MI PRESENTO
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MI PRESENTO
Buongiorno a tutti voi, come suggeritomi da Paolo Selis, nella mail per l’attivazione dell’account del forum mi presento,
Mi chiamo Pasquale, sono nato il 7 gennaio del 1975 e vivo a Roma da 25 anni, città dove ho studiato, poi messo su famiglia e attualmente lavoro. Dal nome, come potete facilmente intuire, non sono nativo di Roma ma Napoletano (sono nato a Napoli ma ho vissuto la mia infanzia a Caserta e provincia, fino a 18 anni, dopo di che mi sono trasferito a Roma dove ho completato la mia formazione universitaria e dove attualmente lavoro ed ho famiglia). -BF- sta per barefooter; purtroppo non ho molta fantasia con i nickname .
Ho conosciuto per caso questo sito e mi ha incuriosito molto. Sono istintivamente un barefooter da molto tempo, credo da quando ho imparato a camminare, ma come tutti voi non ho memoria di quel periodo; lo faccio perché mi rilassa moltissimo; mi permette, come dico in famiglia e agli amici, di mettermi a fuoco, pensare e rilassarmi. Si potrebbe dire che sono un dipendente dallo stare a piedi nudi in contatto diretto con la terra; infatti nella peggiore delle ipotesi, quando le condizioni meteo non lo consentono, sento comunque la necessità di trascorrere almeno un paio d’ore al giorno a piedi nudi in contatto con la terra. In casa o in albergo sto come tutti normalmente a piedi nudi ma questo non mi consente di mettermi a fuoco, pensare e rilassarmi ; per farlo devo mettere i pieni sulla terra o l’erba altrimenti non funziona la messa a fuoco . Pertanto, appena mi è possibile, mi tolgo le scarpe e resto semplicemente in giro a piedi nudi . Ovviamente quando sono in ferie in linea di massima le scarpe non sono previste , anche se però d’inverno le metto sempre in valigia e se le temperature sono sotto 0 fuori le indosso sempre. Devo confessare anche che in settimana bianca lo snowboard lo uso, esclusivamente, con gli appositi scarponi . In realtà in montagna d’inverno le occasioni in cui sto a piedi nudi sono veramente poche. Mi piace stare a piedi nudi ma non sono un fachiro. Sulla neve è divertente e mi piace camminarci a piedi nudi, ma riesco a farlo piacevolmente solo se c’è il sole e le temperature non troppo rigide, e magari in giro c’è anche con qualche zolla d’erba esposta al calore del sole. Invece con il caldo non ho grossi problemi (ad eccezione del metallo arroventato d’estate sotto il sole, ad esempio scale metalliche esposte al sole con temperature superiori ai 30° o rampe dei traghetti rimaste esposte per molto tempo). So di ripetermi, ma ribadisco che a me piace stare a piedi nudi e pertanto deve essere un piacere e non una sofferenza; mi è capitato di camminare su scale in di metallo arroventate dal sole e le ho dovute percorrere anche per qualche piano e vi garantisco che per me non è stato piacevole, soprattutto e non mi ha rilassato affatto.
Ritornando alla mia presentazione, da quando ero bambino pratico il barefooting, senza saperlo sono sempre stato un barefooter, cioè vivo a piedi nudi . Ovviamente da bambino, questa pratica mi era impedita dai miei genitori, nonni, o zii di turno di guardia, ma non appena ero fuori dalla loro vista, mi toglievo le scarpe o i sandali o qualunque altra cosa avessi sui piedi, per abbandonarli in un luogo sicuro (spesso il box delle auto dei miei genitori o sotto qualche siepe), per poi recuperarli prima di tornare in casa. Cosi ho trascorso le mie giornate in compagnia dei miei amici d'infanzia dalla primavera inoltrata ad inizio scuola, e con loro giocavo a pallone, nascondino, andare in bici e quant’altro fanno tutti i bambini di questo modo sempre a piedi nudi . La cosa particolare che avevo fatto anche una sorta di proselitismo; due miei coetanei (uno e due anni di differenza) mi imitavano e come me, quando eravamo insieme e potevano anche loro si toglievano scarpe e calzini e si iniziava a giocare ; .
