Scalzo a novembre
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Scalzo a novembre
Promemoria primo messaggio :
Lo so, voi direte "E che c'è di strano, io sto scalzo anche con la neve e vari gradi sotto zero".
Ma io, chi mi conosce lo sa, anche con 40° gradi all'ombra ho sempre dietro una felpa e una giacca perché non si sa mai. E in casa ho sempre la coperta di pile sulle gambe, anche per buona parte dell'estate.
Oggi però mi sono lanciato in cotanta folle impresa, e sceso dal tram mi sono fermato su una panchina, mi sono tolto scarpe invernali e calze spesse e ho girato a piedi nudi per quasi tutto il giorno. Va detto che la temperatura aiutava, e poi sono stato molto in biblioteca, dove faceva abbastanza caldo.
Ho voluto provare per verificare se capita quello che voi dite, ovvero che abituandosi non ci si ammala, che i piedi danno al resto del corpo la giusta temperatura e tutte quelle cose lì.
Se domani starò ancora bene e il meteo aiuterà, vorrei ripetere la giornata (se va tutto bene credo potrei persino lanciarmi ad entrare scalzo nel mio vecchio liceo).
Se poi mi verranno raffreddore, influenza, polmonite, ipotermia e congelamento con relativa amputazione, sappiate che nonostante tutto vi ho voluto bene.
Lo so, voi direte "E che c'è di strano, io sto scalzo anche con la neve e vari gradi sotto zero".
Ma io, chi mi conosce lo sa, anche con 40° gradi all'ombra ho sempre dietro una felpa e una giacca perché non si sa mai. E in casa ho sempre la coperta di pile sulle gambe, anche per buona parte dell'estate.
Oggi però mi sono lanciato in cotanta folle impresa, e sceso dal tram mi sono fermato su una panchina, mi sono tolto scarpe invernali e calze spesse e ho girato a piedi nudi per quasi tutto il giorno. Va detto che la temperatura aiutava, e poi sono stato molto in biblioteca, dove faceva abbastanza caldo.
Ho voluto provare per verificare se capita quello che voi dite, ovvero che abituandosi non ci si ammala, che i piedi danno al resto del corpo la giusta temperatura e tutte quelle cose lì.
Se domani starò ancora bene e il meteo aiuterà, vorrei ripetere la giornata (se va tutto bene credo potrei persino lanciarmi ad entrare scalzo nel mio vecchio liceo).
Se poi mi verranno raffreddore, influenza, polmonite, ipotermia e congelamento con relativa amputazione, sappiate che nonostante tutto vi ho voluto bene.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Scalzo a novembre
Sii clemente con simili individui, già sopportano il peso enorme di convivere con se stessi.
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Scalzo a novembre
young_barefooter ha scritto:
Attualmente tendo a diventare ancora ansioso nelle situazioni in cui è elevato il rischio di incontrare amici/conoscenti/colleghi che tutt'ora non sono ancora al corrente della mia abitudine allo scalzismo.
Va beh, dai, questo è normale.
Ed è un discorso generale, non riguarda solo lo scalzismo.
Rompere il ghiaccio, in un modo o nell'altro, toglie ogni ansia (più o meno)...
Mi viene in mente il "percorso" fatto con la mia attuale moglie.
All'inizio, anni e anni fa, fu un vero problema il pensiero di come e quando affrontare la cosa. Se da un lato sapevo che prima o poi sarebbe venuta fuori, dall'altro ero conscio che la nostra età (poco più che 20enni) e il breve periodo di frequentazione avrebbero potuto creare qualche problema.
Dopo pochi mesi che ci frequentavamo, arrivò l'estate; e preso da un momento di spavalderia feci un breve tratto scalzo. Bene, ma non benissimo. Gli occhi le diventarono tipo pallina da tennis, e, in mezzo a tanto stupore, riuscì pure a balbettare qualcosa...che non ricordo (ma sicuramente non fu "dai, che forte").
Il giorno dopo, appena mi vide, mi chiese se avessi messo le scarpe...
Così, una volta rotto il ghiaccio, cominciai piano piano a rendere la cosa sempre più naturale...a tal punto che oggi, a volte, si meraviglia se tengo le scarpe. E, sporadicamente, sta scalza pure lei.
Ora è tutto normale.
Di ritorno da un viaggio, trovai un portafoto multiplo appeso ad una parete di un corridoio. Tra le varie, ci sono due foto che mi ritraggono scalzo.
