oggi mi sono rinnegato

andando a pranzo alla solita tavola calda nel solito centro commerciale mi è venuta l'ansia di farlo scalzo ed ho finito per cedere alle mie paure indossando le infradito
è possibile che sapendo che molta gente è rientrata al lavoro rispetto alla scorsa settimana, temevo che il livello di visibilità/osservazione sia aumentato, oppure che io abbia sviluppato pensieri inconsci di inadeguatezza o insicurezza (non che questa sia una novità), ma la bottom line è che non me la sono sentita di fare quel che ho fatto tutta la scorsa settimana
poi, una volta seduto mi sono detto che ero un pò coglioncello e che non avevo motivo di sentirmi a disagio e quindi finito il pranzo ho rimesso le infradito nello zainetto e sono andato in giro (tabacchino, caffé, ottico) a piedi nudi
in effetti ho notato più sguardi e risolini dei giorni scorso, ma forse soltanto perchè ero più "in attesa" che ciò succedesse di quanto non lo fossi in precedenza
questa cosa mi fa riflettere, a priori mi fa rodere non poco, e volevo condividerla con voi (già sapendo che qualcuno mi lancerà strali e qualcun altro sarà più comprensivo ...) soprattutto in vista della stagione autunnale e invernale .....

Ciao
Robi

PS - come condiviso con Mau, Roma è decisamente diversa da Milano quanto a manifestazioni (anche di disapprovazione) da parte delle persone e questo non lo posso cambiare ...

Anche a me capita la stessa cosa. Una stessa situazione già vissuta, alle volte l'affronto con meno spavalderia delle volte precedenti...
Mi faccio mille pensieri: c'è più gente..quello mi guarda..sarò ridicolo.. Il più delle volte quello che mi fa forza è urlarmi nella testa: MA CHE CAZZ ME NE FREGA!!! NON STO FACENDO NIENTE DI MALE!!! Però c'è ancora mooooooolto da lavorare...

Se vi può consolare a volte mi capita ancora dopo una decina di anni che ho cominciato a girare scalzo in città , anche se sempre più raramente. Pazienza, non stiamo facendo nessuna gara, godiamo piuttosto delle sensazioni che proviamo quando lo facciamo.

Danyscalzo ha scritto:Però c'è ancora mooooooolto da lavorare...

sapessi quanto anche da queste parti a dispetto del mio ripetermi le stesse cose che dici tu
quel che è paradossale, come ho già detto altre volte, è che non mi crea problemi con gente che m conosce personalmente, anche se magari non bene come il barista, il barbiere o il meccanico, o addirittura i colleghi, mentre mi fa mette ansia la gente che posso incontrare occasionalmente per strada ...
in parte, e lo so che è una megapipamentale, perchè trovo le reazioni delle persone generalmente peggiorate negli ultimi anni (e mesi) e tendenzialmente molto più aggressive verso qualsiasi cosa che non rientra nei "loro" standard ....

Appleseed ha scritto:Se vi può consolare a volte mi capita ancora dopo una decina di anni che ho cominciato a girare scalzo in città , anche se sempre più raramente. Pazienza, non stiamo facendo nessuna gara, godiamo piuttosto delle sensazioni che proviamo quando lo facciamo.

grazie aiuta a non sentirmi un tordo
è quello che mi sono detto oggi a pranzo ..."se devo farlo è perchè sto bene, se farlo mi crea ansia allora meglio soprassedere (per il momento)"

Robi ha scritto:andando a pranzo alla solita tavola calda nel solito centro commerciale mi è venuta l'ansia di farlo scalzo ed ho finito per cedere alle mie paure indossando le infradito
è possibile che sapendo che molta gente è rientrata al lavoro rispetto alla scorsa settimana, temevo che il livello di visibilità/osservazione sia aumentato, oppure che io abbia sviluppato pensieri inconsci di inadeguatezza o insicurezza (non che questa sia una novità), ma la bottom line è che non me la sono sentita di fare quel che ho fatto tutta la scorsa settimana
poi, una volta seduto mi sono detto che ero un pò coglioncello e che non avevo motivo di sentirmi a disagio e quindi finito il pranzo ho rimesso le infradito nello zainetto e sono andato in giro (tabacchino, caffé, ottico) a piedi nudi
in effetti ho notato più sguardi e risolini dei giorni scorso, ma forse soltanto perchè ero più "in attesa" che ciò succedesse di quanto non lo fossi in precedenza
questa cosa mi fa riflettere, a priori mi fa rodere non poco, e volevo condividerla con voi (già sapendo che qualcuno mi lancerà strali e qualcun altro sarà più comprensivo ...) soprattutto in vista della stagione autunnale e invernale .....

