Libro interessante sull'Earthing
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Libro interessante sull'Earthing
Promemoria primo messaggio :
Un caloroso saluto a tutti. Stamattina sono andato in libreria e ho visto un libro intitolato "Earthing: a piedi nudi, curarsi con l'energia della Terra" di Clinton Ober, Stephen Sinatra e Martin Zucker, ovviamente l'ho comprato. Questo libro parla dell'Earthing che è una pratica quasi uguale al barefooting, da praticare rigorosamente a piedi nudi, su terreno naturale (erba, sabbia, terra, roccia) per riconnettersi elettricamente ed energicamente con il terreno naturale e come questa energia porti beneficio in tutto il corpo. Il libro e gli autori affermano che nel mondo moderno le scarpe (definite come la più pericolosa invenzione) ci isolano dal flusso elettrostatico, energetico e benefico della terra in quanto sono fatte in materiale isolante (altro danno provocato dalle scarpe assieme a tutti gli altri), oltre a questo sono citati tutti i vantaggi e i benefici che il barefooting può portare.
Vi consiglio di prenderlo e leggerlo.
Un caloroso saluto a tutti. Stamattina sono andato in libreria e ho visto un libro intitolato "Earthing: a piedi nudi, curarsi con l'energia della Terra" di Clinton Ober, Stephen Sinatra e Martin Zucker, ovviamente l'ho comprato. Questo libro parla dell'Earthing che è una pratica quasi uguale al barefooting, da praticare rigorosamente a piedi nudi, su terreno naturale (erba, sabbia, terra, roccia) per riconnettersi elettricamente ed energicamente con il terreno naturale e come questa energia porti beneficio in tutto il corpo. Il libro e gli autori affermano che nel mondo moderno le scarpe (definite come la più pericolosa invenzione) ci isolano dal flusso elettrostatico, energetico e benefico della terra in quanto sono fatte in materiale isolante (altro danno provocato dalle scarpe assieme a tutti gli altri), oltre a questo sono citati tutti i vantaggi e i benefici che il barefooting può portare.
Vi consiglio di prenderlo e leggerlo.
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Libro interessante sull'Earthing
Buongiorno a tutti,
scusate se userò dei termini tecnici per tentare di farvi capire che siete sì sulla giusta strada riguardo al mio post sul dubbio, ma dovreste leggere anche le righe bianche.
Provate per una volta, accendendo il cervello, a caricare un diverso sistema operativo che riesca a leggere appunto le righe bianche, quelle non esplicite.
Scoprirete che i miei "dubbi" non erano rivolti SOLO all' earthing e/o dottori, ma ANCHE a loro.
Saluti dubbiosi
Valerio
scusate se userò dei termini tecnici per tentare di farvi capire che siete sì sulla giusta strada riguardo al mio post sul dubbio, ma dovreste leggere anche le righe bianche.
Provate per una volta, accendendo il cervello, a caricare un diverso sistema operativo che riesca a leggere appunto le righe bianche, quelle non esplicite.
Scoprirete che i miei "dubbi" non erano rivolti SOLO all' earthing e/o dottori, ma ANCHE a loro.
Saluti dubbiosi
Valerio
tarzone- past President del Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 348
Data d'iscrizione : 05.01.08
Re: Libro interessante sull'Earthing
Comunque, le cariche elettrostatiche sono un fastidio, perchè immancabilmente le scarichi appena tocchi qualcosa di collegato a terra e puoi danneggiare un delicate componenti elettroniche, non sono necessariamente collegate alle scarpe, nè l'assenza di scarpe è un rimedio assoluto.
Certo se porti scarpe con le suole di gomma il problema è acuito, ma in cambio ci sono altri vantaggi. L'altro giorno usavo un saldatore ed ero scalzo e, ad un certo punto, mi sono preso la scossa perchè avevo i piedi poggiati a terra ed il mio saldatore, evidentemente, ha una perdita di isolamento. Quando si maneggiano apparecchi elettrici è molto meglio indossare scarpe.
Se invece ti carichi elettrostaticamente seduto in macchina, ti carichi anche se se scalzo, e invece di scaricarti attraverso la mano che afferra la maniglia per chiudere lo sportello, ti scarichi poggiando i piedi in terra (e non te ne accorgi nemmeno).
