Come ci vedono gli altri...
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Rei
aldo1953
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Come ci vedono gli altri...
Arrivo buon ultimo, un poco devo pensare prima di scrivere e un poco ho da lottare tutto il giorno con Monna Influenza. Però ora vorrei dire la mia. Spesso mi capita di consegnare i bigliettini del Club, tanto che ora devo farmene ristampare altri. Appena una persona manifesta interesse per le mie infradito perenni o per i miei piedi nudi (un poco meno ora che è inverno) gli "ammollo" il bigliettino e magari aggiungo una piccola chiaccherata. Quando porto i finti sandali no, perchè è troppo divertente vedere le facce attonite davanti a un "fenomeno" sconosciuto.
Però poi mi sono chiesto che effetto facesse il forum a un possibile "ignaro di tutto". Mi sono calato nella parte e ho riletto gli interventi più o meno recenti. Cosa ho visto ?
Ho visto disquisizione scientifiche aprofondite e appropriate, ma adatte agli addetti ai lavori. Se facessero lo stesso gli ingegneri calcolando la volta plantare con goniometro e regolo o se gli avvocati iniziassero a parlare per codici, comma ed articoli ? Dio ce ne scampi.
Poi ecco che gli scalzi perenni sbeffeggiano quelli che volenti o nolenti debbono esserlo solo part-time (estremizzo).
Ed ecco l' elenco delle ferite e dei record contro il Generale Inverno.
Infine leggo di inconvenienti sociali da paura, dallo sbeffeggio, al rimbalzo da locali all' impacchettamento e traduzione in questura. A questo punto cosa fa il nostro "ignaro, possibile scalzista" ? Ci fa un elegante gesto dell' ombrello e giura a sè stesso che d' ora in poi userà gli stivali anche sotto la doccia.
Non sarebbe possibile invece dare un' immagine più serena e meno tecnicista dell ' andare scalzi ? Si tratta in fondo di un piacere, non di un obbligo, di una religione o di una tendenza di moda (no questo certo no).
Se poi qualcuno vuole accoppiare il piacere di essere scalzo ad altre sue abitudini ed attività (yoga, vegan etc) fa benissimo ma si tratta solo di fatti suoi non riconducibili alla totalità degli scalzisti. E dato che si tratta di un piacere ognuno può declinarlo come meglio crede.
E poi... ora faccio un discorso antipatico, mi rendo conto, ma ci ho pensato a lungo. Abbiamo tra le nostre fila il grande "Rei la tigre", è un termine affettuoso naturalmente e comunque certe persone ci vogliono per stimolare e spingere gli altri. Ora Rei in 10 anni di attività ha collezionato pochissimi eventi avversi, e tra l' altro di entità minore rispetto alle sue possibilità di reazione ( che davvero invidio). Se dunque un altro nello stesso periodo ha accumulato un mini sequestro negli uffici di un supermercato, una traduzione in questura, più chiamate della polizia, e quant ' altro... non è che c' è un problema di comunicazione ?
Ecco ora mi sono fatto un nemico, ma vabbè mi sembrava giusto esprimere il mio pensiero.
Ovvio che farò io stesso il possibile e mi sono piaciuti gli ultimi interventi che mirano proprio a questa "pulizia" del Forum, nel senso di dare una immagine positiva anche a chi ne sia completamente alieno (ma gli alieni non eravano noi? )
Ora saluto e torno a spada tratta contro l' Epidemia.
Aldo
Però poi mi sono chiesto che effetto facesse il forum a un possibile "ignaro di tutto". Mi sono calato nella parte e ho riletto gli interventi più o meno recenti. Cosa ho visto ?
Ho visto disquisizione scientifiche aprofondite e appropriate, ma adatte agli addetti ai lavori. Se facessero lo stesso gli ingegneri calcolando la volta plantare con goniometro e regolo o se gli avvocati iniziassero a parlare per codici, comma ed articoli ? Dio ce ne scampi.
Poi ecco che gli scalzi perenni sbeffeggiano quelli che volenti o nolenti debbono esserlo solo part-time (estremizzo).