Ciao
Robi

PS - come condiviso con Mau, Roma è decisamente diversa da Milano quanto a manifestazioni (anche di disapprovazione) da parte delle persone e questo non lo posso cambiare ...

Pure io ho vissuto gli stati d'animo e le sensazioni che tu descrivi. Però tu almeno non fare l'errore che ho fatto io tante volte: NON vivere eventuali occasioni in cui "non te la senti" come una sconfitta o un'onta personale! Ricorda che non devi dimostrare nulla a nessuno e non stai sfidando nessuno (men che meno te stesso!).

Semplicemente ora c'è più gente in giro e hai qualche probabilità in più di incappare in commenti o reazioni negative. E (come tu stesso hai pensato) man mano che andremo verso la stagione autunnale, la gente "normale" (in senso dispregiativo per loro) tenderà a coprirsi sempre di più e a vedere con più sorpresa o stupore uno che gira scalzo.
Tu non farne un problema e continua sulla tua strada. Poco per volta vedrai che mostrarti scalzo tra la gente sarà sempre meno un problema.

young_barefooter ha scritto: Pure io ho vissuto gli stati d'animo e le sensazioni che tu descrivi. Però tu almeno non fare l'errore che ho fatto io tante volte: NON vivere eventuali occasioni in cui "non te la senti" come una sconfitta o un'onta personale!

Ciao e grazie
mi sono fatto un'idea del tuo percorso perchè ho letto una marea dei post passati e mi piace avere l'opportunità di dirti personalmente (per quanto virtualmente per ora) che ti ammiro per l'evoluzione che hai avuto e per quanto sei stato perseverante!

young_barefooter ha scritto:Ricorda che non devi dimostrare nulla a nessuno e non stai sfidando nessuno (men che meno te stesso!).

su questo non sono d'accordo, nel senso che la battaglia è proprio con quella parte di me stesso che (ancora e nonostante tutto) si ostina a giocare al ribasso facendosi condizionare o influenzare da quel che gli altri dicono o io penso possano pensare ... il nodo gordiano (per me) è tutto e solo qui ...

young_barefooter ha scritto:Semplicemente ora c'è più gente in giro e hai qualche probabilità in più di incappare in commenti o reazioni negative. E (come tu stesso hai pensato) man mano che andremo verso la stagione autunnale, la gente "normale" (in senso dispregiativo per loro) tenderà a coprirsi sempre di più e a vedere con più sorpresa o stupore uno che gira scalzo.
Tu non farne un problema e continua sulla tua strada. Poco per volta vedrai che mostrarti scalzo tra la gente sarà sempre meno un problema.

lo spero e ci credo
in definitiva Roma non è stata costruita in un giorno (e anche a Dio è servita una settimanella buona per creare il mondo) quindi se anche io ci metto un po di mesi o qualche anno, l'importante è andare avanti

grazie di nuovo
Ciao
Robi

Robi ha scritto:
quel che è paradossale, come ho già detto altre volte, è che non mi crea problemi con gente che m conosce personalmente, anche se magari non bene come il barista, il barbiere o il meccanico, o addirittura i colleghi, mentre mi fa mette ansia la gente che posso incontrare occasionalmente per strada ...

Pensa che per me è l'esatto opposto! Con la gente che mi conosce da tanto tempo (e mi ha sempre visto con le scarpe) trovo più difficile e imbarazzante presentarmi scalzo dall'oggi al domani!
Tieni conto che dopo essermi sposato mi sono trasferito in provincia, mantenendo però i contatti con varie persone del capoluogo: il meccanico, il barbiere, il medico... Ebbene trovo insormontabile l'imbarazzo di presentarmi scalzo da loro, che mi conoscono da tanti anni come "irreprensibile scarpato". Invece con la gente del paesello dove vivo ora (che mi conosceva poco), ho semplicemente iniziato a frequentare negozi e attività varie direttamente scalzo, la gente si è abituata a vedermi così e non ho più particolari timori. Certamente anche al paesello ci ho messo qualche anno a superare i timori ma è stato tutto più facile.

