doveva succedere prima o poi ( i rompiscalzi esistono )

sono in vacanza costantemente scalzo da ormai oltre una settimana e stiamo facendo un piccolo tour lungo la costa tirrenica con il nostro camper. oggi siam andati a visitare Ostia antica .... sono entrato scalzo ed abbiamo girato per quasi 4 ore. Poi siamo entrati nel museo ... dopo la lunga camminata tra sassi e sterpi il pavimento marmoreo liscio del museo era un vero piacere sotto i piedi.

Ho notato, per inciso, che, mentre in giro in 4 ore non ho visto un custode, tutto il personale maschile e femminile in unigorme o in borghese se ne stava nel museo al fresco, occupato a chacchierare, scherzare e flirtare in pace ed al fresco.
Ad un certo punto mi si avvicinano tre splendide (va detto) signore in formazione di attacco e quella al centro della formazione indica i miei piedi e mi fa:" scusi, ma le sue scarpe?"

io rispondo tranquillo: scarpe? mi dispiace ma non ne ho"

" come, fa lei, vuol dire che lei gira sempre scalzo?"
" sì, rispondo io
- ah, ma non si fa male fuori con tutti quei sassi?
-no, ho risposto, basta un pò di allenamento, naturalmente...
- ah - ha fatto lei e se ne sono andate sorridenti

Ora mi chiedo: se avesse pensato che fosse vietato ( a giudicare da com mi sono venute addosso lo pensavano) mi dovevano invitare ad uscire comunque, invece davanti al fatto che io non mi ero tolto le scarpe nel museo, ma ero proprio scalzo, non avevano più niente da dire

la gente è proprio strana .... e io che ero già pronto alla battaglia.

Stavo pensando che si potrebbe fare una bella gita ad ostia natica in gruppo, in ottobre.... oltretutto è molto piacevole camminare su quei lastricati millenari....

Elan ha scritto:

"

Stavo pensando che si potrebbe fare una bella gita ad ostia natica in gruppo, in ottobre.... oltretutto è molto piacevole camminare su quei lastricati millenari....

Scusa la notazione, ma, dato che si trattava di tre belle signore, ostia natica  mi pare uno dei più bei lapsus freudiani della storia !   

Ricordo una situazione del genere da me vissuta in un lunapark a Cecina in Toscana, l'estate del 2013.
Ma nel mio caso c'erano forse finalità relative alla mia sicurezza e incolumità, e l'addetta in questione credo sia stata corretta nel riprendermi (anche se a mio avviso i suoi timori erano infondati).

Ovviamente ero scalzo come al solito ed ero salito e sceso da giostre e attrazioni varie con mio figlio per tutto il giorno senza problemi, ma al momento di salire sul percorso coi trenini a forma di tronco che galleggiano sull'acqua vengo bloccato dalla giovane addetta che mi chiede dove avessi le scarpe.
Io le spiego gentilmente che vado scalzo abitualmente ma lei è irremovibile e non mi fa salire spiegando che il fondo in legno dei vagoncini era malmesso e che sarebbe potuta entrarmi una scheggia nel piede e lei ne sarebbe andata di mezzo.
Soprassedendo sulla chiara ammissione di (relativa) pericolosità dell'attrazione in questione cerco di fare buon viso, le sorrido e le dico che da quel momento era sollevata da ogni responsabilità nel caso mi fossi ferito, ma lei non ascolta ragioni.
Nel frattempo la gente in attesa comincia a rumoreggiare e la moglie inizia a dare segni di agitazione, così per evitare di complicare le cose indosso le infradito che tenevo nello zaino e salgo senza problemi.

erano davvero tre belle ragazze, stile fotomodelle.... mi chiedo con quali criteri selezionino alla sovrintendenza

Young Barefooter ha scritto:Io le spiego gentilmente che vado scalzo abitualmente ma lei è irremovibile e non mi fa salire spiegando che il fondo in legno dei vagoncini era malmesso e che sarebbe potuta entrarmi una scheggia nel piede e lei ne sarebbe andata di mezzo.

Anche a me a Disneyland Paris, nel 2008 mi fu impedito di salire scalzo sul barcone che faceva il giretto di un laghetto. Obbiettai che non fosse riportato su alcun regolamento.
Dall'anno dopo il regolamento proibisce proprio di camminare scalzo nell'intero parco .... Mi sono morso le dita ... magari fossi stato zitto ....  
A mio parere proibiscono di andare scalzi perché non vogliono beghe circa la scarsa manutenzione ordinaria degli impianti.
Se tu sei scalzo e ti fai male perché una scheggia di legno (che non doveva esserci) ti si conficca nel piede, loro sono anche passibili di multa col rischio che gli chiudano l'impianto.
In quel caso subentra una loro responsabilità civile non per colpa lieve ma per colpa grave ....
Non so le dimensioni del mezzo, ma se disgraziatamente un bambino in calzoncini corti vi si dovesse inginocchiare, non correrebbe lo stesso rischio ?

