Figuraccia con la moglie!
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Figuraccia con la moglie!
Il pomeriggio di ieri non è stato il massimo della vita in quanto ho rinunciato al consueto viaggio di ritorno scalzo dopo il lavoro. Sono arrivato a casa abbastanza di malumore e coi piedi cotti.
Arrivato a casa ho avuto uno scatto di orgoglio e per rifarmi sono partito baldanzoso e a piedi nudi (in bici) per recarmi a sorpresa al parco dove già c'era mia moglie coi pargoli. Strada facendo ho incrociato vari conoscenti e già lì il mio entusiasmo ha iniziato a spegnersi.
Ma la vera disfatta è giunta al mio arrivo al parco: dal cancello di ingresso ho notato che dentro c'erano una marea di mamme e bimbi e oltretutto ero già molto nervoso perchè temevo la reazione negativa di mia moglie. Da lontano l'ho vista seduta su una panchina con varie persone attorno che guardavano la nostra bimba e sinceramente non me la sono sentita assolutamente di entrare e sono tornato a casa con la coda tra le gambe, sperando che mia moglie non mi avesse visto.
Casualmente mi ha chiamato al telefono poco dopo (ero già tornato a casa), sono pure riuscito a mentire spudoratamente dicendo ero andato al parco a cercarla ma non l'avevo trovata. Lei è rimasta perplessa in quanto era molto vicina all'ingresso ed era impossibile che non ci fossimo visti.
Messo alle strette le ho confessato la verità - le ho detto che non avevo avuto il coraggio di entrare scalzo perchè temevo la sua reazione.
Lei si è quasi messa a ridere dicendo che anche Gabriele (il nostro bimbo di 4 anni) era già scalzo da un bel po'.
Faceva caldo e continuava a riempirsi i sandali di ghiaia, così glieli ha tolti di proposito per farlo stare più tranquillo e libero...
Ennesima conferma che le paranoie sono solo nella mia testa, ma purtroppo mi rendo anche conto che è più forte di me, non riesco proprio a gestire queste situazioni. Probabilmente dentro di me non voglio nemmeno essere scalzo, altrimenti non saprei spiegare i miei comportamenti assurdi.
Senza quel centimetro scarso di gomma sotto ai piedi sento tutti gli sguardi del mondo addosso e proprio non ce la faccio a essere tranquillo, e come se mi sentissi nudo. No così non va.
Credo che a questo punto sia meglio lasciar perdere, la questione scalzo/non scalzo sta diventando logorante e insostenibile, mi sta generando più ansia che benessere. E con la meraviglia di bambina che ho a casa non voglio essere così depresso. Rischio di perdere questi momenti unici per correre dietro ai miei sogni impossibili.
Nalla vita probabilmente avrò tante buone altre qualità, ma il girare scalzo proprio non mi viene naturale.
Stamattina ci ho anche riprovato in treno ma sono durato circa 1 minuto, mi sentivo come se non avessi mai fatto due passi senza scarpe in vita mia.
Ci ho pensato di rivolgermi a uno psicologo (per la mia insicurezza in generale), però credo che non avrei il coraggio di parlargli delle mie difficoltà nello stare scalzo. E non posso nemmeno far finta che una parte così rilevante della mia personalità non esista. Praticamente andrei lì con un bel sorriso dicendo che va tutto bene...
Disastro!
P.S: Ho guardato le foto dell'incontro di Milano e ho letto il resoconto della giornata.
Non nascondo che ho provato grande invidia per chi c'era e grande tristezza per la mia limitatezza e chiusura mentale. Mi ha colpito la spontaneità e la naturalezza di tutti i presenti, per me sarebbero inarrivabili.
E in passato ho anche peccato di superbia, mi ritenevo il super-uomo scalzo e giudicavo inferiori e deboli gli "scarpati"...
