Un'esperienza...non proprio "bella"
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contessa scalza
Andrea D
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bfpaul
Deannad
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Un'esperienza...non proprio "bella"
Ragazz*, non è la prima estate che passo scalza a casa mia, ma una cosa del genere non mi era ancora capitata... mercoledì mattina mi alzo dal letto, cammino e comincio a sentire dolore sotto ad un piede, come se avessi una scheggia... vabbè, dico, adesso la tolgo. Poi mi accorgo che c'è un rigonfiamento allungato fra il tallone e la parte...che non appoggia (come si chiama??? Quella dove non c'è suola ma pelle più delicata) e, soprattutto, non riesco a trovare nessun corpo estraneo.Niente!
Passano i giorni, tengo spesso a mollo i piedi, continuo a controllare e a cercare di capire che cos'è che punge...poi Sabato mattina non ne posso più di sentire una puntura ad ogni passo scalzo (curiosamente con i sandali non avevo dolore...forse perchè il piede si piegava meno?), mi faccio dare il numero di una estetista che rimette in sesto i piedi per bene e mi fiondo là. Ha lavorato un quarto d'ora (durante il quale ho sudato freddo:pale: ) per riuscire ad estrarre una spina microscopica,sottile come un capello, che era entrata molto in profondità. Probabilmente me la ero conficcata durante un giro in campagna, avevo sentito pungere ma poi non ci avevo più fatto caso...fino al giorno successivo.
La domanda è: avrei potuto fare io da sola qualcosa per estrarla, tipo impacchi o che so io, in modo da farla riaffiorare? Ci sono tecniche "speciali" da adottare in questi casi? La spina invisibile e profonda (qualche spina di cactacea invisibile sì, ma mai così dentro!) per me è proprio una novità. Me la sarei risparmiata volentieri:D .
Ciao a tutt*, domani parto per il mare: vado a fare una cura di sabbia alle fette:D!
Deanna
Passano i giorni, tengo spesso a mollo i piedi, continuo a controllare e a cercare di capire che cos'è che punge...poi Sabato mattina non ne posso più di sentire una puntura ad ogni passo scalzo (curiosamente con i sandali non avevo dolore...forse perchè il piede si piegava meno?), mi faccio dare il numero di una estetista che rimette in sesto i piedi per bene e mi fiondo là. Ha lavorato un quarto d'ora (durante il quale ho sudato freddo:pale: ) per riuscire ad estrarre una spina microscopica,sottile come un capello, che era entrata molto in profondità. Probabilmente me la ero conficcata durante un giro in campagna, avevo sentito pungere ma poi non ci avevo più fatto caso...fino al giorno successivo.
La domanda è: avrei potuto fare io da sola qualcosa per estrarla, tipo impacchi o che so io, in modo da farla riaffiorare? Ci sono tecniche "speciali" da adottare in questi casi? La spina invisibile e profonda (qualche spina di cactacea invisibile sì, ma mai così dentro!) per me è proprio una novità. Me la sarei risparmiata volentieri:D .
Ciao a tutt*, domani parto per il mare: vado a fare una cura di sabbia alle fette:D!
Deanna
Deannad- Numero di messaggi : 16
Data d'iscrizione : 05.08.08
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
Deannad ha scritto:Ragazz*, non è la prima estate che passo scalza a casa mia, ma una cosa del genere non mi era ancora capitata... mercoledì mattina mi alzo dal letto, cammino e comincio a sentire dolore sotto ad un piede, come se avessi una scheggia... vabbè, dico, adesso la tolgo. Poi mi accorgo che c'è un rigonfiamento allungato fra il tallone e la parte...che non appoggia (come si chiama??? Quella dove non c'è suola ma pelle più delicata) e, soprattutto, non riesco a trovare nessun corpo estraneo.Niente!