Ma quello della piccola scossa è un problema insignificante per la salute ... la questione è se possa fare male l'essere elettrostaticamente "carichi" e a questo riguardo ci sono molte voci, ma assolutamente nessuna evidenza scientifica. Fa un po' parte delle varie questioni, in gran parte immaginarie, circa i danni da elettrosmog.
Certo se porti scarpe con le suole di gomma il problema è acuito, ma in cambio ci sono altri vantaggi. L'altro giorno usavo un saldatore ed ero scalzo e, ad un certo punto, mi sono preso la scossa perchè avevo i piedi poggiati a terra ed il mio saldatore, evidentemente, ha una perdita di isolamento. Quando si maneggiano apparecchi elettrici è molto meglio indossare scarpe.
Se invece ti carichi elettrostaticamente seduto in macchina, ti carichi anche se se scalzo, e invece di scaricarti attraverso la mano che afferra la maniglia per chiudere lo sportello, ti scarichi poggiando i piedi in terra (e non te ne accorgi nemmeno).
Ma quello della piccola scossa è un problema insignificante per la salute ... la questione è se possa fare male l'essere elettrostaticamente "carichi" e a questo riguardo ci sono molte voci, ma assolutamente nessuna evidenza scientifica. Fa un po' parte delle varie questioni, in gran parte immaginarie, circa i danni da elettrosmog.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Libro interessante sull'Earthing
La dannosità è sempre una questione di quantità: un bel bicchiere d'acqua pura fa bene, 6 litri tutti in un colpo ti uccidono.Elan ha scritto:Ma quello della piccola scossa è un problema insignificante per la salute ... la questione è se possa fare male l'essere elettrostaticamente "carichi" e a questo riguardo ci sono molte voci, ma assolutamente nessuna evidenza scientifica. Fa un po' parte delle varie questioni, in gran parte immaginarie, circa i danni da elettrosmog.
Il (falso) ragionamento del ciarlatano si basa sulla negazione di questo principio.
Spaventa i gonzi con questo sillogismo: se 6 litri d'acqua fanno male, allora anche un bicchiere solo fa male.
Vi suona strano?
Suona strano anche al gonzo, che è tutto dire.
Di solito lui crede a tutto, purché rigorosamente, evidentemente e inconfutabilmente falso.
Ma questo è troppo.
Sostituiamo l'acqua con gli elettroni: se un fulmine che ti colpisce con millemila Volt e millemila Ampere fa male (e vorrei vedere) allora una carica elettrostatica di pochi elettroni, o la scintillina che la scarica a terra da zero virgola zero zero zero zero zero zero zero zero zero zero zero zero zero zero uno Ampere è dannosa.
Ma và?
Ed il gonzo ci crede subito, compra il libro del ciarlatano, comincia a camminare scalzo, si accorge che sta meglio (salute, postura, benessere generale) e lo attribuisce alla mancanza di elettricità statica, non al fatto, scientificamente provato, che a stare scalzi si sta meglio, ma per altri motivi.
Intanto ha arricchito un po' il ciarlatano e lo arricchirà ancora, convincendo altri gonzi a prendere il libro.
Sull'elettrosmog, se nella camera da letto dove dormi una lampada al neon si accende da sola a causa del cavo dell'alta tensione tre metri sopra, beh, io mi preoccuperei un po'.
Della piccola carica elettrostatica che prendo andando in macchina, no.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Libro interessante sull'Earthing
SE fosse possibile avere la luce gratis stando sotto un cavo dell' a.t. , molti ci farebbero la casa .... in effetti è possibile, ma ci vuole un certo numero di spire ... insomma bisogna ingegnarsi un po'
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Libro interessante sull'Earthing
E' vero, ma così i soldi che si risparmiano di corrente si spendono in cure mediche... il gioco non vale la candela.
Re: Libro interessante sull'Earthing
Tremendo provocatore!Elan ha scritto:SE fosse possibile avere la luce gratis stando sotto un cavo dell' a.t. , molti ci farebbero la casa .... in effetti è possibile, ma ci vuole un certo numero di spire ... insomma bisogna ingegnarsi un po'
È perché sei toscano?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Libro interessante sull'Earthing
No ... è stato il primo collegamento mentale che ho fatto dopo aver studiato la legge di Faraday-Neumann-Lenz: come rubare corrente tramite l'induzione elettromagnetica
Quello che volevo dire è che il fatto che sia possibile una trasmissione di energia tramite il campo magnetico tra un filo percorso da alta tensione ed una spira dimensionata in maniera opportuna, non significa che, nelle stesse condizioni, ci sia una significativa trasmissione di energia tra il suddetto conduttore ed una persona che si trovi ad una certa distanza da esso, perchè il corpo umano non è "attrezzato" per ricevere energia per induzione elettromagnetica. Infatti non c'è alcuna evidenza scientifica o epidemiologica che vivere, poniamo a 30 o 50 m da una linea a.t. faccia male. Tra l'altro tutti si preoccupano delle linee a.t. aeree e visibili e non di quell interrate, magari ancora più vicine.
