Farsi conoscere... come ?
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bfpaul
ALEBO
Marc_63
Grand Choeur
aldo1953
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Farsi conoscere... come ?
Lucignolo insisteva molto sul farsi vedere, sempre e comunque. Ciò va sicuramente bene ma cozza contro alcune situazioni : persona che per lavoro o altro non può farlo se non raramente, persona fortemente osteggiata a livello famigliare, tanto per fare due esempi. Inoltre essendo noi così pochi alla fine si tratta solo di una pubblicità personale. Due esempi pratici, questa mattina ho fatto la solita spesa scalza settimanale presso il solito market, ovviamente nessun problema, così mi conoscono e così mi accettano e se un cliente nuovo mi guarda male... chissene... Però settimana scorsa in un bancomat di quelli chiusi, con due postazioni, è entrata una giovane donna e credo che sia ancora là a raccogliere occhi e mascella. E aveva ragione ! Sì perchè certo non sapeva nulla di scalzismo, nemmeno che esistesse. io stesso dopo avere pensato di esser matto e di avere desideri insani per anni , ho scoperto il Club per puro caso.
Occorre a mio parere uscire un po' dal terreno degli addetti ai lavori, magari nei luoghi e momenti più favorevoli e a livello non di singolo ma di associazione.
Per esempio a Settembre si tiene a Canzo (provincia di Como) la Biofera, una fiera del bio interpretato in tutte le salse, dall' abbigliamento, al cibo, alle medicine alternative. Ora già mi pare di vedere bocche che si storcono : "Scusa ma cosa c' entriamo noi ? "
Forse poco, ma certo l' andare scalzi è la forma più "bio" che ci sia. Due anni fa ci andai, ovviamente scalzo, c' erano migliaia di persone, e, assicuro, non tutti fanatici salutisti. Ci incontrai un libraio scalzista che conosceva il Club pur non avendo alcun interesse ad esso, evidentemente stava bene da solo. Ma soprattutto vidi un sacco di persone interessate genericamente al vivere meglio e più in salute. OK qui si potrebbe aprire un fiume di obiezioni e discussioni. So bene che il "bio" è un enorme business dove a volte poco c' è di genuino e purtroppo c' è chi se ne approfitta (non fatemi parlare... anche nel mio campo....), però come diceva qualcuno : non importa il colore del gatto, basta che prenda il topo.
Certo affittare uno spazio è solo un sogno improponibile per i costi e l' impegno, però essere presenti come semplici cittadini (scalzi) costerebbe solo il biglietto d' ingresso. E se fossimo in un gruppetto, magari con le magliette, potrebbe essere una bella pubblicità. Lì vicino tra l' altro conosco un B & B assolutamente BF friendly. E' solo un esempio, ma è certo che utilizzare anche mezzi non ufficiali potrebbe aiutare.
Occorre a mio parere uscire un po' dal terreno degli addetti ai lavori, magari nei luoghi e momenti più favorevoli e a livello non di singolo ma di associazione.
Per esempio a Settembre si tiene a Canzo (provincia di Como) la Biofera, una fiera del bio interpretato in tutte le salse, dall' abbigliamento, al cibo, alle medicine alternative. Ora già mi pare di vedere bocche che si storcono : "Scusa ma cosa c' entriamo noi ? "
Forse poco, ma certo l' andare scalzi è la forma più "bio" che ci sia. Due anni fa ci andai, ovviamente scalzo, c' erano migliaia di persone, e, assicuro, non tutti fanatici salutisti. Ci incontrai un libraio scalzista che conosceva il Club pur non avendo alcun interesse ad esso, evidentemente stava bene da solo. Ma soprattutto vidi un sacco di persone interessate genericamente al vivere meglio e più in salute. OK qui si potrebbe aprire un fiume di obiezioni e discussioni. So bene che il "bio" è un enorme business dove a volte poco c' è di genuino e purtroppo c' è chi se ne approfitta (non fatemi parlare... anche nel mio campo....), però come diceva qualcuno : non importa il colore del gatto, basta che prenda il topo.
