Barcellona
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Barcellona
Domani parto per un viaggetto di 4 giorni a Barcellona. Ora è tardi per leggere le eventuali risposte, ma com' è là il versante scalzistico ? Le confronterò al ritorno con la mia esperienza.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Barcellona
Su YouTube c'è un filmato che mostra che a Barcellona si può andare in giro completamente nudi senza che ti arrestino.aldo1953 ha scritto:Domani parto per un viaggetto di 4 giorni a Barcellona. Ora è tardi per leggere le eventuali risposte, ma com' è là il versante scalzistico ? Le confronterò al ritorno con la mia esperienza.
Con le scarpe.
Scalzi, non so.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Barcellona
Nel 2010 sono stato a Barcellona scalzo senza problemi, e non ero il solo in giro.
october- Numero di messaggi : 124
Età : 48
Data d'iscrizione : 29.04.10
Re: Barcellona
No.Rei ha scritto:Su YouTube c'è un filmato che mostra che a Barcellona si può andare in giro completamente nudi senza che ti arrestino.
Con le scarpe.
Scalzi, non so.
Ho seguito attentamente l'evoluzione che mi intrigava parecchio, perché sono un nudista convinto (diverso da naturista), pur non avendo mai messo in pratica questa mia passione.
Chi andava nudo a Barcellona solitamente era anche scalzo e la cosa assurda è che se giravi con slip da bagno in città o nei negozi ti potevano multare, nudo no.
Si parlava di una grande conquista da parte delle associazioni nudiste, che erano riuscite a prendere in contropiede alcuni bachi legali.
Poi è arrivata puntuale la controreazione.
Ora se vai nudo per Barcellona (e non solo) corri il rischio di incorrere in gravi sanzioni.
Non mi risulta che ci siano problemi a girare scalzi, ma non dimentichiamo che gli spagnoli, come tutti i popoli neolatini, non apprezzano questa pratica, perciò è facile che ti impediscano l'ingresso in alcuni luoghi pubblici come ristoranti, alberghi, cinema, musei.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Barcellona
Qeusta estate sono passato per Barcellona ed ero sempre scalzo ... devo dire che all' aeroporto mi guardano con disapprovazione.
quando ho acceduto al volo il tizio che controlla le carte di imbarco mi ha chiesto come mai fossi scalzo ed io ho risposto (in spagnolo improvvisato) "por el controllo de seguridad" e lui ha fatto segno di avere capito e sono passato ....
quando ho acceduto al volo il tizio che controlla le carte di imbarco mi ha chiesto come mai fossi scalzo ed io ho risposto (in spagnolo improvvisato) "por el controllo de seguridad" e lui ha fatto segno di avere capito e sono passato ....
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Barcellona
La mia risposta standard (detta con un grande sorriso) è: "Perché mi piace e NON è vietato dai regolamenti."Elan ha scritto:il tizio che controlla le carte di imbarco mi ha chiesto come mai fossi scalzo
Di solito capiscono al volo (soprattutto la seconda parte) e non dicono nulla.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Barcellona
Giusto, ma è una risposta seria ... io non resisto ad un po' di presa in giro
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Barcellona
In caso mi fosse chiesto, risponderei "Perché fa bene".
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Barcellona
Però non è la nostra vera motivazione.cyberteam ha scritto:In caso mi fosse chiesto, risponderei "Perché fa bene".
E poi puoi dimostrarlo sedutastante?
Hai lo spirito di un toscanaccio, eh? Polemici, provocatori, specialisti nel cavare i ragni dai buchi.Elan ha scritto:Giusto, ma è una risposta seria ... io non resisto ad un po' di presa in giro.
Insomma, dei Lucignolo estremamente potenziati.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Barcellona
"Io non prendo un'influenza o un raffreddore da anni, e tu?"lucignolo ha scritto:E poi puoi dimostrarlo sedutastante?
Si deve sempre rovesciare il gioco: non sono io che devo dimostrare che stare scalzi fa bene, è l'altro che, se ci riesce, mi deve portare le prove che fa male.