Per lo stesso motivo non c'è alcuna ragione per temere gli effetti delle trasmisioni di radio vaticana, solo perchè il citofono di casa (relativamente vicina al tramettitore) "riceve" ed amplifica il segnale: non è una questione di energia ma di particolari "risonanze" tra il circuito del citofono e la frequenza radio in oggetto, da eliminare con l'inserimento di qualche condensatore.
C'è però gente che compra un costoso sezionatore per togliere la tensione alla rete di casa, dopo che l'ultima utenza è stata spenta, per evitare il campo elettromagnetico prodotto dal filo a 230V che scorre nel muro dietro la testiera del letto .... fino ad arrivare a queli che mettono piramidi di legno sotto il letto per proteggersi dalle fantomatiche onde "telluriche".
Quello che volevo dire è che il fatto che sia possibile una trasmissione di energia tramite il campo magnetico tra un filo percorso da alta tensione ed una spira dimensionata in maniera opportuna, non significa che, nelle stesse condizioni, ci sia una significativa trasmissione di energia tra il suddetto conduttore ed una persona che si trovi ad una certa distanza da esso, perchè il corpo umano non è "attrezzato" per ricevere energia per induzione elettromagnetica. Infatti non c'è alcuna evidenza scientifica o epidemiologica che vivere, poniamo a 30 o 50 m da una linea a.t. faccia male. Tra l'altro tutti si preoccupano delle linee a.t. aeree e visibili e non di quell interrate, magari ancora più vicine.
Per lo stesso motivo non c'è alcuna ragione per temere gli effetti delle trasmisioni di radio vaticana, solo perchè il citofono di casa (relativamente vicina al tramettitore) "riceve" ed amplifica il segnale: non è una questione di energia ma di particolari "risonanze" tra il circuito del citofono e la frequenza radio in oggetto, da eliminare con l'inserimento di qualche condensatore.
C'è però gente che compra un costoso sezionatore per togliere la tensione alla rete di casa, dopo che l'ultima utenza è stata spenta, per evitare il campo elettromagnetico prodotto dal filo a 230V che scorre nel muro dietro la testiera del letto .... fino ad arrivare a queli che mettono piramidi di legno sotto il letto per proteggersi dalle fantomatiche onde "telluriche".
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Libro interessante sull'Earthing
No, non ci sono evidenze, nel senso che i dati raccolti sono insufficienti.Elan ha scritto:Infatti non c'è alcuna evidenza scientifica o epidemiologica che vivere, poniamo a 30 o 50 m da una linea a.t. faccia male. Tra l'altro tutti si preoccupano delle linee a.t. aeree e visibili e non di quell interrate, magari ancora più vicine.
Ma essere assolto per insufficienza di prove non vuol dire essere innocente.
Le onde elettromagnetiche trasportano pacchetti di energia: è sufficiente una media energia protratta nel tempo per indurre danni a lungo termine?
Possono questi bombardamenti energetici perturbare in modo significativo i nostri processi metabolici?
Non si sa.
Tuttavia un po' di prudenza non guasta.
Una goccia è innocua, una goccia tutti i giorni , dopo anni, scava la pietra.
Cavolata! Che campo vuoi che faccia un filo da 230 V?C'è però gente che compra un costoso sezionatore per togliere la tensione alla rete di casa, dopo che l'ultima utenza è stata spenta, per evitare il campo elettromagnetico prodotto dal filo a 230V che scorre nel muro dietro la testiera del letto ....
Eh, già!fino ad arrivare a queli che mettono piramidi di legno sotto il letto per proteggersi dalle fantomatiche onde "telluriche".
Se poi va giù la casa, quella piramide ti salva la vita.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Libro interessante sull'Earthing
Diciamo che ci sono forti, fortissimi sospetti, indizi pesanti che andrebbero studiati di più per arrivare alla prova scientifica inoppugnabile.lucignolo ha scritto:No, non ci sono evidenze, nel senso che i dati raccolti sono insufficienti.
