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A momenti mi tradivo!

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Messaggio  Young_barefooter Mer Ago 20 2014, 15:13

Ricordo a chi legge che mia moglie fino ad ora si è mostrata decisamente tollerante nei confronti del mio scalzismo nei contesti per così dire appropriati (tempo libero, vacanze, gite e passeggiate nella natura ecc.), decisamente meno in contesti  per lei più insoliti come mezzi pubblici, a Milano, nei supermarket (quando non ricadono nei contesti appropriati di cui sopra) e così via.

Tempo fa mi aveva massacrato verbalmente quando le avevo rivelato che avevo viaggiato da Milano a casa scalzo in treno...
Ai tempi lei aveva da poco partorito ed era piuttosto stressata, non mi sembrava costruttivo imbarcarmi in uno scontro diretto - i suoi modi un po' bruschi e la reazione scomposta non davano troppo spazio a spiegazioni pacate e ragionate da parte mia - così ho esposto le mie ragioni come potevo ma alla fine ho lasciato cadere il discorso.  
Viaggiare scalzo al ritorno dal lavoro è una cosa che faccio da diverso tempo (con alti e bassi e paranoie varie) e lo faccio tutt'ora ma NON lo avevo mai detto alla mia dolce metà temendo una reazione del genere - ma in quell'occasione la gioia della nascita della piccola Camilla speravo l'avesse ammorbidita abbastanza e ho tentato la rivelazione totale per uscire una volta per tutte dalla clandestinità e fare il gran salto verso uno scalzismo alla luce del sole anche in contesti ordinari. Ma non è andata molto bene...

Ma veniamo ai fatti più recenti: ieri pomeriggio arrivo a casa scalzo come al solito, lei mi saluta e mi chiede dove avessi messo le scarpe. A mia volta le chiedo scherzosamente se pensava che fossi andato al lavoro scalzo...
Lei precisa che si riferiva al fatto che, avendo piovuto durante la giornata, le scarpe zuppe messe nello zaino non erano una grande idea.
Col mio consueto candore (e senza pensarci) le rispondo che all'uscita dal lavoro a Milano non pioveva perciò le scarpe erano asciutte... Noto la sua espressione cambiare, sgrana gli occhi e temo mi sbrani ricordando l'incavolatura dell'altra volta... Al che all'ultimo secondo mi correggo specificando che non pioveva nel parcheggio sotterraneo dove solitamente prendo la macchina per tornare a casa dopo la prima parte del tragitto in treno da Milano!
Per fortuna lei l'ha bevuta e si è tranquillizzata subito cambiando espressione.
Ma secondo me sotto sotto qualche sospetto ce l'ha!

P.S: So bene che in un parcheggio sotterraneo non può piovere! Ma preso dal panico mi è uscita questa frase fantozziana, ma almeno mi sono salvato dal linciaggio verbale!
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Messaggio  Angelica Ven Ago 22 2014, 17:31

Io invece ho sempre camminato scalza davanti a genitori e amici dove mi andasse di farlo e c'è persona che conosca che non mi abbia visto camminare scalza da qualche parte, anche in luoghi che non rientrano tra quelli che tu chiami "appropriati". Approfittando di una settimana trascorsa in Piemonte con il mio ragazzo sono stata quasi perennemente scalza, sia nei boschi intorno sia sulle strade di paese. Lui a volte mugugnava di questa mia fissa di infilare le infradito in borsa e camminare scalza magari in mezzo alla gente per le strade o a in qualche negozio ma mi ha conosciuto così e così mi tiene, se poi proprio non riesce a tollerare questa mia "stranezza" pazienza, vorrà dire che cambierò. Ragazzo.
E tutto questo senza mai definirmi "giovane barefooter". Strano, non trovi?

Angelica

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Messaggio  John & Jane Ven Ago 22 2014, 18:51

Angelica ha scritto:Io invece ho sempre camminato scalza davanti a genitori e amici dove mi andasse di farlo e c'è persona che conosca che non mi abbia visto camminare scalza da qualche parte, anche in luoghi che non rientrano tra quelli che tu chiami "appropriati". Approfittando di una settimana trascorsa in Piemonte con il mio ragazzo sono stata quasi perennemente scalza, sia nei boschi intorno sia sulle strade di paese. Lui a volte mugugnava di questa mia fissa di infilare le infradito in borsa e camminare scalza magari in mezzo alla gente per le strade o a in qualche negozio ma mi ha conosciuto così e così mi tiene, se poi proprio non riesce a tollerare questa mia "stranezza" pazienza, vorrà dire che cambierò. Ragazzo.
E tutto questo senza mai definirmi "giovane barefooter". Strano, non trovi?

Non so se Y_B lo troverà strano o meno. Fatto sta che noi ex militari (io molto ex, 40 e passa anni fa) abbiamo ricevuto un inquadramento in virtù del quale le certezze che ci hanno dato (senso del dovere, fedeltà, riservatezza e onore), anche se oggi vergognosamente sbertucciate, restano. Nel senso che se facciamo una cosa che riteniamo sia giusto venga fatta, la facciamo e basta. Anche per le cose più banali, tipo andarsene in giro scalzi o fare la bandiera al palo della cuccagna del paese.

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Messaggio  ChiccoB Sab Ago 23 2014, 00:09

young_barefooter ha scritto:Ricordo a chi legge che mia moglie fino ad ora si è mostrata decisamente tollerante nei confronti del mio scalzismo nei contesti per così dire appropriati (tempo libero, vacanze, gite e passeggiate nella natura ecc.), decisamente meno in contesti  per lei più insoliti come mezzi pubblici, a Milano, nei supermarket (quando non ricadono nei contesti appropriati di cui sopra) e così via.