Certo affittare uno spazio è solo un sogno improponibile per i costi e l' impegno, però essere presenti come semplici cittadini (scalzi) costerebbe solo il biglietto d' ingresso. E se fossimo in un gruppetto, magari con le magliette, potrebbe essere una bella pubblicità. Lì vicino tra l' altro conosco un B & B assolutamente BF friendly. E' solo un esempio, ma è certo che utilizzare anche mezzi non ufficiali potrebbe aiutare.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Farsi conoscere... come ?
Una mia cliente produce e vende in vari mercatini prodotti naturali (olii, saponi, profumi). Una volta che avesse un mercato vicino a qui penso non mi negherebbe appoggiarmi al suo banco per mettere in mostra opuscoli o altro materiale ed essere presente anch'io per qualche ora.
Paolo, che dici? Inizio a tastare il terreno (sperando che non sia ghiaioso)?
Paolo, che dici? Inizio a tastare il terreno (sperando che non sia ghiaioso)?
Re: Farsi conoscere... come ?
Sono più che d'accordo con te Aldo.
Lo scopo del Club, ma l'ho detto anche in altre occasioni, non è quello di compiacere se stesso, ma è quello di proiettare all'esterno, di diffondere fra la gente la cultura barefooting, così come previsto dallo Statuto, e nei modi previsti dallo Statuto stesso. In questo si comprende anche la possibilità di collaborare con Associazioni e gruppi che perseguono fini simili.
Ora, non dobbiamo avere paura che la vicinanza e la collaborazione con altre realtà associative possa, in un certo qual modo, "contaminarci".
Sta di fatto che se perseguiamo questa chiusura, questo riversare su di noi, e solo su di noi, i benefici e i potenziali benefici delle nostre iniziative, rischiamo di implodere in maniera molto pericolosa. Dobbiamo darci tutti una mossa e cercare di impostare una nuova direzione di marcia, altrimenti ci ritroveremo, se ci ritroveremo, a discutere e a lamentare gli stessi problemi di oggi anche tra 10 anni. Lo so che si tratta di un cammino faticoso, ma se non lo iniziamo non lo porteremo mai a termine.
Ben inteso, il Direttivo può fare la sua parte, ma questa scelta comporta la collaborazione e l'appoggio di tutti; perché non basta che il Direttivo si muova nella direzione giusta, approvi certe linee di condotta e certe iniziative, se poi non c'è nessuno dei nostri soci che si rende disponibile per realizzarle.
Lo scopo del Club, ma l'ho detto anche in altre occasioni, non è quello di compiacere se stesso, ma è quello di proiettare all'esterno, di diffondere fra la gente la cultura barefooting, così come previsto dallo Statuto, e nei modi previsti dallo Statuto stesso. In questo si comprende anche la possibilità di collaborare con Associazioni e gruppi che perseguono fini simili.
Ora, non dobbiamo avere paura che la vicinanza e la collaborazione con altre realtà associative possa, in un certo qual modo, "contaminarci".
Sta di fatto che se perseguiamo questa chiusura, questo riversare su di noi, e solo su di noi, i benefici e i potenziali benefici delle nostre iniziative, rischiamo di implodere in maniera molto pericolosa. Dobbiamo darci tutti una mossa e cercare di impostare una nuova direzione di marcia, altrimenti ci ritroveremo, se ci ritroveremo, a discutere e a lamentare gli stessi problemi di oggi anche tra 10 anni. Lo so che si tratta di un cammino faticoso, ma se non lo iniziamo non lo porteremo mai a termine.
Ben inteso, il Direttivo può fare la sua parte, ma questa scelta comporta la collaborazione e l'appoggio di tutti; perché non basta che il Direttivo si muova nella direzione giusta, approvi certe linee di condotta e certe iniziative, se poi non c'è nessuno dei nostri soci che si rende disponibile per realizzarle.
Re: Farsi conoscere... come ?
E' necessario farsi conoscere, e far sì che più persone camminino scalze . Bisogna però che ci ricordiamo sempre che per quanti sforzi possiamo fare saremo sempre una minoranza non solo in Italia ma anche in altri paesi europei e non. Per quanto mi rigurda la cosa più importante è che chi ci guarda capisca che non siamo fuori di testa. Siamo semplicemente persone con la voglia di camminare senza le calzature che opprimono il piede.
ALEBO- Numero di messaggi : 527
Data d'iscrizione : 26.01.09
Re: Farsi conoscere... come ?
