Persone che ci imitano

Promemoria primo messaggio :

A proposito di «imitatori», non più di qualche giorno fa, alla stazione di La Spezia, ho notato una coppietta dallo zaino affardellato formata da due all'incirca ventenni, italianissimi (accento abruzzese?), di bell'aspetto, abbigliati comodamente ma con gusto.
Lui era in sandali, lei camminava scalza con la disinvoltura di una professionista.
Sebbene stesse piovendo con insistenza, la ragazza aveva i piedi molto sporchi: da questo particolare ho dedotto che i due dovevano essere appena scesi da qualche treno, rimanendo al riparo delle pensiline: in caso contrario, lei non sarebbe sfuggita ad un gustosissimo pediluvio pluviale.
Quando mi sono accorto di loro, lei si era appena allontanata dal ragazzo, che si era fermato a telefonare, e si stava avvicinando al bagno pubblico (casualmente ero con i miei compagni di viaggio proprio lì di fronte, in attesa dei più incontinenti di noi), all'ingresso del quale uno dei due addetti le ha domandato qualcosa con aria perplessa, indicandole i piedi. Lei ha replicato sorridendo, poi è entrata.
Appena rimasti soli, i due addetti sono scoppiati a ridere. Dai loro gesti si capiva che le stavano dando della pazza.
Successivamente lei è uscita e ha salutato cortesemente i due, che le hanno risposto con altrettanta galanteria, salvo poi deriderla di nuovo non appena l'hanno vista girare l'angolo.
La coppia di viaggiatori si è poi allontanata, uscendo definitivamente dal mio campo visivo.

Ieri, sabato 11 Novembre, avvistamento del tutto inaspettato.

Mi trovavo a camminare con mia mamma sulle colline di Chieri, comune a pochi chilometri da Torino. Ovviamente entrambi scarpati con calzature da trekking.

Strada sterrata con molte pietre e lunghi tratti di ghiaia.

Incrociamo un signore non giovanissimo, magro e atletico, in tenuta sportiva e piedi totalmente scalzi.

Camminava DI BUON PASSO, tanto che ci ha staccato quasi subito ed è scomparso all'orizzonte (lo si vedeva solo per via della maglietta blu che spiccava nel verde dei campi).


Era forse qualche piemontese del forum?

Se sì, complimenti per tutto!

BarefootSoul ha scritto:Ieri, sabato 11 Novembre, avvistamento del tutto inaspettato.

Mi trovavo a camminare con mia mamma sulle colline di Chieri, comune a pochi chilometri da Torino. Ovviamente entrambi scarpati con calzature da trekking.

Strada sterrata con molte pietre e lunghi tratti di ghiaia.

Incrociamo un signore non giovanissimo, magro e atletico, in tenuta sportiva e piedi totalmente scalzi.

Camminava DI BUON PASSO, tanto che ci ha staccato quasi subito ed è scomparso all'orizzonte (lo si vedeva solo per via della maglietta blu che spiccava nel verde dei campi).


Era forse qualche piemontese del forum?

Se sì, complimenti per tutto!

Se non sono troppo indiscreto: come ha reagito tua madre? Ha commentato in qualche modo l'incontro ravvicinato con un vero camminatore scalzo? La cosa mi interessa nell'ottica di una tua eventuale uscita allo scoperto come scalzista in famiglia.
So che hai le tue ferree motivazioni, ma magari scopri che ai tuoi non dispiace... Chi può dirlo? E al freddo ci si può tranquillamente abituare.
Anch'io pensavo che i miei mi avrebbero fatto un sacco di storie. E invece dopo che mi hanno beccato in pieno Dicembre in giro scalzo hanno accettato la cosa tranquillamente.

Mi aspettavo questa domanda.

Ha reagito come reagiscono quasi tutti. Con costernazione, sbigottimento, sorpresa e rifiuto.

Io ovviamente, per necessità di copertura, ho dato corda.


Confermo che non farò mai coming out in famiglia. E' una cosa mia, personale.

BarefootSoul ha scritto:Mi aspettavo questa domanda.

Ha reagito come reagiscono quasi tutti. Con costernazione, sbigottimento, sorpresa e rifiuto.

Io ovviamente, per necessità di copertura, ho dato corda.


Confermo che non farò mai coming out in famiglia. E' una cosa mia, personale.

Le reazioni in realtà possono essere anche diverse. C'è sicuramente sorpresa ma a fronte di chi pensa che sia una cosa folle e pericolosa da non fare ci sono anche molti che fanno i complimenti soprattutto di fronte ad una persona che procede con passo sicuro e veloce che dimostra di non aver problemi a muoversi scalzo.
Posso capire che ci siano remore di tipo sociale se un va scalzo in certi contesti ma se vai scalzo in un escursione oppure durante una gara di running o in generale in un contesto ludico-sportivo la cosa è differente.

Sul discorso di non fare coming out ti capisco pure io non l'ho detto ai miei genitori. Su questo ognuno sa con chi ha a che fare e gli altri non possono giudicare da fuori. Poi magari hanno ragione a dire guarda che magari ti figuri una reazione più negativa di quella che sarà in realtà o che magari all'inizio avrai una reazione negativa ma poi con le dovute spiegazioni si rassegneranno. E' però un discorso molto delicato e personale. Io magari sbaglio ma preferisco lasciar perdere per il quito vivere se poi un domani dovessero scoprire la cosa vedrò come reagiscono e cercherò si spiegarmi. D'altronde sono più che adulto e vivo per conto mio quindi se volessi potrei andare scalzo praticamente sempre tranne al lavoro e quando mi trovo con i miei genitori o in contesti particolari che ritengo inopportuni.

Sul non fare coming out in famiglia avrai le tue ragioni e non si discute. Penso solo a mi nonno, uomo d'altro tempi, nato negli anni '30, che non ha mai visto ti buon occhio da moda giovanile dei suoi figli negli anni '80. In particolare ai tatuaggi è sempre stato contrario. Poi alla veneranda età di 83 anni se ne è fatto uno

Poco fa in centro a Pisa ragazza scalza con i tacchi in mano che passeggiava tranquillamente sull'asfalto con due amiche calzate. Probabilmente si era scalzata perché le facevano male i tacchi ma sembrava camminare con molta disinvoltura.

Poco fa nei pressi di Bracciano (RM), una ragazza scalza passeggiava col moroso calzato per un vialetto in ghiaia, facendo molta attenzione all'appoggio dei piedi.

Ognuno ha e fa le sue esperienze e nessuno deve sentirsi forzato soprattutto nel coming out. Ma spesso ci facciamo il drago più cattivo di come è…
Io ormai sono scalzista integrale da giugno dello scorso anno. O almeno cerco di esserlo sempre, salvo le occasioni in cui per forza bisogna presentarsi coi piedi vestiti.
Quindi ormai da tempo faccio la spesa sia nel mio paesello che nella vicina “città” di Gallarate presentandomi senza scarpa alcuna. Anche durante tutto l’inverno.
La sorpresa più grande che ho provato e continuo a provare è quanto poco la gente lo noti.
Questa mattina sono andato dal panettiere nel locale dove vado da anni e nessuno mai ha fatto mostra di notare i miei piedi. Oggi per la prima volta, forse perché era un momento tranquillo con poca gente, la proprietaria mi ha chiesto “ma posso chiedere perché sempre senza scarpe?”
Per me un invito a nozze…
Mi avvio verso l’anno di scalzismo integrale anche in mezzo alla civiltà, ma finora nessun incontro spiacevole.
Forse sono fortunato ma forse siamo anche noi che ci facciamo più problemi del necessario…