Cammino di Santiago parzialmente scalzo
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Cammino di Santiago parzialmente scalzo
Sono appena tornato da un pezzo del Cammino di Santiago da Vega de Valcarce a Santiago (164m in 8 giorni).
Ero incerto se partire senza nessuna calzatura ma il timore di trovarmi in difficoltà (vedi mio post sulla gita in Liguria) mi ha fatto pensare di portarmi almeno delle infradito.
Il primo giorno parto baldanzoso ma dopo circa 1 ora mi rendo conto che l'asfalto è troppo ruvido e mi rimetto le infradito fino all'inizio del tratto in natura Sino a O'Cebreiro. Diciamo che sui primi 11km ne avrò fatti scalzi circa 8?
Il giorno dopo parto alle 7 del mattino con nubi basse e temperatura di circa 10° in giugno! Ora capisco che siamo a nord della Spagna e a 1300m ma speravo in temperature migliori. Dopo circa 2km di bel sentiero mi ritrovo costretto a ricalzarmi visto che il percorso è su strada non asfaltata ma con brecciolino. tagliente! Inizia pure a piovere... Alla fine di una lunga discesa arrivo a Triacastela (21km) in infradito e con il morale a terra. Sono partito per fare il cammino scalzo e non in infradito!
Il giorno dopo il tempo è bello e riesco a fare finalmente tutta la tappa scalzo sino a Sarria (18.5km) con tratto finale con il solito malefico ghiaino.
Il 12/6 Sarria - Portomarin 22.5km totalmente scalzi!
Il 13/6 Portomarin - Palas de Rei 24.5 km totalmente scalzo con ultimo km di malefica ghiaia!
Il 14/6 Pala de Rei - Ribadiso 23.5km dopo un primo tratto scalzo (3-4km?) mi trovo costretto a rimettermi le infradito. Torna a piovere... Ogni tanto provo a scalzarmi ma non c'è nulla da fare!
Il 15/6 Ribadiso - O'Pedruzo 22km totalemnte scalzo
Il 16/6 19km arrivo a Santiago scalzo!
Diciamo che su circa 164km credo di averne fatti scalzo 110-120 Avrei sperato di farlo tutto scalzo ma devo dire che sono molto soddisfatto!
Ovviamente durante il cammino non ho incotrato scalzi e ho ricevuto un sacco di complimenti e un sacco di domande. Perché lo fai e alla risposta perché preferisco farlo così
Spesso mi era difficile sppiegarmi visto che il mio inglese è scarso.
Agli italiani ho spiegato del forum e che non lo facevo per religione ma per piacere. Alcuni più anziani hanno detto che pure loro da bambini andavano sempre scalzi. La differenza è che andavano per necessità e quindi non potevano capire che uno lo facesse per piacere quando sarebbe molto più comodo farlo con le scarpe.
Ho spiegato che se ero proprio in difficoltà mi ricalzavo e a quelli che mi chieedevano di vedere i miei piedi rimanevano sbalorditi nel vedere che non avevo vescihe mentre loro con le loro scarpe 'comode' spesso ne erano pieni
Però l'eroe ero io che camminavo scalzo e non loro che camminavano nonostante le vesciche (alcune ragazze le ho viste con delle fasciature e arrancavano in infradito!).
Senza volerlo ero diventato una specie di fenomeno. Più di una persona mi diceva che tutti parlavano di me
Devo dire che l'esperienza è stata molto positiva oltre al discorso dello scalzismo ho visto dei bei posti ma soprattutto ho conosciuto persone da tutto il mondo in un ambiente gioviale e tutt'altro che religioso. Durante il cammino ho incontrato anche 2 scolaresche delle medie e delle superiori che ovviamente sono rimaste stupite del mio scalzismo. Io sono invece rimasto sorpreso che delle scolareche spagnole facessero il cammino immaginandomi cosa sarebbe successo in Italia se qualcuno avesse proposto una cosa del genere ai nostri cocchi di mamma.
Credo che mertedì sarà davvero dura rientrare in ufficio e scarpato...
Ero incerto se partire senza nessuna calzatura ma il timore di trovarmi in difficoltà (vedi mio post sulla gita in Liguria) mi ha fatto pensare di portarmi almeno delle infradito.