Passano i giorni, tengo spesso a mollo i piedi, continuo a controllare e a cercare di capire che cos'è che punge...poi Sabato mattina non ne posso più di sentire una puntura ad ogni passo scalzo (curiosamente con i sandali non avevo dolore...forse perchè il piede si piegava meno?), mi faccio dare il numero di una estetista che rimette in sesto i piedi per bene e mi fiondo là. Ha lavorato un quarto d'ora (durante il quale ho sudato freddo:pale: ) per riuscire ad estrarre una spina microscopica,sottile come un capello, che era entrata molto in profondità. Probabilmente me la ero conficcata durante un giro in campagna, avevo sentito pungere ma poi non ci avevo più fatto caso...fino al giorno successivo.
La domanda è: avrei potuto fare io da sola qualcosa per estrarla, tipo impacchi o che so io, in modo da farla riaffiorare? Ci sono tecniche "speciali" da adottare in questi casi? La spina invisibile e profonda (qualche spina di cactacea invisibile sì, ma mai così dentro!) per me è proprio una novità. Me la sarei risparmiata volentieri:D .
Ciao a tutt*, domani parto per il mare: vado a fare una cura di sabbia alle fette:D!
Deanna
Non so se riuscirai a leggere prima di partire, ti dico cosa è successo a me in diverse occasioni.
1° caso:
un rametto sottile incastrato molto profondamente tra unghia e canale ungueale: ci ho messo 20 giorni a capire di cosa si trattasse e me lo ha estratto il medico con le pinzette. Medicine: pomata all'ittiolo per espellere l'estraneo e antibiotico a largo spettro a estrazione avvenuta;
2° caso:
scheggia di vetro in profondità ma estratta subito: dopo tre-quattro giorni essendo la ferita pulita e chiusa ci ho messo due mani di attack e tre giorni dopo sono andato in montagna. Nessuna medicina;
3° caso
spina incastrata esattamente dove dici tu; non mi dava eccessivo fastidio e dopo una settimana e un po' di scavi sono riuscito a tirarla fuori. Nessuna medicina;
4° caso
stesso caso di sopra, ma il fastidio era sensibile solo quando il piede andava su un' asperità in corrispondenza della scheggia-spina- boh?. Ho lasciao perdere e oggi non sento neanche più il rigonfiameno profondo lievemente doloroso. Medicina: i tessuti hanno distrutto il corpo estraneo.
Concludendo:
In genere i problemi abbastanza superficiali causati da piccoli corpi estranei si risolvono con un'infezione visibile e magari con l'espulsione del corpo estraneo; quando si tratta di oggetti in profondità o si fanno gli scavi archeologici o bisogna lasciar perdere e ci penserà l'organismo stesso a disintegrare il corpo estraneo.
Poi magari altri hanno fatto altre esperienze e sarebbe interessante sentire di altri rimedi o aneddoti interessanti che non riporto ora per non annoiare. Ho già scritto troppo ...
bfpaul
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
ciao deanna,
mi spiace molto per la tua disavventura. sono piccole cose fastidiose.
la parte del piede che non appoggia si chiama arco plantare. è delicato ed il peso non vi poggia ovviamente. può però capitare che su terreni particolarmente irregolari poggi a tratti anche l'arco. se senti qualcosa di strano, ti consiglio di fermarti subito e di estrarre la spina con una pinza professionale (se vuoi te le mando, sono eccezionali).
auguri di buon mare scalzo!
andrea
mi spiace molto per la tua disavventura. sono piccole cose fastidiose.
la parte del piede che non appoggia si chiama arco plantare. è delicato ed il peso non vi poggia ovviamente. può però capitare che su terreni particolarmente irregolari poggi a tratti anche l'arco. se senti qualcosa di strano, ti consiglio di fermarti subito e di estrarre la spina con una pinza professionale (se vuoi te le mando, sono eccezionali).
auguri di buon mare scalzo!
andrea
Andrea Grasselli- Numero di messaggi : 396
Età : 58
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
Grazie, al mare ho fatto effettivamente un po' di scavi archologici perchè sentivo ancora qualcosa (non doloroso come all'inizio, solo fastidioso) e speravo di liberarmene aiutata da acqua e sabbia, in realtà la cosa non ha funzionato granchè ed il corpo estraneo immagino sia ancora lì al suo posto...però il gonfiore comincia a diminuire, il che mi fa pensare che la "disintegrazione" ad opera dei tessuti stia procedendo .
