Re: avvistamento
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Re: avvistamento
Promemoria primo messaggio :
Giovane sui vent'anni che passeggiava scalzo la sera per il centro di Bologna con aria soddisfatta, tenendo le scarpe imprigionate in un sacchetto di plastica. Decisamente un professionista a giudicare dal passo, dalle suole e da come ha attraversato senza esitare una zona ricoperta di pezzetti di vetro ... Ammirato, l'ho fermato per complimentarmi: purtroppo era polacco e poco portato per le lingue...
Giovane sui vent'anni che passeggiava scalzo la sera per il centro di Bologna con aria soddisfatta, tenendo le scarpe imprigionate in un sacchetto di plastica. Decisamente un professionista a giudicare dal passo, dalle suole e da come ha attraversato senza esitare una zona ricoperta di pezzetti di vetro ... Ammirato, l'ho fermato per complimentarmi: purtroppo era polacco e poco portato per le lingue...
Appleseed- Vicepresidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 879
Data d'iscrizione : 01.08.13
Re: Re: avvistamento
Eh si la televisione e gli altri media aiutano sicuramente, meglio però se alla fine non compare l'opinione del vecchio podiatra trombone di turno che smonta lo scalzismo con opinioni personali tutt'altro che scientifiche, che però, nel paese dei "maghi" a volte suonano più forte della scienza.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Re: avvistamento
romano76 ha scritto:Forse l'unica cosa e' parlarne piu spesso in televisione cosi qualche scettico si convince finalmente
Vedi la pagina del nostro sito "Dicono di noi".
Qualche anno fa il nostro amico Enzo andò in alcune TV, sia alla RAI che in una privata.
Alla trasmissione RAI gli fu "permesso di parlare" ma sostanzialmente i conduttori consideravano il barefooting come una simpatica originalità e lo prendevano benevolmente in giro (il barefooting); nella TV privata l'interesse era "fare notizia" e poté spiegare un po' il nostro modo di sentire.
Oggi le cose sono cambiate un bel po'; ogni anno diverse testate giornalistiche di larga diffusione nazionale trattano il tema, virando dal lato "salutistico" all' argomento "tendenza" molte volte senza approfondire più di tanto, per esempio navigando per bene il nostro sito.
In TV, intendo in studio, con esperti "veri" che sostengano l'utilità del barefooting - unico argomento che possa suonare convincente - non ci è ancora capitato di andarci; da noi la TV "utile" che fra le tante cose insegna agli spettatori come sono fatti i piedi e come funzionano (vedi in Germania, link riportato qui nel Forum tempo fa) deve ancora arrivare ...
bfpaul
Qualche anno fa il nostro amico Enzo andò in alcune TV, sia alla RAI che in una privata.
Alla trasmissione RAI gli fu "permesso di parlare" ma sostanzialmente i conduttori consideravano il barefooting come una simpatica originalità e lo prendevano benevolmente in giro (il barefooting); nella TV privata l'interesse era "fare notizia" e poté spiegare un po' il nostro modo di sentire.
Oggi le cose sono cambiate un bel po'; ogni anno diverse testate giornalistiche di larga diffusione nazionale trattano il tema, virando dal lato "salutistico" all' argomento "tendenza" molte volte senza approfondire più di tanto, per esempio navigando per bene il nostro sito.
In TV, intendo in studio, con esperti "veri" che sostengano l'utilità del barefooting - unico argomento che possa suonare convincente - non ci è ancora capitato di andarci; da noi la TV "utile" che fra le tante cose insegna agli spettatori come sono fatti i piedi e come funzionano (vedi in Germania, link riportato qui nel Forum tempo fa) deve ancora arrivare ...
bfpaul
Bologna la pregna?
Mah ... non ho vissuto in permanenza in altre città e non so fare confronti.Laurentius ha scritto:Purtroppo qui da me a Bologna c'è gente più pregna di pregiudizi sui barefooters che in tutta l'Italia messa insieme. E ho detto poco
Altri barefooter per strada a Boloigna non ne ho mai visti, non posso dire sia un hobby diffuso.
Ma personalmente non ho mai avuto neanche reazioni negative.
Meglio: non ho mai avuto reazioni di alcun tipo (se non qualche osservazione volante e sempre da non bolognesi).
Appleseed- Vicepresidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 879
Data d'iscrizione : 01.08.13
Re: Re: avvistamento
Ci sono stato qualche anno addietro precisamente nel 2009, come da fotografie, ma nessuno che abbia avuto da ridire sul nostro(eravamo in 4) camminare scalzi.Appleseed ha scritto:Mah ... non ho vissuto in permanenza in altre città e non so fare confronti.Laurentius ha scritto:Purtroppo qui da me a Bologna c'è gente più pregna di pregiudizi sui barefooters che in tutta l'Italia messa insieme. E ho detto poco
Altri barefooter per strada a Boloigna non ne ho mai visti, non posso dire sia un hobby diffuso.
