In viaggio con la moglie ma senza le scarpe
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In viaggio con la moglie ma senza le scarpe
Questo è il secondo round dopo il mio post "2432 km a piedi nudi". In effetti i nuovi posti dove sono stato per il raduno delle vecchie Volkswagen a trazione posteriore, mi hanno indotto a tornarci con la consorte. Si trattava di posti bellissimi nel Weserbergland (cioé la zona montuosa attorno al fiume Weser), fra cui Hameln, la cittadina del Pifferaio Magico, che questa volta mi sono soffermato a visitare. La città è molto bella e i topini ne sono diventati parte. Bisogna anche stare attenti a non farsi morsicare da quelli per strada...
La storia del pifferaio che libera la città dai topi è sfruttata anche a scopo turistico e folcloristico, ma a parte questo bisogna dire che il senso di umorismo ha spinto anche a produrre delle scatole di "filetto di topo" in vendita (ma ovviamente contenenti carne normale):
Nel luogo dove avevo scelto l'albergo, il paesino di Lügde, ha una fontana con le sculture di un pastore con 4 capre e una capretta, molto simpatica.
Non molto distante, appena una sessantina di chilometri, c'é un interessante doppio museo chiamato PS.Speicher (letteralmente il granaio dei cavalli vapore). Un autentico antico granaio/mulino/magazzino di 5 piani, ora attrezzato a contenere motociclette e automobili, in quantità soddisfacente a rendere felici gli appassionati delle une e delle altre. Oltre ad avere alcune sale dedicate ai prodotti degli anni Cinquanta e un Milchbar studiato come arredamento per riprodurre uno di quei posti anni Cinquanta dove servivano i frappé. Naturalmente nessuna obiezione al fatto che mi sia presentato scalzo a prendere il biglietto.
Questo museo ha una piccola dependance ospitata nel capannone di una fabbrica, collegata con navetta ma aperta solo il sabato. Essendo in una zona industriale, questi lavorano fino al venerdì e non possono avere turisti in giro e poi la domenica fanno giustamente festa. Qui sono parcheggiati più di 200 mezzi storici industriali che vanno dal motofurgone Casalini David 50cc del 1964 per dire un mezzo leggero di produzione nostrana, fino ai Büssing Commodore e Krupp Titan per citare due camion pesanti. Una cosa veramente impressionante per un appassionato. Nella foto sotto tento di fare l'avviamento a manovella di un Büssing-NAG dell'inizio anni Trenta ma lo scricchiolino (di una vertebra) mi ha consigliato di desistere.
Dopo la zona del Weser è stata la volta di Amburgo. La seconda città tedesca dopo Berlino e assolutamente sorprendente. Non mi immaginavo una città così viva e vivace, con architetture moderne e ardite eppure piacevoli inserite in un contesto che è stato devastato durante la guerra. Proprio affascinante, tanto che ho chiesto in hotel di poter restare una notte in più. Anche qui la maggior parte delle visite le ho fatte scalzo. Non però al Miniature Wunderland, una ferrovia in miniatura che occupa ora uno spazio di 1300 metri quadri e 2000 treni in movimento. Per avere un'idea andate a cercare su YouTube e resterete a bocca aperta. Qui la folla è tanta e la parte dei piedi praticamente sempre al buio dove non vedi dove vai a sbattere e poi il rischio che qualche bambino o (peggio) adulto ci zompi sopra è elevato. Ho ritenuto che un minimo di protezione (benché solo con le Birkenstock, e non con scarpe blindate come queste sotto) fosse necessaria.
Belle vero? Eleganti, raffinate, per nulla aggressive e anche a buon mercato...
In altri musei è stato tutto più facile. Faccio notare fra l'altro che tutti quelli che ho visto avevano decine di armadietti gratuiti con chiave dove riporre zainetti, borse, eventuali scarpe ecc, in modo da procedere alla visita leggeri e con solo la macchina fotografica e le batterie di ricambio in tasca...
