Ennesimo incontro interessante
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Ennesimo incontro interessante
Promemoria primo messaggio :
Fortunatamente ogni tanto capita di incontrare persone in grado di andare oltre i consueti pregiudizi e di farsi avanti, chiedendo spiegazioni riguardo il mio particolare look.
Proprio questa mattina mi è capitato uno di questi piacevoli incontri: stavo andando al lavoro quando sento dei passi veloci alle mie spalle e mi sento chiamare. Mi fermo un attimo e vengo raggiunto da una signora che, avendomi visto passare altre volte di lì scalzo, era desiderosa di sapere di più riguardo la mia particolare scelta.
Molto educatamente mi ha chiesto se poteva proseguire il tragitto assieme a me e così ho potuto spiegarle in breve i motivi della mia scelta e i vantaggi e benefici di tale abitudine. Mi ha chiesto se avevo scarpe con me o se uscivo direttamente scalzo e se non avessi il timore dello sporco e infine mi ha confessato di avere avuto qualche dubbio riguardo la mia sanità mentale.
Aveva anche qualche personale riserva sul fatto che il sistema immunitario possa trarne grande beneficio ma per il resto sembrava animata da sincera curiosità e interesse.
Quando le ho parlato del Club dei Natiscalzi è rimasta piacevolmente stupita e mi ha chiesto se fossimo spinti da qualche particolare motivazione. Le ho risposto che lo facciamo per il puro e semplice piacere di farlo, senza motivazioni ideologiche o culturali alle spalle.
Poco dopo ci siamo salutati con l'auspicio di incontrarci nuovamente da quelle parti.
Devo dire che questo incontro mi ha messo di ottimo umore. Ce ne vorrebbero più spesso!
Fortunatamente ogni tanto capita di incontrare persone in grado di andare oltre i consueti pregiudizi e di farsi avanti, chiedendo spiegazioni riguardo il mio particolare look.
Proprio questa mattina mi è capitato uno di questi piacevoli incontri: stavo andando al lavoro quando sento dei passi veloci alle mie spalle e mi sento chiamare. Mi fermo un attimo e vengo raggiunto da una signora che, avendomi visto passare altre volte di lì scalzo, era desiderosa di sapere di più riguardo la mia particolare scelta.
Molto educatamente mi ha chiesto se poteva proseguire il tragitto assieme a me e così ho potuto spiegarle in breve i motivi della mia scelta e i vantaggi e benefici di tale abitudine. Mi ha chiesto se avevo scarpe con me o se uscivo direttamente scalzo e se non avessi il timore dello sporco e infine mi ha confessato di avere avuto qualche dubbio riguardo la mia sanità mentale.
Aveva anche qualche personale riserva sul fatto che il sistema immunitario possa trarne grande beneficio ma per il resto sembrava animata da sincera curiosità e interesse.
Quando le ho parlato del Club dei Natiscalzi è rimasta piacevolmente stupita e mi ha chiesto se fossimo spinti da qualche particolare motivazione. Le ho risposto che lo facciamo per il puro e semplice piacere di farlo, senza motivazioni ideologiche o culturali alle spalle.
Poco dopo ci siamo salutati con l'auspicio di incontrarci nuovamente da quelle parti.
Devo dire che questo incontro mi ha messo di ottimo umore. Ce ne vorrebbero più spesso!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Ennesimo incontro interessante
young_barefooter ha scritto:aldo1953 ha scritto:
Rieccoci ancora, se vai scalzo o sei pazzo o hai una motivazione religiosa.....
So per certo che nel mio condominio propendono per la seconda ipotesi, per strada per la prima.
Ma quando un atto naturale sarà accettato semplicemente come tale ? Penso francamente mai, per le vacanze dell' Epifania siamo stati in uno dei posti più invitanti per andare scalzi : un ' isola caraibica dove la temperatura non scende mai sotto i 25° , ebbene ho visto più cartelli di divieto di ingresso scalzì in negozi e market lì che in tutta la mia vita e alla fine ci ho rinunciato anche io.
Purtroppo ancora una volta ci troviamo a scontrarci con qualcosa che in molti paesi cosiddetti "sviluppati" è considerato tabù.
Fin dalla più tenera età veniamo condizionati dall'idea che le scarpe siano INDISPENSABILI per vivere e purtroppo arriviamo all'età adulta essendone pienamente convinti. La mente è talmente "piena" di questa idea che non c'è il minimo spazio per un dubbio anche piccolissimo a riguardo.
