Tornerà il sole?

federicob ha scritto:Uffa ragazzi,che palle!Non so da voi,ma quì a Parma non se ne può più di acqua!Se piove non riesco a camminare scalzo ne tantomeno in infradito,mi bagno i pantaloni!Qualcuno mi capisce????Si perchè non posso arrotolarli alla caviglia,ma ve lo immaginate uno che cammina scalzo sotto la pioggia invernale e per giunta con i pantaloni arrotolati????(A parte che sono munito di sabot per queste gionate piovose,quindi,via,sempre senza calze).Invece,se c'è sereno,è molto più facile!Voglio essere ottimista,non mollo,tengo duro.Arriveranno tempi migliori.Impegnamoci:facciamo tornare il sole! Chicco.

bfpaul ha scritto:Devi avere i pantaloni sempre un po' corti (10-15 cm dal suolo) e vedrai che solo se ci sono vari cm di acqua te li bagnerai!

Come i pinocchietti che sono solito indossare (vedi fotografie).
Comunque in questa stagione non è facile.
Il freddo che provo ai piedi nudi è così moderato da essere addirittura piacevole, ma è la gente che ti frena.
In estate qualche sguardo o qualche commento, ma adesso le bocche si spalancano e chi ti incontra abbassa addirittura lo sguardo: paura del folle?

lucignolo ha scritto:

bfpaul ha scritto:Devi avere i pantaloni sempre un po' corti (10-15 cm dal suolo) e vedrai che solo se ci sono vari cm di acqua te li bagnerai!

Come i pinocchietti che sono solito indossare (vedi fotografie).
Comunque in questa stagione non è facile.
Il freddo che provo ai piedi nudi è così moderato da essere addirittura piacevole, ma è la gente che ti frena.
In estate qualche sguardo o qualche commento, ma adesso le bocche si spalancano e chi ti incontra abbassa addirittura lo sguardo: paura del folle?

Marco53 ha scritto:Saluti sguazzanti.
Marco

Marco53 ha scritto:Per fortuna c'era nessuno, perché sono ancora come Flavio ma spero di diventare presto come Paolo...

Eh, Paolo Selis rimane su posizioni apparentemente irraggiungibili.
Una volta dissi che bisognerebbe essere in pensione, ma non basta.
Ci vuole un po' di faccia tosta, cosa che si acquista con solide motivazioni (non si deve essere barefooter per hobby, ma per vocazione), con santa pazienza e con un briciolo di iniziale masochismo psicologico.
Poi, forse, si diventa insensibili alle opinioni altrui.
Tutto sommato, considerando che mi sono scalzato in pubblico a metà del 2006, non posso lamentarmi.
Però vorrei fare molto di più, ma sono ancora troppo vergognoso.
Che !!
Tre passi avanti e due indietro: quindi passo dopo passo avanti con fatica, un po' col freno a mano tirato.
Se poi ci si mette tua moglie a farti sentire fuori posto e fuori stagione...........!
Ma anche altri scalzi la pensano così.
Boh, forse hanno anche ragione, ma io continuo a pensare che andare a piedi nudi ti da una gioia interiore che non si può spiegare a chi non prova la stessa sensazione ed è bello sempre, in qualsiasi stagione.

lucignolo ha scritto:

Marco53 ha scritto:Per fortuna c'era nessuno, perché sono ancora come Flavio ma spero di diventare presto come Paolo...

Eh, Paolo Selis rimane su posizioni apparentemente irraggiungibili.
Una volta dissi che bisognerebbe essere in pensione, ma non basta.
Ci vuole un po' di faccia tosta, cosa che si acquista con solide motivazioni (non si deve essere barefooter per hobby, ma per vocazione), con santa pazienza e con un briciolo di iniziale masochismo psicologico.
Poi, forse, si diventa insensibili alle opinioni altrui.
Tutto sommato, considerando che mi sono scalzato in pubblico a metà del 2006, non posso lamentarmi.
Però vorrei fare molto di più, ma sono ancora troppo vergognoso.
Che !!
Tre passi avanti e due indietro: quindi passo dopo passo avanti con fatica, un po' col freno a mano tirato.
Se poi ci si mette tua moglie a farti sentire fuori posto e fuori stagione...........!
Ma anche altri scalzi la pensano così.
Boh, forse hanno anche ragione, ma io continuo a pensare che andare a piedi nudi ti da una gioia interiore che non si può spiegare a chi non prova la stessa sensazione ed è bello sempre, in qualsiasi stagione.

federicob ha scritto:Che bella frase quella di Paul,:non bisogna essere barefooter per hobby,ma per vocazione.Molte volte mi chiedo se sono veramente barefooter,o semplicemente uno a cui piace stare scalzo.Sì perchè secondo me c'è differenza.Qualcuno mi corregga se sbaglio,ma secondo me,la definizione di barefooter,significa vivere a piedi nudi,cioè 24 ore per 365 giorni l'anno.Chi pratica il barefooting non a tempo pieno,(tipo me),cioè che sta periodicamente scalzo,ma anche calzato,anche solo in infradito,è sempre barefooter?So che la mia domanda potrebbe essere banale,però ci ho pensato più volte....Chicco.

