Scalzo da Mediaworld!

Ebbene sì, ce l'ho fatta: oggi sono stato da MediaWorld a piedi nudi (beh, insomma diciamo che c'ero già stato senza scarpe una volta ma non avevo fatto acquisti).
Mi servivano delle pile, ero di ritorno dopo il viaggio in treno da Milano e, visto che ero già scalzo, non avevo la minima voglia di indossare le scarpe per quei 5 minuti necessari a fare il mio piccolo acquisto. Così sono entrato, scoprendo tra l'altro che l'allestimento del punto vendita è stato recentemente rivoluzionato completamente.

All'ingresso ho trovato un simpatico vigilante (ebbene sì, ne esistono anche di simpatici!) che mi ha accolto con un gran sorriso rispondendo al mio saluto, subito dopo ho incrociato un altro vigliante che ha dato una lunga occhiata ai miei piedi ma non ha nemmeno fiatato. Pure in cassa tutto ok, nessun commento da parte delle cordiale e sorridente commessa.
Sono uscito quasi incredulo e gasatissimo, e per una volta mi sono sentito pienamente orgoglioso di mostrarmi per quello che sono senza timori.

Anch' io ho l' impressione che in quella catena di negozi l' atteggiamento sia favorevole. Ci sono stato scalzo parecchie volte (ho una stampante che che a botte di 200 stampe al giorno letteralmente divora i toner) e mai ho avuto la sensazione di ostilità nè dai vigilantes nè dai commessi. Anzi l' ultima volta ho addirittura chiesto informazioni a lungo per l' acquisto di un frigorifero (poi effettuato) e la gentilissima commessa non ha battuto ciglio.
Però ora che ci penso (si era di Agosto) la commessa indossava pantaloncini cortissimi, sandali, maglietta di ordinanza e... parecchi tatuaggi. Vuoi vedere che anche nella selezione del personale la catena ha un atteggiamento più... disinvolto.

Favorevole magari no, ma di sicuro tollerante.
Purtroppo le grandi catene (di negozi "fisici" intendo) che vendono tecnologia sono in difficoltà, sia a causa della crisi economica ma anche per la diffusione sempre maggiore degli acquisti on-line (non faccio nomi ma  sui siti di e-commerce spesso c'è più scelta e i prezzi sono più bassi).

Pertanto Mediaworld deve tenersi stretti i clienti che ha, discriminarli e cacciarli fuori perchè non indossano scarpe mi sembra una mossa poco furba (posto ovviamente che la popolazione di clienti scalzi sia rilevante dal punto di vista numerico!).
Azzardo un'altra ipotesi (ma ci credo poco): essendo una catena tedesca, magari tra i "valori fondanti" che vengono inculcati al personale che lavora nelle corrispondenti catene nei vari paesi c'è una maggiore elasticità nell'accettare la clientela, indipendentemente dalle calzature indossate...

Tutti contorcimenti mentale: OGNI negozio è tenuto PER LEGGE ad accogliervi come hanno fatto a Mediaworld.
Si fa così e basta.
E chi non lo fa viola la legge e, se uno si fa valere, viene punito.
Punto.

Se uno si fa valere viene punito?

La realtà è che se becchi l'idiota di turno che ha la luna storta, è frustrato o semplicemente è ignorante, questi ti verrà a rompere le scatole.
Tutti gli altri semplicemente si disinteresseranno se tu porti le scarpe o no. Tanto di gente strana di tutti  i tipi ne vedono in continuazione.

Certamente molte grandi catene fanno dei training al personale sull'atteggiamento da tenere con i clienti (del tipo : dire buongiorno e buonasera, essere sorridenti, etc. etc. ) che certamente aiutano perche danno dei binari di comportamento che costringono a prescindere dalle "caratteristiche" personali dei clienti.
Quindi l'idiota di turno è più difficile trovarlo in queste grandi catene.

Grand Choeur ha scritto:Se uno si fa valere viene punito?

Se lo scalzista si fa valere, lo scalzofobo viene punito.

cyberteam ha scritto:La realtà è che se becchi l'idiota di turno che ha la luna storta, è frustrato o semplicemente è ignorante, questi ti verrà a rompere le scatole.

Se vi capita, ricordate che, contrariamente a quanto sostengono i masochisti, è molto più divertente reagire e far cazziare il rompiscatole che subire la rottura da parte del rompiscatole stesso.

Io al mediaworld mi ero imbattuto in un commesso scalzofobico, non ha detto niente ma mi fissava come se avesse avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo. Ad un certo punto vedo che va a parlare col vigilante indicandomi, ma poi se ne va con disdegno. Sicuramente il vigilante era informato e lo ha avvisato che se mi avessero detto qualcosa sarebbero andati contro la legge

Rei ha scritto:Tutti contorcimenti mentale: OGNI negozio è tenuto PER LEGGE ad accogliervi come hanno fatto a Mediaworld.
Si fa così e basta.
E chi non lo fa viola la legge e, se uno si fa valere, viene punito.
Punto.

Non nego di certo che andare scalzo dove la legge non lo vieta sia un diritto che nessuno può togliermi.
Ma difendere con fermezza e credibilità questo mio diritto (di fronte magari a contestazioni illegittime di persone con le mente foderata dai pregiudizi) credo necessiti di un livello di sicurezza di sè e convinzione di quello che si sta facendo che ora come ora non sempre ho.

Quando entro scalzo da Mediaworld (o in altri negozi) inconsciamente sto pensando che "gli altri non lo fanno e quindi non si fa" e non certo che sia un mio fondamentale diritto. Mi sento come se il personale del negozio mi stesse facendo una sorta di "gentile concessione" e ho il costante timore che qualcuno possa accorgersi e fare storie. Insomma vivo queste situazioni in modo poco spontaneo, come se mi stessi costringendo a fare qualcosa che non rientra nella mia natura.

Quando entro scalzo da Mediaworld (o in altri negozi) inconsciamente sto pensando che "gli altri non lo fanno e quindi non si fa" e non certo che sia un mio fondamentale diritto. Mi sento come se il personale del negozio mi stesse facendo una sorta di "gentile concessione" e ho il costante timore che qualcuno possa accorgersi e fare storie. Insomma vivo queste situazioni in modo poco spontaneo, come se mi stessi costringendo a fare qualcosa che non rientra nella mia natura.[/quote]

te lo abbiamo ripetuto fino alla noia, cento volte: NON devi pensare <ma io sono scalzo>. Lo sei e basta