E quando vediamo qualcuno senza scarpe, la nostra mente non è in grado di elaborare una spiegazione logica (mancano elementi per farlo), per questo cerca un concetto tra quelli conosciuti che possa in qualche modo spiegare ciò che vediamo: e quasi sempre si arriva alla consueta idea che chi va scalzo probabilmente è matto o sta facendo qualche tipo di atto penitenziale per la religione in cui crede. Sono motivazioni comode e appaganti: danno una spiegazione credibile e non richiedono ulteriori processi mentali o ragionamenti particolarmente complessi.
Diciamo pure che siamo un popolo di ignoranti che molto spesso si gloriano di questo.
Non dimentichiamo la nostra storia - e con questo non voglio giustificare alcunché - ma anche quella ha la sua importanza. Per non andare troppo addietro, se un popolo 70 anni fa era ancora in buona parte analfabeta ed ha imparato "a conoscere il mondo" dalla TV, cosa mai possiamo aspettarci dalla gente comune? Una grande capacità di analisi, un saper distinguere fra la fuffa ed un ragionamento scientifico serio?
Ce ne vorrà del tempo ..
Nel frattempo, facciamocene una ragione e nel nostro camminare a piedi sani e contenti diamo le informazioni giuste a chi "vorrebbe ma non può" e non perché ci sia una ragione fisica che sarebbe l'unico vero ostacolo, ma perché molti dei cervelli "attualmente in vigore" hanno pochi neuroni e pure malfunzionanti.
Trovo già quasi miracoloso che qualche rara persona si approcci con la giusta curiosità, non mi aspetto che oltre l'approvazione le persone si spingano oltre.
Sapete che vi dico? Bisognerebbe che la TV, "il nostro grande maestro ed educatore" facesse una trasmissione al giorno sull'argomento. Ma pure i personaggi più illuminati non hanno mai preso in seria considerazione l'andare scalzi nel nostro paese, mentre -vedete il nostro sito- trasmissoni del genere sono cosa vecchia poniamo, in Germania ..
Tofremo tifentare tutti teteski?
bfpaul
Non dimentichiamo la nostra storia - e con questo non voglio giustificare alcunché - ma anche quella ha la sua importanza. Per non andare troppo addietro, se un popolo 70 anni fa era ancora in buona parte analfabeta ed ha imparato "a conoscere il mondo" dalla TV, cosa mai possiamo aspettarci dalla gente comune? Una grande capacità di analisi, un saper distinguere fra la fuffa ed un ragionamento scientifico serio?
Ce ne vorrà del tempo ..
Nel frattempo, facciamocene una ragione e nel nostro camminare a piedi sani e contenti diamo le informazioni giuste a chi "vorrebbe ma non può" e non perché ci sia una ragione fisica che sarebbe l'unico vero ostacolo, ma perché molti dei cervelli "attualmente in vigore" hanno pochi neuroni e pure malfunzionanti.
Trovo già quasi miracoloso che qualche rara persona si approcci con la giusta curiosità, non mi aspetto che oltre l'approvazione le persone si spingano oltre.
Sapete che vi dico? Bisognerebbe che la TV, "il nostro grande maestro ed educatore" facesse una trasmissione al giorno sull'argomento. Ma pure i personaggi più illuminati non hanno mai preso in seria considerazione l'andare scalzi nel nostro paese, mentre -vedete il nostro sito- trasmissoni del genere sono cosa vecchia poniamo, in Germania ..
Tofremo tifentare tutti teteski?
bfpaul
Re: Ennesimo incontro interessante
Lo aveva detto a Yale nel 1962 in un discorso in occasione della sua laurea in legge ricevuta ad honorem
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Ennesimo incontro interessante
Ho trovato il link...
