Moglie stufa
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Moglie stufa
Caspiterina, devo aver stufato la moglie con i miei discorsi sul barefooting!
Complici le recenti vacanze quasi del tutto scalze ho voluto cogliere l'occasione per tentare di sensibilizzare la moglie sull'argomento. L'intento era preparare il terreno per farle accettare il mio scalzismo anche fuori dal ristretto orizzonte temporale delle ferie estive.
Temo però di aver monopolizzato troppo i discorsi, il risultato è che lei è sbottata dicendo che a suo avviso sono ossessionato dall'argomento e che non le interessa sapere sempre dei miei piedi e di quanto mi piaccia o meno camminare scalzo.
Quindi al ritorno dopo le vacanze sono tornato al vecchio basso profilo.
Ovvero, pur continuando a "praticare" in modo clandestino rispetto alla moglie, ho lasciato perdere con i discorsi di sensibilizzazione, e sinceramente ho rinunciato a un paio di occasioni ghiotte di camminate scalze, per non scontrarmi appunto con la moglie.
Lei si è mostrata ben lungi dal comprendere le mie motivazioni profonde, fondamentalmente considera il mio scalzismo una "mania" legata alle sole vacanze estive. Credo non potrebbe accettarlo fuori da quello specifico contesto, è ancora troppo legata a determinati schemi mentali.
Quindi la famigerata "disclosure" personale sul barefooting è ancora lontana e difficile da gestire.
Ora ecco una piccola "perla" di pessimismo scalzo:
purtroppo in italia il "codice non scritto" inerente il vestiario prevede le scarpe, punto. Possono far male, essere malsane, possono esistere paesi dove vanno tutti scalzi, però qui è così.
Pur potendo vantare tutte le più ferree motivazioni del mondo si finirà comunque per passare dal giudizio altrui: in certi casi ci sarà qualche simpatizzante, ma la maggioranza finirà per non accettarlo.
Siccome io in questo paese purtroppo ci vivo, non posso giornalmente sostenere una battaglia psicologica contro tutti.
Con questo non sto cedendo al conformismo, forse semplicemente al ritorno dalle ferie speravo di spaccare il mondo da quanto ero "carico", la mia testa però è sempre la stessa e le sconfitte a volte pesano.
Saluti "clandestini"
Complici le recenti vacanze quasi del tutto scalze ho voluto cogliere l'occasione per tentare di sensibilizzare la moglie sull'argomento. L'intento era preparare il terreno per farle accettare il mio scalzismo anche fuori dal ristretto orizzonte temporale delle ferie estive.
Temo però di aver monopolizzato troppo i discorsi, il risultato è che lei è sbottata dicendo che a suo avviso sono ossessionato dall'argomento e che non le interessa sapere sempre dei miei piedi e di quanto mi piaccia o meno camminare scalzo.
Quindi al ritorno dopo le vacanze sono tornato al vecchio basso profilo.
Ovvero, pur continuando a "praticare" in modo clandestino rispetto alla moglie, ho lasciato perdere con i discorsi di sensibilizzazione, e sinceramente ho rinunciato a un paio di occasioni ghiotte di camminate scalze, per non scontrarmi appunto con la moglie.
Lei si è mostrata ben lungi dal comprendere le mie motivazioni profonde, fondamentalmente considera il mio scalzismo una "mania" legata alle sole vacanze estive. Credo non potrebbe accettarlo fuori da quello specifico contesto, è ancora troppo legata a determinati schemi mentali.
Quindi la famigerata "disclosure" personale sul barefooting è ancora lontana e difficile da gestire.
Ora ecco una piccola "perla" di pessimismo scalzo:
purtroppo in italia il "codice non scritto" inerente il vestiario prevede le scarpe, punto. Possono far male, essere malsane, possono esistere paesi dove vanno tutti scalzi, però qui è così.
Pur potendo vantare tutte le più ferree motivazioni del mondo si finirà comunque per passare dal giudizio altrui: in certi casi ci sarà qualche simpatizzante, ma la maggioranza finirà per non accettarlo.
Siccome io in questo paese purtroppo ci vivo, non posso giornalmente sostenere una battaglia psicologica contro tutti.
Con questo non sto cedendo al conformismo, forse semplicemente al ritorno dalle ferie speravo di spaccare il mondo da quanto ero "carico", la mia testa però è sempre la stessa e le sconfitte a volte pesano.
Saluti "clandestini"
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Moglie stufa
Vediamo se posso essere di aiuto. Camminare scalzi è completamente fuori dagli schemi della nostra società, è un dato di fatto inoppugnabile. Tua moglie, che certo ti ama profondamente, non vuole altro che il tuo bene, affinchè tu non esca da questi schemi che sono i suoi e di tutti quelli che frequenta e conosce.