Personalmente non ho mai avuto problemi nel mostrarmi in pubblico a piedi nudi . Credo che dipenda dal fatto che è un’abitudine in me consolidata da sempre e la vivo con naturalezza. Ovviamente, mi è capitato di discutere qualche volta con qualcuno, perché reputava non opportuno che stessi a piedi nudi . Ricordo parecchi anni fa a Gardaland, ad un secondo giro su una attenzione nella quale bisognava camminare a piedi, mi hanno detto che dovevo indossare le scarpe (purtroppo non avevo neanche le infradito nello zaino con me ed ho dovuto rinunciato al secondo giro , ma al primo giro non mi avevano detto nulla ).
Chi mi conosce è abituato a vedermi in giro a piedi nudi sia nei dintorni di casa mia, a potere in giro il cane, all’ufficio postale o supermercato ecc. Sono un barefooter di quartiere ma anche fuori quartiere , .
Però, uso sempre le scarpe a lavoro per svariati motivi che superano di gran lunga (secondo la mia personale opinione) il "socialmente corretto”, perché esistono circostanze e luoghi che per sicurezza personale necessitano di calzature adeguate da usare magari sul posto di lavoro, sia per motivi igienici che di sicurezza. Infine uso sempre le scarpe se sono in contesti in cui è previsto indossare abiti formali (giacca e cravatta). Non sono un barefooter integrale cioè 24 ore al giorno per 365 giorni. Non ho mai contato le ore o giorni in cui non uso le scarpe, ma ad eccezione del lavoro (7-8 ore al giorno), circostanze formali in cui è espressamente richiesto indossare abiti eleganti (per fortuna non molte in un anno) o condizioni meteo avverse o improponibili (ad esempio settimane bianche o temperature invernali particolarmente rigide che fortunatamente a Roma sono sporadiche), per il resto delle mie giornate le passo a piedi nudi.
Mia moglie non è una barefooter ma tollera (per amore nei miei confronti) e mi lascia libro di stare a piedi nudi quando, dove e come voglio. D’altronde mi ha conosciuto che ero già un barefooter, inoltre nella mia vita non ho mai nascosto a nessuno questa mia “ostilità” ad avere “due trappole ai piedi”, pertanto ha preso consapevolmente il “pacchetto completo”. In famiglia non voglio condizionare nostro figlio, in alcun modo, perciò lo lascio libero di usare le scarpe o non usarle quando vuole lui. Devo dire che a differenza mia, lui le scarpe le indossa spessissimo (praticamente sempre) ad eccezione di alcuni momenti in cui siamo in stretto contatto con la natura (ad esempio passeggiate in montagna d’estate o al mare).
Al termine di questa mia prolissa presentazione, vi lascio una mia breve testimonianza attinente al nome club. Mi è capitato più di una volta che bambini rivolgessero alla mamma o al papà la domanda “come mai lui è senza scarpe?”. Una delle mie risposte al bambino di turno è la seguente "sai sono nato senza scarpe e non mi piace avere i piedi dentro qualcosa". La risposta a volte aiuta il genitore quando è in palese imbarazzo. A questa mia affermazione i bambini sorridono, gli si illuminano gli occhi o in alcuni casi chiedono all’adulto di riferimento “posso toglierle anche io?” (Potete immaginare le facce dei papà e delle mamme ).
A presto
-BF-
Mi chiamo Pasquale, sono nato il 7 gennaio del 1975 e vivo a Roma da 25 anni, città dove ho studiato, poi messo su famiglia e attualmente lavoro. Dal nome, come potete facilmente intuire, non sono nativo di Roma ma Napoletano (sono nato a Napoli ma ho vissuto la mia infanzia a Caserta e provincia, fino a 18 anni, dopo di che mi sono trasferito a Roma dove ho completato la mia formazione universitaria e dove attualmente lavoro ed ho famiglia). -BF- sta per barefooter; purtroppo non ho molta fantasia con i nickname .