Il primo giorno parto baldanzoso ma dopo circa 1 ora mi rendo conto che l'asfalto è troppo ruvido e mi rimetto le infradito fino all'inizio del tratto in natura Sino a O'Cebreiro. Diciamo che sui primi 11km ne avrò fatti scalzi circa 8?
Il giorno dopo parto alle 7 del mattino con nubi basse e temperatura di circa 10° in giugno! Ora capisco che siamo a nord della Spagna e a 1300m ma speravo in temperature migliori. Dopo circa 2km di bel sentiero mi ritrovo costretto a ricalzarmi visto che il percorso è su strada non asfaltata ma con brecciolino. tagliente! Inizia pure a piovere... Alla fine di una lunga discesa arrivo a Triacastela (21km) in infradito e con il morale a terra. Sono partito per fare il cammino scalzo e non in infradito!
Il giorno dopo il tempo è bello e riesco a fare finalmente tutta la tappa scalzo sino a Sarria (18.5km) con tratto finale con il solito malefico ghiaino.
Il 12/6 Sarria - Portomarin 22.5km totalmente scalzi!
Il 13/6 Portomarin - Palas de Rei 24.5 km totalmente scalzo con ultimo km di malefica ghiaia!
Il 14/6 Pala de Rei - Ribadiso 23.5km dopo un primo tratto scalzo (3-4km?) mi trovo costretto a rimettermi le infradito. Torna a piovere... Ogni tanto provo a scalzarmi ma non c'è nulla da fare!
Il 15/6 Ribadiso - O'Pedruzo 22km totalemnte scalzo
Il 16/6 19km arrivo a Santiago scalzo!
Diciamo che su circa 164km credo di averne fatti scalzo 110-120 Avrei sperato di farlo tutto scalzo ma devo dire che sono molto soddisfatto!
Ovviamente durante il cammino non ho incotrato scalzi e ho ricevuto un sacco di complimenti e un sacco di domande. Perché lo fai e alla risposta perché preferisco farlo così
Spesso mi era difficile sppiegarmi visto che il mio inglese è scarso.
Agli italiani ho spiegato del forum e che non lo facevo per religione ma per piacere. Alcuni più anziani hanno detto che pure loro da bambini andavano sempre scalzi. La differenza è che andavano per necessità e quindi non potevano capire che uno lo facesse per piacere quando sarebbe molto più comodo farlo con le scarpe.
Ho spiegato che se ero proprio in difficoltà mi ricalzavo e a quelli che mi chieedevano di vedere i miei piedi rimanevano sbalorditi nel vedere che non avevo vescihe mentre loro con le loro scarpe 'comode' spesso ne erano pieni
Però l'eroe ero io che camminavo scalzo e non loro che camminavano nonostante le vesciche (alcune ragazze le ho viste con delle fasciature e arrancavano in infradito!).
Senza volerlo ero diventato una specie di fenomeno. Più di una persona mi diceva che tutti parlavano di me
Devo dire che l'esperienza è stata molto positiva oltre al discorso dello scalzismo ho visto dei bei posti ma soprattutto ho conosciuto persone da tutto il mondo in un ambiente gioviale e tutt'altro che religioso. Durante il cammino ho incontrato anche 2 scolaresche delle medie e delle superiori che ovviamente sono rimaste stupite del mio scalzismo. Io sono invece rimasto sorpreso che delle scolareche spagnole facessero il cammino immaginandomi cosa sarebbe successo in Italia se qualcuno avesse proposto una cosa del genere ai nostri cocchi di mamma.
Credo che mertedì sarà davvero dura rientrare in ufficio e scarpato...
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Cammino di Santiago parzialmente scalzo
Complimenti Geco! Davvero una bella prova.
Proprio in questi giorni io e mia moglie stiamo parlando di organizzare una bella camminata verso Santiago l'anno prossimo, lei calzata e io no. Dobbiamo ancora scegliere il punto di partenza: ci piacerebbe partire da Roncisvalle, ma è un bel po' di strada e bisogna organizzarsi molto bene. In ogni caso ho un anno per allenare il piede, che male non fa.
Grazie per il tuo racconto.
Proprio in questi giorni io e mia moglie stiamo parlando di organizzare una bella camminata verso Santiago l'anno prossimo, lei calzata e io no. Dobbiamo ancora scegliere il punto di partenza: ci piacerebbe partire da Roncisvalle, ma è un bel po' di strada e bisogna organizzarsi molto bene. In ogni caso ho un anno per allenare il piede, che male non fa.