Ed ecco l' elenco delle ferite e dei record contro il Generale Inverno.
Infine leggo di inconvenienti sociali da paura, dallo sbeffeggio, al rimbalzo da locali all' impacchettamento e traduzione in questura. A questo punto cosa fa il nostro "ignaro, possibile scalzista" ? Ci fa un elegante gesto dell' ombrello e giura a sè stesso che d' ora in poi userà gli stivali anche sotto la doccia.
Non sarebbe possibile invece dare un' immagine più serena e meno tecnicista dell ' andare scalzi ? Si tratta in fondo di un piacere, non di un obbligo, di una religione o di una tendenza di moda (no questo certo no).
Se poi qualcuno vuole accoppiare il piacere di essere scalzo ad altre sue abitudini ed attività (yoga, vegan etc) fa benissimo ma si tratta solo di fatti suoi non riconducibili alla totalità degli scalzisti. E dato che si tratta di un piacere ognuno può declinarlo come meglio crede.
E poi... ora faccio un discorso antipatico, mi rendo conto, ma ci ho pensato a lungo. Abbiamo tra le nostre fila il grande "Rei la tigre", è un termine affettuoso naturalmente e comunque certe persone ci vogliono per stimolare e spingere gli altri. Ora Rei in 10 anni di attività ha collezionato pochissimi eventi avversi, e tra l' altro di entità minore rispetto alle sue possibilità di reazione ( che davvero invidio). Se dunque un altro nello stesso periodo ha accumulato un mini sequestro negli uffici di un supermercato, una traduzione in questura, più chiamate della polizia, e quant ' altro... non è che c' è un problema di comunicazione ?
Ecco ora mi sono fatto un nemico, ma vabbè mi sembrava giusto esprimere il mio pensiero.
Ovvio che farò io stesso il possibile e mi sono piaciuti gli ultimi interventi che mirano proprio a questa "pulizia" del Forum, nel senso di dare una immagine positiva anche a chi ne sia completamente alieno (ma gli alieni non eravano noi? )
Ora saluto e torno a spada tratta contro l' Epidemia.
Aldo
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Come ci vedono gli altri...
aldo1953 ha scritto:Arrivo buon ultimo, un poco devo pensare prima di scrivere e un poco ho da lottare tutto il giorno con Monna Influenza. Però ora vorrei dire la mia. Spesso mi capita di consegnare i bigliettini del Club, tanto che ora devo farmene ristampare altri. Appena una persona manifesta interesse per le mie infradito perenni o per i miei piedi nudi (un poco meno ora che è inverno) gli "ammollo" il bigliettino e magari aggiungo una piccola chiaccherata. Quando porto i finti sandali no, perchè è troppo divertente vedere le facce attonite davanti a un "fenomeno" sconosciuto.
Però poi mi sono chiesto che effetto facesse il forum a un possibile "ignaro di tutto". Mi sono calato nella parte e ho riletto gli interventi più o meno recenti. Cosa ho visto ?
Ho visto disquisizione scientifiche aprofondite e appropriate, ma adatte agli addetti ai lavori. Se facessero lo stesso gli ingegneri calcolando la volta plantare con goniometro e regolo o se gli avvocati iniziassero a parlare per codici, comma ed articoli ? Dio ce ne scampi.
Poi ecco che gli scalzi perenni sbeffeggiano quelli che volenti o nolenti debbono esserlo solo part-time (estremizzo).
Ed ecco l' elenco delle ferite e dei record contro il Generale Inverno.
Infine leggo di inconvenienti sociali da paura, dallo sbeffeggio, al rimbalzo da locali all' impacchettamento e traduzione in questura. A questo punto cosa fa il nostro "ignaro, possibile scalzista" ? Ci fa un elegante gesto dell' ombrello e giura a sè stesso che d' ora in poi userà gli stivali anche sotto la doccia.
Non sarebbe possibile invece dare un' immagine più serena e meno tecnicista dell ' andare scalzi ? Si tratta in fondo di un piacere, non di un obbligo, di una religione o di una tendenza di moda (no questo certo no).
