Arriva l'autunno. Festeggiamento di un giorno intero
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Arriva l'autunno. Festeggiamento di un giorno intero
Sta arrivando l'autunno. Come festeggiarlo ? Con una intera giornata lontano da casa e dalle scarpe. Sono partito sabato per andare a Savona a trovare un collezionista di modelli d'auto che solitamente incontriamo alle borse-scambio, insieme ad un altro amico torinese che si tiene ben strette le sue scarpe ma conosce bene i miei tic e i miei tac, perciò non gli dà fastidio se io vado scalzo . Sono arrivato alla stazione di Porta Nuova (avevano deciso per il treno, anche se tocca fare giri lunghi o trasbordi per via di una galleria interrotta dopo Ceva), a piedi scalzi, poi ho indossato i finti sandali. Dai finestrini del treno che sfilava sulla linea Asti-Alessandria-Acqui Terme-S.Giuseppe di Cairo per poi reinnestarsi sulla Torino-Savona, con un po' di tristezza ho assistito alla prima nebbia padana e mi son chiesto se non avessi sbagliato a non portarmi dietro qualche suola d'emergenza... Ma no! Che diamine.
In Liguria il tempo è sempre bello...
L'amico ci ha portato a visitare un Santuario dove avvenne una apparizione mariana e dove qualche mese fa è stato anche il Papa Benedetto. C'era una sposa, ma non era ancora arrivata, così abbiamo potuto vedere la chiesa, naturalmente sempre con le suole ben a contatto col mondo, anche se un po' mascherate. Il mio amico savonese, infatti, non si era accorto di niente e si chiedeva come mai avessi fatto un giro un po' strano per raggiungere l'ingresso della chiesa... Infatti la piazza era pavimentata con sassi di fiume. Rotondi sì, ma sporgenti e perciò un po' fastidiosi da percorrere scalzi, mentre c'erano delle parti decorate in pietre lisce che facevano dei motivi a cornice molto più confortevoli da percorrere. Dopo abbiamo visto una parte dell'ex-Ospizio, ora a Museo, dove due gentili hostess di una zona dove è stata creata una piccola pinacoteca ci hanno accolti con un sorriso, e poi siamo stati ad un ristorantino sulle montagne oltre il Santuario. Anche qui tutto bene perché, nonostante la presenza di castagni ( ), la strada era asfaltata e senza ricci. Quindi il caffè si è andati a prenderlo giù al porto e poi abbiamo trascorso parte del pomeriggio a vedere un paio di lavori edili realizzati dall'amico che è architetto e parte a casa sua a vedere un po' di modellini della sua collezione. Alle 17 ci ha accompagnati in stazione dove abbiamo preso il pullman sostitutivo per Ceva, e da lì il treno (un lentissimo localaccio che fermava in tutti i 'buchi') e siamo arrivati a Torino alle 20. L'autista dell'autobus e una passeggera si sono accorti che i miei piedi avevano un "abbigliamento" un po' risicato, ma non hanno detto nulla.
La signora mi è sembrata parlare di 'sandali' con il marito, ma non mi ha rivolto direttamente parola.
A Porta Nuova ho quindi deciso di terminare in bellezza attraversando il centro com'ero venuto (senza i finti sandali) e concludere alle 20.30 circa con l'ingresso a casa... Contando il tempo di percorrenza da casa alla stazione al mattino, sono circa 13 ore libero da scarpe e pronto per iniziare l'autunno, anche se fra un po' toccherà magari tornare alle scarpe chiuse (e per fortuna ne ho un paio speciale da cui ho tolto la suola... ).
Saluti di fine estate
Marco
In Liguria il tempo è sempre bello...
