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Cessasione (definitiva?) da barefooter

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Messaggio  scalzoforever Dom Lug 15 2012, 16:14

Salve. Rieccomi. Sono ancora vivo. Tuttavia stamane m'è capitato un qualcosa che mi ha definitivamente (almeno credo) fatto cambiare idea sul camminare scalzo, vedi il titolo.
Dunque, riguarda sempre il piede: erano diversi giorni che guardavo la ferita del piede e vedevo sempre una puntina nera. Così, stamane, ho preso degli aghetti in farmacia e ho scavato: non vi dico che cosa ne è uscito fuori! Da rabbrividire!! Forse anche piccole zampette d'un animale!! E ci ho versato sopra più volte un bel pò d'acqua ossigenata... Che schifo!!
Mi sono detto: <<Mai più scalzo fuori strada!>>. Ci sono troppi pericoli, non ne vale la pena.
So che probabilmente verrò criticato per questo, ma non mi interessa. Quella vista mi ha fatto profondamente riflettere e di chiedermi: <<Perchè mettere a repentaglio così la mia salute?>>.
Sono d'accordo con la filosofia dello scalzismo, non fa sempre bene tenere i piedi nelle scarpe, tuttavia nelle nostre strade c'è veramente di tutto: persone maleducate che sputano per terra, microbi, batteri, vetri rotti, pezzi di siringa e chi più ne ha più ne metta.
... continua

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Messaggio  scalzoforever Dom Lug 15 2012, 16:20

Aspetto solo le vostre risposte e poi credo proprio che mi disiscriverò dal forum, non essendo più barefooter...
Non vogliatemene male, è che io ci tengo alla mia pelle, e anche sotto la pelle, direi... Smile

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Messaggio  skatto Dom Lug 15 2012, 16:37

Una mia vecchia conoscenza giocando a calcio, calzato, si è ritrovato un chiodo nel piede. E' difficile che delle zampette di un animale ti procurino una ferita e penetrino nella carne del piede. Quindi la ferita la avevi prima? Forse con un cerotto potevi arginare il danno. E' vero che la gente getta di tutto, come esce dal bagno senza lavarsi le mani e poi te la stringe o tu maneggi delle banconote e poi ti gusti un buon panino e dire che magari non sai ciò che succede nei retroscena di una cucina o un mattatoio...
Se dovessimo seguire il pensiero della 'sicurezza' temo non dovremmo più muoverci. E' normale ferirsi, tuttavia è prevenibile es. molta cura nell'osservare il suolo.
Tuttavia comprendo bene lo spavento e la paura, mi ritrovai nella stessa situazione giocando a baseball, pensa in seguito a un incidente avevo paura delle palline, ahimè oggetto su cui si basa tale sport. Ma è anche vero che l'ipotesi del contatto graduale elimina la paura. Quindi ricalzati e di tanto in tanto torna a scalzarti, così magari, riacquisti fiducia Smile
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Messaggio  scalzoforever Dom Lug 15 2012, 16:48

La ferita era di tre venerdì fa, leggi questo post quasi in fondo: https://natiscalzi.forumattivo.com/t1477-quando-il-gatto-non-c-e
Mah, vedrò. Comunque sia, domani andrò dal medico...

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Messaggio  Alexey Dom Lug 15 2012, 17:55

