Gita scalza nella preistoria!
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Gita scalza nella preistoria!
La scorsa domenica sono stato in gita con famiglia e una coppia di amici con prole, abbiamo visitato il Parco della Preistoria a Rivolta D'Adda, provincia di Milano.
Si tratta di un parco a tema con riproduzioni in scala reale di dinosauri di varie epoche. Praticamente si cammina lungo una strada sterrata nei boschi lungo le rive del fiume Adda, in un percorso circolare dove ogni tanto si incontrano degli spiazzi con le statue dei dinosauri e un pannello informativo che ne illustra le caratteristiche salienti. Ci sono anche grandi recinti con vari esemplari della locale (e attuale!) fauna, daini, cervi e così via.
A metà percorso c'è un grande prato con giochi per i bimbi e al centro un enorme brontosauro e vari gazebo attrezzati per grigliate e pic-nic.
Sono partito da casa in auto direttamente scalzo, con le infradito nello zaino per eventuali casi di emergenza. All'ingresso nessun problema con i guardiani, ci siamo incontrati quasi subito con i nostri amici che ci aspettavano.
Loro mi conoscono da tempo e durante le varie gite fatte assieme non ho mai indossato calzature, quindi sanno bene quanto mi piaccia e la cosa non li turba minimamente.
Anzi, stavolta lei (che tra l'altro a suo dire da qualche tempo sta scalza in casa) si è mostrata molto interessata all'argomento. Mi ha fatto svariate domande prima incuriosita e poi sempre più interessata man mano che capiva che la mia scelta ha delle basi per così dire "scientifiche" e razionali. Ha chiesto notizie sui Nati-scalzi e ha trovato molto simpatici i raduni annuali, chiedendomi se fossimo stati a quello di quest'anno. Qui si è intromessa mia moglie che le fa "mah guarda io glielo avevo detto che poteva andare se voleva..." (Bfpaul, quando leggerai questo credo ti incavolerai - del resto mia moglie, pur non andando quasi mai scalza fuori casa è sempre stata più avanti di me, sono io quello fissato e pieno di paturnie).
Alla fine l'amica era entusiasta e ha detto che le piacerebbe provare ma per ora vuole "allenarsi" solo in casa in quanto teme di provare troppo fastidio o di farsi male.
La gita è proseguita molto piacevolmente, tra incredule decine di scarpati con calzini e variopinte "sneakers" all'ultima moda. A metà percorso mio figlio Gabriele era stufo di togliersi sassolini dai sandali ed è rimasto scalzo pure lui, mentre la piccola Camilla (che da vera barefooter non porta con se nessun tipo di calzatura) ha fatto un bel po' di strada sulla ghiaia senza alcun problema. Arrivati all'area pic-nic ho suggerito alla mia amica che l'erba era l'ideale per far pratica ma non ha voluto osare per stavolta.
Dopo la pausa pranzo pure suo figlio Ludovico si è levato i sandali (ma li ha rimessi poco dopo perchè la ghiaia del sentiero era abbastanza appuntita).
Bella gita e bella compagnia. Siamo rimasti d'accordo per organizzare una giornata in montagna presso una loro baita sulla bergamasca (a 1100 metri, credo nulla di massacrante), ci si arriva solo a piedi ma non è un sentiero difficile e nemmeno troppo sassoso. Io ho promesso che ci proverò scalzo (sono a digiuno di montagna da parecchio - appunto perchè non sopporto scarponi o altro) ma lei mi ha sconsigliato a causa dei numerosi insetti e vipere presenti. Vedremo!
Cosa consigliano gli esperti di montagna? Considerate che ho un allenamento direi ottimo ma scarsa pratica in montagna. E le vipere credo si debba proprio pestarle per farsi mordere e comunque una comitiva con 4 bambini chiassosi si fa sentire ben presto e fornisce ai poveri serpentelli tutto il preavviso del mondo sul loro arrivo. O no?
Saluti preistorici!
P.S: Al ritorno parlando con mia moglie siamo tornati al discorso incontro annuale dei Nati-scalzi. Lei ha detto che l'anno prossimo si potrebbe andare...
