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Messaggio  Rei Gio Giu 05 2014, 17:25

Qualche giorno fa mi è accaduto ciò che i più paranoici paventano: nel supermercato che frequento da sempre una guardia giurata ed il direttore mi hanno buttato fuori.
Il direttore, quando gli ho citato il mitico art. 187 ha affermato che lui aveva studiato legge e che aveva ragione lui.
Evidentemente l’aveva studiata male, altrimenti farebbe l’avvocato e non il dipendente di un supermercato (con tutto il rispetto per i dipendenti dei supermercati: molti di loro sono dei lavoratori da ammirare).
Purtroppo per i due sapevo di essere dalla parte della ragione e quindi soro rimasto calmo e lucido (ciao, young_barefoot), senza andare in confusione o in paranoia (ariciao): volendo, potevo chiamare il 113 seduta stante e far valere i miei diritti, ma ho fatto un’eccezione per i motivi che spiego più avanti.

Voi invece, se volete far valere i vostri diritti di cittadini e non subire da sudditi delle angherie illegali, chiamate il 113: arriverà una pattuglia, constaterà la violazione di legge e provvederà alla denuncia delle persone che violano illegalmente i  vostri diritti, persone che per questo passeranno i loro guai. Per quanto siate paranoici sappiate che la polizia agirà sempre e solo così e in nessun altro modo, perché così vuole la legge.
Quindi, per voi, chiamare il 113 è sicuramente la cosa migliore, anzi l’unica cosa che dovete fare: non esiste che permettiate che qualcuno violi la legge per impedirvi di fare una cosa che avete tutti i diritti di fare.
Chiamate la polizia e fate valere i vostri diritti.
La polizia darà ragione a voi, perché non può (e non vuole) fare altrimenti.

Fatelo sempre quando il gradasso di turno è il proprietario dell’esercizio pubblico.

Qui, invece, abbiamo il caso di un dipendente che, nel commettere un illecito, mette nei guai anche l’azienda per cui lavora, azienda che la polizia (o i carabinieri) chiameranno in causa come corresponsabile.
Il linea generale il consiglio rimane lo steso, chiamate il 113, così imparano ad assumere dei gradassi ignoranti al posto di persone serie.

Nel mio caso, però, sarei andato contro ad una ditta con la quale, in futuro, potrei avere qualche relazione d’affari, quindi, per non compromettere le eventuali future relazioni, ho agito in modo diverso.
I lettori più colti, che conoscono “L’arte della guerra” di Sun-zu, “Hagakure (Il codice del samurai)” di Tsunetomo Yamamoto e “L’arte giapponese della guerra” di Thomas Cleary possono notare quanto mi sia ispirato a questi ottimi testi nel darmi una piccola regoletta per questi casi:
“Se uno ti da un piccolo pizzicotto, sii gentile e non esagerare: limitati ad una sola bomba atomica.” Smile

Ho cominciato con un’email al servizio clienti.
Non posso riportare l’email per intero che ho mandato, perché contiene dei dati personali (non solo miei) che non posso (per legge) divulgare. Comunque questo è il testo parziale:

Sono vostro cliente da più di dieci anni e mi sono sempre recato al vostro punto vendita che prima era in (omissis) (Roma) ed ora si è trasferito di fianco a (omissis) (sempre a Roma, ovviamente).
Per una scelta di vita fatta anche per motivi religiosi vivo scalzo e scalzo vado a fare la spesa: non è vietato per legge, anzi, il “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (T.U.L.P.S.) al capitolo 15 (Degli esercizi pubblici) recita: Art. 187 Salvo quanto dispongono gli artt. 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo.
Polizia, Carabinieri ed avvocati mi hanno confermato che essere scalzi non è un legittimo motivo per impedirmi di entrare e che quindi chi lo fa commette un reato.
Non mi sono informato sulle conseguenze che potrebbe avere un simile comportamento di un dipendente sul datore di lavoro.
Oggi sono andato come mio solito al punto vendita di Santa Maria Maggiore e purtroppo la guardia giurata di turno, mentre ero già nel negozio, voleva costringermi ad uscire.
Il direttore di turno, nonostante citassi l'art. 187, gli dava manforte, poi passava alle minacce e diceva di voler chiamare le forze dell'ordine.


