Cocci di vetro
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Cocci di vetro
Oggi sono uscito in anticipo dall'ufficio causa varie commissioni da sbrigare e, mentre camminavo a passo svelto verso la stazione ferroviaria mi è venuto il dubbio di aver lasciato il cellulare in ufficio
Senza fermarmi ho tolto lo zaino dalle spalle e ho iniziato a cercare il telefono nelle varie tasche interne, ovviamente per cercare ho dovuto distogliere lo sguardo dal tratto di marciapiede davanti a me.
Il tempo di fare due o tre passi e sento sotto i piedi come dei sassetti leggermente appuntiti che fanno un suono tipo "cric-crac" mentre li calpesto.
Rallento un attimo e abbasso lo sguardo e... sorpresa! A fare cric crac non erano sassi ma i cocci di una bottiglia di birra disintegrata su cui stavo allegramente camminando!
Per fortuna i pezzi calpestati erano tutti "piatti" e non c'erano punte taglienti rivolte verso l'alto, il fondo aveva qualche punta tagliente ma miracolosamente l'ho solo sfiorato, altrimenti erano guai seri!
Un rapido controllo delle suole non ha evidenziato danni, così ho proseguito facendo più attenzione e maledicendo mentalmente i disgraziati che avevano spaccato la bottiglia proprio in quel punto.
Stavolta è andata bene ma occorre sempre molta attenzione. C'è però anche da dire che le suole allenate e temprate dalla frequente pratica del barefooting rappresentano un minimo di sicurezza in più rispetto ai piedi dello scalzista "neofita"!
Senza fermarmi ho tolto lo zaino dalle spalle e ho iniziato a cercare il telefono nelle varie tasche interne, ovviamente per cercare ho dovuto distogliere lo sguardo dal tratto di marciapiede davanti a me.
Il tempo di fare due o tre passi e sento sotto i piedi come dei sassetti leggermente appuntiti che fanno un suono tipo "cric-crac" mentre li calpesto.
Rallento un attimo e abbasso lo sguardo e... sorpresa! A fare cric crac non erano sassi ma i cocci di una bottiglia di birra disintegrata su cui stavo allegramente camminando!
Per fortuna i pezzi calpestati erano tutti "piatti" e non c'erano punte taglienti rivolte verso l'alto, il fondo aveva qualche punta tagliente ma miracolosamente l'ho solo sfiorato, altrimenti erano guai seri!
Un rapido controllo delle suole non ha evidenziato danni, così ho proseguito facendo più attenzione e maledicendo mentalmente i disgraziati che avevano spaccato la bottiglia proprio in quel punto.
Stavolta è andata bene ma occorre sempre molta attenzione. C'è però anche da dire che le suole allenate e temprate dalla frequente pratica del barefooting rappresentano un minimo di sicurezza in più rispetto ai piedi dello scalzista "neofita"!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cocci di vetro
Lo spessore della suola può fare la differenza, però raramente i vetrini che si trovano in strada sono un pericolo, anche per i principianti. Una cosa che faccio fare a chi prova per la prima volta è farli provare a passare sui vetri (quelli che reputo innocui).
_________________
L'impossibile non esiste.
Re: Cocci di vetro
Grand Choeur ha scritto:Lo spessore della suola può fare la differenza, però raramente i vetrini che si trovano in strada sono un pericolo, anche per i principianti. Una cosa che faccio fare a chi prova per la prima volta è farli provare a passare sui vetri (quelli che reputo innocui).
Il problema non sono i vetri, sopratutto se voltati verso il basso.
Guardate i "fachiri", qualche taglio se lo fanno, ma raramente e infatti li mettono sempre su una superficie che ammortizza l'urto dei piedi.
Il problema sono le schegge che non si vedono.
bfpaul
Guardate i "fachiri", qualche taglio se lo fanno, ma raramente e infatti li mettono sempre su una superficie che ammortizza l'urto dei piedi.
Il problema sono le schegge che non si vedono.
bfpaul
Re: Cocci di vetro
bfpaul ha scritto:
Il problema sono le schegge che non si vedono.