Tre anni fa quando ero uno scalzista clandestino, mi tradii per via di due grosse vesciche ematiche (piene di dì sangue) che mi ero procurato per inesperienza e voglia di esagerare e che non ero riuscito a nascondere. La reazione di mia moglie fu a dir poco furibonda. Non capiva assolutamente perchè mi facessi del male da solo. Ma io insistetti con fredda calcolata determinazione per dimostrare che era tutt' altro che un capriccio, ma, al contrario una scelta consapevole. La lotta non è stata semplice, ma ora ti posso dire che ha accettato il fatto, almeno nel senso che tocca a me non metterla in imbarazzo, scegliere quando e come andare scalzo con lei. però se rientro scalzo dal lavoro, non ci fa più caso. Ed è venuta con me alla cena sociale del Maggio scorso divertendosi un sacco e riconoscendo che gli scalzisti sono per certi versi molto migliori della media. Perchè abbiamo una maggiore sensibilità al mondo, siamo più tranquilli e rilassati.
Però, sta ora a te non forzare la mano, lo scalzismo non deve essere nè apparire il tuo unico interesse. Deve essere un modo di vivere. Se sarai attento la convincerai che la tua non è una mania ma solo un sano quanto "diverso" modo di vivere. E se talora devi rinunciare, fallo senza problemi, ma anche facendolo notare per dimostrare la tua buona volontà.
E poi, lo sai che esistono le infradito ? Io da due anni , Inverno compreso, uso solo le Lunasandals, che non sono altro che infradito un poco più raffinate (vedi internet ed altri post). Tutti ormai mi conoscono così, vicini di casa compresi e nulla accade. Se poi mi vedono qualche volta scalzo.... beh non cade il mondo.
L' importante è essere diplomatici e decisi, in passetto per volta, ma mai indietreggiare.
Ricorda che camminare scalzi per strada è una cosa tanto inconsueta che equivale a tingersi la faccia di blu, sta a te convincere moglie & company che sei sempre la stessa affidabile persona di sempre, scalzo o calzato.
E se poi ti trovi a dover fare qualche concessione... non muore nessuno. Procurati delle scarpe larghe, da indossare senza calze e usale il meno possibile.
Auguri
Tre anni fa quando ero uno scalzista clandestino, mi tradii per via di due grosse vesciche ematiche (piene di dì sangue) che mi ero procurato per inesperienza e voglia di esagerare e che non ero riuscito a nascondere. La reazione di mia moglie fu a dir poco furibonda. Non capiva assolutamente perchè mi facessi del male da solo. Ma io insistetti con fredda calcolata determinazione per dimostrare che era tutt' altro che un capriccio, ma, al contrario una scelta consapevole. La lotta non è stata semplice, ma ora ti posso dire che ha accettato il fatto, almeno nel senso che tocca a me non metterla in imbarazzo, scegliere quando e come andare scalzo con lei. però se rientro scalzo dal lavoro, non ci fa più caso. Ed è venuta con me alla cena sociale del Maggio scorso divertendosi un sacco e riconoscendo che gli scalzisti sono per certi versi molto migliori della media. Perchè abbiamo una maggiore sensibilità al mondo, siamo più tranquilli e rilassati.
Però, sta ora a te non forzare la mano, lo scalzismo non deve essere nè apparire il tuo unico interesse. Deve essere un modo di vivere. Se sarai attento la convincerai che la tua non è una mania ma solo un sano quanto "diverso" modo di vivere. E se talora devi rinunciare, fallo senza problemi, ma anche facendolo notare per dimostrare la tua buona volontà.
E poi, lo sai che esistono le infradito ? Io da due anni , Inverno compreso, uso solo le Lunasandals, che non sono altro che infradito un poco più raffinate (vedi internet ed altri post). Tutti ormai mi conoscono così, vicini di casa compresi e nulla accade. Se poi mi vedono qualche volta scalzo.... beh non cade il mondo.
L' importante è essere diplomatici e decisi, in passetto per volta, ma mai indietreggiare.
Ricorda che camminare scalzi per strada è una cosa tanto inconsueta che equivale a tingersi la faccia di blu, sta a te convincere moglie & company che sei sempre la stessa affidabile persona di sempre, scalzo o calzato.
E se poi ti trovi a dover fare qualche concessione... non muore nessuno. Procurati delle scarpe larghe, da indossare senza calze e usale il meno possibile.
Auguri
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Moglie stufa
Ciò non toglie che l'esperienza di TUTTI i barefooter di lungo corso sia che, luoghi di lavoro esclusi (ma non sempre), questo conformismo si limiti spesso al "Tu va pure scalzo, io mi tengo le scarpe." quando non sfocia nel "Vorrei farlo anch'io, ma non me la sento.".young_barefooter ha scritto:Ora ecco una piccola "perla" di pessimismo scalzo:
purtroppo in italia il "codice non scritto" inerente il vestiario prevede le scarpe, punto. Possono far male, essere malsane, possono esistere paesi dove vanno tutti scalzi, però qui è così.
Se per non accettazione intendi non scalzarsi, sono d'accordo, se intendi IMPORRE di mettere le scarpe, beh, qualche caso c'è stato, ma raro. E in quelli rari intendo anche i condizionamenti sottili, quelli psicologici delle frasi a metà, eccetera.young_barefooter ha scritto:Pur potendo vantare tutte le più ferree motivazioni del mondo si finirà comunque per passare dal giudizio altrui: in certi casi ci sarà qualche simpatizzante, ma la maggioranza finirà per non accettarlo.
