Due passi scalzi ... in montagna e città
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Andrea77
Ares
Gigor
7 partecipanti
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Due passi scalzi ... in montagna e città
Saluti a tutti,
mi auguro di farVi cosa gradita nel renderVi partecipi di due mie piccole esperienze degli ultimi giorni. Forse sono poca cosa per i b.f. più “navigati”, tuttavia, per quanto mi riguarda, le ho trovate assai gratificanti e stimolanti.
La prima, la scorsa settimana, quando finalmente ho trascorso la mia breve settimana bianca in quel di Leukerbad. La località, che mi vedeva ospite per la prima volta, prometteva bene, tra le altre cose anche per quanto riguarda il b.f., già dalla brochure turistica: un paio di foto di persone che camminano a piedi nudi tra i pascoli di montagna e la presenza di un albergo con tanto di percorso b.f. (nel quale purtroppo non ho potuto prenotare per mancanza di disponibilità). Fatto sta che una volta terminata la giornata sugli sci mi sono goduto – ahimé una volta sola, quand'ero solo, onde evitare discussioni con la mia dolce metà – il tragitto dalla funivia all'hotel a piedi nudi: dopo quasi 8 ore negli scarponi da sci potete immaginarvi il sollievo! Un fresco direi piacevole, complice anche il clima mite seppur montano, sotto i miei piedi letteralmente bollenti (ad ennesima riprova di quanto sia soggettiva, soprattutto se si pratica dell'attività fisica, la percezione di caldo/freddo). Altra piccola soddisfazione alle terme di Leukerbad quando, passando da una piscina all'altra, alcune delle quali situate all'aperto, non ho resistito a fare 2 passi sulla neve accumulatasi ai bordi della piscina: piacevole, anche se non soffice come la neve fresca che ho avuto modo di “assaporare” durante l'ultima nevicata a Milano. Ovviamente sia all'andata che al ritorno ho guidato – con innegabile comodità, come ormai d'abitudine su tragitti medi e lunghi – assolutamente a piedi nudi.
La seconda esperienza, la scorsa domenica pomeriggio. Complice la bella giornata, decido di completare l'itinerario di visite guidate, iniziato il fine settimana precedente, ad otto edifici milanesi progettati dall'architetto Gio Ponti (tour organizzato dalla rivista Domus). Dato che, a dispetto del calendario ancora “invernale”, la temperatura era di fatto primaverile (circa 15°, rispetto ai 4° della domenica precedente), esco da casa indossando i sandali. Parcheggiata l'auto, infilo i sandali nello zainetto e mi avvio mooolto timidamente a piedi nudi verso la mia prima meta: la “Torre Littoria”. Visito la torre, sotto gli sguardi un po' incuriositi della decina di persone che partecipano alla visita e della guida. Una volta ridisceso, salgo sul bus-navetta che mi porta alla meta successiva: la “Clinica Columbus”. Da lì, a piedi fino all'ultima meta, distante circa 500 m., la “Casa di Appartamenti di v. Domenichino” con visita solo dall'esterno. Terminato l'itinerario (la “selezione” degli 8 edifici di Gio Ponti è solo una parte degli oltre 30 presenti nel territorio milanese, che consiglio a quanti interessati all'architettura razionalista), visto che era ancora abbastanza presto, colgo l'occasione per concludere la giornata andando a visitare la mostra fotografica “Milano: Ritratto in Movimento” presso l'ex cascina monastero degli Olivetani (una mostra sulla Milano del '900 con fotografie tratte dall'archivio storico Aem). Anche qui', a parte lo sguardo un po' divertito della custode nel vedermi scalzo, non mi è stato opposto alcun divieto, anzi, è stata così gentile da mostrarmi una serie di pannelli illustranti la storia dell'ex comune di Baggio, anche se non facenti parte della mostra.
In conclusione, un bel pomeriggio trascorso con i “piedi in libertà” ! Utile anche per riprendere un minimo di “allenamento” su facili percorsi – l'asfalto dei marciapiedi cittadini – dopo gli agi invernali.
Saluti a tutti in attesa di fare una bella escursione in comitiva.
Gigor
mi auguro di farVi cosa gradita nel renderVi partecipi di due mie piccole esperienze degli ultimi giorni. Forse sono poca cosa per i b.f. più “navigati”, tuttavia, per quanto mi riguarda, le ho trovate assai gratificanti e stimolanti.