Ma essere assolto per insufficienza di prove non vuol dire essere innocente.
Ma nel frattempo, come si dovrebbe sempre fare in campo sanitario, in presenza di forti indizi e sospetti, in attesa di conferme (o smentite) è meglio agire per prudenza come se il pericolo fosse provato.
Poi, se si scopre che il pericolo è reale, si è già agito in modo corretto, salvando probabilmente delle vite.
Se si scopre che il pericolo non sussiste, si è ecceduto nella prudenza.
Ma è sempre meglio eccedere nella prudenza che rischiare delle vite.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Libro interessante sull'Earthing
Un filo genera un campo elettrico che ad un metro di distanza è inferiore (non ricordo di quanto) a quello generato dal cervello. Per una cellula del nostro corpo, il campo elettrico più forte (anche per questioni di distanza) è proprio quello del corpo umano stesso.lucignolo ha scritto:Che campo vuoi che faccia un filo da 230 V?
E se uno obietta che quello autogenerato non dovrebbe fare danni perché proveniente dall'interno (chissà perché poi), beh, se state abbracciati (o qualcosa di simile ) ad un altro essere umano, anche quel campo elettrico è più forte di quello dei cavi elettrici ad un metro di distanza.
Farà male? Personalmente, in questo caso, potendo stare "abbracciato" con la mia ragazza, abbandonerei tranquillamente il principio di prudenza e correrei il rischio.
E voi?
Già, ho sempre avuto un dubbio, quando durante il terremoto dell'Emilia dell'anno scorso ero a casa di mio fratello a 20 Km dall'epicentro: mi ha salvato la piramide di legno o il fatto che stavo in una casa costruita bene, ottemperando tutte le norme antisismiche?lucignolo ha scritto:Eh, già!
Se poi va giù la casa, quella piramide ti salva la vita.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Libro interessante sull'Earthing
Anche io sono perfettamente convinto che dalle trasmissioni radio non ci sia nulla da temere: dalla sorgente, il campo elettromagnetico si dimezza in ragione del quadrato della distanza; se tocco un'antenna in trasmissione, anche con soli 100 W in uscita, mi ustiono. Allontanandomi non subisco più alcun effetto; chiarisco con un'analogia: anche l'infrarosso è una radiazione elettromagnetica. Se tocco le braci di un caminetto (sorgente), mi ustiono; a un metro, mi scaldo; a due, mi scaldo meno; a quattro, congelo.Elan ha scritto:
Per lo stesso motivo non c'è alcuna ragione per temere gli effetti delle trasmisioni di radio vaticana, solo perchè il citofono di casa (relativamente vicina al tramettitore) "riceve" ed amplifica il segnale: non è una questione di energia ma di particolari "risonanze" tra il circuito del citofono e la frequenza radio in oggetto, da eliminare con l'inserimento di qualche condensatore.
C'è però gente che compra un costoso sezionatore per togliere la tensione alla rete di casa, dopo che l'ultima utenza è stata spenta, per evitare il campo elettromagnetico prodotto dal filo a 230V che scorre nel muro dietro la testiera del letto .... fino ad arrivare a queli che mettono piramidi di legno sotto il letto per proteggersi dalle fantomatiche onde "telluriche".
Quanto poi ai cellulari, pretendere che facciano danni è come pretendere di cuocere la pastasciutta con un accendino; non so se ho reso l'idea. La dissipazione dell'energia non la prende in considerazione mai nessuno.
Un conduttore bifilare non genera alcun campo, né a circuito chiuso e tanto meno a circuito aperto; a circuito chiuso perché i campi prodotti dai singoli conduttori sono di segno opposto e quindi si annullano; a circuito aperto, perché non vi è circolazione di corrente;dimostrazione pratica con una pinza amperometrica, che è un aggeggio che rileva appunto il campo elettromagnetico per ricavarne un valore di corrente: in un circuito chiuso, se con la tenaglia dello strumento circondo la linea bifilare non leggerò alcun valore. Per misurare la corrente, dovrò prendere in considerazione UN solo conduttore; apro ora il circuito: non leggerò più nulla, ergo, il campo cessa di esistere. Quindi, vivano in pace i maniaci che si allontanano dalla lavatrice in funzione o quelli che tolgono la radio sveglia dal comodino e via dicendo.
