Naturalista scalzo
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Elan
Capriolo
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Marc_63
aldo1953
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Naturalista scalzo
Ieri sera su Focus TV ho visto un bel documentario su un naturalista sudafricano che cerca il contatto più diretto con gli animali, mi piacciono questi documentari perchè mi ricordano le varie volte in Africa e danno idee per le prossime. Però il tipo girava scalzo. E a un certo punto ha spiegato perchè : " Chi va con le scarpe calpesta tutto senza farci caso e acquisisce una certa aura di violenza che gli animali avvertono, per cui diventano diffidenti, invece se sei scalzo devi camminare con attenzione e ti accettano meglio"
Ora, non è che tutti possono fare quello che faceva lui, scalzi o calzati che siano, però non c' è un po' della nostra filosofia ?
Ora, non è che tutti possono fare quello che faceva lui, scalzi o calzati che siano, però non c' è un po' della nostra filosofia ?
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
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Re: Naturalista scalzo
Quando mi capita, purtroppo di rado, di fare una camminata fra i boschi, ho la possibilità, in effetti di soffermare la mia attenzione su tantissimi elementi che, camminando con le scarpe non noterei di certo. Certo è che camminare scalzi ti aiuta a percepire molto meglio l'ambiente che non camminando con le scarpe.
Re: Naturalista scalzo
Coi piedi nudi vivi tutto della natura, nella nostra mente rimane impresso ogni singolo passo, ogni pietra, ogni particolare, è vivere con un senso in più, con armonia e rispetto per quello che ci circonda. La scarpa per certi versi rappresenta un po l'arroganza dell'uomo di sopraffare e dominare la natura, e con questo atteggiamento spesso si viene puniti, ma a quanto pare le varie lezioni non sono servite, si perpetra nell'indifferenza più totale.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
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Re: Naturalista scalzo
Alexey ha scritto:Coi piedi nudi vivi tutto della natura, nella nostra mente rimane impresso ogni singolo passo, ogni pietra, ogni particolare, è vivere con un senso in più, con armonia e rispetto per quello che ci circonda. La scarpa per certi versi rappresenta un po l'arroganza dell'uomo di sopraffare e dominare la natura, e con questo atteggiamento spesso si viene puniti, ma a quanto pare le varie lezioni non sono servite, si perpetra nell'indifferenza più totale.
Nelle gente non c'è il senso della Natura. Amare veramente la Natura non vuol dire andare a fare escursioni in mezzo al verde ogni fine settimana, magari con scarpe e scarponi ai piedi .... Basterebbe anche effettuare un'escursione al mese, ma vivere il contatto con essa a 360 gradi. Ma che vuoi ?! La gente se non ha i profilattici anche nei piedi non è contenta ...
Re: Naturalista scalzo
Camminando a piedi nudi si vive pienamente il contatto con la Natura, apprezzando i diversi tipi di fondo, la temperature e l'umidità del suolo; si impara ad aiutarsi con tutto il piede a "far tenuta" quando un sentiero è in pendenza, utilizzando le dita che sono un ottimo strumento di presa. Dopo anni di camminate scalze nella Natura quando la pendenza, le troppe pietre o per qualche motivo il rischio di vipere mi costringono a mettere le scarpe è come perdere una parte importante della gioia di una passeggiata, mi rendo conto anche di percepire di meno e più in ritardo quando rischio di scivolare.
Purtroppo molti temono, camminando scalzi in Natura, di calpestare frequentemente spine o oggetti pungenti ma non è così; ovviamente bisogna sempre guardare dove si mettono i piedi e imparare a camminare su un fondo più irregolare, non battendo mai i talloni, scaricando il peso su un'altra parte del piede quando lo si appoggia su qualcosa che punge o potrebbe far male. Con l'allenamento, passeggiata dopo passeggiata, le nostre suole si irrobustiscono e si prova il piacere del contatto con la Natura senza farsi male.
Provare per credere
Purtroppo molti temono, camminando scalzi in Natura, di calpestare frequentemente spine o oggetti pungenti ma non è così; ovviamente bisogna sempre guardare dove si mettono i piedi e imparare a camminare su un fondo più irregolare, non battendo mai i talloni, scaricando il peso su un'altra parte del piede quando lo si appoggia su qualcosa che punge o potrebbe far male. Con l'allenamento, passeggiata dopo passeggiata, le nostre suole si irrobustiscono e si prova il piacere del contatto con la Natura senza farsi male.
