ME PRESENTO

il tuo account è attivo da tempo e guarda un po', ho appena risposto a Chicco sul fatto che molti non scrivono, ed eccoti finalmente fra noi.
Che dire? Benvenuto fra noi, anche la tua voce sarà gradita.
Raccontaci cosa significa per te andare scalzo e come vieni accolto da chi non ti conosce ...

Guarda un po', in chiesa - perlomeno nella mia parrocchia - non sono mai entrato scalzo; in qualunque altra chiesa, si, eccome! C' è un altro luogo dove per me valgono le stesse considerazioni ed è la scuola dove insegnavo.
Perché?
In un posto dove mi conoscono ma dove non ho la possibilità di spiegare cosa faccio e se sono eventualmente impazzito, posso anche evitare di andarci scalzo. In chiesa perché (forse) penserebbero che ormai porto il cilicio e sto facendo penitenza ( ) ed invece mi sto godendo una delle sensazioni migliori che conosco, oppure che l' ho fatta talmente grossa da meritarmi una penitenza così dura .... ( )
A scuola perché una volta mi è stato consigliato di evitare dal Direttore e non voglio fare discussioni; troppe ne ho fatto quando "abitavo" lì ... ( )
Comunque, ripeto, per me è assolutamente importante potermi trovare nelle condizioni di spiegare cosa faccio in una determinata situazione; dove non posso, dove non può esserci per forza maggiore alcun dialogo posso anche mettermi le scarpe.
Se ce le avessi perché prevedevo la situazione; altrimenti massima disinvoltura e via.
Guardate, siamo noi che sappiamo sempre di essere senza scarpe, gli altri SE NE DEVONO ACCORGERE e non è detto che succeda. Quindi, niente paura, andare scalzi deve essere considerato il nostro "stato " più naturale, quello dove siamo "noi stessi", completamente.
Coraggio è arrivata la primavera!!