La prima, la scorsa settimana, quando finalmente ho trascorso la mia breve settimana bianca in quel di Leukerbad. La località, che mi vedeva ospite per la prima volta, prometteva bene, tra le altre cose anche per quanto riguarda il b.f., già dalla brochure turistica: un paio di foto di persone che camminano a piedi nudi tra i pascoli di montagna e la presenza di un albergo con tanto di percorso b.f. (nel quale purtroppo non ho potuto prenotare per mancanza di disponibilità). Fatto sta che una volta terminata la giornata sugli sci mi sono goduto – ahimé una volta sola, quand'ero solo, onde evitare discussioni con la mia dolce metà – il tragitto dalla funivia all'hotel a piedi nudi: dopo quasi 8 ore negli scarponi da sci potete immaginarvi il sollievo! Un fresco direi piacevole, complice anche il clima mite seppur montano, sotto i miei piedi letteralmente bollenti (ad ennesima riprova di quanto sia soggettiva, soprattutto se si pratica dell'attività fisica, la percezione di caldo/freddo). Altra piccola soddisfazione alle terme di Leukerbad quando, passando da una piscina all'altra, alcune delle quali situate all'aperto, non ho resistito a fare 2 passi sulla neve accumulatasi ai bordi della piscina: piacevole, anche se non soffice come la neve fresca che ho avuto modo di “assaporare” durante l'ultima nevicata a Milano. Ovviamente sia all'andata che al ritorno ho guidato – con innegabile comodità, come ormai d'abitudine su tragitti medi e lunghi – assolutamente a piedi nudi.
La seconda esperienza, la scorsa domenica pomeriggio. Complice la bella giornata, decido di completare l'itinerario di visite guidate, iniziato il fine settimana precedente, ad otto edifici milanesi progettati dall'architetto Gio Ponti (tour organizzato dalla rivista Domus). Dato che, a dispetto del calendario ancora “invernale”, la temperatura era di fatto primaverile (circa 15°, rispetto ai 4° della domenica precedente), esco da casa indossando i sandali. Parcheggiata l'auto, infilo i sandali nello zainetto e mi avvio mooolto timidamente a piedi nudi verso la mia prima meta: la “Torre Littoria”. Visito la torre, sotto gli sguardi un po' incuriositi della decina di persone che partecipano alla visita e della guida. Una volta ridisceso, salgo sul bus-navetta che mi porta alla meta successiva: la “Clinica Columbus”. Da lì, a piedi fino all'ultima meta, distante circa 500 m., la “Casa di Appartamenti di v. Domenichino” con visita solo dall'esterno. Terminato l'itinerario (la “selezione” degli 8 edifici di Gio Ponti è solo una parte degli oltre 30 presenti nel territorio milanese, che consiglio a quanti interessati all'architettura razionalista), visto che era ancora abbastanza presto, colgo l'occasione per concludere la giornata andando a visitare la mostra fotografica “Milano: Ritratto in Movimento” presso l'ex cascina monastero degli Olivetani (una mostra sulla Milano del '900 con fotografie tratte dall'archivio storico Aem). Anche qui', a parte lo sguardo un po' divertito della custode nel vedermi scalzo, non mi è stato opposto alcun divieto, anzi, è stata così gentile da mostrarmi una serie di pannelli illustranti la storia dell'ex comune di Baggio, anche se non facenti parte della mostra.
In conclusione, un bel pomeriggio trascorso con i “piedi in libertà” ! Utile anche per riprendere un minimo di “allenamento” su facili percorsi – l'asfalto dei marciapiedi cittadini – dopo gli agi invernali.
Saluti a tutti in attesa di fare una bella escursione in comitiva.
Gigor
Gigor- Numero di messaggi : 25
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
Ciao GIGOR,
in effetti la domenica appena trascorsa meritava davvero, anche di sera, quantomeno rispetto al grigiore nebbioso di questi ultimi due giorni: stamattina ero a Pavia, in Tribunale, e mi ha fatto un certo effetto tornarci in tenuta col cappotto, essendoci fastidiosa e fredda nebbiolina; mi è subito venuta nostalgia delle due belle visite che avevo fatto la scorsa estate, con annesse foto a piedi nudi dinanzi all'ingresso del palazzo di Giustizia ... bisogna ripetere!
Complimenti per l'itinerario culturale gustato a piedi nudi: credo sia davvero una delle eperienze più interessanti e rilassanti che si possano fare.
