Quanti chilometri si possono fare scalzi?
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GECO
Mettlog91
BarefootSoul
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Quanti chilometri si possono fare scalzi?
Per conciliarmi il sonno - non che ne abbia bisogno, fortunatamente: di solito crollo in pochi minuti - penso al mio futuro, che implicherà anche una totale libertà nella pratica del barefooting.
E allora mi sono chiesto: dato che veniamo tutti, volenti o nolenti, da decenni se non secoli di uso delle scarpe, quanto a lungo può reggere un piede nudo prima di avere dei problemi?
Immaginiamo, visto che è pura teoria, di poter percorrere solo suolo naturale: niente asfalto, marciapiedi o marmi, ma sentieri di campagna, terra battuta, foglie (non è una cosa campata in aria: sto appunto pensando alla mia vecchiaia lontana dalla città).
Certamente i piedi dei nostri antenati preistorici potevano affrontare anche decine di chilometri al giorno. E lo stesso fanno molte popolazioni del Sud del mondo, che vivono ancora in maniera tradizionale e nelle quali l'uso delle scarpe, anche minimali come sandali o ciabatte, è episodico.
Chiaro che, come in tutte le cose, ci vuole adattamento e allenamento (o, in questo caso, una rieducazione, un ritorno alle origini).
Ma, per esempio, quelli tra voi che sono di più lungo corso quanta strada riescono a percorrere?
Non è una gara, s'intende, solo un far quadrare l'ordine di grandezza.
E allora mi sono chiesto: dato che veniamo tutti, volenti o nolenti, da decenni se non secoli di uso delle scarpe, quanto a lungo può reggere un piede nudo prima di avere dei problemi?
Immaginiamo, visto che è pura teoria, di poter percorrere solo suolo naturale: niente asfalto, marciapiedi o marmi, ma sentieri di campagna, terra battuta, foglie (non è una cosa campata in aria: sto appunto pensando alla mia vecchiaia lontana dalla città).
Certamente i piedi dei nostri antenati preistorici potevano affrontare anche decine di chilometri al giorno. E lo stesso fanno molte popolazioni del Sud del mondo, che vivono ancora in maniera tradizionale e nelle quali l'uso delle scarpe, anche minimali come sandali o ciabatte, è episodico.
Chiaro che, come in tutte le cose, ci vuole adattamento e allenamento (o, in questo caso, una rieducazione, un ritorno alle origini).
Ma, per esempio, quelli tra voi che sono di più lungo corso quanta strada riescono a percorrere?
Non è una gara, s'intende, solo un far quadrare l'ordine di grandezza.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Quanti chilometri si possono fare scalzi?
Da più classica delle risposte, solo personalmente parlando ovviamente, dipende!
Ci sono una serie di fattori...
Incominciando dal clima, le possibili incognite sono davvero tante... pioggia, neve, eccessivo caldo, ecc.. in linea di massima fino a 6-7 gradi non stando fermo riuscirei a stare scalzo H24, con temperature più basse si complicherebbero le cose.
Come distanze invece difficile dirlo, perché potrei solo ipotizzarlo, non essendo mai stato completamente scalzo ininterrottamente per lunghissimi periodi di tempo cerco a grosse linee di fare una stima.
Un 20 di km su sentieri e boschi di montagna in una giornata gli ho tranquillamente fatti, ovviamente farlo tutti i giorni sarebbe più difficile, ma anche vero che i normali sentieri sterrati di campagna sono un po' più facile rispetto a quelli di montagna.
Provo ad immaginare che al momento, dovendo percorrere solo sentieri sterrati, riuscirei a fare 3-4 km al giorno senza avere ripercussioni, distanza poi, a furia dell'allenamento andrebbe ad ogni modo sempre di più ad allungarsi...
La domanda comunque è intrigante e sinceramente mi piacerebbe davvero realmente scoprirlo.
Ci sono una serie di fattori...
Incominciando dal clima, le possibili incognite sono davvero tante... pioggia, neve, eccessivo caldo, ecc.. in linea di massima fino a 6-7 gradi non stando fermo riuscirei a stare scalzo H24, con temperature più basse si complicherebbero le cose.