Qui sono al Prototyp Museum di Amburgo. Principalmente ospita auto da corsa e soprattutto Porsche e cimeli della famiglia Porsche e ovviamente anche qualche Volkswagen. Ogni vettura è identificata con un inconsueto cartello "affogato" nel pavimento e illuminato.
Purtroppo di gente scalza neanche a parlarne. In tutta Amburgo ho avvistato appena 1 ragazzo e 2 ragazze che passeggiavano sulle banchine vicino agli imbarchi per le visite del porto, scalzi e senza scarpe in mano o in borse che non avevano.
Dopo Amburgo, vista la bella giornata di sole, è stata la volta di Lüneburg, che qualcuno di voi un po' botanico, magari avrà sentito parlare per la brughiera, parco nazionale e luogo UNESCO. Ma la cittadina è bellissima e piena di palazzi del 1500-1600, come pure il municipio storico, qui alle mie spalle.
Nel rientro verso casa una sosta a Giegen an den Brenz, per visitare il Museo Steiff dei Peluches. La strada era indicata così, ma, come ho detto, l'unico adeguato ero io.
L'orso alle mie spalle è decisamente più rassicurante di quello che ha aggredito quel viandante in trentino pochi giorni fa. E anche più morbido...
A Biberach ci siamo imbattuti in una festa dei bambini, ma anche qui una sola bimba si è avventurata scalza, mentre io ho preferito farmi ritrarre vicino a un pittore che faceva guardia al Museo d'Arte.
L'ultima notte del mio viaggio di rientro l'ho trascorsa nelle mia beneamata Appenzell. Qui almeno qualche piede ancora libero è facile da vedere, anche se non più come una volta. Nella foto due bambini su tre sono scalzi.
E con questo saluto tutti coloro che le vacanze le hanno già fatte o che devono ancora farle, augurando loro tanto bel tempo e passeggiate scalze. E anche quida scalza.
Mi riferisco all'intervento visto in altro topic che commento qui brevemente. E' assolutamente un copia-incolla già visto che riemerge di tanto in tanto sulla stampa quando non sanno più cosa inventare. Concordo che i sandali aperti siano assolutamente pericolosi perché possono sfilarsi in caso di manovre rapide d'emergenza e magari andare a bloccare un pedale vitale come il freno. Non concordo sul fatto che il pestone si dia meglio con le scarpe. Ormai sono decenni che guido scalzo (anche nei casi in cui porto le scarpe le sfilo perché non riesco più a guidare con) e la presa del piede scalzo sul freno - posso assicurarlo - ha un grip eccezionale. Tutto sta anche a sapere cosa vuol dire ABS e come funziona, e non mollare la presa anche quando il pedale sembra vibrare chissà mai cosa succede...
Ancora buone ferie/vacanze/viaggi e/o riposi estivi a tutti
Marco53
La storia del pifferaio che libera la città dai topi è sfruttata anche a scopo turistico e folcloristico, ma a parte questo bisogna dire che il senso di umorismo ha spinto anche a produrre delle scatole di "filetto di topo" in vendita (ma ovviamente contenenti carne normale):
Nel luogo dove avevo scelto l'albergo, il paesino di Lügde, ha una fontana con le sculture di un pastore con 4 capre e una capretta, molto simpatica.
Non molto distante, appena una sessantina di chilometri, c'é un interessante doppio museo chiamato PS.Speicher (letteralmente il granaio dei cavalli vapore). Un autentico antico granaio/mulino/magazzino di 5 piani, ora attrezzato a contenere motociclette e automobili, in quantità soddisfacente a rendere felici gli appassionati delle une e delle altre. Oltre ad avere alcune sale dedicate ai prodotti degli anni Cinquanta e un Milchbar studiato come arredamento per riprodurre uno di quei posti anni Cinquanta dove servivano i frappé. Naturalmente nessuna obiezione al fatto che mi sia presentato scalzo a prendere il biglietto.