Abbiamo già discusso più volte riguardo a tutto ciò, per cui riparlarne può diventare tedioso e inutile, abbiamo già sfatato tuttii falsi miti, ma questi riaffiorano secondo me per un semplice motivo nel tuo caso.
Secondo me (e ripeto secondo me perchè è solo una mia opinione e non vuole essere in alcun modo offensiva o definitiva, ma solo uno spunto di riflessione...) Antonino va scalzo per fare dispetto alla mamma oppressiva!
Occorre rispondere alla semplice (solo in apparenza) domanda: "Perchè vado scalzo?"
La domanda può sembrare banale, ma solo se si dimentica che il più delle volte è il nostro inconscio a prendere il sopravvento, per cui agiamo spesso in modi che nemmeno noi sappiamo spiegare:
Ecco la mia teoria:
Il bambino Antonino (dal punto di vista teorico secondo il quale dentro di noi conviviono varie parti) si sente oppresso dalla mamma e vuole "disubbidire" per rivendicare la sua libertà e personalità altrimenti annichilita da potere materno.
Certo è che c'è qualcos' altro che lo fa scattare verso il barefooting, perchè altrimenti avrebbe scelto qualche altra forma di disubbidienza, facciamo un esempio: se Antonino fosse appassionato di moto,per disubbidire (come fanno molti) si sarebbe comprato una Ducati e avrebbe fatto la Serravalle a manetta facendo lo slalom fra le macchine col ginocchio per terra.
Invece essendo anche amante delle pratiche naturali e olistiche (vedi taichi e qigong) o per qualche altro arcano motivo, si è avvicinato ad un' altra forma di disubbidienza, il camminare scalzo.
Però, la vendetta si consuma solo all' insaputa della madre oppressiva, visto che se venisse a saperlo verrebbe sbattuto nelle "segrete" a mangiare pane e acqua, per cui il processo inconsio si accontenta di farle dispetto alle spalle.
Però la parte di lui legata alla mamma lo mette in guardia per riportarlo sulla retta via, e alla prima difficoltà, prende il sopravvento facendo fare ad Antonino la scelta "giusta", il riavvicinamento con la volontà materna.
Questo spiegerebbe anche perchè è portato verso la Svizzera, luogo dove può consumare la sua vendetta senza però il pericolo di essere scoperto, per cui la sua mente elabora la "spegazione razionale" che la Svizzera è più pulita e un posto per barefooter.
Ma alla fine, il bambino ubbidiente prende il sopravvento e Antonino decide di lasciar perdere e gettarsi in lacrime verso il grembo materno.
Questo vuole solo essere uno spunto di riflessione, magari è una cavolata pazzesca (mi scusi Luca che è psicologo e magari sta ridendo di queste cavolate...), ma se serve solo per un secondo a far riflettere Antonino sulla sua vita ben venga, altrimenti non curarti del post e fai quello che credi opportuno per te,
in bocca al lupo per tutto!! Very Happy








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Messaggio  scalzoforever Dom Lug 15 2012, 18:38

Beh, in effetti la prima volta che ero andato ad Appenzell, quando camminavo scalzo nel fango del percorso barfuss dicevo: <<Vedi mamma, ora sono scalzo, ora ho i piedi neri!>>. Lei ovviamente non c'era... Quindi potrebbe anche esserci in parte il discorso materno. Per altro, quando lei non c'è ne approfitto per stare, ehm, cometamente nudo come lo sono adesso (dormo anche come madre natura m'ha fatto), ed inoltre navigo su internet, ad esempio.
Tuttavia, c'è anche la questione della salute e da questo punto di vista sono sempre stato un po' paranoico: ti becchi una zecca per terra e chissà quali malattie ti può portare... A proposito, come si fa a vedere una zecca per terra?

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Messaggio  Rei Dom Lug 15 2012, 18:59

Antonino ha scritto:A proposito, come si fa a vedere una zecca per terra?
Non la vedi, sta nascosta nell'erba, nelle zone segnalate per la presenza di zecche.
E poi si attacca alla caviglia, non alla pianta del piede dove la schiacceresti camminando.
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Messaggio  bfpaul Dom Lug 15 2012, 19:16

Antonino ha scritto:Beh, in effetti la prima volta che ero andato ad Appenzell, quando camminavo scalzo nel fango del percorso barfuss dicevo: <<Vedi mamma, ora sono scalzo, ora ho i piedi neri!>>. Lei ovviamente non c'era... Quindi potrebbe anche esserci in parte il discorso materno. Per altro, quando lei non c'è ne approfitto per stare, ehm, cometamente nudo come lo sono adesso (dormo anche come madre natura m'ha fatto), ed inoltre navigo su internet, ad esempio.
Tuttavia, c'è anche la questione della salute e da questo punto di vista sono sempre stato un po' paranoico: ti becchi una zecca per terra e chissà quali malattie ti può portare... A proposito, come si fa a vedere una zecca per terra?
Le zecche o non si vedono o capiti in un posto che ne brulica e allora le vedi.
Nel primo caso, la zecca sale nella gamba e cerca un posto caldo - tipicamente fra i testicoli - e te ne accorgi solo facendo la doccia perché dalle sue dimensioni inziali di circa 1 mm, riempiendosi di sangue è divenuta qualcosa che misura 3-4 mm o più.
Normalmente non produce problemi e una volta distaccata con le opportune attenzioni, la cosa finisce lì.
Se si ha il sospetto di essere punti da una zecca si va al Pronto Soccorso (anche con la zecca attaccata, anzi meglio) e lì sapranno bene come agire; mai aspettare giorni perché se si fosse contratta la febbre bottonosa sarebbe a rischio la vita.
Nel tuo caso quindi non parliamo assolutamente di zecca; non so cosa puoi aver beccato, ma non si aspetta 15 giorni per decidere di andare dal medico.
Che c'entra il barefooting?
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Messaggio  scalzoforever Dom Lug 15 2012, 19:48