Stessa tecnica dei regolamenti: non sono io che devo dimostrare che è permesso, ma il rompiscalzi, se ci riesce, a dimostrare che è vietato.
E le numerose metaforiche tacche sull'altrettanto metaforica pistola (taser, quelle che danno una bella scossa) dimostrano che è una tecnica vincente.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Barcellona
lucignolo ha scritto:Però non è la nostra vera motivazione.cyberteam ha scritto:In caso mi fosse chiesto, risponderei "Perché fa bene".
E poi puoi dimostrarlo sedutastante?
Certo:
Le specifiche di deambulazione dell'essere umano non prevedono l'utilizzo di scarpe.
Camminare con le scarpe fa operare il sistema nervoso-muscolo-scheletrico in modo alterato rispetto a come dovrebbe operare e per come è stato progettato in milioni di anni di evoluzione.
E se una macchina viene fatta lavorare diversamente da come è stata progettata, si usura e si rompe prima.
P.S.: Faccio l'ingegnere io, mica sto qui a smacchiar le macchie ai leopardi
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Barcellona
cyberteam ha scritto:lucignolo ha scritto:Però non è la nostra vera motivazione.cyberteam ha scritto:In caso mi fosse chiesto, risponderei "Perché fa bene".
E poi puoi dimostrarlo sedutastante?
Certo:
Le specifiche di deambulazione dell'essere umano non prevedono l'utilizzo di scarpe.
Camminare con le scarpe fa operare il sistema nervoso-muscolo-scheletrico in modo alterato rispetto a come dovrebbe operare e per come è stato progettato in milioni di anni di evoluzione.
E se una macchina viene fatta lavorare diversamente da come è stata progettata, si usura e si rompe prima.
P.S.: Faccio l'ingegnere io, mica sto qui a smacchiar le macchie ai leopardi
Hai perfettamente ragione, tutti noi lo sappiamo e condividiamo, però mi sono reso conto che dipende dall' interlocutore, ho visto che se uno non ha la mente aperta e un minimo di background per comprendere un discorso anche solo minimamente scientifico, le nostre spiegazioni evoluzionistiche sono inutili, cercare di sfatare un simile radicamento culturale non è così immediato, e poi la mente umana fatica a staccarsi dai preconcetti inculcati da anni, perfino alcuni uomini di scienza (che dovrebberero rappresentare il non plus ultra dell' apertura mentale) a volte faticano a staccarsi dalle loro teorie, pur di fronte a prove scientifiche palesi, figuriamoci come una persona ottusa e piena di pregiudizio possa cedere di fronte a tali spiegazioni.
Sicuramente se la persona che abbiamo davanti possiede una minima capacità di ragionamento autonomo, sarà possibile che comprenda la nostra visione, come mi è già successo alcune volte, però bisognerebbe capire il tipo di interlocutore (anche se non è sempre facile e immediato); forse con alcune persone è meglio la battuta pungente ben fatta piuttosto che mille discorsi di questo tipo.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Barcellona
Ma, vedete, il senso del mio post era proprio questo.Alexey ha scritto:...forse con alcune persone è meglio la battuta pungente ben fatta piuttosto che mille discorsi di questo tipo.
Uno può avere anche il nobel in Ingegneria, ma non può spiegare certe cose in due minuti ad un capatosta.
Se incontri la persona straconvinta che sei un balordo scalzo, potrà anche far finta di ascoltarti, ma so per esperienza personale come dopo soli dieci minuti quella persona ritornerà alla propria idea originaria, ammesso e non concesso che l'avesse abbandonata.
Bastassero due spiegazioni per cambiare l'orientamento mentale della gente, potremmo davvero cambiare il mondo con facilità.
E sappiamo che il mondo cambia secondo una scala temporale molto più lunga di quella della vita di noi miseri e presuntuosi umani.