(omissis in cui, tra l’altro scrivo che li ho invitati io stesso a chiamare le forze dell’ordine e che loro, preoccupati dal fatto che queste mi avrebbero sicuramente dato ragione, mi cacciavano fuori dicendo che non avrei più messo piede lì.)

Sono stato in Questura dove mi hanno suggerito di tornare al negozio e, se i due non mi facessero entrare come è mio diritto per legge, chiamare una volante per accertare sul posto la violazione di legge.
Questo però provocherebbe problemi alla vostra ditta, quindi ho pensato, prima di passare alle vie legali, di darvi modo di procedere con un'azione disciplinare interna.

Se poi volete divertirvi, un giorno che i due sono di turno assieme, prendiamo un appuntamento e fate andare un vostro rappresentante in incognito ad osservare come si comportano i due quando cercherò (come è mio diritto PER LEGGE) di entrare.
Spero di avere a breve una vostro risposta.
Distinti saluti.


Occhio alla strategia: il sottotesto dice che se chiamavo il 113 l’azienda sarebbe stata corresponsabile del reato, ma io gli stavo offrendo un modo per diventare parte lesa insieme a me.
Ovvero, gli stavo facendo un favore, che ora toccava a loro ricambiare.
Il sottotesto suggeriva anche che, se non avessero agito, era sottinteso che insieme al duo di comici ci sarebbe andata di mezzo anche l’azienda.

Notare che ho detto che andavo scalzo per una scelta di vita (vero) ANCHE religiosa. Quest’ultima non è una bugia, anche se un po’ tirata per i capelli, ma a Roma c’è il Vaticano e tirarlo in ballo fa sempre comodo. Smile

(Un consiglio: anche se avete chiamato il 113, fate ugualmente il reclamo, come a dire: “Non sono io che cerco guai, sono i vostri dipendenti che li causano.”)

Come da tradizione italiana, al servizio clienti mettono solo premi Nobel e quello di turno ha pensato bene di ignorare la cosa.
Per la serie conosco i miei polli, ho aspettato qualche giorno, poi ho chiamato l’ufficio personale, gli ho raccontato tutto e gli ho girato l’email. (Fatelo anche voi, sempre!)
Dall’ufficio personale è partita immediatamente una cazziata megagalattica al genio e l’hanno costretto a rispondermi.
Ecco lo scambio di email successivo:

Oggetto: R. Fwd: Possible Spam : Fwd: Contatto da xxxx.it: richiesta per Altro

Gentile Cliente,
la ringraziamo per aver contattato il nostro servizio clienti.
Le assicuriamo che nessuno Le vieterà mai di entrare in un nostro punto vendita e rispettiamo la sua scelta religiosa ma per la sua sicurezza, la invitiamo ad entrare in negozio con i piedi coperti, per evitare che durante l’attività lavorativa Le accada qualcosa di spiacevole.

Rimaniamo a disposizione per eventuali chiarimenti.

Distinti Saluti
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Notare che parla di scelta religiosa e non di scelta di vita. E chi sono io per criticare? (©️ Papa Francesco)
Poi, nel cercare di rassicurarmi sui miei diritti, come ordinatogli dall’ufficio personale, non resiste ad aggiungere il consiglio non richiesto sulla mia sicurezza che avete letto: quando uno è un genio premiato con il Nobel non può fare a meno di farsi riconoscere e quindi ecco la mia risposta, mandata ovviamente per conoscenza anche all’ufficio personale Smile :

Oggetto: Re. Fwd: Possible Spam : Fwd: Contatto da (omissis).it: richiesta per Altro

1) Il giorno
(omissis) mi è stato vietato IN BARBA ALLA LEGGE da un vostro dipendente di entrare: questo dipendente è stato debitamente diffidato di non ripetere il reato?