Veramente ero andato due volte dal medico. La prima volta (senza guardarmi il piede, ma non l'avevo chiesto neanch'io) mi aveva somministrato "tonnellate" di antibiotici ed esami vari. La seconda volta (dieci giorni fa circa) non c'era il mio medico ma un sostituto, mi sono fatto vedere il piede e mi aveva detto di lasciarlo così, di aspettare circa dieci giorni. Così ho fatto fino a stamane. Poi per carità, magari era solo la mia pelle morta e rangrinzita e la mia paranoia me l'ha fatta vedere come un gigantesco ragno velenosissimo Shocked
Però comunque sia c'era qualcosa attaccato al piede, ma non mi intendo di animaletti così piccini.
Cosa c'entra il barefooting? Beh, se quel fatidico venerdì non avessi camminato scalzo, non mi sarebbe successo nulla al piede sinistro. Poi, per carità, sarei stato da un'altra parte e mi sarebbe caduta una tegola sopra la testa, nel qual caso adesso non sarei qua a scrivere... Sad

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Messaggio  lucignolo Dom Lug 15 2012, 22:45

Addio, Antonino.
Tu sei come tutti quelli che pensano che camminare scalzi ci farà morire di mille ed una malattia, sordi e ciechi nella loro immensa ignoranza.
I tuoi sensi di colpa nei confronti della mamma ti stanno sovraccaricando.
Non è compito nostro farti da psicanalisti, né forzarti su una strada che non ti senti di percorrere e che implica una libera e responsabile scelta.
Di spiegazioni te ne abbiamo date anche troppe.
Sei grande abbastanza per decidere cosa fare ed è ora di dire passo e chiudo.
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Messaggio  Elan Lun Lug 16 2012, 09:55

Antonino ... ma chissenefrega nun ce lo metti? Fai quello che ti pare, ma risparmiaci i tuoi problemi. Personalmente (e l'ho già scritto) non credo ad una singola parola di tutto quello che scrivi... vatti a divertire da qualche altre parte.
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Messaggio  scalzoforever Lun Lug 16 2012, 14:01

Beh, che ho avuto e che ho una ferita è vero, è oggettivo. Comunque ho scritto anche per non tenermi tutto dentro, pensavo di non dare fastidio. Non ti obbligo a leggere, e non mi puoi vietare di scrivere le mie esperienze, anche se "brutte".

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Messaggio  lucignolo Lun Lug 16 2012, 14:23

Antonino ha scritto:Beh, che ho avuto e che ho una ferita è vero, è oggettivo. Comunque ho scritto anche per non tenermi tutto dentro, pensavo di non dare fastidio. Non ti obbligo a leggere, e non mi puoi vietare di scrivere le mie esperienze, anche se "brutte".
E non girare la frittata, Antonino.
Un conto è esporre le proprie esperienze negative, altra cosa è ignorare tutto ciò che ti abbiamo spiegato e farsi le seghe mentali sulle mille malattie che puoi prenderti scalzo.
Mettiti le scarpe e falla finita.
Non siamo obbligati e leggerti, giusto.
Tu non sei obbligato a scrivere qui e, tantomeno, ad andare scalzo per la strada.
Cosa vuoi da noi? Che ti diciamo che andare scalzi fuori casa fa male??
Mai!!
Se ne sei convinto, te lo ridico, ricalzati e falla finita di tirarci per il culo.
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Messaggio  John & Jane Lun Lug 16 2012, 19:54

lucignolo ha scritto:
Antonino ha scritto:Beh, che ho avuto e che ho una ferita è vero, è oggettivo. Comunque ho scritto anche per non tenermi tutto dentro, pensavo di non dare fastidio. Non ti obbligo a leggere, e non mi puoi vietare di scrivere le mie esperienze, anche se "brutte".
E non girare la frittata, Antonino.
Un conto è esporre le proprie esperienze negative, altra cosa è ignorare tutto ciò che ti abbiamo spiegato e farsi le seghe mentali sulle mille malattie che puoi prenderti scalzo.
Mettiti le scarpe e falla finita.
Non siamo obbligati e leggerti, giusto.
Tu non sei obbligato a scrivere qui e, tantomeno, ad andare scalzo per la strada.
Cosa vuoi da noi? Che ti diciamo che andare scalzi fuori casa fa male??
Mai!!
Se ne sei convinto, te lo ridico, ricalzati e falla finita di tirarci per il culo.
Sono d'accordo, con te e con Elan. Antonino non sei un nato-scalzo: lascia perdere. Vedo che sei iscritto dal 2008. Post ne avrai letto a centinaia; a tutti, e dico tutti, è capitata una spina, un vetrino, una puntina da disegno. Chiodi non credo, perché essendo pigri hanno il buon gusto di starsene sdraiati. Ora, dove sta il dramma? Tolto il corpo estraneo e pizzicata ben bene la ferita, non c'è neanche bisogno di disinfettarsi in modo maniacale. Io vivo ininterrottamente da 63 anni; inconvenienti me ne sono capitati, però eccomi qui.
E poi, semplicemente, è al di fuori della mia comprensione la sudditanza nei confronti della madre da parte di una persona che da come scrive, si indovina colta e non più giovanissima: che ci piaccia o no, i genitori non sono eterni; verrà il momento che dovrai volare da solo, quindi pensaci. Molto, ma molto seriamente.
Ciao, Gianc.