Arrivato a casa ho avuto uno scatto di orgoglio e per rifarmi sono partito baldanzoso e a piedi nudi (in bici) per recarmi a sorpresa al parco dove già c'era mia moglie coi pargoli. Strada facendo ho incrociato vari conoscenti e già lì il mio entusiasmo ha iniziato a spegnersi.
Ma la vera disfatta è giunta al mio arrivo al parco: dal cancello di ingresso ho notato che dentro c'erano una marea di mamme e bimbi e oltretutto ero già molto nervoso perchè temevo la reazione negativa di mia moglie. Da lontano l'ho vista seduta su una panchina con varie persone attorno che guardavano la nostra bimba e sinceramente non me la sono sentita assolutamente di entrare e sono tornato a casa con la coda tra le gambe, sperando che mia moglie non mi avesse visto.
Casualmente mi ha chiamato al telefono poco dopo (ero già tornato a casa), sono pure riuscito a mentire spudoratamente dicendo ero andato al parco a cercarla ma non l'avevo trovata. Lei è rimasta perplessa in quanto era molto vicina all'ingresso ed era impossibile che non ci fossimo visti.
Messo alle strette le ho confessato la verità - le ho detto che non avevo avuto il coraggio di entrare scalzo perchè temevo la sua reazione.
Lei si è quasi messa a ridere dicendo che anche Gabriele (il nostro bimbo di 4 anni) era già scalzo da un bel po'.
Faceva caldo e continuava a riempirsi i sandali di ghiaia, così glieli ha tolti di proposito per farlo stare più tranquillo e libero...
Ennesima conferma che le paranoie sono solo nella mia testa, ma purtroppo mi rendo anche conto che è più forte di me, non riesco proprio a gestire queste situazioni. Probabilmente dentro di me non voglio nemmeno essere scalzo, altrimenti non saprei spiegare i miei comportamenti assurdi.
Senza quel centimetro scarso di gomma sotto ai piedi sento tutti gli sguardi del mondo addosso e proprio non ce la faccio a essere tranquillo, e come se mi sentissi nudo. No così non va.
Credo che a questo punto sia meglio lasciar perdere, la questione scalzo/non scalzo sta diventando logorante e insostenibile, mi sta generando più ansia che benessere. E con la meraviglia di bambina che ho a casa non voglio essere così depresso. Rischio di perdere questi momenti unici per correre dietro ai miei sogni impossibili.
Nalla vita probabilmente avrò tante buone altre qualità, ma il girare scalzo proprio non mi viene naturale.
Stamattina ci ho anche riprovato in treno ma sono durato circa 1 minuto, mi sentivo come se non avessi mai fatto due passi senza scarpe in vita mia.
Ci ho pensato di rivolgermi a uno psicologo (per la mia insicurezza in generale), però credo che non avrei il coraggio di parlargli delle mie difficoltà nello stare scalzo. E non posso nemmeno far finta che una parte così rilevante della mia personalità non esista. Praticamente andrei lì con un bel sorriso dicendo che va tutto bene...
Disastro!
P.S: Ho guardato le foto dell'incontro di Milano e ho letto il resoconto della giornata.
Non nascondo che ho provato grande invidia per chi c'era e grande tristezza per la mia limitatezza e chiusura mentale. Mi ha colpito la spontaneità e la naturalezza di tutti i presenti, per me sarebbero inarrivabili.
E in passato ho anche peccato di superbia, mi ritenevo il super-uomo scalzo e giudicavo inferiori e deboli gli "scarpati"...
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Figuraccia con la moglie!
Non ti arrendere! Se tu smettessi staresti ancora peggio perché roderesti continuamente. Devi solo risolvere i tuoi problemi caratteriali. Fidati di più di tua moglie e vedrai che sarà lei stessa ad aiutarti. Sennò che ti ha sposato a fare?
Re: Figuraccia con la moglie!
Ciao
Eviterei di trasformare ogni cosa che va bene in una enorme conquista ed ogni cosa che va male in una irreparabile disfatta.