2) ho chiesto ai NAS e secondo loro, se in un supermercato esistono situazioni in cui un piede nudo (ma allora vale anche per infradito e sandali aperti) può ferirsi, allora si è in palese violazione delle norme di igiene e sicurezza vigenti in Italia e l’esercizio in questione va multato e chiuso fino alla certificazione dell’adeguamento alle suddette norme.
Per caso mi state dicendo che i vostri supermercati non sono a norma di legge?

3) Possibile spam?

Distinti saluti.


Notare come al “pizzicotto” del consiglio a mettermi le scarpe rispondo mostrando una serie di missili ICBM a testate atomiche multiple.
E così, dopo un altro ruggito dell’ufficio personale al premio Nobel, l’ultima email:

Gentile Cliente,
Le confermiamo che il dipendente è stato diffidato dal ripetere il reato e che, anche grazie alla sua segnalazione ora è a conoscenza del reato.
Le assicuriamo inoltre, che i nostri pdv sono a norma di legge e perseguono ogni standard d’igiene e sicurezza.
Ci scusiamo per il disagio arrecato e per il ritardo nel rispondere alla sua segnalazione, ma era arrivata in spam.

Distinti Saluti
Servizio Clienti


L’ultima frase ci mostra come il genio riveli involontariamente alcune strategie aziendali segrete, ovvero che TUTTI i reclami finiscono in spam senza essere letti, salvo quelli giratigli dall’ufficio personale incazzato.
Per la cronaca “pdv” significa “Punto di vendita”.

Ed ora il gran finale.
Sono tornato al “mio” supermercato: la guardia giurata è sparita ed il direttore, che faceva tanto lo spavaldo, appena mi ha visto ha imitato subito il suo predecessore Paguro Primo, guadagnandosi per acclamazione il titolo di Paguro Secondo.
Poi, mentre gironzolavo per il "pdv" ho incrociato uno dei dipendenti che il Paguro Secondo aveva spaventato la volta precedente che, appena mi ha visto, mi ha salutato calorosamente.
Mi chiedo cosa sia successo in questi giorni... Smile
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Messaggio  Alexey Gio Giu 05 2014, 22:04

Molto utile, in caso dovesse mai capitare una situazione analoga, prendiamo nota, anche se l'augurio è sempre quello di non averne mai bisogno...

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Messaggio  Young_barefooter Ven Giu 06 2014, 09:11

Sono d'accordissimo sulla difesa dei propri diritti a ogni costo: non è ammissibile che dei perfetti ignoranti si permettano di limitarci nelle nostre scelte, soprattutto se queste non ledono in nessun modo chi ci sta accanto (se poi qualcuno si sente offeso o schifato dalla vista di un piede nudo, beh questo è un altro discorso ed è un problema suo).

Tuttavia, visto che in fondo in un mondo di ignoranti ci viviamo (io stesso lo sono in tanti modi), purtroppo credo che non valga la pena farsene un cruccio e intraprendere ogni volta una battaglia.
Sarò un debole, ma è per questo che in certe situazioni nemmeno ci provo: una cosa semplice come fare la spesa al supermercato non deve diventare una battaglia legale a causa di un cretino, per questo piuttosto sopporto e NON ci vado scalzo.
Poi certamente mi sento frustrato e insoddisfatto, però almeno mi evito imbarazzi e ansia: sinceramente al posto tuo credo mi sarei metaforicamente "seppellito" e sarebbe un successo se osassi farmi vedere ancora nello stesso supermarket anche con le scarpe.
Magari sto esagerando, e comunque qualche volta la spesa scalzo l'ho anche fatta senza gravi problemi, però non sono mai stato richiamato e invitato a uscire, non so come reagirei in questo caso...
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Messaggio  icenic89 Ven Giu 06 2014, 09:32

molto molto interessante...