Se poi qualcuno vuole accoppiare il piacere di essere scalzo ad altre sue abitudini ed attività (yoga, vegan etc) fa benissimo ma si tratta solo di fatti suoi non riconducibili alla totalità degli scalzisti. E dato che si tratta di un piacere ognuno può declinarlo come meglio crede.
E poi... ora faccio un discorso antipatico, mi rendo conto, ma ci ho pensato a lungo. Abbiamo tra le nostre fila il grande "Rei la tigre", è un termine affettuoso naturalmente e comunque certe persone ci vogliono per stimolare e spingere gli altri. Ora Rei in 10 anni di attività ha collezionato pochissimi eventi avversi, e tra l' altro di entità minore rispetto alle sue possibilità di reazione ( che davvero invidio). Se dunque un altro nello stesso periodo ha accumulato un mini sequestro negli uffici di un supermercato, una traduzione in questura, più chiamate della polizia, e quant ' altro... non è che c' è un problema di comunicazione ?
Ecco ora mi sono fatto un nemico, ma vabbè mi sembrava giusto esprimere il mio pensiero.
Ovvio che farò io stesso il possibile e mi sono piaciuti gli ultimi interventi che mirano proprio a questa "pulizia" del Forum, nel senso di dare una immagine positiva anche a chi ne sia completamente alieno (ma gli alieni non eravano noi? )
Ora saluto e torno a spada tratta contro l' Epidemia.
Aldo
MI autoquoto per chiarire un concetto che mi era sfuggito : non parlo ovviamente di alcuna censura, ci mancherebbe altro , nè di nascondere fatti sgradevoli, ma di una forma di autodisciplina tendente a valorizzare l' andare scalzi.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Come ci vedono gli altri...
Caro Aldo, come ho raccontato più volte in questi anni, quello che mi salva dal cacciarmi in certe situazioni è che, a causa del famoso manubrio da tre chili sul piede ho saltato a piè pari (in effetti su uno solo, quello sano) la fase "pippe mentali" (oddio se esco scalzo mi arrestano se non vengo prima mangiato dai tirannosauri) e sono passato direttamente a quella "visto che non posso mettere nessuna calzatura causa infortunio, se non esco scalzo a fare la spesa non mangio" senza farmi bloccare dalle fantasie.aldo1953 ha scritto:Abbiamo tra le nostre fila il grande "Rei la tigre", è un termine affettuoso naturalmente e comunque certe persone ci vogliono per stimolare e spingere gli altri. Ora Rei in 10 anni di attività ha collezionato pochissimi eventi avversi, e tra l' altro di entità minore rispetto alle sue possibilità di reazione ( che davvero invidio).
Questo è stato un vantaggio, unito al fatto che, essendo per professione un esperto di comportamento umano e di comunicazione, ho potuto rapidamente mettere a punto una serie di tecniche e comportamenti che ora cerco di insegnare agli altri.
Beh, se tutti gli episodi fossero veri. Ci è sorto qualche dubbio che più che un racconto di un vissuto reale fosse la riproposizione romanzata di fatti accaduti ad alcuni soci nel corso di svariati anni più il racconto, spacciato per vero, della più grande paura che uno scalzista in pieno delirio di pippe mentali può avere. Parlo della traduzione in questura, evento che nessun altro postante ha mai narrato, pur paventandolo nelle sue fantasie.aldo1953 ha scritto:Se dunque un altro nello stesso periodo ha accumulato un mini sequestro negli uffici di un supermercato, una traduzione in questura, più chiamate della polizia, e quant ' altro... non è che c' è un problema di comunicazione ?
Comunque, questo personaggio immaginario è proprio la sintesi della comunicazione sbagliata: atteggiamenti "colpevoli" e "sospetti", un fare sfuggente come se ci si ritenesse colpevoli di qualcosa.
Ora immaginate un tipo scalzo che entra in un supermercato, saluta la guardia giurata con la quale ogni tanto scambia qualche chiacchiera, si fionda tra gli scaffali e fa la spesa normalmente.
Se siete il nuovo direttore, un dubbio che sia un cliente abituale e che gli altri non trovino nulla di strano nel fatto che sia scalzo vi viene.