Con la gente che incontro occasionalmente invece vado tranquillo. Chiaramente se mi fissano o commentano mi da fastidio ma probabilmente non li rivedrò mai più e quindi chisseneimporta...

young_barefooter ha scritto:Chiaramente se mi fissano o commentano mi da fastidio ma probabilmente non li rivedrò mai più e quindi chisseneimporta...

esattamente ... mi fissano, commentano e mi da fastidio ... dovrò lavorare per fare spallucce ...

PS - anche io vivo in un paesello però il vantaggio è che è un paese di mare e io ho iniziato quest'estate

Concordo con Sergio. Pure io non riesco a presentarmi scalzo davanti a persone che conosco e non sanno del mio scalzismo.
Con quelle nuove è diverso mi conoscono così.
Purtroppo non è facile trovarsi davanti ad uno o spesso più persone perché forti del gruppo che ti fissano ridacchiano e fanno battute.
Io a Milano vado scalzo raramente. Da mesi ho aumentato perché vado a correre. Cerco di fare lo stesso percorso in modo che magari uno che mi vede più volte si ricorda.
Poi correndo è più difficile che ti infastidiscano perché tu corri via. Poi metto le cuffie che mi sprona a correre ma anche non mi fa sentire eventuali commenti.
Poi credo che associare la cosa alla corsa è diverso. Poi nel parco ci sono altri che corrono e non hanno voglia di fare battute. Anzi nelle poche garette che ho fatto ho ricevuto domande interessate e attestati di stima. Devo vedere come farò quando farà più freddo. Lo scorso inverno ho incominciato a correre con scarpe minimali ma tutte le volte diciamo la verità trovavo una scusa per non scalzarmi perché avevo il timore. Le prime volte che ho provato a correre scalzo nel parco sono rimasto 15 minuti in macchina perché non osavo uscire. Poi ho cominciato portandomi le scarpe nello zainetto o legate in vita sia perché temevo di averne bisogno sia perché pensavo che uno vedendo che ho le scarpe ma non le metto è una scelta e nel caso avrei detto che corro bene così ma nel caso ho le scarpe dando qundi idea di uno che sta facendo una cosa coscientemente. Poi sono riuscito a correre anche senza portare nulla.
Se poi sono con altri scalzi cambia davvero tutto perché ci si da coraggi a vicenda. Così come se sono all'estero o anche via da Milano sono un po' meno teso.
Certo poi c'è anche un discorso di clima quando sarà freddo sarà più difficile non tanto fisicamente, un po' anche, ma soprattutto psicologicamente. Se oggi vado in centro a Milano o a correre nel parco la cosa è un po' strana ma quando farà freddo sarò MOLTO strana. Vediamo non l'ha ordinato il dottore che uno debba andare sempre scalzo.
Certo pure io ho una parte di me che vorrebbe e l'altra che è più cauta/timorosa.

Robi ha scritto:

young_barefooter ha scritto:Chiaramente se mi fissano o commentano mi da fastidio ma probabilmente non li rivedrò mai più e quindi chisseneimporta...

esattamente ... mi fissano, commentano e mi da fastidio ... dovrò lavorare per fare spallucce ...

PS - anche io vivo in un paesello però il vantaggio è che è un paese di mare e io ho iniziato quest'estate

Per vedere che ci fissano vuol dire che li stiamo guardando a nostra volta: più li guardiamo e più ci guardano, funziona così.
Quanto più procediamo sicuri per i fatti nostri, come se avessimo le scarpe, tanto meno attiriamo l'attenzione, e gli sguardi e i commenti.
Provare per credere.

Appleseed ha scritto:Per vedere che ci fissano vuol dire che li stiamo guardando a nostra volta: più li guardiamo e più ci guardano, funziona così.
Quanto più procediamo sicuri per i fatti nostri, come se avessimo le scarpe, tanto meno attiriamo l'attenzione, e gli sguardi e i commenti.
Provare per credere.

la scorsa settimana ci riuscivo, oggi no .... magari ho solo dormito male ...