Passando dal generale al particolare, sono più le volte che, invitato a cena, mi sento dire "Vieni scalzo!" che quelle (due in dieci anni) in cui mi hanno detto "Metti le scarpe.".
Chi sarebbero TUTTI? Tutte le persone che incontri? Tutti quelli che incroci per strada? Oppure quelle due o tre persone, più tua moglie, che tra le tante centinaia incontrate, uniche hanno espresso il loro dissenso?young_barefooter ha scritto:Siccome io in questo paese purtroppo ci vivo, non posso giornalmente sostenere una battaglia psicologica contro tutti.
Mi sembra dalle tue parole che l'unica persona che ti abbia criticato sia stata tua moglie.young_barefooter ha scritto:Con questo non sto cedendo al conformismo, forse semplicemente al ritorno dalle ferie speravo di spaccare il mondo da quanto ero "carico", la mia testa però è sempre la stessa e le sconfitte a volte pesano.
Ora capisco che è importante per te, ma questo non significa che il suo pensiero rappresenti TUTTI quelli che incontri.
Comunque ognuno ha la sua croce: tra qualche giorno passerò un po' di tempo a casa di uno dei miei fratelli, la cui moglie darebbe in escandescenze si mi vedesse scalzo fuori di casa.
Ma cinque anni fa dava in escandescenze se mi vedeva scalzo IN CASA (sua).
Ora, non solo non dice nulla a me, ma neppure a mio nipotino che finalmente può stare scalzo in casa come gli pare.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Moglie stufa
Ciao Youngbarefooter,young_barefooter ha scritto:Caspiterina, devo aver stufato la moglie con i miei discorsi sul barefooting!
Complici le recenti vacanze quasi del tutto scalze ho voluto cogliere l'occasione per tentare di sensibilizzare la moglie sull'argomento. L'intento era preparare il terreno per farle accettare il mio scalzismo anche fuori dal ristretto orizzonte temporale delle ferie estive.
Temo però di aver monopolizzato troppo i discorsi, il risultato è che lei è sbottata dicendo che a suo avviso sono ossessionato dall'argomento e che non le interessa sapere sempre dei miei piedi e di quanto mi piaccia o meno camminare scalzo.
Quindi al ritorno dopo le vacanze sono tornato al vecchio basso profilo.
Ovvero, pur continuando a "praticare" in modo clandestino rispetto alla moglie, ho lasciato perdere con i discorsi di sensibilizzazione, e sinceramente ho rinunciato a un paio di occasioni ghiotte di camminate scalze, per non scontrarmi appunto con la moglie.
Lei si è mostrata ben lungi dal comprendere le mie motivazioni profonde, fondamentalmente considera il mio scalzismo una "mania" legata alle sole vacanze estive. Credo non potrebbe accettarlo fuori da quello specifico contesto, è ancora troppo legata a determinati schemi mentali.
Quindi la famigerata "disclosure" personale sul barefooting è ancora lontana e difficile da gestire.
Ora ecco una piccola "perla" di pessimismo scalzo:
purtroppo in italia il "codice non scritto" inerente il vestiario prevede le scarpe, punto. Possono far male, essere malsane, possono esistere paesi dove vanno tutti scalzi, però qui è così.
Pur potendo vantare tutte le più ferree motivazioni del mondo si finirà comunque per passare dal giudizio altrui: in certi casi ci sarà qualche simpatizzante, ma la maggioranza finirà per non accettarlo.
Siccome io in questo paese purtroppo ci vivo, non posso giornalmente sostenere una battaglia psicologica contro tutti.
Con questo non sto cedendo al conformismo, forse semplicemente al ritorno dalle ferie speravo di spaccare il mondo da quanto ero "carico", la mia testa però è sempre la stessa e le sconfitte a volte pesano.
Saluti "clandestini"
innanzitutto piacere di conoscerti. Stavo leggendo adesso questo tuo post e se posso permettermi, ti dico che sono passato anche io in questa !fase". Quando finalmente si riesce ad uscire scalzi da casa per la prima volta e si incontra la gente, scatta un meccanismo per cui, si vorrebbe urlare a tutto il mondo che noi ANDIAMO SCALZI!!!! Ed effettivamente questo è un nostro diritto. O meglio, è un diritto che ci stiamo conquistando, poco per volta, dettato soprattutto dal nostro modo di affrontare la gente. Se tu desideri continuare ad andare scalzo, magari nei prossimi periodi, evita di farlo presente sempre a chi convive con te, quindi moglie/figli/genitori. Pian piano, troverai anche tu il tuo giusto equilibrio. Imparerai ad andare scalzo, quando lo desidererai, e andrai con le scarpe/ ciabatte quando al contrario non potrai o non vorrai andare scalzo. Come dicevo nel mio recente post, nessuno mi ha vietato di andare scalzo in maniera permanente, io non no stipulato alcun contratto con nessuno. E questa per me è stata la più importante conquista verso me stesso. Poi, per me ci sono occasioni in cui è imprescindibile stare scalzo. Uno di questi è la guida dell'auto. Evito di spiegartene i motivi, tu sai meglio di me come si guida bene scalzi. Ma anche in questa occasione, le volte in cui per esempio non ritengo necessario guidare scalzo, posso tranquillamente guidare con le scarpe, senza problemi. Anche in questa circostanza, nessuno mi vieterebbe di farlo, (intendo di guidare scalzo),sono io che decido al momento.