Questo museo ha una piccola dependance ospitata nel capannone di una fabbrica, collegata con navetta ma aperta solo il sabato. Essendo in una zona industriale, questi lavorano fino al venerdì e non possono avere turisti in giro e poi la domenica fanno giustamente festa. Qui sono parcheggiati più di 200 mezzi storici industriali che vanno dal motofurgone Casalini David 50cc del 1964 per dire un mezzo leggero di produzione nostrana, fino ai Büssing Commodore e Krupp Titan per citare due camion pesanti. Una cosa veramente impressionante per un appassionato. Nella foto sotto tento di fare l'avviamento a manovella di un Büssing-NAG dell'inizio anni Trenta ma lo scricchiolino (di una vertebra) mi ha consigliato di desistere.
Dopo la zona del Weser è stata la volta di Amburgo. La seconda città tedesca dopo Berlino e assolutamente sorprendente. Non mi immaginavo una città così viva e vivace, con architetture moderne e ardite eppure piacevoli inserite in un contesto che è stato devastato durante la guerra. Proprio affascinante, tanto che ho chiesto in hotel di poter restare una notte in più. Anche qui la maggior parte delle visite le ho fatte scalzo. Non però al Miniature Wunderland, una ferrovia in miniatura che occupa ora uno spazio di 1300 metri quadri e 2000 treni in movimento. Per avere un'idea andate a cercare su YouTube e resterete a bocca aperta. Qui la folla è tanta e la parte dei piedi praticamente sempre al buio dove non vedi dove vai a sbattere e poi il rischio che qualche bambino o (peggio) adulto ci zompi sopra è elevato. Ho ritenuto che un minimo di protezione (benché solo con le Birkenstock, e non con scarpe blindate come queste sotto) fosse necessaria.
Belle vero? Eleganti, raffinate, per nulla aggressive e anche a buon mercato...
In altri musei è stato tutto più facile. Faccio notare fra l'altro che tutti quelli che ho visto avevano decine di armadietti gratuiti con chiave dove riporre zainetti, borse, eventuali scarpe ecc, in modo da procedere alla visita leggeri e con solo la macchina fotografica e le batterie di ricambio in tasca...
Qui sono al Prototyp Museum di Amburgo. Principalmente ospita auto da corsa e soprattutto Porsche e cimeli della famiglia Porsche e ovviamente anche qualche Volkswagen. Ogni vettura è identificata con un inconsueto cartello "affogato" nel pavimento e illuminato.
Purtroppo di gente scalza neanche a parlarne. In tutta Amburgo ho avvistato appena 1 ragazzo e 2 ragazze che passeggiavano sulle banchine vicino agli imbarchi per le visite del porto, scalzi e senza scarpe in mano o in borse che non avevano.
Dopo Amburgo, vista la bella giornata di sole, è stata la volta di Lüneburg, che qualcuno di voi un po' botanico, magari avrà sentito parlare per la brughiera, parco nazionale e luogo UNESCO. Ma la cittadina è bellissima e piena di palazzi del 1500-1600, come pure il municipio storico, qui alle mie spalle.
Nel rientro verso casa una sosta a Giegen an den Brenz, per visitare il Museo Steiff dei Peluches. La strada era indicata così, ma, come ho detto, l'unico adeguato ero io.
L'orso alle mie spalle è decisamente più rassicurante di quello che ha aggredito quel viandante in trentino pochi giorni fa. E anche più morbido...
A Biberach ci siamo imbattuti in una festa dei bambini, ma anche qui una sola bimba si è avventurata scalza, mentre io ho preferito farmi ritrarre vicino a un pittore che faceva guardia al Museo d'Arte.
L'ultima notte del mio viaggio di rientro l'ho trascorsa nelle mia beneamata Appenzell. Qui almeno qualche piede ancora libero è facile da vedere, anche se non più come una volta. Nella foto due bambini su tre sono scalzi.