In compenso, mi sono fatta 8 giorni sempre completamente scalza, anche in mezzo al turismo consumistico ed un po' snob da cui ero circondata (mai più!!!!).Ho visto un bambino BF una sera in gelateria, ero tutta contenta perchè mi sembrava incredibile che altri genitori italiani...
...in effetti, era tedesco :-/ .
L'unica cosa che non sono riuscita a fare è stata quella del portare i miei figli (sui 15 kg abbondanti)scalza : quando il carico sulla schiena è così consistente, sento bisogno di un'ammortizzazione sotto i piedi, specie se devo procedere veloce e/o in discesa, ma questo immagino sia normale...no?
Ciao
Deanna
In compenso, mi sono fatta 8 giorni sempre completamente scalza, anche in mezzo al turismo consumistico ed un po' snob da cui ero circondata (mai più!!!!).Ho visto un bambino BF una sera in gelateria, ero tutta contenta perchè mi sembrava incredibile che altri genitori italiani...
...in effetti, era tedesco :-/ .
L'unica cosa che non sono riuscita a fare è stata quella del portare i miei figli (sui 15 kg abbondanti)scalza : quando il carico sulla schiena è così consistente, sento bisogno di un'ammortizzazione sotto i piedi, specie se devo procedere veloce e/o in discesa, ma questo immagino sia normale...no?
Ciao
Deanna
Deannad- Numero di messaggi : 16
Data d'iscrizione : 05.08.08
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
Deannad ha scritto:L'unica cosa che non sono riuscita a fare è stata quella del portare i miei figli (sui 15 kg abbondanti)scalza : quando il carico sulla schiena è così consistente, sento bisogno di un'ammortizzazione sotto i piedi, specie se devo procedere veloce e/o in discesa, ma questo immagino sia normale...no?
Si', il peso sulla schiena fa una bella differenza, e quindici chili non sono pochi. Queste vacanze sono stato due settimane in montagna, sempre scalzo e con uno zaino piuttosto pieno, e mi sono rimasti i piedi un po' indolenziti per qualche giorno.
ciao!
Andrea D- Numero di messaggi : 222
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
ciao deanna,
complimenti per i tuoi 8 giorni sempre completamente scalza!!! e auguri per il tuo gonfiore.
esistono genitori italiani che lasciano i loro figli scalzi, pochi, ma ci sono. ne conosco personalmente qualcuno, quindi non sei / non siete soli.
buon autunno scalzo!
andrea
complimenti per i tuoi 8 giorni sempre completamente scalza!!! e auguri per il tuo gonfiore.
esistono genitori italiani che lasciano i loro figli scalzi, pochi, ma ci sono. ne conosco personalmente qualcuno, quindi non sei / non siete soli.
penso che sia comprensibile quando i piedi non sono ancora molto allenati. ho portato spesso sulle spalle un bimbo di 16 kg e non ho sentito differenze, nemmeno sui sentieri di montagna. quindi, ti auguro buon allenamento!!!Deannad ha scritto:L'unica cosa che non sono riuscita a fare è stata quella del portare i miei figli (sui 15 kg abbondanti)scalza : quando il carico sulla schiena è così consistente, sento bisogno di un'ammortizzazione sotto i piedi, specie se devo procedere veloce e/o in discesa, ma questo immagino sia normale...no?
buon autunno scalzo!
andrea
Andrea Grasselli- Numero di messaggi : 396
Età : 58
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
Bentornata dalle vacanze!