Ma personalmente non ho mai avuto neanche reazioni negative.
Meglio: non ho mai avuto reazioni di alcun tipo (se non qualche osservazione volante e sempre da non bolognesi).
ALEBO- Numero di messaggi : 527
Data d'iscrizione : 26.01.09
Re: Re: avvistamento
Se non sbaglio ci fu un servizio sul TG5 tempo fa che e' presente tutt'ora su you tube....bfpaul ha scritto:romano76 ha scritto:Forse l'unica cosa e' parlarne piu spesso in televisione cosi qualche scettico si convince finalmenteVedi la pagina del nostro sito "Dicono di noi".
Qualche anno fa il nostro amico Enzo andò in alcune TV, sia alla RAI che in una privata.
Alla trasmissione RAI gli fu "permesso di parlare" ma sostanzialmente i conduttori consideravano il barefooting come una simpatica originalità e lo prendevano benevolmente in giro (il barefooting); nella TV privata l'interesse era "fare notizia" e poté spiegare un po' il nostro modo di sentire.
Oggi le cose sono cambiate un bel po'; ogni anno diverse testate giornalistiche di larga diffusione nazionale trattano il tema, virando dal lato "salutistico" all' argomento "tendenza" molte volte senza approfondire più di tanto, per esempio navigando per bene il nostro sito.
In TV, intendo in studio, con esperti "veri" che sostengano l'utilità del barefooting - unico argomento che possa suonare convincente - non ci è ancora capitato di andarci; da noi la TV "utile" che fra le tante cose insegna agli spettatori come sono fatti i piedi e come funzionano (vedi in Germania, link riportato qui nel Forum tempo fa) deve ancora arrivare ...
bfpaul
romano76- Numero di messaggi : 103
Età : 48
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Re: avvistamento
Ma, non so.Laurentius ha scritto:Purtroppo qui da me a Bologna c'è gente più pregna di pregiudizi sui barefooters che in tutta l'Italia messa insieme.
Per dire questo avresti dovuto girare in lungo ed in largo tutta l'Italia.
E poi se ti confrontassi con altri barefooters che hanno girato tutta l'Italia, ti scontreresti con altrettante conclusioni diverse.
Io ho girato molte città con il vecchio sgonfio gruppo lombardo e non ho raccolto molti rifiuti, ma nemmeno così tanti consensi da farmi gridare di gioia.
Certo, ci sono delle considerazioni obiettive da fare.
- Sono passati molti anni e molte cose sono cambiate in meglio (almeno questa è la mia impressione), perché ci hanno visto, perché abbiamo costituito un associazione attiva che batte la gran cassa, perché di noi hanno parlato i mass media (nel bene e nel male), ma, soprattutto, perché ci hanno visto e ci hanno fatto un po' il callo;
- le esperienze negative, specialmente quando facciamo delle cose controcorrente, ci fanno sentire in colpa e pesano 20 volte quelle positive;
- nessuno di noi può portare statistiche vaste e significative: semmai è diverso il peso che si attribuisce agli episodi vissuti, questione di sensibilità personale e di diverso atteggiamento nello sperimentare un'uscita allo scoperto con un comportamento socialmente discutibile che può generare più o meno problemi interiori, tutte cose, queste, superabili col tempo e con l'esperienza e che esigono rispetto.
Detto questo, penso che il contesto geografico regionale abbia il suo peso.
Se è vero che la tolleranza al barefooting è direttamente proporzionale al livello culturale (anche se ci si potrebbe aspettare l'esatto contrario) ecco che mi aspetto più tolleranza a Roma che in una città anche grande, ma, sostanzialmente provinciale; così come penso che sia più difficile andare scalzi in un paesino di montagna a quota mille che in quello di mare.
E penso che, parimenti, sia diverso l'atteggiamento nei locali pubblici a seconda del contesto socio-regionale.
Sta ad ognuno di noi scegliere se osare o se evitare discussioni sicuramente non scontate, ma possibili.
E, credo, che siano scelte da rispettare senza condizione.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Re: avvistamento
Beh probabilmente allora sono stato io quello jellato che qui ha sempre avuto pessime esperienze
Laurentius- Numero di messaggi : 383
Età : 41
Data d'iscrizione : 11.09.13
Re: Re: avvistamento
No, di pessime esperienze ne ho avute anch'io, ma l'importante è andare avanti e superarsi.Laurentius ha scritto:Beh probabilmente allora sono stato io quello jellato che qui ha sempre avuto pessime esperienze
La gente prevenuta ed ignorante è sempre quella che sbraita di più, specie se si sente in possesso di una qualche autorità per farlo.