Cerca di prenderla un po + alla leggera e riparti dalle cose positive, ne va della tua salute mentale.
Take it easy !!!!!!!!
Eviterei di trasformare ogni cosa che va bene in una enorme conquista ed ogni cosa che va male in una irreparabile disfatta.
Cerca di prenderla un po + alla leggera e riparti dalle cose positive, ne va della tua salute mentale.
Take it easy !!!!!!!!
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Figuraccia con la moglie!
Perché non ti iscrivi ad un corso di training mentale? Ti potrebbero aiutare ad acquisire sicurezza in te stesso
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Figuraccia con la moglie!
Alexey ha scritto:Perché non ti iscrivi ad un corso di training mentale? Ti potrebbero aiutare ad acquisire sicurezza in te stesso
Potrebbe essermi utile!
Pensandoci bene ho sempre avuto problemi di insicurezza, anche quando nemmeno mi sognavo di andare scalzo.
Da sempre mi sento perennemente inadeguato ed eccedo spesso in autocritica, la mia vita è una sorta di lotta contro il mondo per dimostrare a tutti i costi che pure io esisto e valgo qualcosa.
Sono alla costante ricerca di accettazione da parte del branco (che tanto critico) e l'essere scalzo, nella nostra società NON può garantirmi l'accettazione che cerco, anzi al contrario genera diffidenza e sconcerto.
Spiace e fa male, ma o tiro fuori gli attributi e me ne frego davvero, oppure mi adeguo agli usi e costumi (scarpe comprese) che la nostra società impone. Fine della storia.
In questi giorni la situazione è particolarmente nera, mostrarmi scalzo in giro mi riesce difficilissimo. Temo di aver fatto notevoli passi indietro.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Figuraccia con la moglie!
young_barefooter ha scritto:Alexey ha scritto:Perché non ti iscrivi ad un corso di training mentale? Ti potrebbero aiutare ad acquisire sicurezza in te stesso
Potrebbe essermi utile!
Pensandoci bene ho sempre avuto problemi di insicurezza, anche quando nemmeno mi sognavo di andare scalzo.
Da sempre mi sento perennemente inadeguato ed eccedo spesso in autocritica, la mia vita è una sorta di lotta contro il mondo per dimostrare a tutti i costi che pure io esisto e valgo qualcosa.
Sono alla costante ricerca di accettazione da parte del branco (che tanto critico) e l'essere scalzo, nella nostra società NON può garantirmi l'accettazione che cerco, anzi al contrario genera diffidenza e sconcerto.
Spiace e fa male, ma o tiro fuori gli attributi e me ne frego davvero, oppure mi adeguo agli usi e costumi (scarpe comprese) che la nostra società impone. Fine della storia.
In questi giorni la situazione è particolarmente nera, mostrarmi scalzo in giro mi riesce difficilissimo. Temo di aver fatto notevoli passi indietro.
Ricordati sempre una cosa: non hai firmato una cambiale che deve essere pagata entro una certa data, non hai preso un impegno neppure con te stesso di stare scalzo tot minuti o tot km.
Mettiti tranquillo e vai scalzo quando ne senti il bisogno e quando ti fa piacere.
Riprendi durante le vacanze così dopo sarà "una continuazione".
Non pensare di essere "inadeguato", se questo è "il tuo problema" senti uno psicologo perché noi possiamo darti consigli e supporto riguardo lo scalzismo, ma non ci diamo arie di esperti in altri settori.
Almeno, non il sottoscritto.
bfpaul
Mettiti tranquillo e vai scalzo quando ne senti il bisogno e quando ti fa piacere.
Riprendi durante le vacanze così dopo sarà "una continuazione".
Non pensare di essere "inadeguato", se questo è "il tuo problema" senti uno psicologo perché noi possiamo darti consigli e supporto riguardo lo scalzismo, ma non ci diamo arie di esperti in altri settori.
Almeno, non il sottoscritto.
bfpaul
Re: Figuraccia con la moglie!
