A piedi nudi in montagna o in riva al mare

Grand Choeur ha scritto:Penso che possa valere anche come quando organizzo io per conto dei Nati Scalzi: metto chiaramente per iscritto che ognuno è responsabile per sé.

Grand Choeur ha scritto:Alla fine, che ci sia o no la responsabilità dell'accompagnatore, in caso di infortunio sta tutto al buonsenso dei partecipanti.
L'anno scorso, quando siamo saliti a Populonia, una signora ogni tanto si lamentava quando prendeva qualche piccola spina sul sentiero (ma senza farla tragica).
Alla fine, vedendo che noi altri stavamo zitti, ci ha chiesto se era solo lei a prenderle. Le abbiamo risposto che ogni tanto ne trovavamo una tutti me che lei era l'unica che si lamentava. E quasi tutti erano alla prima volta.
Al ritorno un bambino di 10 anni ne ha presa una un po' più grossa con leggero sanguinamento. Se l'è tolta, è ripartito e zitto.
Alla fine, uno che vuole marciarci, potrebbe essere calzatissimo e buttarsi di sotto e poi fare causa perché nessuno gli ha detto di non buttarsi di sotto.

GECO ha scritto:Vedo che abbiamo fatto la medesima lettura :-)
Il libro forse lo trovi in qualche CAI oppure in PDF su internet.
So di un giudice che ha condannato una sezione CAI perché ad un corso d'alpinismo alla prima uscita facendo una facile ferrata uno si è fatto male e nonostante la difesa del Torti persero la causa perché non si era spiegato abbastanza bene che fare una ferrata, per quanto semplice, è un attività pericolosa...
Altro esempio di un tizio che insistendo con una guida sale su un asinello per bambini ma essendo più alto (e più scemo) di un bambino si becca un ramo in fronte e cade. Al posto di nascondersi ha pensato bene di denunciare la guida...
Ora questi sono casi estremi ma certe cose io pensavo che potessero succedere solo su marte  

No, caro mio, queste cose succedono in ITALIA. Solo in ITALIA!
Perché in Italia se si dice: fai attenzione! Uno pensa: Ecchesarà mai!! Ho fatto il militare a Cuneo, ho fatto il '68 (in biblioteca), ho fatto questo e questaltro ..
Poi il bimbo si storpia e corre dalla mamma a dire che è capitato fra brutti sporchi e cattivi, insomma pretende di essere fatto santo subito.
E la mamma va a raccontare subito della tremenda avventura capitata al figlio su tutti i social possibili ....

Questo paese di santi e di navigatori è ormai solo la patria dei furbi che sanno come gira il mondo e non sono mai usciti di casa per vedere come questo accade, che pontificano su tutto - in particolare su tutto ciò di cui non capiscono un benemerito cazzo - su Facebook e/o affini, cioè, praticamente, su tutto ..
Poi in Italia c'è un'altro sport nazionale che quello di avere SEMPRE ragione.
E tu trovamene uno di questi idioti che vanno a fare  "prestazioni" in giro senza essere attrezzati e non dico fisicamente perché per fare un'escursione sono capaci di venire tutti fighi con abbigliamento appena comprato e poi di dire che li hanno portati in cima al mondo, che si sono rotti tutte le unghie, che in montagna c'era una tempesta artica, che la guida era un incompetente...
Eh, beh, hanno fatto due ore di cammino e sono diventati competenti..    
No, dicevo, attrezzati mentalmente: a stringere i denti ed a soffrire un po' avendo in cambio la visione di panorami che loro vedrebbero altrimenti solo in cartolina.
Invece in montagna non ci andranno più. E magari, dico io!!!
Quando ci si confronta con gente del genere, un graffio fatto in escursione genera come minimo una cancrena e quindi subito l'avvocato, perché le persone "per bene" non devono subire queste cose.
Ma andassero un po a f......   o .  

Mi raccomando, alla larga da questi pirla!!

bfpaul