E con questo saluto tutti coloro che le vacanze le hanno già fatte o che devono ancora farle, augurando loro tanto bel tempo e passeggiate scalze. E anche quida scalza.
Mi riferisco all'intervento visto in altro topic che commento qui brevemente. E' assolutamente un copia-incolla già visto che riemerge di tanto in tanto sulla stampa quando non sanno più cosa inventare. Concordo che i sandali aperti siano assolutamente pericolosi perché possono sfilarsi in caso di manovre rapide d'emergenza e magari andare a bloccare un pedale vitale come il freno. Non concordo sul fatto che il pestone si dia meglio con le scarpe. Ormai sono decenni che guido scalzo (anche nei casi in cui porto le scarpe le sfilo perché non riesco più a guidare con) e la presa del piede scalzo sul freno - posso assicurarlo - ha un grip eccezionale. Tutto sta anche a sapere cosa vuol dire ABS e come funziona, e non mollare la presa anche quando il pedale sembra vibrare chissà mai cosa succede...
Ancora buone ferie/vacanze/viaggi e/o riposi estivi a tutti
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: In viaggio con la moglie ma senza le scarpe
Che bello! I tuoi viaggi mi fanno venire ancora più voglia di farne uno.
Pigreco- Numero di messaggi : 173
Età : 27
Data d'iscrizione : 24.03.16
In viaggio con la moglie ma senza scarpe.
Ohhhhhhhhh !, finalmente un post che non parla solo di piedi e relative immagini !. Complimenti per il viaggio e la visita ai musei. Grazie per le ( poche purtroppo ) immagini di
meccanica caricate sul forum. Grazie ancora.
Ciao Marco !. P.S ai visto qualche camion Kaelble ?.
meccanica caricate sul forum. Grazie ancora.
Ciao Marco !. P.S ai visto qualche camion Kaelble ?.
F&T- Numero di messaggi : 117
Data d'iscrizione : 12.06.14
In viaggio con la moglie ma senza scarpe.
Vi ringrazio per l'apprezzamento. E' dal 1974 che organizzo le mie ferie con almeno un viaggio all'estero. Ero giovane, squattrinato e il campeggio era d'obbligo. Poi piano piano son cambiate le cose e da quando sono sposato con quella martire di mia moglie (che si deve sorbire come minimo uno o due musei a soggetto automobilistico ad ogni viaggio), amiamo andare all'avventura senza Trivaghi e Booking di sorta. In qualsiasi Paese ci troviamo al di là delle Alpi.
Attorno alle 17 massimo 17,30 inizia la ricerca di un albergo-pensione o bed&breakfast, senza troppi fronzoli e non troppo costoso. Capirete, di solito ci si ferma una notte. Ad Amburgo era diverso, ma la fortuna è stata trovare un piccolo motel in una periferia comunque non lontana dal centro (6 fermate di metro) e nello stesso tempo a soli 50 metri dalla fermata stessa, in una via tranquilla parallela a quella principale molto trafficata. Devo dire la verità che solo in un caso mi sono presentato alla reception del tutto scalzo (sul lago di Costanza), ma ancora il tabù delle scarpe in testa si fa strada nella mia testolina e allora entro con le infradito (semplici, di gomma), anche se poi magari mi fermo a cena o faccio colazione a piedi nudi. La paura di non essere accettato nelle varie pensioncine o hotel non sono ancora riuscito a superarla del tutto
Poi ogni volta scopro l'estrema cortesia dei gestori e la loro indifferenza al tipo di calzature che porto (o non porto )
Ogni viaggio è preparato solo in parte e gli obiettivi delle varie visite possono cambiare in seguito alle scoperte lungo il percorso, come la chiesa di epoca carolingia a Hoxter-Corvey, che è una cosa abbastanza straordinaria per età e conservazione (vedi foto). Alle volte dipende anche dall'albergo e dai depliantini turistici che mette a disposizione.