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Messaggio  tarzone Lun Lug 16 2012, 23:39

Posso andare controcorrente? Intanto a fare il bastian contrario sono abituato da bravo "eretico", vorrei spendere una parola a favore di Antonino, è chiaro a tutti, anche a lui, che ci sono dei problemi relazionali con la mamma, non vorrei sembrare invadente e/o curioso, ma il papà e vivente?
Se sì cosa fa? Me lo chiedo da padre di due figli di 23 e 18 anni.
Il forum, secondo me, per Antonino è una specie di "confessionale" /sfogatoio di tutte le sue ansie e problemi, tant' è vero che prima voleva andarsene, poi, sapientemente Paolo gli ha dato 48 ore di tempo per pensarci e lui ci ha ripensato. Prima di scagliarci contro Antonino pensiamo che sia un po' come sparare sulla Croce Rossa, politically uncorrect.
Abbiamo sempre detto di essere tolleranti, ebbene abbiamo l' occasione di dimostrarlo, una parte di ciò che scrive è pura invenzione, va bene se fa bene a lui per cercare di sfogare le sue paure ed ansie. Non siamo obbligati a leggere tutto ciò che scrive.
Trovo invece molto sensato ciò che ha scritto John & Jane, ovvero, Antonino pensaci, nessuno è a questo mondo per semenza, nè tu nè io e neppure tua mamma, quindi datti da fare a pensare, seriamente, a cosa fare da grande.
Saluti tolleranti e comprensivi
Valerio
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Messaggio  ChiccoB Mar Lug 17 2012, 00:29

tarzone ha scritto:Posso andare controcorrente? Intanto a fare il bastian contrario sono abituato da bravo "eretico", vorrei spendere una parola a favore di Antonino, è chiaro a tutti, anche a lui, che ci sono dei problemi relazionali con la mamma, non vorrei sembrare invadente e/o curioso, ma il papà e vivente?
Se sì cosa fa? Me lo chiedo da padre di due figli di 23 e 18 anni.
Il forum, secondo me, per Antonino è una specie di "confessionale" /sfogatoio di tutte le sue ansie e problemi, tant' è vero che prima voleva andarsene, poi, sapientemente Paolo gli ha dato 48 ore di tempo per pensarci e lui ci ha ripensato. Prima di scagliarci contro Antonino pensiamo che sia un po' come sparare sulla Croce Rossa, politically uncorrect.
Abbiamo sempre detto di essere tolleranti, ebbene abbiamo l' occasione di dimostrarlo, una parte di ciò che scrive è pura invenzione, va bene se fa bene a lui per cercare di sfogare le sue paure ed ansie. Non siamo obbligati a leggere tutto ciò che scrive.
Trovo invece molto sensato ciò che ha scritto John & Jane, ovvero, Antonino pensaci, nessuno è a questo mondo per semenza, nè tu nè io e neppure tua mamma, quindi datti da fare a pensare, seriamente, a cosa fare da grande.
Saluti tolleranti e comprensivi
Valerio
Non servono altre parole, sono perfettamente d'accordo in TOTO, su quanto scritto da Tarzone.

Chicco.

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Messaggio  Marc_63 Mar Lug 17 2012, 04:17