Il <Mi piace> taglia la testa al toro, perché fa capire in modo chiaro ed inequivocabile che si sta entrando nelle paludi della soggettività.
Poi, se la persona si dimostra recettiva e curiosa, si può andare oltre, ma c'è sempre di mezzo il profondo crepaccio di quel maledetto "se".
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Barcellona
Alexey ha scritto:
Hai perfettamente ragione, tutti noi lo sappiamo e condividiamo, però mi sono reso conto che dipende dall' interlocutore, ho visto che se uno non ha la mente aperta e un minimo di background per comprendere un discorso anche solo minimamente scientifico, le nostre spiegazioni evoluzionistiche sono inutili
La richiesta riguardava la capacità di spiegarlo all'interlocutore, non di convincerlo.
Nel passare dalla spiegazione alla convinzione usciamo dalla logica ed entriamo nel franoso e vischioso terreno delle opinioni umane.
Come già avuto modo di dire, per la stragrande degli esseri umani la necessità delle scarpe è un assioma.
Se un ragionamento è in confitto con esso vuol dire che è il ragionamento, per quanto appaia logico e privo di difetti se seguito punto per punto, a contenere un qualche difetto.
Come quando una dimostrazione matematica conduce ad un assurdo.
Non è che tutte le persone siano ottuse se non danno retta ad un ragionamento logico (molte forse si).
Pensate ad Einstein, che osteggiò per anni la teoria della meccanica quantistica, nonostante questa fosse logica, convalidata dagli esperimenti ed elaborata da grandi scienziati suoi pari, perché entrava in pesante conflitto con le sue convinzioni più profonde. E non è che lui non avesse una mente aperta.
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Barcellona
cyberteam ha scritto:Pensate ad Einstein, che osteggiò per anni la teoria della meccanica quantistica, nonostante questa fosse logica, convalidata dagli esperimenti ed elaborata da grandi scienziati suoi pari, perché entrava in pesante conflitto con le sue convinzioni più profonde. E non è che lui non avesse una mente aperta.
Spero che da persona intelligente quale sei (e lo dimostri) non me ne voglia se ti contraddico.
Andremo off topic, ma è troppo bello discutere di certe cose per nascondersi dietro il paravento del fuori tema.
Il grande Albert non ostacolò mai la meccanica quantistica; in realtà Einstein non condivideva il principio di indeterminazione in quanto, concettualmente, riteneva inconcepibile non poter arrivare alla verità assoluta.
Ma il dibattito tra Einstein e Bohr non era un litigio tra due persone che vogliono avere ragione ad ogni costo (equivoco che penalizza costantemente il nostro forum, male interpretando spesso il senso delle nostre discussioni).
I due si stimavano ed erano amici, ed ognuno di loro difendeva strenuamente la sua opinione non per amor proprio, ma per sete di conoscenza. Entrambi volevano, assolutamente, arrivare alla verità.
Ciò non toglie che, nella foga, essi cercassero con ogni mezzo di confutare le idee dell’altro e questo succede ogni giorno anche a noi: vorrei che ne faceste tesoro.
Ora, senza addentrarci in discussioni filosofiche che ci porterebbero moooolto lontano, rimane il problema primario di risolvere paradossi matematici e logici che centrano davvero poco con la nostra esperienza di barefooters.
Lasciamo stare, quindi, Einstein ed analogie assolutamente fuori luogo.
Noi andiamo scalzi, vorremmo spiegare la nostra scelta, ma la fugacità dei nostri incontri ce lo impedisce.
L'ottusità dei nostri interlocutori, legati a percorsi logici consolidati, rimane l'ostacolo maggiore.
Assolutamente vero, Cyber, che spiegare non vuol dire convincere, perché per convincere, purtroppo, ci vuole il giusto interlocutore recettivo, statisticamente improbabile.
Perché, sennò, si deve vietare un sorpasso cieco in curva o non si riesce a far capire, dati matematici alla mano, che le distanze di sicurezza possono salvare la vita?