Frase sbagliata. Manca la parola 'ancora' dopo 'non riesco proprio'. Leggendo così la frase riprende un senso... Perché stare scalzi non è una moda che ti sei messo in testa così per essere trendy, ma un qualche istinto che, come per tutti noi, deriva da una qualche molla che scatta nel cervello.Ennesima conferma che le paranoie sono solo nella mia testa, ma purtroppo mi rendo anche conto che è più forte di me, non riesco proprio a gestire queste situazioni. Probabilmente dentro di me non voglio nemmeno essere scalzo, altrimenti non saprei spiegare i miei comportamenti assurdi. ha scritto:
Dopo aver provato la bellezza dello stare scalzi, dopo aver fatto il dovuto allenamento, dopo aver ripreso le posture naturali che le bare nei piedi (scarpe) modificano in peggio, dopo tutto questo, ti chiederai perché tutte queste insicurezze.
Anche noi "veterani" non ne siamo immuni. Abbiamo lavorato con pazienza sull'idea che, alla fine, agli altri non importa un fico secco che uno vada scalzo. E se qualcuno ride, amen. Buon per lui se ha voglia di ridere. Beata ignoranza! E noi lo ignoriamo.
Beata gioventù. Io ho passato tutta la mia giovinezza a sentirmi fuori dal branco. Fuori dal branco perché non parlavo di calcio e non mi importava nulla degli 11+11 smutandati strapagati che corrono dietro ad una palla, fuori dal banco perché gli altri nelle donne vedevano solo un particolare anatomico al massimo due, fuori dal branco perché gli altri andavano in discoteca a divertirsi (mai capito di che?, mentre a me piaceva il fruscio delle foglie e il ronzio delle api, al massimo una sinfonia di Schubert), fuori dal branco perché mi dà fisicamente fastidio sentire il puzzo di una sigaretta, figurati a fumarla, fuori dal branco perché non bevo alcolici (non per una scelta ascetica, ma proprio non mi vanno giù... al massimo mezzo dito di Porto, proprio sforzandomi). E potrei continuare.Sono alla costante ricerca di accettazione da parte del branco (che tanto critico) e l'essere scalzo, nella nostra società NON può garantirmi l'accettazione che cerco, anzi al contrario genera diffidenza e sconcerto. ha scritto:
Maturando e guardandomi intorno ho capito che non ero fuori dal branco. Semplicemente finivo di essere nel branco (si fa per dire) sbagliato. Magari ti ci andrà anche a te un po' di tempo per trovare la via giusta e la serenità di poter vivere senza ansie la tua appartenenza a un branco diverso. Il mio branco adesso è il mondo (uh! che esagerato , ma più o meno mi sono fatto questa idea), e nel mondo c'é posto per tutti. Scalzi e scarpati.
Ognuno di noi ha dei talenti, diversi per ciascuno, che potrà usare nel migliore dei modi al momento giusto. E in quel momento si noterà quanto uno vale. E, a parer mio, non è necessario voler emergere a tutti i costi. In un mondo come il nostro - oltretutto - meno emergi e meglio è. Sei già spiato da cellule telefoniche che agganciano il tuo telefonino, dai vari Tom Tom che dicono a tutti dove ti trovi con la macchina, dai tablet e dai vari facebook. Io sono iscritto solo a questo forum, che sarà letto perfino in Cina e decrittato per sapere se parliamo in codice o no, e già mi basta.
Cerchiamo di vivere la nostra piccola vita in letizia senza farci del male da soli.
Facciamoci eventualmente aiutare dagli altri, dal loro esempio e se proprio è necessario anche da un training che aiuti a percepire i nostri punti forti piuttosto che a sottolineare quelli deboli...
Intesi? Ti vogliamo bello e pimpante a passo scalzo insieme a Gabriele scalzo pure lui, ché i bimbi a piedi nudi sono qualcosa che infonde tenerezza e ammirazione, perché loro sì, che non hanno freni inibitori, e usano i piedini come si conviene in natura (oltre a non avere scarpe strette che li imprigionano bla bla bla....).