Intanto premetto di essere pienamente d'accordo con Valerio e Chicco e colgo l'occasione per salutarli e per rinnovare loro la stima che nutro da sempre nei loro confronti. Smile
Il vero problema qui non è quello di Antonino che ha messo nelle nostre mani "la sua vita" e quanto di più personale ha caratterizzato la sua educazione; che con tanta umiltà ci ha esposto la sensazione terribile di aver vissuto un trauma, una sofferenza e al contempo una profonda delusione... accompagnata da rimorsi e sensi di colpa. Qui il vero problema è costituito da chi, forte della sua esperienza, della sua rudezza, della sua presunzione, e mi ci metto anch'io, purtroppo, si sono talmente elevati su un piedistallo da non avere la capacità di immedesimarsi nel ruolo di chi soffre; di chi a seguito di un incidente, piccolo o grande che sia, sta vivendo un dramma personale molto profondo. Nessuno di noi può avere la misura di quel dramma, e di come viene vissuto, e nessuno di noi è autorizzato a disprezzare ed insultare colui che lo ha subito e che con molta umiltà è venuto a raccontarcelo. La sofferenza, amici miei, merita rispetto e attenzione, soprattutto quando essa si perpetua nel tempo. Lo scopo di un'Associazione è quello di creare uno spirito di squadra, emulando i più forti e sostenendo i più deboli, anche a costo di doverli sostenere più volte nel corso del loro cammino; perché sostenendo loro, sosteniamo noi stessi, cresciamo anche noi assieme a loro. E' facile gloriarsi delle proprie "vittorie sul campo", talvolta narrate al solo scopo di ricevere un applauso; ma è ben più difficile e "sofferto" narrare le proprie sconfitte, le paure e le frustrazioni che ne derivano. L'esempio di coloro che hanno superato tante difficoltà è certamente encomiabile e degno della massima ammirazione; ma troppo spesso ci fa ammantare di vanagloria e ci da la "presunzione" di pensare che staremo sempre "in sella". Attenzione però; che più in alto si va, e più è rovinosa la caduta. In quanto al fatto che una persona può essere pedante e insistente, siamo così sicuri, nella nostra vita di essere sempre padroni di noi stessi tanto da non annoiare gli altri che ci seguono ? Chi può dire, col fare di un giudice che emette una sentenza, che Antonino è o non è un Nato Scalzo; chi ci da questo diritto ? Chi ci da questo privilegio ? Forse il numero dei chilometri che percorriamo ogni giorno a piedi nudi ? O le ore della giornata che passiamo scalzi, magari seduti alla scrivania ? L'unico che può stabilirlo è Antonino stesso, nessun altro; a lui e solo a lui spetterà una tale valutazione. Non esiste una patente del barefooter, e ne' noi , ne'il forum, ne' l' Associazione ha il compito di poterla assegnare; ognuno di noi è barefooter nella misura in cui sente di esserlo e nella misura in cui desidera esserlo, precisando che il fatto di andare scalzi non aumenta i meriti che possiamo avere nei confronti di noi stessi e della società in cui viviamo. I meriti derivano dalla misura in cui riusciamo ad essere coerenti e tolleranti nei confronti degli altri. Se desideriamo dagli altri tolleranza per il nostro andare scalzi, allora dobbiamo essere i primi "testimoni" della tolleranza... Badate, e non è il primo avvertimento che faccio nel forum, se persistono certi atteggiamenti di chiusura e intolleranza tra di noi, non lamentiamoci della fuga delle persone valide e del fatto che ai raduni ci si trovi sempre in pochissimi. Ho già detto in altre occasioni che senza la capacità di ascoltare le difficoltà degli altri, non saremo credibili, non riusciremo a farci capire e apprezzare e non andremo da nessuna parte, ne' scalzi ne' con le scarpe ai piedi.
Ad Antonino vorrei solo dire di prendersi tutto il tempo che desidera, di fare in modo che la ferita al piede rimargini in maniera corretta, senza fare bravate ma senza dar troppo peso ad un incidente di percorso, di riacquistare la serenità necessaria, e, se e quando se la sentirà di riprendere a camminare scalzo non potremo non essere qui a sostenerlo.
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Messaggio  John & Jane Mar Lug 17 2012, 07:21

Attenzione, Marcello: il mio non era un giudizio, era una constatazione. Solo Lui può giudicare: né magistrati, né preti né altri. La penso così e, avendo la lingua accuratamente depilata, dico ciò che penso; talvolta anche a mio discapito. Col "Lascia perdere" non intendevo "Cancellati"; intendevo "Pensa alla tua situazione".
Come infatti ho scritto in calce al post.
Cari saluti, Giancarlo

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Messaggio  Grand Choeur Mar Lug 17 2012, 08:32

Antonino, tranquillizati. Pensa che, per adesso, da maggio a oggi mi sono preso, nell'ordine: un punto di spillatrice, un pezzo di metallo (unica volta in cui è uscito sangue), una scheggettina di vetro (era buio) e un'altra cosa piccolissimaeindefinibilechemihadatounpo'fastidiotuttoilpomeriggiomailgiornodopononc'erapiù (forse sono anche un po' sfigato). Mai disinfettato (adotto la regola del chissenefrega), mai avuto conseguenze. Scoraggiato? No! E anch'io ho problemi di relazione con mia mamma.
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Messaggio  lucignolo Mar Lug 17 2012, 12:36