Infatti, ed ultimamente ne ho beccate un paio :-(
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Cocci di vetro
Anni fa ad una manifestazione del 1 maggio a Milano c'erano parecchi cocci di vetro sul percorso. Io sono stato attento a non calpestarli ma 2 ragazze anche loro scalze non mi davano l'impressione che prestassero molta attenzione visto che saltavano e ballavano. Nonostante tutto nessuno si è ferito. Magari c'è anche un po' di fortuna ma non solo.
GECO- Numero di messaggi : 1085
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Cocci di vetro
bfpaul ha scritto:
Il problema sono le schegge che non si vedono.
E' vero, ma c'è da dire che a patto di avere "suole" sufficientemente allenate, le schegge più piccole (quelle, appunto, che si vedono con maggiore difficoltà) non costituiscono più un problema così grave: ogni tanto mi capita di scoprire piccole schegge incastrate negli strati più superficiali della pelle o notare (soprattutto quando piove) piccoli tagli - chiaramente prodotti da frammenti di vetro pestati chissà dove - MA nel 99% dei casi il derma non viene toccato, praticamente il "danno" resta confinato negli strati più robusti e superficiali della pelle.
Anche il frammento di mezzo centimetro che presi a Belluno lo scorso Giugno e che penetrò così in profondità da scoprirlo solamente a distanza di ore (dopo averci camminato abbondantemente sopra) non procurò danni al derma ma si limitò a tagliare gli strati superficiali della pelle del tallone (li tagliò come il burro, comunque!).
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cocci di vetro
Molto dipende anche dalla superficie su cui stai camminando.
Oggi, ad esempio, mi sono sentito improvvisamente pungere e mi sono accorto di aver calpestato un rametto di rosa spezzato, di quelli pieni di spine su tutti i lati. Fortunatamente ero sulla terra umida che si è in parte assorbita il maledetto. Fossi stato su una superficie rigida avrei visto le stelle!
Comunque sulle superfici rigide i corpi contundenti tendono sempre a distendersi e quasi mai a posizionarsi in verticale.
I chiodi, ad esempio sono pericolosi solo se conficcati in un'assetta o in una trave ed i vetri se hanno una forma ad L.
Io anni fa mi sono fatto piuttosto male in un prato per un apparentemente innoquo rametto da cui sporgeva un rametto laterale spezzato corto e quindi molto rigido. Secondo me non c'è nulla di più insidioso di un prato selvatico: rami, sassi, buche, spine, spuntoni di arbusti falciati... e in montagna al sole vipere.
Sicuramente più innocui i vetri rotti della stazione!
Oggi, ad esempio, mi sono sentito improvvisamente pungere e mi sono accorto di aver calpestato un rametto di rosa spezzato, di quelli pieni di spine su tutti i lati. Fortunatamente ero sulla terra umida che si è in parte assorbita il maledetto. Fossi stato su una superficie rigida avrei visto le stelle!
Comunque sulle superfici rigide i corpi contundenti tendono sempre a distendersi e quasi mai a posizionarsi in verticale.
I chiodi, ad esempio sono pericolosi solo se conficcati in un'assetta o in una trave ed i vetri se hanno una forma ad L.
Io anni fa mi sono fatto piuttosto male in un prato per un apparentemente innoquo rametto da cui sporgeva un rametto laterale spezzato corto e quindi molto rigido. Secondo me non c'è nulla di più insidioso di un prato selvatico: rami, sassi, buche, spine, spuntoni di arbusti falciati... e in montagna al sole vipere.
Sicuramente più innocui i vetri rotti della stazione!
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Cocci di vetro
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&GECO ha scritto:Anni fa ad una manifestazione del 1 maggio a Milano c'erano parecchi cocci di vetro sul percorso. Io sono stato attento a non calpestarli ma 2 ragazze anche loro scalze non mi davano l'impressione che prestassero molta attenzione visto che saltavano e ballavano. Nonostante tutto nessuno si è ferito. Magari c'è anche un po' di fortuna ma non solo.
Ciaoatuttiiiiiii!!!!!!!!
Questo mi fa tornare in mente un nostro raduno di alcuni anni fa a Milano. Davanti alla stazione ferroviaria, proprio nel luogo di ritrovo, vicino alla fine delle scale mobili della metro, vi erano parecchi vetri di finestra rotti in terra.