Naturalmente non è possibile vedere tutto e ogni viaggio è un compromesso fra arte, storia, costume, musei e ovviamente c'é la parte tecnica. Per fortuna alcuni musei come PS.Speicher sono così ben fatti anche dal punto di vista delle modalità di esposizione che mia moglie riesce perfino a sopravvivere alla visita...
Il museo col deposito di camion è stato scoperto da uno di questi depliantini in quanto allegato a quello del museo già esistente (PS.Speicher di Einbeck), e penso si tratti, per ora, di una soluzione non definitiva, benché - comunque - la maggior parte dei mezzi sia restaurata.
Curiosamente qui l'unico Kaelble presente era uno schiacciasassi... In compenso d'erano diversi camion e trattori pesanti Faun.
Tra l'altro ricordo a chi ancora tentennasse, che una visita a piedi nudi è molto più confortevole che con le scarpe, perché non si hanno pesi ai piedi e ci si stanca molto ma molto meno.
Ormai ho una certa esperienza in queste cose, però non so se dilungarmi in questa sede. Chi desidera magari scambiare qualche informazione più precisa può richiedere la mail al webmaster.
Saluti senza servosterzo...
Marco53
Attorno alle 17 massimo 17,30 inizia la ricerca di un albergo-pensione o bed&breakfast, senza troppi fronzoli e non troppo costoso. Capirete, di solito ci si ferma una notte. Ad Amburgo era diverso, ma la fortuna è stata trovare un piccolo motel in una periferia comunque non lontana dal centro (6 fermate di metro) e nello stesso tempo a soli 50 metri dalla fermata stessa, in una via tranquilla parallela a quella principale molto trafficata. Devo dire la verità che solo in un caso mi sono presentato alla reception del tutto scalzo (sul lago di Costanza), ma ancora il tabù delle scarpe in testa si fa strada nella mia testolina e allora entro con le infradito (semplici, di gomma), anche se poi magari mi fermo a cena o faccio colazione a piedi nudi. La paura di non essere accettato nelle varie pensioncine o hotel non sono ancora riuscito a superarla del tutto
Poi ogni volta scopro l'estrema cortesia dei gestori e la loro indifferenza al tipo di calzature che porto (o non porto )
Ogni viaggio è preparato solo in parte e gli obiettivi delle varie visite possono cambiare in seguito alle scoperte lungo il percorso, come la chiesa di epoca carolingia a Hoxter-Corvey, che è una cosa abbastanza straordinaria per età e conservazione (vedi foto). Alle volte dipende anche dall'albergo e dai depliantini turistici che mette a disposizione.
Naturalmente non è possibile vedere tutto e ogni viaggio è un compromesso fra arte, storia, costume, musei e ovviamente c'é la parte tecnica. Per fortuna alcuni musei come PS.Speicher sono così ben fatti anche dal punto di vista delle modalità di esposizione che mia moglie riesce perfino a sopravvivere alla visita...
Il museo col deposito di camion è stato scoperto da uno di questi depliantini in quanto allegato a quello del museo già esistente (PS.Speicher di Einbeck), e penso si tratti, per ora, di una soluzione non definitiva, benché - comunque - la maggior parte dei mezzi sia restaurata.
Curiosamente qui l'unico Kaelble presente era uno schiacciasassi... In compenso d'erano diversi camion e trattori pesanti Faun.
Tra l'altro ricordo a chi ancora tentennasse, che una visita a piedi nudi è molto più confortevole che con le scarpe, perché non si hanno pesi ai piedi e ci si stanca molto ma molto meno.
Ormai ho una certa esperienza in queste cose, però non so se dilungarmi in questa sede. Chi desidera magari scambiare qualche informazione più precisa può richiedere la mail al webmaster.
Saluti senza servosterzo...