Semplicemente perché riteniamo vero ciò che ci appare e non ciò che è logico ed in questo patrimonio facilmente condivisibile rientra anche un bagaglio di false percezioni e false sicurezze così radicato da rendere confutabile qualsiasi argomentazione.
E ne deriva che se nessuno fa una certa cosa, allora quella cosa non si può fare.
Ed il concetto di consenso, purtroppo, spesso orienta anche la legislatura, in particolare in materia di decoro e decenza, mancando un principio logico inconfutabile di riferimento su cui basare le proprie valutazioni.
Andremo off topic, ma è troppo bello discutere di certe cose per nascondersi dietro il paravento del fuori tema.
Il grande Albert non ostacolò mai la meccanica quantistica; in realtà Einstein non condivideva il principio di indeterminazione in quanto, concettualmente, riteneva inconcepibile non poter arrivare alla verità assoluta.
Ma il dibattito tra Einstein e Bohr non era un litigio tra due persone che vogliono avere ragione ad ogni costo (equivoco che penalizza costantemente il nostro forum, male interpretando spesso il senso delle nostre discussioni).
I due si stimavano ed erano amici, ed ognuno di loro difendeva strenuamente la sua opinione non per amor proprio, ma per sete di conoscenza. Entrambi volevano, assolutamente, arrivare alla verità.
Ciò non toglie che, nella foga, essi cercassero con ogni mezzo di confutare le idee dell’altro e questo succede ogni giorno anche a noi: vorrei che ne faceste tesoro.
Ora, senza addentrarci in discussioni filosofiche che ci porterebbero moooolto lontano, rimane il problema primario di risolvere paradossi matematici e logici che centrano davvero poco con la nostra esperienza di barefooters.
Lasciamo stare, quindi, Einstein ed analogie assolutamente fuori luogo.
Noi andiamo scalzi, vorremmo spiegare la nostra scelta, ma la fugacità dei nostri incontri ce lo impedisce.
L'ottusità dei nostri interlocutori, legati a percorsi logici consolidati, rimane l'ostacolo maggiore.
Assolutamente vero, Cyber, che spiegare non vuol dire convincere, perché per convincere, purtroppo, ci vuole il giusto interlocutore recettivo, statisticamente improbabile.
Perché, sennò, si deve vietare un sorpasso cieco in curva o non si riesce a far capire, dati matematici alla mano, che le distanze di sicurezza possono salvare la vita?
Semplicemente perché riteniamo vero ciò che ci appare e non ciò che è logico ed in questo patrimonio facilmente condivisibile rientra anche un bagaglio di false percezioni e false sicurezze così radicato da rendere confutabile qualsiasi argomentazione.
E ne deriva che se nessuno fa una certa cosa, allora quella cosa non si può fare.
Ed il concetto di consenso, purtroppo, spesso orienta anche la legislatura, in particolare in materia di decoro e decenza, mancando un principio logico inconfutabile di riferimento su cui basare le proprie valutazioni.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
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Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Barcellona
Ora non ho tempo, ma appena posso vi racconto un po'.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Barcellona
Oh, caspita.aldo1953 ha scritto:Ora non ho tempo, ma appena posso vi racconto un po'.
Ci tieni un po' sulle spine!
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Barcellona
Presto, presto, la sala d' aspetto ribolle !
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Barcellona
Anche oggi ne ho trovato uno ricettivo.lucignolo ha scritto:Assolutamente vero, Cyber, che spiegare non vuol dire convincere, perché per convincere, purtroppo, ci vuole il giusto interlocutore recettivo, statisticamente improbabile.
Anzi, quasi sempre, chi mi fa domande si dimostra un interlocutore ricettivo.
Non sarà che, grazie alla mia esperienza di insegnante (non è la mia vera professione, ma è un ruolo che ho ricoperto varie volte, per un semestre anche in un'università), so come spiegare le cose?
Anche Cyberteam mi sembra molto efficace con le sue spiegazioni e non mi sorprenderei che anche lui incontrasse molte persone ricettive.