Mio padre diceva sempre che agli ignoranti (quelli presuntuosi) si può, al limite, tagliare la testa, ma se ci discuti perdi solo il tuo tempo e ti fai sangue cattivo.
Per il barefooting cosa ti aspettavi? Un plauso generale? Qualche fischio ci sta e se ci ignorano.....bene.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Re: avvistamento
Forse te le sei andate a cercare: assumere un atteggiamento "colpevole" stimola e provoca negli altri le reazioni che hai sperimentato.Laurentius ha scritto:Beh probabilmente allora sono stato io quello jellato che qui ha sempre avuto pessime esperienze
In altri post ho spiegato chiaramente quali meccanismi psicologici entrino in gioco.
Se li trovi, non badare ai commenti negativi fatti per screditarmi da persone che qualche mese dopo hanno copiato pari pari le mie argomentazioni, senza ovviamente citarmi.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Re: avvistamento
Se credi puoi condividerle nel forum e cerchiamo di capire meglio di che si tratta.Laurentius ha scritto:Beh probabilmente allora sono stato io quello jellato che qui ha sempre avuto pessime esperienze
Io a Bologna credo di avere fatto ormai qualche centinaio di chilometri scalzo sia in periferia che in centro: lo ammetto, prevalentemente la sera o durante week-end estivi quando in effetti c'è meno gente in giro (d'altronde: il tempo che ho da dedicare è quello). Ho incrociato quindi migliaia di persone (evitando "miracolosamente" amici e conoscenti: o forse non li ho visti io... sono un po' orbo). Ho camminato per strada ma ho anche preso qualche autobus e fatto qualche capatina in negozi, edicole e in stazione (non sono mai entrato scalzo in un ristorante né ho mai preso il caffé da Zanarini, per cui su questo non ti posso portare esperienze).
Gli unici commenti che ricordo sono venuti: a) da due giovani di origine africana, ma erano commenti tra lo stupito e il preoccupato ("ma... sei scalzo?"; "ti hanno rubato le scarpe?"); b) da un giovanotto napoletano o giù di lì in stazione: non ricordo esattamente le parole ma il tono era in effetti un po' più derisorio. Stop.
A dire il vero nessuno mi ha neanche fatto i complimenti: mi hanno semplicemente ignorato come succede in genere nelle città.
Si ignora e si è ignorati.
Poi si può discutere se questa generale ignoranza sia o meno un fatto positivo ...
Appleseed- Vicepresidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 879
Data d'iscrizione : 01.08.13
Re: Re: avvistamento
Beh rispondo volentieri al sollecito di raccontare la mia storiella. Qui perlomeno mi trovo a mio agio tra simili
Di fatto ero ancora agli inizi, ero appena tornato dalle vacanze in Sicilia (presto voglio pubblicare la mia indimenticabile esperienza a Pantalica, che è quella che di fatto mi ha fatto diventare uno dei vostri, con tanto di foto) e prima di rientrare al lavoro avevo ancora un po' di tempo, quindi "evviva" penso io, posso farmi un po' di serate con ore piccole in centro! hahahahaha La mia consorte era ancora in Calafrica dai miei suoceri quindi ero da solo, non mi andava di uscire per locali e roba così quindi detto, fatto: vado al torneo di figurine serale (per figurine intendo le carte di Magic the Gathering, non prendetemi in giro per questo, è una mia passione che coltivo dai tempi universitari ), torneo che finisce normalmente verso le 2 del mattino eheheheh
Il vantaggio di iniziare la sera è che a Bologna dopo le 20 puoi parcheggiare gratis in centro sui parcheggi blu quindi io felice come una pasqua per poter subito "sperimentare" i portici bolognesi senza attendere il bus comincio ad incamminarmi con le infradito nello zaino (non si sa mai). L'andata è effettivamente andata senza intoppi ma in negozio, invece, pareva in origine che nessuno si sia accorto di nulla, poi dopo aver chiesto semplicemente "Come mai?" e dopo la mia semplice risposta "Perchè mi piace" hanno cominciato a tartassarmi di domande di un banale che non vi dico della serie "Ma i piedi non ti fanno male" oppure "non hai paura delle malattie?" "Ma non si sporcano?" ed io pazientemente ho cercato di dire loro che i piedi e le mani sono la stessa, identica cosa: se si sporcano si lavano al che mi sono sentito persino dire un "Ma sei un feticista?" in mezzo alle risate, il che, francamente non ho capito perchè non vedo il nesso. Però dopo ho passato tutto il torneo con la gente che mi guardava come se fossi una specie di pervertito e questo non è stato piacevole.
