Vipere e barefooters
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Vipere e barefooters
Riporto da altro topic:
Luca T ha scritto:Da anni vado scalzo per il podere di mia moglie e per i sentieri circostanti, forse sono un po' imprudente perché nell'erba alta non vedo proprio nulla dove metto i piedi, sono sicuro che non ci sono vetri ma animali boh. Per ora punte vipere, per ora. Spero per sempre!
Nell'erba non ci dovrebbero stare, e quindi se ci fossero dovrebbero stare su terreni scoperti e si dovrebbero poter vedere. So anche io che tendono a fuggire, spero che sia vero
I miei amici tossicologi dicono che di morso di vipera non si muore salvo organismi indeboliti (anziani soprattutto) o ancora troppo deboli e piccoli (bambini). Si hanno comunque reazioni gravi di tipo respiratorio e febbri molto alte con dolori intensissimi.
Comunque nel caso malaugurato che ci sia un morso di vipera non c'è da andare a cercare il siero, che può provocare reazioni anafilattiche e comunque allergiche di vario genere, quanto piuttosto un'altissima dose di cortisone. Così dicono gli esperti in base alle ultime ricerche ed esperienze cliniche.
Io tengo in campagna Urbason 250 in fiale, ma andrebbe bene anche da 40 mg, o Flebocortid 500 o 1000.
Ovvia, mi son divertito a fare il dottorino saputello.
Luca
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L'Amministratore del Forum
Re: Vipere e barefooters
Sì, credo che il titolo del post riportato da Paolo Selis risponda alla mia domanda disattenta.Admin ha scritto:Riporto da altro topic:
Se si divaga troppo, meglio cambiare il titolo dell'argomento.
Luca, tu sei una persona in gamba, non un saputello.Luca T ha scritto:Ovvia, mi son divertito a fare il dottorino saputello.
Luca
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Vipere e barefooters
No, non era fortuna, ma cultura popolare, esperienza ricevuta dagli adulti.lucignolo ha scritto:
Mi chiedo, al di la di giuste perplessità, il motivo per cui i giovani pastorelli scalzi non venivano decimati dai morsi dei serpenti velenosi.
E non venitemi a parlare di fortuna.
Io da bambino trascorrevo l’intera estate a scorrazzare in montagna e sapevo benissimo quali erano gli habitat pericolosi (pietraie, sponde dei fiumi, muri a secco, prati assolati…) e ne avevo istintivamente timore.
Allora ahimè ero sempre calzato (non per mia scelta) ma senza scarpe sarebbe stato lo stesso; non erano certo i sandali a proteggermi.
Inoltre era molto comune l’utilizzo di un bastone, non come sostegno per camminare, ma come protesi per battere le pietre, scostare l’erba e abbattere i rovi prima di passare nei posti pericolosi.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Vipere e barefooters
Inoltre era molto comune l’utilizzo di un bastone, non come sostegno per camminare, ma come protesi per battere le pietre, scostare l’erba e abbattere i rovi prima di passare nei posti pericolosi.
Sin dall'antichità più remota chi si trovava a vivere in campagna o a transitarvi per lavoro o come pellegrino o viandante, faceva uso del bastone, proprio per evitare questi problemi; nulla ci vieta di usarlo ancora oggi, anzi, ci sono accorgimenti che ci hanno tramandato i nostri padri che faremmo bene a rispolverare perchè non sono frutto di mode ma che hanno una valenza "eterna"..
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