Ma soprattutto non dimenticate: se vi fanno una domanda, vuol dire che vogliono avere una risposta. Se per loro fosse sufficiente il pregiudizio, non vi farebbero domande.
Sta a voi, a come rispondete, suscitare interesse e, soprattutto, corretta comprensione.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Barcellona
Sono proverbialmente abile a spiegare, almeno è quello che dicono coloro che hanno la pazienza di ascoltare.Rei ha scritto:Ma soprattutto non dimenticate: se vi fanno una domanda, vuol dire che vogliono avere una risposta. Se per loro fosse sufficiente il pregiudizio, non vi farebbero domande.
Sta a voi, a come rispondete, suscitare interesse e, soprattutto, corretta comprensione.
Il problema è che non ti fanno domande.
Quando qualcuno ti evita ed a cinquanta metri di distanza ti urla che devi comprare le scarpe è difficile spiegare.
La fai un po' troppo facile e sembra sempre che tutto giri a tuo favore.
Anch'io riesco a dialogare con i conoscenti, ma questa è una strada in discesa (si fa per dire).
Nel 99.99% dei casi incontro gente che evita lo sguardo e borbotta cose incomprensibili.
Cosa dovrei fare? Fermare quelle persone e cercare di fare una questua concettuale per spiegare ciò che non sono tenuto a spiegare?
Faccio quello che mi pare!
Chi vuole informarsi lo faccia, chi pensa che sono matto fada affanc..o.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Barcellona
Giusto. Ma quante volte ti capita? La mia media è di 1 / 2 all'anno.lucignolo ha scritto:Il problema è che non ti fanno domande.
Quando qualcuno ti evita ed a cinquanta metri di distanza ti urla che devi comprare le scarpe è difficile spiegare.
Mentre la mia media di curiosi che fanno domande è di 1 / 2 al mese.
Non la faccio facile, dico soltanto che chi fa domande si aspetta una risposta, e se gli diamo una risposta soddisfacente si farà una buona impressione di noi.lucignolo ha scritto:La fai un po' troppo facile e sembra sempre che tutto giri a tuo favore.
E a me (probabilmente a causa dei particolari campi magnetici di Roma ) capitano circa 12 volte più persone che fanno domande che persone che mi vogliono far sapere che sono cretine.
No, perché hanno raggiunto il loro scopo: volevano far sapere a tutti (non solo a te) che sono dei cretini e grazie a te ci sono riusciti. Lo scopo è raggiunto, ogni ulteriore azione sarebbe inutile.lucignolo ha scritto:Cosa dovrei fare? Fermare quelle persone e cercare di fare una questua concettuale per spiegare ciò che non sono tenuto a spiegare?
Il fatto è che tu equivochi il loro gesto: non vogliono far fare brutta figura a te, ma far sapere al mondo che sono cretini.
Il mondo lo sa già, ma loro insistono nel farlo sapere perché sono cretini.
E se vedi il loro gesto in questa prospettiva (che è anche quella della maggioranza dei passanti, fidati) ti risparmierai molte arrabbiature.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Barcellona
Rei ha scritto:Giusto. Ma quante volte ti capita? La mia media è di 1 / 2 all'anno.lucignolo ha scritto:Il problema è che non ti fanno domande.
Quando qualcuno ti evita ed a cinquanta metri di distanza ti urla che devi comprare le scarpe è difficile spiegare.
Mentre la mia media di curiosi che fanno domande è di 1 / 2 al mese.Non la faccio facile, dico soltanto che chi fa domande si aspetta una risposta, e se gli diamo una risposta soddisfacente si farà una buona impressione di noi.lucignolo ha scritto:La fai un po' troppo facile e sembra sempre che tutto giri a tuo favore.