Tempo fa mi aveva massacrato verbalmente quando le avevo rivelato che avevo viaggiato da Milano a casa scalzo in treno...
Ai tempi lei aveva da poco partorito ed era piuttosto stressata, non mi sembrava costruttivo imbarcarmi in uno scontro diretto - i suoi modi un po' bruschi e la reazione scomposta non davano troppo spazio a spiegazioni pacate e ragionate da parte mia - così ho esposto le mie ragioni come potevo ma alla fine ho lasciato cadere il discorso.  
Viaggiare scalzo al ritorno dal lavoro è una cosa che faccio da diverso tempo (con alti e bassi e paranoie varie) e lo faccio tutt'ora ma NON lo avevo mai detto alla mia dolce metà temendo una reazione del genere - ma in quell'occasione la gioia della nascita della piccola Camilla speravo l'avesse ammorbidita abbastanza e ho tentato la rivelazione totale per uscire una volta per tutte dalla clandestinità e fare il gran salto verso uno scalzismo alla luce del sole anche in contesti ordinari. Ma non è andata molto bene...

Ma veniamo ai fatti più recenti: ieri pomeriggio arrivo a casa scalzo come al solito, lei mi saluta e mi chiede dove avessi messo le scarpe. A mia volta le chiedo scherzosamente se pensava che fossi andato al lavoro scalzo...
Lei precisa che si riferiva al fatto che, avendo piovuto durante la giornata, le scarpe zuppe messe nello zaino non erano una grande idea.
Col mio consueto candore (e senza pensarci) le rispondo che all'uscita dal lavoro a Milano non pioveva perciò le scarpe erano asciutte... Noto la sua espressione cambiare, sgrana gli occhi e temo mi sbrani ricordando l'incavolatura dell'altra volta... Al che all'ultimo secondo mi correggo specificando che non pioveva nel parcheggio sotterraneo dove solitamente prendo la macchina per tornare a casa dopo la prima parte del tragitto in treno da Milano!
Per fortuna lei l'ha bevuta e si è tranquillizzata subito cambiando espressione.
Ma secondo me sotto sotto qualche sospetto ce l'ha!

P.S: So bene che in un parcheggio sotterraneo non può piovere! Ma preso dal panico mi è uscita questa frase fantozziana, ma almeno mi sono salvato dal linciaggio verbale!
Chiedo scusa, Yougbarefooter, ma due domande mi vengono in mente. Posto che, anche in questo caso, mi devo essere perso dei passaggi riguardanti il tuo "menage familiare", anche se, per carattere non è mia abitudine andare a "nasare" nei fatti degli altri. Veniamo al dunque. Tu hai detto che, tua moglie ti ha "cazziato" per il fatto che lei ha intuito che tu, oltre il tempo libero, anche sul lavoro viaggi scalzo? Quindi tua moglie non è al corrente di questo, presumo... L'altra domanda che mi viene è questa: tua moglie è al corrente dei questo forum? Oppure lei non ha accesso a questa pagina, nemmeno come semplice lettrice...

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Messaggio  Young_barefooter Mar Ago 26 2014, 09:07

ChiccoB ha scritto:
Chiedo scusa, Yougbarefooter, ma due domande mi vengono in mente. Posto che, anche in questo caso, mi devo essere perso dei passaggi riguardanti il tuo "menage familiare", anche se, per carattere non è mia abitudine andare a "nasare" nei fatti degli altri. Veniamo al dunque. Tu hai detto che, tua moglie ti ha "cazziato" per il fatto che lei ha intuito che tu, oltre il tempo libero, anche sul lavoro viaggi scalzo? Quindi tua moglie non è al corrente di questo, presumo... L'altra domanda che mi viene è questa: tua moglie è al corrente dei questo forum? Oppure lei non ha accesso a questa pagina, nemmeno come semplice lettrice...

Il rapporto con mia moglie riguardo la mia passione per il camminare scalzo è piuttosto complesso:
se da una parte lei ha mostrato comprensione e accettazione di questa mia prerogativa (al punto tale che pure nostro figlio Gabriele è quasi sempre scalzo anche fuori casa senza problemi), dall'altra evidentemente NON ha compreso fino in fondo quanto le mie motivazioni siano serie e profonde. Probabilmente crede che girare a piedi nudi sia uno sfizio che mi concedo nel tempo libero o in vacanza ma soprattutto ritiene che i piedi nudi siano del tutto incompatibili e fuori luogo in determinati luoghi/situazioni, come ad esempio sui mezzi pubblici, in giro per Milano, al supermercato, in pieno inverno e così via.

Io chiaramente non mi lascio influenzare più di tanto e vado scalzo quasi tutti i giorni nei suddetti luoghi "probibiti", solamente
devo evitare di farlo in sua presenza oppure di raccontarle di averlo fatto. A me spiace dover vivere in clandestinità una parte di me così importante, MA tutti i tentativi di fare "outing" con lei in questo senso sono sfociati sempre a reazioni rabbiose di rimprovero e critica, condite dai consueti giudizi personali e paranoie: "c'è troppa sporcizia!", "non si fa!", "ma non puoi aspettare di arrivare a casa?", "ma non puoi mettere almeno delle infradito?", "ma cosa vuoi dimostrare?" ecc.
Io ho sempre provato a farla ragionare, a esporle le mie motivazioni con calma e pazienza MA la sua arrabbiatura non mi lascia
molto da fare (tra l'altro ho notato che nelle sue invettive ne fa una questione di principio, io rispondo con motivazioni pratiche e concrete
smentendo le sue motivazioni punto su punto) ma quasi sempre si arriva allo scontro verbale, lei mi ritiene ossessionato da questo discorso
e stronca quasi subito il confronto.

Visto che, scalzismo a parte, io e mia moglie viviamo da sempre un ottimo rapporto, ho pensato che potevo anche trovare una sorta di compromesso: a casa, nel tempo libero (con qualche limitazione) e in vacanza posso stare scalzo dove e come voglio, nei luoghi dove lei non accetta la cosa ci vado quando posso/voglio MA non glielo dico. Non è la soluzione che vorrei MA mi pare sostenibile e ragionevole.
Nel frattempo con pazienza, costanza e un po' di strategia posso cercare di lavorare sul piano psicologico per tentare di farle comprendere e accettare poco per volta le mie motivazioni personali.