Visto che siamo in tanti - direi tutti i b.f. che ho conosciuto sino ad oggi - appassionati di architettura/arte/paessagio non ti sarà difficile coinvolgerci in prossimi "tour", anche cittadini, intendo.
Saluti
in effetti la domenica appena trascorsa meritava davvero, anche di sera, quantomeno rispetto al grigiore nebbioso di questi ultimi due giorni: stamattina ero a Pavia, in Tribunale, e mi ha fatto un certo effetto tornarci in tenuta col cappotto, essendoci fastidiosa e fredda nebbiolina; mi è subito venuta nostalgia delle due belle visite che avevo fatto la scorsa estate, con annesse foto a piedi nudi dinanzi all'ingresso del palazzo di Giustizia ... bisogna ripetere!
Complimenti per l'itinerario culturale gustato a piedi nudi: credo sia davvero una delle eperienze più interessanti e rilassanti che si possano fare.
Visto che siamo in tanti - direi tutti i b.f. che ho conosciuto sino ad oggi - appassionati di architettura/arte/paessagio non ti sarà difficile coinvolgerci in prossimi "tour", anche cittadini, intendo.
Saluti
Ares- Numero di messaggi : 169
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
Sicuramente sì. Certo all'inizio forse non molto rilassante (come ho scritto, ho iniziato con un bel po' di timidezza accompagnata anche da una buona dose di “tensione” data all'idea di stare scalzo a Milano e di presentarmi a piedi nudi alla visita) ma dopo la prima meta senza problemi debbo dire che mi sono goduto il tour con molta più tranquillità!Ares ha scritto: Complimenti per l'itinerario culturale gustato a piedi nudi: credo sia davvero una delle eperienze più interessanti e rilassanti che si possano fare.
Anche perché almeno per ora - quanto all'aspetto strettamente b.f. - data la mia poca esperienza e ahimé scarso allenamento, trovo i percorsi cittadini (asfaltati, lastricati, comunque “pavimentati”) assai più facili rispetto ai percorsi “campestri”.Visto che siamo in tanti - direi tutti i b.f. che ho conosciuto sino ad oggi - appassionati di architettura/arte/paessagio non ti sarà difficile coinvolgerci in prossimi "tour", anche cittadini, intendo.
Saluti. Gigor
Gigor- Numero di messaggi : 25
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
Anche perché almeno per ora - quanto all'aspetto strettamente b.f. - data la mia poca esperienza e ahimé scarso allenamento, trovo i percorsi cittadini (asfaltati, lastricati, comunque “pavimentati”) assai più facili rispetto ai percorsi “campestri”.
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Ma no dai! Non è poi così arduo camminare su sentieri! Vero Flavio?
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Ma no dai! Non è poi così arduo camminare su sentieri! Vero Flavio?
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
Vero, è tutt'altro che impossibile, però il camminare in natura spesso non perdona la mancanza di allenamento.Andrea77 ha scritto:Non è poi così arduo camminare su sentieri! Vero Flavio?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
Certo ma uno non deve partire (fasciandosi la testa ) dicendo non è possibile!
Uno prova in modo graduale prima su terreni facili e x breve tempo e poi aumenta.
Tieni presente che uno che va scalzo in città ha comunque già una suola diversa dal principiante totale.
Poi come detto uno prova a fare un pezzo scalzo se poi ha male, freddo, caldo,... si ricalza (io nn lo vedo come un disonore). Fare i fachiri è controproducente xchè poi ci si fa male e si deve stare calzati x forza.
Si sa che andando in gruppo c'è quello + allenato o che sopporta di + va bene prenderlo come esempio ma non sempre il discorso se lo fa lui lo posso fare anch'io va bene. O meglio ora non ho l'allenamento che ha lui e quindi non riesco a fare + di così ma se mi allenao anch'io posso fare quello che fa lui.
Come sai io vado scalzo raramente ma comunque riesco a farmi le mie escursioni (senza grosse pretese) senza grossi problemi (è chiaro che nn sarò veloce e non camminerò tanto come quando sono calzato xò vado lo stesso).
Ciao
Andrea
Uno prova in modo graduale prima su terreni facili e x breve tempo e poi aumenta.
Tieni presente che uno che va scalzo in città ha comunque già una suola diversa dal principiante totale.