Alebo ha scritto:E' necessario farsi conoscere, e far sì che più persone camminino scalze . Bisogna però che ci ricordiamo sempre che per quanti sforzi possiamo fare saremo sempre una minoranza non solo in Italia ma anche in altri paesi europei e non. Per quanto mi rigurda la cosa più importante è che chi ci guarda capisca che non siamo fuori di testa. Siamo semplicemente persone con la voglia di camminare senza le calzature che opprimono il piede.
Caro Alebo, sei perfettamente in linea con gli scopi del Club; ma il senso della nostra Associazione, non è tanto quello di fare proseliti; quanto di informare il più possibile i "calzati" che noi abbiamo deciso di fare una scelta che ha alla base delle ragioni serie; non un capriccio e non alcuna forma di demenza o pazzia.
Ma, detto tra noi .... Ti pare poco quello che desideri (e che poi desideriamo tutti quanti) ? Credi che per vedere soddisfatta l'esigenza che hai evidenziato, non ci voglia fatica, impegno, organizzazione, perseveranza, partecipazione ? Ho già detto che sarà un cammino lungo e difficile, ma, se ci impegniamo, facendo ciascuno la sua parte, alla fine, qualche risultato positivo lo otterremo di certo.
Re: Farsi conoscere... come ?
Certo.Grand Choeur ha scritto:Una mia cliente produce e vende in vari mercatini prodotti naturali (olii, saponi, profumi). Una volta che avesse un mercato vicino a qui penso non mi negherebbe appoggiarmi al suo banco per mettere in mostra opuscoli o altro materiale ed essere presente anch'io per qualche ora.
Paolo, che dici? Inizio a tastare il terreno (sperando che non sia ghiaioso)?
Preparati un'uscita con diverse persone, poi chiedi se ti fa un'intervista.
Se è interessata, portala in giro col gruppo per posti facili e belli, ma ad una condizione: che sia scalza durante l'intervista.
Nell'intervista fai sapere che esistiamo e che andare scalzi è facile e salutare. Ma poi, la parola non ti manca ..
bfpaul
Re: Farsi conoscere... come ?
Ciao Aldo,
mi piacerebbe proprio fare un giro a Canzo, mi vengono in mente i tempi in cui da ragazzo partivo in moto da Milano per andare a Canzo e dintorni con gli amici.
Che poi si "Bio" o non per me non fa differenza, non voglio tornare sull' argomento, per carità, ma il buono e il meno buono si trovano dappertutto, quello che a noi interessa è dare visbilità al Club.
Uno dei fondatori (transfuga), ha raccolto molte adesioni di nostri ex soci proprio grazie a mostre, fiere, convegni, etc.
Questa volta, anzichè con 2 ruote ci verrei con i 2 piedi che fanno parte della fornitura standard di madre natura.
Tienimi/ci informati sull' iniziativa.
ciao
Valerio
mi piacerebbe proprio fare un giro a Canzo, mi vengono in mente i tempi in cui da ragazzo partivo in moto da Milano per andare a Canzo e dintorni con gli amici.
Che poi si "Bio" o non per me non fa differenza, non voglio tornare sull' argomento, per carità, ma il buono e il meno buono si trovano dappertutto, quello che a noi interessa è dare visbilità al Club.
Uno dei fondatori (transfuga), ha raccolto molte adesioni di nostri ex soci proprio grazie a mostre, fiere, convegni, etc.
Questa volta, anzichè con 2 ruote ci verrei con i 2 piedi che fanno parte della fornitura standard di madre natura.
Tienimi/ci informati sull' iniziativa.
ciao
Valerio
tarzone- past President del Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 348
Età : 68
Data d'iscrizione : 05.01.08
Re: Farsi conoscere... come ?
Premetto che mi sento in debito sull'argomento.
Non solo non ho mai fatto niente per promuovere attivamente il “barefooting” ma ero ben contento quando riuscivo a passare, almeno apparentemente, inosservato….