Come distanze invece difficile dirlo, perché potrei solo ipotizzarlo, non essendo mai stato completamente scalzo ininterrottamente per lunghissimi periodi di tempo cerco a grosse linee di fare una stima.
Un 20 di km su sentieri e boschi di montagna in una giornata gli ho tranquillamente fatti, ovviamente farlo tutti i giorni sarebbe più difficile, ma anche vero che i normali sentieri sterrati di campagna sono un po' più facile rispetto a quelli di montagna.
Provo ad immaginare che al momento, dovendo percorrere solo sentieri sterrati, riuscirei a fare 3-4 km al giorno senza avere ripercussioni, distanza poi, a furia dell'allenamento andrebbe ad ogni modo sempre di più ad allungarsi...
La domanda comunque è intrigante e sinceramente mi piacerebbe davvero realmente scoprirlo.
Mettlog91- Numero di messaggi : 153
Età : 33
Data d'iscrizione : 07.07.18
Re: Quanti chilometri si possono fare scalzi?
Come già detto le variabili sono moltissime.
Temperature?
Tipo di terreno? Perché attenzione per esperienza è molto difficile trovare un percorso di solo terra battuta erbetta e foglie il più delle volte trovi pietre non proprio amichevoli
Proprio allenamento?
Posso dirti che qualche anno fa ho fatto gli untimi 200km del Cammino di Santiago con tappe da 20 - 25km ma non ricordo se sono riuscito a fare almeno 1 tappa completamente scalzo direi a spanne che avrò fatto un 70% scalzo.
Tieni conto che non ero poi così allenato se cerchi su internet troverai alcune persone che hanno fatto tutti gli 800km scalzi.
Io personalmente ho conosciuto una signora canadese che lo ha fatto
A livello di distanza massima conosco 2 persone che hanno corso (in parte camminato) la 100km del passatore scalzi in questo caso su asfalto di diversa qualità una in circa 15 ore l'altro in circa 19 ore. Se cerchi in internet trovi personaggi che hanno fatto cose ancora più impegnative.
Più di una persona che ha corso varie maratone su strada (42km) anche con tempi sotto le 3h30' (io grosso modo in quel tempo avevo corso 32km a Parma) senza andare a scomodare Bikila che vinse l'oro olimpiaco nella maratona di Roma del 1960 scalzo in 2h15...
Tieni conto che queste persone corrono quasi sempre scalze per tutto l'anno facendo magari 2000 o 3000 km in 1 anno...
Uno di loro è salito scalzo sul Rocciamelone facendosi 3000m di dislivello e scendendo in parte scalzo e in parte con five fingers in 7h...
Quindi se uno ha un super allenamento credo che non ci siano quasi limiti a meno di non andare a cercare proprio delle cose davvero estreme. Chiaramente per arrivare a questi livelli si deve avere molta costanza soprattutto nei primi mesi e non fermarsi al primo dolorino o vescica.
Temperature?
Tipo di terreno? Perché attenzione per esperienza è molto difficile trovare un percorso di solo terra battuta erbetta e foglie il più delle volte trovi pietre non proprio amichevoli
Proprio allenamento?
Posso dirti che qualche anno fa ho fatto gli untimi 200km del Cammino di Santiago con tappe da 20 - 25km ma non ricordo se sono riuscito a fare almeno 1 tappa completamente scalzo direi a spanne che avrò fatto un 70% scalzo.
Tieni conto che non ero poi così allenato se cerchi su internet troverai alcune persone che hanno fatto tutti gli 800km scalzi.
Io personalmente ho conosciuto una signora canadese che lo ha fatto
A livello di distanza massima conosco 2 persone che hanno corso (in parte camminato) la 100km del passatore scalzi in questo caso su asfalto di diversa qualità una in circa 15 ore l'altro in circa 19 ore. Se cerchi in internet trovi personaggi che hanno fatto cose ancora più impegnative.
Più di una persona che ha corso varie maratone su strada (42km) anche con tempi sotto le 3h30' (io grosso modo in quel tempo avevo corso 32km a Parma) senza andare a scomodare Bikila che vinse l'oro olimpiaco nella maratona di Roma del 1960 scalzo in 2h15...
Tieni conto che queste persone corrono quasi sempre scalze per tutto l'anno facendo magari 2000 o 3000 km in 1 anno...