Al rientro era notte fonda, è stata per contro una delle cose più belle che avessi mai sperimentato (non come Pantalica ma quasi), perchè non c'era praticamente nessuno in giro e i portici scalzo con quella pace infinita sono veramente ma VERAMENTE spettacolari da fare. Il fattaccio peggiore è capitato a metà percorso. Premessa (chi conosce Bologna capirà meglio): il negozio del torneo è in via Galliera, che è zona stazione FS (che di notte è frequentata da gente beh...diciamo non proprio rappresentante del massimo della cordialità) ed io per raggiungere la macchina dovevo passarci vicino. Confesso che un po' di disagio l'ho sentito quando ho visto che TUTTI gli sguardi della gente accalcata sotto la pensilina della circolare davanti alla stazione e dietro di essa si erano posati sul sottoscritto, ma ho finto di non notarli. Al che è accaduto il fatto: dietro di me sentivo gente che diceva "barbone" "pezzente", tra risate e sghignazzi vari. Qualcuno "I tuoi ti hanno cacciato di casa?", uno addirittura (dall'accento penso non fosse italiano) mi ha detto tipo "non sei manco capace di rubare un paio di scarpe, ne vuoi comprare uno?" ma io ero troppo testardo per mettere le infradito e salvare le apparenze. Ma quando sono tornato dentro la macchina mi sono sentito quasi sollevato, e invece mi rendo conto che non sarebbe dovuto essere così.
Tutto in un giorno.
Di fatto ero ancora agli inizi, ero appena tornato dalle vacanze in Sicilia (presto voglio pubblicare la mia indimenticabile esperienza a Pantalica, che è quella che di fatto mi ha fatto diventare uno dei vostri, con tanto di foto) e prima di rientrare al lavoro avevo ancora un po' di tempo, quindi "evviva" penso io, posso farmi un po' di serate con ore piccole in centro! hahahahaha La mia consorte era ancora in Calafrica dai miei suoceri quindi ero da solo, non mi andava di uscire per locali e roba così quindi detto, fatto: vado al torneo di figurine serale (per figurine intendo le carte di Magic the Gathering, non prendetemi in giro per questo, è una mia passione che coltivo dai tempi universitari ), torneo che finisce normalmente verso le 2 del mattino eheheheh
Il vantaggio di iniziare la sera è che a Bologna dopo le 20 puoi parcheggiare gratis in centro sui parcheggi blu quindi io felice come una pasqua per poter subito "sperimentare" i portici bolognesi senza attendere il bus comincio ad incamminarmi con le infradito nello zaino (non si sa mai). L'andata è effettivamente andata senza intoppi ma in negozio, invece, pareva in origine che nessuno si sia accorto di nulla, poi dopo aver chiesto semplicemente "Come mai?" e dopo la mia semplice risposta "Perchè mi piace" hanno cominciato a tartassarmi di domande di un banale che non vi dico della serie "Ma i piedi non ti fanno male" oppure "non hai paura delle malattie?" "Ma non si sporcano?" ed io pazientemente ho cercato di dire loro che i piedi e le mani sono la stessa, identica cosa: se si sporcano si lavano al che mi sono sentito persino dire un "Ma sei un feticista?" in mezzo alle risate, il che, francamente non ho capito perchè non vedo il nesso. Però dopo ho passato tutto il torneo con la gente che mi guardava come se fossi una specie di pervertito e questo non è stato piacevole.
Al rientro era notte fonda, è stata per contro una delle cose più belle che avessi mai sperimentato (non come Pantalica ma quasi), perchè non c'era praticamente nessuno in giro e i portici scalzo con quella pace infinita sono veramente ma VERAMENTE spettacolari da fare. Il fattaccio peggiore è capitato a metà percorso. Premessa (chi conosce Bologna capirà meglio): il negozio del torneo è in via Galliera, che è zona stazione FS (che di notte è frequentata da gente beh...diciamo non proprio rappresentante del massimo della cordialità) ed io per raggiungere la macchina dovevo passarci vicino. Confesso che un po' di disagio l'ho sentito quando ho visto che TUTTI gli sguardi della gente accalcata sotto la pensilina della circolare davanti alla stazione e dietro di essa si erano posati sul sottoscritto, ma ho finto di non notarli. Al che è accaduto il fatto: dietro di me sentivo gente che diceva "barbone" "pezzente", tra risate e sghignazzi vari. Qualcuno "I tuoi ti hanno cacciato di casa?", uno addirittura (dall'accento penso non fosse italiano) mi ha detto tipo "non sei manco capace di rubare un paio di scarpe, ne vuoi comprare uno?" ma io ero troppo testardo per mettere le infradito e salvare le apparenze. Ma quando sono tornato dentro la macchina mi sono sentito quasi sollevato, e invece mi rendo conto che non sarebbe dovuto essere così.
Tutto in un giorno.