E a me (probabilmente a causa dei particolari campi magnetici di Roma ) capitano circa 12 volte più persone che fanno domande che persone che mi vogliono far sapere che sono cretine.No, perché hanno raggiunto il loro scopo: volevano far sapere a tutti (non solo a te) che sono dei cretini e grazie a te ci sono riusciti. Lo scopo è raggiunto, ogni ulteriore azione sarebbe inutile.lucignolo ha scritto:Cosa dovrei fare? Fermare quelle persone e cercare di fare una questua concettuale per spiegare ciò che non sono tenuto a spiegare?
Il fatto è che tu equivochi il loro gesto: non vogliono far fare brutta figura a te, ma far sapere al mondo che sono cretini.
Il mondo lo sa già, ma loro insistono nel farlo sapere perché sono cretini.
E se vedi il loro gesto in questa prospettiva (che è anche quella della maggioranza dei passanti, fidati) ti risparmierai molte arrabbiature.
Adesso faccio arrabbiare qualcuno.
Alla quinta risposta si parlava già d'altro, voglio dire, di diverso da Barcellona; non ho contato le risposte in totale ma essendo alla seconda pagina dovrebbero essere circa 25 e di Barcellona neppure il ricordo.
Sto dicendo che l'argomento su cui si sta discutendo è interessante - e peraltro molte volte trattato - e che per questo non ho detto ancora "Off Topic, off topic!!".
E non lo dirò neppure ora, perché vorrei fare le mie considerazioni.
A Flavio capita che dei ragazzotti gli urlino di comprarsi le scarpe.
Una delle due, o se ne frega, o se ne frega.
Non è un errore; i ragazzotti NON si prendono in considerazione, sopratutto quando invece di parlare e/o chiedere e/o informarsi, sbraitano.
Sbraitare significa rifiutare il confronto; non vogliono sapere, sanno già tutto loro.
Da cosa dipenda questo comportamento, oltre che dall'essere cretini, come dire Rei, sarebbe forse lungo ed azzardato discutere, però un'idea ce l'ho e la voglio dire.
Oggi c'è troppa ignoranza in giro, e dentro ci metto maleducazione, prepotenza e tutte le loro derivazioni peggioni, fino al razzismo.
Si può discutere e spiegare "all'ignorante buono" che vuol sapere e si informa, non si può farlo con "l'ignorante cattivo" che ha già la verità in tasca e la emette come scorreggia. E sono buono
Credo che un po' sia questione di "latitudine" un po' di educazione, un po' di abitudine a vivere con gli altri e non troppo con se' stessi e anche di età.
Scusate l'OFF TOPIC ....
bfpaulAlla quinta risposta si parlava già d'altro, voglio dire, di diverso da Barcellona; non ho contato le risposte in totale ma essendo alla seconda pagina dovrebbero essere circa 25 e di Barcellona neppure il ricordo.
Sto dicendo che l'argomento su cui si sta discutendo è interessante - e peraltro molte volte trattato - e che per questo non ho detto ancora "Off Topic, off topic!!".
E non lo dirò neppure ora, perché vorrei fare le mie considerazioni.
A Flavio capita che dei ragazzotti gli urlino di comprarsi le scarpe.
Una delle due, o se ne frega, o se ne frega.
Non è un errore; i ragazzotti NON si prendono in considerazione, sopratutto quando invece di parlare e/o chiedere e/o informarsi, sbraitano.
Sbraitare significa rifiutare il confronto; non vogliono sapere, sanno già tutto loro.
Da cosa dipenda questo comportamento, oltre che dall'essere cretini, come dire Rei, sarebbe forse lungo ed azzardato discutere, però un'idea ce l'ho e la voglio dire.
Oggi c'è troppa ignoranza in giro, e dentro ci metto maleducazione, prepotenza e tutte le loro derivazioni peggioni, fino al razzismo.
Si può discutere e spiegare "all'ignorante buono" che vuol sapere e si informa, non si può farlo con "l'ignorante cattivo" che ha già la verità in tasca e la emette come scorreggia. E sono buono
Credo che un po' sia questione di "latitudine" un po' di educazione, un po' di abitudine a vivere con gli altri e non troppo con se' stessi e anche di età.