Marc_63 ha scritto:Qui il vero problema è costituito da chi, forte della sua esperienza, della sua rudezza, della sua presunzione, e mi ci metto anch'io, purtroppo, si sono talmente elevati su un piedistallo da non avere la capacità di immedesimarsi nel ruolo di chi soffre; di chi a seguito di un incidente, piccolo o grande che sia, sta vivendo un dramma personale molto profondo. Nessuno di noi può avere la misura di quel dramma, e di come viene vissuto, e nessuno di noi è autorizzato a disprezzare ed insultare colui che lo ha subito e che con molta umiltà è venuto a raccontarcelo. La sofferenza, amici miei, merita rispetto e attenzione, soprattutto quando essa si perpetua nel tempo.
Oh, che bella arringa!
E che cattivi certi soggetti!
Meno male che ci sono i buonisti controcorrente, sennò chi ci salva più.
Sentitemi bene: Antonino è un veterano, sia pure con tutti i suoi problemi.
Se andate indietro (ma tanto avete cose più importanti da fare che leggere indietro, vero?) io stesso gli dissi di andare in vacanza e di rilassarsi e poi di ripensarci.
Al ritorno ha esordito dandoci un addio e riferendoci che aveva trovato una bestiolina infissa nelle carni!!
Allora, egregi signori, va bene lo spirito di squadra, ma piangersi addosso NON va bene.
Credo sia ora di finirla, dopo mille discorsi, mille informazioni e mille tentativi di consolazione, di comportarsi come un bambino piccolo.
Non va bene nemmeno esordire con frasi che ribadiscono la pericolosità di andare scalzi, dopo mesi, anni che cerchiamo di dimostrare il contrario.
Antonino è stato genuino nella sua crisi di nervi, io lo sono stato altrettanto, consigliandogli di lasciar perdere visto che proprio non se la sente di rischiare e dato che si sente come liberato da una schiavitù (sono parole sue).
Caro Marcello, anche Cristo perse la pazienza nel Tempio dei Mercanti, perciò può capitare anche a me, che sono umano, di perderla ogni tanto.
Vedremo se il vostro spirito pseudo-paterno gli farà bene o male.
A mio avviso una sculacciata ogni tanto male non fa e penso che Antonino che proprio voi sottovalutate, sia grande abbastanza da soppesare le critiche, anche se aspre, senza aver bisogno di stringere le vostre di sottane.
E non venitemi a raccontare che mi elevo su un piedistallo, eh!
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Messaggio  Admin Mar Lug 17 2012, 16:34

lucignolo ha scritto:
Marc_63 ha scritto:Qui il vero problema è costituito da chi, forte della sua esperienza, della sua rudezza, della sua presunzione, e mi ci metto anch'io, purtroppo, si sono talmente elevati su un piedistallo da non avere la capacità di immedesimarsi nel ruolo di chi soffre; di chi a seguito di un incidente, piccolo o grande che sia, sta vivendo un dramma personale molto profondo. Nessuno di noi può avere la misura di quel dramma, e di come viene vissuto, e nessuno di noi è autorizzato a disprezzare ed insultare colui che lo ha subito e che con molta umiltà è venuto a raccontarcelo. La sofferenza, amici miei, merita rispetto e attenzione, soprattutto quando essa si perpetua nel tempo.
Oh, che bella arringa!
E che cattivi certi soggetti!
Meno male che ci sono i buonisti controcorrente, sennò chi ci salva più.
Sentitemi bene: Antonino è un veterano, sia pure con tutti i suoi problemi.
Se andate indietro (ma tanto avete cose più importanti da fare che leggere indietro, vero?) io stesso gli dissi di andare in vacanza e di rilassarsi e poi di ripensarci.
Al ritorno ha esordito dandoci un addio e riferendoci che aveva trovato una bestiolina infissa nelle carni!!
Allora, egregi signori, va bene lo spirito di squadra, ma piangersi addosso NON va bene.
Credo sia ora di finirla, dopo mille discorsi, mille informazioni e mille tentativi di consolazione, di comportarsi come un bambino piccolo.
Non va bene nemmeno esordire con frasi che ribadiscono la pericolosità di andare scalzi, dopo mesi, anni che cerchiamo di dimostrare il contrario.
Antonino è stato genuino nella sua crisi di nervi, io lo sono stato altrettanto, consigliandogli di lasciar perdere visto che proprio non se la sente di rischiare e dato che si sente come liberato da una schiavitù (sono parole sue).
Caro Marcello, anche Cristo perse la pazienza nel Tempio dei Mercanti, perciò può capitare anche a me, che sono umano, di perderla ogni tanto.
Vedremo se il vostro spirito pseudo-paterno gli farà bene o male.
A mio avviso una sculacciata ogni tanto male non fa e penso che Antonino che proprio voi sottovalutate, sia grande abbastanza da soppesare le critiche, anche se aspre, senza aver bisogno di stringere le vostre di sottane.
E non venitemi a raccontare che mi elevo su un piedistallo, eh!
Bene, bene.
Ci sono come sempre due partiti: quello dello "svegliati Antonino!" e quello del "povero Antonino!", e dico così per semplificare.
Quello che non va bene è dire o augurarsi che Antonino o chicchessia si levi dai piedi; una decisione del genere spetta esclusivamente a lui o a loro e nessuno qui manda via nessun altro.
Voglio ricordare che nessuno è stato mai cancellato senza che lo abbia chiesto.
Quindi, vi prego, riacquistiamo la freddezza che si conviene sopratutto d'estate quando il caldo non deve produrre effetti sgradevoli o distruttivi.
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Messaggio  Alexey Mar Lug 17 2012, 19:57