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Messaggio  Alexey Ven Giu 06 2014, 09:44

Il discorso va oltre al piede, se ragioniamo così alla fine siamo schiavi senza accorgercene, lascia oggi lascia domani, lasci un dito e ti ritrovi senza braccio, o meglio nel nostro caso senza gamba 😉 Ci lamentiamo del nostro paese ma va male anche perché tutto ci sembra "una cosa trascurabile e non importante", ma si entra in un circolo vizioso che ci ha portato ad essere quasi "il terzo mondo" dell' Europa

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Messaggio  bfpaul Ven Giu 06 2014, 09:53

Alexey ha scritto:Il discorso va oltre al piede, se ragioniamo così alla fine siamo schiavi senza accorgercene, lascia oggi lascia domani, lasci un dito e ti ritrovi senza braccio, o meglio nel nostro caso senza gamba 😉 Ci lamentiamo del nostro paese ma va male anche perché tutto ci sembra "una cosa trascurabile e non importante", ma si entra in un circolo vizioso che ci ha portato ad essere quasi "il terzo mondo" dell' Europa
E' vero, noi abbiamo l'abitudine a "sopportare" come cittadini una serie di disfunzioni ed angherie che in altri paesi non sarebbero permesse.  
Non starò qui fare l'esame  del perché e percome, ma se avessimo una coscienza civile più matura e di conseguenza fossimo tutti cittadini consci del proprio ruolo e dei propri diritti oltreché doveri, non saremmo conciati come siamo e di conseguenza anche i nostri piedi nudi e noi stessi non saremmo visti come quasi E.T.

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Messaggio  John & Jane Dom Giu 08 2014, 11:53

Il racconto di Rei, molto dettagliato e articolato, mi ricorda un esipodio (omaggio a Totò) che mi occorse anni fa al centro commerciale della Romanina. Stavo scegliendo i miei articoli e, posato l'occhio verso la fine della corsia, vedo un vigilante (basso e brutto, un vero insulto all'estetica) che mi viene incontro con aria ribalda. Dialogo, per quello che mi ricordo:
<Lei, così non può entrare>
<L'ho appena fatto>
<Deve uscire immediatamente>
Aggiungo che all'approccio mi apostrofò con "Capo" e "Dica" il che mi procura una subitanea torsione del funicolo spermatico. Seguito:
<Immediatamente, non esiste. Finisco la mia spesa e me ne vado>
<L'accompagno fuori>
<Lo farà solo mettendomi le mani addosso, della qual cosa si pentirebbe amaramente e di qui non mi muovo>
<Io chiamo il direttore>
Io sono un tipo notoriamente sboccato e avrei potuto rispondere: chiama chi ca... ti pare! Però so anche che in tali situazioni è opportuno mantenere un certo aplomb.
<Faccia pure, tempo ne ho>
Arriva il direttore, che poi era una direttora, con aria palesemente annoiata:
<Allora?>
<Ma non vede il signore?>
Stavamo migliorando: da "Capo" ero stato promosso a "Signore".
<Ci vedo benissimo. Allora?>
<Ma è scalzo!>
<Embhé? L'ho fatto anch'io. Il suo compito è di impedire il taccheggio e non quello di infastidire i clienti>
E andò via, molto seccata di essere stata strappata agli affari suoi forse ben più importanti.
E lo sceriffo, molto semplicemente, scomparve come per incanto.
Morale: ho adottato il metodo Ghandi (o come si scrive); e "chi pecora se fa, er lupo se la magna".
Invito i titubanti a non titubare: se titubi "te tubano".
Saluti commerciali

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Messaggio  Alexey Dom Giu 08 2014, 13:32

Sabato prossimo devo fare un corso in una palestra in toscana, ho già letto sul sito della palestra:" noi teniamo molto all'igiene, pertanto sono obbligatorie scarpe da ginnastica pulite, ci riserviamo di rifiutare l'ingresso a chiunque non rispetti tali requisiti"... Mi stamperò un po' di materiale, gli dirò che mi lavo i piedi prima di entrare, speriamo bene ma quando si impuntano nelle palestre è dura... Avete qualche altro consiglio, a parte le scarpe di backup?