Da quel momento, riesco a rompere il ghiaccio molto facilmente, con ogni persona che va al bagno a casa ns.
So progressi...
Arky- Numero di messaggi : 220
Data d'iscrizione : 21.02.12
Re: Scalzo a novembre
Arky ha scritto:
Va beh, dai, questo è normale.
Ed è un discorso generale, non riguarda solo lo scalzismo.
Rompere il ghiaccio, in un modo o nell'altro, toglie ogni ansia (più o meno)...
Mi viene in mente il "percorso" fatto con la mia attuale moglie.
All'inizio, anni e anni fa, fu un vero problema il pensiero di come e quando affrontare la cosa. Se da un lato sapevo che prima o poi sarebbe venuta fuori, dall'altro ero conscio che la nostra età (poco più che 20enni) e il breve periodo di frequentazione avrebbero potuto creare qualche problema.
Dopo pochi mesi che ci frequentavamo, arrivò l'estate; e preso da un momento di spavalderia feci un breve tratto scalzo. Bene, ma non benissimo. Gli occhi le diventarono tipo pallina da tennis, e, in mezzo a tanto stupore, riuscì pure a balbettare qualcosa...che non ricordo (ma sicuramente non fu "dai, che forte").
Il giorno dopo, appena mi vide, mi chiese se avessi messo le scarpe...
Così, una volta rotto il ghiaccio, cominciai piano piano a rendere la cosa sempre più naturale...a tal punto che oggi, a volte, si meraviglia se tengo le scarpe. E, sporadicamente, sta scalza pure lei.
Ora è tutto normale.
Di ritorno da un viaggio, trovai un portafoto multiplo appeso ad una parete di un corridoio. Tra le varie, ci sono due foto che mi ritraggono scalzo.
Da quel momento, riesco a rompere il ghiaccio molto facilmente, con ogni persona che va al bagno a casa ns.
So progressi...
Confrontando i "percorsi evolutivi" che entrambi abbiamo intrapreso con le rispettive consorti sono molto evidenti le analogie: la prima volta che mia moglie venne a sapere che andavo scalzo a Milano e sui mezzi pubblici (ricordo bene che era attorno al 20 Giugno 2014 - il 13 Giugno è nata nostra figlia Camilla) ebbe quasi una reazione isterica.
Quando, lo stesso anno, a Ottobre ancora giravo scalzo in paese mi fece un pippone incredibile su cosa avrebbero pensato gli altri di lei a causa mia.
Oggi invece, a parte alcune specifiche situazioni in cui mi pretende calzato, per il resto mi lascia sostanzialmente libero.
Addirittura in certi casi preferisce che io sia scalzo (probabilmente sa che senza scarpe mi trovo mooolto più comodo e quindi più rilassato e tranquillo)!
Pure io in casa ho varie foto in cui appaio scalzo e, per la cronaca, mia moglie stessa si è tranquillamente abituata a stare SEMPRE scalza in casa, estate o inverno che sia (ho il riscaldamento a pavimento!) e anche nel caso di visite di parenti/amici/conoscenti.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Scalzo a novembre
cyberteam ha scritto:Sii clemente con simili individui, già sopportano il peso enorme di convivere con se stessi.
Frasi che si accoppia bene a queste:
“A differenza del talento o del genio, la stupidità non può essere nascosta: appartiene alla sua natura l’urgenza di manifestarsi.” Mario Andrea Rigoni
“Il bischero medio persegue lo scopo di far sapere al maggior numero di persone possibile di essere un bischero.” Grand Choeur (Segretario Club NatiScalzi)
Comunque, io che sono cattivo, su queste persone la penso esattamente come uno dei migliori comici italiani (che come altri comici, fa il politico):
“A definirlo un essere umano si fa oltraggio alla biologia” Vincenzo De Luca - Presidente Regione Campania.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Scalzo a novembre
Perché mai dovresti spiegargli qualcosa?young_barefooter ha scritto:Sinceramente stavo per girarmi e spiegare all'autore del commento (che peraltro non avevo visto in faccia, quindi sarebbe stato non facile individuarlo nella ressa) che probabilmente a puzzare di più erano i SUOI piedi semmai avessimo fatto un confronto diretto.
1) La frase è stata detta per far sapere a tutti di essere un cretino. Missione compiuta, fine della storia.
2) L'unico neurone che possiede il consumatore abusivo di ossigeno (© Vincenzo De Luca) serve a funzioni elementari, respirare, mangiare, dire scemenze. (Spero non sia abilitato per favorire la riproduzione!) Anche se tu spiegassi, non capirebbe, quindi, in questi casi, è più saggio risparmiare il fiato.