Scusate l'OFF TOPIC ....
Re: Barcellona
lucignolo ha scritto:cyberteam ha scritto:Pensate ad Einstein, che osteggiò per anni la teoria della meccanica quantistica, nonostante questa fosse logica, convalidata dagli esperimenti ed elaborata da grandi scienziati suoi pari, perché entrava in pesante conflitto con le sue convinzioni più profonde. E non è che lui non avesse una mente aperta.Spero che da persona intelligente quale sei (e lo dimostri) non me ne voglia se ti contraddico.
Andremo off topic, ma è troppo bello discutere di certe cose per nascondersi dietro il paravento del fuori tema.
Il grande Albert non ostacolò mai la meccanica quantistica; in realtà Einstein non condivideva il principio di indeterminazione in quanto, concettualmente, riteneva inconcepibile non poter arrivare alla verità assoluta.
Si, effettivamente ho esagerato usando il termine "osteggiato". Anche perché Einstein prese il Nobel proprio per uno dei suoi lavori che molto avevano da spartire con la meccanica quantistica (ossia l'effetto fotoelettrico).
Però la difficoltà ad accettare qualcosa che andava contro le sue intime convinzioni l'aveva persino uno come lui.
Poi d'accordo con te, non possiamo certo paragonare la situazione di Einstein e Bohr con quella di tanti decerebrati cresciuti a fiction, "Ciao Darwin" e passeggiate in centri commerciali.
Cmq per tornare In Topic, nominerò Barcellona: "Barcellona"
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Barcellona
Ed io farò di più:cyberteam ha scritto:Cmq per tornare In Topic, nominerò Barcellona: "Barcellona"
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Barcellona
Ecco che con una brusca sterzata a sorpresa riporto il convoglio nel topic, allacciate le cinture e spegnete i telefonini ! Dunque, sono partito con le Luna ai piedi e un paio di scarpe nello zainetto. Non si sa mai, in Dicembre e lontano da casa. Invece ci sono rimaste. Nessun problema alla Malpensa e nemmeno all' arrivo. Nel senso che proprio nessuno ci ha fatto caso. Là poi grazie un clima favorevole, diciamo 4° o 5° gradi al mattino e 16°/17° al pomeriggio ho girato parecchio scalzo. Per la verità non sono mai entrato in negozi, però alcune vetrofanie su alcuni ingressi, che invitavano a indossare maglietta e scarpe mi fanno pensare che d' estate la cosa sia parecchio diffusa. Avvistamenti ? Pochi : due ragazze scalze dall' aspetto nordico e una coppia in infradito. Anche al ritorno nessun problema nè in aeroporto nè sulla metropolitana fino a casa, anche lì nessuno ha fatto cenno.. Scarno racconto vero ? Ma c' è di meglio. Il primo giorno, dopo alcune ore e tanti chilometri, mia moglie ha iniziato a lamentare dolori ai piedi, mi ha guardato (in quel momento ero scalzo) e ha sentenziato : "Ora vado a comperarmi un paio di infradito". Infatti dopo cinque minuti è ricomparsa con le scarpe in un sacchetto e l' aria rilassata. A sera col calare del sole e quindi della temperatura mi aspettavo una retromarcia, invece mi guarda e dice :" Sai, non ti credevo, ma è vero che sento i piedi caldi e riposati, se avessi le scarpe avrei freddo" Il giorno dopo ovviamente la scarpe sono rimaste sempre nel sacchetto. Non basta ? E allora andiamo avanti. Sul volo di ritorno mi dice che deve assolutamente procurarsi un paio di calzini "col dito". Ohibò, perchè ? "Ti ricordi quelle Lunasandals che mi hai regalato e non ho mai messo ? Ecco d'ora in poi saranno le mie uniche scarpe da viaggio e con i calzini adatti andranno bene anche col freddo !" Ovvio che il giorno dopo gliene ho subito ordinato un paio. A questo punto che volete di più ?
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
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