Per quanto riguarda i mesi più freddi (relativamente, dato che a causa del clima pazzo degli ultimi anni è difficile che faccia periodi lunghi di freddo intenso), considerato anche che l'italiano medio è eccessivamente freddoloso, è chiaro che è molto più difficile passare inosservati quando si è scalzi.
Certamente questo costituisce un ostacolo in più se gli sguardi altrui mettono a disagio, però è una cosa alla quale bisogna farci l'abitudine se si vuole "praticare" anche nei mesi freddi.

Personalmente, nonostante mi infastidiscano gli sguardi altrui, devo dire che quasi preferisco girare scalzo nei periodi freddi.
Il motivo è che, seppur io sia caratterialmente piuttosto insicuro, una parte di me è fortemente orgogliosa e mi preme rendere evidente a tutti che vado scalzo per precisa e ragionata scelta. D'estate potrei anche passare per scalzo "occasionale" (troppo caldo, infradito rotte e così via) MA d'inverno non ci sono scusanti o possibili giustificazioni mentali per chi mi vede.
E poi sinceramente nei mesi freddi spesso la gente è tutta presa tra giacconi e ombrelli e quindi meno attenta a cosa succede attorno, quindi paradossalmente è più facile passare inosservati.

Altro lato pratico della camminata scalza autunnale e invernale è il seguente: a Milano in caso di pioggia intensa molto spesso per le strade (quasi sempre in prossimità degli attraversamenti pedonali) si formano dei vasti laghi (la pulizia dalle foglie cadute degli scoli dell'acqua piovana a volte lascia a desiderare) e muoversi in città indossando calzature diverse da anfibi o stivali significa avere i piedi perennemente zuppi. Se invece si cammina scalzi, anche bagnandosi fino alle caviglie, i piedi si asciugano in pochi minuti...
Spesso in caso di pioggia, quando salgo in treno (scalzo) dopo il lavoro, noto un sacco di gente con le scarpe fradice che starnuta e tira su col naso. Invece io me la rido: in 2 minuti ho i piedi asciutti e caldi, al massimo devo solamente stare attento a non scivolare sui pavimenti lisci della stazione o nei vagoni...

Riguardo invece la questione commenti: personalmente sono stato educato a non esternare al mondo intero commenti o giudizi personali su eventuali diversità/particolarità/stranezze altrui. Questo è a mio avviso un elemento fondamentale della buona educazione e civile convivenza.

Chi si permette di commentare a voce alta o fare dell'ironia vedendoci scalzi è semplicemente un cafone e un poveretto che non merita la minima considerazione. Quello che mi manda in bestia è la precisa volontà di far sì che il diretto interessato senta il commento (quasi sempre detto alle spalle) quasi fosse un povero scemo che non capisce. In questi casi istintivamente mi verrebbe voglia di voltarmi e dirgliene quattro ma poi mi freno e finisco per ignorarli.
In quei momenti risuona nella mia mente una cosa del tipo "comprendi e dimentica: sono persone piccole piccole, non lasceranno alcun segno nel prossimo e nella Storia, li attende solo l'oblio"... Esagero?

Una volta, tanto per raccontarne una, stavo salendo in treno (scalzo, of course) quando alle spalle ho udito distintamente "No, non entrare in quello scompartimento, c'è puzza di piedi!". Giuro che stavo per voltarmi e proporgli una sfida a chi aveva i piedi che puzzavano di più. Indovina chi avrebbe vinto? Però ero reduce da una lunga e stancante giornata lavorativa e mi sono tenuto la proposta per me...

young_barefooter ha scritto:Per quanto riguarda i mesi più freddi (relativamente, dato che a causa del clima pazzo degli ultimi anni è difficile che faccia periodi lunghi di freddo intenso), considerato anche che l'italiano medio è eccessivamente freddoloso, è chiaro che è molto più difficile passare inosservati quando si è scalzi.
Certamente questo costituisce un ostacolo in più se gli sguardi altrui mettono a disagio, però è una cosa alla quale bisogna farci l'abitudine se si vuole "praticare" anche nei mesi freddi.