http://www.presidency.ucsb.edu/ws/?pid=29661
http://www.presidency.ucsb.edu/ws/?pid=29661
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Ennesimo incontro interessante
Marco, gli arrosti e la selvaggina coi mirtilli sono favolosi, previsti anche in ricette scozzesi e nordiche. Ma siamo sempre li, non tutti sono disposti anche solo a provare. Anche quando andiamo all'estero pretendiamo di mangiare come a casa a tutti i costi. Risultato? 25 euro per un obrobrio pizza che di italiano ha solo il nome, mentre con 15 euro ti arriva un piattone con cervo, salsa di mirtilli e contorno. Ci mancherebbe, i gusti son gusti, ma com'e' che noi italiani siamo sempre i meno adattabili e dobbiamo portarci dietro l'intera casa ovunque? Quando siete all'estero e vedete una coppia con le loro belle hogan, moncler e borsa di gucci che cercano affannosamente l'insegna italian pizza o pasta, disinfettano compulsivamente qualsiasi cosa capiti a loro tiro con la spada amuchina laser, prendono in giro e snobbano con aria di superiorita' le altre persone, non c'e' dubbio: sono italiani.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
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Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Ennesimo incontro interessante
Quando ero in Germania quest'estate, sapete che sfottimenti ad alta voce sui miei piedi nudi, pensando che fossi straniero...Ue' varda li, che schifo sensa scarp!, belin ma a quello ci manca una rotella...aoh anvedi scalzo..ecc.. in ogni dialetto non sono mancati commenti. Tedeschi e altri stranieri in generale non mi hanno nemmeno calcolato, non uno sguardo!
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Un gustoso episodio
Alexey ha scritto: Quando siete all'estero e vedete una coppia con le loro belle hogan, moncler e borsa di gucci che cercano affannosamente l'insegna italian pizza o pasta, disinfettano compulsivamente qualsiasi cosa capiti a loro tiro con la spada amuchina laser, prendono in giro e snobbano con aria di superiorita' le altre persone, non c'e' dubbio: sono italiani.
Dunque, campeggio australiano nei pressi di Uluru, qualche anno fa. Stagione che dovrebbe essere asciutta e invece... piove da giorni.Strade e piazzole del campeggio ridotte a fiumi e laghi di fango, alcune percorribili solo con fuoristrada o mezzi a ruote alte come il mio camper. Oviamente tutti vanno in giro scalzi e in pantaloncini.
Tutti meno due coppie di italiani in viaggio di nozze, evidentemente, dai discorsi, si erano conosciuti in viaggio ed erano lì con un fly/drive. Alloggiavano nei pochi bungalow disponibili rialzati su su una piattaforma che comprendeva anche il bar-ristorante e l' ufficio.
La mattina della nostra partenza "accosto" col camper alla piattaforma, scendo ovviamente scalzo e vado ad imbucare qualche cartolina, loro erano lì che guardavano sconsolati il mare di fango in jeans stirati ( ), camicia, maglioncino sulle spalle e scarpocini scamosciati. Mi avvicino fingendo di fare altro e ascolto, tanto non mi avebbero mai preso per un connazionale
Il problema era raggiungere le auto nel parchegio attraversando la palude... stavo per svelarmi e proporgli di traghettarli col camper quando uno dei ragazzi assume un ' aria eroica ed annuncia :"Qualcuno deve andare, andrò io !" E la moglie : "E le scarpe ?" - Lui con gli occhi tristi del kamikaze che sa cosa affronterà :"Poi le butterò via, con quel fango non potrò certo salvarle"
A questo punto mi sono goduto la scena del poveretto che saltellava nel fango nel vano tentativo di non sporcarsi ,sotto gli sguardi preoccupati degli altri.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Ennesimo incontro interessante
Corretto. Ma se loro sono a loro volta scalzi spesso ci si scambia un simpatico sorriso complice. Mi è capitato mentre attraversavo il ponte medievale di Ravensburg e incrociai una coppia con un "lui" scalzo che andava in direzione opposta. Subito si accorse dei miei piedini nudi come io dei suoi...Tedeschi e altri stranieri in generale non mi hanno nemmeno calcolato, non uno sguardo! ha scritto:
Gustosa davvero la scena delle scarpe nel fango (poi da buttare)...
Saluti ravensburgici
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Ennesimo incontro interessante
No, non c'è dubbio. Al ristorante, poi, capita continuamente. Una volta, in un reputato locale di Durazzo, erano nostri vicini di tavolo alcuni italiani che criticavano ferocemente tutto e tutti (noi compresi), al limite dell'insulto, pensando di non essere compresi. Si perché, stante la presenza di alcuni colleghi del posto che l'italiano lo masticavano poco, conversavamo in albanese; maccheronico quanto si vuole, ma pur sempre albanese. Per non farla tanto lunga, un mio collega:Alexey ha scritto:Marco, gli arrosti e la selvaggina coi mirtilli sono favolosi, previsti anche in ricette scozzesi e nordiche. Ma siamo sempre li, non tutti sono disposti anche solo a provare. Anche quando andiamo all'estero pretendiamo di mangiare come a casa a tutti i costi. Risultato? 25 euro per un obrobrio pizza che di italiano ha solo il nome, mentre con 15 euro ti arriva un piattone con cervo, salsa di mirtilli e contorno. Ci mancherebbe, i gusti son gusti, ma com'e' che noi italiani siamo sempre i meno adattabili e dobbiamo portarci dietro l'intera casa ovunque? Quando siete all'estero e vedete una coppia con le loro belle hogan, moncler e borsa di gucci che cercano affannosamente l'insegna italian pizza o pasta, disinfettano compulsivamente qualsiasi cosa capiti a loro tiro con la spada amuchina laser, prendono in giro e snobbano con aria di superiorita' le altre persone, non c'e' dubbio: sono italiani.