Poi come detto uno prova a fare un pezzo scalzo se poi ha male, freddo, caldo,... si ricalza (io nn lo vedo come un disonore). Fare i fachiri è controproducente xchè poi ci si fa male e si deve stare calzati x forza.
Si sa che andando in gruppo c'è quello + allenato o che sopporta di + va bene prenderlo come esempio ma non sempre il discorso se lo fa lui lo posso fare anch'io va bene. O meglio ora non ho l'allenamento che ha lui e quindi non riesco a fare + di così ma se mi allenao anch'io posso fare quello che fa lui.
Come sai io vado scalzo raramente ma comunque riesco a farmi le mie escursioni (senza grosse pretese) senza grossi problemi (è chiaro che nn sarò veloce e non camminerò tanto come quando sono calzato xò vado lo stesso).
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
Infatti ho scritto che la cosa è tutt'altro che impossibile.Andrea77 ha scritto:Certo ma uno non deve partire (fasciandosi la testa ) dicendo non è possibile
Devo ancora capire perché tu hai camminato per 12 chilometri su ghiaia fastidiosissima, mentre io che, almeno sembra dalle nostre dichiarazioni (autocertificazioni?), sto più scalzo di te ho penato non poco sul percorso dell'Adda; poi io cammino senza problemi in mezzo ai ricci, mentre tu ne hai una paura estrema (vedi racconto di Montisola). Sono perplesso ed un po' deluso della mia ultima "prestazione".
Quella vescica di cui ti parlavo in realtà era un vero e proprio ematoma causato dall'impatto duro con un sassetto spigoloso appoggiato su una superficie tutt'altro che cedevole.
Come tu sai, gli ultimi 500 metri (dal ristorante all'autovettura) li ho percorsi con i flipflop, perché non ero più in grado di camminare scalzo con piacere.
Tengano presente, i novizi, che non c'é niente di disonorevole a ricalzarsi.
L'imperativo categorico è: "Vado scalzo per piacere".
Se una qualsiasi condizione fa venir meno questo presupposto, allora niente paura: ricalzatevi!
Il tempo per godere del grande piacere scalzo è infinito e a vostra totale discrezione.
Andare oltre i propri limiti individuali vuol dire condannarsi a morire come gimnopodisti.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
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Ultima modifica di Enzo il Ven Dic 03 2010, 15:19 - modificato 1 volta.
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
Enzo ha scritto:Quando hai camminato sui ricci forse eri più allenato di adesso, dopo l'inverno. Noto una tendenza dei piedi ad abituarsi: se si cammina sempre in natura, sui sassi ecc., il passaggio all'asfalto corroso può dar fastidio e viceversa dopo un lungo periodo su asfalto, si può sentire disagio sul brecciolino delle strade bianche. Problemi di chi rimane comunque sotto certi livelli, non andando scalzo sempre? Forse, ma dopo un po' le cose tornano a posto e spesso la differenza in meglio si nota addirittura a fine giornata, segno che forse è anche una questione di condizionamento sensoriale, ovviamente, se non si supera il limite e sia arriva alla vescica.
Ricordate il mio exploit di fine dicembre con i 24 km? Ebbene ne ho ricavato due vesciche - ematomi sotto i talloni, uno molto esteso sotto il destro ed uno più piccolo sotto il sinistro.
Il primo circa 15 gg fa dopo essere stato completamente assorbito si è rotto, il secondo tre gorni fai; o meglio, si è rotta la pelle che li ricopriva - spessore 4 mm - e mi ha lasciato con quella sottostante, molto più delicata. Ci sto camminando su, ma sento fastidio su brecciolino o tratti impegnativi. Non mi do' per vinto e ricostruirò la suola o meglio la toppa o le toppe ....
A proposito, avete notato che questo accade molto più facilmente sotto i talloni che sotto il resto del piede?
Quanto al camminare in natura ed in città, la mia esperienza è questa: ho cominciato dalla città, molto asfalto e marciapiedi, sono passato in seguito alla montagna. Per farsi le suole non c'è niente di meglio dell'asfalto se ci si riesce a camminare da subito, ma va preso a dosi ragionevoli altrimenti se vengono le bolle sappiamo come va a finire.
Camminare in montagna, quindi rocce, fango, spine, tagli e buchi compresi, non è difficile come può sembrare; è seccante solo in discesa dove si rallenta molto, per il resto si cammina benissimo!!
bfpaul
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
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Ultima modifica di Enzo il Ven Dic 03 2010, 15:19 - modificato 1 volta.