L'amico ci ha portato a visitare un Santuario dove avvenne una apparizione mariana e dove qualche mese fa è stato anche il Papa Benedetto. C'era una sposa, ma non era ancora arrivata, così abbiamo potuto vedere la chiesa, naturalmente sempre con le suole ben a contatto col mondo, anche se un po' mascherate. Il mio amico savonese, infatti, non si era accorto di niente e si chiedeva come mai avessi fatto un giro un po' strano per raggiungere l'ingresso della chiesa... Infatti la piazza era pavimentata con sassi di fiume. Rotondi sì, ma sporgenti e perciò un po' fastidiosi da percorrere scalzi, mentre c'erano delle parti decorate in pietre lisce che facevano dei motivi a cornice molto più confortevoli da percorrere. Dopo abbiamo visto una parte dell'ex-Ospizio, ora a Museo, dove due gentili hostess di una zona dove è stata creata una piccola pinacoteca ci hanno accolti con un sorriso, e poi siamo stati ad un ristorantino sulle montagne oltre il Santuario. Anche qui tutto bene perché, nonostante la presenza di castagni ( ), la strada era asfaltata e senza ricci. Quindi il caffè si è andati a prenderlo giù al porto e poi abbiamo trascorso parte del pomeriggio a vedere un paio di lavori edili realizzati dall'amico che è architetto e parte a casa sua a vedere un po' di modellini della sua collezione. Alle 17 ci ha accompagnati in stazione dove abbiamo preso il pullman sostitutivo per Ceva, e da lì il treno (un lentissimo localaccio che fermava in tutti i 'buchi') e siamo arrivati a Torino alle 20. L'autista dell'autobus e una passeggera si sono accorti che i miei piedi avevano un "abbigliamento" un po' risicato, ma non hanno detto nulla.
La signora mi è sembrata parlare di 'sandali' con il marito, ma non mi ha rivolto direttamente parola.
A Porta Nuova ho quindi deciso di terminare in bellezza attraversando il centro com'ero venuto (senza i finti sandali) e concludere alle 20.30 circa con l'ingresso a casa... Contando il tempo di percorrenza da casa alla stazione al mattino, sono circa 13 ore libero da scarpe e pronto per iniziare l'autunno, anche se fra un po' toccherà magari tornare alle scarpe chiuse (e per fortuna ne ho un paio speciale da cui ho tolto la suola... ).
Saluti di fine estate
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Arriva l'autunno. Festeggiamento di un giorno intero
A proposito di arrivo dell'autunno, qui in Germania è finalmente tornato il bel tempo dopo in settembre disastroso. Date le temperature comunque non molto alte sono uscito di casa in pantaloni corti e maglietta, ma con le scarpe. Finché ho incontrato un ragazzo scalzo. A quel punto non ho potuto resistere e ho continuato anche io a piedi nudi. Anche oggi dopo una passeggiata in collina ho attraversato il centro storico scalzo. Temperatura piacevolissima, ma una quantità inimmaginabile di commenti e sguardi straniti. Molto diverso che in estate... Purtroppo gli esperti dicono che dal weekend prossimo il tempo dovrebbe peggiorare di nuovo...
Saluti dal treno Francoforte-Berlino.
Augusto
Saluti dal treno Francoforte-Berlino.
Augusto
Ospite- Ospite
Piedini nudi anche in Svizzera
Sguardi straniti ne abbiamo incontrati anche Valerio ed io, in questo fine settimana dedicato a una gita fino ad Appenzell.
Abbiamo pernottato una notte a Bad Ragaz (circa 50km da Appenzell) e nella serata, prima e dopo cena, abbiamo fatto quattro passi scalzi in paese . Il giorno dopo, quasi tutto dedicato alla piccola cittadina svizzera di Appenzell, dopo una prima indecisione dovuta alla temperatura di 8,5°C alle ore 9 del mattino, ci siamo scalzati anche noi, destando comunque un po' di attenzione fra i numerosi turisti e convenuti (ad Appenzell, oltre a un po' di festa con giostre e altro, c'era un congresso sui problemi della coltura del melo, e più di 1000 partecipanti).