Riguardo il sito dei Nati-scalzi e il forum, fino ad ora ne ho spesso parlato con lei ma non l'ho ancora invitata a visitarlo, un po' perchè
non ha mai mostrato grande interesse a riguardo e un po' temendo fraintendimenti da parte sua del tipo: vado scalzo non perchè lo voglio ma perchè faccio parte di una community di gente che va scalza e mi sento obbligato a farlo anch'io... (temo sia capace di pensarlo).
Poi è ovvio che è il contrario! Io amo andare scalzo e sono felice di far parte di un gruppo di persone che hanno la mia stessa passione.
Come se non bastasse nei miei interventi sul forum molto spesso mi sono "sfogato", esprimendo sincere e spontanee opinioni e considerazioni personali non sempre positive su parenti/amici suoi.
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Messaggio  bfpaul Mar Ago 26 2014, 13:14

young_barefooter ha scritto: Il rapporto con mia moglie riguardo la mia passione per il camminare scalzo è piuttosto complesso
.............................................

Visto che, scalzismo a parte, io e mia moglie viviamo da sempre un ottimo rapporto, ho pensato che potevo anche trovare una sorta di compromesso: a casa, nel tempo libero (con qualche limitazione) e in vacanza posso stare scalzo dove e come voglio, nei luoghi dove lei non accetta la cosa ci vado quando posso/voglio MA non glielo dico. Non è la soluzione che vorrei MA mi pare sostenibile e ragionevole.
............................................

Riguardo il sito dei Nati-scalzi e il forum, fino ad ora ne ho spesso parlato con lei ma non l'ho ancora invitata a visitarlo, un po' perchè non ha mai mostrato grande interesse a riguardo e un po' temendo fraintendimenti da parte sua
Precisazioni interessanti, senza le quali forse, qualcuno si è fatto un'idea sbagliata sul "tuo" scalzismo.

young_barefooter ha scritto:Come se non bastasse nei miei interventi sul forum molto spesso mi sono "sfogato", esprimendo sincere e spontanee opinioni e considerazioni personali non sempre positive su parenti/amici suoi.
Puoi sempre rieditare i tuoi topic!!!

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Messaggio  Young_barefooter Mar Ago 26 2014, 14:03

Angelica ha scritto:Io invece ho sempre camminato scalza davanti a genitori e amici dove mi andasse di farlo e c'è persona che conosca che non mi abbia visto camminare scalza da qualche parte, anche in luoghi che non rientrano tra quelli che tu chiami "appropriati". Approfittando di una settimana trascorsa in Piemonte con il mio ragazzo sono stata quasi perennemente scalza, sia nei boschi intorno sia sulle strade di paese. Lui a volte mugugnava di questa mia fissa di infilare le infradito in borsa e camminare scalza magari in mezzo alla gente per le strade o a in qualche negozio ma mi ha conosciuto così e così mi tiene, se poi proprio non riesce a tollerare questa mia "stranezza" pazienza, vorrà dire che cambierò. Ragazzo.
E tutto questo senza mai definirmi "giovane barefooter". Strano, non trovi?

Non lo trovo per niente strano, e non vedo perchè dovrei!
Anzi, ammetto di provare grande invidia per il tuo essere te stessa veramente e il fatto di essere riuscita a ritagliarti la tua personale "dimensione scalza" fregandotene del giudizio altrui!

Personalmente, per carattere, indole o debolezza sono tendenzialmente ansioso e poco fiducioso verso me stesso.
Per vivere sereno necessito della continua, implicita/esplicita approvazione di chi mi circonda, conoscente o
sconosciuto che sia.
Una volta uno psicologo disse che sono ancora in una sorta di condizione infantile, ovvero come un bambino NON trovo in me stesso le sicurezze che mi servono per vivere bene, ricercandole bensì nelle altre persone (che simboleggiano la figura della madre) o nelle cose che ritengo possano darmi sicurezza.

Purtroppo l'andare scalzi NON è tra le cose generalmente approvate e capite da tutti, perciò essere scalzo sapendo che chi mi è vicino non approva o non gradisce, mi manda in crisi e mi spinge a rinunciare, spesso costruendomi delle giustificazioni apparentemente ragionevoli e plausibili per non sentirmi troppo a disagio con me stesso.
Se la moglie si lagna del mio andare scalzo ovunque, io provo a resistere ma alla fine soccombo perchè non ho la forza di carattere necessaria a oppormi e per quieto vivere lascio perdere, anche se chiaramente questo mi rende frustrato e mi fa provare rabbia per  non riuscire mai a essere come davvero vorrei.
Chiaramente questo meccanismo mi condiziona in tanti e diversi aspetti della mia vita, oltre che nel ruolo di aspirante camminatore scalzo.

Mi scuso inoltre davanti a tutti coloro che possano essersi fatti un'idea sbagliata del "mio" scalzismo (spiegatemi e sarò lieto di fare ammenda).
Il mio confidare aspetti anche piuttosto intimi del mio carattere agli amici del forum dovrebbe testimoniare come un libro aperto la mia sincerità e la mia totale buona fede!
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Messaggio  Young_barefooter Mar Ago 26 2014, 14:23

Angelica ha scritto:
E tutto questo senza mai definirmi "giovane barefooter".

Una semplice precisazione:
ritengo che il definirmi "giovane barefooter", nel contesto della discussione (nell'accezione strettamente tecnica del termine) corrente sia del tutto irrilevante.
"Young Barefooter" è un semplice nickname che, al momento di registrarmi nel forum (anni fa ormai), mi era piaciuto e mi era sembrato adatto e simpatico.
Tale nome NON ha particolari valenze o finalità evocative o pratiche alternative alla semplice mia identificazione nelle discussioni sul forum.

Riguardo cambiamenti vari, ognuno è padrone assoluto della propria vita ed è libero di gestirla come più lo ritiene giusto.
Personalmente non ritengo costruttivo l'arrivare al muro contro muro, preferisco piuttosto la via del dialogo, della pazienza e della reciproca, graduale comprensione e accettazione.
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Messaggio  Angelica Mer Ago 27 2014, 02:08

young_barefooter ha scritto:

Riguardo cambiamenti vari, ognuno è padrone assoluto della propria vita ed è libero di gestirla come più lo ritiene giusto.
Personalmente non ritengo costruttivo l'arrivare al muro contro muro, preferisco piuttosto la via del dialogo, della pazienza e della reciproca, graduale comprensione e accettazione.