Il primo passo (scalzo) in avanti , mi dico, dovrebbe essere cercare di sdoganare la mia attività presso amici e conoscenti trasformandolo da vizio privato a pubblica virtù (o qualcosa del genere). E suggerire anche a qualcuno di provare. A questo punto si affaccia un retro-pensiero , forse, un po’ cattivello. Avendo letto tanti post non ricordo nessuno che abbia raccontato di avere “convertito” un familiare, un parente, un amico, un collega … Benissimo le piste sensoriali, la promozione presso le associazioni “naturofile”, perché no anche la partecipazione scalza a camminate e corse collettive e chi più ne ha più ne metta … ma possibile che il nostro esempio non abbia mai spinto proprio chi ci sta più vicino a seguire i nostri passi? C’è qualcuno che ha invece un esempio positivo da proporci ?
Non solo non ho mai fatto niente per promuovere attivamente il “barefooting” ma ero ben contento quando riuscivo a passare, almeno apparentemente, inosservato….
Il primo passo (scalzo) in avanti , mi dico, dovrebbe essere cercare di sdoganare la mia attività presso amici e conoscenti trasformandolo da vizio privato a pubblica virtù (o qualcosa del genere). E suggerire anche a qualcuno di provare. A questo punto si affaccia un retro-pensiero , forse, un po’ cattivello. Avendo letto tanti post non ricordo nessuno che abbia raccontato di avere “convertito” un familiare, un parente, un amico, un collega … Benissimo le piste sensoriali, la promozione presso le associazioni “naturofile”, perché no anche la partecipazione scalza a camminate e corse collettive e chi più ne ha più ne metta … ma possibile che il nostro esempio non abbia mai spinto proprio chi ci sta più vicino a seguire i nostri passi? C’è qualcuno che ha invece un esempio positivo da proporci ?
Appleseed- Vicepresidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 879
Data d'iscrizione : 01.08.13
Re: Farsi conoscere... come ?
Apleseed ha scritto:Premetto che mi sento in debito sull'argomento.
Non solo non ho mai fatto niente per promuovere attivamente il “barefooting” ma ero ben contento quando riuscivo a passare, almeno apparentemente, inosservato….
Il primo passo (scalzo) in avanti , mi dico, dovrebbe essere cercare di sdoganare la mia attività presso amici e conoscenti trasformandolo da vizio privato a pubblica virtù (o qualcosa del genere). E suggerire anche a qualcuno di provare. A questo punto si affaccia un retro-pensiero , forse, un po’ cattivello. Avendo letto tanti post non ricordo nessuno che abbia raccontato di avere “convertito” un familiare, un parente, un amico, un collega … Benissimo le piste sensoriali, la promozione presso le associazioni “naturofile”, perché no anche la partecipazione scalza a camminate e corse collettive e chi più ne ha più ne metta … ma possibile che il nostro esempio non abbia mai spinto proprio chi ci sta più vicino a seguire i nostri passi? C’è qualcuno che ha invece un esempio positivo da proporci ?
Amico mio .. non sai che "Nemo propheta (o profeta) in patria" ? (Nessuno è profeta nella propria patria).
Re: Farsi conoscere... come ?
Oooops!Grand Choeur ha scritto:Ma è una commerciante, non una giornalista.
Ok, vale per quando troverai una giornalista.
Ma se la commerciante camminerà scalza, fai foto di lei e del gruppo che camminerà con lei e con te ..
Se hai la decalcomania, puoi chiederle se la può mettere in vista nel suo esercizio commerciale, insomma una soluzione per diventare più presenti in moltisime occasioni si può trovare.
bfpaul
Ma se la commerciante camminerà scalza, fai foto di lei e del gruppo che camminerà con lei e con te ..
Se hai la decalcomania, puoi chiederle se la può mettere in vista nel suo esercizio commerciale, insomma una soluzione per diventare più presenti in moltisime occasioni si può trovare.
bfpaul
Re: Farsi conoscere... come ?