Nel pomeriggio si è un po' velato il cielo, e la temperatura è rimasta fra i 10 e i 12°C. Siamo andati a S.Gallo a fare altri quattro passi e lì c'era una gara di corsa a piedi per bambini, divisi in fasce di età fra i 3-4 anni e i 12-14 circa. Fra i bambini sui 6-7 anni ce n'era uno scalzo che è schizzato via davanti a tutti correndo come una gazzella. Negli scaglioni seguenti Valerio ne ha visti altri due. Dal punto di vista degli iperprotettivi e ansiosi genitori italiani, ciò potrebbe far pensare a una pazzia di quelli svizzeri, che non pensano che i loro figli possono ammalarsi di polmonite. Rovesciando il punto di vista e osservando il musino soddisfatto del piccolo corridore scalzo, forse dovremmo cominciare a pensare che è proprio in questo il modo con cui NON si prende la polmonite... Perché temprandosi fin da piccoli l'organismo diventa più resistente alle malattie e abituandosi a pochi vestiti si patiscono meno proprio quegli sbalzi termici che sono deleteri per la salute. Nonché tenendo il contatto diretto dei piedini nudi con il terreno ancorché abbastanza fresco di questi giorni, l'organismo regola in modo meravigliosamente automatico la temperatura corporea...
Perciò si può pensare che i genitori svizzeri siano del tutto coscienti a permettere ai bambini di correre in libertà anche quando la temperatura esterna non è poi così confortevole.
Inutile dire che, con esempi così, come è successo ad Augusto, anche Valerio ed io abbiamo riposto i sandali e siamo stati scalzi anche tutta domenica (peraltro con una temperatura un pochino migliore sui 14-16°C)...
Saluti atermici
Marco
Abbiamo pernottato una notte a Bad Ragaz (circa 50km da Appenzell) e nella serata, prima e dopo cena, abbiamo fatto quattro passi scalzi in paese . Il giorno dopo, quasi tutto dedicato alla piccola cittadina svizzera di Appenzell, dopo una prima indecisione dovuta alla temperatura di 8,5°C alle ore 9 del mattino, ci siamo scalzati anche noi, destando comunque un po' di attenzione fra i numerosi turisti e convenuti (ad Appenzell, oltre a un po' di festa con giostre e altro, c'era un congresso sui problemi della coltura del melo, e più di 1000 partecipanti).
Nel pomeriggio si è un po' velato il cielo, e la temperatura è rimasta fra i 10 e i 12°C. Siamo andati a S.Gallo a fare altri quattro passi e lì c'era una gara di corsa a piedi per bambini, divisi in fasce di età fra i 3-4 anni e i 12-14 circa. Fra i bambini sui 6-7 anni ce n'era uno scalzo che è schizzato via davanti a tutti correndo come una gazzella. Negli scaglioni seguenti Valerio ne ha visti altri due. Dal punto di vista degli iperprotettivi e ansiosi genitori italiani, ciò potrebbe far pensare a una pazzia di quelli svizzeri, che non pensano che i loro figli possono ammalarsi di polmonite. Rovesciando il punto di vista e osservando il musino soddisfatto del piccolo corridore scalzo, forse dovremmo cominciare a pensare che è proprio in questo il modo con cui NON si prende la polmonite... Perché temprandosi fin da piccoli l'organismo diventa più resistente alle malattie e abituandosi a pochi vestiti si patiscono meno proprio quegli sbalzi termici che sono deleteri per la salute. Nonché tenendo il contatto diretto dei piedini nudi con il terreno ancorché abbastanza fresco di questi giorni, l'organismo regola in modo meravigliosamente automatico la temperatura corporea...
Perciò si può pensare che i genitori svizzeri siano del tutto coscienti a permettere ai bambini di correre in libertà anche quando la temperatura esterna non è poi così confortevole.
Inutile dire che, con esempi così, come è successo ad Augusto, anche Valerio ed io abbiamo riposto i sandali e siamo stati scalzi anche tutta domenica (peraltro con una temperatura un pochino migliore sui 14-16°C)...
Saluti atermici
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
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