da lui preparato e consumato insieme, è rimasto nelle mie memorie unico. Ebbi pure l'occasione di incontrarlo una seconda volta di sfuggita prima di lasciare l'Italia, mi disse che aveva messo da parte l'orologio che avevo dimenticato vicino al lavabo (sì a casa sua ho lavato i piatti..., vista la sua gentilezza e ospitalità dico era il minimo che potessi fare no?), ma per me non era importante riavere l'orologio, anche se la nonna non ne fù felice, quello che volevo avere io lo avevo avuto e in seguito non ebbi più occasione di tornare in visita.

Sì. È stato importante per me andare a constatare di persona e verificare se le sue canzoni di cui intuivo la profondità, erano anche l'espressione reale del suo pensiero o no. Tenersi in confronto con lui mi ha sempre arricchito e riempito. Allora erano i miei tempi di rivolta, di protesta, e conseguentemente era anche il tempo degli anfibi ai piedi... Very Happy , oggi lo rincontrerei volentieri scalza.

(Per Francesco Guccini: Se mai girando fra la rete dovessi leggere quanto sopra e ricordarti di me, che ti giungano i miei più cari saluti e un gigantesco abbraccio scalzo!!!!)

Scusate per la divagaZione.

Ritornando al punto, la gente nel mondo è convinta di tante cose, si consumano tanti bla, bla, continuamente, e fare si fa 'apparentemente' poco, ma solo finchè non ci si sbatte il proprio naso contro e poi tutto avviene veloce (distanze scompaiono) e si ha l'opportunità di scegliere che atteggiamento prendere e eventualmente, in quel momento o poi, anche di cambiare idea.

La gente chiacchera, ma credimi non è scema. Sorniona la definirei pittosto.
Hai tu appurato personalmente cosa crede la maggioranza dei cittadini americani?
Fidati, che siamo arrivati fin qui e andremo anche avanti.

Non voglio con questo dire che dovresti disinteressartene, anzi. Se pensi però che ora viviamo in una società controllata dai media, fai la cosa più ovvia e sensata che consiglieresti a un altro di fare, chiudili. Non li usare. Prendine una sana pausa. O usa "con grande parsimonia" solo i canali che ti servono.
La stagione favorevole ai bf dà spazio e ali, approfittane.

Se a te non importa qual'è la moda del momento, sai già se vale la pena di votare o meno un partito e semmai quale, se per te è chiaro che una guerra mai può essere cosa giusta, allora che importanza potrai mai dare a suddetti bombardamenti mediatici? Diventano come un ritornello.

Assieme a mia figlia a volte per passatempo faccio il gioco dell'associazione di parole, ma in questo periodo si è trasformato in una barzelletta ritornello con cui è uscita mentre eravamo in vacanza. Ogni parola che dicessi, la risposta era: Terrorist. Very Happy Al massimo si spostava con "attacco terroristico" Very Happy . Dopo un paio di volte ho capito che intendeva... . He, he, ci arrivo anche io... . Per ora vige per quel gioco come per i media una pausa perchè anche il ridere come tutto fa bene, ma troppo stanca.

Si dice che il singolo può fare una differenza. Cominciare da sè dovrebbe quindi essere la buona strada. Andare fuori scalzo e incontrare la gente è sicuramente un buon modo. Io in Arabia Saudita, negli Emirati Arabi, in Egitto, in Libano e in America ci andrei volentieri per una vacanza scalza. A dire il vero andare in giro scalza per tutto il mondo sarebbe la mia attività preferita, ma siccome nessuno mi paga per questo, anche io.... Very Happy vado solo dove posso, quando e come posso.

Fino alla prossima gita lontana vige: Viva le infinite mete scalze vicine! flower

Ciao

C.S.
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Messaggio  Andrea77 Mer Ago 20 2008, 14:29

Caspita che onore! Mangiare a casa di Guccini! Devo dire che ti invidio molto. Io sono riuscito solo ad avere un suo autografo.
---
X quanto riguarda i media io continuo a leggere il giornale, a sentire radio e TV cercando di integrare con internet (Grillo) e libri (Travaglio,...) e poi parlando con la gente che ritengo + informata di me.
X me i media nn vanno spenti ma ascoltati ponendosi delle domande e nn prendendo x buone le verità della televisione 'anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti,... (De Andrè)'.
Ciao
Andrea
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Messaggio  contessa scalza Mer Ago 20 2008, 21:13

Sì invero. Grande.
Difatti vedi che "in onore" riesco a lodare addirittura un "lombo alle cento erbe" (che se lo dovessi mangiare oggi da fruttariana mi si rivolterebbe tutto Very Happy ), solo perchè fu preparato da lui.... Very Happy Very Happy Very Happy .

Ma l'invidia no dai. In fin dei conti solo perchè si ha incontrato una volta una persona e si ha colloquiato un paio di ore con questa mica vuol dire che la conosci. È bello di per sè averla incontrata di persona. Aver constatato che era vera. Respirato, camminato i luoghi e scambiato due parole insieme. Essere invitati a condividere una pietanza insieme è sicuramente in un certo senso qualcosa di speciale, sì, ma accontentandosi di ciò che si riceve... anche un autografo è già qualcosa.