Ho conosciuto per caso questo sito e mi ha incuriosito molto. Sono istintivamente un barefooter da molto tempo, credo da quando ho imparato a camminare, ma come tutti voi non ho memoria di quel periodo; lo faccio perché mi rilassa moltissimo; mi permette, come dico in famiglia e agli amici, di mettermi a fuoco, pensare e rilassarmi. Si potrebbe dire che sono un dipendente dallo stare a piedi nudi in contatto diretto con la terra; infatti nella peggiore delle ipotesi, quando le condizioni meteo non lo consentono, sento comunque la necessità di trascorrere almeno un paio d’ore al giorno a piedi nudi in contatto con la terra. In casa o in albergo sto come tutti normalmente a piedi nudi ma questo non mi consente di mettermi a fuoco, pensare e rilassarmi ; per farlo devo mettere i pieni sulla terra o l’erba altrimenti non funziona la messa a fuoco . Pertanto, appena mi è possibile, mi tolgo le scarpe e resto semplicemente in giro a piedi nudi . Ovviamente quando sono in ferie in linea di massima le scarpe non sono previste , anche se però d’inverno le metto sempre in valigia e se le temperature sono sotto 0 fuori le indosso sempre. Devo confessare anche che in settimana bianca lo snowboard lo uso, esclusivamente, con gli appositi scarponi . In realtà in montagna d’inverno le occasioni in cui sto a piedi nudi sono veramente poche. Mi piace stare a piedi nudi ma non sono un fachiro. Sulla neve è divertente e mi piace camminarci a piedi nudi, ma riesco a farlo piacevolmente solo se c’è il sole e le temperature non troppo rigide, e magari in giro c’è anche con qualche zolla d’erba esposta al calore del sole. Invece con il caldo non ho grossi problemi (ad eccezione del metallo arroventato d’estate sotto il sole, ad esempio scale metalliche esposte al sole con temperature superiori ai 30° o rampe dei traghetti rimaste esposte per molto tempo). So di ripetermi, ma ribadisco che a me piace stare a piedi nudi e pertanto deve essere un piacere e non una sofferenza; mi è capitato di camminare su scale in di metallo arroventate dal sole e le ho dovute percorrere anche per qualche piano e vi garantisco che per me non è stato piacevole, soprattutto e non mi ha rilassato affatto.
Ritornando alla mia presentazione, da quando ero bambino pratico il barefooting, senza saperlo sono sempre stato un barefooter, cioè vivo a piedi nudi . Ovviamente da bambino, questa pratica mi era impedita dai miei genitori, nonni, o zii di turno di guardia, ma non appena ero fuori dalla loro vista, mi toglievo le scarpe o i sandali o qualunque altra cosa avessi sui piedi, per abbandonarli in un luogo sicuro (spesso il box delle auto dei miei genitori o sotto qualche siepe), per poi recuperarli prima di tornare in casa. Cosi ho trascorso le mie giornate in compagnia dei miei amici d'infanzia dalla primavera inoltrata ad inizio scuola, e con loro giocavo a pallone, nascondino, andare in bici e quant’altro fanno tutti i bambini di questo modo sempre a piedi nudi . La cosa particolare che avevo fatto anche una sorta di proselitismo; due miei coetanei (uno e due anni di differenza) mi imitavano e come me, quando eravamo insieme e potevano anche loro si toglievano scarpe e calzini e si iniziava a giocare ; .
Personalmente non ho mai avuto problemi nel mostrarmi in pubblico a piedi nudi . Credo che dipenda dal fatto che è un’abitudine in me consolidata da sempre e la vivo con naturalezza. Ovviamente, mi è capitato di discutere qualche volta con qualcuno, perché reputava non opportuno che stessi a piedi nudi . Ricordo parecchi anni fa a Gardaland, ad un secondo giro su una attenzione nella quale bisognava camminare a piedi, mi hanno detto che dovevo indossare le scarpe (purtroppo non avevo neanche le infradito nello zaino con me ed ho dovuto rinunciato al secondo giro , ma al primo giro non mi avevano detto nulla ).
Chi mi conosce è abituato a vedermi in giro a piedi nudi sia nei dintorni di casa mia, a potere in giro il cane, all’ufficio postale o supermercato ecc. Sono un barefooter di quartiere ma anche fuori quartiere , .