Saluti incoraggianti
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Figuraccia con la moglie!
bfpaul ha scritto:Ricordati sempre una cosa: non hai firmato una cambiale che deve essere pagata entro una certa data, non hai preso un impegno neppure con te stesso di stare scalzo tot minuti o tot km.
Certamente, ne sono perfettamente consapevole.
E' solo che scoprire il club dei Nati-Scalzi, iscrivermi al forum e dialogare con altri barefooters mi ha dato tanto coraggio e ha rafforzato le mie motivazioni, spingendomi oltre quelli che consideravo dei limiti invalicabili.
Ora però mi rendo conto che forse mi ero "gasato" un po' troppo e probabilmente ho tentato di fare il passo più lungo della gamba:
dal punto di vista fisico direi che ci siamo alla grande, dal punto di vista psicologico devo ancora lavorare su me stesso.
Nulla di tragico, in fondo sono molto soddisfatto della mia vita e della bella famiglia che ho saputo creare con le mie forze, qualche timore e alcuni insuccessi come camminatore scalzo ci possono stare.
Non sto certamente tentando di dimostrare niente a nessuno!
Lo scorso inverno (che dal punto di vista del barefooting è stato un successone - e non sto esagerando) ero in una fase un po' "turbolenta" della mia vita - dal punto di vista lavorativo ma anche per le dinamiche familiari in evoluzione per l'attesa della piccola Camilla - perciò ero come dire più "cazzuto" (scusate il termine) e combattivo, lo scalzismo era un po' una valvola di sfogo, una sorta di guanto di sfida lanciato al resto del mondo per prendermi la rivincita verso le situazioni che mi causavano ansia e timori.
Oggi invece che sono più tranquillo e rilassato in tutti gli ambiti della mia vita probabilmente ho perso un po' della spinta e della rabbia che mi dava la forza di osare sempre oltre. I limiti che pensavo di aver superato sono ancora presenti e nonostante i passi avanti fatti (vedi scalzismo in ambito familiare - a proposito: la settimana scorsa sono stato scalzo tutto il giorno a casa dei miei genitori!) mi danno ancora qualche difficoltà.
E il tentare di scavalcarli a tutti i costi mi viene più difficile e rischio di pormi obiettivi troppo ambiziosi, sentendomi frustrato e depresso a fronte di ogni piccola sconfitta.
La settimana scorsa è capitato anche l'episodio "incriminato" con mia moglie. Questo è stato un duro colpo, sinceramente credevo che da parte sua avrei avuto quanto meno comprensione e sostegno. Il sentirmi rimproverato e umiliato mi ha invece un po' abbattuto e ha contribuito a farmi sentire (almeno nello scalzismo) solo contro tutti, fiaccando la mia tenacia e la (non troppo abbondante) fiducia in me stesso.
Mi spiace se a volte mi sono sfogato con voi tutti e mi scuso se in qualche modo sono risultato ossessivo o fastidioso.
Ma gli amici, a volte, servono anche a questo!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Figuraccia con la moglie!
Infatti non sei solo, se no a cosa serve il forum? 😉
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Figuraccia con la moglie!
young_barefooter ha scritto:
La settimana scorsa è capitato anche l'episodio "incriminato" con mia moglie. Questo è stato un duro colpo, sinceramente credevo che da parte sua avrei avuto quanto meno comprensione e sostegno. Il sentirmi rimproverato e umiliato mi ha invece un po' abbattuto e ha contribuito a farmi sentire (almeno nello scalzismo) solo contro tutti, fiaccando la mia tenacia e la (non troppo abbondante) fiducia in me stesso.
Aveva appena partorito, non farci caso, è per lei un momento molto travagliato.
Dal punto di vista fisico e psicologico è sicuramente molto provata ed avrà sfogato la tensione alla prima occasione utile.