Per giri nei boschi con mia figlia piccola in braccio o sulla schiena, ho quasi sempre usato i sandali Birkenstock e non sono mai andata in giri in montagna quindi non ho esperienza da confrontare. Mi posso però immaginare che come dici, il peso "extra" influisca e che per procedere veloce e o in discesa sia più agevole con dei (buoni sandali) ammortizzatori ai piedi.
Per via del corpo estraneo, mi viene solo da aggiungere l'uso dell'acqua ossigenata in una bacinella con acqua calda per eliminare ogni residuo di infiammazione e l'uso di una lente di ingrandimento per gli scavi archeologici. Anche per questi userei un ago disinfettato e cercando di aprire un piccolo varco fino a raggiungere il corpo estraneo e se non riuscissi ad estrarlo farei in modo che l'acqua ossigenata raggiunga il punto dove è collocato. Per mia esperienza in uno o due giorni lo dovresti vedere espulso verso la superficie. Se necessario ripetere.
Ciao
CS
Per giri nei boschi con mia figlia piccola in braccio o sulla schiena, ho quasi sempre usato i sandali Birkenstock e non sono mai andata in giri in montagna quindi non ho esperienza da confrontare. Mi posso però immaginare che come dici, il peso "extra" influisca e che per procedere veloce e o in discesa sia più agevole con dei (buoni sandali) ammortizzatori ai piedi.
Per via del corpo estraneo, mi viene solo da aggiungere l'uso dell'acqua ossigenata in una bacinella con acqua calda per eliminare ogni residuo di infiammazione e l'uso di una lente di ingrandimento per gli scavi archeologici. Anche per questi userei un ago disinfettato e cercando di aprire un piccolo varco fino a raggiungere il corpo estraneo e se non riuscissi ad estrarlo farei in modo che l'acqua ossigenata raggiunga il punto dove è collocato. Per mia esperienza in uno o due giorni lo dovresti vedere espulso verso la superficie. Se necessario ripetere.
Ciao
CS
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
Deannad ha scritto:Grazie, al mare ho fatto effettivamente un po' di scavi archologici perchè sentivo ancora qualcosa (non doloroso come all'inizio, solo fastidioso) e speravo di liberarmene aiutata da acqua e sabbia, in realtà la cosa non ha funzionato granchè ed il corpo estraneo immagino sia ancora lì al suo posto...però il gonfiore comincia a diminuire, il che mi fa pensare che la "disintegrazione" ad opera dei tessuti stia procedendo .
In compenso, mi sono fatta 8 giorni sempre completamente scalza, anche in mezzo al turismo consumistico ed un po' snob da cui ero circondata (mai più!!!!).Ho visto un bambino BF una sera in gelateria, ero tutta contenta perchè mi sembrava incredibile che altri genitori italiani...
...in effetti, era tedesco :-/ .
L'unica cosa che non sono riuscita a fare è stata quella del portare i miei figli (sui 15 kg abbondanti)scalza : quando il carico sulla schiena è così consistente, sento bisogno di un'ammortizzazione sotto i piedi, specie se devo procedere veloce e/o in discesa, ma questo immagino sia normale...no?
Ciao
Deanna
Se con gli scavi non sei riuscita a niente, il gonfiore diminuisce e il dolore non è fastidioso, dimentica pure l'estraneo; i tessuti lo disintegreranno.