Vedi che ti metti subito sulla difensiva? Nessuno ti ha attaccato...ora vado a dormire perché è tardi ma prometto una risposta dettagliata. Nel frattempo, però, mi sa che ha ragione il tuo psicologo :-D

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Messaggio  Marc_63 Mer Ago 27 2014, 02:10

Scusate non voglio citare nessuno; solo dire che anch'io non comprendo il riferimento di Angelica su "Young Barefooter", forse mi sono perso qualcosa .... Neutral

Piuttosto volevo ringraziare Young Barefooter per la fiducia che ha dimostrato nei nostri confronti confidandoci aspetti di se stesso che si tende, normalmente, a celare, e per averci regalato un piccolo, ma importante, spaccato di se stesso; sei più coraggioso di quanto tu stesso non credi. Wink
Vorrei però tranquillizzarti, nel senso che, in fondo, tutti noi barefooters siamo un po' "bambini" quando ci togliamo le scarpe e camminiamo scalzi.
Bambini coloro che lo fanno (anche inconsapevolmente), perché lo hanno fatto da piccoli e vorrebbero ritrovare quelle sensazioni di libertà che oggi abbiamo perduto; bambini perché magari quel desiderio di libertà, nella nostra infanzia, è restato solo un desiderio, in quanto ci veniva proibito di camminare scalzi, e da adulti o addirittura da persone ormai mature, desideriamo un riscatto da quella costrizione "antica".
Ma non c'è nulla di male ad essere un po' "bambini"; il vero guaio, secondo me, è quando vogliamo "fare gli adulti" (cosa che non sempre ci riesce).... Wink Rolling Eyes
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Messaggio  Marc_63 Mer Ago 27 2014, 02:21

Angelica ha scritto:Vedi che ti metti subito sulla difensiva? Nessuno ti ha attaccato...ora vado a dormire perché è tardi ma prometto una risposta dettagliata. Nel frattempo, però, mi sa che ha ragione il tuo psicologo :-D

Scusami Angelica, ma anche a me il tuo intervento mi è sembrato un po' d'attacco, spero di essermi sbagliato. Comunque ti faccio un paio di domande :
1) Di quali elementi disponi per dare ragione allo psicologo di Young Barefooter ?
2) Hai requisiti professionali per dare ragione o torto ad un professionista ?

Io penso che il miglior psicologo di noi stessi siamo noi stessi, e dovremmo imparare ad ascoltarci e a stimarci di più .... in certi casi, e ad essere un po' più risoluti con noi stessi in altri casi ...... Wink Ciascuno di noi ha un suo equilibrio, ma nessuno psicologo lo può trovare, siamo noi che lo possiamo trovare, nessun altro lo può fare per noi.... Very Happy
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Messaggio  ChiccoB Mer Ago 27 2014, 03:37

young_barefooter ha scritto:
ChiccoB ha scritto:
Chiedo scusa, Yougbarefooter, ma due domande mi vengono in mente. Posto che, anche in questo caso, mi devo essere perso dei passaggi riguardanti il tuo "menage familiare", anche se, per carattere non è mia abitudine andare a "nasare" nei fatti degli altri. Veniamo al dunque. Tu hai detto che, tua moglie ti ha "cazziato" per il fatto che lei ha intuito che tu, oltre il tempo libero, anche sul lavoro viaggi scalzo? Quindi tua moglie non è al corrente di questo, presumo... L'altra domanda che mi viene è questa: tua moglie è al corrente dei questo forum? Oppure lei non ha accesso a questa pagina, nemmeno come semplice lettrice...

Il rapporto con mia moglie riguardo la mia passione per il camminare scalzo è piuttosto complesso:
se da una parte lei ha mostrato comprensione e accettazione di questa mia prerogativa (al punto tale che pure nostro figlio Gabriele è quasi sempre scalzo anche fuori casa senza problemi), dall'altra evidentemente NON ha compreso fino in fondo quanto le mie motivazioni siano serie e profonde. Probabilmente crede che girare a piedi nudi sia uno sfizio che mi concedo nel tempo libero o in vacanza ma soprattutto ritiene che i piedi nudi siano del tutto incompatibili e fuori luogo in determinati luoghi/situazioni, come ad esempio sui mezzi pubblici, in giro per Milano, al supermercato, in pieno inverno e così via.

Io chiaramente non mi lascio influenzare più di tanto e vado scalzo quasi tutti i giorni nei suddetti luoghi "probibiti", solamente
devo evitare di farlo in sua presenza oppure di raccontarle di averlo fatto. A me spiace dover vivere in clandestinità una parte di me così importante, MA tutti i tentativi di fare "outing" con lei in questo senso sono sfociati sempre a reazioni rabbiose di rimprovero e critica, condite dai consueti giudizi personali e paranoie: "c'è troppa sporcizia!", "non si fa!", "ma non puoi aspettare di arrivare a casa?", "ma non puoi mettere almeno delle infradito?", "ma cosa vuoi dimostrare?" ecc.
Io ho sempre provato a farla ragionare, a esporle le mie motivazioni con calma e pazienza MA la sua arrabbiatura non mi lascia
molto da fare (tra l'altro ho notato che nelle sue invettive ne fa una questione di principio, io rispondo con motivazioni pratiche e concrete
smentendo le sue motivazioni punto su punto) ma quasi sempre si arriva allo scontro verbale, lei mi ritiene ossessionato da questo discorso
e stronca quasi subito il confronto.

Visto che, scalzismo a parte, io e mia moglie viviamo da sempre un ottimo rapporto, ho pensato che potevo anche trovare una sorta di compromesso: a casa, nel tempo libero (con qualche limitazione) e in vacanza posso stare scalzo dove e come voglio, nei luoghi dove lei non accetta la cosa ci vado quando posso/voglio MA non glielo dico. Non è la soluzione che vorrei MA mi pare sostenibile e ragionevole.
Nel frattempo con pazienza, costanza e un po' di strategia posso cercare di lavorare sul piano psicologico per tentare di farle comprendere e accettare poco per volta le mie motivazioni personali.