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 52
Data d'iscrizione : 05.09.08
Spaccare il mondo?
Caro Young Barefooter,
il tuo nick è doppiamente ambizioso: young (“forever young”? magari fosse possibile …) e per giunta barefooter!
Non ricordo la tua età anagrafica ma i tuoi racconti ci dicono che sei sposato, hai un figlio, i suoceri, il lavoro ….
Benvenuto quindi nell’età di mezzo in cui non hai più la libertà dei ragazzi, che viene dai sogni e dall’incoscienza, e non hai ancora la libertà delle persone più mature, che viene dalla saggezza e dall’accettazione. Un’età in cui i condizionamenti sociali sono più pesanti.
Se vuoi “spaccare il mondo” devi rinunciare a cercare di continuo il consenso del mondo: moglie, suoceri, dirigenti, vicini di casa.
Dato che non mi sembra questo il tuo carattere (né il mio, del resto) meglio darsi obiettivi più ragionevoli e cercare un compromesso tra le proprie esigenze di libertà e le proprie esigenze di evitare conflitti.
A questo proposito è giusto che tu abbia fatto presente la tua voglia di camminare scalzo alla tua signora (magari con un po’ più di “leggerezza” … senza che sembri un’ossessione): magari sarebbe bene farle sentire che quando deciderai di uscire con lei "ben calzato" lo farai di tua scelta per evitarle un imbarazzo e non perché "non ti ha dato il permesso". Con il tempo e con la pratica troverete un punto di equilibrio per te ma anche per tuo figlio perché possa essere, se lo vorrà, il prossimo “young barefooter”. Dimenticati invece l’idea di cercare l’approvazione della maggioranza degli italiani! (a meno che tu non ti voglia presentare alle prossime elezioni )
il tuo nick è doppiamente ambizioso: young (“forever young”? magari fosse possibile …) e per giunta barefooter!
Non ricordo la tua età anagrafica ma i tuoi racconti ci dicono che sei sposato, hai un figlio, i suoceri, il lavoro ….
Benvenuto quindi nell’età di mezzo in cui non hai più la libertà dei ragazzi, che viene dai sogni e dall’incoscienza, e non hai ancora la libertà delle persone più mature, che viene dalla saggezza e dall’accettazione. Un’età in cui i condizionamenti sociali sono più pesanti.
Se vuoi “spaccare il mondo” devi rinunciare a cercare di continuo il consenso del mondo: moglie, suoceri, dirigenti, vicini di casa.
Dato che non mi sembra questo il tuo carattere (né il mio, del resto) meglio darsi obiettivi più ragionevoli e cercare un compromesso tra le proprie esigenze di libertà e le proprie esigenze di evitare conflitti.
A questo proposito è giusto che tu abbia fatto presente la tua voglia di camminare scalzo alla tua signora (magari con un po’ più di “leggerezza” … senza che sembri un’ossessione): magari sarebbe bene farle sentire che quando deciderai di uscire con lei "ben calzato" lo farai di tua scelta per evitarle un imbarazzo e non perché "non ti ha dato il permesso". Con il tempo e con la pratica troverete un punto di equilibrio per te ma anche per tuo figlio perché possa essere, se lo vorrà, il prossimo “young barefooter”. Dimenticati invece l’idea di cercare l’approvazione della maggioranza degli italiani! (a meno che tu non ti voglia presentare alle prossime elezioni )
Appleseed- Vicepresidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 879
Data d'iscrizione : 01.08.13
Re: Moglie stufa
Io però butto lì un po' di polemica. Però per capire, non per fare polemica così. C'entra poco con le mogli forse, ma tanto con le "donne".
Dunque, un mio amico qualche settimana fa, quando sono stato scalzo in Italia (dove, tra l'altro, ho un'amica che ama stare scalza e ha fatto con me una passeggiata di diverse ore), mi ha detto: "ah, mi sa che la f*** non la trovi più così".
In effetti, uno può pensare che stando scalzo non sia nemmeno immaginabile avere relazioni sociali normali. Forse forse, i tuoi amici vecchi, se ti accettano, possono ancora tenerti in considerazione (ma mai quanto prima), mentre di sicuro nuove persone non vorranno avvicinartisi, soprattutto nuove donne! Sia mai, che schifo.