prima di tutto devo riuscire a capire se resisto al freddo
anche se tendenzialmente qui a Roma il vero freddo lo fa al massimo per una decina di giorni, è anche vero che esiste il "freddo psicologico e consuetudinario" per cui tutti sentono freddo non quando fa freddo ma quando lo dice il calendario (oppure i telegiornali di turno che annunciano ondate polari che nemmeno the day after tomorrow) e si comportano di conseguenza
avendo fatto parte anch'io di questa moltitudine per decenni, dovrò rieducare il mio cervello

young_barefooter ha scritto:Personalmente, nonostante mi infastidiscano gli sguardi altrui, devo dire che quasi preferisco girare scalzo nei periodi freddi.
Il motivo è che, seppur io sia caratterialmente piuttosto insicuro, una parte di me è fortemente orgogliosa e mi preme rendere evidente a tutti che vado scalzo per precisa e ragionata scelta.

che dire ... chapeu è un bel traguardo!

young_barefooter ha scritto:E poi sinceramente nei mesi freddi spesso la gente è tutta presa tra giacconi e ombrelli e quindi meno attenta a cosa succede attorno, quindi paradossalmente è più facile passare inosservati.

dunque ... su questo ho fatto una riflessione proprio ieri ... credo che il (mio) "problema" risieda nella mia curiosità, nel senso che io mi guardo intorno attivamente in continuazione e tendo ad osservare anche i dettagli di cose e persone, e assumo che anche gli altri facciano lo stesso e quindi, se conferisco a loro il mio livello di attenzione, non esiste una ragione al mondo per cui non si debbano/possano accorgere che io sono scalzo ... purtroppo non ho strumenti per verificare il contrario (ancora non riesco a separarmi coscientemente dal mio corpo fisico per osservare cosa avviene, con buona pace di Heisemberg e il suo principio di indeterminazione) e quindi l'unica strada è autoconvincersi che io non sono gli altri e viceversa, ma questa è decisamente una strada lunga ....

in definitiva sono soltanto all'inizio e non avrebbe senso "bruciare" le tappe per poi scottarsi e rinunciare, quindi sto immaginando per quest'inverno una strategia mista per cui starò scalzo dove e quando mi sento a mio agio (paesello) e metterò dei sandali minimalisti nelle altre situazioni (ufficio, cc), e già questo non passerà inosservato, tranne quando il lavoro richiederà altrimenti e dovrò necessariamente mettere delle scarpe chiuse
e vediamo che succede ....

young_barefooter ha scritto:Riguardo invece la questione commenti: personalmente sono stato educato a non esternare al mondo intero commenti o giudizi personali su eventuali diversità/particolarità/stranezze altrui. Questo è a mio avviso un elemento fondamentale della buona educazione e civile convivenza.

likewise ...

young_barefooter ha scritto:Chi si permette di commentare a voce alta o fare dell'ironia vedendoci scalzi è semplicemente un cafone e un poveretto che non merita la minima considerazione. Quello che mi manda in bestia è la precisa volontà di far sì che il diretto interessato senta il commento (quasi sempre detto alle spalle) quasi fosse un povero scemo che non capisce. In questi casi istintivamente mi verrebbe voglia di voltarmi e dirgliene quattro ma poi mi freno e finisco per ignorarli. In quei momenti risuona nella mia mente una cosa del tipo "comprendi e dimentica: sono persone piccole piccole, non lasceranno alcun segno nel prossimo e nella Storia, li attende solo l'oblio"... Esagero?

essendo uno non portato al litigio, probabilmente perchè sono un po pavido e codardo ma tant'è, anche io preferisco ignorare quasi sempre perchè non so mai, visti anche i tempi che corrono, se mi trovo davanti qualcuno che possa reagire fuori dalle righe e un paio di esperienze in passato, non legate allo scalzismo ma che dire spiacevoli è un eufemismo, hanno ben radicato questo timore in me

Robi ha scritto:... purtroppo non ho strumenti per verificare il contrario (ancora non riesco a separarmi coscientemente dal mio corpo fisico per osservare cosa avviene, con buona pace di Heisemberg e il suo principio di indeterminazione) e quindi l'unica strada è autoconvincersi che io non sono gli altri e viceversa, ......

