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Discussione con la moglie

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Messaggio  Young_barefooter Mar Lug 30 2013, 15:30

Nei giorni di vacanza appena trascorsi mia moglie ha sempre assecondato la mia abitudine a camminare scalzo.
A parte un paio di occasioni mai una lamentela e una critica, anzi, qualche volta mi ha pure fatto coraggio incitandomi a continuare scalzo anche quando mi sentivo a disagio a causa di qualche commento negativo di passanti o qualche occhiataccia.

Tutto ok fino al pomeriggio di uno degli ultimi giorni di vacanza. Eravamo al parco del paese, io ovviamente scalzo.
Stavamo riposando all'ombra su una panchina mentre il nostro bimbo ronfava nel passeggino.
A un certo punto lei guarda i miei piedi ed esordisce dicendo: "ma ancora scalzo? possibile che tu debba camminare sempre senza scarpe? Non lamentarti poi se al ritorno le scarpe ti fanno male ai piedi!". E rincara la dose andando sul filosofico: "Ma ti senti tanto superiore a camminare scalzo? Se tutti gli altri portano le scarpe qualche motivo ci sarà! E non capisco perchè lo fai solo in vacanza, a casa non hai coraggio, non ti ho mai visto scalzo, smettila di fare il super uomo".

Non so cosa le abbia preso, però mi è salito il nervoso. Mi sono sentito offeso in quanto lei ha dimostrato di non comprendere e non gradire qualcosa che fa profondamente parte del mio modo di essere. Allora con aria un po' stizzita le ho spiegato che in realtà io a casa cammino scalzo per strada più di quello che lei crede, anche a Milano.
Qui si è scatenata. In pratica mi ha accusato di mentire, di inventarmi tutto per vantarmi e dimostrare a tutti i costi che sono meglio degli altri. Io allora le ho chiesto di dimostrarmi come potevo essere così allenato a camminare scalzo ovunque praticando solo 15 giorni l'anno. Ha risposto dicendo che ho i piedi talmente callosi che posso andare dappertutto, secondo lei non conta essere allenati.

Io mi sono parecchio arrabbiato e abbiamo discusso mica male. Io per rabbia ho rimesso i sandali e mi sono allontanato per farmi un giro e sbollire il nervoso. Poi sono tornato e ho cercato di spiegarle con calma quello che in questi anni le ho sempre nascosto. Lei era più tranquilla ma mi ha comunque zittito dicendo che era stufa di parlare dei miei piedi. Però nei giorni successivi non ha più fiatato su questo discorso.

Alla fine questa discussione non mi ha turbato più di tanto,
però non lo so se lei è ancora pronta per la disclosure definitiva che speravo potesse essere imminente. Lei prende il mio camminare scalzo come un capriccio, come un mio vezzo da attuare esclusivamente fuori dal contesto della vita quotidiana.
Il problema è che magari avrei dovuto parlarle prima di questa mia passione. Non vorrei che pensasse "chissà quali altri segreti mi nasconde?"

Cosa è meglio fare?
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Messaggio  bragadan Mar Lug 30 2013, 18:39

Non sei l'unico che in vacanza rimane sempre scalzo, anch'io tutto il mese di luglio sono rimasto rigorosamente sempre scalzo in tutte le occasioni (negozi, ristorante ecc.) e mia moglie e mia figlia ormai non protestano più di tanto, solo occasionalmente mi ricordano che loro non lo farebbero mai per motivi igienici!!! ! Si rendono conto comunque che io cammino senza problemi anche per ore, mentre loro accusano vari dolori e fastidi ai piedi dovuti alle scarpe. I piedi comunque li mantengo allenati durante tutto l'anno, camminando o correndo scalzo due o tre volte la settimana e non lo nascondo a mia moglie, che anzi accetta o addirittura approva questa mia scelta. l'importante è quindi informare la moglie e ti assicuro che ti sentirai più libero ed incentivato a praticare questa passione.
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Messaggio  Elan Mar Lug 30 2013, 19:08

Io ho conosciuto la mia compagna prima di iniziare a scoprire lo scalzismo ... può darsi che in caso contrario mi avrebbe scartato. ... non si può mai dire (del resto non credo che, anche fossi stato già scalzista, mi sarei presentato scalzo al primo appuntamento) Smile .