Uno di loro è salito scalzo sul Rocciamelone facendosi 3000m di dislivello e scendendo in parte scalzo e in parte con five fingers in 7h...
Quindi se uno ha un super allenamento credo che non ci siano quasi limiti a meno di non andare a cercare proprio delle cose davvero estreme. Chiaramente per arrivare a questi livelli si deve avere molta costanza soprattutto nei primi mesi e non fermarsi al primo dolorino o vescica.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Quanti chilometri si possono fare scalzi?
No, no, oddio, non volevo andare a scomodare atleti e maratoneti.
Mi chiedevo se era possibile un "ritorno alle origini", ovvero rieducare i piedi a percorrere distanze sempre maggiori. Ma non penso agli atleti, bensì a noi, barefooters più o meno assidui che cercano di ripristinare le antiche usanze.
Sul discorso del freddo, anche i nostri antenati si sono vestiti dalla testa ai piedi quando, uscendo dall'Africa, hanno trovato climi via via più rigidi.
Vestirsi, lo dice l'antropologia, è stato prima un fatto naturale e solo dopo culturale.
Anche la moderna pratica del nudismo - nata se ho capito bene nell'Ottocento - vuole recuperare un rapporto più sereno con il proprio corpo, che era tipico delle culture antiche ma che il Cristianesimo ha relegato nell'ambito della vergogna quando non addirittura del peccato.
Io mi domandavo se i piedi si possono rieducare o se l'uso delle scarpe ha prodotto proprio un cambiamento fisico, quasi evolutivo.
Non penso che i piedi di quei fortunati che vivono nei famosi Paesi barefoot-friendly siano diversi dai nostri. Anche da loro non penso ci sia nessuno che cammina e sta scalzo 24/7.
Mi chiedevo se era possibile un "ritorno alle origini", ovvero rieducare i piedi a percorrere distanze sempre maggiori. Ma non penso agli atleti, bensì a noi, barefooters più o meno assidui che cercano di ripristinare le antiche usanze.
Sul discorso del freddo, anche i nostri antenati si sono vestiti dalla testa ai piedi quando, uscendo dall'Africa, hanno trovato climi via via più rigidi.
Vestirsi, lo dice l'antropologia, è stato prima un fatto naturale e solo dopo culturale.
Anche la moderna pratica del nudismo - nata se ho capito bene nell'Ottocento - vuole recuperare un rapporto più sereno con il proprio corpo, che era tipico delle culture antiche ma che il Cristianesimo ha relegato nell'ambito della vergogna quando non addirittura del peccato.
Io mi domandavo se i piedi si possono rieducare o se l'uso delle scarpe ha prodotto proprio un cambiamento fisico, quasi evolutivo.
Non penso che i piedi di quei fortunati che vivono nei famosi Paesi barefoot-friendly siano diversi dai nostri. Anche da loro non penso ci sia nessuno che cammina e sta scalzo 24/7.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Quanti chilometri si possono fare scalzi?
Personalmente con il livello di allenamento attuale, su tratti "misti" di asfalto-ghiaia o solo asfalto, in entrambi i casi con condizioni del fondo stradale non troppo malmesse e temperature nella media (quindi non eccessivamente calde d'estate e fredde in autunno-inverno) riesco a coprire tranquillamente fino a circa 10 Km a piedi nudi senza soste. Se faccio pause più o meno lunghe posso arrivare anche a qualcosa di più in termini di distanza coperta. Quest'anno a Vicopisano ho fatto quasi 25 Km in due giorni su superfici di ogni tipo senza particolari fastidi.
Naturalmente tutto questo camminando, anche a passo veloce ma mai correndo (non ci ho mai provato se non per tratti davvero brevi, non ho la pretesa di correre, nemmeno da scarpato).
Per quanto riguarda il quesito posto da BarefootSoul a proposito del (ri)adattamento alla camminata a piedi nudi posso citare la mia esperienza.
Dopo anni di camminata a piedi nudi via via più intensa e frequente alternata a giornate lavorative di 7-8 ore in cui indosso le scarpe posso dire che i miei piedi morfologicamente non si discostano eccessivamente dai piedi di chiunque altro. Sicuramente la muscolatura del piede è più sviluppata e robusta, le dita sono più distanti tra loro e il piede stesso è nel complesso più largo (porto scarpe di 1-2 taglie in più rispetto a prima). La "suola" è senz'altro più robusta della media ma di sicuro non c'è lo spesso "callo" che qualcuno ritiene io abbia sotto i piedi per riuscire a camminare scalzo ovunque.