Concordo con Aldo al 200%!! Sabato sono andato con mia moglie al festival dell'oriente a Milano, un evento molto barefoot friendly ovviamente. C'erano alcuni praticanti di arti marziali e altre discipline che oltre a stare scalzi sul parco, ci giravano anche liberamente per la fiera. Ovviamente alle fiere c' è di tutto, dalla cosa seria alla cavolata pazzesca, ma il punto è quello di trovare mezzi per una più facile diffusione, e levarci noi stessi dall'autocondizionamento. A dir la verità, avevo pensato di chiedere se potevo portare dei biglietti da visita per un eventuale interessato, ma poi ho lasciato perdere per evitare "polemiche" stereotipate tipo "a noi non frega del santone yogi che va scalzo".,. Come ha detto Aldo, non bisogna farne di tutta l'erba un fascio e battere dove si è più verosimili all'inizio, voi andreste a proporre lo scalzismo prima ad un raduno della lega o ad un evento di arti marziali o ad una fiera sulla salute? Detto questo noi non dobbiamo convincere il calzato ad andar scalzo, ma il barefooter ignarus ad uscire allo scoperto
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Farsi conoscere... come ?
Bfpaul ha scritto:Ma se la commerciante camminerà scalza, fai foto di lei e del gruppo che camminerà con lei e con te ..
Permettimi Paolo, ma non mi trova molto d'accordo che, nel caso di una ripresa, di un'intervista o quant'altro, il giornalista o la giornalista debbano stare scalzi.
Primo perché potrebbe sembrare che l'intervistatore possa essere di parte, mentre è meglio mostrare la figura di un professionista che si limita a fornire una informazione "indipendente", al di sopra delle parti (che è questo soprattutto che da credibilità), secondo perché potremmo passare per "pazzi" che vanno "assecondati" (anche dall'intervistatore), terzo perché potremmo creare imbarazzo nel/lla giornalista, e quindi una certa tensione emotiva che potrebbe andare a discapito della qualità del lavoro che svolge, soprattutto se non è un "giornalista con anni di carriera alle spalle e non specializzato nel riportare situazioni particolari come queste.
Le foto, facciamole pure, ma con molta attenzione, evitando di enfatizzare "sui piedi nudi"; meglio foto d'insieme che presentino la circostanza in generale. L'attenzione del fotografo, dev'essere portata sull'evento, che, come tale, conterrà una serie di elementi; ed è proprio l'insieme degli elementi che, raccolti in una immagine, deve mostrare le caratteristiche e le ragioni dell'evento stesso. Del resto sappiamo perfettamente, e non c'è bisogno che lo dica io, che le immagini che ritraggono piedi nudi in particolare possono suscitare reazioni molto differenti da quelle che noi auspichiamo.
Io non voglio passare per un "rompi ...", ma, svolgendo la professione di grafico di immagine aziendale, vorrei solo richiamare sul rischio che si corre quando si trascurano elementi che possono apparire secondari, ma che hanno una loro rilevanza vitale nella comunicazione.
Re: Farsi conoscere... come ?
Marc_63 ha scritto:Bfpaul ha scritto:Ma se la commerciante camminerà scalza, fai foto di lei e del gruppo che camminerà con lei e con te ..
Permettimi Paolo, ma non mi trova molto d'accordo che, nel caso di una ripresa, di un'intervista o quant'altro, il giornalista o la giornalista debbano stare scalzi.
Primo perché potrebbe sembrare che l'intervistatore possa essere di parte, mentre è meglio mostrare la figura di un professionista che si limita a fornire una informazione "indipendente", al di sopra delle parti (che è questo soprattutto che da credibilità), secondo perché potremmo passare per "pazzi" che vanno "assecondati" (anche dall'intervistatore), terzo perché potremmo creare imbarazzo nel/lla giornalista, e quindi una certa tensione emotiva che potrebbe andare a discapito della qualità del lavoro che svolge, soprattutto se non è un "giornalista con anni di carriera alle spalle e non specializzato nel riportare situazioni particolari come queste.
Le foto, facciamole pure, ma con molta attenzione, evitando di enfatizzare "sui piedi nudi"; meglio foto d'insieme che presentino la circostanza in generale. L'attenzione del fotografo, dev'essere portata sull'evento, che, come tale, conterrà una serie di elementi; ed è proprio l'insieme degli elementi che, raccolti in una immagine, deve mostrare le caratteristiche e le ragioni dell'evento stesso. Del resto sappiamo perfettamente, e non c'è bisogno che lo dica io, che le immagini che ritraggono piedi nudi in particolare possono suscitare reazioni molto differenti da quelle che noi auspichiamo.