Non mi ha mai fatto scenate, anche perchè fulvia è poco incline in generale alle manifestazioni clamorose, ma un po' sbuffava (più che altro perchè teme sempre che io porti sporco in casa, come fa il gatto) .. poi mi ha dato sostegno in tutti i primi esordi in pubblico, nei negozi e altrove ... ho sempre avuto da lei la risposta del tipo: se ti va, fallo senza preoccuparti. Poi è venuta a due incontri dei NatiScalzi e si è scalzata, un po' per volontà ed un po' per caso fortuito. Infine questa estate al mare è stata sempre scalza tutto il giorno come me ....

Sono un uomo fortunato ... del resto non la infastidiscono nemmeno i miei amati trenini Razz 

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Messaggio  Grand Choeur Mar Lug 30 2013, 19:44

E poi ha visto più di una volta che gli scalzisti sono anche simpatici.
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Messaggio  aldo1953 Gio Ago 01 2013, 12:05

young_barefooter ha scritto:Nei giorni di vacanza appena trascorsi mia moglie ha sempre assecondato la mia abitudine a camminare scalzo.
A parte un paio di occasioni mai una lamentela e una critica, anzi, qualche volta mi ha pure fatto coraggio incitandomi a continuare scalzo anche quando mi sentivo a disagio a causa di qualche commento negativo di passanti o qualche occhiataccia.

Tutto ok fino al pomeriggio di uno degli ultimi giorni di vacanza. Eravamo al parco del paese, io ovviamente scalzo.
Stavamo riposando all'ombra su una panchina mentre il nostro bimbo ronfava nel passeggino.
A un certo punto lei guarda i miei piedi ed esordisce dicendo: "ma ancora scalzo? possibile che tu debba camminare sempre senza scarpe? Non lamentarti poi se al ritorno le scarpe ti fanno male ai piedi!". E rincara la dose andando sul filosofico: "Ma ti senti tanto superiore a camminare scalzo? Se tutti gli altri portano le scarpe qualche motivo ci sarà! E non capisco perchè lo fai solo in vacanza, a casa non hai coraggio, non ti ho mai visto scalzo, smettila di fare il super uomo".

Non so cosa le abbia preso, però mi è salito il nervoso. Mi sono sentito offeso in quanto lei ha dimostrato di non comprendere e non gradire qualcosa che fa profondamente parte del mio modo di essere. Allora con aria un po' stizzita le ho spiegato che in realtà io a casa cammino scalzo per strada più di quello che lei crede, anche a Milano.
Qui si è scatenata. In pratica mi ha accusato di mentire, di inventarmi tutto per vantarmi e dimostrare a tutti i costi che sono meglio degli altri. Io allora le ho chiesto di dimostrarmi come potevo essere così allenato a camminare scalzo ovunque praticando solo 15 giorni l'anno. Ha risposto dicendo che ho i piedi talmente callosi che posso andare dappertutto, secondo lei non conta essere allenati.

Io mi sono parecchio arrabbiato e abbiamo discusso mica male. Io per rabbia ho rimesso i sandali e mi sono allontanato per farmi un giro e sbollire il nervoso. Poi sono tornato e ho cercato di spiegarle con calma quello che in questi anni le ho sempre nascosto. Lei era più tranquilla ma mi ha comunque zittito dicendo che era stufa di parlare dei miei piedi. Però nei giorni successivi non ha più fiatato su questo discorso.

Alla fine questa discussione non mi ha turbato più di tanto,
però non lo so se lei è ancora pronta per la disclosure definitiva che speravo potesse essere imminente. Lei prende il mio camminare scalzo come un capriccio, come un mio vezzo da attuare esclusivamente fuori dal contesto della vita quotidiana.
Il problema è che magari avrei dovuto parlarle prima di questa mia passione. Non vorrei che pensasse "chissà quali altri segreti mi nasconde?"

Cosa è meglio fare?