Portare pesi o bambini per 15 kg, se non si hanno piedi molto allenati può essere molto fastidioso. Ho visto che si può fare, guardate Daniela alle 5 Terre. Ma Daniela è una fuoriclasse, chiedete a lei come fa!!
bfpaul
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
Ciao,in questi giorni probabilmente ho affaticato un po' troppo i piedi:sono circa dieci giorni che regolarmente faccio una camminata scalzo per un'ora abbondante. Sino a domenica è andato tutto bene,con grande soddisfazione i miei piedi reggevano molto bene ad ogni impatto su asfalto prato o quant'altro.Ieri però alla mia ennesima camminata devo avere sollecitato troppo le mie suole,(probabilmente le ho consumate,al tatto si erano come illesite) al punto che non riuscivo più a camminare,per cui ho dovuto ricalzarmi ahimè. Visto che non voglio rinunciare alle mie camminate scalzo, (oggi per esempio ho ritentato però con una camminata molto più breve cioè venti minuti circa e le cose andavano già molto meglio!)cosa mi consigliate di fare? Grazie! federicob (chicco).
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 52
Data d'iscrizione : 05.09.08
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
-
Ultima modifica di Enzo il Ven Dic 03 2010, 14:56 - modificato 1 volta.
Enzo- Numero di messaggi : 579
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
Giustissime osservazioni.Enzo ha scritto:Forse hai raggiunto il tuo limite.........
Ora, mi ci metto anche io, tutti noi che camminiamo spesso scalzi ci consideriamo bf e lo siamo a pieno titolo se paragonati alla massa dei calzati, ma non stupiamoci di certi limiti che ci riportano alla realtà e ci insegnano l'umiltà.
Però non mi preoccuperei più di tanto.
Anche a me capitano cose come quelle raccontate da Federicob.
Volete un esempio?
Sabato ho esplorato in lungo ed in largo il mio quartiere, con zone limitrofe.
Pareva che i miei piedi potessero andare ovunque e non c'erano sassi o asfalto ruvido che riuscissero ad impensierirmi.
Domenica ho replicato con mia moglie, ma sembravo un'altra persona (totale circa quattro ore di cammino).
Credo che la curva di allenamento di un barefooter sia del tutto simile a quella di un qualsiasi atleta: di fronte ad uno stimolo stressante ci si ritrova ad un livello inferiore (nel nostro caso si consuma la suola e si produce un po' di irritazione).
Con il riposo si supercompensa, cioè si riparano i danni portandosi ad un livello superiore al precedente.
Se la pausa non è sufficiente è facile ritrovarsi in una situazione di mancato recupero.
Come giustamente fa notare Enzo, siamo ex calzati o scalzi part-time: è facile andare al di la dei propri limiti.
Ma niente paura: un giusto riposo e via più forti di prima.
Il difficile è alternare sapientemente allenamento e pause.
Troppo lavoro o troppo poco riposo non ci consentiranno di diventare più forti; stessa cosa se lavoriamo troppo poco o se ci concederemo pause troppo lunghe fra un'uscita e l'altra.
Tutto dipende, in ogni caso, dagli obiettivi personali che ci siamo posti.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
Proprio così ragazzi,le mie piante erano e sono tutt'ora ipersensibili a qualsiasi terreno.Per non sbagliare ieri ho camminato scalzo solo venti minuti anzichè un paio d'ore preferendo un marciapiede relativamente liscio ed ho notato da subito un certo miglioramento. Sicuramente i giorni scorsi,forse per eccesso di entusiasmo,forse perchè in casa e in giardino sto sempre scalzo ho sottovalutato le mie suole.Giustamente come avete suggerito voi,i prossimi giorni mi "allenerò" per gradi in modo da non stressare troppo i piedi.federicob (chicco).
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 52
Data d'iscrizione : 05.09.08
Confermo, ma occorre insistere
Avete toccato un tasto che non osavo affrontare. Dato che quest'estate credo di aver camminato scalzo senz'altro oltre il 50% in più dell'estate scorsa, a settembre - non osavo dirlo - sentivo spesso anch'io i piedi un po' indolenziti e appariva quell'arrossamento che citate anche voi. Certo a casa sul pavimento molto liscio e fresco stavano meglio e poi c'era il riposo. Ma non mi sono dato per vinto, magari ho ridotto solo un po' le uscite, come dite anche voi. Però non ho ceduto alle calzature, ho usato infreadito e quant'altro di "minimale" e sono stato comunque scalzo in tutte le occasioni possibili.