Ci stò ancora ridendo sopra, ma ieri pensandoci mi è balenata improvvisa in mente una cosa. Non pensi anche tu che Francesco Guccini sia uno che anche và scalzo? Non lo so chiaramente, ma ci potrei quasi scommettere! Very Happy Connettendo i dots, secondo me non potrebbe essere altrimenti Very Happy Very Happy Very Happy . Ora non ricordo di averlo direttamente letto e se è così devo averlo dimenticato, ma a intuito lo sparo. Io non riesco a immaginare Guccini che rinunci al piacere di camminare scalzo nei suoi boschi, e voi?

http://nl.youtube.com/watch?v=4XAEYP1vslg

Ora naviga in rete. Forse un giorno lo sapremo direttamente da lui Very Happy , chissà?

-----------------------------------------------------------------

Io stò leggendo l'ultimo libro di Naomi Klein "Schoc Economy" che in tedesco si chiama Shock-Strategie, che ho comperato a Zurigo dove sono passata solo in transito Sad .

Siamo tutti coinvolti, come giustamente De Andrè cantava, ma il singolo non può portare il peso di tutti. E tutti hanno il diritto/dovere di camminare con il peso che sanno e possono anche portare. Di più li ucciderebbe. E chi di più, chi di meno, a seconda dei tempi, luoghi o situazioni, tutti devono anche riposare, godere, gioire e vivere, altrimenti la vita stessa perde il valore. Per che cosa lotti se non lo sai nemmeno e tantomeno gli dai, pur avendola, il giusto spazio, attenzione, e valore?

Fare una pausa dai media non significa spegnerli per sempre. Significa rallentare i ritmi, ascoltare il silenzio. L'altra campana. Poi ripartire pian piano. Very Happy

Non è che ciò che dicono anche i Grilli più informati non mi interessi anzi, e la mia posizione a riguardo non è cambiata. Ma la strada da percorrere è ancora lunga come vedi, mentre la stagione bf invece è in confronto, aihmè, cortissima.
Dicendo di chiudere i media cercavo di porre in luce che portare fuori i piedi scalzi ora che è più gradevole e ora che si hanno le vacanze, ha la precedenza quando possibile e se ne dovrebbe aprofittare tutti. Usufruendo della stagione e delle camminate scalze per fare pausa e ricaricarsi, godere, gioire e vivere in questo spazio/tempo dove, come anche quando dormiamo, dobbiamo per nostra fortuna/sfortuna affidarci anche agli altri e al resto del mondo. Non siamo soli. Cool

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Messaggio  Andrea77 Gio Ago 21 2008, 01:01

X Guccini nn saprei. Forse un tempo quando era + giovane negli anni '70 che era anche + di moda che adesso. Ora nn credo.
--
X i media ad essere sincero durante le vacanze in effetti stacco. Ho passato una settimana in Dolomiti x rifugi e li la TV nn c'è proprio e devo dire che nn ne sento la mancanza ma quando torno a casa ho l'esigenza o l'abitudine di informarmi.

Ciao
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Messaggio  Marco53 Mer Ago 27 2008, 10:07