Riguardo il sito dei Nati-scalzi e il forum, fino ad ora ne ho spesso parlato con lei ma non l'ho ancora invitata a visitarlo, un po' perchè
non ha mai mostrato grande interesse a riguardo e un po' temendo fraintendimenti da parte sua del tipo: vado scalzo non perchè lo voglio ma perchè faccio parte di una community di gente che va scalza e mi sento obbligato a farlo anch'io... (temo sia capace di pensarlo).
Poi è ovvio che è il contrario! Io amo andare scalzo e sono felice di far parte di un gruppo di persone che hanno la mia stessa passione.
Come se non bastasse nei miei interventi sul forum molto spesso mi sono "sfogato", esprimendo sincere e spontanee opinioni e considerazioni personali non sempre positive su parenti/amici suoi.
Bene, ho letto con molto interesse il tuo post reply. Non sei il solo ad avere questi "problemi", (passami il termine...) con la consorte.
Io nonostante abbia 42 anni (ben portati... ahahah), vivo ancora in famiglia, con mia madre. Ricordo che ai tempi, quando ho iniziato ad intraprendere la vita di "scalzista", ne ho subito parlato con lei. Le prime volte, non sono stato preso sul serio, ricordo che ogni volta che uscivo scalzo di casa, mia madre rideva di gusto, immaginando la scena nel vedermi scalzo in mezzo alla gente e soprattutto immaginando gli occhi straniti delle persone.

Le cose sono cambiate quando ho iniziato a fare sul serio, e ricordo perfettamente una battuta seria di mia madre che mi disse: "fallo pure ma, con discrezione". Lei intendeva probabilmente (non ho mai appurato cosa intendesse di preciso con quella frase) di andare scalzo ma non proprio dappertutto. Cosa che invece ho puntualmente fatto, specialmente i primi anni.

Probabilmente, anche se viviamo realtà diverse per ognuno, le problematiche sono molto simili. E' molto difficile trovare in famiglia, pieni consensi alla cosa, qualcuno è più fortunato, qualcuno un po' meno...

Non devi definirti uno scalzista clandestino, infondo tua moglie, anche quando non ti vede, immaginerà senz'altro che ogni occasione è quella giusta per metterti scalzo. Le donne hanno il sesto senso... Anche io sono sicuro che tu, poco per volta, riuscirai ad ampliare le tue uscite "ufficiali" scalzo, assieme a tua moglie, anche se, personalmente, e ribadisco PERSONALMENTE, non trovo necessario andare scalzo proprio dappertutto, specialmente in posti pubblici dove si può rischiare di dare il via a inutili polemiche.

Dico questo, perchè ho sperimentato molto ampiamente, l'andare scalzo dappertutto, ma proprio dappertutto. Se hai avuto modo di leggere i miei vecchi post (prima bevi un buon digestivo... non voglio mietere vittime), vedrai le mie esperienze, positive e negative. Una sorta di diario personale, fatto di momenti belli, riguardo al barefooting, e momenti dove ho preferito staccare momentaneamente la spina.
Tengo a precisare che, ogni mia decisione, l'ho presa senza forzature dall'esterno.
PS: ancora adesso, mia madre quando mi vede andare scalzo, fa la sua paternale... e io me la rido di gusto!!!!!

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Messaggio  Angelica Mer Ago 27 2014, 11:56

Precisazioni di dovere

young_barefooter ha scritto:

Non lo trovo per niente strano, e non vedo perchè dovrei!
Anzi, ammetto di provare grande invidia per il tuo essere te stessa veramente e il fatto di essere riuscita a ritagliarti la tua personale "dimensione scalza" fregandotene del giudizio altrui!

Sono ben lontana dall'essere veramente libera, sono anche io (come penso un po' tutti, eccezione forse per Bfpaul e Rei Very Happy ) soggetta al giudizio altrui. Sicuramente però una mia dimensione me la sono ritagliata.
Ho difficoltà ad andare in città, nei negozi, al supermercato ed in altri posti non convenzionali. Non è tanto il pensiero di incontrare qualcuno che mi conosce, visto che come dicevo, un po' tutti i miei amici e conoscenti sanno di questa mia stranezza, ma è proprio chi non mi conosce a intimorirmi. Se uno lo sa lo sa e si fa i fatti suoi, se uno non lo sa si incuriosisce e allora volano le chiacchere di paese. Ecco, le chiacchere mi danno un fastidio boia, anche perchè di carattere sono sempre stata una persona piuttosto riservata.
E allora penso "ne vale la pena"? Vale la pena che per conquistare la libertà di andare scalza al supermercato (cosa che a dirla tutta nemmeno mi attira particolarmente visto che da sempre preferisco prati, boschi, senteri di campagna e terreni naturali in genere, meno quelli artificiali) mi esponga così tanto alle chiacchere di paese e diventare "quella tipa lì che va sempre scalza"? Mi dà più fastidio la gente che borbotta che un paio di infradito.
Siamo sempre animali sociali, estraniarsi dal giudizio altrui non è per niente semplice, è normale che ci si faccia condizionare. Se mai riuscirò davvero ad essere libera (nel senso più Nietzchano del termine) sarà per un fine -scusatemi- più nobile del camminare scalza Very Happy


young_barefooter ha scritto:

Purtroppo l'andare scalzi NON è tra le cose generalmente approvate e capite da tutti, perciò essere scalzo sapendo che chi mi è vicino non approva o non gradisce, mi manda in crisi e mi spinge a rinunciare, spesso costruendomi delle giustificazioni apparentemente ragionevoli e plausibili per non sentirmi troppo a disagio con me stesso.
Se la moglie si lagna del mio andare scalzo ovunque, io provo a resistere ma alla fine soccombo perchè non ho la forza di carattere necessaria a oppormi e per quieto vivere lascio perdere, anche se chiaramente questo mi rende frustrato e mi fa provare rabbia per  non riuscire mai a essere come davvero vorrei.
Chiaramente questo meccanismo mi condiziona in tanti e diversi aspetti della mia vita, oltre che nel ruolo di aspirante camminatore scalzo.