Adesso che siamo ad ottobre mi accorgo che l'indolenzimento è quasi completamente scomparso, anche quando affronto superfici assai ruvide (ad esempio l'asfalto del marciapiede che dai Giardini Reali porta a Piazza Castello), dove continuo a camminare scalzo. Secondo me il piede doveva aver raggiunto il suo limite e si lamentava. Ovviamente, camminandoci sopra, aveva le sue ragioni. Ma io gli ho dato solo il giusto "riposo" continuando a mantenerlo allenato, e questo mi sta ripagando perché adesso non sento quasi più nessun tipo di indolenzimento. E ciò nonostante l'abbassamento delle temperature: a temperature basse infatti il piede soffre di più le piccole asperità (sassetti, piccola ghiaia) che si possono incontrare. Al mattino continuo ad attraversare scalzo i giardini, con una temperatura di 7,5°C (e probabilmente a livello di terreno anche meno), con una bella rugiada che "lava" i piedi meglio di qualsiasi detersivo, li raffredda attivando la circolazione. Quando rimetto i sandali per arrivare in ufficio sento una sensazione di benessere e stupisco i colleghi che già arrivano con le giacchette di piumino (sì sì: c'é già qualcuno che arriva come se fossimo in dicembre), e tutti continuano a chiedermi se non ho freddo ai piedi....
Ho ben paura di quando dovrò rimettere le scarpe... La prima uscita con quelle è stato durante la mia trasferta a Roma per lavoro... E' stato terribile... Perché in aereo e sulla navetta per Roma ho potuto stare senza, ma al Ministero non potevo presentarmi scalzo o coi finti sandali. Per fortuna il "ministeriale" che fa riferimento al mio lavoro è persona puntuale e le sue riunioni sono fitte e prive di pause perditempo. Così alle 13.30 era finita: ho potuto andare al ristorante, sfilarmi le scarpe, mettere i finti sandali (eravo pur sempre nella zona dei ministeri e oltre ai colleghi di altre Regioni c'erano pure dei colleghi miei per altre riunioni) e il resto lo sapete, se avete letto il forum. Grazie ad Enzo ho fatto una bellissima passeggiata scalza di un'ora e mezza scoprendo alcuni nuovi aspetti della Città Eterna, prima di riprendere il treno per Fiumicino, con due suole nere nere che devono aver inquietato il solito ingiaccato incravattato con computer all'opera e telefonini (due) che squillavano, che mi ha osservato preoccupato dal sedile di fianco...
Una domanda per bfpaul: ma tu, quando vieni a Milano, prendi l'aereo ? E ci vai scalzo o infili i sandali per tutte le procedure aeroportuali e l'imbarco ?
Saluti aviatori
Marco
Adesso che siamo ad ottobre mi accorgo che l'indolenzimento è quasi completamente scomparso, anche quando affronto superfici assai ruvide (ad esempio l'asfalto del marciapiede che dai Giardini Reali porta a Piazza Castello), dove continuo a camminare scalzo. Secondo me il piede doveva aver raggiunto il suo limite e si lamentava. Ovviamente, camminandoci sopra, aveva le sue ragioni. Ma io gli ho dato solo il giusto "riposo" continuando a mantenerlo allenato, e questo mi sta ripagando perché adesso non sento quasi più nessun tipo di indolenzimento. E ciò nonostante l'abbassamento delle temperature: a temperature basse infatti il piede soffre di più le piccole asperità (sassetti, piccola ghiaia) che si possono incontrare. Al mattino continuo ad attraversare scalzo i giardini, con una temperatura di 7,5°C (e probabilmente a livello di terreno anche meno), con una bella rugiada che "lava" i piedi meglio di qualsiasi detersivo, li raffredda attivando la circolazione. Quando rimetto i sandali per arrivare in ufficio sento una sensazione di benessere e stupisco i colleghi che già arrivano con le giacchette di piumino (sì sì: c'é già qualcuno che arriva come se fossimo in dicembre), e tutti continuano a chiedermi se non ho freddo ai piedi....