Però, uso sempre le scarpe a lavoro per svariati motivi che superano di gran lunga (secondo la mia personale opinione) il "socialmente corretto”, perché esistono circostanze e luoghi che per sicurezza personale necessitano di calzature adeguate da usare magari sul posto di lavoro, sia per motivi igienici che di sicurezza. Infine uso sempre le scarpe se sono in contesti in cui è previsto indossare abiti formali (giacca e cravatta). Non sono un barefooter integrale cioè 24 ore al giorno per 365 giorni. Non ho mai contato le ore o giorni in cui non uso le scarpe, ma ad eccezione del lavoro (7-8 ore al giorno), circostanze formali in cui è espressamente richiesto indossare abiti eleganti (per fortuna non molte in un anno) o condizioni meteo avverse o improponibili (ad esempio settimane bianche o temperature invernali particolarmente rigide che fortunatamente a Roma sono sporadiche), per il resto delle mie giornate le passo a piedi nudi.
Mia moglie non è una barefooter ma tollera (per amore nei miei confronti) e mi lascia libro di stare a piedi nudi quando, dove e come voglio. D’altronde mi ha conosciuto che ero già un barefooter, inoltre nella mia vita non ho mai nascosto a nessuno questa mia “ostilità” ad avere “due trappole ai piedi”, pertanto ha preso consapevolmente il “pacchetto completo”. In famiglia non voglio condizionare nostro figlio, in alcun modo, perciò lo lascio libero di usare le scarpe o non usarle quando vuole lui. Devo dire che a differenza mia, lui le scarpe le indossa spessissimo (praticamente sempre) ad eccezione di alcuni momenti in cui siamo in stretto contatto con la natura (ad esempio passeggiate in montagna d’estate o al mare).
Al termine di questa mia prolissa presentazione, vi lascio una mia breve testimonianza attinente al nome club. Mi è capitato più di una volta che bambini rivolgessero alla mamma o al papà la domanda “come mai lui è senza scarpe?”. Una delle mie risposte al bambino di turno è la seguente "sai sono nato senza scarpe e non mi piace avere i piedi dentro qualcosa". La risposta a volte aiuta il genitore quando è in palese imbarazzo. A questa mia affermazione i bambini sorridono, gli si illuminano gli occhi o in alcuni casi chiedono all’adulto di riferimento “posso toglierle anche io?” (Potete immaginare le facce dei papà e delle mamme ).
A presto
-BF-
-BF-- Numero di messaggi : 20
Età : 49
Data d'iscrizione : 03.07.19
Re: MI PRESENTO
-BF- ha scritto:Buongiorno a tutti voi, come suggeritomi da Paolo Selis, nella mail per l’attivazione dell’account del forum mi presento,
Mi chiamo Pasquale, sono nato il 7 gennaio del 1975 e vivo a Roma da 25 anni, città dove ho studiato, poi messo su famiglia e attualmente lavoro. Dal nome, come potete facilmente intuire, non sono nativo di Roma ma Napoletano (sono nato a Napoli ma ho vissuto la mia infanzia a Caserta e provincia, fino a 18 anni, dopo di che mi sono trasferito a Roma dove ho completato la mia formazione universitaria e dove attualmente lavoro ed ho famiglia). -BF- sta per barefooter; purtroppo non ho molta fantasia con i nickname .
Ho conosciuto per caso questo sito e mi ha incuriosito molto. Sono istintivamente un barefooter da molto tempo, credo da quando ho imparato a camminare, ma come tutti voi non ho memoria di quel periodo; lo faccio perché mi rilassa moltissimo; mi permette, come dico in famiglia e agli amici, di mettermi a fuoco, pensare e rilassarmi. Si potrebbe dire che sono un dipendente dallo stare a piedi nudi in contatto diretto con la terra; infatti nella peggiore delle ipotesi, quando le condizioni meteo non lo consentono, sento comunque la necessità di trascorrere almeno un paio d’ore al giorno a piedi nudi in contatto con la terra. In casa o in albergo sto come tutti normalmente a piedi nudi ma questo non mi consente di mettermi a fuoco, pensare e rilassarmi ; per farlo devo mettere i pieni sulla terra o l’erba altrimenti non funziona la messa a fuoco . Pertanto, appena mi è possibile, mi tolgo le scarpe e resto semplicemente in giro a piedi nudi . Ovviamente quando sono in ferie in linea di massima le scarpe non sono previste , anche se però d’inverno le metto sempre in valigia e se le temperature sono sotto 0 fuori le indosso sempre. Devo confessare anche che in settimana bianca lo snowboard lo uso, esclusivamente, con gli appositi scarponi . In realtà in montagna d’inverno le occasioni in cui sto a piedi nudi sono veramente poche. Mi piace stare a piedi nudi ma non sono un fachiro. Sulla neve è divertente e mi piace camminarci a piedi nudi, ma riesco a farlo piacevolmente solo se c’è il sole e le temperature non troppo rigide, e magari in giro c’è anche con qualche zolla d’erba esposta al calore del sole. Invece con il caldo non ho grossi problemi (ad eccezione del metallo arroventato d’estate sotto il sole, ad esempio scale metalliche esposte al sole con temperature superiori ai 30° o rampe dei traghetti rimaste esposte per molto tempo). So di ripetermi, ma ribadisco che a me piace stare a piedi nudi e pertanto deve essere un piacere e non una sofferenza; mi è capitato di camminare su scale in di metallo arroventate dal sole e le ho dovute percorrere anche per qualche piano e vi garantisco che per me non è stato piacevole, soprattutto e non mi ha rilassato affatto.