Quando si è in due bisogna sempre scendere a compromessi, è ovvio. Facevo l'esempio della breve vacanza in Piemonte col mio ragazzo dove sono stata quasi perennemente scalza: ecco, è vero che mugugnava perchè si sentiva in imbarazzo ma è anche vero che non ci conosceva nessuno. Nella mia città, come dicevo su, non ci riuscirei ma se anche fosse non lo farei insieme a lui o a qualche amico che possa essere riconosciuto.
Poi c'è da dire che lui mi ha conosciuto così (e intendo proprio così, scalza su un prato Very Happy ) e sapeva delle mie abitudini. Tua moglie sapeva che ti piace camminare scalzo in giro per Milano? Perchè io come donna mi sentirei un tantinello presa in giro se il mio uomo facesse qualcosa di nascosto da me. Se anche non lo approvassi lo vorrei sapere.
Secondo me dovresti mettere in chiaro la cosa con tua moglie, poi se non approva e fa storie pazienza ma almeno lo sa. Del resto è sempre meglio che lo sappia da te prima che da qualcun'altro (perchè noi donne arriviamo sempre asapere tutto Very Happy )


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Messaggio  Elan Mer Ago 27 2014, 13:59

Cara Angelica, in effetti tu sei molto giovane (beata te) ed è mia esperienza che i giovani siano più spesso condizionati dalla "socialità", da ciò che possono pensare di loro gli altri.   Nei campeggi naturisti più importanti d'europa, solo agli adolescenti è consentito coprirsi ed infatti si incontrano famiglie con i genitori ed i nonni nudi, ma gli adolescenti sempre rigorosamente coperti dal costume.

Molti di noi sono arrivati allo scalzismo in tarda età (diciamo matura) e non è un caso che qui la maggior parte dei postanti non sia di primo pelo ... è che una delle poche cose buone della maturità è che cominci a fregartene abbastanza di quello che pensano gli altri e trovi il coraggio di fare spavaldamente ciò che ti va di fare.

Quanto a quello che avolte si legge nel forum, non dimentichiamo che, in genere, sono una calamita per gente particolare, diciamo molto concentrata su se stessa ...
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Messaggio  aldo1953 Mer Ago 27 2014, 14:57

Elan ha scritto:Cara Angelica, in effetti tu sei molto giovane (beata te) ed è mia esperienza che i giovani siano più spesso condizionati dalla "socialità", da ciò che possono pensare di loro gli altri.   Nei campeggi naturisti più importanti d'europa, solo agli adolescenti è consentito coprirsi ed infatti si incontrano famiglie con i genitori ed i nonni nudi, ma gli adolescenti sempre rigorosamente coperti dal costume.

Molti di noi sono arrivati allo scalzismo in tarda età (diciamo matura) e non è un caso che qui la maggior parte dei postanti non sia di primo pelo ... è che una delle poche cose buone della maturità è che cominci a fregartene abbastanza di quello che pensano gli altri e trovi il coraggio di fare spavaldamente ciò che ti va di fare.

Quanto a quello che a volte si legge nel forum, non dimentichiamo che, in genere, sono una calamita per gente particolare, diciamo molto concentrata su se stessa ...

Come spesso accade Elan interpreta i miei pensieri. L' essere coetanei anche se con percorsi di vita differenti aiuta.
Ricordate quella pubblicità televisiva di una certa carta di credito ? A tot anni un bell' abito costa tot, a quell' altra età una cena per due costa tot, a quella età successiva togliersi i vestiti non ha prezzo...
Ecco forse per questo lo scalzismo ci piglia di solito non troppo presto.
Personalmente con una professione (per qualche anno ancora)  legata alla fiducia e quindi anche all' immagine non è che posso osare troppo. Già il medico sempre in infradito non è stato un risultato da poco.
E , rispondendo ad Angelica, credo anch' io che per cercarsi i problemi ci siano motivazioni migliori che due piedi nudi. Però potrebbe essere una comoda scusa per evitare situazioni imbarazzanti. Non so...  qui si entra nella psiche e allora non sai mai dove si va a finire.

P.S. - prima o poi Elan dobbiamo conoscerci di persona, hai visto mai che faccia una capatina in Toscana ?

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Messaggio  Young_barefooter Mer Ago 27 2014, 16:06

Angelica ha scritto:
Tua moglie sapeva che ti piace camminare scalzo in giro per Milano? Perchè io come donna mi sentirei un tantinello presa in giro se il mio uomo facesse qualcosa di nascosto da me. Se anche non lo approvassi lo vorrei sapere.
Secondo me dovresti mettere in chiaro la cosa con tua moglie, poi se non approva e fa storie pazienza ma almeno lo sa.

Mia moglie sa bene quanto mi piaccia camminare scalzo e che se fosse per me (o meglio se ne avessi davvero il coraggio) abolirei quasi del tutto l'uso delle scarpe.
E non penso che si sia arrabbiata per averle nascosto questa cosa (poi certamente il dubbio è lecito - e se oltre al camminare scalzo le avessi nascosto qualcos'altro di ben peggiore?)

Credo tuttavia che l'origine della sua aspra reazione sia legata al fatto che fino ad'ora abbia considerato la mia aspirazione  alla stregua di un "sogno nel cassetto" o sfizio da togliermi in precise circostanze. Probabilmente non era preparata ad accettare così su due piedi il fatto che davvero avessi osato andare scalzo dove lei riteneva fosse impossibile/assurdo farlo.
Inoltre mi è sembrata preoccupata per me, forse condizionata in parte dai consueti timori e luoghi comuni riguardo sporcizia, rischi, giudizi ostili, decoro ecc.

Quello che mi rimprovero è non averne mai parlato apertamente con lei prima dell'occasione incriminata in cui le ho rivelato le mie imprese scalze. Oltre tutto ero su di giri perchè era appena tornata dall'ospedale con la piccola Camilla appena nata (il 13 Giugno) e speravo che il clima di grande gioia ed euforia potesse in qualche modo averla ammorbidita...
Così ho azzardato quella che ritenevo la "disclosure" totale sul mio piccolo "segreto". Poi le cose sono andate come sono andate.
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Messaggio  Elan Gio Ago 28 2014, 15:39

Aldo, tu e tua moglie, sareste assolutamente benvenuti e credo che avremmo tante cose da raccontarci Smile

In generale io condivido l'atteggiamento realistico di Angelica.   Ho sempre detto che sto scalzo quando mi va e quando posso... A ben guardare si potrebbe quasi ovunque ed infatti sto parecchio tempo scalzo ... ultimamente mi hanno visto scalzo anche i miei collaboratori, ma non sul lavoro.   Qui al massimo mi preparo al weekend indossando i miei zoccoli mefisto senza calze, cosa per la quale un mio operaio mi ha definto "mitico" ....  