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
Ciao a tutti,
annoto una mia piccola soddisfazione della scorsa settimana durante la manifestazione “Settimana della Cultura” organizzata dal MIBAC! Purtroppo tra i vari impegni settimanali l'unico giorno libero era sabato così, sfumata la meta prevista, ovvero la visita a Palazzo Litta (posti a prenotazione ormai esauriti e fila interminabile), decido di recarmi alla Pinacoteca di Brera (già visitata tante volte ma è una meta ricorrente che mi piace sempre rivedere). Dopo aver passeggiato un po' per Brera, entro nel palazzo della Pinacoteca-Accademia. Sullo scalone di ingresso decido di tentare... mi sfilo i sandali ed entro scalzo in biglietteria. Sarà che gli uscieri erano alle prese con in considerevole afflusso di visitatori, fatto stà che nessuno mi dice nulla (in ogni caso non ho visto esposto alcun regolamento). Entro e mi godo la Pinacoteca sino alla sala VIII, dove mi accomodo per il concerto organizzato da Quartetto per Milano. In programma sonate di Mozart, Bach, Schubert e Stravinskij. Terminato il concerto, proseguo la mia visita calpestando i freschi pavimenti di marmo sino all'uscita. A piedi nudi, in una Pinocoteca, a godermi un concerto di musica classica! Chi l'avrebbe mai detto?!?
Piccolo inciso. Il week-end prima di Pasqua sono stato in quel di Verona e Vicenza. La temperatura piuttosto fresca ed un po' di pioggia non mi hanno impedito di girare entrambe le città in sandali – sarebbe stato bello passeggiare a piedi nudi per i centri storici ed i momumenti ma ahimé non è stato possibile dato che ero in compagnia – ma fortunatamente la sera, dopo le camminate del giorno ho avuto modo di far rilassare i miei piedi: il b&b presso cui alloggiavano disponeva di un bel giardino, così dopo cena ho potuto “assaporare” almeno per un po' l'erba fresca sotto le piante! un vero toccasana!
Saluti a tutti. Gigor
annoto una mia piccola soddisfazione della scorsa settimana durante la manifestazione “Settimana della Cultura” organizzata dal MIBAC! Purtroppo tra i vari impegni settimanali l'unico giorno libero era sabato così, sfumata la meta prevista, ovvero la visita a Palazzo Litta (posti a prenotazione ormai esauriti e fila interminabile), decido di recarmi alla Pinacoteca di Brera (già visitata tante volte ma è una meta ricorrente che mi piace sempre rivedere). Dopo aver passeggiato un po' per Brera, entro nel palazzo della Pinacoteca-Accademia. Sullo scalone di ingresso decido di tentare... mi sfilo i sandali ed entro scalzo in biglietteria. Sarà che gli uscieri erano alle prese con in considerevole afflusso di visitatori, fatto stà che nessuno mi dice nulla (in ogni caso non ho visto esposto alcun regolamento). Entro e mi godo la Pinacoteca sino alla sala VIII, dove mi accomodo per il concerto organizzato da Quartetto per Milano. In programma sonate di Mozart, Bach, Schubert e Stravinskij. Terminato il concerto, proseguo la mia visita calpestando i freschi pavimenti di marmo sino all'uscita. A piedi nudi, in una Pinocoteca, a godermi un concerto di musica classica! Chi l'avrebbe mai detto?!?
Piccolo inciso. Il week-end prima di Pasqua sono stato in quel di Verona e Vicenza. La temperatura piuttosto fresca ed un po' di pioggia non mi hanno impedito di girare entrambe le città in sandali – sarebbe stato bello passeggiare a piedi nudi per i centri storici ed i momumenti ma ahimé non è stato possibile dato che ero in compagnia – ma fortunatamente la sera, dopo le camminate del giorno ho avuto modo di far rilassare i miei piedi: il b&b presso cui alloggiavano disponeva di un bel giardino, così dopo cena ho potuto “assaporare” almeno per un po' l'erba fresca sotto le piante! un vero toccasana!
Saluti a tutti. Gigor
Gigor- Numero di messaggi : 25
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
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Ultima modifica di Enzo il Ven Dic 03 2010, 15:19 - modificato 1 volta.
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
Oggi sono stato sul Weissensee (lago Bianco) nella bellissima Austria per assistere ad un torneo di calcio al quale ha giocato mio padre.