Questo perché il tipo scalzo in questione, invece di strisciare furtivo lungo i muri come si vergognasse, ha instaurato fin da subito buoni rapporti con il personale.
Fin dalla prima volta, perché c'è stata una prima volta.
Questo è un esempio di buona comunicazione.
Un altro è quello di solidarieggiare con la guardia giurata che avete appena informato dell'art. 187 un attimo prima che cercasse di buttarvi fuori, dando tutta la colpa ai capi che non l'hanno informato. Vi sarete fatto uno strenuo difensore dei vostri diritti.
Eccetera, eccetera.
Andare a prendere il figlio a scuola scalzo tenendosi a debita distanza dagli altri genitori genera pettegolezzi e reazioni negative, farsi "beccare" dagli altri genitori a parlare normalmente con un'insegnante il primo giorno di scuola, rassicura e poi mescolarsi agli altri genitori, genera domande, simpatia ed accettazione.
"Est modus in rebus" sentenzia Orazio (il poeta latino, non il marito di Clarabella ) e saper fare la cosa giusta al momento giusto, senza darsi da fare per far autoavverare le fosche previsioni delle "pippe mentali", aiuta molto.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Come ci vedono gli altri...
PNL a gogò, insomma
Angelica- Numero di messaggi : 379
Età : 36
Data d'iscrizione : 17.09.10
Re: Come ci vedono gli altri...
Non esattamente.Angelica ha scritto:PNL a gogò, insomma
Soprattutto in Italia e negli Stati Uniti c'è il vezzo di prendere qualcosa di scientificamente valido ed intelligente e farne la versione per idioti, aggiungendogli teorie fantasiose, scemenze antiscientifiche e modi per spillare soldi ai gonzi.
La versione per scemi dello scalzismo è l'earthing, quella delle scienze della comunicazione è proprio la programmazione neurolinguistica (PLN), quella del vegetarianesimo (rispettabile pratica millenaria dalle forti connotazioni etiche) si è moltiplicata in diete idiote motivate da teorie altrettanto idiote: fruttanesimo, paleodieta ed, ovviamente, il veganesimo, non a caso dilagante in una nazione dove essere dei creduloni che disdegnano la scienza ed abboccano ad ogni scemenza strampalata non è motivo di vergogna ma di vanto.
Provate a parlare ad un indiano vegetariano di veganesimo e ti guarderò stupito chiedendosi: "Ma è scemo?"
Bene, è quello che penso quando qualcuno mi parla seriamente (non scherzando come te) di PNL.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Come ci vedono gli altri...
Ad Aldo : come altri, anche io ho qualche riserva sulle mirabolanti disavventure del nostro "ospite". Io ormai vado scalzo piuttosto regolarmente da almeno 3 anni e non mi è mai successo nulla di sgradevole, a parte l'ultimo incontro-scontro qui nel forum.
Però mi aggancio a quanto da te detto, per aggiungere questa domanda: a parte le ottime uscite di REI ed i miei tentativi forse poco riusciti di humor, come mai qui si scherza così poco?
Si scherza poco e si drammatizza molto ..... non sarà il caso di invertire la tendenza?
Io ad andare scalzo mi diverto, mi mette anche allegria ... specialmente certi sguardi sorpresi..
Contrariamente ad Aldo non lascio biglietti, soprattutto perchè non ne ho, ma cerco di comunicare: parlo con la gente, specialmente se ho l'impressione che siano un po' perplessi davanti ad un fenomeno strano. Questo tranquillizza, dopodichè, non ci trovano più niente di particolarmente strano ... l'episodio più bello è stato quando dei frequentatori abituali del baretto dove faccio colazione, una mattina in cui io stesso avevo portato il discorso sullo stare scalzi, ha spiegato ad un altro, che non mi conosceva, i motivi di questa mia abitudine (meglio di come l'avrei spiegati io)
A REI: è assurdo voler cercare spiegazioni pseudoscientifiche che non stanno in piedi, ma se qualcuno mi dicesse: " io ho la sensazione che a camminare scalzo, in qualche maniera, attraverso il contatto fisico con la terra, io diventi recettore di una qualche forma di energia benefica che mi fa star meglio e sentire più unito al mondo naturale", ... non ci troverei niente da obiettare, perchè non tutto è razionalità e ci sono certamente "più cose tra il cielo e la terra, di quante la nostra filosofia possa immaginare" ed anche io provo sensazioni del genere quando cammino scalzo nella natura e mi sembra di diventare una specie di fauno.