Si tratta di un parco a tema con riproduzioni in scala reale di dinosauri di varie epoche. Praticamente si cammina lungo una strada sterrata nei boschi lungo le rive del fiume Adda, in un percorso circolare dove ogni tanto si incontrano degli spiazzi con le statue dei dinosauri e un pannello informativo che ne illustra le caratteristiche salienti. Ci sono anche grandi recinti con vari esemplari della locale (e attuale!) fauna, daini, cervi e così via.
A metà percorso c'è un grande prato con giochi per i bimbi e al centro un enorme brontosauro e vari gazebo attrezzati per grigliate e pic-nic.
Sono partito da casa in auto direttamente scalzo, con le infradito nello zaino per eventuali casi di emergenza. All'ingresso nessun problema con i guardiani, ci siamo incontrati quasi subito con i nostri amici che ci aspettavano.
Loro mi conoscono da tempo e durante le varie gite fatte assieme non ho mai indossato calzature, quindi sanno bene quanto mi piaccia e la cosa non li turba minimamente.
Anzi, stavolta lei (che tra l'altro a suo dire da qualche tempo sta scalza in casa) si è mostrata molto interessata all'argomento. Mi ha fatto svariate domande prima incuriosita e poi sempre più interessata man mano che capiva che la mia scelta ha delle basi per così dire "scientifiche" e razionali. Ha chiesto notizie sui Nati-scalzi e ha trovato molto simpatici i raduni annuali, chiedendomi se fossimo stati a quello di quest'anno. Qui si è intromessa mia moglie che le fa "mah guarda io glielo avevo detto che poteva andare se voleva..." (Bfpaul, quando leggerai questo credo ti incavolerai - del resto mia moglie, pur non andando quasi mai scalza fuori casa è sempre stata più avanti di me, sono io quello fissato e pieno di paturnie).
Alla fine l'amica era entusiasta e ha detto che le piacerebbe provare ma per ora vuole "allenarsi" solo in casa in quanto teme di provare troppo fastidio o di farsi male.
La gita è proseguita molto piacevolmente, tra incredule decine di scarpati con calzini e variopinte "sneakers" all'ultima moda. A metà percorso mio figlio Gabriele era stufo di togliersi sassolini dai sandali ed è rimasto scalzo pure lui, mentre la piccola Camilla (che da vera barefooter non porta con se nessun tipo di calzatura) ha fatto un bel po' di strada sulla ghiaia senza alcun problema. Arrivati all'area pic-nic ho suggerito alla mia amica che l'erba era l'ideale per far pratica ma non ha voluto osare per stavolta.
Dopo la pausa pranzo pure suo figlio Ludovico si è levato i sandali (ma li ha rimessi poco dopo perchè la ghiaia del sentiero era abbastanza appuntita).
Bella gita e bella compagnia. Siamo rimasti d'accordo per organizzare una giornata in montagna presso una loro baita sulla bergamasca (a 1100 metri, credo nulla di massacrante), ci si arriva solo a piedi ma non è un sentiero difficile e nemmeno troppo sassoso. Io ho promesso che ci proverò scalzo (sono a digiuno di montagna da parecchio - appunto perchè non sopporto scarponi o altro) ma lei mi ha sconsigliato a causa dei numerosi insetti e vipere presenti. Vedremo!
Cosa consigliano gli esperti di montagna? Considerate che ho un allenamento direi ottimo ma scarsa pratica in montagna. E le vipere credo si debba proprio pestarle per farsi mordere e comunque una comitiva con 4 bambini chiassosi si fa sentire ben presto e fornisce ai poveri serpentelli tutto il preavviso del mondo sul loro arrivo. O no?
Saluti preistorici!
P.S: Al ritorno parlando con mia moglie siamo tornati al discorso incontro annuale dei Nati-scalzi. Lei ha detto che l'anno prossimo si potrebbe andare...
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gita scalza nella preistoria!
young_barefooter ha scritto:La scorsa domenica sono stato in gita con famiglia e una coppia di amici con prole, abbiamo visitato il Parco della Preistoria a Rivolta D'Adda, provincia di Milano.