Discorsi analoghi :

- A Rainbow Magicland sono andato in giro tranquillamente scalzo anche su quasi tutte le attrazioni, ma all'ingresso della casa degli orrori l'addetto mi ha chiesto di indossare delle calzature.
Va detto che si tratta di un percorso da fare a piedi in locali anche scarsamente illuminati e pieni di effetti speciali.

- All'ingresso del castello di S. Severa analoga situazione per la visita al Castello, dicono che i pavimenti non siano tutti in perfetto stato di conservazione.

Di solito in questi casi evito di creare un caso, sia perché è comprensibile la perplessità di chi ha comunque una responsabilità riguardo l'incolumità dei visitatori, sia perché in giro c'è mia moglie e non mi va di fare questioni   .

Elan ha scritto:
Stavo pensando che si potrebbe fare una bella gita ad ostia natica in gruppo, in ottobre.... oltretutto è molto piacevole camminare su quei lastricati millenari....

Si può benissimo organizzare, io ad Ostia Antica ci volevo anche tornare.

In effetti, nei Parchi tipo Gardaland, Disneyland (USA e Paris) e posti del genere, è molto difficile andarsene in giro a piedi nudi e sperare di farla franca.
Ti fermano (quasi) subito, e ti tirano fuori storie di responsabilità ecc ecc.
A quel punto, se non hai le infradito nello zaino, devi uscire!
Io invece, qualche mese fa, ero a Disneyworld di Orlando, Florida. Mi sono detto: tento l'impossibile!
E' andata bene, ho girato l'intero parco (ed anche Epcod, e gli Universal Studios) a piedi nudi... solo, con i miei zero-sandali (me li sono fatti io) che sembrano... quello che non sono!
Sono anche sicuro che gli addetti alla sicurezza (ce ne sono un'infinità) se ne sono accorti... ma l'apparenza era salva, e nessuno mi ha detto nulla.
Bingo!

lucione

Queste politiche aziendali di "controllo" su calzature e/o abbigliamento da parte del personale dei parchi divertimenti possono sembrare a prima vista corrette in quanto apparentemente finalizzate alla tutela della sicurezza/salute della gente, MA in realtà, a mio modesto parere servono solamente a tutelare gli interessi (economici) della azienda che li gestisce. In questo modo possono magari chiudere un'occhio su sicurezza e manutenzione, risparmando qualche soldo e allo stesso tempo mettendosi al riparo da eventuali richieste di risarcimento da parte del pubblico. E poi statisticamente, quanti scalzi girano normalmente questi parchi?

Al di là dei consueti interessi economici da tutelare, credo tuttavia che tali politiche siano in buona parte legate all'ignoranza "in materia".
Intendo dire che, una persona abituata a camminare a piedi nudi (spesso o saltuariamente che sia) è meno vulnerabile rispetto a chi va scalzo magari per necessità (calzature scomode, infradito rotte e così via). L'allenamento fisico e la maggiore capacità di inviduare per tempo eventuali pericoli credo siano in grado di minimizzare i potenziali rischi.
Io stesso, se dovessi disgraziatamente riportare un danno (taglio, scheggia ecc. - chiaramente sarebbe un po' diverso se mi trovassi un piede amputato, ma in questo caso credo non potrei evitarlo nemmeno con le scarpe!) non penso farei causa al gestore in quanto ricadrei nella percentuale di rischio da me implicitamente accettato nel momento in cui ho deciso di camminare scalzo in giro.  

Per assurdo a questa stregua i comuni dovrebbero vietare di andare scalzi perchè se qualcuno si facesse male dovrebbero risponderne! E non è certamente vero che ci si fa male solo a piedi nudi: ricordo che ad esempio mio nonno anni fa ebbe un risarcimento dal comune per essere caduto a causa della scarsa manutenzione di un marciapiede, e NON ERA SCALZO!

Il problema è che tutti questi ragionamenti nemmeno passano per l'anticamera del cervello di chi ritiene assurdo o impossibile fare a meno delle scarpe! Se fosse una pratica più diffusa probabilmente cambierebbe la mentalità generale oltre che i regolamenti. Scommetto che ci sarebbe anche meno sporco in giro e più attenzione per gli ambienti pubblici!