Lo sbaglio è volerci costruire sopra teorie pseudo scientifiche e pretendere che abbiano lo stesso valore universale delle verità provate ... e poi, soprattutto, arrabbiarsi davanti allo scetticismo del prossimo.
Quando crediamo in qualcosa di un po' "peculiare" (come l'avvento del grande cocomero) o facciamo cose un po' fuori dalla normalità (come andare scalzi), dobbiamo avere quel minimo di realismo e di umorismo da accettare un po' di ironia e qualche scherzosa presa in giro.
Però mi aggancio a quanto da te detto, per aggiungere questa domanda: a parte le ottime uscite di REI ed i miei tentativi forse poco riusciti di humor, come mai qui si scherza così poco?
Si scherza poco e si drammatizza molto ..... non sarà il caso di invertire la tendenza?
Io ad andare scalzo mi diverto, mi mette anche allegria ... specialmente certi sguardi sorpresi..
Contrariamente ad Aldo non lascio biglietti, soprattutto perchè non ne ho, ma cerco di comunicare: parlo con la gente, specialmente se ho l'impressione che siano un po' perplessi davanti ad un fenomeno strano. Questo tranquillizza, dopodichè, non ci trovano più niente di particolarmente strano ... l'episodio più bello è stato quando dei frequentatori abituali del baretto dove faccio colazione, una mattina in cui io stesso avevo portato il discorso sullo stare scalzi, ha spiegato ad un altro, che non mi conosceva, i motivi di questa mia abitudine (meglio di come l'avrei spiegati io)
A REI: è assurdo voler cercare spiegazioni pseudoscientifiche che non stanno in piedi, ma se qualcuno mi dicesse: " io ho la sensazione che a camminare scalzo, in qualche maniera, attraverso il contatto fisico con la terra, io diventi recettore di una qualche forma di energia benefica che mi fa star meglio e sentire più unito al mondo naturale", ... non ci troverei niente da obiettare, perchè non tutto è razionalità e ci sono certamente "più cose tra il cielo e la terra, di quante la nostra filosofia possa immaginare" ed anche io provo sensazioni del genere quando cammino scalzo nella natura e mi sembra di diventare una specie di fauno.
Lo sbaglio è volerci costruire sopra teorie pseudo scientifiche e pretendere che abbiano lo stesso valore universale delle verità provate ... e poi, soprattutto, arrabbiarsi davanti allo scetticismo del prossimo.
Quando crediamo in qualcosa di un po' "peculiare" (come l'avvento del grande cocomero) o facciamo cose un po' fuori dalla normalità (come andare scalzi), dobbiamo avere quel minimo di realismo e di umorismo da accettare un po' di ironia e qualche scherzosa presa in giro.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Come ci vedono gli altri...
Rei ha scritto:Non esattamente.Angelica ha scritto:PNL a gogò, insomma
Soprattutto in Italia e negli Stati Uniti c'è il vezzo di prendere qualcosa di scientificamente valido ed intelligente e farne la versione per idioti, aggiungendogli teorie fantasiose, scemenze antiscientifiche e modi per spillare soldi ai gonzi.
La versione per scemi dello scalzismo è l'earthing, quella delle scienze della comunicazione è proprio la programmazione neurolinguistica (PLN), quella del vegetarianesimo (rispettabile pratica millenaria dalle forti connotazioni etiche) si è moltiplicata in diete idiote motivate da teorie altrettanto idiote: fruttanesimo, paleodieta ed, ovviamente, il veganesimo, non a caso dilagante in una nazione dove essere dei creduloni che disdegnano la scienza ed abboccano ad ogni scemenza strampalata non è motivo di vergogna ma di vanto.
Provate a parlare ad un indiano vegetariano di veganesimo e ti guarderò stupito chiedendosi: "Ma è scemo?"