.... potrebbe pur sempre valere la legge dell' "entanglement quantistico" (quanto osservato nell'uno vale istantaneamente anche nell'altro)...

Robi ha scritto:
in definitiva sono soltanto all'inizio e non avrebbe senso "bruciare" le tappe per poi scottarsi e rinunciare, quindi sto immaginando per quest'inverno una strategia mista per cui starò scalzo dove e quando mi sento a mio agio (paesello) e metterò dei sandali minimalisti nelle altre situazioni (ufficio, cc)

Tranquillo, come ti hanno detto già gli altri, non è una gara a chi arriva primo.
E soprattutto, il primo non vince niente

Mau ha scritto: potrebbe pur sempre valere la legge dell' "entanglement quantistico" (quanto osservato nell'uno vale istantaneamente anche nell'altro)...

L'applicazione dell'entanglement quantistico allo scalzismo ha anche una sua base teorica piuttosto fondata, dopotutto i due piedi di una persona sono in entanglement, o entrambi calzati o entrambi scalzi

Robi ha scritto:
essendo uno non portato al litigio, probabilmente perchè sono un po pavido e codardo ma tant'è, anche io preferisco ignorare quasi sempre perchè non so mai, visti anche i tempi che corrono, se mi trovo davanti qualcuno che possa reagire fuori dalle righe e un paio di esperienze in passato, non legate allo scalzismo ma che dire spiacevoli è un eufemismo, hanno ben radicato questo timore in me

Fai benissimo a evitare il confronto lasciando perdere, soprattutto in questi tempi di teste matte!
Io a volte tendo all'aggressività (come qualcun'altro su questo forum ha avuto modo di vedere) ma non ne vado fiero.
Peraltro mi arrabbio di più per questioni ben diverse dai commenti maleducati sui piedi scalzi, magari fosse solo quello...

Comunque diciamo che stare scalzo tira fuori il meglio di me: forse perchè mi fa essere me stesso senza dovermi nascondere in un paio di scarpe o semplicemente perchè essendo più comodo sono anche più rilassato. O forse perchè magari cerco inconsciamente di essere più gentile o amichevole verso il prossimo sperando che questo addolcisca eventuali pregiudizi nei miei confronti...
Credo sia un mix di tanti fattori, però di fatto quando sono scalzo mi sento maggiormente in armonia col mondo e col resto della società.

young_barefooter ha scritto:

Io a volte tendo all'aggressività (come qualcun'altro su questo forum ha avuto modo di vedere) ma non ne vado fiero.

Io l'ho visto !!!
Avete presente Hulk? Solo un filo meno verde... Per fortuna non ce l'aveva con me  .

Robi ha scritto:
prima di tutto devo riuscire a capire se resisto al freddo  
anche se tendenzialmente qui a Roma il vero freddo lo fa al massimo per una decina di giorni, è anche vero che esiste il "freddo psicologico e consuetudinario" per cui tutti sentono freddo non quando fa freddo ma quando lo dice il calendario (oppure i telegiornali di turno che annunciano ondate polari che nemmeno the day after tomorrow) e si comportano di conseguenza
avendo fatto parte anch'io di questa moltitudine per decenni, dovrò rieducare il mio cervello

Discorso piuttosto soggettivo e complesso quello della percezione del caldo/freddo.

Partendo da qualcosa di meno soggettivo la scienza dice che il piede è un importante centro di termoregolazione e svolge inoltre la funzione di vera e propria pompa per facilitare il ritorno del sangue venoso al cuore (essendo noi umani bipedi il sangue venoso deve contrastare la forza di gravità per tornare al cuore dai piedi/gambe). In pratica i vasi sanguigni presenti nel piede a ogni passo vengono "spremuti" spingendo il sangue venoso con maggiore forza, questo a patto di poggiare su delle superfici dure, esattamente come facciamo camminando a piedi nudi (le scarpe ostacolano questo meccanismo perchè frappongono uno strato ammortizzante tra il terreno solido e la pianta del piede).Come se non bastasse i muscoli di piedi e gambe lavorano meno e peggio quando si indossano le scarpe, lavorando meno i muscoli si scaldano meno.