Laurentius- Numero di messaggi : 383
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Re: Re: avvistamento
È vero che molto dipende dal nostro atteggiamento, essere pronti ad un eventuale domanda o anche contestazione non vuol dire chiudersi in se stessi e isolarsi dal mondo, comportamento comprensibile e condiviso, ma controproducente. Il discorso poi è che le beffe di due cretini suonano più forte di mille applausi. Io, fino all'anno dcorso, avevo ancora paranoie riguardo certi posti tabù o persone da non incontrare. Dopo che ho fatto il famoso salto totale, mi sto dicendo: "p..la, perché non l'hai fatto prima? Ti sei perso tanto bei momenti da vivere scalzo per pure pippe mentali".
Alexey- Numero di messaggi : 1416
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Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Re: avvistamento
E poi, se ci pensiamo bene, cosa ci può fare la risata di un cretino, che magari a 50 anni farà fatica a camminare a causa dei danni provocati da scarpe progettate in modo antinaturale? Ride bene chi ride ultimo... E anche se troviamo la guardia giurata scema che ci contesta, cosa ci può fare realmente? Dubito fortemente vada a finire come il caso "41 shots", anche narrato in una canzone di Bruce Springsteen...
Alexey- Numero di messaggi : 1416
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Re: Re: avvistamento
Il discorso grande città, secondo me, ha i suoi vantaggi e svantaggi. Nella piccola città, una volta che ti conoscono, finiscono per accettarti per quello che sei, la difficoltà è solo all'inizio per superare le barriere mentali di provincia. Nella grande città succede un po' così forse nel quartiere, ma quando esci dal tuo "territorio", c'e sempre qualcuno di nuovo che ti vede per la prima volta e si stupisce, attivando i meccanismi paranoici nella nostra mente. D'altro canto però, la grande città forse rappresenta un limbo costante spesso meno traumatico all'inizio, data l'indifferenza generale e la maggior abitudine alla vista del diverso, però espone sempre a qualche nuova persona stupita o incuriosita, e perché no, a volte schifata...
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Re: avvistamento
Infatti conto di prendere lezioni da Rei, ormai si è guadagnato l'appellativo di infallibile demolitore di pubblici ufficiali per quello che mi riguarda
Laurentius- Numero di messaggi : 383
Età : 41
Data d'iscrizione : 11.09.13
Re: Re: avvistamento
Guardie giurate e dipendenti di negozi non sono pubblici ufficiali, mentre lo è un diciottenne responsabile legale di una manifestazione autorizzata dalla Questura consistente in un banchetto per la raccolta firme contro la tintura di rosa dei barboncini.Laurentius ha scritto:Infatti conto di prendere lezioni da Rei, ormai si è guadagnato l'appellativo di infallibile demolitore di pubblici ufficiali per quello che mi riguarda
Questo dice la legge.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Re: avvistamento
Innanzitutto: complimenti! Di solito uno comincia timidamente ad andare scalzo limitandosi a portare fuori la spazzatura (per noi locali "il rusco") in una sera buia.Laurentius ha scritto:
...
L'andata è effettivamente andata senza intoppi ma in negozio, invece, pareva in origine che nessuno si sia accorto di nulla, poi dopo aver chiesto semplicemente "Come mai?" e dopo la mia semplice risposta "Perchè mi piace" hanno cominciato a tartassarmi di domande di un banale che non vi dico della serie "Ma i piedi non ti fanno male" oppure "non hai paura delle malattie?" "Ma non si sporcano?" ed io pazientemente ho cercato di dire loro che i piedi e le mani sono la stessa, identica cosa: se si sporcano si lavano al che mi sono sentito persino dire un "Ma sei un feticista?" in mezzo alle risate, il che, francamente non ho capito perchè non vedo il nesso. Però dopo ho passato tutto il torneo con la gente che mi guardava come se fossi una specie di pervertito e questo non è stato piacevole.
Tu invece esordisci in un locale dove ti conoscono, scarpato, da anni: lasciami dire ... sei un grande!
L'interrogatorio era oggettivamente inevitabile e anche le battute tutto sommato ... che tutti ti abbiano guardato come un pervertito per tutta la serata mi pare un po' eccessivo (forse gioca anche la tua percezione). Comunque in questo ambiente il ghiaccio l'hai rotto: se ti ripresenti scalzo secondo me andrà molto meglio e dopo un po' di serate nessuno ci farà più caso. In caso contrario o vai a giocare da un'altra parte o scegli altre serate per scalzarti: non sempre si può avere tutto.
Alle due di notte davanti alla stazione FS, se posso, evito di passarci anche se dotato di anfibi e casco antisimico...Laurentius ha scritto:
...