Ritornando alla mia presentazione, da quando ero bambino pratico il barefooting, senza saperlo sono sempre stato un barefooter, cioè vivo a piedi nudi . Ovviamente da bambino, questa pratica mi era impedita dai miei genitori, nonni, o zii di turno di guardia, ma non appena ero fuori dalla loro vista, mi toglievo le scarpe o i sandali o qualunque altra cosa avessi sui piedi, per abbandonarli in un luogo sicuro (spesso il box delle auto dei miei genitori o sotto qualche siepe), per poi recuperarli prima di tornare in casa. Cosi ho trascorso le mie giornate in compagnia dei miei amici d'infanzia dalla primavera inoltrata ad inizio scuola, e con loro giocavo a pallone, nascondino, andare in bici e quant’altro fanno tutti i bambini di questo modo sempre a piedi nudi . La cosa particolare che avevo fatto anche una sorta di proselitismo; due miei coetanei (uno e due anni di differenza) mi imitavano e come me, quando eravamo insieme e potevano anche loro si toglievano scarpe e calzini e si iniziava a giocare ; .
Personalmente non ho mai avuto problemi nel mostrarmi in pubblico a piedi nudi . Credo che dipenda dal fatto che è un’abitudine in me consolidata da sempre e la vivo con naturalezza. Ovviamente, mi è capitato di discutere qualche volta con qualcuno, perché reputava non opportuno che stessi a piedi nudi . Ricordo parecchi anni fa a Gardaland, ad un secondo giro su una attenzione nella quale bisognava camminare a piedi, mi hanno detto che dovevo indossare le scarpe (purtroppo non avevo neanche le infradito nello zaino con me ed ho dovuto rinunciato al secondo giro , ma al primo giro non mi avevano detto nulla ).
Chi mi conosce è abituato a vedermi in giro a piedi nudi sia nei dintorni di casa mia, a potere in giro il cane, all’ufficio postale o supermercato ecc. Sono un barefooter di quartiere ma anche fuori quartiere , .
Però, uso sempre le scarpe a lavoro per svariati motivi che superano di gran lunga (secondo la mia personale opinione) il "socialmente corretto”, perché esistono circostanze e luoghi che per sicurezza personale necessitano di calzature adeguate da usare magari sul posto di lavoro, sia per motivi igienici che di sicurezza. Infine uso sempre le scarpe se sono in contesti in cui è previsto indossare abiti formali (giacca e cravatta). Non sono un barefooter integrale cioè 24 ore al giorno per 365 giorni. Non ho mai contato le ore o giorni in cui non uso le scarpe, ma ad eccezione del lavoro (7-8 ore al giorno), circostanze formali in cui è espressamente richiesto indossare abiti eleganti (per fortuna non molte in un anno) o condizioni meteo avverse o improponibili (ad esempio settimane bianche o temperature invernali particolarmente rigide che fortunatamente a Roma sono sporadiche), per il resto delle mie giornate le passo a piedi nudi.