Quindi non farci caso.
young_barefooter ha scritto:
Mi spiace se a volte mi sono sfogato con voi tutti e mi scuso se in qualche modo sono risultato ossessivo o fastidioso.
Ma gli amici, a volte, servono anche a questo!
Figurati, noi siamo qui.
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Figuraccia con la moglie!
young_barefooter ha scritto:
P.S: Ho guardato le foto dell'incontro di Milano e ho letto il resoconto della giornata.
Non nascondo che ho provato grande invidia per chi c'era e grande tristezza per la mia limitatezza e chiusura mentale. Mi ha colpito la spontaneità e la naturalezza di tutti i presenti, per me sarebbero inarrivabili.
E in passato ho anche peccato di superbia, mi ritenevo il super-uomo scalzo e giudicavo inferiori e deboli gli "scarpati"...
E' molto piu' facile andare scalzi ad un ritrovo di scalzisti che su un treno al rientro dal lavoro: magari seleziona meglio le occasioni in cui andare scalzo, nessuno di noi (credo) lo fa sempre. Come diceva Troisi tra un giorno da leone e cento da pecora non si potrebbe averne cinquanta da orsacchiotto?
Appleseed- Vicepresidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 879
Data d'iscrizione : 01.08.13
Re: Figuraccia con la moglie!
Appleseed ha scritto:
E' molto piu' facile andare scalzi ad un ritrovo di scalzisti che su un treno al rientro dal lavoro: magari seleziona meglio le occasioni in cui andare scalzo, nessuno di noi (credo) lo fa sempre. Come diceva Troisi tra un giorno da leone e cento da pecora non si potrebbe averne cinquanta da orsacchiotto?
Giustissimo ragionamento.
E' chiaro che tra tanti altri scalzi mi sentirei un po' più a mio agio - ma fino a un certo punto: se ad esempio mi capitasse di incontrare un conoscente o un collega credo mi sentirei comunque imbarazzato.
Imbarazzato non tanto sul momento ma più che altro per la spiegazione che mi sentirei in dovere di fornire una volta rientrato nei consueti luoghi di incontro (lavoro ecc.) con la persona che mi ha visto scalzo.
Al momento non riesco ancora a vivere il camminare scalzo come qualcosa che rientra nell'ordinario agli occhi degli altri.
Intendiamoci bene: per me è una cosa naturale e normalissima, personalmente vivrei senza scarpe da oggi stesso.
Ma di fronte a chiunque altro il mio essere scalzo diventa anche per me qualcosa di anomalo, che deve essere a tutti i costi spiegato e giustificato in qualche modo perchè risulti accettabile.
Ma in realtà un motivo particolare non c'è, lo faccio solo perchè mi piace e mi trovo comodo così.
Tornando al discorso iniziale, per questi e altri motivi (logistici e/o legati ai quotidiani spostamenti e abitudini) non è che io abbia tantissime occasioni per essere scalzo (a parte quando sono a casa), ogni tanto devo un po' forzarmi e inventarmele le occasioni. Il viaggio di ritorno era una di queste occasioni e mi dava ulteriore stimolo e incoraggiamento. Inizialmente mi ricalzavo in stazione, piano piano poi ho preso coraggio e ho iniziato a salire in treno direttamente scalzo, i presenti si erano più o meno abituati e nessuno ha mai avuto da ridire, anche quando viaggiavo scalzo in pieno inverno.
Vi domanderete cosa sia successo poi di tanto traumatico da causarmi le difficoltà attuali: è semplicemente cambiato il treno!