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Messaggio  Alexey Dom Giu 08 2014, 13:34

Nella palestra in cui vado ora nessuno ha mai detto niente sui miei piedi, anzi, qualche complimento, mentre in quella precedente non c'era stato verso...

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Messaggio  Grand Choeur Dom Giu 08 2014, 15:10

John & Jane ha scritto:
<Embhé? L'ho fatto anch'io.

Nel senso che anche la direttora, qualche volta, è andata scalza?
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Messaggio  John & Jane Dom Giu 08 2014, 15:37

Grand Choeur ha scritto:
John & Jane ha scritto:
<Embhé? L'ho fatto anch'io.

Nel senso che anche la direttora, qualche volta, è andata scalza?

Non approfondii. Suppongo che si riferisse ad altre situazioni.

John & Jane

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Messaggio  Young_barefooter Lun Giu 09 2014, 08:45

John & Jane ha scritto:
Aggiungo che all'approccio mi apostrofò con "Capo" e "Dica" il che mi procura una subitanea torsione del funicolo spermatico.

Cavoli, quella volta che sono stato fermato da una coppia di solerti poliziotti (colpa mia, ho cambiato direzione per evitare di incrociarli temendo noie  Embarassed ), anch'io sono stato apostrofato con "Capo"!!!
Deve essere una prassi comune dell'addestramento al quale sono sottoposti gli agenti delle forze preposte alla sicurezza e all'ordine pubblico...
Gli scalzi vanno chiamati "Capo", geniale! O è semplicemente un modo come un altro per insultare in maniera soft chi apparentemente non è catalogabile secondo i consueti (limitati) orizzonti mentali dei suddetti elementi? Mah...

Una volta invece sono stato apostrofato con un simpatico "Hey paisà!" da parte di due marocchini che ho incontrato per strada una volta (a febbraio), i quali mi hanno poi chiesto se non avevo freddo (sempre con aria di sfottò).
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Messaggio  Elan Lun Giu 09 2014, 17:00

A Roma, si nun sei Dottò, sei Capo .... chiaramente uno scalzo non è Dottò.

Però Capo non è una mancanza di rispetto, anche se è più confidenziale del "dicaaa", ma è già meglio di "a moro", "a bionno" oppure " a maschio" ....

Se volessero veramente mostrare una forte disapprovazione ti si rivolgerebbero con " a bbello de mamma" o " a piedinudi" o qualcosa come "a servaggio" "a Robinson Crouse", "a isola de' famosi" o, proprio, in casi estremi "a coso"
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Messaggio  aldo1953 Mer Giu 11 2014, 12:15

Non so se può servire, spero che a me non serva mai, però un vigilante di un grande centro commerciale, mi ha rivelato che il loro contratto (suo e dei suoi colleghi in quel posto, per il resto non so) è di "portierato". Questo significa che non hanno alcun potere legale di fermare, interrogare o disturbare alcuno. addirittura quando "beccano" un taccheggiatore tramite le telecamere, se questo fosse informato del fatto e avesse una certa competenza legale potrebbe tranquillamente andarsene e denunciarli se gli mettono le mani addosso. Ovviamente non accade perchè il ladro sa di esserlo e la divisa è sempre la divisa e poi in quel caso le Forze dell' Ordine arrivano in due minuti e gli conviene non peggiorare la situazione. Ma stiamo parlando di ladri beccati sul fatto, non di acquirenti scalzi.. E ovviamente non parliamo di guardie giurate ma di vigilanti.

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