Io non voglio passare per un "rompi ...", ma, svolgendo la professione di grafico di immagine aziendale, vorrei solo richiamare sul rischio che si corre quando si trascurano elementi che possono apparire secondari, ma che hanno una loro rilevanza vitale nella comunicazione.
Ho fatto mio l'invito di Frazine nel suo libro sul barefooting ( http://www.nati-scalzi.org/barefoot-hikers.html ) e so bene che una cosa è proporre ciò ad un/a giornalista americano/a ed altro è farlo con uno/a italiano/a.
Però anche in Italia, quando l'ho proposto, la giornalista del TG5 ha accettato, come è riportato nel sito alla pagina http://www.nati-scalzi.org/rm_11_01.html
Quindi ci sono speranze.
Naturalmente, bisogna fare prima gli accordi e si capisce che fai l'intervista o se il/la giornalista si rifiuta, potresti non farla. Cosa è più importante?
Ciascuno valuterà secondo buonsenso, credo.
Circa le fotografie, se ci vengono inviate foto che ledono la privacy o che non si ha l'autorizzazione a pubblicare, nel sito non vengono pubblicate e nel Forum dovrebbero essere cancellate dai Moderatori.
Avercene, comunque!
bfpaul
Però anche in Italia, quando l'ho proposto, la giornalista del TG5 ha accettato, come è riportato nel sito alla pagina http://www.nati-scalzi.org/rm_11_01.html
Quindi ci sono speranze.
Naturalmente, bisogna fare prima gli accordi e si capisce che fai l'intervista o se il/la giornalista si rifiuta, potresti non farla. Cosa è più importante?
Ciascuno valuterà secondo buonsenso, credo.
Circa le fotografie, se ci vengono inviate foto che ledono la privacy o che non si ha l'autorizzazione a pubblicare, nel sito non vengono pubblicate e nel Forum dovrebbero essere cancellate dai Moderatori.
Avercene, comunque!
bfpaul
Re: Farsi conoscere... come ?
Ma quando il piede nudo sarà considerato normale ? Scusate, forse sono stanco in questo momento di brevissima sosta dal lavoro, ma non ci spero proprio più.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Farsi conoscere... come ?
Bfpaul ha scritto:Ho fatto mio l'invito di Frazine nel suo libro sul barefooting ( http://www.nati-scalzi.org/barefoot-hikers.html ) e so bene che una cosa è proporre ciò ad un/a giornalista americano/a ed altro è farlo con uno/a italiano/a.
Però anche in Italia, quando l'ho proposto, la giornalista del TG5 ha accettato, come è riportato nel sito alla pagina http://www.nati-scalzi.org/rm_11_01.html
Quindi ci sono speranze.
Naturalmente, bisogna fare prima gli accordi e si capisce che fai l'intervista o se il/la giornalista si rifiuta, potresti non farla. Cosa è più importante?
Ciascuno valuterà secondo buonsenso, credo.
A parte il fatto che non è da sottovalutare ciò che hai posto in evidenza tu, cioé la differenza di mentalità tra un giornalista americano e uno italiano (ma perché sono i due popoli che hanno una mentalità differente), resta il fatto che, per lo meno qui da noi, che è la cosa che ci interessa di più, un video o un'intervista con documentazione fotografica, che riprendesse l'intervistatore/trice a piedi nudi, passerebbe per un video di promozione o di propaganda. Tutta la propaganda politica e multicolore che si sta facendo da anni in Italia è servita forse a portarci fuori dalla crisi ? No ! La gente non ha bisogno di altra propaganda, ha bisogno di ricevere informazione, un'informazione seria, non di parte, equilibrata ... credibile.
Nelle poche occasioni che avremo di essere intervistati o ripresi lasciamo a ciascuno il proprio ruolo : al barefooter quello di barefooter, al giornalista quello del giornalista. Confondere i ruoli, secondo me, porta ad ingenerare confusione e quindi a sbiadire notevolmente le tinte di un messaggio "forte e chiaro" che vogliamo lanciare.
Poi, far anche solo sospettare che noi si possa porre un ricatto al giornalista : "O sei scalzo o l'intervista non la fai " è quanto di più improduttivo si possa immaginare; del resto cosa ci interessa di più : i piedi nudi del giornalista o della giornalista o il fatto che si parli delle nostre iniziative culturali e pratiche ?