Ora, ok che vivo in Svizzera, ma non è che qui (Losanna) tutti siano in giro scalzi. ANZI. Mi guardano male come in Italia (in molti), in altri magari approvano ma non lo fanno. In un anno ho incontrato (escludendo la riva del lago) soltanto 4 persone scalze in città. Certo, in Italia zero, per cui è già di più, però comunque qui non è la Germania o la Finlandia...
Eppure, guarda un po', tra le persone che conosco o che ho conosciuto DOPO aver cominciato ad andare praticamente sempre scalzo (fuori dal lavoro) quasi nessuna ci fa più caso e diverse mi dicono cose come:
- "oh, come ti invidio che ci riesci" (mia risposta: fallo! - sua risposta: eh, ma mi farebbe male l'asfalto).
- "che bello, se non mi sporcassi lo farei anche io"
- "che piacevole, io avrei freddo però".
Non dico che tutti questi/e (eh, sì, magia: ci sono pure DONNE a pensarla così) vorrebbero davvero farlo, però di sicuro questo dimostra che non sono solo folli ubriachi quelli che possono accettare socialmente il barefooting.
Certo, ripeto, al lavoro non ci vado scalzo (anche per questioni di sicurezza, lavoro in un laboratorio), né vado scalzo se vado ad un party di gala o alla discussione di una tesi di un amico ecc. Ma in giro, la sera, il week end e in generale quando non c'è un "dress code" sono sempre a piede libero. E se alcuni mi considerano pazzo, qualcuno mi invidia pure. Anche se, ho notato, per arrivare a questo livello serve un po' di "coerenza" (non prendetela male: intendo, a chi mi vedeva scalzo per la prima volta e mi criticava io rispondevo e poi mi ripresentavo scalzo, non cercavo cioè di "nasconderlo").
Dunque, un mio amico qualche settimana fa, quando sono stato scalzo in Italia (dove, tra l'altro, ho un'amica che ama stare scalza e ha fatto con me una passeggiata di diverse ore), mi ha detto: "ah, mi sa che la f*** non la trovi più così".
In effetti, uno può pensare che stando scalzo non sia nemmeno immaginabile avere relazioni sociali normali. Forse forse, i tuoi amici vecchi, se ti accettano, possono ancora tenerti in considerazione (ma mai quanto prima), mentre di sicuro nuove persone non vorranno avvicinartisi, soprattutto nuove donne! Sia mai, che schifo.
Ora, ok che vivo in Svizzera, ma non è che qui (Losanna) tutti siano in giro scalzi. ANZI. Mi guardano male come in Italia (in molti), in altri magari approvano ma non lo fanno. In un anno ho incontrato (escludendo la riva del lago) soltanto 4 persone scalze in città. Certo, in Italia zero, per cui è già di più, però comunque qui non è la Germania o la Finlandia...
Eppure, guarda un po', tra le persone che conosco o che ho conosciuto DOPO aver cominciato ad andare praticamente sempre scalzo (fuori dal lavoro) quasi nessuna ci fa più caso e diverse mi dicono cose come:
- "oh, come ti invidio che ci riesci" (mia risposta: fallo! - sua risposta: eh, ma mi farebbe male l'asfalto).
- "che bello, se non mi sporcassi lo farei anche io"
- "che piacevole, io avrei freddo però".
Non dico che tutti questi/e (eh, sì, magia: ci sono pure DONNE a pensarla così) vorrebbero davvero farlo, però di sicuro questo dimostra che non sono solo folli ubriachi quelli che possono accettare socialmente il barefooting.
Certo, ripeto, al lavoro non ci vado scalzo (anche per questioni di sicurezza, lavoro in un laboratorio), né vado scalzo se vado ad un party di gala o alla discussione di una tesi di un amico ecc. Ma in giro, la sera, il week end e in generale quando non c'è un "dress code" sono sempre a piede libero. E se alcuni mi considerano pazzo, qualcuno mi invidia pure. Anche se, ho notato, per arrivare a questo livello serve un po' di "coerenza" (non prendetela male: intendo, a chi mi vedeva scalzo per la prima volta e mi criticava io rispondevo e poi mi ripresentavo scalzo, non cercavo cioè di "nasconderlo").
Theuth- Numero di messaggi : 93
Età : 35
Data d'iscrizione : 02.06.12
Re: Moglie stufa
Gutta cavat lapidem (spero di ricordare bene che si scriva così), cioé la goccia d'acqua scava la roccia. E sì che mi sono scalzato davanti alla mia futura moglie in una passeggiata sulla neve a Ceresole Reale verso una certa metà marzo della mia vita. Così lei mi ha visto camminare scalzo. E sulla neve per giunta. Ma eravamo soli, fidanzati e innamorati. Adesso è passato molto tempo. Posso dire che il nostro amore è solido e maturo e - ci sono voluti anni e anni - ma adesso cammino scalzo con lei anche in pieno centro di Torino di sabato.