In questo momento per me il problema maggiore è rappresentato dalle calzature.
Nel senso che non le sopporto più, mi sembrano calde e soffocanti, mi stringono e intrappolano i piedi rendendo scomodo, pesante e fastidioso camminare.
Se scalzo faccio anche 10 Km per volta, scarpato ho un'autonomia ridicola al confronto, nel senso che a un certo punto mi fanno male caviglie, polpacci, ginocchia e sento le gambe affaticate.
Le infradito sono di quanto peggio posso indossare, nel senso che mi rendono la camminata ancora più fastidiosa rispetto alle scarpe chiuse. Forse va un pelino meglio coi sandali.
Purtroppo per vari motivi non posso abbandonare completamente le calzature: d'inverno spesso dalle mie parti l'eccessiva umidità rende poco piacevole trascorrere del tempo fuori casa a piedi nudi, e comunque non mi sento pronto a presentarmi scalzo in ufficio (e non credo che lo sarò mai, ma non ho nemmeno la pretesa di esserlo).
In conclusone posso dire che se anche volessi smettere di andare scalzo non ce la farei, oramai i piedi si sono abituati a "lavorare" in un certo modo e credo sia molto difficile tornare indietro.
Naturalmente tutto questo camminando, anche a passo veloce ma mai correndo (non ci ho mai provato se non per tratti davvero brevi, non ho la pretesa di correre, nemmeno da scarpato).
Per quanto riguarda il quesito posto da BarefootSoul a proposito del (ri)adattamento alla camminata a piedi nudi posso citare la mia esperienza.
Dopo anni di camminata a piedi nudi via via più intensa e frequente alternata a giornate lavorative di 7-8 ore in cui indosso le scarpe posso dire che i miei piedi morfologicamente non si discostano eccessivamente dai piedi di chiunque altro. Sicuramente la muscolatura del piede è più sviluppata e robusta, le dita sono più distanti tra loro e il piede stesso è nel complesso più largo (porto scarpe di 1-2 taglie in più rispetto a prima). La "suola" è senz'altro più robusta della media ma di sicuro non c'è lo spesso "callo" che qualcuno ritiene io abbia sotto i piedi per riuscire a camminare scalzo ovunque.
In questo momento per me il problema maggiore è rappresentato dalle calzature.
Nel senso che non le sopporto più, mi sembrano calde e soffocanti, mi stringono e intrappolano i piedi rendendo scomodo, pesante e fastidioso camminare.
Se scalzo faccio anche 10 Km per volta, scarpato ho un'autonomia ridicola al confronto, nel senso che a un certo punto mi fanno male caviglie, polpacci, ginocchia e sento le gambe affaticate.
Le infradito sono di quanto peggio posso indossare, nel senso che mi rendono la camminata ancora più fastidiosa rispetto alle scarpe chiuse. Forse va un pelino meglio coi sandali.
Purtroppo per vari motivi non posso abbandonare completamente le calzature: d'inverno spesso dalle mie parti l'eccessiva umidità rende poco piacevole trascorrere del tempo fuori casa a piedi nudi, e comunque non mi sento pronto a presentarmi scalzo in ufficio (e non credo che lo sarò mai, ma non ho nemmeno la pretesa di esserlo).
In conclusone posso dire che se anche volessi smettere di andare scalzo non ce la farei, oramai i piedi si sono abituati a "lavorare" in un certo modo e credo sia molto difficile tornare indietro.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Quanti chilometri si possono fare scalzi?
Antropologicamente parlando non penso ci sia limite alla possibilità di stare scalzi e camminare senza scarpe. I nostri antenati lo facevano anche in pieno inverno ed esempi recenti se ne trovano anche oggi. Nei libri di Messner lui racconta (e fotografa) portatori a piedi nudi in continuità sulla neve. Io ho pubblicato una storia trovata su internet degli inverni 1945 e 1946 passati scalzi da ragazzini sfollati che giocavano anche a fare le scivolate sul ghiaccio.