Marc_63 ha scritto:Intanto premetto di essere pienamente d'accordo con Valerio e Chicco e colgo l'occasione per salutarli e per rinnovare loro la stima che nutro da sempre nei loro confronti. Smile
Il vero problema qui non è quello di Antonino che ha messo nelle nostre mani "la sua vita" e quanto di più personale ha caratterizzato la sua educazione; che con tanta umiltà ci ha esposto la sensazione terribile di aver vissuto un trauma, una sofferenza e al contempo una profonda delusione... accompagnata da rimorsi e sensi di colpa. Qui il vero problema è costituito da chi, forte della sua esperienza, della sua rudezza, della sua presunzione, e mi ci metto anch'io, purtroppo, si sono talmente elevati su un piedistallo da non avere la capacità di immedesimarsi nel ruolo di chi soffre; di chi a seguito di un incidente, piccolo o grande che sia, sta vivendo un dramma personale molto profondo. Nessuno di noi può avere la misura di quel dramma, e di come viene vissuto, e nessuno di noi è autorizzato a disprezzare ed insultare colui che lo ha subito e che con molta umiltà è venuto a raccontarcelo. La sofferenza, amici miei, merita rispetto e attenzione, soprattutto quando essa si perpetua nel tempo. Lo scopo di un'Associazione è quello di creare uno spirito di squadra, emulando i più forti e sostenendo i più deboli, anche a costo di doverli sostenere più volte nel corso del loro cammino; perché sostenendo loro, sosteniamo noi stessi, cresciamo anche noi assieme a loro. E' facile gloriarsi delle proprie "vittorie sul campo", talvolta narrate al solo scopo di ricevere un applauso; ma è ben più difficile e "sofferto" narrare le proprie sconfitte, le paure e le frustrazioni che ne derivano. L'esempio di coloro che hanno superato tante difficoltà è certamente encomiabile e degno della massima ammirazione; ma troppo spesso ci fa ammantare di vanagloria e ci da la "presunzione" di pensare che staremo sempre "in sella". Attenzione però; che più in alto si va, e più è rovinosa la caduta. In quanto al fatto che una persona può essere pedante e insistente, siamo così sicuri, nella nostra vita di essere sempre padroni di noi stessi tanto da non annoiare gli altri che ci seguono ? Chi può dire, col fare di un giudice che emette una sentenza, che Antonino è o non è un Nato Scalzo; chi ci da questo diritto ? Chi ci da questo privilegio ? Forse il numero dei chilometri che percorriamo ogni giorno a piedi nudi ? O le ore della giornata che passiamo scalzi, magari seduti alla scrivania ? L'unico che può stabilirlo è Antonino stesso, nessun altro; a lui e solo a lui spetterà una tale valutazione. Non esiste una patente del barefooter, e ne' noi , ne'il forum, ne' l' Associazione ha il compito di poterla assegnare; ognuno di noi è barefooter nella misura in cui sente di esserlo e nella misura in cui desidera esserlo, precisando che il fatto di andare scalzi non aumenta i meriti che possiamo avere nei confronti di noi stessi e della società in cui viviamo. I meriti derivano dalla misura in cui riusciamo ad essere coerenti e tolleranti nei confronti degli altri. Se desideriamo dagli altri tolleranza per il nostro andare scalzi, allora dobbiamo essere i primi "testimoni" della tolleranza... Badate, e non è il primo avvertimento che faccio nel forum, se persistono certi atteggiamenti di chiusura e intolleranza tra di noi, non lamentiamoci della fuga delle persone valide e del fatto che ai raduni ci si trovi sempre in pochissimi. Ho già detto in altre occasioni che senza la capacità di ascoltare le difficoltà degli altri, non saremo credibili, non riusciremo a farci capire e apprezzare e non andremo da nessuna parte, ne' scalzi ne' con le scarpe ai piedi.
Ad Antonino vorrei solo dire di prendersi tutto il tempo che desidera, di fare in modo che la ferita al piede rimargini in maniera corretta, senza fare bravate ma senza dar troppo peso ad un incidente di percorso, di riacquistare la serenità necessaria, e, se e quando se la sentirà di riprendere a camminare scalzo non potremo non essere qui a sostenerlo.