Quindi in linea teorica camminare scalzi anche in caso di freddo dovrebbe garantire maggiore efficienza dei meccanismi fisiologici di termoregolazione del corpo.  
In pratica ci vuole del tempo per recuperare questa efficienza dopo anni di scarpe e abbigliamento pesante. E le sensazioni sono comunque molto soggettive.

Personalmente trovo che da quando ho iniziato a girare scalzo anche nei periodi freddi ho parecchio aumentato la mia resistenza al freddo. E non solo in piedi e gambe! In pratica è come se TUTTO il corpo avesse migliorato la capacità di contrastare la dispersione termica.
E quindi dipendo molto meno dall'abbigliamento per contrastare il freddo: giacche e giacconi sono un lontano ricordo. D'inverno di solito indosso le solite t-shirt o polo di cotone che metto d'estate (la canottiera non la metto da anni) e per uscire aggiungo un maglioncino di cotone (o cotone + sintetico se fa più freddo). E sto alla grande. Tutto ciò a patto di non restare troppo a lungo fermo e di scoprire il più possibile i piedi (l'ideale è stare scalzo).

Malanni da raffreddamento non ne prendo da anni, solamente mi è capitato un paio di volte da prendere il classico virus intestinale dai miei figli (d'inverno scuole e asili spesso si impestano di questi virus!) che in genere mi passa nel giro di una giornata o poco più.
Tutto qua...

P.S: Navigando in rete ho scovato una certa Sabrina Fox, una tedesca che a quanto pare va scalza tutto l'anno (il tedesco non lo mastico ma dalle foto sembra una tosta - e in Germania fa freddino d'inverno!): https://sabrinafox.com/warum-ich-barfuss-gehe/

Mau ha scritto:
.... potrebbe pur sempre valere la legge dell' "entanglement quantistico" (quanto osservato nell'uno vale istantaneamente anche nell'altro)...

il che confermerebbe la mia tesi che tutti hanno il mio stesso livello di attenzione e quindi chiunque nota che sono scalzo ...

un bel casino se fossi così

[quote="cyberteam"]
Tranquillo, come ti hanno detto già gli altri, non è una gara a chi arriva primo.
E soprattutto, il primo non vince niente [quote]

Grazie Giuseppe
arrivare primi può anche essere noioso, meglio essere fuoriclasse

Appleseed ha scritto:

young_barefooter ha scritto:

Io a volte tendo all'aggressività (come qualcun'altro su questo forum ha avuto modo di vedere) ma non ne vado fiero.

Io l'ho visto !!!
Avete presente Hulk? Solo un filo meno verde... Per fortuna non ce l'aveva con me  .

uhm mi sa che i post in cui young si è incazzato me li sono persi, devo andarli a cercare

young_barefooter ha scritto:
Fai benissimo a evitare il confronto lasciando perdere, soprattutto in questi tempi di teste matte!

hai colto esattamente quello cheintendevo

young_barefooter ha scritto:Comunque diciamo che stare scalzo tira fuori il meglio di me: forse perchè mi fa essere me stesso senza dovermi nascondere in un paio di scarpe o semplicemente perchè essendo più comodo sono anche più rilassato. O forse perchè magari cerco inconsciamente di essere più gentile o amichevole verso il prossimo sperando che questo addolcisca eventuali pregiudizi nei miei confronti...
Credo sia un mix di tanti fattori, però di fatto quando sono scalzo mi sento maggiormente in armonia col mondo e col resto della società.

ecco questa è una osservazione che mi ripromettevo di condividere con voi e quale migliore occasione
anche io ho notato che quando sono scalzo mi sento più "buono con gli altri", tendenzialmente sono più chiacchierone anche con chi non conosco e altrettanto tendenzialmente più rilassato (tranne nei casi come ieri) e più amichevole, e mi chiedevo se potesse essere direttamente connesso (camminare scalzi aumenta le endorfine?) oppure se non fosse un riflesso inconscio che cerca di creare una immagine di "affidabilità" preventiva per cui poi se/quando l'interlocutore si accorge che sono scalzo non pensa "oddio questo è un matto" oppure "chissà che vuole" ...
probabilmente un effetto combinato, ma per quanto conosco me stesso "temo" una preponderanza del secondo fattore ....