Proprio un bell'argomento. In cui mi ritrovo fra i commenti e le risposte. L'anticonformismo è sempre qualcosa che scuote gli animi in ogni società (antica o moderna, a est o a ovest, chi più chi meno). Voglio non essere pessimista anche se gli esempi di ciò che abbiamo intorno sono ben assai tristi. basta guardare la maggioranza dei miei colleghi di lavoro, ma forse bastano i vostri. Per fortuna nel mio ambiente io devo essere abbastanza 'socializzante' se ormai molti continuano a considerarmi un discreto collega anche se mi vedono coi finti sandali nei corridoi o magari del tutto scalzo a fare fotocopie. Ma pochissimi, in anni, sembrano aver aperto le loro menti. Quanti di loro, arrivando a casa lasciano spenta la TV e si dedicano a una buona lettura (se non addirittura scrivono libri...?), quanti fanno qualcosa di creativo, che so, dipingono, costruiscono modelli, tirano di lima e di pialla con qualcosa di falegnameria.... Sono pochini. Meglio sedersi davanti alla 'scatola magica' e lasciarsi piallare il cervello da programmi insulsi, isole e fratelli, e poi c'é (sigh) la partita.... ah! Tempo per pensare in proprio pari a zero. Ma che comodità. Ci sono gli altri che pensano per noi. Questo è vero. Però se ne può anche uscire. Una delle frasi dette dal Padre gesuita che guida il gruppo che frequento, che più mi ha colpito e più mi ritorna nella testa è stata "Beato l'uomo che sa scegliere". Una frase che va intesa ad ampio raggio e che ha le sue implicazioni anche nelle piccole cose. Quelle che sfuggono agli esperti di merchandising. Io scelgo un prodotto perché è francamente buono o ha un buon rapporto qualità/prezzo. Poco mi importa che provenga da un discount o sia effettivamente un prodotto di marca. Io lo acquisto perché è buono anche se sta negli scaffali in basso, non perché me lo propone la pubblicità. Esprimere liberamente la propria capacità di scelta è anche anticonformismo... Purtroppo la scuola attuale non contribuisce ad allargare le menti e basta vedere il risultato delle due educatrici d'asilo di Deanna che non sono nemmeno in grado di organizzare uno scaffale con le scarpe... Non mi pare ci voglia una grande tecnica... Non vorrei fare il solito discorso che ai miei tempi però.... Però io devo essere stato fortunato ad aver fatto sia l'asilo che le elementari col metodo Montessori. Credo che l'approccio, specie all'asilo, fosse di qualità molto superiore a ciò che si vede oggi... Tra l'altro ricordo benissimo che all'asilo ci toglievano le scarpe, anche se poi ci mettevano delle specie di pantofiline-scarpette morbide. Ma erano gli anni '50 e di andare a piedi nudi (orrore) non se ne parlava proprio. Comunque era un passo avanti rispetto a stare ore chiusi nelle scarpe rigide. Oggi mi ritrovo a saper scegliere. E usare prodotti indifferentemente da ciò che vorrebbe il mercato. Ad esempio d'inverno uso portare un bel giaccone di Loden. Sono almento 40 anni che adopero giacconi di Loden (ovviamente rinnovandoli): robusti, traspiranti, caldi a sufficienza... e hanno il vantaggio di tornare di moda ogni 4-5 anni. Lo avete mai notato? Se vogliamo anche un comportamento come questo è anticonformista.
Ma torniamo alla società (che spesso è anche il risultato del livello di istruzione scolastica): ce ne sono con vedute più o meno ampie. Per esempio in Francia i vegetariani hanno vita dura perché mettere un piatto vegetariano in un menù francese che non sia l'insalata o al massimo una omelette al formaggio a loro sembra inconcepibile. Così resta per me difficile fare un viaggio con solo quei due piatti a disposizione, senza finire per stufarmi. In Germania per fortuna ci sono molti movimenti in senso salutistico e vivere scalzi e vegetariani è possibile!
A questo proposito voglio proprio ricordare a Deanna che proprio sui siti tedeschi ci sono un mucchio di informazioni su come tenere scalzi dei bambini e soprattutto perché.
Perché il piede cresce meglio, si rafforza ossatura e muscolatura, non si ha contrizione delle dita bloccate nelle scarpe e migliora il senso dell'equilibrio. E poi i pediatri consigliano di lasciare scalzi i bambini proprio perché le micro ferite sulla superficie della pelle dei piedi generano una robusta reazione immunitaria che rafforza le difese dell'organismo, proprio quelle che ci riparano dai raffreddori e le polmoniti tanto paventate dalle brave e insensate mamme nostrane. Ricordo ancora una volta che nell'uomo la pianta del piede assolve il compito termoregolatore del corpo, come la lingua per i cani o le orecchie per gli elefanti. Da ciò ne deriva che la temperatura corporea è regolata meglio se la pianta del piede riceve informazioni dall'ambiente circostante, ivi compresa la doccia fredda di una fontana, reagendo con maggior ossigenazione delle cellule di tutto il corpo e producendo, se necessario, più calore.
In conclusione, carissima Deanna, sono lieto che tu abbia aperto questo intervento e sono convinto che fai benissimo a lasciare i tuoi bambini a zampettare senza scarpe. Ne avranno di tempo per doverle indossare!
Saluti pediatrici.
Marco

PS= Tutta l'erudizione di cui sopra (intesa come sforzo neuronico per fare il mio intervento!) può compensare il fatto che non ho mai imparato a fare i nodi alle stringhe? Il mocassino è l'unico tipo di scarpa chiusa che porto e se proprio il tempo è bruttobrutto e devo mettere le 'scarpe chiuse' coi lacci, nel caso mi venga bene il nodo lo lascio lì fatto e le sfilo e infilo col calzascarpe... ahahaha!



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Messaggio  Andrea77 Mer Ago 27 2008, 21:50

può compensare il fatto che non ho mai imparato a fare i nodi alle stringhe? Il mocassino è l'unico tipo di scarpa chiusa che porto e se proprio il tempo è bruttobrutto e devo mettere le 'scarpe chiuse' coi lacci, nel caso mi venga bene il nodo lo lascio lì fatto e le sfilo e infilo col calzascarpe... ahahaha!
---
Mi fai venire in mente un accompagnatore CAI che teneva il set da ferrata collegato all'imbrago con l'otto infilato senza mai disfarlo xchè nn era in grado di fare il nodo che evidentemente gli aveva fatto qualcuno la prima
volta...affraid
X fortuna ora nn accompagna +....
A dire il vero io faccio lo stesso con il cordino da ghiacciaio che xò ha un nodo piuttosto complicato...Embarassed
Scusate x la digressione.
Ciao
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