Di baggianate se ne sentono in continuazione, a profusione: a proposito di piramidi, a suo tempo, ci fu chi con ottime (per lui) argomentazioni sostenne che un modellino della piramide di Cheope era in grado di affilare perfettamente le lamette da barba all'uopo riposte all'interno; unico inconveniente, era che il modellino doveva essere esposto alla luce della luna!
Ciao, Gianc.
John & Jane- Numero di messaggi : 476
Età : 76
Data d'iscrizione : 27.09.11
Re: Libro interessante sull'Earthing
PERFETTO!John & Jane ha scritto:Anche io sono perfettamente convinto che dalle trasmissioni radio non ci sia nulla da temere: dalla sorgente, il campo elettromagnetico si dimezza in ragione del quadrato della distanza; se tocco un'antenna in trasmissione, anche con soli 100 W in uscita, mi ustiono. Allontanandomi non subisco più alcun effetto; chiarisco con un'analogia: anche l'infrarosso è una radiazione elettromagnetica. Se tocco le braci di un caminetto (sorgente), mi ustiono; a un metro, mi scaldo; a due, mi scaldo meno; a quattro, congelo.Elan ha scritto:
Per lo stesso motivo non c'è alcuna ragione per temere gli effetti delle trasmisioni di radio vaticana, solo perchè il citofono di casa (relativamente vicina al tramettitore) "riceve" ed amplifica il segnale: non è una questione di energia ma di particolari "risonanze" tra il circuito del citofono e la frequenza radio in oggetto, da eliminare con l'inserimento di qualche condensatore.
C'è però gente che compra un costoso sezionatore per togliere la tensione alla rete di casa, dopo che l'ultima utenza è stata spenta, per evitare il campo elettromagnetico prodotto dal filo a 230V che scorre nel muro dietro la testiera del letto .... fino ad arrivare a queli che mettono piramidi di legno sotto il letto per proteggersi dalle fantomatiche onde "telluriche".
Quanto poi ai cellulari, pretendere che facciano danni è come pretendere di cuocere la pastasciutta con un accendino; non so se ho reso l'idea. La dissipazione dell'energia non la prende in considerazione mai nessuno.
Un conduttore bifilare non genera alcun campo, né a circuito chiuso e tanto meno a circuito aperto; a circuito chiuso perché i campi prodotti dai singoli conduttori sono di segno opposto e quindi si annullano; a circuito aperto, perché non vi è circolazione di corrente;dimostrazione pratica con una pinza amperometrica, che è un aggeggio che rileva appunto il campo elettromagnetico per ricavarne un valore di corrente: in un circuito chiuso, se con la tenaglia dello strumento circondo la linea bifilare non leggerò alcun valore. Per misurare la corrente, dovrò prendere in considerazione UN solo conduttore; apro ora il circuito: non leggerò più nulla, ergo, il campo cessa di esistere. Quindi, vivano in pace i maniaci che si allontanano dalla lavatrice in funzione o quelli che tolgono la radio sveglia dal comodino e via dicendo.
Di baggianate se ne sentono in continuazione, a profusione: a proposito di piramidi, a suo tempo, ci fu chi con ottime (per lui) argomentazioni sostenne che un modellino della piramide di Cheope era in grado di affilare perfettamente le lamette da barba all'uopo riposte all'interno; unico inconveniente, era che il modellino doveva essere esposto alla luce della luna!
Ciao, Gianc.
Nessuno avrebbe potuto dire di meglio.
bfpaul
Re: Libro interessante sull'Earthing
Il filo elettrico bifilare che va dalla scatola alla lampadina produce un campo elettrico, eccome. Anche perchè se la lampadina è spenta, solo uno dei due conduttori e sotto tensione e quindi il campo elettrico c'è, si può misurare e credo sia maggiore di quello del corpo umano. MA che danno può fare un campo elettrico di quella entità?
