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Piccoli inconvenienti (ma nulla di grave)

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Messaggio  Young_barefooter Mer Apr 06 2016, 11:17

Gli ultimi giorni non sono stati proprio fortunati:
la scorsa domenica ho preso una botta (con conseguente ematoma) all'alluce del piede sinistro, ma direi che me la sono cercata.
Ero con mia moglie e i bambini nel parco di un paese poco distante da dove abito e ho deciso di strafare arrampicandomi su un'albero. La salita è stata facile nonostante il tronco abbastanza liscio non offrisse tanti appigli (mi sono sollevato di peso con le braccia e ho sfruttato la migliore trazione offerta dai piedi scalzi) ma discesa è stata piuttosto ostica. Alla fine ho dovuto calarmi sfruttando solo le braccia e i piedi e saltando nel tratto finale.
Mentre saltavo o atterravo devo aver sbattuto con l'alluce sul tronco o su una grossa radice (non ricordo bene).
Al momento non mi ha fatto molto male ma il giorno dopo la parte laterale dell'alluce era leggermente nera. Tuttavia non credo di avere fratture in quanto a oggi non mi fa male, non si è gonfiato e l'ematoma si sta riassorbendo.

Ieri pomeriggio invece è capitato il secondo inconveniente: dopo una giornata di caldo infernale ai piedi in ufficio finalmente uscendo mi sono liberato delle scarpe e mi sono avviato lungo il tragitto che faccio abitualmente per raggiungere la stazione. Faccio questo percorso scalzo da mesi e, dato che per buona parte attraversa una zona residenziale, in genere strade e marciapiedi sono puliti e non ci sono pericoli rilevanti.
Ieri invece, dopo pochi passi sento una fitta piuttosto forte sotto l'avampiede sinistro, nella zona dove la pelle più callosa lascia spazio a quella più morbida. Controllo subito e scopro di aver preso un piccolo pezzo di vetro: per fortuna non è penetrato in profondità e così ho potuto toglierlo manualmente senza sforzi. La ferita era talmente piccola che non ha nemmeno sanguinato ma per sicurezza ho preferito rimettere le scarpe. Poi a casa ho disinfettato il tutto con acqua ossigenata e la ferita era davvero minima e molto superficiale. Pertanto non ho messo nemmeno cerotti o altro. Oggi però per precauzione eviterò camminate scalze a Milano (giusto il tempo per far rimarginare per bene la micro-ferita).

Quest'ultimo evento ha leggermente ridimensionato la mia sicurezza: è vero infatti che il danno è stato minimo MA è anche vero che probabilmente i miei piedi NON sono così elastici e resistenti come pensavo. Forse ho un po' sopravvalutato le mie capacità e mi viene il dubbio che ho avuto solamente tanta fortuna se sono riuscito, fino ad ora, ad evitare "incidenti".
Però è anche vero che ieri poco prima di prendere il vetro avevo attraversato un tratto di marciapiede bagnato ed è risaputo che "suole" bagnate offrono meno protezione. E come se non bastasse ero reduce da una giornata con scarpe e calzini e la pelle era piuttosto umida e "cotta" di suo... Ora che ci penso poi, il piede è lo stesso della botta all'alluce - dato che ieri mi faceva ancora leggermente male, mi sono accorto che tendevo a caricare meno la parte avanzata dell'avampiede (dove ci sono le dita), forzando maggiormente la parte centrale (più vulnerabile) della suola con un movimento meno spontaneo e naturale del solito, tendente a strisciare il piede (cosa molto pericolosa in caso di presenza di materiale tagliente).

E quindi non mi arrendo certamente per quanto capitato. Considerato poi che sul totale dei km macinati a piedi nudi in questi ultimi mesi (che non sono pochi) ho avuto solo quest'ultimo (piccolo) incidente direi che i margini di rischio sono piuttosto ristretti.


Ultima modifica di young_barefooter il Mer Apr 06 2016, 11:37 - modificato 1 volta.
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Messaggio  Young_barefooter Mer Apr 06 2016, 11:34

Aggiungo che anche la moglie ha minimizzato l'evento.
Temevo il famigerato "te l'avevo detto!" e invece mi ha invitato a non essere ridicolo preoccupandomi per un taglietto così banale.
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Messaggio  Laurentius Mer Apr 06 2016, 12:39

Il che dimostra che l'equipaggiamento minimo in borsello è sempre utile: io ho beccato un solo vetro in vita mia e l'ho rimosso con le pinzette senza alcun problema (è stato talmente facile che nemmeno io ci credevo, sul momento). Ho avuto la fortuna che fosse in pieno tallone: quando l'ho levato da lì non c'era nemmeno una goccia di sangue ma solo un po' di pelle perforata. Ma se mi fosse capitato nella stessa zona tua a questo punto la bottiglietta d'acqua, disinfettante e cerotto servono :p
Se la ferita è solo superficiale forse anche solo acqua e qualcosa per tamponare possono bastare sul momento, fin quando non si torna a casa per valutare meglio Cool
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Messaggio  Young_barefooter Mer Apr 06 2016, 14:14

Laurentius ha scritto:Il che dimostra che l'equipaggiamento minimo in borsello è sempre utile