<Si nun te piace, vattene a casa! E già che ce stai vattene puro affanculo!>. Per la serie: "quanno ce vo', ce vo".
John & Jane- Numero di messaggi : 476
Età : 76
Data d'iscrizione : 27.09.11
Re: Ennesimo incontro interessante
Ah, coi mirtilli, e non coi ribes ? Interessante, io la carne di cervo (o meglio, la selvaggina in generale) la conosco abbinata alla marmellata di ribes (con controno di rape rosse).Marco53 ha scritto:Sempre a proposito di accostamenti che fanno inorridire la gente, in Alto Adige provai l'arrosto di cervo coi mirtilli. Se ce li avevano messi un motivo doveva esserci e in effetti l'accostamento era semplicemente fa-vo-lo-so.
Comunque, selvaggina abbinata a marmellate aspre/agrodolci credo sia un classico in tutti i paesi tedescofoni, cioè anche Austria e Germania (che fame che m'è venuta peró... )
Parlando di "accostamento temerari" mi ricordo un piatti mangiato in Scozia: petto di pollo con salsa al formaggio e miele. Prima mi faceva senso solo a sentirlo, peró poi quando l'ho provato... e li mi sono detto, mai dire mai.... Oppure la bistecca con salsa al cioccolato e peperoncino, mangiata in un ristorante messicano. Caramba (se era buona peró!!!)
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Ennesimo incontro interessante
Eccellente anche il cervo con le prugne e l'uvetta.....e poi tutti i formaggi stagionati con il miele.....che la gente normale inorridisca pure....
Ultima modifica di Giangiò il Mar Mar 01 2016, 18:05 - modificato 1 volta.
Giangiò- Numero di messaggi : 177
Età : 72
Data d'iscrizione : 25.03.15
Re: Ennesimo incontro interessante
Per quello basta andare in Francia; i piatti di formaggi li servono quasi sempre con abbinamenti di marmellate e miele... e di formaggi i francesi se ne intendono (mjam!!!)Giangiò ha scritto:E poi tutti i formaggi stagionati con il miele.....che la gente normale inrridisca pure....
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Ennesimo incontro interessante
hadashi ha scritto:
Per quello basta andare in Francia; i piatti di formaggi li servono quasi sempre con abbinamenti di marmellate e miele... e di formaggi i francesi se ne intendono (mjam!!!)
Personalmente l'abbinamento formaggi/miele l'ho scoperto qualche anno fa in Toscana. Mi ero fermato a pranzo in una eccellente trattoria scoperta quasi per caso tra i colli dell'entroterra maremmano (per la precisione mi trovavo a Guardistallo, provincia di Pisa).
Tra gli antipasti c'era una degustazione di formaggi di pecora a vari gradi di stagionatura, ognuno abbinato a un particolare tipo di miele.
Oltre che molto buoni gli abbinamenti erano in qualche modo "studiati", provando infatti a mischiare i vari tipi di miele e formaggio la resa cambiava in modo abbastanza netto.
E' un abbinamento che non delude mai quando lo propongo a eventuali ospiti a pranzo/cena!
Di recente ci ho anche provato con la fonduta di gorgonzola per gli gnocchi di patate: faccio sciogliere il formaggio aggiungendo un cucchiaino di miele... La fonduta prende una gradevole sfumatura dolce.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Ennesimo incontro interessante
Torno al volo all'argomento iniziale del presente thread: è verissimo che gli scarpati hanno la testa piena di pregiudizi, ma è anche vero che personalmente ho la tendenza ad alcuni comportamenti che possono apparire in qualche modo bizzarri e incoerenti rispetto alla mia quotidiana abitudine allo scalzismo.
Mi spiego meglio: il viaggio di ritorno dopo il lavoro in treno scalzo è per me una prassi consolidata almeno da Luglio 2015, non importa quale clima ci sia, mi sono abituato a sopportare agevolmente anche il freddo più pungente o qualsiasi altra condizione meteo avversa (per ora mi manca soltanto la neve).