Non c'è campo magnetico, che si genera in presenza di cariche elettriche che si muovono, ovvero quando la lampadina è accesa e c'è passaggio di corrente nel filo. In questo caso è vero che i due conduttori sono percorsi dalle cariche in versi opposti e quindi le possibilità di induzione in una spira che circonda il filo si annullano. Lo stesso vale anche per i cavi trifasi dell' alta tensione, dove, in virtù dello sfasamento tra i tre conduttori la risultante dei campi nello spazio circostante dovrebbe essere nulla o quasi (da cui la difficoltà a rubare la corrente con la spira)
Quanto al fatto che una onda elettromagnetica trasporta pacchetti di energia, è vero, ma questa energia deve trovare un "ricevitore" per potersi materializzare in carica o calore .... La materia biologica è tanto più sensibile alle radiazioni eletromagnetiche, quanto più alta è la loro frequenza. Le onde emesse dai telefonini sono a frequenza molto alta, credo che siano microonde, come quelle dei radar o del forno, e quindi possono mettere in vibrazione le molecole d'acqua riscaldandole. Ma le potenze sono infinitamente più piccole, per cui non c'è praticamente un effetto misurabile.
Al crescere della lunghezza d'onda il pericolo diminuisce sempre di più, salvo essere molto vicini alla sorgente , che deve anche avere una potenza adeguata. La frequenza rete di 50Hz, pare, non avere alcun effetto sulle cellule viventi. Dove sarebbero gli indizi del contrario?
Non c'è campo magnetico, che si genera in presenza di cariche elettriche che si muovono, ovvero quando la lampadina è accesa e c'è passaggio di corrente nel filo. In questo caso è vero che i due conduttori sono percorsi dalle cariche in versi opposti e quindi le possibilità di induzione in una spira che circonda il filo si annullano. Lo stesso vale anche per i cavi trifasi dell' alta tensione, dove, in virtù dello sfasamento tra i tre conduttori la risultante dei campi nello spazio circostante dovrebbe essere nulla o quasi (da cui la difficoltà a rubare la corrente con la spira)
Quanto al fatto che una onda elettromagnetica trasporta pacchetti di energia, è vero, ma questa energia deve trovare un "ricevitore" per potersi materializzare in carica o calore .... La materia biologica è tanto più sensibile alle radiazioni eletromagnetiche, quanto più alta è la loro frequenza. Le onde emesse dai telefonini sono a frequenza molto alta, credo che siano microonde, come quelle dei radar o del forno, e quindi possono mettere in vibrazione le molecole d'acqua riscaldandole. Ma le potenze sono infinitamente più piccole, per cui non c'è praticamente un effetto misurabile.
Al crescere della lunghezza d'onda il pericolo diminuisce sempre di più, salvo essere molto vicini alla sorgente , che deve anche avere una potenza adeguata. La frequenza rete di 50Hz, pare, non avere alcun effetto sulle cellule viventi. Dove sarebbero gli indizi del contrario?
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Libro interessante sull'Earthing
"credo che siano microonde"
Si, visto che le frequenze sono dell' ordine dei GHZ, sono microonde...
Comunque, anche se i dati a disposizione sono ancora insufficienti per appianare una teoria corretta, esitono molti sospetti in campo medico riguardanti la correlazione tra elevati campi magnetici e leucemie, ed è stato visto che molte persone che avevano in comune la vicinanza quotidiana con tali campi ad intensità importanti, si sono ammalate.
Anche il mio professore di campi elettromagnetici dell' università si era ammalato di leucemia, ed era tutti i giorni in laboratorio di campi sottoposto ad elevate intensità (non è che un' indizio fa la prova, ma molte persone che si sono ammalate avevano in comune l' esposizione a forti campi); certo, non esistendo ancora un numero esaustivo di prove, non si può di certo dire che la teoria sia corretta, però sono d' accordo con Rei quando dice che un pò di prudenza non guasta quando c'è in gioco la salute, evitiamo allarmismi avventati però non esageriamo nemmeno dall' altro lato, pertanto eviterei esposizioni "gratuite".
Quello che può provocare problemi, è il comportamento reiterato nel tempo, non la singola esposizione, come il fumo, la cattiva alimentazione, ecc..., anche se al momento è diverso perchè questi due comportamenti sono già stati esaustivamente catalogati come pericolosi, mentre l' esposizione ai campi manca ancora di molti studi.
Si, visto che le frequenze sono dell' ordine dei GHZ, sono microonde...
Comunque, anche se i dati a disposizione sono ancora insufficienti per appianare una teoria corretta, esitono molti sospetti in campo medico riguardanti la correlazione tra elevati campi magnetici e leucemie, ed è stato visto che molte persone che avevano in comune la vicinanza quotidiana con tali campi ad intensità importanti, si sono ammalate.