Ora al posto del vecchio convoglio c'è un nuovissimo e ipertecnologico Vivalto a due piani. Pur avendo all'incirca lo stesso numero di posti, ha meno vagoni e i posti a sedere sono più concentrati in meno spazio. Ciò si traduce in maggiore "densità" di viaggiatori: prima in qualche modo dei vagoni mezzi vuoti dove non attirare troppo l'attenzione li trovavo, ora invece o resto in piedi negli spazi affollatissimi vicino alle porte, o devo sedermi scalzo a faccia a faccia con altri viaggiatori con conseguente panico/agitazione che trovo molto difficile controllare a causa dei motivi che ho esposto poco sopra. Per questo quasi sempre ci rinuncio ma arrivo a casa nervoso e agitato, e questo mi deprime, mi fa pesare molto di più quella che io ritengo una sconfitta personale, e paradossalmente mi fa sentire meno propenso a stare scalzo.
Saluti pendolari!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Figuraccia con la moglie!
young_barefooter ha scritto:
...................
Al momento non riesco ancora a vivere il camminare scalzo come qualcosa che rientra nell'ordinario agli occhi degli altri.
Infatti è così!
Non culliamoci nell'illusione che presto lo scalzismo sarà ampiamente diffuso e noi non saremo più mosche bianche ...
Viviamo il nostro barefooting o scalzismo che sia, senza alcuna "ansia da prestazione" e consci di essere nel giusto.
Non culliamoci nell'illusione che presto lo scalzismo sarà ampiamente diffuso e noi non saremo più mosche bianche ...
Viviamo il nostro barefooting o scalzismo che sia, senza alcuna "ansia da prestazione" e consci di essere nel giusto.
young_barefooter ha scritto: Intendiamoci bene: per me è una cosa naturale e normalissima, personalmente vivrei senza scarpe da oggi stesso.
Ma di fronte a chiunque altro il mio essere scalzo diventa anche per me qualcosa di anomalo, che deve essere a tutti i costi spiegato e giustificato in qualche modo perchè risulti accettabile.
Ma in realtà un motivo particolare non c'è, lo faccio solo perchè mi piace e mi trovo comodo così.
Hai detto due cose sante.
Secondo me ciò che frena molto è la difficoltà a spiegare cosa facciamo perché è dfficile che ci chiedano qualcosa preferendo tenersi le proprie convinzioni o pregiudizi.
Secondo me ciò che frena molto è la difficoltà a spiegare cosa facciamo perché è dfficile che ci chiedano qualcosa preferendo tenersi le proprie convinzioni o pregiudizi.
young_barefooter ha scritto:
........................
Vi domanderete cosa sia successo poi di tanto traumatico da causarmi le difficoltà attuali: è semplicemente cambiato il treno!
Ora al posto del vecchio convoglio c'è un nuovissimo e ipertecnologico Vivalto a due piani. Pur avendo all'incirca lo stesso numero di posti, ha meno vagoni e i posti a sedere sono più concentrati in meno spazio. Ciò si traduce in maggiore "densità" di viaggiatori: prima in qualche modo dei vagoni mezzi vuoti dove non attirare troppo l'attenzione li trovavo, ora invece o resto in piedi negli spazi affollatissimi vicino alle porte, o devo sedermi scalzo a faccia a faccia con altri viaggiatori con conseguente panico/agitazione che trovo molto difficile controllare a causa dei motivi che ho esposto poco sopra. Per questo quasi sempre ci rinuncio ma arrivo a casa nervoso e agitato, e questo mi deprime, mi fa pesare molto di più quella che io ritengo una sconfitta personale, e paradossalmente mi fa sentire meno propenso a stare scalzo.
Saluti pendolari!
Vedrai che farai l'abitudine anche al Vivalto.
Sconfitta personale? Ma no, non devi vincere niente.
Quando sei scalzo o meglio indossi le tue scarpe naturali in pelle ti devi sentire a tuo agio; che ti importa di ciò che pensano gli altri delle tue scarpe?
bfpaul
Sconfitta personale? Ma no, non devi vincere niente.
Quando sei scalzo o meglio indossi le tue scarpe naturali in pelle ti devi sentire a tuo agio; che ti importa di ciò che pensano gli altri delle tue scarpe?
bfpaul
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