Provare per credere
Capriolo- Numero di messaggi : 108
Età : 58
Data d'iscrizione : 22.06.13
Re: Naturalista scalzo
L'altro giorno ho fatto una bella escursione in montagna con un mio amico, totale quasi 6 ore di camminata, e mi sono tagliato in dito.... Della mano 😀 non so se toccando un ramo o una pietra aguzza, però la cosa è abbastanza "buffa" dal punto di vista del calzato medio che ci vuole coi piedi sanguinanti più delle stigmati di Gesù... vado dappertutto scalzo e mi taglio la mano, altro che scarpe, forse ci vogliono i guanti 😄😄😄
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 43
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Naturalista scalzo
Ed è una statistica che mi piace precisare spesso quando mi parlano dei "pericoli", in tre anni di scalzismo obiquitario non mi sono MAI procurato nemmeno un taglietto, mentre ogni settimana, a casa o al lavoro, un taglietto alle mani puntualmente arriva... Anzi, ieri un taglietto impercettibile all'alluce me lo sono fatto... In casa dove si fanno le cose di fretta e non si sta attenti, il luogo che nella mente è il più sicuro diventa il più pericoloso per via della disattenzione...
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 43
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Naturalista scalzo
Io mi sono tagliato abbastanza seriamente due volte ... però sempre di notte
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 71
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Re: Naturalista scalzo
Capriolo ha scritto:Camminando a piedi nudi si vive pienamente il contatto con la Natura, apprezzando i diversi tipi di fondo, la temperature e l'umidità del suolo; si impara ad aiutarsi con tutto il piede a "far tenuta" quando un sentiero è in pendenza, utilizzando le dita che sono un ottimo strumento di presa...
Quest'anno pur restando un barefooter eminentemente cittadino sto cercando di darvi retta... Venerdì scorso mi sono fatto 2-3 chilometri su un sentiero CAI (quello che porta all'Eremo di Ronzano per conosce i colli bolognesi). Beh .... La parte più divertente è stata al ritorno quando ho incrociato una simpatica comitiva dotata di mappa, scarponi da montagna e bastoncini da trekker che saliva faticosamente: mi devono avere visto come un'allucinazione da sforzo perché nessuno ha fatto commenti ... Per il resto ho dolorosamente apprezzato come in poche settimane la natura possa cambiare. Quello che un mese fa era un terreno gradevolmente morbido dopo le piogge primaverili è diventato decisamente ostico e sgarbato. Caro sentiero ci vediamo poi quest'autunno ... per ora torno ai miei marciapiedi monotoni ma rassicuranti...
Appleseed- Numero di messaggi : 857
Data d'iscrizione : 01.08.13
Re: Naturalista scalzo
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.. per ora torno ai miei marciapiedi monotoni ma rassicuranti...[/quote]
Eh sì, sono d' accordo, sarà che non ho molto altro di megliio, ma i marciapedi mi vanno benissimo. E poi anche lì c' è una varietà infinita di sensazioni, dal rugoso al liscio, dal freddo al caldo... e via dicendo
.. per ora torno ai miei marciapiedi monotoni ma rassicuranti...[/quote]
Eh sì, sono d' accordo, sarà che non ho molto altro di megliio, ma i marciapedi mi vanno benissimo. E poi anche lì c' è una varietà infinita di sensazioni, dal rugoso al liscio, dal freddo al caldo... e via dicendo
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 70
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Naturalista scalzo
Alexey ha scritto:Ed è una statistica che mi piace precisare spesso quando mi parlano dei "pericoli", in tre anni di scalzismo obiquitario non mi sono MAI procurato nemmeno un taglietto, mentre ogni settimana, a casa o al lavoro, un taglietto alle mani puntualmente arriva... Anzi, ieri un taglietto impercettibile all'alluce me lo sono fatto... In casa dove si fanno le cose di fretta e non si sta attenti, il luogo che nella mente è il più sicuro diventa il più pericoloso per via della disattenzione...
Non credo che parlare di lesioni, ferite o tagli sia la miglior pubblicità per lo scalzismo, però è perchè in realtà nell' immaginario collettivo un taglio, anche abbondante, sulle mani è "normale", sui piedi è "te lo avevo detto ". Qualche taglietto inevitabilmente lo ho collezionato, in India mi sono ferito ambedue gli alluci ( ma non era posto dove camminare scalzi), e lo scorso Inverno cadendo in una tragicomica uscita dall' auto sono finito su un tombino tagliente e ci ho messo poi un mesetto per guarire. Però se fosse accaduto alla mani, e tenete presente che per me le mani sono un prezioso strumento di lavoro e devono essere sensibili e sane, nessuno mi avrebbe redarguito. Infatti due erano le posizioni, gli integralisti : "con le scarpe non ti saresti fatto nulla" e gli amici/ tolleranti/ fatti tuoi/ : "Se avessi avuto le scarpe si sarebbero incastrate nella pedaliera e addio caviglia".