Al rientro era notte fonda,... Il fattaccio peggiore è capitato a metà percorso. Premessa (chi conosce Bologna capirà meglio): il negozio del torneo è in via Galliera, che è zona stazione FS (che di notte è frequentata da gente beh...diciamo non proprio rappresentante del massimo della cordialità) ed io per raggiungere la macchina dovevo passarci vicino. Confesso che un po' di disagio l'ho sentito quando ho visto che TUTTI gli sguardi della gente accalcata sotto la pensilina della circolare davanti alla stazione e dietro di essa si erano posati sul sottoscritto, ma ho finto di non notarli. Al che è accaduto il fatto: dietro di me sentivo gente che diceva "barbone" "pezzente", tra risate e sghignazzi vari. Qualcuno "I tuoi ti hanno cacciato di casa?", uno addirittura (dall'accento penso non fosse italiano) mi ha detto tipo "non sei manco capace di rubare un paio di scarpe, ne vuoi comprare uno?" ma io ero troppo testardo per mettere le infradito e salvare le apparenze. Ma quando sono tornato dentro la macchina mi sono sentito quasi sollevato, e invece mi rendo conto che non sarebbe dovuto essere così.
Tutto in un giorno.
Mettiamola così: il peggio che poteva capitarti per strada ti è già capitato e hai resisitito stoicamente senza rimettere le infradito.
Consiglio un approccio un po' più selettivo riguardo ai luoghi e ai tempi in modo da poter godere dell'andare scalzo ma senza provare troppo disagio.
Parafrasando una pubblicità che sei troppo giovane per ricordare: andare scalzi è un piacere. Se non è un piacere che piacere è?
Appleseed- Vicepresidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 879
Data d'iscrizione : 01.08.13
Re: Re: avvistamento
Io a Bologna non ci abito ma ci vado spesso scalzo. Quando vengo giro tranquillamente dove mi pare e onestamente non mi sono mai capitati commenti negativi. Non so sarà il fatto che vado scalzo da tanto tempo e quindi avrò raggiunto un particolare atteggiamento? Emanerò già una spiegazione plausibile e convincente? Ma non so.Laurentius ha scritto:Purtroppo qui da me a Bologna c'è gente più pregna di pregiudizi sui barefooters che in tutta l'Italia messa insieme. E ho detto poco
Barbabarba- Numero di messaggi : 41
Data d'iscrizione : 09.08.12
Re: Re: avvistamento
Dico rusco pure io da quando son nato hauhauahuahuhaua xD
Comunque ecco in realtà mi ero già semivaccinato, per così dire, in Sicilia Solo che i commenti non arrivavano ai livelli che ho sentito quella giornata.
Comunque ecco in realtà mi ero già semivaccinato, per così dire, in Sicilia Solo che i commenti non arrivavano ai livelli che ho sentito quella giornata.
Laurentius- Numero di messaggi : 383
Età : 41
Data d'iscrizione : 11.09.13
AVVISTAMENTO
Marco ha scritto (fra l'altro): "adesso SPERO di essere notato, al contrario di qualche anno fa in cui se fossi stato notato mi sarei voluto sprofondare in un tombino".
La stessa cosa vale per me, tanto che alle volte mi interrogo su questa cosa (mia moglie, scherzando, dice che sono un esibizionista... naturalmente si riferisce ai soli piedi...).
Faccio una confessione: spesso mi ficco apposta - scalzo - nei posti più affollati, tipo supermercati, centri commerciali eccetera. Oppure entro nei negozi della mia zona, pur sapendo che la probabilità di incrociare gente conosciuta è alta. Anche se ormai sono ultra-conosciuto (zona corso Vercelli a Milano) e quando calzo le scarpe mi chiedono se per caso non stia male.
La cosa è buffa e divertente all'insieme, e mi piace moltissimo: ormai "indosso" la sola pelle dei piedi (quella fornita "di serie") senza alcun problema o vergogna, e ben difficilmente mi trovo in situazioni di imbarazzo.
Ecco, tutto questo a condizione che la temperatura esterna sia adeguatamente alta. A Milano questo succede per 6 soli mesi all'anno, durante i quali mi sfogo a più non posso, salvo tornare tristemente a calze e scarpe nei 6 mesi freddi. Non ho mai provato a farmi una passeggiata scalza per la mia città d'inverno... e devo dire che ci tengo proprio.
Un conto è sentirsi dire "che bello, beato lui" e un altro è "guarda quel pazzo, col freddo che fa".
Cosa ne dite?
ciao a tutti
lucione
La stessa cosa vale per me, tanto che alle volte mi interrogo su questa cosa (mia moglie, scherzando, dice che sono un esibizionista... naturalmente si riferisce ai soli piedi...).
Faccio una confessione: spesso mi ficco apposta - scalzo - nei posti più affollati, tipo supermercati, centri commerciali eccetera. Oppure entro nei negozi della mia zona, pur sapendo che la probabilità di incrociare gente conosciuta è alta. Anche se ormai sono ultra-conosciuto (zona corso Vercelli a Milano) e quando calzo le scarpe mi chiedono se per caso non stia male.
La cosa è buffa e divertente all'insieme, e mi piace moltissimo: ormai "indosso" la sola pelle dei piedi (quella fornita "di serie") senza alcun problema o vergogna, e ben difficilmente mi trovo in situazioni di imbarazzo.
