One Day Without Shoes

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È solo un modo di farsi pubblicità.
Si chiama pubblicità virale.
Funziona così:
1) Lanci un'iniziativa "benefica": per ogni paio di scarpe vendute a 100 dollari e costate 5 sfruttando manodopera a basso costo nel terzo mondo verrà regalato un paio di scarpe (di quelle che durano sì e no una settimana) ad un bambino povero del suddetto terzo mondo (costo 1 dollaro, compresa spedizione e consegna). Il bambino in questione, che preferisce stare scalzo, venderà immediatamente le scarpe e per un paio di giorni potrà mangiare.
2) Per pubblicizzare le scarpe l'iniziativa benefica, si convince un po' di gente a partecipare alla giornata scalza, compresi alcuni artisti di media fama televisiva tipo "cantanti" bellini che piacciono alle ragazzine oppure Olivia Wide, la Tredici in Dottor House, che piace molto a uomini e donne (il suo personaggio è bisex), ma che se non ha ancora sfondato a Hollywood ci sarà un motivo.
3) I giornali, sfruttando il feticismo latente dei propri lettori, ne parlano e mettono le foto scalze di Olivia e dei cantanti bimbomikia.
4) La marca di scarpe si fa pubblicità senza far vedere le scarpe (sono così brutte?) ma solo il marchio.
5) I polli abboccano e le scarpe di quella marca diventano il nuovo must dei bimbomikia di ogni età che vanno a comprarle senza neppure aver visto che aspetto hanno.

Attenzione!!!! Comprano delle scarpe perché hanno visto della gente scalza e pensano così di soddisfare il desiderio latente (con annesso piacere) di stare scalzi. È questa la genialità (malvagia) di questa trovata pubblicitaria.

P.s.: le scarpe in questione non sono poi diverse da quelle di altre marche, infatti senza quella pubblicità non si vede perché dovremmo far venire dalla Thailandia America delle scarpe uguali a quelle che vengono dalla Thailandia nostra cara Italia.

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L' altra casa produttrice di scarpe simil-barefoot, 'La Terraplana' invece ha organizzato a New-York domenica 10 ottobre una corsa di 2,1 miglia: '1st Annual New York City Barefoot Run'
Barefoot Ted's Adventure
Birthadayshoes

... al momento però non ho trovato notizie su come sia andata.

Ma perché se qualche multinazionale organizza una giornata scalza in città, nessuno obbietta, mentre normalmente se mi vedessero scalzo penserebbe "pazzo, lezzo, incivile, povero!"

E' perché si tratta di un'altra nazione? Qual'è il problema?

Mastrom90 ha scritto:Ma perché se qualche multinazionale organizza una giornata scalza in città, nessuno obbietta, mentre normalmente se mi vedessero scalzo penserebbe "pazzo, lezzo, incivile, povero!"

E' perché si tratta di un'altra nazione? Qual'è il problema?

... per la mia esperienza l' ultima che hai detto ... spessissimo, mi sono trovato ad andare in giro scalzo fuori dalle nostre frontiere sia nel vecchio che nel nuovo mondo, e non penso a quelle volte in cui era quasi naturale che non usassi le scarpe perchè magari ero in una cittadina di mare o vicino a prati verdi ... e mai ho attirato l' attenzione e gli sguardi tra lo stupito e lo schifato passando per lo schernito come in Italia.

Più difficile rispondere alla seconda domanda ... mi viene da buttare fuori che nonostante tutto quello che ci raccontiamo siamo una Nazione maledettamente 'provinciale' e 'borghesotta' e ne deve scorrere di terra sotto le suole prima che ci si liberi da certi preconcetti!

freealex ha scritto:
... per la mia esperienza l' ultima che hai detto ... spessissimo, mi sono trovato ad andare in giro scalzo fuori dalle nostre frontiere sia nel vecchio che nel nuovo mondo, e non penso a quelle volte in cui era quasi naturale che non usassi le scarpe perchè magari ero in una cittadina di mare o vicino a prati verdi ... e mai ho attirato l' attenzione e gli sguardi tra lo stupito e lo schifato passando per lo schernito come in Italia.

Più difficile rispondere alla seconda domanda ... mi viene da buttare fuori che nonostante tutto quello che ci raccontiamo siamo una Nazione maledettamente 'provinciale' e 'borghesotta' e ne deve scorrere di terra sotto le suole prima che ci si liberi da certi preconcetti!

Beh, siamo qui apposta. Ci arrovelliamo il cervello ogni giorno per poter uscire in tranquillità scalzi!
Un giorno la gente capirà e smetterà di andar dietro ai pregiudizi e le idee preconcette che riguardano i piedi nudi.
Si può dire che siamo i precursori dello scalzismo in Italia. Dobbiamo andarne fieri ed essere pazienti.
Facciamoci conoscere prima e diamo il tempo alle persone di abituarsi.

Mastrom90 ha scritto:Ma perché se qualche multinazionale organizza una giornata scalza in città, nessuno obbietta, mentre normalmente se mi vedessero scalzo penserebbe "pazzo, lezzo, incivile, povero!"

E' perché si tratta di un'altra nazione? Qual'è il problema?

Per tradizione questo forum ospita una sola persona alla volta che si fa paranoie assurde, convinto che tutta la popolazione italiana, neonati inclusi, stia firmando con entusiasmo un proposta di legge popolare che preveda la pena di morte per chi circola scalzo, perché "pazzo, lezzo, incivile, povero!", ed amenità simili.
Poi, dopo un po', gli passa.
Caro Mastrom90, ci tieni davvero ad essere il nostro paranoico ufficiale? Spero proprio di no.
Ricordati comunque che un singolo o una piccola minoranza urlante, anche se enfatizzata dalla stampa, NON È il pensiero della maggioranza:
un cretino che ti giudica "pazzo, lezzo, incivile, povero!" è un singolo cretino e non rappresenta la maggioranza delle persone.
un direttore di supermarket che ha una crisi isterica vedendo uno scalzo è un idiota singolo, non il rappresentante tipo della categoria.

In effetti la maggior parte delle persone o non se ne accorge o non gliene importa nulla.
Di quelli che invece hanno una reazione, un 60/70 % hanno una reazione di approvazione e di un po' di invidia (=vorrei ma non me la sento). Solo una piccola parte ha reazioni intolleranti. E tenendo presente che la madre dei cretini è sempre incinta, sarebbe sorprendente non incontrarli. Basta reagire come si fa di solito con i cretini: facendoli passare per cretini.