Qualcuno ci disse di fare attenzione: bene, Cristiana, la Contessa Scalza, appena sentito l'avvertimento è balzata sui vetri saltando e ballandoci sopra a più non posso, tra gli sguardi sgomenti e atterriti di tutte le decine e decine di persone che arrivavano dalla scala
mobile.
Lapidaria, la Contessa :"Bèh? Sono piatti, non fanno niente!". Subito dopo l'ho fatto anch'io, senza problemi.
Ricordo che addirittura Cristiana ci roteò sopra, come fanno i pattinatori sul ghiaccio.
Non c'è che dire: veramente ottime suole!...
Ciaooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!
- A - N - D - Y -
Andy- Numero di messaggi : 301
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cocci di vetro
Mi sarebbe piaciuta vedere la scena. Però attenzione se uno non ha le suole della Contessa mi sa che qualche taglio se lo fa. Il problema delle bottiglie di birra rotte è che spesso i cocci sono curvi. So che nel nord d'Europa danno qualche centesimo se riporti il vuoto, potrebbe essere una soluzione. L'alternativa più cattiva sarebbe far camminare scalzi sui vetri chi butta le bottiglie a terra.
GECO- Numero di messaggi : 1085
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Cocci di vetro
GECO ha scritto:Mi sarebbe piaciuta vedere la scena. Però attenzione se uno non ha le suole della Contessa mi sa che qualche taglio se lo fa. Il problema delle bottiglie di birra rotte è che spesso i cocci sono curvi. So che nel nord d'Europa danno qualche centesimo se riporti il vuoto, potrebbe essere una soluzione. L'alternativa più cattiva sarebbe far camminare scalzi sui vetri chi butta le bottiglie a terra.
Come dico sempre, se l'andare scalzi fosse più diffuso le nostre città sarebbero più pulite.
Solo un imbecille romperebbe bottiglie di vetro o getterebbe immondizie varie dove poi ci deve camminare!
Personalmente un rimedio ce l'avrei ma sarebbe troppo drastico e probabilmente difficile da attuare: obbligo per legge di commercializzare (nel caso di vendita per asporto) ESCLUSIVAMENTE bevande in bottiglia di plastica o in lattina per bar e simili.
Per quanto riguarda i supermarket, super-cauzione (per esempio 5 euro a bottiglia) per vino e alcolici in vetro, restituibile al cliente solo nel caso di riconsegna della bottiglia originaria intatta (questo renderebbe inoltre meno "a buon mercato" gli alcolici, probabilmente riducendone il consumo. E come se non bastasse il cliente sarebbe obbligato a tornare nello stesso supermercato - una sorta di fidelizzazione forzata del cliente!)
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Cocci di vetro
GECO ha scritto:Mi sarebbe piaciuta vedere la scena. Però attenzione se uno non ha le suole della Contessa mi sa che qualche taglio se lo fa. Il problema delle bottiglie di birra rotte è che spesso i cocci sono curvi. So che nel nord d'Europa danno qualche centesimo se riporti il vuoto, potrebbe essere una soluzione. L'alternativa più cattiva sarebbe far camminare scalzi sui vetri chi butta le bottiglie a terra.
Un po' di suole le devi avere ma se i vetri sono piatti non fanno niente; se sono curvi come quelli che usano i tanti "camminatori sui vetri" vengono messi sopra una superficie "morbida" che attutisce comunque l'impatto.
Se poi andate a cercare i "numeri di fachirismo", beh qualche taglio se lo fanno, ma vengono eliminati sempre i cocci che costituiscono fondi o colli di bottiglia.
bfpaul
Se poi andate a cercare i "numeri di fachirismo", beh qualche taglio se lo fanno, ma vengono eliminati sempre i cocci che costituiscono fondi o colli di bottiglia.
bfpaul
Re: Cocci di vetro
Non parlo di numeri da fachiro. Semplicemente in strada se becchi il coccio sbagliato (curvo e non piatto ed essendo su asfalto l'impatto è secco) ti fai del male. Però da quando vado scalzo non mi è mai capitato non so se per fortuna o per attenzione. Per ora al massimo qualche micro scheggia che essendo micro fa danni micro. Però se uno si distrae non è da ecludere che quello che dico possa succedere anche se per me è raro.