Si tratta di un parco a tema con riproduzioni in scala reale di dinosauri di varie epoche. Praticamente si cammina lungo una strada sterrata nei boschi lungo le rive del fiume Adda, in un percorso circolare dove ogni tanto si incontrano degli spiazzi con le statue dei dinosauri e un pannello informativo che ne illustra le caratteristiche salienti. Ci sono anche grandi recinti con vari esemplari della locale (e attuale!) fauna, daini, cervi e così via.
A metà percorso c'è un grande prato con giochi per i bimbi e al centro un enorme brontosauro e vari gazebo attrezzati per grigliate e pic-nic.
Sono partito da casa in auto direttamente scalzo, con le infradito nello zaino per eventuali casi di emergenza. All'ingresso nessun problema con i guardiani, ci siamo incontrati quasi subito con i nostri amici che ci aspettavano.
ERA ORA !!!
young_barefooter ha scritto:Loro mi conoscono da tempo e durante le varie gite fatte assieme non ho mai indossato calzature, quindi sanno bene quanto mi piaccia e la cosa non li turba minimamente.
Anzi, stavolta lei (che tra l'altro a suo dire da qualche tempo sta scalza in casa) si è mostrata molto interessata all'argomento. Mi ha fatto svariate domande prima incuriosita e poi sempre più interessata man mano che capiva che la mia scelta ha delle basi per così dire "scientifiche" e razionali. Ha chiesto notizie sui Nati-scalzi e ha trovato molto simpatici i raduni annuali, chiedendomi se fossimo stati a quello di quest'anno. Qui si è intromessa mia moglie che le fa "mah guarda io glielo avevo detto che poteva andare se voleva..." (bfpaul, quando leggerai questo credo ti incavolerai - del resto mia moglie, pur non andando quasi mai scalza fuori casa è sempre stata più avanti di me, sono io quello fissato e pieno di paturnie).
GRRR !!!! GRRR !!!
Non conosco tua moglie ma è davvero in gamba. Complimenti signora!!!
young_barefooter ha scritto:Alla fine l'amica era entusiasta e ha detto che le piacerebbe provare ma per ora vuole "allenarsi" solo in casa in quanto teme di provare troppo fastidio o di farsi male.
Riesci a far leggere la risposta seguente alla signora tua amica?
Signora, non tema: dopo un paio di settimane totalmente scalza in casa, verande e giardino compreso, può già andare in campagna su un sentiero semplice e può togliersi le scarpe (un paio di sandali da trekking, niente più!) tutte le volte che non ce la fa. Vedrà che la resistenza aumenta velocemente quanto più va scalza.
Non faccia scalza percorsi in discesa finché non avrà una buona "suola naturale" vale a dire il naturale ispessimento cutaneo che verrà camminando scalza.
Buon hiking, per la città c'è sempre tempo e ci sono soluzioni eleganti anche per tutti i giorni, intendo dire i cosidetti "gioielli per piedi" che chiunque può fare anche da solo.
Signora, non tema: dopo un paio di settimane totalmente scalza in casa, verande e giardino compreso, può già andare in campagna su un sentiero semplice e può togliersi le scarpe (un paio di sandali da trekking, niente più!) tutte le volte che non ce la fa. Vedrà che la resistenza aumenta velocemente quanto più va scalza.
Non faccia scalza percorsi in discesa finché non avrà una buona "suola naturale" vale a dire il naturale ispessimento cutaneo che verrà camminando scalza.
Buon hiking, per la città c'è sempre tempo e ci sono soluzioni eleganti anche per tutti i giorni, intendo dire i cosidetti "gioielli per piedi" che chiunque può fare anche da solo.
young_barefooter ha scritto:La gita è proseguita molto piacevolmente, tra incredule decine di scarpati con calzini e variopinte "sneakers" all'ultima moda. A metà percorso mio figlio Gabriele era stufo di togliersi sassolini dai sandali ed è rimasto scalzo pure lui, mentre la piccola Camilla (che da vera barefooter non porta con se nessun tipo di calzatura) ha fatto un bel po' di strada sulla ghiaia senza alcun problema. Arrivati all'area pic-nic ho suggerito alla mia amica che l'erba era l'ideale per far pratica ma non ha voluto osare per stavolta.