Ecco, tutto questo a condizione che la temperatura esterna sia adeguatamente alta. A Milano questo succede per 6 soli mesi all'anno, durante i quali mi sfogo a più non posso, salvo tornare tristemente a calze e scarpe nei 6 mesi freddi. Non ho mai provato a farmi una passeggiata scalza per la mia città d'inverno... e devo dire che ci tengo proprio.
Un conto è sentirsi dire "che bello, beato lui" e un altro è "guarda quel pazzo, col freddo che fa".
Cosa ne dite?
ciao a tutti
lucione
Re: Re: avvistamento
A me non importa quello che possono pensare o dire gli altri, personalmente voglio stare a mio agio con me stesso prima di tutto, non importa se vengo invidiato o fischiato, l'importante è quello che sento io. Penso che Marco si riferisse di più all'essere notato come il mostrare agli altri che noi stiamo bene con noi stessi, indipendentemente che sia estate o inverno, più che ostentare qualcosa che dovrebbe essere invidiato.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
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Re: Re: avvistamento
Secondo me spacchiamo l'Italia in due, anzi, in tre:Barbabarba ha scritto:Io a Bologna non ci abito ma ci vado spesso scalzo. Quando vengo giro tranquillamente dove mi pare e onestamente non mi sono mai capitati commenti negativi. Non so sarà il fatto che vado scalzo da tanto tempo e quindi avrò raggiunto un particolare atteggiamento? Emanerò già una spiegazione plausibile e convincente? Ma non so.
- chi è civile ed educato non va scalzo
- come lo invidio, lo farei se potessi (confessione: potrei, ma mi vergogno tanto)
- la cosa mi lascia indifferente, nel senso che i matti vanno lasciati dove stanno. Meglio non disturbarli.
Come ho sempre sostenuto, si possono anche mettere dei tappi nelle orecchie, ma questo non vuol dire che la gente non commenti.
Metti una persona calzata a trenta metri da te, in modo che non la colleghino a te e poi fatti riferire i bei commentini che fanno.
Questo non vuol dire che dobbiamo mollare, anzi, ho sempre sostenuto il contrario.
Però, se proprio devo fare un esempio, quando ho fatto il brevetto di subacqueo nessuno si è mai lamentato del fatto che mettere in evidenza gli aspetti negativi dell'attività che intendiamo intraprendere (embolie, guasti all'erogatore, ecc.) fa perdere alle persone la voglia di immergersi.
Semmai lo si fa con più cognizione di causa.
Andare scalzi è un atto che implica forza di carattere ed il coraggio di farsi etichettare.
Perché, volenti o nolenti, una certa etichetta ce l'appioppano.
Perciò solo un cretino si può illudere di non incorrere in esperienze negative ed è bene che il barefooter neofito sappia di affrontare una strada in salita.
Se non fosse così nessuno sentirebbe il bisogno di essere coccolato ed incoraggiato qui.
Ed è perfettamente inutile mostrare i denti, perché è un mio diritto stare a piedi nudi, perché è un diritto che esiste solo se la comunità è disposta a concedercelo, leggi o non leggi.
E vi dico: facciamoci vedere, incontriamoci, distribuiamo bigliettini o scriviamo articoli, sorridiamo ed evitiamo di fare i prepotenti.
Ci vuole pazienza, ma vedrete che fra qualche anno rideremo di alcune difficoltà incontrate oggi, figuriamoci di quelle incontrate ieri.
Ma se preferite la guerra, vedete voi.
Oggi vincerete, domani morirete.
Modestissima opinione personale.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Re: avvistamento
« Nel lungo periodo saremo tutti morti. » (John Maynard Keynes, risposta a coloro che criticavano l'applicabilità dei suoi modelli al lungo periodo.)lucignolo ha scritto:Oggi vincerete, domani morirete.
Nel breve periodo preferisco vincere.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Re: avvistamento
Ma piantala, dai!Rei ha scritto:Forse te le sei andate a cercare: assumere un atteggiamento "colpevole" stimola e provoca negli altri le reazioni che hai sperimentato.Laurentius ha scritto:Beh probabilmente allora sono stato io quello jellato che qui ha sempre avuto pessime esperienze
In altri post ho spiegato chiaramente quali meccanismi psicologici entrino in gioco.
Se li trovi, non badare ai commenti negativi fatti per screditarmi da persone che qualche mese dopo hanno copiato pari pari le mie argomentazioni, senza ovviamente citarmi.
Se uno pensa diversamente da te e lo dice, ti scredita ...