bfpaul ha scritto:

federicob ha scritto:Che bella frase quella di Paul,:non bisogna essere barefooter per hobby,ma per vocazione.Molte volte mi chiedo se sono veramente barefooter,o semplicemente uno a cui piace stare scalzo.Sì perchè secondo me c'è differenza.Qualcuno mi corregga se sbaglio,ma secondo me,la definizione di barefooter,significa vivere a piedi nudi,cioè 24 ore per 365 giorni l'anno.Chi pratica il barefooting non a tempo pieno,(tipo me),cioè che sta periodicamente scalzo,ma anche calzato,anche solo in infradito,è sempre barefooter?So che la mia domanda potrebbe essere banale,però ci ho pensato più volte....Chicco.

Eh, Chicco ne abbiamo parlato di questa cosa!
Però siccome non puoi leggerti tutto ciò che è stato scritto, è bene ripetere anche per chi ha cominciato a seguirci di recente e non si è ancora reso presente (e forse non lo farà mai ...)
Dunque, barefooter è uno che va scalzo e anch'io a suo tempo mi sono posto le tue stesse domande. Franco mi disse che non era il caso di misurare i minuti o i km ed ho sempre ritenuto che fosse una risposta saggia.
Poi Tiziana parlò di "anima scalza" intendendo colui che si sente pienamente sé stesso solo quando va scalzo ed ho provato a riproporre la questione, ma capirai, tutti si sentono così ....
Allora senza far torto a nessuno e ragionando "con i piedi per terra" come ogni barefooter è obbligato a fare, direi: tutti quelli che vanno scalzi sono barefooters, ma quelli che provano ad andare scalzi appena possono cercando di superarsi ogni giorno, sono ancor più barefooters.
E così spero di non aver creato categorie o gradini che vengono rifiutati sempre, anche se non si aveva intenzione di costruirne.
Poi ci sono le accezioni e nel sito sono indicate: barefooter cittadino, hiker, stagionale, ecc; infine ci sono i barefooters Soci del Club, e qui la differenza è evidente!! Grazie Paul.Ammetto la mia "sprovveddutaggine" in materia.Anche se ho letto i vari forum,sicuramente mi è sfuggito qualcosa.Pazienza,vorrà dire che riguarderò con più attenzione i vostri post.Non vorrei mai avere,come tu hai giustamente sottolineato,creato categorie o altro.Come ripeto,essendo "nuovo" di questa esperienza,ho bisogno di essere "guidato ed educato"nelle mie osservazioni riguardo l'argomento.Non vorrei MAI,sollevare polemiche inutili,quindi chi legge i miei post,porti pazienza per le mie esternazioni.(Per questa volta mi bacchetto da solo....). Chicco.

bfpaul

federicob ha scritto:

bfpaul ha scritto:

federicob ha scritto:Che bella frase quella di Paul,:non bisogna essere barefooter per hobby,ma per vocazione.Molte volte mi chiedo se sono veramente barefooter,o semplicemente uno a cui piace stare scalzo.Sì perchè secondo me c'è differenza.Qualcuno mi corregga se sbaglio,ma secondo me,la definizione di barefooter,significa vivere a piedi nudi,cioè 24 ore per 365 giorni l'anno.Chi pratica il barefooting non a tempo pieno,(tipo me),cioè che sta periodicamente scalzo,ma anche calzato,anche solo in infradito,è sempre barefooter?So che la mia domanda potrebbe essere banale,però ci ho pensato più volte....Chicco.

Eh, Chicco ne abbiamo parlato di questa cosa!
Però siccome non puoi leggerti tutto ciò che è stato scritto, è bene ripetere anche per chi ha cominciato a seguirci di recente e non si è ancora reso presente (e forse non lo farà mai ...)
Dunque, barefooter è uno che va scalzo e anch'io a suo tempo mi sono posto le tue stesse domande. Franco mi disse che non era il caso di misurare i minuti o i km ed ho sempre ritenuto che fosse una risposta saggia.
Poi Tiziana parlò di "anima scalza" intendendo colui che si sente pienamente sé stesso solo quando va scalzo ed ho provato a riproporre la questione, ma capirai, tutti si sentono così ....
Allora senza far torto a nessuno e ragionando "con i piedi per terra" come ogni barefooter è obbligato a fare, direi: tutti quelli che vanno scalzi sono barefooters, ma quelli che provano ad andare scalzi appena possono cercando di superarsi ogni giorno, sono ancor più barefooters.
E così spero di non aver creato categorie o gradini che vengono rifiutati sempre, anche se non si aveva intenzione di costruirne.
Poi ci sono le accezioni e nel sito sono indicate: barefooter cittadino, hiker, stagionale, ecc; infine ci sono i barefooters Soci del Club, e qui la differenza è evidente!!

bfpaul

Grazie Paul.
Ammetto la mia "sprovveddutaggine" in materia. Anche se ho letto i vari forum, sicuramente mi è sfuggito qualcosa. Pazienza,vorrà dire che riguarderò con più attenzione i vostri post. Non vorrei mai avere, come tu hai giustamente sottolineato, creato categorie o altro. Come ripeto, essendo "nuovo" di questa esperienza, ho bisogno di essere "guidato ed educato" nelle mie osservazioni riguardo l'argomento. Non vorrei MAI, sollevare polemiche inutili, quindi chi legge i miei post, porti pazienza per le mie esternazioni. (Per questa volta mi bacchetto da solo....). Chicco.