Anni fa avrei rischiato il divorzio. Sì. All'estero lo potevo fare perché nessuno ci conosceva, qualche altro scalzo si vedeva (un po' di più che ora) e poi tanto lei non capiva eventuali commenti
Non ci sono ricette speciali. Piano piano. Per esempio non adoperando più nessun tipo di pantofole in casa in nessun mese dell'anno, poi cominciando ad andare su e giù anche per le scale, salire in cantina e in solaio (lì i piedini vengono nerissimi all'istante), poi cominciando a interfacciarsi coi vicini... Adesso anche loro non si fanno problemi a vedermi scalzo o farmi entrare a casa loro a piedi nudi.
Il tempo.
Ogni cosa a suo tempo. Piano piano. Con amore e delicatezza si conquista anche, alla fine, la persona più cara e vicina che si ha, cioé la moglie. Vedrai che anche lei maturerà la consapevolezza di quello che stai facendo e insieme, ma non in tutte le occasioni, lascerà che tu le cammini a fianco senza scarpe. Finché non maturerà la cosa non resta che avere infradito e scarpe mooolto comode (che si possano sfilare e infilare in un baleno: io uso sempre solo mocassini, quando li uso), e, nel frattempo, sfruttare le uscite "in solitaria" quando non c'é la consorte.
Saluti rispettosi (dell'altra)... Verrà il momento avrà digerito le tue scelte e le rispetterà a sua volta.
Marco
Anni fa avrei rischiato il divorzio. Sì. All'estero lo potevo fare perché nessuno ci conosceva, qualche altro scalzo si vedeva (un po' di più che ora) e poi tanto lei non capiva eventuali commenti
Non ci sono ricette speciali. Piano piano. Per esempio non adoperando più nessun tipo di pantofole in casa in nessun mese dell'anno, poi cominciando ad andare su e giù anche per le scale, salire in cantina e in solaio (lì i piedini vengono nerissimi all'istante), poi cominciando a interfacciarsi coi vicini... Adesso anche loro non si fanno problemi a vedermi scalzo o farmi entrare a casa loro a piedi nudi.
Il tempo.
Ogni cosa a suo tempo. Piano piano. Con amore e delicatezza si conquista anche, alla fine, la persona più cara e vicina che si ha, cioé la moglie. Vedrai che anche lei maturerà la consapevolezza di quello che stai facendo e insieme, ma non in tutte le occasioni, lascerà che tu le cammini a fianco senza scarpe. Finché non maturerà la cosa non resta che avere infradito e scarpe mooolto comode (che si possano sfilare e infilare in un baleno: io uso sempre solo mocassini, quando li uso), e, nel frattempo, sfruttare le uscite "in solitaria" quando non c'é la consorte.
Saluti rispettosi (dell'altra)... Verrà il momento avrà digerito le tue scelte e le rispetterà a sua volta.
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Moglie stufa
Amici, forse qualcosa di ossessivo, almeno inzialmente, c'è in tante passioni, inclusa la nostra e quindi posso ben capire la moglie del nostro amico che, ad un certo punto è sbottata.
Le ossessioni vanno evitate, ma vanno soprattutto riconosciute in tempo, altrimenti si diventa dei maniaci e nemmeno ci se ne rende conto, per cui gli altri magari si preoccupano di più per la nostra salute mentale che per i nostri piedi nudi.
Piccola osservazione a quanto scritto da Aldo: in una situazione in cui non mi sentirei a mio agio a piedi nudi, non mi sentirei certo maggiormente a mio agio con le infradito (personalmente le considero solo per fare la doccia). Le infradito possono essere utili per aggirare undivieto senza senso in un momento in cui tu ti sentiresti perfettamente a tuo agio anche senza, ma, a parte le questioni di libertà individuale, bisogna anche tenere conto diell' estetica... abito scuro e infradito secondo me è orribile e roba da svitati.
Insomma quando mi va e posso farlo, indulgo allo scalzismo puro, per motivi di piacere personale; quando non è il caso mi vesto normalmente, scarpe comprese ... altrimenti sarebbe giustificato anche pensare che quello che cerco è proprio esibire una diversità.
Le ossessioni vanno evitate, ma vanno soprattutto riconosciute in tempo, altrimenti si diventa dei maniaci e nemmeno ci se ne rende conto, per cui gli altri magari si preoccupano di più per la nostra salute mentale che per i nostri piedi nudi.
Piccola osservazione a quanto scritto da Aldo: in una situazione in cui non mi sentirei a mio agio a piedi nudi, non mi sentirei certo maggiormente a mio agio con le infradito (personalmente le considero solo per fare la doccia). Le infradito possono essere utili per aggirare undivieto senza senso in un momento in cui tu ti sentiresti perfettamente a tuo agio anche senza, ma, a parte le questioni di libertà individuale, bisogna anche tenere conto diell' estetica... abito scuro e infradito secondo me è orribile e roba da svitati.