Mia moglie non è una barefooter ma tollera (per amore nei miei confronti) e mi lascia libro di stare a piedi nudi quando, dove e come voglio. D’altronde mi ha conosciuto che ero già un barefooter, inoltre nella mia vita non ho mai nascosto a nessuno questa mia “ostilità” ad avere “due trappole ai piedi”, pertanto ha preso consapevolmente il “pacchetto completo”. In famiglia non voglio condizionare nostro figlio, in alcun modo, perciò lo lascio libero di usare le scarpe o non usarle quando vuole lui. Devo dire che a differenza mia, lui le scarpe le indossa spessissimo (praticamente sempre) ad eccezione di alcuni momenti in cui siamo in stretto contatto con la natura (ad esempio passeggiate in montagna d’estate o al mare).
Al termine di questa mia prolissa presentazione, vi lascio una mia breve testimonianza attinente al nome club. Mi è capitato più di una volta che bambini rivolgessero alla mamma o al papà la domanda “come mai lui è senza scarpe?”. Una delle mie risposte al bambino di turno è la seguente "sai sono nato senza scarpe e non mi piace avere i piedi dentro qualcosa". La risposta a volte aiuta il genitore quando è in palese imbarazzo. A questa mia affermazione i bambini sorridono, gli si illuminano gli occhi o in alcuni casi chiedono all’adulto di riferimento “posso toglierle anche io?” (Potete immaginare le facce dei papà e delle mamme ).
A presto
-BF-
Benissimo Pasquale, mi fa piacere che il mio approccio abbia avuto buon esito. Benvenuto fra noi! Non dimenticare di riportare su "Dove siamo" che stai nel Lazio.
Raccontaci ogni tanto ciò che succede ad un scalzo perché certamente avrai qualcosa da raccontarci.
bfpaul
Raccontaci ogni tanto ciò che succede ad un scalzo perché certamente avrai qualcosa da raccontarci.
bfpaul
Re: MI PRESENTO
bfpaul ha scritto:-BF- ha scritto:Buongiorno a tutti voi, come suggeritomi da Paolo Selis, nella mail per l’attivazione dell’account del forum mi presento,
Mi chiamo Pasquale, sono nato il 7 gennaio del 1975 e vivo a Roma da 25 anni, città dove ho studiato, poi messo su famiglia e attualmente lavoro. Dal nome, come potete facilmente intuire, non sono nativo di Roma ma Napoletano (sono nato a Napoli ma ho vissuto la mia infanzia a Caserta e provincia, fino a 18 anni, dopo di che mi sono trasferito a Roma dove ho completato la mia formazione universitaria e dove attualmente lavoro ed ho famiglia). -BF- sta per barefooter; purtroppo non ho molta fantasia con i nickname .
Ho conosciuto per caso questo sito e mi ha incuriosito molto. Sono istintivamente un barefooter da molto tempo, credo da quando ho imparato a camminare, ma come tutti voi non ho memoria di quel periodo; lo faccio perché mi rilassa moltissimo; mi permette, come dico in famiglia e agli amici, di mettermi a fuoco, pensare e rilassarmi. Si potrebbe dire che sono un dipendente dallo stare a piedi nudi in contatto diretto con la terra; infatti nella peggiore delle ipotesi, quando le condizioni meteo non lo consentono, sento comunque la necessità di trascorrere almeno un paio d’ore al giorno a piedi nudi in contatto con la terra. In casa o in albergo sto come tutti normalmente a piedi nudi ma questo non mi consente di mettermi a fuoco, pensare e rilassarmi ; per farlo devo mettere i pieni sulla terra o l’erba altrimenti non funziona la messa a fuoco . Pertanto, appena mi è possibile, mi tolgo le scarpe e resto semplicemente in giro a piedi nudi . Ovviamente quando sono in ferie in linea di massima le scarpe non sono previste , anche se però d’inverno le metto sempre in valigia e se le temperature sono sotto 0 fuori le indosso sempre. Devo confessare anche che in settimana bianca lo snowboard lo uso, esclusivamente, con gli appositi scarponi . In realtà in montagna d’inverno le occasioni in cui sto a piedi nudi sono veramente poche. Mi piace stare a piedi nudi ma non sono un fachiro. Sulla neve è divertente e mi piace camminarci a piedi nudi, ma riesco a farlo piacevolmente solo se c’è il sole e le temperature non troppo rigide, e magari in giro c’è anche con qualche zolla d’erba esposta al calore del sole. Invece con il caldo non ho grossi problemi (ad eccezione del metallo arroventato d’estate sotto il sole, ad esempio scale metalliche esposte al sole con temperature superiori ai 30° o rampe dei traghetti rimaste esposte per molto tempo). So di ripetermi, ma ribadisco che a me piace stare a piedi nudi e pertanto deve essere un piacere e non una sofferenza; mi è capitato di camminare su scale in di metallo arroventate dal sole e le ho dovute percorrere anche per qualche piano e vi garantisco che per me non è stato piacevole, soprattutto e non mi ha rilassato affatto.