Hai ragione, a volte ci si lascia prendere un pò dal fervore e si perde un pò di umiltà, arrivando a perdere anche un pò di comprensione verso il prossimo, capita un pò a tutti, però d' altra parte, secondo me, alcune reazioni un pò dure (provo a mettermi un pò nei panni dei sostenitori e un pò nei panni dei detrattori di Antonino), possono anche derivare da un' altro fatto: magari uno sente che sono stati spesi anni e tante parole a dimostrare che si può camminare scalzi e spese tante fatiche a smascherare i falsi miti e poi ad un tratto arriva la "frecciata" proprio da un "fratello" del forum che nega tutto questo e sostiene che camminare scalzi fa male.
Quindi, secondo me, il discorso è stato un pò animato per questo aspetto, forse se Antonino avesse detto che vuole prendere tempo per pensare se il barefooting fa più o meno per lui senza arrivare a conclusioni "oggettive" sui mali dello scalzismo, forse non ci si sarebbe accaniti di petto come è successo, d' altra parte potrebbe anche essere che lo spavento ha preso il sopravvento e non ha permesso ad Antonino di esprimersi in maniera lucida.
Antonino può prendersi tranquillamente il empo che gli serve per riflettere della sua vita, magari riuscirà a rispondere alla domanda: Perchè mi piace andare scalzo? Quanto conta per me?




Alexey

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Messaggio  Elan Mar Lug 17 2012, 21:55

Ho già scritto quello che penso di Antonino nel thread andato perso e non ho voglia di mettermi ad esporre nuovamente gli stessi concetti, per cui riassumo: non credo che Antonino sia reale, ma piuttosto un buontempone che si diverte a modo suo, raccontando fatti improbabili che capitano ad un personaggio impossibile.

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Messaggio  lucignolo Mar Lug 17 2012, 22:41

Alexey ha scritto:....magari uno sente che sono stati spesi anni e tante parole a dimostrare che si può camminare scalzi e spese tante fatiche a smascherare i falsi miti e poi ad un tratto arriva la "frecciata" proprio da un "fratello" del forum che nega tutto questo e sostiene che camminare scalzi fa male.
Finalmente qualcuno che ci arriva!
Eccoci qua a dividerci ogni volta che c'è da scegliere fra bianco e nero; ogni volta c'è chi si schiera per i Guelfi e chi per i Ghibellini.
E c'è sempre chi vuol far vedere come è buono, razionale, tollerante, democratico e ben disposto verso gli altri.
Bravi, all'atto pratico mi sembra che anche queste persone abbiano manifestato una forte intolleranza verso coloro che hanno provato un profondo fastidio verso un atteggiamento di un "fratello" che ha sparato a zero sulla possibilità di camminare scalzi, cancellando anni di buoni consigli e di tanta pazienza.
Quando c'è da mettersi in mostra facendo vedere come si è cristiani e ben disposti tutti leoni, quando c'è da votare, fare scelte o trovarsi ad una più che rara assemblea (questa va agli ordinari) o proporre qualche cosa di concreto tutti coglioni e lo scrivo senza ipocrite abbreviazioni.
Serrate i ranghi, signori e cerchiamo di essere più realisti; vediamo di proporre qualcosa di bello per il futuro.
A me non frega niente di qualcuno che se ne vuole andare: è anche democratico rispettare le sue paure e lasciarlo allontanare, invece di rincorrere tirando la vesti, rischiando perfino di stracciarle, a chi si sente soffocare da un modo di deambulare che non condivide più.
Vi è così difficile capirlo?
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Messaggio  scalzoforever Mar Lug 17 2012, 23:13

Elan ha scritto:Ho già scritto quello che penso di Antonino nel thread andato perso e non ho voglia di mettermi ad esporre nuovamente gli stessi concetti, per cui riassumo: non credo che Antonino sia reale, ma piuttosto un buontempone che si diverte a modo suo, raccontando fatti improbabili che capitano ad un personaggio impossibile.


Mi piacerebbe una volta incontrarti, così vedresti che sono reale... Smile

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