Peccato che ogni giorno è come se fosse la prima volta, devo fare un grande sforzo di volontà ma bene o male me la cavo senza particolari difficoltà (insomma...).
Il problema è al mattino: farei volentieri a meno delle scarpe anche nel viaggio di andata ma mi riesce molto più difficile. C'è infatti più gente in stazione e in treno, ho più alte probabilità di incontrare colleghi (tra i quali il mio capo che viaggia sulla stessa linea!) e conoscenti vari. Come se non bastasse il viaggio avviene quasi sempre in piedi in mezzo alla massa di pendolari iper-coperti, io sarei l'unico scalzo e non mi è possibile sottrarmi agli sguardi altrui come riesco a fare alla sera potendo quanto meno sedermi.
Riguardo colleghi e conoscenti credo di non avere nulla da nascondere, peccato che se mi beccassero scalzo non riuscirei a nascondere l'imbarazzo (tenete conto che arrossisco per molto meno) e questo renderebbe poco credibili eventuali spiegazioni (sembrerei io il primo a non essere convinto di ciò che dico).
Alla fine comunque, tra i tanti che mi sforzo di ignorare ci sono svariate persone che spesso incontro anche alla sera quando sono scalzo...
Sinceramente per costoro devo apparire come una sorta di enigma: al mattino con le scarpe, alla sera scalzo? Probabilmente è una delle mie abituali paranoie ma credo che questo contribuisca ad alimentare eventuali dubbi sulla mia salute mentale. Se andassi sempre scalzo apparirei lo stesso strano ma almeno coerente. Così invece la gente non sa cosa pensare e probabilmente propende per la spiegazione dell'instabilità mentale. Tant'è che tra i viaggiatori abituali che alla sera salgono in treno nelle stazioni intermedie e che conosco di vista NESSUNO si siede mai accanto a me nonostante lasci apposta il sedile lato corridoio libero, anche quando il treno è molto affollato.
A volte penso di smetterla con lo scalzismo ma il mio orgoglio mi spinge a proseguire, spesso però è dura!
Dall'altro lato poi c'è la moglie, che se da una parte a volte sembra assecondare il mio desiderio di scalzismo, dall'altra sembra ignorare che questo sia una mia precisa scelta di vita, credo lo ritenga uno dei miei tanti difetti (dice che non ho spirito di sopportazione, che dovrei sforzarmi di indossare le scarpe come tutti gli altri).
Mi spiego meglio: il viaggio di ritorno dopo il lavoro in treno scalzo è per me una prassi consolidata almeno da Luglio 2015, non importa quale clima ci sia, mi sono abituato a sopportare agevolmente anche il freddo più pungente o qualsiasi altra condizione meteo avversa (per ora mi manca soltanto la neve).
Peccato che ogni giorno è come se fosse la prima volta, devo fare un grande sforzo di volontà ma bene o male me la cavo senza particolari difficoltà (insomma...).
Il problema è al mattino: farei volentieri a meno delle scarpe anche nel viaggio di andata ma mi riesce molto più difficile. C'è infatti più gente in stazione e in treno, ho più alte probabilità di incontrare colleghi (tra i quali il mio capo che viaggia sulla stessa linea!) e conoscenti vari. Come se non bastasse il viaggio avviene quasi sempre in piedi in mezzo alla massa di pendolari iper-coperti, io sarei l'unico scalzo e non mi è possibile sottrarmi agli sguardi altrui come riesco a fare alla sera potendo quanto meno sedermi.
Riguardo colleghi e conoscenti credo di non avere nulla da nascondere, peccato che se mi beccassero scalzo non riuscirei a nascondere l'imbarazzo (tenete conto che arrossisco per molto meno) e questo renderebbe poco credibili eventuali spiegazioni (sembrerei io il primo a non essere convinto di ciò che dico).
Alla fine comunque, tra i tanti che mi sforzo di ignorare ci sono svariate persone che spesso incontro anche alla sera quando sono scalzo...
Sinceramente per costoro devo apparire come una sorta di enigma: al mattino con le scarpe, alla sera scalzo? Probabilmente è una delle mie abituali paranoie ma credo che questo contribuisca ad alimentare eventuali dubbi sulla mia salute mentale. Se andassi sempre scalzo apparirei lo stesso strano ma almeno coerente. Così invece la gente non sa cosa pensare e probabilmente propende per la spiegazione dell'instabilità mentale. Tant'è che tra i viaggiatori abituali che alla sera salgono in treno nelle stazioni intermedie e che conosco di vista NESSUNO si siede mai accanto a me nonostante lasci apposta il sedile lato corridoio libero, anche quando il treno è molto affollato.