Ritornando alla mia presentazione, da quando ero bambino pratico il barefooting, senza saperlo sono sempre stato un barefooter, cioè vivo a piedi nudi . Ovviamente da bambino, questa pratica mi era impedita dai miei genitori, nonni, o zii di turno di guardia, ma non appena ero fuori dalla loro vista, mi toglievo le scarpe o i sandali o qualunque altra cosa avessi sui piedi, per abbandonarli in un luogo sicuro (spesso il box delle auto dei miei genitori o sotto qualche siepe), per poi recuperarli prima di tornare in casa. Cosi ho trascorso le mie giornate in compagnia dei miei amici d'infanzia dalla primavera inoltrata ad inizio scuola, e con loro giocavo a pallone, nascondino, andare in bici e quant’altro fanno tutti i bambini di questo modo sempre a piedi nudi . La cosa particolare che avevo fatto anche una sorta di proselitismo; due miei coetanei (uno e due anni di differenza) mi imitavano e come me, quando eravamo insieme e potevano anche loro si toglievano scarpe e calzini e si iniziava a giocare ; .
Personalmente non ho mai avuto problemi nel mostrarmi in pubblico a piedi nudi . Credo che dipenda dal fatto che è un’abitudine in me consolidata da sempre e la vivo con naturalezza. Ovviamente, mi è capitato di discutere qualche volta con qualcuno, perché reputava non opportuno che stessi a piedi nudi . Ricordo parecchi anni fa a Gardaland, ad un secondo giro su una attenzione nella quale bisognava camminare a piedi, mi hanno detto che dovevo indossare le scarpe (purtroppo non avevo neanche le infradito nello zaino con me ed ho dovuto rinunciato al secondo giro , ma al primo giro non mi avevano detto nulla ).
Chi mi conosce è abituato a vedermi in giro a piedi nudi sia nei dintorni di casa mia, a potere in giro il cane, all’ufficio postale o supermercato ecc. Sono un barefooter di quartiere ma anche fuori quartiere , .
Però, uso sempre le scarpe a lavoro per svariati motivi che superano di gran lunga (secondo la mia personale opinione) il "socialmente corretto”, perché esistono circostanze e luoghi che per sicurezza personale necessitano di calzature adeguate da usare magari sul posto di lavoro, sia per motivi igienici che di sicurezza. Infine uso sempre le scarpe se sono in contesti in cui è previsto indossare abiti formali (giacca e cravatta). Non sono un barefooter integrale cioè 24 ore al giorno per 365 giorni. Non ho mai contato le ore o giorni in cui non uso le scarpe, ma ad eccezione del lavoro (7-8 ore al giorno), circostanze formali in cui è espressamente richiesto indossare abiti eleganti (per fortuna non molte in un anno) o condizioni meteo avverse o improponibili (ad esempio settimane bianche o temperature invernali particolarmente rigide che fortunatamente a Roma sono sporadiche), per il resto delle mie giornate le passo a piedi nudi.
Mia moglie non è una barefooter ma tollera (per amore nei miei confronti) e mi lascia libro di stare a piedi nudi quando, dove e come voglio. D’altronde mi ha conosciuto che ero già un barefooter, inoltre nella mia vita non ho mai nascosto a nessuno questa mia “ostilità” ad avere “due trappole ai piedi”, pertanto ha preso consapevolmente il “pacchetto completo”. In famiglia non voglio condizionare nostro figlio, in alcun modo, perciò lo lascio libero di usare le scarpe o non usarle quando vuole lui. Devo dire che a differenza mia, lui le scarpe le indossa spessissimo (praticamente sempre) ad eccezione di alcuni momenti in cui siamo in stretto contatto con la natura (ad esempio passeggiate in montagna d’estate o al mare).