Bisogna solo aver la pazienza di rieducare il piede e fargli fare la "suola", cioé l'ispessimento dell'epidermide che consente di affrontare agevolmente quasi tutte le superfici. All'inizio è un po' difficile perché si rischia di consumare più suola di quella che si produce (è la sensazione di piedi che friggono che succede ai principianti, con le piante dei piedi un po' doloranti per qualche giorno).
Uno dei sistemi per riabituare i piedi è stare - ad esempio - perennemente scalzi in casa e zone connesse (solai, cantine, brevi uscite per buttare il pattume), tutte le ore del giorno per tutta la settimana. Se possibile togliere le scarpe sotto la scrivania in ufficio (io avevo una di quelle scrivanie non troppo moderne con una parete davanti che era il massimo in quanto non permetteva di vedere sotto) e poi inventarsi qualunque cosa pur di stare scalzi.
Sono famoso per certi finti sandali che indossavo in ufficio anche per andare dai colleghi o alla fotocopiatrice, insomma tutto fuorché riunioni: erano realizzati con un laccio di cuoio con fibbiette e ribattini per farli stare insieme, che girando intorno al piede creavano l'illusione di avere i sandali ma così francescani da non avere suola Sapeste quanti colleghi non si accorgevano che ero a piedi praticamente nudi.
Il guaio è che funzionavano anche come stampelle psicologiche per quando camminavo in giro. Mi sentivo più sicuro e tranquillo che non a piedi del tutto nudi. Quando mi sono reso conto che ritardavano il mio successivo passaggio a stare scalzo in pubblico li ho aboliti (fuori dall'ufficio).
E così piano piano ho fatto la suola. Ma proprio dire quanti km sono in grado di fare è difficile.
Quando andavo al Klassik Welt di Friedrichshafen (Germania) sicuramente di km ne facevo molti. Intanto le scarpe restavano in Svizzera nel parcheggio. Vero che sul traghetto non si cammina molto, ma poi alla mostra sì, 5 padiglioni molto grandi, e 4 cortili (inghiaiati, peraltro), per non parlare del 2010 quando prenotai il volo sull'aereo storico trimotore Junkers Ju 52 e mi presentai scalzo all'imbarco (con qualche apprensione, visto che le eventuali scarpe erano sull'altra sponda del Lago di Costanza)...
Fino a tre anni fa visitavo il Salone di Ginevra scalzo (poi due anni di sospensione x Covid e quest'anno lo hanno fatto a Dubai!). Con l'applicazione "pedometro" sul telefono mi calcolava circa 13.000 passi, oltre 9 km di strada su e giù per i padiglioni del Salone, ovviamente su superfici piuttosto lisce (perfino moquette in qualche stand), comunque tutti senza scarpe (erano nell'auto parcheggiata talvolta anche lontano: in diverse occasioni occorreva prendere un affollato bus navetta).
Quindi mi adeguo a quanto hanno detto gli altri:
dipende.
Ho camminato scalzo anche sui sentieri di montagna, fatto gli 11 km del "Barfussweg" di Appenzell (sentiero da fare preferibilmente a piedi nudi), ma da homo cittadinus di solito misuro col piede asfalti (spesso assai ruvidi e sgradevoli) e selciati cittadini (questi piuttosto bollenti d'estate al sole) e me la cavo anche abbastanza bene per parecchi km, ma è difficile dire sempre quanti.
Dipende anche dall'età di ognuno, e io ne ho quasi 70. Ma non mi dispiace fare la figura del vecchietto pazzo che va in giro scalzo...
Ho superato le paranoie psicologiche e se mi sento di farlo lo faccio e basta.
Saluti a lunga percorrenza
Marco53
Bisogna solo aver la pazienza di rieducare il piede e fargli fare la "suola", cioé l'ispessimento dell'epidermide che consente di affrontare agevolmente quasi tutte le superfici. All'inizio è un po' difficile perché si rischia di consumare più suola di quella che si produce (è la sensazione di piedi che friggono che succede ai principianti, con le piante dei piedi un po' doloranti per qualche giorno).
