Come correvano i nostri nonni?
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Come correvano i nostri nonni?
Come si correva fino a metà dello scorso secolo , fino a quando non furono commercializzate le scarpe da corsa con il tacco superammortizzato?
Alla ricerca di una risposta, dopo un pomeriggio di ricerche, ho trovato un articolo molto interessante su questo tema (purtoppo in inglese)
Il relatore racconta che, dopo aver visionato tantissimo materiale flmato degli anni '50, è arrivato alla conclusione che il velocista atterrava nettamente sull'avampiede, mentre, a mano a mano che aumentavano le distanze, il primo punto di contatto col suolo arretrava progressivamente sulla parte centrale e centro-posteriore, probabilmente per ragioni di economia e di stanchezza (ma non accenna nemmeno all'angolazione del ginocchio nel momento del contatto, che pure è molto importante).
http://runblogger.com/2011/06/foot-strike-in-running-how-did-runners.html
Cosa c'entra tutto questo con i piedi liberi? Una semplice riflessione: se oggi la gran parte dei corridori, specialmente tra i dilettanti, corre tallonando senza ritegno è solamente il risultato della diffusione generalizzata di calzature specialistiche, che già a partire dai primi anni di età, col pretesto di offrire maggiore confort, hanno impedito alle persone di sviluppare un'andatura fisiologica. In questo modo si arrivati a costruire una vera e propria dipendenza dalle calzature!
Se andate su un qualunque sito di appassionati alla corsa non manca mai un capitolo in cui si richiami l'attenzione all'acquisto di calzature specifiche per ogni tipo di specialità. Guai a correre con le scarpe sbagliate...
E ti credo, se la gente non ha mai corso liberamente con i propri piedi!
Alla ricerca di una risposta, dopo un pomeriggio di ricerche, ho trovato un articolo molto interessante su questo tema (purtoppo in inglese)
Il relatore racconta che, dopo aver visionato tantissimo materiale flmato degli anni '50, è arrivato alla conclusione che il velocista atterrava nettamente sull'avampiede, mentre, a mano a mano che aumentavano le distanze, il primo punto di contatto col suolo arretrava progressivamente sulla parte centrale e centro-posteriore, probabilmente per ragioni di economia e di stanchezza (ma non accenna nemmeno all'angolazione del ginocchio nel momento del contatto, che pure è molto importante).
http://runblogger.com/2011/06/foot-strike-in-running-how-did-runners.html
Cosa c'entra tutto questo con i piedi liberi? Una semplice riflessione: se oggi la gran parte dei corridori, specialmente tra i dilettanti, corre tallonando senza ritegno è solamente il risultato della diffusione generalizzata di calzature specialistiche, che già a partire dai primi anni di età, col pretesto di offrire maggiore confort, hanno impedito alle persone di sviluppare un'andatura fisiologica. In questo modo si arrivati a costruire una vera e propria dipendenza dalle calzature!
Se andate su un qualunque sito di appassionati alla corsa non manca mai un capitolo in cui si richiami l'attenzione all'acquisto di calzature specifiche per ogni tipo di specialità. Guai a correre con le scarpe sbagliate...
E ti credo, se la gente non ha mai corso liberamente con i propri piedi!
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
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