Credo di poterti trasmettere qualche esperienza. Sono scalzista da appena un paio d' anni, ma ci ho lavorato parecchio ! Sei tu che devi cancellare l' immmagine del capriccio o del segreto che sono certamente deleterie, pensa cosa penseresti tu in una simile situazione nei confronti di tua moglie. Procedi dritto per la tua strada e dimostrerai che per te l' andare scalzo è importante, è una cosa che ti fa stare meglio profondamente. E magari fai qualche concessione, soprattutto al' inizio, se vedi che tua moglie è proprio a disagio ricalzati prima che te lo chieda facendoglielo però notare. Non sperare però di essere "capito". Mia moglie è ormai abituata e mi "sopporta" scalzo anche in situazioni cittadine, ma non perde l' occasione per punzecchiarmi : mi gratto una caviglia, "Ti ha punto un insetto? per forza, sei scalzo !" / "Hai un piede un po' gonfio !" "No non mi sembra " " Ma stando scalzo quei poveri piedi chissà cosa soffrono !" / Su un terreno un po' difficile accelera il passo, mi distanzia e poi "Allora scalzista, ti fanno male i piedi vero ?" / Rimetto le infradito per entrare a casa di mia sorella (contraria) " Eccolo l' eroe, abbi il coraggio di fare vedere quello che sei !" E questo nonostante che in realtà mi accetti così quasi sempre e, alla cena degli scalzi di Milano, abbia affermato di essersi piacevolmente stupita per la bella compagnia composta da persone più simpatiche ed educate della media. A una mia domanda precisa ecco la risposta che ti passo volentieri : " Vedi, lo so che stare scalzo per te è importante, so che non fai nulla di male, che non è proibito, che sei una persona responsabile e se lo fai sai che puoi farlo e dove puoi... però andare a piedi nudi per strada è una cosa così fuori dai miei schemi che non posso psicologicamente accettarla e quindi a volte qualche cosa devo dirtela."


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Messaggio  bfpaul Gio Ago 01 2013, 13:20

aldo1953 ha scritto:
young_barefooter ha scritto:Nei giorni di vacanza appena trascorsi mia moglie ha sempre assecondato la mia abitudine a camminare scalzo.
A parte un paio di occasioni mai una lamentela e una critica, anzi, qualche volta mi ha pure fatto coraggio incitandomi a continuare scalzo anche quando mi sentivo a disagio a causa di qualche commento negativo di passanti o qualche occhiataccia.

Tutto ok fino al pomeriggio di uno degli ultimi giorni di vacanza. Eravamo al parco del paese, io ovviamente scalzo.
Stavamo riposando all'ombra su una panchina mentre il nostro bimbo ronfava nel passeggino.
A un certo punto lei guarda i miei piedi ed esordisce dicendo: "ma ancora scalzo? possibile che tu debba camminare sempre senza scarpe? Non lamentarti poi se al ritorno le scarpe ti fanno male ai piedi!". E rincara la dose andando sul filosofico: "Ma ti senti tanto superiore a camminare scalzo? Se tutti gli altri portano le scarpe qualche motivo ci sarà! E non capisco perchè lo fai solo in vacanza, a casa non hai coraggio, non ti ho mai visto scalzo, smettila di fare il super uomo".

Non so cosa le abbia preso, però mi è salito il nervoso. Mi sono sentito offeso in quanto lei ha dimostrato di non comprendere e non gradire qualcosa che fa profondamente parte del mio modo di essere. Allora con aria un po' stizzita le ho spiegato che in realtà io a casa cammino scalzo per strada più di quello che lei crede, anche a Milano.
Qui si è scatenata. In pratica mi ha accusato di mentire, di inventarmi tutto per vantarmi e dimostrare a tutti i costi che sono meglio degli altri. Io allora le ho chiesto di dimostrarmi come potevo essere così allenato a camminare scalzo ovunque praticando solo 15 giorni l'anno. Ha risposto dicendo che ho i piedi talmente callosi che posso andare dappertutto, secondo lei non conta essere allenati.

Io mi sono parecchio arrabbiato e abbiamo discusso mica male. Io per rabbia ho rimesso i sandali e mi sono allontanato per farmi un giro e sbollire il nervoso. Poi sono tornato e ho cercato di spiegarle con calma quello che in questi anni le ho sempre nascosto. Lei era più tranquilla ma mi ha comunque zittito dicendo che era stufa di parlare dei miei piedi. Però nei giorni successivi non ha più fiatato su questo discorso.