Nel pomeriggio, durante una pausa di due ore delle partite, mio padre mi ha lasciato l'auto libera e ho percorso quel paio di chilometri fino a dove la strada finiva. Ho dato una rapida occhiata alla cartina del posto e ho individuato un vicino sentiero poco a monte del lago immerso nel bosco. Ho pensato "E' l'occasione buona per farmi una bella passeggiata scalza nel bosco" così ho raggiunto quel sentiero, mi son tolto scarpe e calzini e ho percorso quel bel sentiero! Il terreno era fatto di un tappeto morbido di aghi di abete, e di pigne con le radici che spuntavano e quà e là qualche sasso. Era bellissimo sentirlo sotto i piedi e percepivo il cambio di tempertura tra ombra e sole. L'unica difficoltà l'ho avuta in un punto dove c'era una ripida discesa dove ho dovuto rallentare molto ma in compenso lo stesso tratto in salita l'ho fatto con molta più leggerezza, libertà e agilità rispetto alle salite che ho fatto con i pesanti scarponi da trekking!
Nel pomeriggio, durante una pausa di due ore delle partite, mio padre mi ha lasciato l'auto libera e ho percorso quel paio di chilometri fino a dove la strada finiva. Ho dato una rapida occhiata alla cartina del posto e ho individuato un vicino sentiero poco a monte del lago immerso nel bosco. Ho pensato "E' l'occasione buona per farmi una bella passeggiata scalza nel bosco" così ho raggiunto quel sentiero, mi son tolto scarpe e calzini e ho percorso quel bel sentiero! Il terreno era fatto di un tappeto morbido di aghi di abete, e di pigne con le radici che spuntavano e quà e là qualche sasso. Era bellissimo sentirlo sotto i piedi e percepivo il cambio di tempertura tra ombra e sole. L'unica difficoltà l'ho avuta in un punto dove c'era una ripida discesa dove ho dovuto rallentare molto ma in compenso lo stesso tratto in salita l'ho fatto con molta più leggerezza, libertà e agilità rispetto alle salite che ho fatto con i pesanti scarponi da trekking!
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
Spyro ha scritto:Oggi sono stato sul Weissensee (lago Bianco) nella bellissima Austria per assistere ad un torneo di calcio al quale ha giocato mio padre.
Nel pomeriggio, durante una pausa di due ore delle partite, mio padre mi ha lasciato l'auto libera e ho percorso quel paio di chilometri fino a dove la strada finiva. Ho dato una rapida occhiata alla cartina del posto e ho individuato un vicino sentiero poco a monte del lago immerso nel bosco. Ho pensato "E' l'occasione buona per farmi una bella passeggiata scalza nel bosco" così ho raggiunto quel sentiero, mi son tolto scarpe e calzini e ho percorso quel bel sentiero! Il terreno era fatto di un tappeto morbido di aghi di abete, e di pigne con le radici che spuntavano e quà e là qualche sasso. Era bellissimo sentirlo sotto i piedi e percepivo il cambio di tempertura tra ombra e sole. L'unica difficoltà l'ho avuta in un punto dove c'era una ripida discesa dove ho dovuto rallentare molto ma in compenso lo stesso tratto in salita l'ho fatto con molta più leggerezza, libertà e agilità rispetto alle salite che ho fatto con i pesanti scarponi da trekking!
Molto bene!
Approfitta tutte le volte che puoi anche senza andare troppo lontano da casa; vedrai che l'irrobustimento delle suole portando una maggiore tranquillità nel camminare ti permetterà di godere appieno tutte le sensazioni possibili.
Insisto su questo punto perchè molti sono barefooters per tempi molto limitati, devono ricostruire le suole molto spesso e riescono solo "a fine stagione" a camminare scalzi con la disinvoltura necessaria.
Coraggio, camminate scalzi il più che potete, starete semplicemente meglio!!
bfpaul
Re: Due passi scalzi ... in montagna e città
In vista della gita bf a Venezia, ho approfittato del pomeriggio libero e soleggiato per una camminata scalza di "allenamento" lungo il lungomare tutto in porfido di Barcola (Trieste). Nei tratti in pieno sole il porfido era già bello caldo (penso che 40 gradi li aveva) mentre nei tratti in ombra la temperatura era decisamente più bassa. Avrò fatto circa 4 km, nessuno sguardo strano anche perchè il lungomare di Barcola è il luogo più gettonato dai triestini per prendere il sole!
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
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