Dopo la pausa pranzo pure suo figlio Ludovico si è levato i sandali (ma li ha rimessi poco dopo perchè la ghiaia del sentiero era abbastanza appuntita).
Bella gita e bella compagnia. Siamo rimasti d'accordo per organizzare una giornata in montagna presso una loro baita sulla bergamasca (a 1100 metri, credo nulla di massacrante), ci si arriva solo a piedi ma non è un sentiero difficile e nemmeno troppo sassoso. Io ho promesso che ci proverò scalzo (sono a digiuno di montagna da parecchio - appunto perchè non sopporto scarponi o altro) ma lei mi ha sconsigliato a causa dei numerosi insetti e vipere presenti. Vedremo!
Cosa consigliano gli esperti di montagna? Considerate che ho un allenamento direi ottimo ma scarsa pratica in montagna. E le vipere credo si debba proprio pestarle per farsi mordere e comunque una comitiva con 4 bambini chiassosi si fa sentire ben presto e fornisce ai poveri serpentelli tutto il preavviso del mondo sul loro arrivo. O no?
Le vipere non mordono nessuno che non vada a rompere loro le scatole.
Non aprire la marcia, portare un bastone o bastoncini da montagna (due, eh!!) va bene, non buttarsi sulle rocce, meno che mai se coperte di erba e controllare bene dove ci si siede o ci si sdraia, non camminare nell'erba in zone dove ci sono vipere.
Le vipere sono timidissime e normalmente scappano, però gli si deve dare il tempo di farlo; stanno al sole dove si risvegliano (sono rettili, eh) e quindi ogni precauzione che serva a non disturbarle caminandoci sopra e così via, è indispensabile.
Non aprire la marcia, portare un bastone o bastoncini da montagna (due, eh!!) va bene, non buttarsi sulle rocce, meno che mai se coperte di erba e controllare bene dove ci si siede o ci si sdraia, non camminare nell'erba in zone dove ci sono vipere.
Le vipere sono timidissime e normalmente scappano, però gli si deve dare il tempo di farlo; stanno al sole dove si risvegliano (sono rettili, eh) e quindi ogni precauzione che serva a non disturbarle caminandoci sopra e così via, è indispensabile.
young_barefooter ha scritto:P.S: Al ritorno parlando con mia moglie siamo tornati al discorso incontro annuale dei Nati-scalzi. Lei ha detto che l'anno prossimo si potrebbe andare...
Guarda che a settembre quasi di sicuro i "piemuntes" fanno un incontro. Dammi ascolto, vacci con tutta la famiglia e vedrai che starete benissimo; per conoscere i sottoscritto ci sarà sempre tempo l'anno prossimo, se Dio vuole ..
bfpaul
bfpaul
Re: Gita scalza nella preistoria!
young_barefooter ha scritto:
Cosa consigliano gli esperti di montagna? Considerate che ho un allenamento direi ottimo ma scarsa pratica in montagna. E le vipere credo si debba proprio pestarle per farsi mordere e comunque una comitiva con 4 bambini chiassosi si fa sentire ben presto e fornisce ai poveri serpentelli tutto il preavviso del mondo sul loro arrivo. O no?
Vipere : Andando in montagna in tante escursioni, l’unica volta che ho visto una vipera è stato 20 anni fà.
L’attenzione prima di tutto, e soprattuto se affronti una pietraia provvediti di un bastone con cui dare dei colpetti al terreno mentre cammini.
I punti che ti segnalo sono i seguenti:
Innanzitutto se attraversi zone con massi, fai attenzione alle dita dei piedi, a me è capitato di non alzare abbastanza il piede posteriore mentre avanzavo, e può capitare di urtare con la punta del piede.
Il fondo dei sentieri montani sollecita diversamente la pianta del piede rispetto all’asfalto cittadino.
L’asfalto è più che altro abrasivo, mentre il terreno sassoso sollecita più la resistenza della pelle ed il tono della muscolatura soprastante che deve adattarsi al terreno.