Alla fine questa discussione non mi ha turbato più di tanto,
però non lo so se lei è ancora pronta per la disclosure definitiva che speravo potesse essere imminente. Lei prende il mio camminare scalzo come un capriccio, come un mio vezzo da attuare esclusivamente fuori dal contesto della vita quotidiana.
Il problema è che magari avrei dovuto parlarle prima di questa mia passione. Non vorrei che pensasse "chissà quali altri segreti mi nasconde?"

Cosa è meglio fare?


Credo di poterti trasmettere qualche esperienza. Sono scalzista da appena un paio d' anni, ma ci ho lavorato parecchio ! Sei tu che devi cancellare l' immmagine del capriccio o del segreto che sono certamente deleterie, pensa cosa penseresti tu in una simile situazione nei confronti di tua moglie.  Procedi dritto per la tua strada e dimostrerai che per te l' andare scalzo è importante, è una cosa che ti fa stare meglio profondamente. E magari fai qualche concessione, soprattutto al' inizio, se vedi che tua moglie è proprio a disagio ricalzati prima che te lo chieda facendoglielo però notare.  Non sperare però di essere "capito".  Mia moglie è ormai abituata e mi "sopporta" scalzo anche in situazioni cittadine, ma non perde l' occasione per punzecchiarmi :  mi gratto una caviglia, "Ti ha punto un insetto? per forza, sei scalzo !" / "Hai un piede un po' gonfio !" "No non mi sembra " " Ma stando scalzo quei poveri piedi chissà cosa soffrono !" / Su un terreno un po' difficile accelera il passo, mi distanzia e poi "Allora scalzista, ti fanno male i piedi vero ?" / Rimetto le infradito per entrare a casa di mia sorella (contraria) " Eccolo l' eroe, abbi il coraggio di fare vedere quello che sei !"  E questo nonostante che in realtà mi accetti così quasi sempre e, alla cena degli scalzi di Milano, abbia affermato di essersi piacevolmente stupita per la bella compagnia composta da persone  più simpatiche ed educate della media.  A una mia domanda precisa ecco la risposta che ti passo volentieri : "  Vedi, lo so che stare scalzo per te è importante, so che non fai nulla di male, che non è proibito, che sei una persona responsabile e se lo fai sai che puoi farlo e dove puoi...    però andare a piedi nudi per strada è una cosa così fuori dai miei schemi che non posso psicologicamente accettarla e quindi a volte qualche cosa devo dirtela."
Confermo assolutamente e visto che ho chiacchierato con la signora che era proprio davanti a me, si tratta di una persona molto simpatica ed equilibrata.
Ma non ho dubbio, lo sarà anche la moglie di "young", deve semplicemente abituarsi ...

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Messaggio  Elan Gio Ago 01 2013, 13:40

confessione ... quando questa estate siamo andati in giro per Nettuno la ser, io ho messo le scarpe (la prima volta)... perchè? perchè volevo che mia mogle a piedi nudi con un vestitino piuttosto sexy, ricevesse il massimo dell' attenzione Smile

Ho pensato che una bella signora a piedi nudi è una cosa interessante, una coppia (con lui non proprio il tipo del fotomodello) fa' già "tipi strani". Poi le sere successive sono sempre stato scalzo anche io ... mica potevo sacrificarmi troppo. Laughing 
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Messaggio  Marco53 Lun Ago 05 2013, 13:16