Io neppure lo proporrei al/alla giornalista di svolgere l'intervista a piedi nudi. Rendiamoci conto che qui in Italia, nel contesto socio/culturale dove viviamo e col quale dobbiamo fare i conti, il più delle volte, le "americanate" o risultano inefficaci o sortiscono l'effetto contrario.
Aldo, giustamente si chiesto :
Caro Aldo, se non cambiamo noi mentalità, è impossibile pretendere che la cambino gli altri.Ma quando il piede nudo sarà considerato normale ? Scusate, forse sono stanco in questo momento di brevissima sosta dal lavoro, ma non ci spero proprio più.
Abbiamo visto che certe cose, proposte e riproposte in passato, non hanno portato a nessun risultato, ebbene, continuiamo a proporle e a riproporle senza pensare a qualcosa di nuovo e di diverso o a proporle in nuova veste.
Ho invitato più volte tutti i soci, ordinari e aggregati, utenti del forum, a formulare, senza timore, idee su come uscire dallo stagno in cui ci troviamo. Possibile che nessuno abbia idee ? Non ci credo ! Possibile che idee e proposte debbano venire sempre e solo dal Direttivo ? Il nostro Club non è del Direttivo, è di tutti coloro che vi partecipano a vario titolo; semmai poi, il Direttivo può fare una sintesi, coordinare le iniziative, perfezionare certe sfaccettature; ma non può essere il solo a “produrre idee e progetti”. Se lo è stato sino al recente passato, oggi, più di ieri ha necessità di nuova linfa, di suggerimenti, di sperimentare nuove esperienze e nuove strade; ma questo non lo può fare senza il giusto apporto dei soci.
L'ho già detto e lo ripeto : se non ci rimbocchiamo tutti le maniche, signori miei, tra 10 anni saremo ancora qui a piangerci addosso.
Re: Farsi conoscere... come ?
L'idea dei giornali è buona, non possiamo scrivere alle varie riviste se vogliono fare un articolo? L'anno scorso avevano fatto quello su max, potremmo provare con altre riviste...
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Farsi conoscere... come ?
Io non vedrei così male un giornalista scalzo. La cosa potrebbe essere impostata così: si propone di stare scalzo anche l'intervistatore; se non accetta, facciamo comunque l'intervista; se accetta, lo portiamo a fare un breve giro con noi per sperimentare. Poi avviene l'intervista. L'articolo potrebbe essere così arricchito anche dalle impressioni personali del/della giornalista, del tipo: "Ho chiesto di poter fare una intervista a questo gruppo di persone che vanne scalze e mi è stato proposto di provare. Da questo sono scaturite queste mie impressioni...". In questo modo non è propaganda ma, anzi, viene alla luce la serietà di un/una giornalista intelligente che ha voluto informarsi approfonditamente, anche sperimentando di persona, su quello che il nostro gruppo propone.
Re: Farsi conoscere... come ?
Però attenzione alle trappole dei giornalisti che ci vogliono stereotipare ed inquadrare in una certa categoria, sono molto furbi a strumentalizzare ogni singola parola che si dice. Sulla rivista occorre slegare l'andar scalzi dallo stereotipo, cosa che in base all'esperienza precedente, tenteranno di fare sicuramente. Poi le fiere sono anche importanti come diceva Aldo, si entra e ci si porta i biglietti da visita. Abbiamo bisogno che il barefooter latente riesca a sbocciare, perché finché saremo in quattro gatti non andremo da nessuna parte. Andare scalzi piace a moltissime persone, bisogna trovare i mezzi giusti però per convincerli che per strada è sicuro e piacevole. Se lo fanno in pochi è difficile farlo accettare, al più si può tollerare l'eccentrico, ma non vuol dire essere veramente capiti e apprezzati. Da dove si inizia? Gli spunti ci sono, es. Fiera del bio, arti marziali, yoga..., ambienti già più barefoot friendly (se tra un po non vediamo nemmeno più scalzi a yoga come possiamo pretendere che ci vada il fighetto milanese in giro per la città?)... , fitness, pilates, ecc...chi pratica certe discipline ha già secondo me un barefooter inside, poi parallelamente si coinvolgono tutti. Non dimentichiamo che alle fiere ci va anche il "fighetto", li si può anche presentare come "trendy"
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Farsi conoscere... come ?