Non voglio evangelizzare nessuno e raramente mi metto a predicare sui benefici veri o presunti dell' andare scalzi ... io confesso che lo faccio per il piacere e perchè mi piace il contatto con la terra, però annuisco gravemente quando capita che un interlocutore inizi a parlarmi dei vantaggi per la schiena o per la postura.  Ho imparato ad annuire gravemente con molta professionale serietà.

Se mi sento a disagio, rimetto le scarpe ... ma è sempre più raro.   Ci sono cose che ho fatto di gran lunga più difficili e impopolari:  tipo sostenere Berlusconi o essere liberista e filoamericano ... cosa vuoi che sia una piccola stranezza come andare scalzi  Smile

Dimenticavo ... ho fatto coming out anche su facebook dove mi sono dichiarato scalzista più volte Smile

Infine sono con Angelica, anche quando perde, garbatamente,  la pazienza per certi interminabili piagnuccolii...  "Chi non ha cuor, non abbia voglie" diceva il mio istruttore di equitazione Smile
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Messaggio  Angelica Gio Ago 28 2014, 23:54


Elan ha scritto:
Infine sono con Angelica, anche quando perde, garbatamente,  la pazienza per certi interminabili piagnuccolii...  "Chi non ha cuor, non abbia voglie" diceva il mio istruttore di equitazione Smile


Tanto per citare un altro modo di dire che dovrebbe esserci caro "chi semina chiodi non cammini scalzo", diceva la buonanima di mio nonno e aveva ragione. Insomma...do volentieri tutto il sostegno che posso nei limiti delle mie esperienze ma se uno non ce la fa, per favore, non disturbi chi invece ce la sta facendo.

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Messaggio  Appleseed Ven Ago 29 2014, 07:53

Angelica ha scritto:
Elan ha scritto:
Infine sono con Angelica, anche quando perde, garbatamente,  la pazienza per certi interminabili piagnuccolii...  "Chi non ha cuor, non abbia voglie" diceva il mio istruttore di equitazione Smile


Tanto per citare un altro modo di dire che dovrebbe esserci caro "chi semina chiodi non cammini scalzo", diceva la buonanima di mio nonno e aveva ragione. Insomma...do volentieri tutto il sostegno che posso nei limiti delle mie esperienze ma se uno non ce la fa, per favore, non disturbi chi invece ce la sta facendo.

YB in realta' va scalzo più frequentemente della maggioranza dei postanti (di certo più di me). Ciò che caratterizza questo personaggio della commedia del barefooting è piuttosto la ricerca assidua di situazioni in cui si trova lui stesso a disagio (i treni...) e la dovizia dei dettagli con cui ci aggiorna sul rapporto con la moglie-madre, probabilmente a fini autoterapeutici.. A volte un po' ripetitivo/seriale ... ma di certo non disturba! ...Poi ormai ho cominciato a seguire la novela... devo ben sapere come va a finire Very Happy !
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Messaggio  Young_barefooter Ven Ago 29 2014, 09:50

Appleseed ha scritto:
YB in realta' va scalzo più frequentemente della maggioranza dei postanti (di certo più di me). Ciò che caratterizza questo personaggio della commedia del barefooting è piuttosto la ricerca assidua di situazioni in cui si trova lui stesso a disagio (i treni...)

Carina la definizione di "personaggio della commedia del barefooting"!
In effetti a volte rileggendo i miei post mi pare di assistere a una sorta di commedia tragicomica a puntate, peraltro piuttosto ripetitiva nelle tematiche di fondo.

Tornando serio volevo specificare che non è che io vada assiduamente alla ricerca di situazioni in cui trovarmi a disagio. Semplicemente cerco di fare scalzo quello che faccio normalmente tutti i giorni! Credo che altri nel forum facciano o quantomeno vorrebbero fare altrettanto, o no?
Dopo una giornata trascorsa al lavoro con scarpe e calze, alla sera non ne posso più. Siccome fuori dall'ufficio non ho obblighi più o meno espliciti di indossare calzature, me ne libero e torno a casa. Fin qui nulla di trascendentale, giusto?
Il tragitto in macchina casa-lavoro non è conveniente dal punto di vista economico, così devo prendere il treno...
E qui arrivano i problemi e le difficoltà che ben conoscete.

Purtroppo nelle vite frenetiche che conduciamo NON sempre è possibile trovare il tempo che serve per fare ciò che piace.
A volte occorre accontentarsi delle occasioni che si hanno: il viaggio di ritorno dopo il lavoro è una delle poche occasioni che mi capitano di starmene scalzo come vorrei.
Perchè dovrei rinunciare a causa dell'ottusità di qualche cafone o per qualche persona dal cervello spento?
Forse rinunciare mi risparmierebbe ansia e stress ma arrivato a casa mi sentirei soddisfatto?

Perciò vado avanti, lentamente e con difficoltà ma vado avanti.
Dopo essere rientrato dalle ferie due settimane fa NON è passato un solo giorno in cui io NON sia tornato scalzo a casa dopo il lavoro.
Questo mi causa ancora qualche disagio e poter scrivere liberamente sul forum, pur non avendo effetti direttamente "terapeutici", mi aiuta a sfogare l'ansia e fa sì che io mi senta meno solo contro il resto del mondo "scarpato" che non capisce le mie ragioni. Condividere sconfitte e vittorie quotidiane con chi la pensa come me mi fa sentire meglio e mi da la forza di continuare a "lottare".
Mi spiace solamente se a volte causo noia e sfinimento in chi legge!
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Messaggio  Young_barefooter Ven Ago 29 2014, 10:18

Per concludere un'ultima riflessione: chi tra i postanti del forum, anche di lungo corso e oramai assidui e navigati camminatori scalzi, NON ha mai avuto, magari all'inizio, uno o più momenti di dubbio/difficoltà/patema nel fare ciò che si sentiva di fare?
A volte sembra di leggere di veri "nati-e-cresciuti-scalzi", rocciosi e quadrati nelle loro incrollabili certezze.
Personalmente, se fossi stato una "roccia" pure io mi sarei limitato a camminare scalzo e basta quando e come volevo.
Che senso avrebbe avuto iscrivermi a un forum di questo tipo?