Insomma quando mi va e posso farlo, indulgo allo scalzismo puro, per motivi di piacere personale; quando non è il caso mi vesto normalmente, scarpe comprese ... altrimenti sarebbe giustificato anche pensare che quello che cerco è proprio esibire una diversità.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Moglie stufa
Ciao Elan, urge una spiegazione sulle mie infradito. Prima di tutto non si tratta di orribili infradito di gomma da spiaggia, ma di un modello che ho già troppo pubblicizzato che, indossato, ha un aspetto più da sandalo che da infradito, e ovviamente devono essere ben tenute come pure ovviamente la pedicure.. Poi, per mia fortuna non devo mai girare vestito particolarmente elegante, diciamo che jeans e giubbotto sono quello che di solito mi basta, così è più facile. Ti consiglio comunque di andare a vedere il sito delle Lunasandals, ti convincerai che sono adatte a ben più di una occasione. A me personalmente hanno risolto non pochi problemi.Elan ha scritto:Amici, forse qualcosa di ossessivo, almeno inzialmente, c'è in tante passioni, inclusa la nostra e quindi posso ben capire la moglie del nostro amico che, ad un certo punto è sbottata.
Le ossessioni vanno evitate, ma vanno soprattutto riconosciute in tempo, altrimenti si diventa dei maniaci e nemmeno ci se ne rende conto, per cui gli altri magari si preoccupano di più per la nostra salute mentale che per i nostri piedi nudi.
Piccola osservazione a quanto scritto da Aldo: in una situazione in cui non mi sentirei a mio agio a piedi nudi, non mi sentirei certo maggiormente a mio agio con le infradito (personalmente le considero solo per fare la doccia). Le infradito possono essere utili per aggirare undivieto senza senso in un momento in cui tu ti sentiresti perfettamente a tuo agio anche senza, ma, a parte le questioni di libertà individuale, bisogna anche tenere conto diell' estetica... abito scuro e infradito secondo me è orribile e roba da svitati.
Insomma quando mi va e posso farlo, indulgo allo scalzismo puro, per motivi di piacere personale; quando non è il caso mi vesto normalmente, scarpe comprese ... altrimenti sarebbe giustificato anche pensare che quello che cerco è proprio esibire una diversità.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Moglie stufa
Bravo, condivido quanto hai detto e mi fa piacere che anche i "nuovi" comincino a dare consigli ad altri nuovi.Appleseed ha scritto:Caro Young Barefooter,
il tuo nick è doppiamente ambizioso: young (“forever young”? magari fosse possibile …) e per giunta barefooter!
Non ricordo la tua età anagrafica ma i tuoi racconti ci dicono che sei sposato, hai un figlio, i suoceri, il lavoro ….
Benvenuto quindi nell’età di mezzo in cui non hai più la libertà dei ragazzi, che viene dai sogni e dall’incoscienza, e non hai ancora la libertà delle persone più mature, che viene dalla saggezza e dall’accettazione. Un’età in cui i condizionamenti sociali sono più pesanti.
Se vuoi “spaccare il mondo” devi rinunciare a cercare di continuo il consenso del mondo: moglie, suoceri, dirigenti, vicini di casa.
Dato che non mi sembra questo il tuo carattere (né il mio, del resto) meglio darsi obiettivi più ragionevoli e cercare un compromesso tra le proprie esigenze di libertà e le proprie esigenze di evitare conflitti.
A questo proposito è giusto che tu abbia fatto presente la tua voglia di camminare scalzo alla tua signora (magari con un po’ più di “leggerezza” … senza che sembri un’ossessione): magari sarebbe bene farle sentire che quando deciderai di uscire con lei "ben calzato" lo farai di tua scelta per evitarle un imbarazzo e non perché "non ti ha dato il permesso". Con il tempo e con la pratica troverete un punto di equilibrio per te ma anche per tuo figlio perché possa essere, se lo vorrà, il prossimo “young barefooter”. Dimenticati invece l’idea di cercare l’approvazione della maggioranza degli italiani! (a meno che tu non ti voglia presentare alle prossime elezioni )
bfpaul
Re: Moglie stufa
young_barefooter ha scritto:Caspiterina, devo aver stufato la moglie con i miei discorsi sul barefooting!
Complici le recenti vacanze quasi del tutto scalze ho voluto cogliere l'occasione per tentare di sensibilizzare la moglie sull'argomento. L'intento era preparare il terreno per farle accettare il mio scalzismo anche fuori dal ristretto orizzonte temporale delle ferie estive.
Temo però di aver monopolizzato troppo i discorsi, il risultato è che lei è sbottata dicendo che a suo avviso sono ossessionato dall'argomento e che non le interessa sapere sempre dei miei piedi e di quanto mi piaccia o meno camminare scalzo.
Come ti hanno suggerito sia "i vecchi" che "i nuovi", non insistere troppo con tua moglie; se non è giusto metterci in difficoltà (problema ampiamente dibattuto ...) non è neppure è giusto mettere in difficoltà i nostri cari. Vedrai, pian piano, agendo come hanno riferito diversi amici, vedrai che tua moglie riuscirà a sopportare la tua "presenza scalza".
bfpaul
bfpaul
Moglie stufa
In effetti insistere troppo su un argomento, qualunque sia, può rislutare fastidioso o addirittura ossessivo.young_barefooter ha scritto:Caspiterina, devo aver stufato la moglie con i miei discorsi sul barefooting!
