A piedi nudi nel Parco..... a Seoul (2)

Successivamente al primo parco, ho visitato un altro parco bellissimo e pulitissimo dal nome molto bello ed evocativo: "Maeheon Foresta dei Cittadini", che contiene il migliore Barefoot reflexology trail. Purtroppo era molto tardi, dopo il tramonto, e quindi ho visitato e testato i percorsi alla luce dei lampioni (e siccome il mio flash non è molto potente, le foto sono piuttosto buie).



Anche in questo parco ci sono i percorsi di corde intrecciate, piacevolissimi da percorrere scalzi. Per me è stata una grande scoperta: un'idea semplice ma molto bella e utile.



Un'importantissima nota di civiltà: nel parco è vietato fumare (come nel resto della città) e soprattutto è vietato introdurre alcolici: niente alcolici, niente vetri e sporcizia.



Ad un certo punto si incontra il Barefoot Reflexology Trail, il più grande ed organizzato di Seoul. Il percorso è lungo circa 150 m e contiene assolutamente tutti i tipi di pietre possibili per un efficace massaggio plantare. Il sentiero, manco a dirlo, è a forma di piede.



In un altro cartello ci sono rappresentate le corrispondenze tra i vari punti della pianta del piede e gli organi del corpo, cioè i punti riflessologici del piede, riportati anche in una scultura, che però è meno evidente visto il buio.




Il contorno del piede (vedi mappa) è dato dal percorso, mentre al centro ci sono vari strumenti ginnici di ottima qualità, come si trovano nelle migliori palestre. Di fatto c'è una palestra gratuita a cielo aperto.




Il percorso è ottimamente studiato e le pietre sono disposte in tanti modi diversi, in modo da attivare con certezza ogni punto della pianta del piede e quindi tutti gli organi ad essa collegati. Un massaggio shiatsu in piena regola.




Percorrere il percorso richiede molta attenzione, bisogna aver cura di appoggiare bene tutta la pianta del piede e soprattutto bisogna fare in modo di non perdere l'equilibrio perché si rischia di farsi veramente male. Allo scopo, c'è un corrimano lungo tutto il percorso.



Debbo confessare che il percorso è veramente doloroso, oserei dire una vera e propria tortura coreana. Dopo però, ci si sente veramente bene e rilassati, tanto che mi sono quasi addormentato su una panchina, forse anche vista l'ora tarda.



Al termine del percorso c'è anche una fontanella con rubinetti per bere e lavarsi i piedi.



Concludo con qualche considerazione e qualche domanda. .
I due percorsi testati, nonostante la pioggia del primo e la tarda ora del secondo, erano ben frequentati. Ho parlato con alcuni frequentatori, che mi hanno confermato che per loro è normale prendere una pausa ed andare al parco a rilassarsi scalzi, cosa che invece non farebbero mai e poi mai per le strade della città nonostante la notevole pulizia per un semplice motivo di dress code (in città non sta bene, per farlo ci sono i posti appositi, nonostante non ci siano effettivi divieti). Il popolo coreano è molto inquadrato da questo punto di vista e le eccezioni alle regole, anche non scritte, non sono viste di buon occhio. In città vanno invece benissimo infradito, ciabatte e sandali, anche se sono maggiormente portati dagli stranieri da alcuni giovani. Addirittura i pantaloni corti non stanno bene per le persone di una certa età, come me, ma per i turisti si chiudono entrambi gli occhi.

In Korea inoltre è tutto pulitissimo e ben curato. Lo specchio della società sono i bagni pubblici, presenti in ogni parco, gratuiti, pulitissimi e sempre dotati di carta igienica e sapone. Per terra, sia nei parchi che in città, si potrebbe mangiare, tanto è pulito.
Non ho mai visto forme di spazzatura in giro, né cassonetti strapieni, né cicche (di fatto si può fumare solo in casa propria! Anche all'aperto è proibito) né vetri. L'uso di alcool, birra inclusa, è severamente proibito all'aperto e nei parchi; niente bottiglie in giro, niente vetri rotti.
E la droga? Mai visto qualcosa o qualcuno che potesse far pensare ad un luogo di spaccio. Probabilmente (o sicuramente) ci saranno anche i drogati, ma almeno non vanno nei parchi e giardini, come da noi. Se qualcuno conosce il Parco delle Cascine a Firenze (che sarebbe bellissimo) sa che di fatto è un supermercato di ogni tipo di droga a cielo aperto, giorno e notte... e tanti altri in Italia.
E' fantascienza chiedere anche da noi dei parchi belli, puliti, curati, attrezzati, liberi da spaccio e coi bagni presenti, gratuiti e puliti? Ad oggi si, sempre confidando in un salto di qualità ed in un futuro migliore......

..... Ma il meglio deve ancora venire..... il pezzo forte nel post 3....

Una buona giornata a tutti  
Darwin