GECO- Numero di messaggi : 1085
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Cocci di vetro
GECO ha scritto:Non parlo di numeri da fachiro. Semplicemente in strada se becchi il coccio sbagliato (curvo e non piatto ed essendo su asfalto l'impatto è secco) ti fai del male. Però da quando vado scalzo non mi è mai capitato non so se per fortuna o per attenzione. Per ora al massimo qualche micro scheggia che essendo micro fa danni micro. Però se uno si distrae non è da ecludere che quello che dico possa succedere anche se per me è raro.
Appunto.
E visto che noi non siamo fachiri ma discutiamo di cose pratiche vissute sulla nostra pelle (dei piedi) è verissimo quanto dici. Un po' di "scanner ottico" a distanza fino a 6 -8 metri avanti a noi ci eviterà al 99% il rischio di tagli da vetro.
Però a volte si trovano scheggette di vetro che restano invisibili ed "armate" verso l'alto, magari fra la piastrelle di un marciapiede dove mai te le aspetteresti ed allora può bastare distrarsi un attimo per sentire il tipico "track" che indica un buco nel piede.
Ovviamente non capita sempre ma così mi è capitato due volte in tanti anni; se poi parliamo di spine, beh ne ho riportato a casa diverse dopo escursioni in montagna perchè ho dovuto passare su rovi in corrispondenza di ruscelli & C. Qualche volta erano proprio messe male e ho dovuto dedicarmi agli scavi archeologici, altre volte ci ho potuto camminare su per giorni e in seguito le ho levate senza troppa difficoltà.
bfpaul
E visto che noi non siamo fachiri ma discutiamo di cose pratiche vissute sulla nostra pelle (dei piedi) è verissimo quanto dici. Un po' di "scanner ottico" a distanza fino a 6 -8 metri avanti a noi ci eviterà al 99% il rischio di tagli da vetro.
Però a volte si trovano scheggette di vetro che restano invisibili ed "armate" verso l'alto, magari fra la piastrelle di un marciapiede dove mai te le aspetteresti ed allora può bastare distrarsi un attimo per sentire il tipico "track" che indica un buco nel piede.
Ovviamente non capita sempre ma così mi è capitato due volte in tanti anni; se poi parliamo di spine, beh ne ho riportato a casa diverse dopo escursioni in montagna perchè ho dovuto passare su rovi in corrispondenza di ruscelli & C. Qualche volta erano proprio messe male e ho dovuto dedicarmi agli scavi archeologici, altre volte ci ho potuto camminare su per giorni e in seguito le ho levate senza troppa difficoltà.
bfpaul
Re: Cocci di vetro
Mi è capitato la notte di Natale: una micromicroscheggia che si è piantata nell'arcata. A tratti non faceva male e credevo che fosse andata via da sé. Poi il giorno dopo è ricomparso il dolore e allora con un taglierino affilato ho tolto un poco di pelle intorno al buco (che ho faticato ad individuare) e l'ho estratta. Danno quasi niente, tanto che non ho messo nemmeno il cerotto.
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L'impossibile non esiste.
Re: Cocci di vetro
bfpaul ha scritto:
Però a volte si trovano scheggette di vetro che restano invisibili ed "armate" verso l'alto, magari fra la piastrelle di un marciapiede dove mai te le aspetteresti ed allora può bastare distrarsi un attimo per sentire il tipico "track" che indica un buco nel piede.
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Ciàoooooo!!!!!!!
E' quello che mi è successo anni fà al market del camping, forse ne avevo già parlato...
Nella la piccolissima fessura tra due piastrelle del pavimento si era infilata una graffetta di cucitrice (quelle un po' grosse che si usano per attaccare i manifesti alle tavolette di legno). Ovviamente con le due punte in alto. ZACCHETE! Beccata in pieno col tallone!
Piantata del tutto (circa 7-8 mm). L' "estrazione" fu un po' traumatica...
Ciaoooooooo!!!!!!!
- A - N - D - Y -
Andy- Numero di messaggi : 301
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Appleseed- Vicepresidente Club NatiScalzi
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