Quindi è probabile che l’allenamento che hai in ambiente cittadino evidenzi qualche limite.
Se c’è molto dislivello considera che in salita andrai molto bene, meglio di chi indossa scarponi.
Ma in discesa dovrai fare molta attenzione, perche la pianta del piede è parecchio sollecitata dalla necessità di frenare la discesa.
Se vedi che non ce la fai meglio che indossi un paio di sandali (che assolutamente devi portare di scorta), prima di rimediare vesciche o sbucciature.
Per il resto buona passeggiata
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Gita scalza nella preistoria!
Grazie mille a entrambi per i preziosi consigli sulle passeggiate scalze in montagna!
Mi conforta sapere che avevo ragione sul fatto che le vipere siano animali piuttosto schivi e che occorra proprio camminarci sopra per farsi mordere! E aggiungo una considerazione: una persona che cammina scalza frequentemente è molto più attenta a dove mette i piedi, indipendentemente dall'ambiente in cui si trova o dalla eventuale presenza di animali pericolosi.
In ogni caso ho preferito chiedere per sicurezza, la mia amica mi ha parlato di quel sentiero come se si trattasse della foresta amazzonica, sconsigliandomi fermamente di andarci scalzo a causa dei molti animali presenti. Incuriosito le ho chiesto lumi e mi ha risposto che ci sono molti insetti ma soprattutto ci sono le vipere.
Tenete conto che i nostri amici sono "gente di città", come li chiamo simpaticamente io. Ovvero hanno sempre abitato a Milano e quando li trasciniamo nelle nostre avventurose gite per boschi, parchi e sentieri di campagna o sul fiume sembra che stiano partendo per la giungla (naturalmente indossano rigorosamente scarpe sportive chiuse con calzini anche col caldo).
Tornando a me in verità posso dire che in questi anni ho macinato km scalzo anche su sentieri con ghiaia e pietrisco di tutti i tipi. L'unica cosa a cui non sono abituato sono le forti pendenze, ma tenete conto che dove devo andare il sentiero sale piuttosto dolcemente e quindi sono abbastanza fiducioso sulla buona riuscita dell'impresa!
Mi conforta sapere che avevo ragione sul fatto che le vipere siano animali piuttosto schivi e che occorra proprio camminarci sopra per farsi mordere! E aggiungo una considerazione: una persona che cammina scalza frequentemente è molto più attenta a dove mette i piedi, indipendentemente dall'ambiente in cui si trova o dalla eventuale presenza di animali pericolosi.
In ogni caso ho preferito chiedere per sicurezza, la mia amica mi ha parlato di quel sentiero come se si trattasse della foresta amazzonica, sconsigliandomi fermamente di andarci scalzo a causa dei molti animali presenti. Incuriosito le ho chiesto lumi e mi ha risposto che ci sono molti insetti ma soprattutto ci sono le vipere.
Tenete conto che i nostri amici sono "gente di città", come li chiamo simpaticamente io. Ovvero hanno sempre abitato a Milano e quando li trasciniamo nelle nostre avventurose gite per boschi, parchi e sentieri di campagna o sul fiume sembra che stiano partendo per la giungla (naturalmente indossano rigorosamente scarpe sportive chiuse con calzini anche col caldo).
Tornando a me in verità posso dire che in questi anni ho macinato km scalzo anche su sentieri con ghiaia e pietrisco di tutti i tipi. L'unica cosa a cui non sono abituato sono le forti pendenze, ma tenete conto che dove devo andare il sentiero sale piuttosto dolcemente e quindi sono abbastanza fiducioso sulla buona riuscita dell'impresa!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gita scalza nella preistoria!
young_barefooter ha scritto:Grazie mille a entrambi per i preziosi consigli sulle passeggiate scalze in montagna!
Mi conforta sapere che avevo ragione sul fatto che le vipere siano animali piuttosto schivi e che occorra proprio camminarci sopra per farsi mordere! E aggiungo una considerazione: una persona che cammina scalza frequentemente è molto più attenta a dove mette i piedi, indipendentemente dall'ambiente in cui si trova o dalla eventuale presenza di animali pericolosi.