Bene, è quello che penso quando qualcuno mi parla seriamente (non scherzando come te) di PNL.
Posso chiederti, per non andare off topic, se puoi spiegarmi meglio privatamente? La comunicazione non verbale mi è sempre interessata e avevo iniziato ad appassionarmi alla programmazione neuro linguistica ma devo ammettere di saperne poco. Cos' è che te la fa screditare?
Angelica- Numero di messaggi : 379
Età : 36
Data d'iscrizione : 17.09.10
Re: Come ci vedono gli altri...
Angelica ha scritto:Posso chiederti, per non andare off topic, se puoi spiegarmi meglio privatamente? La comunicazione non verbale mi è sempre interessata e avevo iniziato ad appassionarmi alla programmazione neuro linguistica ma devo ammettere di saperne poco. Cos' è che te la fa screditare?
Andiamo sul semplice. Da Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Programmazione_neuro_linguistica:
La programmazione neurolinguistica non ha validità scientifica ed è considerata una pseudoscienza, priva di riscontri e fondamentalmente erronea. Tali caratteristiche ne fanno un caso di studio nell'insegnamento universitario e professionale, dove viene utilizzato come modello di teoria pseudoscientifica.
La PNL usa alcune basi scientificamente corrette (nozioni di scienza della comunicazione, sociologia, psicologia ed altre branche della scienze che studiano il comportamento umano) per costruirci sopra una sovrastruttura teorica senza nessuna base scientifica che porta a conclusioni strampalate.
Esattamente come le pseudoscienze in generale.
Pensa all'earthing: parte da alcuni fatti scientifici incontrovertibili (andare scalzi fa bene) e ci costruisce sopra una teoria farlocca su flussi di energie misteriose ed elettroni che non si comportano come mamma fisica ci insegna.
Ma questi deliri non cancellano il fatto che andare scalzi faccia bene, come i deliri della PNL non cancellano il fatto che alcune sue parti, quelle copiate di sana pianta dalle scienze vere, funzionino.
Il trucco è proprio lì: ti faccio vedere che alcune cose funzionano, ed anche molto bene, e poi ti porto dove voglio io, a conclusioni deliranti.
Se ti interessa studiare il comportamento della mente o della società umana, vai alle fonti originarie e scegli quale delle molteplici branche della scienza soddisfa le tue esigenze.
A cosa miri?
1) Al miglioramento di te stessa?
2) A curare le altrui menti malate?
3) A studiare le dinamiche di comportamento delle masse per predirle e vendere a caro prezzo queste conclusioni ad aziende che devono lanciare prodotti?
4) A fondare un partito demagogico con cui, manipolando le menti, dominare il mondo?
Ognuno di questi obbiettivi (di cui la PNL dice di avere metodo e soluzione) richiede studi specifici diversi.
Una volta chiarito l'obbiettivo, sarà più facile trovare la giusta branca scientifica che lo soddisfi.
P.s.: quanto al punto 4) ho scoperto che ne ho le capacità e la conoscenza, ma richiede molto impegno e molti sforzi.
Io sono pigro.
Non hai idea di quanti dittatori ci siamo risparmiati perché non avevano voglia di impegnarsi duramente...
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Come ci vedono gli altri...
Tornando a bomba, questo NON è l'atteggiamento standard di chi ci vede scalzi, ma solo di una piccola minoranza:
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Come ci vedono gli altri...