Personalmente comunque, a parte l'episodio dei tronchi galleggianti, al parco del Cavallino Matto in Toscana non ho avuto altre lamentele da parte del personale, nonostante abbia girato tutte le attrazioni a piedi nudi. Ammetto che qualche sguardo storto da parte degli addetti di turno l'ho pure avuto, ma nessuna contestazione o impedimento di sorta.
E giuro che a Gardaland ho più volte visto persone scalze (in genere erano giovani e stranieri/e) fare file, girare per il parco e salire sulle attrazioni a piedi nudi senza problemi.
Oltre tutto senza scarpe mi diverto di più in quanto mi stanco meno e di conseguenza posso girare di più e salire su più attrazioni, mai capitato di avere i piedi e le gambe doloranti a seguito anche di giornate intere passate a camminare qua e la!

young_barefooter ha scritto:
Io stesso, se dovessi disgraziatamente riportare un danno (taglio, scheggia ecc. - chiaramente sarebbe un po' diverso se mi trovassi un piede amputato, ma in questo caso credo non potrei evitarlo nemmeno con le scarpe!) non penso farei causa al gestore in quanto ricadrei nella percentuale di rischio da me implicitamente accettato nel momento in cui ho deciso di camminare scalzo in giro.  

Io qualche mese fa mi sono tagliato in un parco avventura dentro ad un bosco, neanche per l'anticamera del cervello mi è passato in mente di chiamare in causa i gestori.

cyberteam ha scritto:

young_barefooter ha scritto:
Io stesso, se dovessi disgraziatamente riportare un danno (taglio, scheggia ecc. - chiaramente sarebbe un po' diverso se mi trovassi un piede amputato, ma in questo caso credo non potrei evitarlo nemmeno con le scarpe!) non penso farei causa al gestore in quanto ricadrei nella percentuale di rischio da me implicitamente accettato nel momento in cui ho deciso di camminare scalzo in giro.  

Io qualche mese fa mi sono tagliato in un parco avventura dentro ad un bosco, neanche per l'anticamera del cervello mi è passato in mente di chiamare in causa i gestori.

Io invece conosco una signora che dopo una vacanza in un villaggio turistico ha inviato una lettera di vibrata protesta perchè il viottolo dal suo bungalow al ristorante era lastricato con pietre un poco sconnesse e si è rotta un tacco... così va il mondo.

L'estate 2013 sono stato in Toscana in un parco avventura con diversi percorsi a svariati metri di altezza sugli alberi. Tra le varie norme di sicurezza (scritte) si menzionava la necessità di scarpe sportive chiuse.

Chiaramente non mi sono presentato scalzo ma con sandali "da trekking" (non so se la definizione è appropriata, comunque sono un modello Fila con conformazione e suola simili ad una scarpa sportiva ma aperti appunto come dei sandali) e ricordo che l'istruttore non era troppo entusiasta della cosa ma NON mi ha bloccato in quanto non avevo altre calzature con me.
Personalmente ammetto che mi ero fatto qualche illusione di troppo, sperando in materiali "naturali" che mi avessero consentito l'impresa a piedi nudi ma le corde di acciaio erano assolutamente impraticabili senza adeguata protezione (mani comprese) - in certi tratti era più comodo "strisciare" con i piedi lungo il cavo piuttosto che fare singoli passi, da scalzo credo mi sarei procurato vesciche grosse come mele!

Perciò ho considerato i sandali un male necessario e ho fatto i percorsi, anche se sinceramente dopo poco tempo, per una volta ho rimpianto di non avere scarpe e calze: la fatica e la tensione di certi passaggi facevano infatti sudare copiosamente la pianta del piede, la quale tendeva a scivolare sulla suola, facendomi fare più fatica del necessario.
Al punto tale che all'ultimo percorso, quello più alto e difficile, ho dovuto abortire la scalata prima della metà perchè in quelle condizioni non mi ritenevo sufficientemente sicuro e in grado di farcela, e sono sceso (tra l'altro anche la discesa non è stata proprio una passeggaiata).

E' chiaro e superfluo dire che in certe situazioni le calzature sono d'obbligo (come del resto lo sono ad esempio i guanti in determinate professioni) ma in un parco divertimenti dedicato a famiglie con bambini che si consideri degno di essere definito "sicuro" e fruibile da tutti, gli standard minimi di manutenzione/pulizia/sicurezza dovrebbero consentire di affrontare le attrazioni a piedi nudi.