Assolutamente.
Se non le si cammina sopra o non ci si sdraia addosso, la vipera scappa al solo sentire rumori.
Ti dò un link: http://www.montagna.tv/cms/62535/vipere-in-montagna-il-panico-talvolta-e-piu-pericoloso-del-morso
young_barefooter ha scritto: In ogni caso ho preferito chiedere per sicurezza, la mia amica mi ha parlato di quel sentiero come se si trattasse della foresta amazzonica, sconsigliandomi fermamente di andarci scalzo a causa dei molti animali presenti. Incuriosito le ho chiesto lumi e mi ha risposto che ci sono molti insetti ma soprattutto ci sono le vipere.
Tenete conto che i nostri amici sono "gente di città", come li chiamo simpaticamente io. Ovvero hanno sempre abitato a Milano e quando li trasciniamo nelle nostre avventurose gite per boschi, parchi e sentieri di campagna o sul fiume sembra che stiano partendo per la giungla (naturalmente indossano rigorosamente scarpe sportive chiuse con calzini anche col caldo).
Hai fatto bene, anche perché rispondendo a te rispondiamo di sicuro a tante persone che hanno la stessa domanda da porre, ed essere utili agli altri - anche se non lo veniamo a sapere - è per me molto importante.
Quanto "alla gente di città" è normale che prendano la cosa sul serio se si muovono in un ambiente per loro inconsueto; l'importante è che non drammatizzino eccessivamente perché altrimenti la giusta prudenza si trasforma in stress e questo è controproducente. Figuriamoci se poi parliamo di "hiking" !
Quanto "alla gente di città" è normale che prendano la cosa sul serio se si muovono in un ambiente per loro inconsueto; l'importante è che non drammatizzino eccessivamente perché altrimenti la giusta prudenza si trasforma in stress e questo è controproducente. Figuriamoci se poi parliamo di "hiking" !
young_barefooter ha scritto: Tornando a me in verità posso dire che in questi anni ho macinato km scalzo anche su sentieri con ghiaia e pietrisco di tutti i tipi. L'unica cosa a cui non sono abituato sono le forti pendenze, ma tenete conto che dove devo andare il sentiero sale piuttosto dolcemente e quindi sono abbastanza fiducioso sulla buona riuscita dell'impresa!
Andrà tutto bene; ripeto, anche le forti pendenze in salita si possono superare scalzi, col giusto grado di adattamento; in discesa, se ci sono problemi, un paio di sandali da trekking evitano di rallentare il passo complicando la realizzazione dell'escursione.
Stiamo parlando di sentieri beninteso, non di camminare su terreni dove E' NECESSARIO un alto grado di protezione (rocciai, ghiacciai, .....)
bfpaul
Stiamo parlando di sentieri beninteso, non di camminare su terreni dove E' NECESSARIO un alto grado di protezione (rocciai, ghiacciai, .....)
bfpaul
Re: Gita scalza nella preistoria!
Concordo pienamente con i consigli degli altri sul fatto delle vipere. Anch'io che vado da tanti anni in montagna e su pietraie non ho mai avuto la fortuna di vederne una sul sentiero. Inoltre aggiungo che in montagna il meteo è sempre imprevedibile quindi provvedi anche ad un buon equipaggiamento (mantella per la pioggia, giacca a vento e un pile in caso di abbassamento repentino della temperatura che può avvenire anche in pieno agosto) e attenzione se sono previsti temporali (i fulmini sono il pericolo maggiore nella stagione estiva per chi va in montagna, ancora più pericolosi delle vipere).
A proposito di montagna, mi sto organizzando con Kaze per un'escursione scalza in montagna giovedì, vi farò sapere come andrà.
A proposito di montagna, mi sto organizzando con Kaze per un'escursione scalza in montagna giovedì, vi farò sapere come andrà.
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Gita scalza nella preistoria!