Quando ero "fidanzato", io ero già un barefooter, però avevo tutte le mie paturnie, paure, mi facevo un mucchio di seghe mentali eccetera eccetera. Nonostante questo, durante una passeggiata di fine marzo a Ceresole Reale, su in montagna, e ancora con la neve, mi sono scalzato e ho passeggiato con la mia futura moglie per un po', lasciando le mie delicate ormine da yeti sul tracciato. Le ho subito fatto capire che era una cosa che facevo sovente, e che mi piaceva.
Da sposato le uscite scalze con lei sono state soprattutto all'estero, dove vedeva altri e dove non si sentiva imbarazzata all'idea di avere un marito svitato che andava in giro scalzo e che i vicini potevano vedere.
La cosa è andata avanti molto lentamente, con gradualità, perché io stesso non osavo farmi vedere per Torino senza scarpe e mi ero inventato finte scarpette senza suola per l'inverno e finti sandali per l'estate.
Nel frattempo ho cominciato a frequentare i siti dei barefooter che avevo intanto scoperto e in particolare mi ero subito iscritto qui. Così mi facevo più forza e riducevo le pippe mentali, scoprendo com'era bello starsene scalzi dappertutto.
A 48 anni ho buttato via le pantofole e cominciato a camminare sempre scalzo per casa, cantina e solaio e per il condominio, cominciando ad abituare lei e i vicini, tanto che adesso vado a casa loro a piedi nudi.
Poi son passato ai luoghi turistici italiani e a qualche scappatella lei presente anche in Torino. Intanto (ma lei non lo sapeva) ho preso a fare scalzo con le scarpe in mano il tragitto casa-fermata del tram (600 metri circa) per tutto l'anno, inverno compreso, per andare al lavoro e insomma: da un lato mi sono rafforzato io e ho rimosso le ultime paure mentali (l'ultima, cioé quella si salire in tram scalzo ancora no, per la verità, anche se l'ho già fatto a Vienna e in altre città estere), dall'altro l'ho resa abituata a vedermelo fare, sebbene continui a sentirsi contraria.
E pian piano sono arrivato a camminare scalzo con lei a fianco in pieno centro di Torino con tanta gente intorno fino a lasciarmi festeggiare i 60 anni scalzo al ristorante Very Happy Very Happy Very Happy .
Mia moglie ha potuto vedere che la rispetto (cioé quando uscivo con lei mettevo almeno i sandali), che però a stare scalzi non si faceva nulla di male e che alla fine è lei che rispetta quella che per me è diventata una esigenza, cioé mettere le scarpe il meno che si può perché i piedi ormai si sentono liberi e le scarpe sono come "gabbie".
E' stato un cammino lunghetto che per un giovane dovrebbe potersi accorciare di molto.
Dopo tutto noi vecchi non siamo proprio da buttare perché filtriamo le esperienze (anche quelle tattili sotto i piedi) in modo che quelli che vengono dopo di noi possano approfittarne e buttare presto alle ortiche le loro paure oltre che le loro calzature. E pazienza poi se per passare dove ci sono ortiche e rovi dobbiamo magari fare un giro u npo' più lungo. Anche questo è il bello di avere i piedi liberi, per seguire ciò che la natura i dice di fare.
PS= Nota divertente: ho pestato la mia 6ª gomma da masticare in carriera (meno di una ogni 10 anni). Si vede che il mio schifezz-detector non riesce proprio a inserirla fra le cose innominabili da non pestare assolutamente... E poi era al mentolo! clown 
Saluti coniugati.
Marco
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Messaggio  aldo1953 Lun Ago 05 2013, 14:08

Caro Marco con cui sono sicuro che abbiamo anche altre affinità, la tua storia, mutatis mutandis, è la mia. Dovevo aspettare i 60 per essere più libero ! Ma è anche la storia della vita in fondo.

Ciao

aldo1953

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Messaggio  Alexey Lun Ago 05 2013, 15:31

Il fatto è che le persone che ci stanno accanto si possono sentire a disagio perchè pensano che stando con noi siano al centro dell' attenzione, questo è perlomeno quello che prova mia moglie e penso che sia quello che provi anche la tua realmente.
Mia moglie ha subito definito la vera questione senza aggrapparsi ai falsi miti dell' igiene, ecc..., ma è andata subito al nocciolo della questione. Lei sa benissimo che andare scalzi è meglio, però non riesce a farlo perchè ama passare inosservata, e solo per quello.
Però, devo dire che la situazione è molto migliorata, piano piano sta accettando sempre di più la cosa e si fa molti meno problemi di prima, soprattutto fuori dalla nostra città, dove ormai si è rassegnata ad avermi scalzo ovunque, e ha anche piacere a frequentare altri amici scalzi.
Certo è che in inverno si sente maggiormente in imbarazzo...
Quindi, secondo me, anche se tua moglie ti ha detto quelle cose, non le pensa veramente in realtà, ma riflettono più che altro proprie paure...
Secondo me, la cosa migliore è rassicurarla piano piano e farle capire quanto questo sia veramente importante per te.

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Messaggio  tarzone Mar Ago 06 2013, 01:18

Mi permetto di aggiungere una nota al post del mio amico Marco 53, al ristorante per i suoi 60 anni, la scorsa settimana, gli scalzi erano ben 2! (L' altro ero io).
Ancora auguri, Marco!Very Happy Very Happy Very Happy 

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