Grazie per il tuo racconto.
EmaPan- Numero di messaggi : 12
Età : 47
Data d'iscrizione : 25.04.15
Re: Cammino di Santiago parzialmente scalzo
GECO ha scritto:Sono appena tornato da un pezzo del Cammino di Santiago da Vega de Valcarce a Santiago (164m in 8 giorni).
Ero incerto se partire senza nessuna calzatura ma il timore di trovarmi in difficoltà (vedi mio post sulla gita in Liguria) mi ha fatto pensare di portarmi almeno delle infradito.
Il primo giorno parto baldanzoso ma dopo circa 1 ora mi rendo conto che l'asfalto è troppo ruvido e mi rimetto le infradito fino all'inizio del tratto in natura Sino a O'Cebreiro. Diciamo che sui primi 11km ne avrò fatti scalzi circa 8?
Il giorno dopo parto alle 7 del mattino con nubi basse e temperatura di circa 10° in giugno! Ora capisco che siamo a nord della Spagna e a 1300m ma speravo in temperature migliori. Dopo circa 2km di bel sentiero mi ritrovo costretto a ricalzarmi visto che il percorso è su strada non asfaltata ma con brecciolino. tagliente! Inizia pure a piovere... Alla fine di una lunga discesa arrivo a Triacastela (21km) in infradito e con il morale a terra. Sono partito per fare il cammino scalzo e non in infradito!
Il giorno dopo il tempo è bello e riesco a fare finalmente tutta la tappa scalzo sino a Sarria (18.5km) con tratto finale con il solito malefico ghiaino.
Il 12/6 Sarria - Portomarin 22.5km totalmente scalzi!
Il 13/6 Portomarin - Palas de Rei 24.5 km totalmente scalzo con ultimo km di malefica ghiaia!
Il 14/6 Pala de Rei - Ribadiso 23.5km dopo un primo tratto scalzo (3-4km?) mi trovo costretto a rimettermi le infradito. Torna a piovere... Ogni tanto provo a scalzarmi ma non c'è nulla da fare!
Il 15/6 Ribadiso - O'Pedruzo 22km totalemnte scalzo
Il 16/6 19km arrivo a Santiago scalzo!
Diciamo che su circa 164km credo di averne fatti scalzo 110-120 Avrei sperato di farlo tutto scalzo ma devo dire che sono molto soddisfatto!
Ovviamente durante il cammino non ho incotrato scalzi e ho ricevuto un sacco di complimenti e un sacco di domande. Perché lo fai e alla risposta perché preferisco farlo così
Spesso mi era difficile sppiegarmi visto che il mio inglese è scarso.
Agli italiani ho spiegato del forum e che non lo facevo per religione ma per piacere. Alcuni più anziani hanno detto che pure loro da bambini andavano sempre scalzi. La differenza è che andavano per necessità e quindi non potevano capire che uno lo facesse per piacere quando sarebbe molto più comodo farlo con le scarpe.
Ho spiegato che se ero proprio in difficoltà mi ricalzavo e a quelli che mi chieedevano di vedere i miei piedi rimanevano sbalorditi nel vedere che non avevo vescihe mentre loro con le loro scarpe 'comode' spesso ne erano pieni
Però l'eroe ero io che camminavo scalzo e non loro che camminavano nonostante le vesciche (alcune ragazze le ho viste con delle fasciature e arrancavano in infradito!).
Senza volerlo ero diventato una specie di fenomeno. Più di una persona mi diceva che tutti parlavano di me
Devo dire che l'esperienza è stata molto positiva oltre al discorso dello scalzismo ho visto dei bei posti ma soprattutto ho conosciuto persone da tutto il mondo in un ambiente gioviale e tutt'altro che religioso. Durante il cammino ho incontrato anche 2 scolaresche delle medie e delle superiori che ovviamente sono rimaste stupite del mio scalzismo. Io sono invece rimasto sorpreso che delle scolareche spagnole facessero il cammino immaginandomi cosa sarebbe successo in Italia se qualcuno avesse proposto una cosa del genere ai nostri cocchi di mamma.
Credo che mertedì sarà davvero dura rientrare in ufficio e scarpato...
Se hai fatto tutti quei km scalzo - e non ho dubbio alcuno in proposito - credimi, sei molto più "allenato" di quanto pensi.