Dall'altro lato riconosco che la finalità del forum non è certamente la terapia di gruppo o l'autoanalisi psicologica, qui ammetto che molte volte ho esagerato con i miei logorroici sfoghi MA trovare degli amici disposti (seppur "virtualmente" e con tutti i limiti del caso) a farmi sentire la loro presenza e solidarietà mi ha aiutato non poco e se sono riuscito a non "gettare la spugna" è proprio grazie a tutti coloro che con pazienza (e un po' di noia) hanno saputo accettarmi per quello che sono, pregi e difetti inclusi!
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Messaggio  Appleseed Ven Ago 29 2014, 10:41

young_barefooter ha scritto:

Carina la definizione di "personaggio della commedia del barefooting"!
In effetti a volte rileggendo i miei post mi pare di assistere a una sorta di commedia tragicomica a puntate, peraltro piuttosto ripetitiva nelle tematiche di fondo...


Non mi fraintendere ... siamo tutti personaggi della commedia del barefooting (e non solo di quella...).
Non prendiamoci troppo sul serio. Very Happy ...

young_barefooter ha scritto:

Condividere sconfitte e vittorie quotidiane con chi la pensa come me mi fa sentire meglio e mi da la forza di continuare a "lottare".
Mi spiace solamente se a volte causo noia e sfinimento in chi legge!

Suvvia ... Se ti va scrivi, poi chi ti vuole seguire ti seguirà: nessuno è obbligato a farlo contro la sua volontà!

young_barefooter ha scritto:

A volte sembra di leggere di veri "nati-e-cresciuti-scalzi", rocciosi e quadrati nelle loro incrollabili certezze   .

Ma dove sono questi titani? L'unico che a mia memoria  potrebbe attagliarsi alla descrizione era Rei, l'inflessibile censore delle guardie giurate nei centri commerciali .Very Happy

P.S.: capisco bene che abbiamo tutti più desideri che tempo per realizzarli.
Per mia fortuna il mio rientro dal lavoro si limita a un quarto d'ora di auto (scalzo nella bella stagione).
Onestamente io su un treno di pendolari alla sera non so se mi toglierei le scarpe.
Se tu riesci a farlo: benissimo! Se però la cosa ti genera ansia e stress sul treno e "mancate verità" con la tua signora a casa vedi tu se il gioco vale la candela...
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Messaggio  Massimo Ven Ago 29 2014, 11:09

Appleseed ha scritto:Ma dove sono questi titani? L'unico che a mia memoria  potrebbe attagliarsi alla descrizione era Rei, l'inflessibile censore delle guardie giurate nei centri commerciali .Very Happy

Appleseed, scusa la domanda: perché ti riferisci al buon Rei usando l'imperfetto? Ora che ci penso, è un po' che non lo leggo.

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Messaggio  Appleseed Ven Ago 29 2014, 11:17

Massimo ha scritto:
Appleseed ha scritto:Ma dove sono questi titani? L'unico che a mia memoria  potrebbe attagliarsi alla descrizione era Rei, l'inflessibile censore delle guardie giurate nei centri commerciali .Very Happy

Appleseed, scusa la domanda: perché ti riferisci al buon Rei usando l'imperfetto? Ora che ci penso, è un po' che non lo leggo.

Oddio ... Ho scritto "era" solo perché è un po' che non scrive.
Ma mi auguro stia benone e che torni presto sul forum!
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Messaggio  Young_barefooter Ven Ago 29 2014, 11:56

Appleseed ha scritto:
Non mi fraintendere ... siamo tutti personaggi della commedia del barefooting (e non solo di quella...).
Non prendiamoci troppo sul serio. Very Happy ...

Nessun fraintendimento, la mia era una affermazione ironica, anzi ho trovato la definizione appropriata e simpatica.

Appleseed ha scritto:
Ma dove sono questi titani? L'unico che a mia memoria  potrebbe attagliarsi alla descrizione era Rei, l'inflessibile censore delle guardie giurate nei centri commerciali .Very Happy

Qua non nascondo una certa, peraltro voluta, venatura "provocatoria" della mia affermazione sui "rocciosi & quadrati", cioè chi prende posizioni per così dire "energiche" nei confronti delle difficoltà altrui e magari poi nel concreto evita personalmente di esporsi alle medesime situazioni... MA non volevo polemizzare con nessuno, ve lo garantisco!

Appleseed ha scritto:
Onestamente io su un treno di pendolari alla sera non so se mi toglierei le scarpe.
Se tu riesci a farlo: benissimo! Se però la cosa ti genera ansia e stress sul treno e "mancate verità" con la tua signora a casa vedi tu se il gioco vale la candela...

La cosa effettivamente mi causa ansia e stress MA probabilmente il gioco vale la candela dal momento in cui non ho così tante altre occasioni per assecondare il mio desiderio di libertà dalle calzature.
Secondariamente ho notato che la "cura d'impatto" alla fine premia: se cercassi l'occasione "giusta" in cui mi sento davvero a mio agio scalzo, beh allora probabilmente andrei a piedi nudi solo in casa o qualche volta al mare.
Forzarmi ad affrontare situazioni apparentemente difficili fino ad'ora mi ha dato forza e coraggio e tanti passi in avanti fatti fino a qui derivano proprio da queste "sfide" con me stesso e le mie paure.

Riguardo mia moglie, non posso dire di non averci provato a spiegarle le cose come stanno, e comunque lei fino ad ora ha dato ben più di una prova di un livello di comprensione e apertura mentale che non tutte hanno e forse accettare che io giri scalzo tranquillamente a Milano e sui treni magari è un po' forte anche per lei...
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