Ma per favore!
bfpaul
Re: Re: avvistamento
Sono d'accordissimo con Flavio sul fatto che occorre farsi conoscere con simpatia invece che con prepotenza. Sicuramente, in accordo alle motivazioni psicologiche di cui abbiamo discusso più volte, il diverso genera reazioni, che spaziano dall'ammirazione fino al disgusto. L'esperimento fatto da Flavio l'ho fatto con mia moglie, e i commenti ci sono stati, questo è un dato di fatto. L'unica cosa, però, è la differenza tra il farsi conoscere e il far rispettare i propri diritti. Se qualcuno prova a proibirmi ciò che non lo è, è una violenza e un abuso, ed è giusto sbranarlo. Invece, se voglio far conoscere a chi non conosce, l'approcio simpatico e umile è il più indicato, cioè: " vado scalzo per mia scelta, perché è bello e fa bene, se vuoi provare sono contento, però rispetto tutte le scelte e mi piace siano rispettate da tutti". Sicuramente, anche se abbiamo ragione, andare a professare : scalzi è meglio è controproducente, è impossibile rimuovere anni di radicamenti, perché entra in gioco inerzia, orgoglio personale, sentimenti, emozioni, ecc..., bisogna prenderla molto alla larga e fare breccia con strategia e rispetto.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
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Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Re: avvistamento
Ovviamente, anche se è facile cadere in estremismi e trappole mentali, occorre cercare di tenere una certa obiettività. Il commento negativo genera una serie di paranoie a cascata, tipo: "oddio, tutto il mondo ce l'ha con me.." . Penso che occorra essere consapevoli ma allo stesso tempo tranquilli. Se usciamo pensando di fare qualcosa che tutti ammirano, alla prima difficoltà ci crollerà tutto addosso, mentre se usciamo con la paranoia, faremo avverare le nostre paure. Il meglio sarebbe andare e basta, sicuri e tranquilli ma senza aspettative, ne positive ne negative, un po' come quando uscivamo con le scarpe, essere presenti senza pensare, svuotare la mente nel senso delle filosofie orientali.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Re: avvistamento
E qui mi riallaccio alle facili vittorie con le armi.Alexey ha scritto:Sicuramente, anche se abbiamo ragione, andare a professare : scalzi è meglio è controproducente, è impossibile rimuovere anni di radicamenti, perché entra in gioco inerzia, orgoglio personale, sentimenti, emozioni, ecc..., bisogna prenderla molto alla larga e fare breccia con strategia e rispetto.
È proprio per ciò che hai detto che tali vittorie sono effimere.
È una paralisi evolutiva, perché è la paura che domina; venuta meno questa, tutto ritorna come prima.
Sono i salti di mentalità la vera chiave per un futuro migliore, ma qualcuno deve farsi carico di molti sacrifici.
È sempre stato così: il futuro è scritto col sudore e con le lacrime dei pionieri.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Re: avvistamento
Quando ho fatto l'esempio della subacquea intendevo proprio questo.Alexey ha scritto:Penso che occorra essere consapevoli ma allo stesso tempo tranquilli. Se usciamo pensando di fare qualcosa che tutti ammirano, alla prima difficoltà ci crollerà tutto addosso, mentre se usciamo con la paranoia, faremo avverare le nostre paure.
La consapevolezza delle difficoltà ci aiuta a prevenirle, ad accettarle ed a mettere in atto tutte quelle strategie che ci permettono di superarle.
Quando iniziamo ad andare scalzi abbiamo la coda di paglia, nel senso che sappiamo benissimo di fare qualcosa che va contro il senso comune e, siccome siamo soli (o pochi), riteniamo di essere in torto.
Non importa che sia giusto o sbagliato, è una percezione di consenso.
Ed allora sembra che tutto parli di noi: se usciamo e qualcuno ride per una bella battuta, immaginiamo che si rida di noi che siamo scalzi.
Succede in tutte quelle situazioni in cui ci sentiamo fuori posto.
Poi arriva l'esperienza, la determinazione e la consapevolezza che facciamo qualcosa che è Natura, non contro Natura, ma è chiaro che non è facile e che ci vuole tanto coraggio.
Eppure, credetemi, dal 2000 ad oggi, a mio avviso, molto è cambiato.
Perché la gente magari non chiede, ma va su internet e scopre che esiste un'associazione legalizzata che promuove la camminata scalza ed allora si ricrede e si pone delle domande.
Quel legalizzata, anche se qualche barefooter storce il naso, da un segnale che non siamo un gruppo di quattro matti buttato li, ma che si tratta di qualcosa che ha una filosofia sotto, qualcosa che non è campato in aria, ma che ha delle fondamenta chiare e razionali.
E noi continuiamo ad aver paura.
Ci sta, ma noi vecchi siamo qui per raccontarvi le nostre paure, le nostre vittorie e le nostre debolezze, senza veli e senza crearvi miti di facili vittorie sul campo.
Verranno, ma dovrete sudare parecchio e mostrarvi convinti e determinati.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
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