E lo sai che i luoghi statisticamente più pericolosi del mondo sono la cucina e il bagno ?
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 70
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Naturalista scalzo
No no infatti è meglio non parlarne, ma se iniziano gli altri (e lo fanno puntualmente), mi piace precisare la mera verità statistica, anche se come dici te il taglio alle mani è normale perché le mani nude sono normali, ma magari un barlume di ragione di fronte all'evidenza a qualcuno scatta
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 43
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Naturalista scalzo
Alexey ha scritto:No no infatti è meglio non parlarne, ma se iniziano gli altri (e lo fanno puntualmente), mi piace precisare la mera verità statistica, anche se come dici te il taglio alle mani è normale perché le mani nude sono normali, ma magari un barlume di ragione di fronte all'evidenza a qualcuno scatta
Beh, pensiamo anche all' aspetto del sudicume. Mani sporche -> lavoratore. Piedi sporchi (sotto) -> zozzone, misero, persona da evitare. Senza ovviamente pensare che mentre le mani "vanno" dappertutto, occhi e bocca compresi, i piedi per evidenti questioni di snodabilità restano al loro posto ! E poi non volevo dire di non parlare dei piccoli inconvenienti, anzi parliamone per dimostrare che sono più o meno innocui. Intendevo dire di non enfatizzarli, abbiamo già troppa gente spaventata in giro.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 70
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Naturalista scalzo
Eh si, dai piedi partono i germi più pericolosi che solo il coraggio della mamma italiana può sconfiggere, avete visto la gioia con la quale mamma e figlio stanno scalzi e seduti per terra sul pavimento di casa su cui la provvidente mamma è appena passata col l...m casa che uccide il 99,9999999 per cento dei batteri? 😄
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 43
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Naturalista scalzo
Alexey ha scritto:Eh si, dai piedi partono i germi più pericolosi che solo il coraggio della mamma italiana può sconfiggere, avete visto la gioia con la quale mamma e figlio stanno scalzi e seduti per terra sul pavimento di casa su cui la provvidente mamma è appena passata col l...m casa che uccide il 99,9999999 per cento dei batteri? 😄
Il problema è che tutta la società moderna crede di doversi difendere "a spada tratta" da ogni cosa vera - e sopratutto immaginaria - che possa in qualche modo attaccarla.
E infatti ci difendiamo dalla manipolazione dei cervelli da parte della pubblicità ingannevole tra cui quella politica!
Fra le cose più temute ci sono le "malattie", quindi via a disinfettare ogni cosa che si tocca e le stesse mani.
E l'aria che respiriamo?
Ah già, per quella pazienza; si deve pur respirare ....
Ora, da che l'uomo vive sulla Terra, certamente molte malattie hanno contribuito a fare "selezione naturale" e cito la microcitemia ad esempio, lasciando a chi di dovere spiegare come e qualmente; e così se qualche infezione dovuta a ferite nei piedi ha ucciso qualcuno, certamente lo sporco nei piedi non ha mai ucciso nessuno, così come molti respirano senza prendersi il cancro ai polmoni.
Quindi, tranquilli: il nostro sistema immunitario verrà potenziato dal camminare scalzi; si intende che CI SONO POSTI DOVE SAREBBE FOLLE FARLO.
L'ho detto mille volte: non dobbiamo dimostrare niente a nessuno e tanto meno di essere sconsiderati; se ci comportiamo in modo ragionevole e sappiamo argomentare la nostra scelta non dobbiamo temere di confrontarci con chiunque, sopratutto se interessato a quanto facciamo.
bfpaul
E infatti ci difendiamo dalla manipolazione dei cervelli da parte della pubblicità ingannevole tra cui quella politica!
Fra le cose più temute ci sono le "malattie", quindi via a disinfettare ogni cosa che si tocca e le stesse mani.
E l'aria che respiriamo?
Ah già, per quella pazienza; si deve pur respirare ....
Ora, da che l'uomo vive sulla Terra, certamente molte malattie hanno contribuito a fare "selezione naturale" e cito la microcitemia ad esempio, lasciando a chi di dovere spiegare come e qualmente; e così se qualche infezione dovuta a ferite nei piedi ha ucciso qualcuno, certamente lo sporco nei piedi non ha mai ucciso nessuno, così come molti respirano senza prendersi il cancro ai polmoni.
Quindi, tranquilli: il nostro sistema immunitario verrà potenziato dal camminare scalzi; si intende che CI SONO POSTI DOVE SAREBBE FOLLE FARLO.