Comunque se li vuoi, non hai che dirlo, ti mando il file.Elan ha scritto:
Contrariamente ad Aldo non lascio biglietti, soprattutto perchè non ne ho, ma cerco di comunicare: parlo con la gente, specialmente se ho l'impressione che siano un po' perplessi davanti ad un fenomeno strano. Questo tranquillizza, dopodichè, non ci trovano più niente di particolarmente strano ... l'episodio più bello è stato quando dei frequentatori abituali del baretto dove faccio colazione, una mattina in cui io stesso avevo portato il discorso sullo stare scalzi, ha spiegato ad un altro, che non mi conosceva, i motivi di questa mia abitudine (meglio di come l'avrei spiegati io)
Elan ha scritto:A REI: è assurdo voler cercare spiegazioni pseudoscientifiche che non stanno in piedi, ma se qualcuno mi dicesse: " io ho la sensazione che a camminare scalzo, in qualche maniera, attraverso il contatto fisico con la terra, io diventi recettore di una qualche forma di energia benefica che mi fa star meglio e sentire più unito al mondo naturale", ... non ci troverei niente da obiettare, perchè non tutto è razionalità e ci sono certamente "più cose tra il cielo e la terra, di quante la nostra filosofia possa immaginare" ed anche io provo sensazioni del genere quando cammino scalzo nella natura e mi sembra di diventare una specie di fauno.
Lo sbaglio è volerci costruire sopra teorie pseudo scientifiche e pretendere che abbiano lo stesso valore universale delle verità provate ... e poi, soprattutto, arrabbiarsi davanti allo scetticismo del prossimo.
Quando crediamo in qualcosa di un po' "peculiare" (come l'avvento del grande cocomero) o facciamo cose un po' fuori dalla normalità (come andare scalzi), dobbiamo avere quel minimo di realismo e di umorismo da accettare un po' di ironia e qualche scherzosa presa in giro.
Assolutamente d'accordo.
Questo è un Forum dove si parla di barefootng, non un' aula universitaria o un congresso scientifico pluridisciplinare, ne' rientra fra gli scopi del Club, di rintuzzare ogni argomentazione poco condivisibile sulla scienza e dintorni e inoltre nessuno ha mai avuto un incarico del genere.
Questa sarebbe opera meritoria nel CICAP
Per cui, vediamo di prendere le cose con un po' di leggerezza e di ironia perché - ve lo dico in segreto - troppa gente è scappata e se tornassero per scrivere i loro perché forse ci sarebbe materia su cui riflettere ...
bfpaul
Questo è un Forum dove si parla di barefootng, non un' aula universitaria o un congresso scientifico pluridisciplinare, ne' rientra fra gli scopi del Club, di rintuzzare ogni argomentazione poco condivisibile sulla scienza e dintorni e inoltre nessuno ha mai avuto un incarico del genere.
Questa sarebbe opera meritoria nel CICAP
Per cui, vediamo di prendere le cose con un po' di leggerezza e di ironia perché - ve lo dico in segreto - troppa gente è scappata e se tornassero per scrivere i loro perché forse ci sarebbe materia su cui riflettere ...
bfpaul
Re: Come ci vedono gli altri...
Assolutamente d'accordo con cosa? mi sembra che non siamo affatto d'accordo.
Io contesto chi viene qui a predicare pseudoverità e poi non accetta critiche serie o scherzose, tu invece contesti chi confuta, con argomenti rigorosi tali pseudoverità. Per te (e non solo per te), sembra che i primi siano le vittime ed i secondi i provocatori.
Quelli che se ne sono andati, hanno fatto la loro scelta. Punto ... io non gli dedicherei più altre considerazioni lacrimevoli.
L'unica cosa sulla quale forse siamo d'accordo è che si potrebbe mantenere ogni discussione su livelli più leggeri e che tutti dovrebbero evitare di prendersi troppo sul serio e di offendersi con troppa facilità.
Io contesto chi viene qui a predicare pseudoverità e poi non accetta critiche serie o scherzose, tu invece contesti chi confuta, con argomenti rigorosi tali pseudoverità. Per te (e non solo per te), sembra che i primi siano le vittime ed i secondi i provocatori.
Quelli che se ne sono andati, hanno fatto la loro scelta. Punto ... io non gli dedicherei più altre considerazioni lacrimevoli.
L'unica cosa sulla quale forse siamo d'accordo è che si potrebbe mantenere ogni discussione su livelli più leggeri e che tutti dovrebbero evitare di prendersi troppo sul serio e di offendersi con troppa facilità.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Come ci vedono gli altri...
Scusa Rei, chi è andato a prendere i figli a scuola mettendosi in disparte? Mi sono perso qualche post di qualcuno che ha figli o è frutto della tua fantasia? Se si linka il post dove c' è scritto che qualcuno l'ha fatto
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Come ci vedono gli altri...