Anche il mio professore di campi elettromagnetici dell' università si era ammalato di leucemia, ed era tutti i giorni in laboratorio di campi sottoposto ad elevate intensità (non è che un' indizio fa la prova, ma molte persone che si sono ammalate avevano in comune l' esposizione a forti campi); certo, non esistendo ancora un numero esaustivo di prove, non si può di certo dire che la teoria sia corretta, però sono d' accordo con Rei quando dice che un pò di prudenza non guasta quando c'è in gioco la salute, evitiamo allarmismi avventati però non esageriamo nemmeno dall' altro lato, pertanto eviterei esposizioni "gratuite".
Quello che può provocare problemi, è il comportamento reiterato nel tempo, non la singola esposizione, come il fumo, la cattiva alimentazione, ecc..., anche se al momento è diverso perchè questi due comportamenti sono già stati esaustivamente catalogati come pericolosi, mentre l' esposizione ai campi manca ancora di molti studi.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Libro interessante sull'Earthing
Elan ha scritto:La materia biologica è tanto più sensibile alle radiazioni eletromagnetiche, quanto più alta è la loro frequenza. Le onde emesse dai telefonini sono a frequenza molto alta, credo che siano microonde, come quelle dei radar o del forno, e quindi possono mettere in vibrazione le molecole d'acqua riscaldandole. Ma le potenze sono infinitamente più piccole, per cui non c'è praticamente un effetto misurabile.
Alexey ha scritto:Comunque, anche se i dati a disposizione sono ancora insufficienti per appianare una teoria corretta, esitono molti sospetti in campo medico riguardanti la correlazione tra elevati campi magnetici e leucemie, ed è stato visto che molte persone che avevano in comune la vicinanza quotidiana con tali campi ad intensità importanti, si sono ammalate.
Dunque, come ho già detto, non esistono studi con una base statistica che permetta di stabilire una relazione di causa effetto.
Da un lato, è necessario confrontare soggetti esposti ad un determinato fattore di rischio e soggetti non esposti e valutare quale possa essere il rischio relativo: in sostanza si tratta di soppesare quale sono le probabilità di incorrere in possibili danni da parte di soggetti esposti ad un fattore di rischio, rispetto a chi non è esposto a quel fattore.
Sembrerebbe elementare, ma, dall'altro lato, entra in gioco il fattore tempo, nel senso che, spesso, non è possibile valutare i danni subiti se non dopo moltissimi anni.
E si tratta di valutazioni non scevre da problemi etici importanti: se sospetto che un fattore possa provocare danni, è lecito continuare l'esposizione a fini conoscitivi o è preferibile orientarsi verso una condotta prudente, basata su dati indiziari?
Ora, sono noti gli effetti dei campi elettromagnetici sulla struttura dell'acqua, la più nota e la più studiata, i cosiddetti clatrati.
Se pensiamo che la vita stessa e tutti i processi metabolici, di conseguenza, sono intimamente connessi alle strutture ordinate costituite dalle molecole d'acqua che solvatano, circondano, ingabbiano proteine, Dna, lipidi, steroidi, ecc., non dovrebbe essere difficile comprendere che alterazioni nella struttura dell'acqua indotte dalla presenza di intensi campi elettromagnetici potrebbero influenzare i processi metabolici cellulari e, di conseguenza, i processi metabolici dell'organismo intero.
Ho detto intensi, perché non possiamo trascurare l'evidenza che tutti i giorni e per tutta la vita siamo soggetti a forze esterne, raggi cosmici, campi elettromagnetici naturali, insomma, sorgenti energetiche di varia natura ineliminabili.
Ma il problema sono quelle sorgenti artificiali che emergono in modo significativo dal fondo naturale.
Non è un problema Radio Vaticana , semmai potrebbe (e l'ho sottolineato volutamente) esserlo l'elettrodotto da 200 000 volt che passa sopra il tetto di casa mia o quel radar della Marina Militare a 50 metri dalla mia camera da letto.
E non è solo una questione di frequenza, perché lo sanno tutti che l'energia trasportata da una radiazione elettromagnetica dipende dalla sua frequenza, ma entra in questione anche l'intensità del segnale, da quanto è grande l'onda.
Niente allarmismi, in definitiva.
Volevo solo sottolineare che non è facile quantificare i danni potenziali dovuti all'inquinamento elettromagnetico, il che significa che dobbiamo essere prudenti.
Forse scopriremo che ci siamo preoccupati per nulla e forse no.