Ho ben paura di quando dovrò rimettere le scarpe... La prima uscita con quelle è stato durante la mia trasferta a Roma per lavoro... E' stato terribile... Perché in aereo e sulla navetta per Roma ho potuto stare senza, ma al Ministero non potevo presentarmi scalzo o coi finti sandali. Per fortuna il "ministeriale" che fa riferimento al mio lavoro è persona puntuale e le sue riunioni sono fitte e prive di pause perditempo. Così alle 13.30 era finita: ho potuto andare al ristorante, sfilarmi le scarpe, mettere i finti sandali (eravo pur sempre nella zona dei ministeri e oltre ai colleghi di altre Regioni c'erano pure dei colleghi miei per altre riunioni) e il resto lo sapete, se avete letto il forum. Grazie ad Enzo ho fatto una bellissima passeggiata scalza di un'ora e mezza scoprendo alcuni nuovi aspetti della Città Eterna, prima di riprendere il treno per Fiumicino, con due suole nere nere che devono aver inquietato il solito ingiaccato incravattato con computer all'opera e telefonini (due) che squillavano, che mi ha osservato preoccupato dal sedile di fianco...
Una domanda per bfpaul: ma tu, quando vieni a Milano, prendi l'aereo ? E ci vai scalzo o infili i sandali per tutte le procedure aeroportuali e l'imbarco ?
Saluti aviatori
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Confermo, ma occorre insistere
Certo, quello che fai giustamente tu si chiama "recupero attivo".Marco53 ha scritto:Ma non mi sono dato per vinto, magari ho ridotto solo un po' le uscite, come dite anche voi. Però non ho ceduto alle calzature, ho usato infreadito e quant'altro di "minimale" e sono stato comunque scalzo in tutte le occasioni possibili.
Non riposo assoluto, ma drastico calo degli stimoli allenanti (= stressanti).
Mantieni una buona circolazione sanguigna, favorendo i processi di riparazione.
Però attenzione, non tutti sono come me e te; molti sono dei veri e propri hobbisti.
Loro non si alleneranno mai al punto da verificare quanto abbiamo esposto, ma se gli obiettivi che si sono posti sono quelli, beh, va benissimo anche così.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
Essendo appunto uno scalzo saltuario è capitato pure a me. Anche xchè quando vado scalzo 'ci do dentro'. Poi i giorni seguenti sono nuovamente calzato e l'irritazione/indolenzimento passa.
Mi è capitato qualche vota (in Svizzera e a Medjugorje) di stare scalzo 2 giorni di fila e sicuramente il secondo giorno facevo molta + fatica rispetto al primo.
---
federicob scusa ma c'è qualche cosa che nn mi quadra. Sabato eri malato e quindi presumo che tu sia nn sia stato scalzo? Domenica nn so ma eri convalescente...? Lunedì avevi le suole irritate x il troppo camminare scalzo? E oggi, per 'riposarti' sei stato scalzo + o - tutto il giorno sui sentieri delle 5 terre?
Scusa ma temo di essermi perso qualche cosa...
Ciao
Andrea77
Mi è capitato qualche vota (in Svizzera e a Medjugorje) di stare scalzo 2 giorni di fila e sicuramente il secondo giorno facevo molta + fatica rispetto al primo.
---
federicob scusa ma c'è qualche cosa che nn mi quadra. Sabato eri malato e quindi presumo che tu sia nn sia stato scalzo? Domenica nn so ma eri convalescente...? Lunedì avevi le suole irritate x il troppo camminare scalzo? E oggi, per 'riposarti' sei stato scalzo + o - tutto il giorno sui sentieri delle 5 terre?