Infatti ho deciso di preparare un "kit di sopravvivenza" da tenere a portata di mano nello zaino.
Pensavo di metterci:
pinzette, acqua ossigenata, cotone idrofilo e un paio di cerotti.
Per l'acqua ossigenata e il cotone ho pensato che potrei usare uno di quei contenitori con due scomparti separati con tappo a vite dove di solito si mettono le lenti a contatto immerse nel liquido per la pulizia e conservazione.
Mia moglie ne ha uno nuovo che non utilizza, in uno scomparto ci verserei l'acqua ossigenata, nell'altro ci metto un po' di cotone.
Tanto mi basta una sola "dose": trattandosi di un "kit di emergenza" semmai dovessi usarlo posso comodamente ricaricare il tutto una volta giunto a casa. Poi metterei il contenitore assieme ai certotti in un normale fazzoletto di stoffa arrotolato o piegato o in un qualche tipo di astuccino.

Spesso ho pensato di poter fare a meno di tale kit ma i fatti mi hanno smentito. E quindi, piuttosto che piangermi addosso e smettere di fare ciò che mi piace a causa di paturnie varie, preferisco agire in modo pratico e concreto dotandomi di ciò che serve per minimizzare l'impatto di tali eventi.

Comunque dovrebbe confortare il fatto che, al contrario di quanto si potrebbe comunemente pensare, andare scalzi è meno rischioso di tante altre attività BEN PIU' PERICOLOSE (talvolta addirittura letali!) che facciamo spesso magari senza pensarci, ad esempio: viaggiare in moto/auto, fumare, avere un'alimentazione sregolata, fare sesso non protetto e così via...
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Messaggio  aldo1953 Mer Apr 06 2016, 18:24

young_barefooter ha scritto:
Laurentius ha scritto:Il che dimostra che l'equipaggiamento minimo in borsello è sempre utile

Infatti ho deciso di preparare un "kit di sopravvivenza" da tenere a portata di mano nello zaino.
Pensavo di metterci:
pinzette, acqua ossigenata, cotone idrofilo e un paio di cerotti.
Per l'acqua ossigenata e il cotone ho pensato che potrei usare uno di quei contenitori con due scomparti separati con tappo a vite dove di solito si mettono le lenti a contatto immerse nel liquido per la pulizia e conservazione.
Mia moglie ne ha uno nuovo che non utilizza, in uno scomparto ci verserei l'acqua ossigenata, nell'altro ci metto un po' di cotone.
Tanto mi basta una sola "dose": trattandosi di un "kit di emergenza" semmai dovessi usarlo posso comodamente ricaricare il tutto una volta giunto a casa. Poi metterei il contenitore assieme ai certotti in un normale fazzoletto di stoffa arrotolato o piegato o in un qualche tipo di astuccino.

Spesso ho pensato di poter fare a meno di tale kit ma i fatti mi hanno smentito. E quindi, piuttosto che piangermi addosso e smettere di fare ciò che mi piace a causa di paturnie varie, preferisco agire in modo pratico e concreto dotandomi di ciò che serve per minimizzare l'impatto di tali eventi.

Comunque dovrebbe confortare il fatto che, al contrario di quanto si potrebbe comunemente pensare, andare scalzi è meno rischioso di tante altre attività BEN PIU' PERICOLOSE (talvolta addirittura letali!) che facciamo spesso magari senza pensarci, ad esempio: viaggiare in moto/auto, fumare, avere un'alimentazione sregolata, fare sesso non protetto e così via...


Posso essere d' accordo, però come ho detto altre volte, non enfatizzerei i possibili rischi dell' andare scalzi. Qiesto non significa mettersi le fette di prosciutto sugli occhi, so benissimo che a volte si possono incontrare piccoli problemi. Il problema è che così si corre il rischio di dare ragione ai soliti : " te lo avevo detto...."
Insomma nessuno gira con un kit di pronto soccorso per le mani !
Ci sono certo situazioni particolari, per esempio io sono un "lenti a contatto-dipendente" e giro sempre con un piccolo kit al riguardo, ma è un problema mio, se avessi occhi sani come ho i piedi.... (dopo aver conosciuto il Club !!!)

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Messaggio  Spyro Mer Apr 06 2016, 18:53

Young...pure a me piace arrampicare sugli alberi a piedi nudi ma sono anche un tipo prudente e prima di farlo valuto bene se un albero è facile da arrampicare o meno. Prima guardo la disposizione (e lo spessore) dei rami, se ci sono rami bassi da usare come scaletta e robusti a sufficienza a reggermi (beh...peso solo 60 kg, quindi quasi tutti dovrebbero reggermi... Rolling Eyes ), se la corteccia è ben ruvida e poi immagino la copia di me stesso che sale e che scende...e confermo che la discesa è più difficile della salita. Se mi soddisfa ci salgo (e confermo che è una bellissima esperienza da fare a piedi nudi), altrimenti ci rinuncio e cerco qualche altro albero più facile Rolling Eyes .
Ah, e preferisco alberi che siano lontani da sentieri troppo battuti, non mi va di essere osservato. Rolling Eyes
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