Forse scopriremo che le perturbazioni metaboliche indotte da influssi elettromagnetici sono assolutamente prive di conseguenze a lungo termine, ma vorrei saperlo con dei dati quantitativi alla mano e non sulla base di supposizioni emotive, ottimistiche senza supporto obiettivo e/o semplicistiche.
O ci sono dati incontestabili o tutto è opinabile, nel bene o nel male.
Almeno, per me, questo è l'approccio scientifico.
Da un lato, è necessario confrontare soggetti esposti ad un determinato fattore di rischio e soggetti non esposti e valutare quale possa essere il rischio relativo: in sostanza si tratta di soppesare quale sono le probabilità di incorrere in possibili danni da parte di soggetti esposti ad un fattore di rischio, rispetto a chi non è esposto a quel fattore.
Sembrerebbe elementare, ma, dall'altro lato, entra in gioco il fattore tempo, nel senso che, spesso, non è possibile valutare i danni subiti se non dopo moltissimi anni.
E si tratta di valutazioni non scevre da problemi etici importanti: se sospetto che un fattore possa provocare danni, è lecito continuare l'esposizione a fini conoscitivi o è preferibile orientarsi verso una condotta prudente, basata su dati indiziari?
Ora, sono noti gli effetti dei campi elettromagnetici sulla struttura dell'acqua, la più nota e la più studiata, i cosiddetti clatrati.
Se pensiamo che la vita stessa e tutti i processi metabolici, di conseguenza, sono intimamente connessi alle strutture ordinate costituite dalle molecole d'acqua che solvatano, circondano, ingabbiano proteine, Dna, lipidi, steroidi, ecc., non dovrebbe essere difficile comprendere che alterazioni nella struttura dell'acqua indotte dalla presenza di intensi campi elettromagnetici potrebbero influenzare i processi metabolici cellulari e, di conseguenza, i processi metabolici dell'organismo intero.
Ho detto intensi, perché non possiamo trascurare l'evidenza che tutti i giorni e per tutta la vita siamo soggetti a forze esterne, raggi cosmici, campi elettromagnetici naturali, insomma, sorgenti energetiche di varia natura ineliminabili.
Ma il problema sono quelle sorgenti artificiali che emergono in modo significativo dal fondo naturale.
Non è un problema Radio Vaticana , semmai potrebbe (e l'ho sottolineato volutamente) esserlo l'elettrodotto da 200 000 volt che passa sopra il tetto di casa mia o quel radar della Marina Militare a 50 metri dalla mia camera da letto.
E non è solo una questione di frequenza, perché lo sanno tutti che l'energia trasportata da una radiazione elettromagnetica dipende dalla sua frequenza, ma entra in questione anche l'intensità del segnale, da quanto è grande l'onda.
Niente allarmismi, in definitiva.
Volevo solo sottolineare che non è facile quantificare i danni potenziali dovuti all'inquinamento elettromagnetico, il che significa che dobbiamo essere prudenti.
Forse scopriremo che ci siamo preoccupati per nulla e forse no.
Forse scopriremo che le perturbazioni metaboliche indotte da influssi elettromagnetici sono assolutamente prive di conseguenze a lungo termine, ma vorrei saperlo con dei dati quantitativi alla mano e non sulla base di supposizioni emotive, ottimistiche senza supporto obiettivo e/o semplicistiche.
O ci sono dati incontestabili o tutto è opinabile, nel bene o nel male.
Almeno, per me, questo è l'approccio scientifico.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
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Re: Libro interessante sull'Earthing
ho trovato questo testo, che mi sembra molto divulgativo:
http://www.who.int/peh-emf/about/en/whatisemf_italian.pdf
http://www.who.int/peh-emf/about/en/whatisemf_italian.pdf
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Libro interessante sull'Earthing
Mi è piaciuto, tanto è vero che l'ho salvato.Elan ha scritto:ho trovato questo testo, che mi sembra molto divulgativo:
http://www.who.int/peh-emf/about/en/whatisemf_italian.pdf
Non mi sembra che devii sostanzialmente dai concetti di base che ho esposto.
È anche vero che ci siamo creati un mondo elettromagnetico innaturale, con il quale dovremo fare i conti.
Una sorta di fenomeno di accumulo, soggetto allo stesso principio che sancisce che un bicchiere di vino fa bene, una bottiglia no.
E persino l'acqua, fonte di vita, bevuta in ecceso fa male.
Come disse la Regina di Hong Kong, l'acqua fa galleggiare una nave, l'acqua la fa affondare.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
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