Scusa ma temo di essermi perso qualche cosa...
Ciao
Andrea77
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
È un uomo dalla pronta guarigione!Andrea77 ha scritto:federicob scusa ma c'è qualche cosa che nn mi quadra. Sabato eri malato e quindi presumo che tu sia nn sia stato scalzo? Domenica nn so ma eri convalescente...? Lunedì avevi le suole irritate x il troppo camminare scalzo? E oggi, per 'riposarti' sei stato scalzo + o - tutto il giorno sui sentieri delle 5 terre?
Scusa ma temo di essermi perso qualche cosa...
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
Prendo sempre l'aereo per evitare di fare testamento prima di partire ...Marco53 ha scritto:
........................
Una domanda per bfpaul: ma tu, quando vieni a Milano, prendi l'aereo ? E ci vai scalzo o infili i sandali per tutte le procedure aeroportuali e l'imbarco ?
Saluti aviatori
Marco
Ogni volta a Cagliari al check-in c'è da sgansciarsi dalle risate perchè gli addetti si danno di gomito e poi più o meno col riso sotto i baffi mi contemplano come il marziano del giorno....
Ed io che ne strafrego e sghignazzo fra me alle loro contorsioni, hahahahah!
In aereo nessuno ha finora fatto un motto, forse non se ne sono accorti; stewards e hostesses non fanno una piega, mai! E visto che normalmente sbarco a Linate, neppure sulla navetta ho mai riscontrato se non qualche sguardo stupito, ma sono sguardi di "sardi". Al ritorno, uguale; a Milano fai check-in e imbarco senza alcun problema salvo gli sguardi e i cachinni di ragazzini in gita, "sardi" beninteso!
Saluti trasvolatori!
bfpaul
Re: Un'esperienza...non proprio "bella"
Ciao Andrea,anche se è notte fonda,(io per abitudine vado a letto molto tardi) desidero rispondere alla tua domanda:venerdì quando ci siamo sentiti telefonicamente ti ho detto che a causa di un mal di gola e qualche linea di febbre l'indomani non mi sentivo di venire con voi. Confermo che quella settimana, a causa di tanto entusiasmo,ho esposto i miei piedi a troppo lavoro,al punto che accusavo molta sensibilità e indolenzimento.Sabato e domenica quindi sono stato a riposo.(Già sabato non avevo più febbre) Seguendo però i vostri consigli (sopratutto Flavio ed Enzo) e capendo che il mio malanno non era influenza,testardamente come è il mio carattere, lunedì ho riprovato a camminare scalzo però con molta più cautela dei giorni precedenti riscontrando un netto miglioramento. Questo mi ha nuovamente dato entusiasmo al punto di accettare all'ultimo momento di andare con un amico al mare martedì. Sicuramente troveremo prestissimo un'altra occasione per incontraci assieme anche agli altri amici del forum. A presto. Federicob (chicco).
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 52
Data d'iscrizione : 05.09.08
trasvolatori scalzi
Non ho ancora provato a volare del tutto scalzo, ma effettivamente dev'essere divertente. Proprio oggi ho letto di un ricercatore della BBC di 36 anni che ha lavorato scalzo per quasi due anni di fila e che, durante una sua visita a Praga ha imbarcato le scarpe insieme al bagaglio e questo è arrivato due giorni dopo . Una vera cuccagna per gli amanti del barefooting, anche perché così non ci sono alternative...
Per me è una delle situazioni migliori e nelle sarebbe bene che ogni barefooter si "immergesse" (me compreso) in modo da non trovarsi in quelle situazioni in cui "cede" e si rimette le scarpe....
saluti aeroportuali
Marco
Per me è una delle situazioni migliori e nelle sarebbe bene che ogni barefooter si "immergesse" (me compreso) in modo da non trovarsi in quelle situazioni in cui "cede" e si rimette le scarpe....
saluti aeroportuali
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
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