Se proponiamo qualcosa bisogna anche accettarne i rischi. Non possiamo prevedere tutto.
Re: Farsi conoscere... come ?
Sabato e domenica la mercataia di cui dicevo prima sarà qui a Piombino. Vorrei mettere qualche volantino esplicativo (Marc_63 ne ha una bozza) ed essere lì presente per qualche ora. Che faccio, chiedo?
Re: Farsi conoscere... come ?
Gran Choeur ha scritto:Sabato e domenica la mercataia di cui dicevo prima sarà qui a Piombino. Vorrei mettere qualche volantino esplicativo (Marc_63 ne ha una bozza) ed essere lì presente per qualche ora. Che faccio, chiedo?
Il pieghevole che mi hai dato va più che bene. Magari andrebbe un po' sintetizzato e presentato in una veste grafica allettante. Io ci sto lavorando. Tuttavia. essendo i tempi ristretti, direi che potresti anche provare ... è un mio parere personale e non mi esprimo a nome del Direttivo.
Del resto, ogni occasione lasciata è persa. Magari non appena avremo la possibilità di poter studiare alcuni elementi con un certo anticipo, lo faremo senz'altro e con più attenzione.
Re: Farsi conoscere... come ?
Io farei così: se nel frattempo il Direttivo ce la fa a scambiarsi qualche mail e a darmi l'autorizzazione, metto il logo sull'opuscolo (Marc, puoi girare tu la mail con il testo in visione?). Se non si fa in tempo, lo lascio com'è e ci faccio una giratina a titolo personale. Naturalmente ho sempre i soliti bigliettini in tasca. Scusate se arrivo con i tempi un po' stretti ma solo ieri mi sono ricordato che ha una pagina FB e ho visto un post dove dice dove e quando mette il suo banco.
Re: Farsi conoscere... come ?
Grand Choeur ha scritto:Io farei così: se nel frattempo il Direttivo ce la fa a scambiarsi qualche mail e a darmi l'autorizzazione, metto il logo sull'opuscolo (Marc, puoi girare tu la mail con il testo in visione?). Se non si fa in tempo, lo lascio com'è e ci faccio una giratina a titolo personale. Naturalmente ho sempre i soliti bigliettini in tasca. Scusate se arrivo con i tempi un po' stretti ma solo ieri mi sono ricordato che ha una pagina FB e ho visto un post dove dice dove e quando mette il suo banco.
Scusatemi tanto.
Se una manifestazione deve essere organizzata a nome del Club, il Direttivo deve poter sapere di cosa si tratta.
Non ho visto la locandina e leggo ora di questa cosa.
Per la verità questo non è neppure il luogo giusto per parlarne perché il direttivo non si riunisce pubblicamente sul Forum Libero.
Eventualmente se può parlare nel Forum dei Soci, ma tutti abbiamo le nostre mail e raggiungerci non è certo difficile.
Quindi, direi:
- per il momento fai questa cosa a titolo personale e distribuisci pure i bigliettini del Club
- la prossima volta che vuoi organizzare con le insegne del Club lo comunichi al Direttivo per tempo e saremo ben lieti di dare il consenso ed il nostro appoggio per quanto possibile
bfpaul
Se una manifestazione deve essere organizzata a nome del Club, il Direttivo deve poter sapere di cosa si tratta.
Non ho visto la locandina e leggo ora di questa cosa.
Per la verità questo non è neppure il luogo giusto per parlarne perché il direttivo non si riunisce pubblicamente sul Forum Libero.
Eventualmente se può parlare nel Forum dei Soci, ma tutti abbiamo le nostre mail e raggiungerci non è certo difficile.
Quindi, direi:
- per il momento fai questa cosa a titolo personale e distribuisci pure i bigliettini del Club
- la prossima volta che vuoi organizzare con le insegne del Club lo comunichi al Direttivo per tempo e saremo ben lieti di dare il consenso ed il nostro appoggio per quanto possibile
bfpaul
Ultima modifica di bfpaul il Ven Mag 09 2014, 12:49 - modificato 1 volta.
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