Sono d'accordo con quanto diceva Alexey.Elan ha scritto:Assolutamente d'accordo con cosa? mi sembra che non siamo affatto d'accordo.
Elan ha scritto:Io contesto chi viene qui a predicare pseudoverità e poi non accetta critiche serie o scherzose, tu invece contesti chi confuta, con argomenti rigorosi tali pseudoverità. Per te (e non solo per te), sembra che i primi siano le vittime ed i secondi i provocatori.
Non è così.
Io ho una formazione scientifica e non devo certo scoprire oggi come si fa la scienza e quali sono i suoi principi.
Dico solo che chiunque ha diritto di dire qui le sue idee purchè attinenti ai nostri temi e anche se dice assurdità in questo o in altri campi. Spetterà a noi discutere senza salire a toni alti, come giustamente dici più sotto.
Lo dico in chiaro, io non sostengo le idee strane, sostengo che possono essere espresse e che dobbiamo discutere non cedendo mai all'impulso, anche se provocati.
Io ho una formazione scientifica e non devo certo scoprire oggi come si fa la scienza e quali sono i suoi principi.
Dico solo che chiunque ha diritto di dire qui le sue idee purchè attinenti ai nostri temi e anche se dice assurdità in questo o in altri campi. Spetterà a noi discutere senza salire a toni alti, come giustamente dici più sotto.
Lo dico in chiaro, io non sostengo le idee strane, sostengo che possono essere espresse e che dobbiamo discutere non cedendo mai all'impulso, anche se provocati.
Elan ha scritto:Quelli che se ne sono andati, hanno fatto la loro scelta. Punto ... io non gli dedicherei più altre considerazioni lacrimevoli.
Non mi metto a piangere, però se io dicessi una cosa del genere qualcuno mi farebbe il processo affermando che non voglio approfondire le questioni.
Sarà il caso di domandarsi perché, mi pare.
Ci sono quelli che hanno fatto la scelta di andarsene perché hanno sbagliato Forum, ma ci sono anche quelli che sono stati contestati sonoramente. (beninteso, non che non ci fossero ragioni)
Secondo me è il caso di riflettere su queste considerazioni perché corriamo seriamente il rischio di essere giudicati poco amichevoli.
Sarà il caso di domandarsi perché, mi pare.
Ci sono quelli che hanno fatto la scelta di andarsene perché hanno sbagliato Forum, ma ci sono anche quelli che sono stati contestati sonoramente. (beninteso, non che non ci fossero ragioni)
Secondo me è il caso di riflettere su queste considerazioni perché corriamo seriamente il rischio di essere giudicati poco amichevoli.
Elan ha scritto:L'unica cosa sulla quale forse siamo d'accordo è che si potrebbe mantenere ogni discussione su livelli più leggeri e che tutti dovrebbero evitare di prendersi troppo sul serio e di offendersi con troppa facilità.
E su questo siamo perfettamente d'accordo.
bfpaul
Re: Come ci vedono gli altri...
Se da queste piccole crisi riusciamo a trarre qualche insegnamento e ne usciamo tutti un po' migliorati e più consapevoli e comprensivi verso le posizioni altrui, direi che non ci saremo fatti cattivo sangue per niente.
Per questo penso che queste chiacchierate pacate post-ciclone, a cui stanno partecipando anche iscritti che non si sono voluti esprimere a caldo, siano un bene ... molto meglio che dimenticare facendo finta di niente.
Per questo penso che queste chiacchierate pacate post-ciclone, a cui stanno partecipando anche iscritti che non si sono voluti esprimere a caldo, siano un bene ... molto meglio che dimenticare facendo finta di niente.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Come ci vedono gli altri...
Era un esempio negativo immaginario in contrapposizione all'altrettanto immaginario esempio positivo.Alexey ha scritto:Scusa Rei, chi è andato a prendere i figli a scuola mettendosi in disparte? Mi sono perso qualche post di qualcuno che ha figli o è frutto della tua fantasia? Se si linka il post dove c' è scritto che qualcuno l'ha fatto
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
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