La questione è che mi pare di capire che non sono le distanze a darti problemi, ma i terreni ostici.
Guarda, fai così: ogni due -tre giorni fatti una bella camminata in città, mattina o sera non importa perché immagino che avrai da lavorare. Vedrai che la suola si irrobustisce eccome, ma non smettere in autunno e se possibile in inverno e conserverai le sue capacità. Se ce la fai, metti i sandali anche per tutto l'inverno o comunque il più possibile.
Nel giro di qualche mese dovresti riuscire a camminare senza soffrire troppo anche sul brecciolino; in ogni caso se nei primi tempi fa un pò male, insistendo la tua soglia del dolore si alzerà e riuscirai a passare dove prima non ce la facevi.
bfpaul
La questione è che mi pare di capire che non sono le distanze a darti problemi, ma i terreni ostici.
Guarda, fai così: ogni due -tre giorni fatti una bella camminata in città, mattina o sera non importa perché immagino che avrai da lavorare. Vedrai che la suola si irrobustisce eccome, ma non smettere in autunno e se possibile in inverno e conserverai le sue capacità. Se ce la fai, metti i sandali anche per tutto l'inverno o comunque il più possibile.
Nel giro di qualche mese dovresti riuscire a camminare senza soffrire troppo anche sul brecciolino; in ogni caso se nei primi tempi fa un pò male, insistendo la tua soglia del dolore si alzerà e riuscirai a passare dove prima non ce la facevi.
bfpaul
Re: Cammino di Santiago parzialmente scalzo
EmaPan, per quanto riguarda il Cammino non so quanto tempo hai da dedicarci ma da Roncisvalle ci vuole 1 mese (a questo punto farei anche la prima tappa che è da saint jean pied de port anche se è la tappa più dura di tutto il cammino).
Se ti alleni bene per 1 anno ce la puoi fare. Considera che io sono partito dopo 6 uscite in città o in natura dopo il letargo invernale e sono riuscito a fare parecchio. I problemi sono i tratti con terreni più ostici e in discesa. Ti consiglio di non fare più di 25km al giorno, meglio 20. Parti con zaino leggero (io con 8kg sono andato benissimo). Evita luglio e agosto per l'affollamento soprattutto dopo Sarria (che è il percorso minimo). Credo che giugno sia un buon mese almeno per la parte che ho fatto io non era affatto caldo, anzi arrivavi a stento a 20° ma sulle mesetas sarà più caldo.
Per me la fatica maggiore è quella di dormire male negli ostelli (sappi che in molti posti c'è la possibilità di prenotare in altre strutture una stanza io ho trovato una singola a 15 euro contro i 6 euro delle camerate). Assolutamente indispensabili i tappi nelle orecchie.
Portati comunque dei sandali (io ho portato delle infradito ma sono davvero scomode su certi terreni). Mettili però in fondo allo zaino così non ti sarà comodo metterli alla prima difficoltà.
----
Grazie Paolo per il consiglio, vedrò cosa riuscirò a fare. Purtroppo il tempo a disposizione è sempre poco.
Se ti alleni bene per 1 anno ce la puoi fare. Considera che io sono partito dopo 6 uscite in città o in natura dopo il letargo invernale e sono riuscito a fare parecchio. I problemi sono i tratti con terreni più ostici e in discesa. Ti consiglio di non fare più di 25km al giorno, meglio 20. Parti con zaino leggero (io con 8kg sono andato benissimo). Evita luglio e agosto per l'affollamento soprattutto dopo Sarria (che è il percorso minimo). Credo che giugno sia un buon mese almeno per la parte che ho fatto io non era affatto caldo, anzi arrivavi a stento a 20° ma sulle mesetas sarà più caldo.
Per me la fatica maggiore è quella di dormire male negli ostelli (sappi che in molti posti c'è la possibilità di prenotare in altre strutture una stanza io ho trovato una singola a 15 euro contro i 6 euro delle camerate). Assolutamente indispensabili i tappi nelle orecchie.
Portati comunque dei sandali (io ho portato delle infradito ma sono davvero scomode su certi terreni). Mettili però in fondo allo zaino così non ti sarà comodo metterli alla prima difficoltà.
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Grazie Paolo per il consiglio, vedrò cosa riuscirò a fare. Purtroppo il tempo a disposizione è sempre poco.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
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