Spyro ha scritto:Concordo pienamente con i consigli degli altri sul fatto delle vipere. Anch'io che vado da tanti anni in montagna e su pietraie non ho mai avuto la fortuna di vederne una sul sentiero. Inoltre aggiungo che in montagna il meteo è sempre imprevedibile quindi provvedi anche ad un buon equipaggiamento (mantella per la pioggia, giacca a vento e un pile in caso di abbassamento repentino della temperatura che può avvenire anche in pieno agosto) e attenzione se sono previsti temporali (i fulmini sono il pericolo maggiore nella stagione estiva per chi va in montagna, ancora più pericolosi delle vipere).
A proposito di montagna, mi sto organizzando con Kaze per un'escursione scalza in montagna giovedì, vi farò sapere come andrà.
Ottimo! Sono sempre più ottimista riguardo la buona riuscita di questa nuova avventura scalza.
E mi farebbe molto piacere riuscire a riscoprire la montagna: l'ho sempre un po' bistrattata considerandola una sorta di meta "di serie B" per gite e vacanze.
Del resto da ragazzo ero piuttosto pigro e non amavo le lunghe camminate, mentre da adulto ho iniziato ben presto a non tollerare nemmeno l'idea di indossare gli scarponi o calzature simili. L'idea di andarci scalzo mi ha sempre solleticato la mente ma ero troppo condizionato dallo stereotipo "montagna = scarponi o morte certa" (ironicamente) o anche solamente dal timore di essere preso per matto dagli altri per provarci.
Ora invece mi sento fisicamente ma soprattutto psicologicamente preparato a questo tipo di sfida. E credo proprio che andrà bene!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gita scalza nella preistoria!
Volevo aggiungere che di esperienze abbastanza simili ne ho fatte diverse (anche se non proprio in montagna).
Una delle più toste ma piacevoli è stata nel 2012 in Toscana, a Castiglione della Pescaia.
Poco più a nord del paese c'è una spiaggia molto bella ma è raggiungibile solo in barca dal porto o a piedi per uno stretto e ripido sentiero di pietrisco e ghiaia circondato dalla macchia mediterranea.
Scegliemmo il sentiero e ovviamente feci l'intero tragitto di andata e ritorno scalzo, e già all'epoca (ai tempi non praticavo lo scalzismo assiduamente quanto ora) la cosa non mi causò particolari problemi o fastidi. Anzi: dovevo andare a rilento perchè gli altri membri della comitiva con sandali e scarpe da ginnastica faticavano molto di più.
E c'erano pure parecchi pezzi di vetro sparsi qua e la. Erano probabilmente antiche testimonianze lasciate da "trogloditi da passeggio", spaventati dall'idea dell'eterno oblio al quale li avrebbe condotti l'inevitabile processo di autoestinzione in atto. Su quest'ultimo punto sono tuttavia poco sicuro: trovo in giro sempre un sacco di pezzi di vetro ma il mondo è sempre pieno di trogloditi...
Una delle più toste ma piacevoli è stata nel 2012 in Toscana, a Castiglione della Pescaia.
Poco più a nord del paese c'è una spiaggia molto bella ma è raggiungibile solo in barca dal porto o a piedi per uno stretto e ripido sentiero di pietrisco e ghiaia circondato dalla macchia mediterranea.
Scegliemmo il sentiero e ovviamente feci l'intero tragitto di andata e ritorno scalzo, e già all'epoca (ai tempi non praticavo lo scalzismo assiduamente quanto ora) la cosa non mi causò particolari problemi o fastidi. Anzi: dovevo andare a rilento perchè gli altri membri della comitiva con sandali e scarpe da ginnastica faticavano molto di più.
E c'erano pure parecchi pezzi di vetro sparsi qua e la. Erano probabilmente antiche testimonianze lasciate da "trogloditi da passeggio", spaventati dall'idea dell'eterno oblio al quale li avrebbe condotti l'inevitabile processo di autoestinzione in atto. Su quest'ultimo punto sono tuttavia poco sicuro: trovo in giro sempre un sacco di pezzi di vetro ma il mondo è sempre pieno di trogloditi...
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Gita scalza nella preistoria!
young_barefooter ha scritto: trovo in giro sempre un sacco di pezzi di vetro ma il mondo è sempre pieno di trogloditi...
Deficienti, il termine corretto è deficienti.
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Pagina 1 di 1
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