L'ho detto mille volte: non dobbiamo dimostrare niente a nessuno e tanto meno di essere sconsiderati; se ci comportiamo in modo ragionevole e sappiamo argomentare la nostra scelta non dobbiamo temere di confrontarci con chiunque, sopratutto se interessato a quanto facciamo.
bfpaul
Re: Naturalista scalzo
Apposta non concordo che non si debba parlare del rischio di qualche piccola ferita. E' inutile negarlo che il rischio esiste, specie in una società di maleducati dove si butta tutto per terra e da qualche anno ormai è di moda lasciarci le bottiglie di birra vuote o mezze piene (!). E magari spaccarle.
Ora io a tutti quelli che in qualche modo sono apprensivi e domandano se non ci si ferisce, dico sempre che sì, se non si sta attenti il rischio può esserci, ma generalmente noi siamo abituati a prestare attenzione a ciò che facciamo e dove si posano i piedi. Solo le scheggine di vetro più piccole possono sfuggire a un occhio attento. E non tutte sono lì a pungerci, perché magari sono messe di piatto. Le rarissime volte che ci pungiamo sono così piccole che fanno un buchino altrettanto piccolo, perciò non veniamo dilaniati ma al massimo perdiamo una goccina di sangue, in caso vada proprio male...
Altro è andarsela a cercare come camminare in un bosco di castagni da frutto. Lì di spine sotto i piedi se ne possono collezionare decine. A me capitò di fare una breve corsa su un terreno che non avevo preventivamente notato come pieno di ricci di castagne. Volevo fotografare il treno storico della Genova-Casella che sbucava da una suggestiva curva nel bosco e non ho avuto tempo di osservare bene il terreno davanti a me. Avendo già una suola del piede ben abituata il risultato è stato una sola spinetta conficcata in mezzo al tallone . Breve sosta su una panchina per lavorare di pinzette e poi via di nuovo ma con le infradito di gomma d'emergenza... Ah. La foto è venuta benissimo.
Sinceramente preferisco le faggete o le abetaie, anche se gli aghi di pino ogni tento pungono un po' ma generalmente non si conficcano nemmeno nella parte più superficiale del derma. Anzi, sono perfino piacevoli da sentire...
Saluti sanissimi.
Marco53
Ora io a tutti quelli che in qualche modo sono apprensivi e domandano se non ci si ferisce, dico sempre che sì, se non si sta attenti il rischio può esserci, ma generalmente noi siamo abituati a prestare attenzione a ciò che facciamo e dove si posano i piedi. Solo le scheggine di vetro più piccole possono sfuggire a un occhio attento. E non tutte sono lì a pungerci, perché magari sono messe di piatto. Le rarissime volte che ci pungiamo sono così piccole che fanno un buchino altrettanto piccolo, perciò non veniamo dilaniati ma al massimo perdiamo una goccina di sangue, in caso vada proprio male...
Altro è andarsela a cercare come camminare in un bosco di castagni da frutto. Lì di spine sotto i piedi se ne possono collezionare decine. A me capitò di fare una breve corsa su un terreno che non avevo preventivamente notato come pieno di ricci di castagne. Volevo fotografare il treno storico della Genova-Casella che sbucava da una suggestiva curva nel bosco e non ho avuto tempo di osservare bene il terreno davanti a me. Avendo già una suola del piede ben abituata il risultato è stato una sola spinetta conficcata in mezzo al tallone . Breve sosta su una panchina per lavorare di pinzette e poi via di nuovo ma con le infradito di gomma d'emergenza... Ah. La foto è venuta benissimo.
Sinceramente preferisco le faggete o le abetaie, anche se gli aghi di pino ogni tento pungono un po' ma generalmente non si conficcano nemmeno nella parte più superficiale del derma. Anzi, sono perfino piacevoli da sentire...
Saluti sanissimi.
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1098
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Naturalista scalzo
Marco53 ha scritto:
Sinceramente preferisco le faggete o le abetaie, anche se gli aghi di pino ogni tento pungono un po' ma generalmente non si conficcano nemmeno nella parte più superficiale del derma. Anzi, sono perfino piacevoli da sentire...
Saluti sanissimi.
Marco53
Ti posso dire che l'abetaia fitta è diventata il mio terreno preferito da zampettare scalzo.
L'estate scorsa in Val di Fiemme ho provato sensazioni bellissime mentre zampettavo su quel tappeto fresco e umido di aghi di abete, che sono soffici, pungono molto poco e non si conficcano per niente..al massimo si incollano al piede a causa della resina. E' come una moquette naturale. E poi l'abete è il mio albero preferito in assoluto, specialmente quello bianco.
Non vedo l'ora di tornarci ad agosto...sì ho deciso di fare il bis e di rifare la settimana in tenda a Predazzo sotto quei magnifici abeti che mi proteggeranno dalla micidiale calura estiva.
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
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