Temo però di aver monopolizzato troppo i discorsi, il risultato è che lei è sbottata dicendo che a suo avviso sono ossessionato dall'argomento e che non le interessa sapere sempre dei miei piedi e di quanto mi piaccia o meno camminare scalzo.
Personalmente sono un tipo di poche parole e non provo mai a convincere nessuno. Penso che ognuno debba fare come gli pare.
Ci sono mille cose a cui pensare più importanti dei piedi e tutto ciò che desidero è mettermi comodo e scordarmene del tutto.
In fondo è tutta una questione di abitudini. Noi ci abituiamo a stare comodi a casa nostra e, poco alla volta, anche nei nostri percorsi abituali; i nostri familiari si abituano a vedere i nostri piedi liberi, ed anche gli estranei poco alla volta si abituano, così lo stupore e lo scandalo lasciano sempre più spazio all'indifferenza, perchè, come dicevo, ci sono mille cose più importanti a cui pensare.
Ascoltassi la mia volontà non staccherei mai i mei piedi da terra, ma le circostanze sono tali per cui mi accontento di un tranquillo compromesso: gli obblighi calzato, il tempo libero, libero.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
moglie stufa
Mi viene in mente una battuta... terribile: "Moglie stufa? Almeno non avrai freddo ai piedi...!" Ah ah ah!
No, in realtà volevo dire che sono tutto sommato un fortunato. E' vero che mia moglie non "funziona" a piedi nudi (tranne che in casa: questo sì), però mi dice sempre che le piace vedermi girare scalzo anche in strada, nei centri commerciali, nei ristoranti... insomma, dappertutto, a piedi nudi. E in sua compagnia: lei non si vergogna affatto per me.
Mi ritengo fortunato. Sarà perché la cosa è iniziata tanti anni fa, quando eravamo ancora fidanzati: insieme in giro per strada, io scalzo (d'estate, solo d'estate visto che abito a Milano), e lei che zampettava dietro di me con le infradito (mai senza!).
Ma che sia diventato, adesso, un barefooter massimalista? Forse sì, mi piace ricercare l'inosabile... a piedi nudi in posti impensabili, nelle Chiese, in Banca, per la strada... senza timore di incontrare qualcuno che conosco.
Sì, forse è così. Ho perso del tutto ogni residuo di quel pò di vergogna che avevo. Una volta sceglievo accuratamente dei percorsi lontano da ogni possibile incontro, adesso più c'è gente più provo gusto - diciamo così - a girellare scalzo.
Adesso, se camminando per strada sento la solita frase: "Ehi, guarda quello, non ha le scarpe!", io mi giro, e dico: "Sì, hai visto bene, sono proprio a piedi nudi (indicando pure le mie estremità con il dito)!".
Beh, ma sapete quante volte poi mi fermo a chiacchierare con le persone che - un attimo prima - mi avevano additato quasi come se fossi un appestato?
Quante belle conoscenze si fanno, perché la gente è sostanzialmente timida, ma appena gli dai la possibilità di aprirsi, anche con argomenti "strani" come lo scalzismo, ecco che vengono fuori discorsi sempre interessanti!
Saluti a tutti da lucio (lucione).
No, in realtà volevo dire che sono tutto sommato un fortunato. E' vero che mia moglie non "funziona" a piedi nudi (tranne che in casa: questo sì), però mi dice sempre che le piace vedermi girare scalzo anche in strada, nei centri commerciali, nei ristoranti... insomma, dappertutto, a piedi nudi. E in sua compagnia: lei non si vergogna affatto per me.
Mi ritengo fortunato. Sarà perché la cosa è iniziata tanti anni fa, quando eravamo ancora fidanzati: insieme in giro per strada, io scalzo (d'estate, solo d'estate visto che abito a Milano), e lei che zampettava dietro di me con le infradito (mai senza!).
Ma che sia diventato, adesso, un barefooter massimalista? Forse sì, mi piace ricercare l'inosabile... a piedi nudi in posti impensabili, nelle Chiese, in Banca, per la strada... senza timore di incontrare qualcuno che conosco.
Sì, forse è così. Ho perso del tutto ogni residuo di quel pò di vergogna che avevo. Una volta sceglievo accuratamente dei percorsi lontano da ogni possibile incontro, adesso più c'è gente più provo gusto - diciamo così - a girellare scalzo.
Adesso, se camminando per strada sento la solita frase: "Ehi, guarda quello, non ha le scarpe!", io mi giro, e dico: "Sì, hai visto bene, sono proprio a piedi nudi (indicando pure le mie estremità con il dito)!".
Beh, ma sapete quante volte poi mi fermo a chiacchierare con le persone che - un attimo prima - mi avevano additato quasi come se fossi un appestato?
Quante belle conoscenze si fanno, perché la gente è sostanzialmente timida, ma appena gli dai la possibilità di aprirsi, anche con argomenti "strani" come lo scalzismo, ecco che vengono fuori discorsi sempre interessanti!
Saluti a tutti da lucio (lucione).
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