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: In viaggio con la moglie ma senza le scarpe
Marco i tuoi viaggi sono sempre interessanti. Se credi di andare troppo OT in questa sezione prosegui la discussione con i particolari tecnico-informativi sul Forum "A piede libero.... "
bfpaul
bfpaul
Re: In viaggio con la moglie ma senza le scarpe
Grazie Paolo per il suggerimento, però, dato che sono sbadato, volevo dire a F&T che invece di camion Kaelble ce n'erano due, uno un classico "musone" ma ho sballato la foto, e uno a cabina avanzata del 1955, un KDV832 Sf da 200 cavalli che all'epoca erano davvero tanti. Di questo pubblico qui la foto perché così resta di risposta alla richiesta visto che se ne è parlato, e poi, eventualmente, transito sul "A Piede Libero..." se si vuole continuare l'argomento.
Grazie per la comprensione di tutti e beccatevi il camion Kaelble anche senza piedi...
Devo dire che conservo ancora - pur non più giovanissimo - la passione per i mezzi stradali e per di più quelli comuni, cose che si vedevano sulle strade quand'ero ragazzo, mentre mi piacciono meno i "giocattoli" multimilionari tipo certe Ferrari o altri bolidi che poi su strada è impossibile vedere, anche perché chi va a spendere milioni di euro per una Ferrari, poi si azzarda a mettere il muso della macchina fuori del garage? Molto difficile. Meglio un semplice Maggiolino del '63, o una vecchia 500, una Mini o una R4 o la mitica 2CV... Un po' lente ma sanno ancora far girare la testa della gente...
Saluti camionistici
Marco53
Grazie per la comprensione di tutti e beccatevi il camion Kaelble anche senza piedi...
Devo dire che conservo ancora - pur non più giovanissimo - la passione per i mezzi stradali e per di più quelli comuni, cose che si vedevano sulle strade quand'ero ragazzo, mentre mi piacciono meno i "giocattoli" multimilionari tipo certe Ferrari o altri bolidi che poi su strada è impossibile vedere, anche perché chi va a spendere milioni di euro per una Ferrari, poi si azzarda a mettere il muso della macchina fuori del garage? Molto difficile. Meglio un semplice Maggiolino del '63, o una vecchia 500, una Mini o una R4 o la mitica 2CV... Un po' lente ma sanno ancora far girare la testa della gente...
Saluti camionistici
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
In Viaggio con la moglie ma senza le scarpe.
Volevo risponderti per email, poi l' ho fatto qui.
Bellissimo il design e i colori del Kaelble. Da tanti piccoli particolari della cabina non dimostra i suoi anni. Sono pienamente d' accordo con te sull' argomento auto d' epoca. Vorrei ricordare oltre
alle auto da te citate anche moto come : Vespa, Lambretta, Moton, Mosquito, ecc ... e camion quali : Fiat 615, 682, 690. Alfa Romeo 900 1000. OM Leoncino, Tigrotto, Tigre. Sono questi mezzi,
che con le loro fatiche hanno contribuito alla rinascita del nostro paese. Altro che Ferrari, ecc ... Complimenti per aver detto quello che pensi ( forse fuori dal coro ... ). Grazie, Ciao !
Bellissimo il design e i colori del Kaelble. Da tanti piccoli particolari della cabina non dimostra i suoi anni. Sono pienamente d' accordo con te sull' argomento auto d' epoca. Vorrei ricordare oltre
alle auto da te citate anche moto come : Vespa, Lambretta, Moton, Mosquito, ecc ... e camion quali : Fiat 615, 682, 690. Alfa Romeo 900 1000. OM Leoncino, Tigrotto, Tigre. Sono questi mezzi,
che con le loro fatiche hanno contribuito alla rinascita del nostro paese. Altro che Ferrari, ecc ... Complimenti per aver detto quello che pensi ( forse fuori dal coro ... ). Grazie, Ciao !
F&T- Numero di messaggi : 117
Data d'iscrizione : 12.06.14
In Viaggio con la moglie ma senza le scarpe.
Contattami pure per mail, mi farà piacere. Solo nei prossimi giorni riparto per la Toscana.
Saluti a tutti
Marco53
Saluti a tutti
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
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