Marco53 ha scritto:Sì sì che si può. Basta un pochino di allenamento e una buona copertura del resto del corpo. Non è necessario fare chilometri. All'inizio bastano anche 500 metri. Bravo Chicco che hai approfittato di queste giornate sui 10-12°C. Con un po' di tempra e allenamento si scoprirà che non sarà nemmeno necessario poi coprirsi oltremodo per compensare, anzi, il corpo richiederà perfino qualcosa di meno pesante. Poi tornerà il freddo (dicono) con nevicate anche in pianura (dicono). Io ci spero per potermi fare ancora una bella passeggiata da Yeti sulla neve.
A proposito. Ieri per una cena natalizia dalla nostra vicina di casa con altre famiglie del condominio (caso raro, eh?), la mia vicina ha insistito perché venissi assolutamente com'ero, data l'informalità della cosa, e cioè... scalzo
Lei ha detto che ormai considera i miei piedi rosei sopra (e nerastri sotto, questo lo aggiungo io ) come parte integrante del condominio, avendo abolito le pantofole ormai da oltre 5 anni... Il che è un bel risultato, non c'é che dire e conferma anche un mio vecchio post in cui accennavo che la consuetudine fa l'abitudine e quando uno è abituato a conoscerti ti prende anche con quelle scarpe naturali che il Padreterno ci ha dato.
Chiaramente non ho insistito per mettere le scarpe.
Saluti da cenone (con tanto di trombosi da cibo...)
Marco

federicob ha scritto:Non ho resistito,e tolte le infradito,ho camminato scalzo lungo la spiaggia,per poi "osare"bagnare i piedi nell'acqua,che credevo gelida,ed invece,con mia grande sorpresa,l'ho trovata tiepida.

federicob ha scritto:......sono sicuro che passata questa burrasca ventosa,molto presto riusciremo a trascorrere una piacevole giornata assieme a voi.

federicob ha scritto:Hahaha!Quando è venuta la prima neve a Parma,anche io nel mio giardino mi sono divertito come un bambino,a camminarci scalzo,giusto per lasciare le impronte,quindi,caro Alex,non sei stato il solo a provare!Anche io,in questi giorni di freddo gelido,trovo decine di occhi inorriditi nel vedermi in infradito per strada,(ora come ora,con l'asfalto bagnato,non mi va di camminare proprio a piedi nudi).Qualcuno mi capisce se dico che però,questo freddo,lo godo nei miei piedi scalzi?Voglio dire,quando esco di casa,devo essere ben coperto nella gola,ed avere come sempre giubbotti pesanti,ma i piedi,quelli no! Chicco.

federicob ha scritto:ho approfittato per fare un'ulteriore uscita scalzo,camminando,ovviamente ben coperto,ma calpestando marciapiedi ancora con la neve,senza sofferenze o altro.Aggiungo che quando non vado scalzo,comunque indosso regolarmente infradito.Credo di avere oramai abituato il mio corpo e soprattutto i miei piedi,ad affrontare l'inverno senza problemi Chicco.

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Ciaooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!
Sono or ora tornato da una mini-escursione (con pic-nic sulla neve) nei pressi di Oropa, zona da sci fuori pista. Altitudine 1000 metri, 50 cm di neve, temperatura meno 1 all'ombra; con termometro disteso al sole picchiante, invece, 23 gradi!! Grazie alla totale assenza di vento, me ne sono rimasto scalzo e a torso nudo per circa 2 ore (sdraiato su coperta termica, impermeabile, vabbé...). Ho percorso scalzo i 300 metri dall'auto al mio solito pianoro (tutti innevati) sia all'andata che al ritorno. Appena risalito in auto e asciugato non ho provato alcuna "terribile" sensazione. E' solo questione di abitudine e ci si abitua molto, molto in fretta. Per me è stata spaventosa solo la prima volta, l'anno scorso: per almeno un quarto d'ora, una volta in auto, mi sembrava di avere i piedi nell'olio bollente. L'ho rifatto il giorno dopo (stesso luogo, stesse condizioni; ormai per me è un appuntamento fisso...) e la sgradevole sensazione era quasi del tutto svanita. Adesso... pfffff!!! E' una pacchia!!
Mi rivolgo ai carissimi bf freddolosi: possibile che dopo aver vinto gli sguardi e i pregiudizi della gente (e qui ci vogliono davvero due palle così!)
vi lasciate spaventare da qualche iniziale brivido freddo?