Piedi nudi, Covid e psicologa

BarefootSoul ha scritto:Buona sera a tutti.

Non scrivo più molto perché dopo il vetro dell'anno scorso ho un po' di timore, quindi le mie già rare uscite si sono ulteriormente diradate.

Ripensando al passato mi è venuto in mente un fatto curioso.

Io sono paziente della mia attuale psicologa ormai da vari anni, e fin dalla prima volta mi son sempre presentato scalzo (nella bella stagione, s'intende: ormai sapete che fra i miei problemi c'è il freddo).

Durante il Covid però, nei pochi incontri che abbiamo potuto fare in presenza (gli altri si sono svolti online) mi ha chiesto di rimettere le scarpe.

E anche ora che la pandemia è ormai storia vecchia, per nostra fortuna, non mi permette più di accedere scalzo allo studio.


Dato che non ne ho mai capito la ragione, la chiedo a voi.

Mi rendo conto che lo studio privato di un medico sia a tutti gli effetti un presidio sanitario, ma così come non è più obbligatoria la mascherina non riesco a capire che problema ci sia nello stare a piedi nudi in una sorta di salottino sobriamente arredato.

Poteva forse avere senso nel periodo più duro del Covid, ma adesso?

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ciaoooooo!!!!!!
Forse la psicologa ha bisogno di una psichiatra....    
Ciaoooo!!!  
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BarefootSoul ha scritto:Buona sera a tutti.

Non scrivo più molto perché dopo il vetro dell'anno scorso ho un po' di timore, quindi le mie già rare uscite si sono ulteriormente diradate.

Ripensando al passato mi è venuto in mente un fatto curioso.

Io sono paziente della mia attuale psicologa ormai da vari anni, e fin dalla prima volta mi son sempre presentato scalzo (nella bella stagione, s'intende: ormai sapete che fra i miei problemi c'è il freddo).

Durante il Covid però, nei pochi incontri che abbiamo potuto fare in presenza (gli altri si sono svolti online) mi ha chiesto di rimettere le scarpe.

E anche ora che la pandemia è ormai storia vecchia, per nostra fortuna, non mi permette più di accedere scalzo allo studio.


Dato che non ne ho mai capito la ragione, la chiedo a voi.

Mi rendo conto che lo studio privato di un medico sia a tutti gli effetti un presidio sanitario, ma così come non è più obbligatoria la mascherina non riesco a capire che problema ci sia nello stare a piedi nudi in una sorta di salottino sobriamente arredato.

Poteva forse avere senso nel periodo più duro del Covid, ma adesso?

BarefootSoul ha scritto:

Mi rendo conto che lo studio privato di un medico sia a tutti gli effetti un presidio sanitario, ma così come non è più obbligatoria la mascherina non riesco a capire che problema ci sia nello stare a piedi nudi in una sorta di salottino sobriamente arredato.

Poteva forse avere senso nel periodo più duro del Covid, ma adesso?

Pape Satàn Aleppe ha scritto:

BarefootSoul ha scritto:

Mi rendo conto che lo studio privato di un medico sia a tutti gli effetti un presidio sanitario, ma così come non è più obbligatoria la mascherina non riesco a capire che problema ci sia nello stare a piedi nudi in una sorta di salottino sobriamente arredato.

Poteva forse avere senso nel periodo più duro del Covid, ma adesso?

La psicologia ha a che fare poco o nulla con la medicina ma ben più con la filosofia detto questo: semplicemente prima del covid la cosa non era comunque ben vista ma tollerata e ti lasciava fare perché era una tua particolarità. Poi visto che durante il covid ci sei andato calzato e visto che non le piaceva questa pratica ha continuato a volerti calzato. Semplicemente.

Non è da sola, credo sia insieme ad altri colleghi: ma una volta qui, la volta dopo là, abbiamo girato già mezza città.

Forse cambiano spesso in cerca degli affitti più bassi possibili, e non vogliono avere problemi con gli inquilini degli stabili.

BarefootSoul ha scritto:Buona sera a tutti.

Non scrivo più molto perché dopo il vetro dell'anno scorso ho un po' di timore, quindi le mie già rare uscite si sono ulteriormente diradate.

Ripensando al passato mi è venuto in mente un fatto curioso.

Io sono paziente della mia attuale psicologa ormai da vari anni, e fin dalla prima volta mi son sempre presentato scalzo (nella bella stagione, s'intende: ormai sapete che fra i miei problemi c'è il freddo).

Durante il Covid però, nei pochi incontri che abbiamo potuto fare in presenza (gli altri si sono svolti online) mi ha chiesto di rimettere le scarpe.

E anche ora che la pandemia è ormai storia vecchia, per nostra fortuna, non mi permette più di accedere scalzo allo studio.


Dato che non ne ho mai capito la ragione, la chiedo a voi.

Mi rendo conto che lo studio privato di un medico sia a tutti gli effetti un presidio sanitario, ma così come non è più obbligatoria la mascherina non riesco a capire che problema ci sia nello stare a piedi nudi in una sorta di salottino sobriamente arredato.

Poteva forse avere senso nel periodo più duro del Covid, ma adesso?