Al termine di questa mia prolissa presentazione, vi lascio una mia breve testimonianza attinente al nome club. Mi è capitato più di una volta che bambini rivolgessero alla mamma o al papà la domanda “come mai lui è senza scarpe?”. Una delle mie risposte al bambino di turno è la seguente "sai sono nato senza scarpe e non mi piace avere i piedi dentro qualcosa". La risposta a volte aiuta il genitore quando è in palese imbarazzo. A questa mia affermazione i bambini sorridono, gli si illuminano gli occhi o in alcuni casi chiedono all’adulto di riferimento “posso toglierle anche io?” (Potete immaginare le facce dei papà e delle mamme ).
A presto
-BF-Benissimo Pasquale, mi fa piacere che il mio approccio abbia avuto buon esito. Benvenuto fra noi! Non dimenticare di riportare su "Dove siamo" che stai nel Lazio.
Raccontaci ogni tanto ciò che succede ad un scalzo perché certamente avrai qualcosa da raccontarci.
bfpaul
Fatto
-BF-- Numero di messaggi : 20
Età : 49
Data d'iscrizione : 03.07.19
Re: MI PRESENTO
Benvenuto!
Appleseed- Vicepresidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 879
Data d'iscrizione : 01.08.13
Re: MI PRESENTO
Benvenutissimo nel Forum. Bellissima la tua presentazione!
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: MI PRESENTO
Benvenuto anche da parte mia
ALEBO- Numero di messaggi : 527
Data d'iscrizione : 26.01.09
Re: MI PRESENTO
Ciao e benvenuto Pasquale! Rispondo soltanto ora perchè ultimamente, tra vacanze e impegni vari non ho più avuto modo di scrivere sul forum.
Molto bello il racconto della tua esperienza di vita scalza, praticamente quasi la fotocopia della mia!
Solamente io ho fatto un po' più fatica a superare l'imbarazzo "sociale" e a farmi accettare in famiglia (sia la mia che quella di mia moglie) ma finalmente sono riuscito a trovare il mio equilibrio e riesco a vivere scalzo buona parte del mio tempo (a parte l'ufficio e poche altre occasioni "formali" o in caso di condizioni meteo estreme).
Peraltro il tuo racconto di sereno barefooter "romano" smonta parte dei miei pregiudizi e timori riguardo le condizioni di strade e marciapiedi dell'Eterna Urbe: anni fa la visitai da scarpato e mi parve di notare in giro parecchi cocci di vetro anche nella zone più centrali e oggi, vista anche la problematica questione della gestione dei rifiuti, ammetto sinceramente che tornarci scalzo non è che mi invogli così tanto.
Comunque buone passeggiate scalze e spero qualche volta di riuscire a venire a Roma!
Molto bello il racconto della tua esperienza di vita scalza, praticamente quasi la fotocopia della mia!
Solamente io ho fatto un po' più fatica a superare l'imbarazzo "sociale" e a farmi accettare in famiglia (sia la mia che quella di mia moglie) ma finalmente sono riuscito a trovare il mio equilibrio e riesco a vivere scalzo buona parte del mio tempo (a parte l'ufficio e poche altre occasioni "formali" o in caso di condizioni meteo estreme).
Peraltro il tuo racconto di sereno barefooter "romano" smonta parte dei miei pregiudizi e timori riguardo le condizioni di strade e marciapiedi dell'Eterna Urbe: anni fa la visitai da scarpato e mi parve di notare in giro parecchi cocci di vetro anche nella zone più centrali e oggi, vista anche la problematica questione della gestione dei rifiuti, ammetto sinceramente che tornarci scalzo non è che mi invogli così tanto.
Comunque buone passeggiate scalze e spero qualche volta di riuscire a venire a Roma!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: MI PRESENTO
Io l'ho fatto sia solo che con loro sull'appia antica
Barefooter77TR- Numero di messaggi : 58
Data d'iscrizione : 24.06.19
Re: MI PRESENTO
Sia in autunno che un paio di mesi fa ho trascorso qualche giorno a Roma. Sempre scalzo, mai avuto problemi, a parte con la Polizia in Stazione Termini
Ospite- Ospite
Pagina 1 di 1
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