Uno dei sistemi per riabituare i piedi è stare - ad esempio - perennemente scalzi in casa e zone connesse (solai, cantine, brevi uscite per buttare il pattume), tutte le ore del giorno per tutta la settimana. Se possibile togliere le scarpe sotto la scrivania in ufficio (io avevo una di quelle scrivanie non troppo moderne con una parete davanti che era il massimo in quanto non permetteva di vedere sotto) e poi inventarsi qualunque cosa pur di stare scalzi.
Sono famoso per certi finti sandali che indossavo in ufficio anche per andare dai colleghi o alla fotocopiatrice, insomma tutto fuorché riunioni: erano realizzati con un laccio di cuoio con fibbiette e ribattini per farli stare insieme, che girando intorno al piede creavano l'illusione di avere i sandali ma così francescani da non avere suola Sapeste quanti colleghi non si accorgevano che ero a piedi praticamente nudi.
Il guaio è che funzionavano anche come stampelle psicologiche per quando camminavo in giro. Mi sentivo più sicuro e tranquillo che non a piedi del tutto nudi. Quando mi sono reso conto che ritardavano il mio successivo passaggio a stare scalzo in pubblico li ho aboliti (fuori dall'ufficio).
E così piano piano ho fatto la suola. Ma proprio dire quanti km sono in grado di fare è difficile.
Quando andavo al Klassik Welt di Friedrichshafen (Germania) sicuramente di km ne facevo molti. Intanto le scarpe restavano in Svizzera nel parcheggio. Vero che sul traghetto non si cammina molto, ma poi alla mostra sì, 5 padiglioni molto grandi, e 4 cortili (inghiaiati, peraltro), per non parlare del 2010 quando prenotai il volo sull'aereo storico trimotore Junkers Ju 52 e mi presentai scalzo all'imbarco (con qualche apprensione, visto che le eventuali scarpe erano sull'altra sponda del Lago di Costanza)...
Fino a tre anni fa visitavo il Salone di Ginevra scalzo (poi due anni di sospensione x Covid e quest'anno lo hanno fatto a Dubai!). Con l'applicazione "pedometro" sul telefono mi calcolava circa 13.000 passi, oltre 9 km di strada su e giù per i padiglioni del Salone, ovviamente su superfici piuttosto lisce (perfino moquette in qualche stand), comunque tutti senza scarpe (erano nell'auto parcheggiata talvolta anche lontano: in diverse occasioni occorreva prendere un affollato bus navetta).
Quindi mi adeguo a quanto hanno detto gli altri:
dipende.
Ho camminato scalzo anche sui sentieri di montagna, fatto gli 11 km del "Barfussweg" di Appenzell (sentiero da fare preferibilmente a piedi nudi), ma da homo cittadinus di solito misuro col piede asfalti (spesso assai ruvidi e sgradevoli) e selciati cittadini (questi piuttosto bollenti d'estate al sole) e me la cavo anche abbastanza bene per parecchi km, ma è difficile dire sempre quanti.
Dipende anche dall'età di ognuno, e io ne ho quasi 70. Ma non mi dispiace fare la figura del vecchietto pazzo che va in giro scalzo...
Ho superato le paranoie psicologiche e se mi sento di farlo lo faccio e basta.
Saluti a lunga percorrenza
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
A Giangiò piace questo messaggio.
Re: Quanti chilometri si possono fare scalzi?
Quanti Km? Io abito in bassa valSusa ma vengo spesso a Torino,perchè amo camminare sull'asfalto bollente...quando c'è..
Ad esempio, ieri 03 maggio ho mollato la macchina in corso Lecce( Perchè oltre c.so Lecce scatta zona blu parcheggio a pagamento ),altezza osp Maria Vittoria, sono andato sino al Po lungo c.so Vittorio e ritornato lungo C.so Regina Margherita.....(C.so Lecce-p.za Rivoli-c.so Vittorio.....ecc.ecc)
Sono circa una dozzina di Km......e poi torno in valle e continuo a camminare scalzo......specie d'estate,come potrà confermare Marco53....che è già venuto dove abito per una mostra di auto a pedali
Quindi se uno è allenato (non alienato) credo possa fare tutti i km che il proprio fisico possa sopportare...