Ultima modifica di Rei il Sab Dic 10 2016, 09:05 - modificato 1 volta.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Scalzo a novembre
young_barefooter ha scritto:Sinceramente stavo per girarmi e spiegare all'autore del commento (che peraltro non avevo visto in faccia, quindi sarebbe stato non facile individuarlo nella ressa) che probabilmente a puzzare di più erano i SUOI piedi semmai avessimo fatto un confronto diretto.
Ad un idiota non si risponde, è fiato sprecato.
Lo stupido parla perché ha la lingua in bocca.
Il cretino non si accorge di essere cretino altrimente smetterebbe di fare il cretino.
Non credo che alcuna di queste "massime" abbia valenza tale da entrare nella raccolta di Rei, sono solo un mio "utile" contributo a definre gli "antiscalzisti" che lo sono senza motivo valido.
Autorizzo fin d'ora tutti quelli che invece hanno hanno validi motivi a non camminare mai scalzi ma non a contrastare, deridere o importunare chi lo fa.
bfpaul
Lo stupido parla perché ha la lingua in bocca.
Il cretino non si accorge di essere cretino altrimente smetterebbe di fare il cretino.
Non credo che alcuna di queste "massime" abbia valenza tale da entrare nella raccolta di Rei, sono solo un mio "utile" contributo a definre gli "antiscalzisti" che lo sono senza motivo valido.
Autorizzo fin d'ora tutti quelli che invece hanno hanno validi motivi a non camminare mai scalzi ma non a contrastare, deridere o importunare chi lo fa.
bfpaul
Re: Scalzo a novembre
Ieri ho fatto un giro sopra Novate Mezzola sullo splendido e particolare sentiero del Tracciolino 950m. Le temperature erano gradevoli e nei tratti al sole era caldo. Purtroppo non ho potuto fare tutto il percorso scalzo perché il percorso passa in un castagneto...
GECO- Numero di messaggi : 1085
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Scalzo a novembre
Il bello di camminare scalzi a novembre è la goduria di infilare i piedi nei morbidi tappeti di foglie cadute.
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Scalzo a novembre
Sui ricci delle castagne, un po' meno...
John & Jane- Numero di messaggi : 476
Età : 76
Data d'iscrizione : 27.09.11
Re: Scalzo a novembre
Io mi sto inoltrando sempre più nel tardo autunno piemontese, ma credo di essere ormai piuttosto vicino ai miei limiti.
La scorsa settimana sono andato a correre per quasi un'ora con 5° ed il cielo coperto. Ho avuto i piedi gelidi per oltre venti minuti, poi hanno iniziato pian piano a scaldarsi e dopo circa mezz'ora stavo davvero benissimo (persino le mani erano calde) ma per i primi 2 km ogni asperità era un dolore.
Oggi invece sono uscito con il sole. La temperatura era piacevolmente salita a circa 10°, ma fino poche ore prima eravamo sotto zero. In effetti l'aria era tiepida, ma si sentiva molto nettamente il contrasto con il terreno che tratteneva ancora il gelo della notte.
Sto ragionando su una tecnica per scaldare in fretta i piedi: alternare un po' di minuti in cortile, fino a che i piedi iniziano a gelare, con qualche minuto in casa finchè riprendono calore. Ripetendo questo esercizio un po' di volte, forse potrei uscire a correre con la circolazione periferica già stabilizzata.
Cosa ne pensate?
La scorsa settimana sono andato a correre per quasi un'ora con 5° ed il cielo coperto. Ho avuto i piedi gelidi per oltre venti minuti, poi hanno iniziato pian piano a scaldarsi e dopo circa mezz'ora stavo davvero benissimo (persino le mani erano calde) ma per i primi 2 km ogni asperità era un dolore.
Oggi invece sono uscito con il sole. La temperatura era piacevolmente salita a circa 10°, ma fino poche ore prima eravamo sotto zero. In effetti l'aria era tiepida, ma si sentiva molto nettamente il contrasto con il terreno che tratteneva ancora il gelo della notte.
Sto ragionando su una tecnica per scaldare in fretta i piedi: alternare un po' di minuti in cortile, fino a che i piedi iniziano a gelare, con qualche minuto in casa finchè riprendono calore. Ripetendo questo esercizio un po' di volte, forse potrei uscire a correre con la circolazione periferica già stabilizzata.
Cosa ne pensate?
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
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