A volte penso di smetterla con lo scalzismo ma il mio orgoglio mi spinge a proseguire, spesso però è dura!
Dall'altro lato poi c'è la moglie, che se da una parte a volte sembra assecondare il mio desiderio di scalzismo, dall'altra sembra ignorare che questo sia una mia precisa scelta di vita, credo lo ritenga uno dei miei tanti difetti (dice che non ho spirito di sopportazione, che dovrei sforzarmi di indossare le scarpe come tutti gli altri).
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Ennesimo incontro interessante
Basta che non le rispondi "ho spirito di sopportazione, eccome! Siamo sposati!" ;-)young_barefooter ha scritto:dice che non ho spirito di sopportazione, che dovrei sforzarmi di indossare le scarpe come tutti gli altri.
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Ennesimo incontro interessante
Angelica ha scritto:È un po' come quel mito del vino: con la carne ci va il rosso e col pesce ci va il bianco, presente? L'avrà inventato qualche giornaletto da panchina del parco e tutti a ripetere questa stronzata come marionette.
Ti posso assicurare, causa errore cameriere che capì Cabernet invece di Prosecco, che il vino rosso abbinato la frittura stona
Ne ho fatti di abbinamenti strani (tipo metterei curry o senape OVUNQUE) ma vino rosso forte + frittura: proprio no
Giangiò ha scritto:Eccellente anche il cervo con le prugne e l'uvetta.....e poi tutti i formaggi stagionati con il miele.....che la gente normale inrridisca pure....
Quelli sono fantastici. Soprattutto miele di castagno e formaggi stagionati. Che bontà
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Ennesimo incontro interessante
[quote="hadashi"]
Questa è la frase che più esemplifica, a parte tutto il folklore che si può fare, il pensiero comune : le scarpe sono un fastidio, lo riconosco, ma tutti le mettono, per cui anche tu dovresti sottometterti e indossarle sopportandone i disagi.
In nome di cosa ?
Un supponibile senso della decenza ?
Un andare contronatura per moda (il piede è fatto per stare scalzo esattamente come la mano è fatta per stare senza guanti) ?
Non facciamo figure in pubblico (perchè ? ).
Perchè dovrei sopportare una cosa che è sbagliata solo perchè tutti sbagliano ?
Già è un bel dire, però alla fine io sto scalzo quando sono da solo, con mia moglie non è neanche il caso di parlarne. a meno di essere in piena Estate e lontanissimi da casa.. solito discorso del "tutti ci guardano, non si fa ".
Ora io dico : se vado sempre al bar scalzo, dove tutti mi conoscono come tale, perchè non posso andarci al braccio di mio moglie ? Perchè LEI si sente osservata. Ma non osservano lei, osservano perchè porto le infradito.
E poi le infradito non saranno mica calzature.... ma a LEi bastano per non avere un marito scalzo accanto.
Misteri della psiche
young_barefooter ha scritto:dice che non ho spirito di sopportazione, che dovrei sforzarmi di indossare le scarpe come tutti gli altri.
Questa è la frase che più esemplifica, a parte tutto il folklore che si può fare, il pensiero comune : le scarpe sono un fastidio, lo riconosco, ma tutti le mettono, per cui anche tu dovresti sottometterti e indossarle sopportandone i disagi.
In nome di cosa ?
Un supponibile senso della decenza ?
Un andare contronatura per moda (il piede è fatto per stare scalzo esattamente come la mano è fatta per stare senza guanti) ?
Non facciamo figure in pubblico (perchè ? ).
Perchè dovrei sopportare una cosa che è sbagliata solo perchè tutti sbagliano ?
Già è un bel dire, però alla fine io sto scalzo quando sono da solo, con mia moglie non è neanche il caso di parlarne. a meno di essere in piena Estate e lontanissimi da casa.. solito discorso del "tutti ci guardano, non si fa ".
Ora io dico : se vado sempre al bar scalzo, dove tutti mi conoscono come tale, perchè non posso andarci al braccio di mio moglie ? Perchè LEI si sente osservata. Ma non osservano lei, osservano perchè porto le infradito.
E poi le infradito non saranno mica calzature.... ma a LEi bastano per non avere un marito scalzo accanto.
Misteri della psiche
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
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