Buone camminate
Giangiò
Ad esempio, ieri 03 maggio ho mollato la macchina in corso Lecce( Perchè oltre c.so Lecce scatta zona blu parcheggio a pagamento ),altezza osp Maria Vittoria, sono andato sino al Po lungo c.so Vittorio e ritornato lungo C.so Regina Margherita.....(C.so Lecce-p.za Rivoli-c.so Vittorio.....ecc.ecc)
Sono circa una dozzina di Km......e poi torno in valle e continuo a camminare scalzo......specie d'estate,come potrà confermare Marco53....che è già venuto dove abito per una mostra di auto a pedali
Quindi se uno è allenato (non alienato) credo possa fare tutti i km che il proprio fisico possa sopportare...
Buone camminate
Giangiò
Giangiò- Numero di messaggi : 177
Età : 72
Data d'iscrizione : 25.03.15
A John & Jane piace questo messaggio.
Re: Quanti chilometri si possono fare scalzi?
A questo proposito, date un'occhiata ai blog di Ann Mc Nuff o di Lynne Allbutt (cognome interessante . . .)
John & Jane- Numero di messaggi : 476
Età : 76
Data d'iscrizione : 27.09.11
A Grand Choeur piace questo messaggio.
Re: Quanti chilometri si possono fare scalzi?
BarefootSoul ha scritto:No, no, oddio, non volevo andare a scomodare atleti e maratoneti.
Mi chiedevo se era possibile un "ritorno alle origini", ovvero rieducare i piedi a percorrere distanze sempre maggiori. Ma non penso agli atleti, bensì a noi, barefooters più o meno assidui che cercano di ripristinare le antiche usanze.
Sul discorso del freddo, anche i nostri antenati si sono vestiti dalla testa ai piedi quando, uscendo dall'Africa, hanno trovato climi via via più rigidi.
Vestirsi, lo dice l'antropologia, è stato prima un fatto naturale e solo dopo culturale.
Anche la moderna pratica del nudismo - nata se ho capito bene nell'Ottocento - vuole recuperare un rapporto più sereno con il proprio corpo, che era tipico delle culture antiche ma che il Cristianesimo ha relegato nell'ambito della vergogna quando non addirittura del peccato.
Io mi domandavo se i piedi si possono rieducare o se l'uso delle scarpe ha prodotto proprio un cambiamento fisico, quasi evolutivo.
Non penso che i piedi di quei fortunati che vivono nei famosi Paesi barefoot-friendly siano diversi dai nostri. Anche da loro non penso ci sia nessuno che cammina e sta scalzo 24/7.
Gli esempi che ho riportato è per dire che dipende da quando uno abbia voglia di fare.
Quella che io scherzosamente chiamo vichinga Sara che da qualche anno è tornata a vivere in Svezia sino a qualche anno fa viveva a Genova lei non era mai andata scalza sino a quando non ha visto in una gara una ragazza correre scalza si sono conosciute e da lì ha incominciato a fare i primi passi scalzi sino a correre 1 maratona scalza mi pare dopo 6 mesi. Lei tutt'ora non vive scalza h24 7 giorni su 7 anzi da quello che so sta scalza solo quando corre che per lei è quasi tutti i giorni (alcuni giorni magari fa solo 5km altri ne fa molti di più) eccetto circa i 3 mesi più freddi visto che sta in Svezia mentre quando era in Italia stando a Genova credo che stesse scalza tutto l'anno senza problemi.
Da qui si desume che se uno vuole esce costantemente scalzo tutti i giorni o quasi magari inizia con mezz'ora poi 1 ora ecc il piede sicuramente si riabitua pur non diventando mai come quello di uno che non ha mai indossato scarpe.
Dipende tutto da quello che uno vuole fare. A me piace fare trekking impegnativo e anche salite su ghiacciai e sono ben consapevole che non potrò mai farli scalzo se però devo camminare in strada o nel parco vicino a casa con un po' di ghiaia o facili escursioni con un minimo allenamento lo posso fare. Più uno vuole fare km e terreni impegnativi scalzo e più dovrà allenarsi se uno ha meno esigenze basta meno per avere una 'suola' abbastanza buona per fare praticamente tutto scalzo. Oltre alla 'suola' se uno va molto scalzo il piede si allarga e diventa più forte proprio come struttura / muscolatura se uno va poco scalzo il piede non cambia se non per quel minimo di 'suola'
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
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