Il battesimo delle domande

Ed infine anche io ho risposto alle domande !

Oggi ho partecipato al primo incontro di Arte Terapia, organizzato dalla ASL a cui afferisce la mia psicologa.

Mi sono presentato direttamente scalzo, come faccio ormai da tempo ai colloqui.

Degli altri cinque partecipanti al gruppo, solo una mi nota prima dell'inizio dell'incontro, ma me lo dirà dopo (mi ha visto solo perché arrivata dopo di me in sala d'aspetto)

Nel corso dell'incontro non una parola da nessuno (anche perché, essendo appunto Arte Terapia, la comunicazione verbale era vietata).

Terminato l'incontro usciamo, e la ragazza di prima mi chiede "Ma perché sei scalzo ?"

Io rispondo "Perché mi piace !"

"Ah. Fico !" risponde lei, con tono di vero apprezzamento e non di presa in giro.

Usciamo e mi fermo con lei e un'altra ragazza che si mettono a fumare, in attesa dei parenti che vengano a prenderle.

L'altra ragazza mi vede uscire e fa "Oddio ma sei scalzo !"

La prima ragazza dice qualcosa sul fatto che lei sta sempre scalza in casa, ma solo in casa, e che in generale le piace molto stare a piedi nudi.

Lei e la seconda ragazza, alle quali nel frattempo si è aggiunto l'unico altro maschio del gruppo (il quale, anche lui, mi nota solo allora), mi fanno le solite domande e io do le solite risposte.


Per me è stata davvero una prima volta, non solo per le domande, ma perché mi hanno visto delle ragazze, e ho parlato con loro molto tranquillamente. Non mi hanno considerato pazzo: sarebbe stato quantomeno strano, visto il posto da cui eravamo tutti appena usciti.

Dato che la prima ragazza mi era parsa interessata, le ho accennato dell'esistenza del sito e del forum.

Ma per fare una cosa seria, e chissà magari avere una nuova iscritta, mi farebbe comodo se qualcuno di voi mi potesse mandare per e-mail una locandina/biglietto da visita con l'indirizzo del sito, del forum e della pagina Facebook, di modo che io lo stampo e glielo porto al prossimo incontro (che sarà lunedì prossimo 9 Ottobre).


E naturalmente ho concluso il pomeriggio tornando scalzo verso casa: ad un certo punto però ho dovuto rimettermi le scarpe, l'asfalto troppo rovinato lo consigliava (mentre prima per qualche chilometro c'erano marciapiedi con sanpietrini).

E' stata veramente una bella giornata: compagne interessanti e interessate, incontro stimolante e divertente, passeggiata finale.

Rispetto al letargo che avevo annunciato questa è già la quarta volta che mi lancio. Forse non arriverò a dicembre, ma ho deciso che sto troppo bene interiormente quando sono scalzo, e intendo farlo ogni volta che me la sento. Altrimenti l'inverno è davvero troppo lungo.

Arte Terapia? Di cosa si tratta, se posso chiedere? Mi interessa.

Angelica ha scritto:Arte Terapia? Di cosa si tratta, se posso chiedere? Mi interessa.

Io avevo paura a chiedere.
Comunque è questa:
https://it.wikipedia.org/wiki/Arteterapia

No, perché avere paura ? Non è mica l'elettrochoc !

In pratica ci hanno messo intorno a un tavolo con acquerelli, colori a tempera, gessetti e quant'altro, ci hanno dato un foglio bianco e un'ora di tempo per rappresentare come ci sentivamo in questo periodo. Nel caso specifico ci è stato chiesto di usare un solo colore, in tutte le sue possibili sfumature.

Al termine ognuno ha presentato brevemente il suo lavoro, spiegando la scelta del colore e cosa rappresentava il disegno (nota: non vi erano figure, paesaggi o scene riconoscibili: dato che nessuno di noi, comprese le psicologhe/coordinatrici, era un vero artista, si è trattato di opere che i manuali definirebbero di arte astratta).

Poi ci hanno chiesto di dare un titolo al nostro lavoro. Abbiamo fatto un elenco dei titoli e alla fine dovevamo trovarne uno che li comprendesse tutti.

Ah, dimenticavo di dire che eravamo in tutto sei persone (io, un altro ragazzo e quattro ragazze).

Prima di iniziare l'opera creativa abbiamo fatto un quarto d'ora di rilassamento, per svuotare la mente e percepire meglio il corpo. E lì mi sono gasato perché essendo a piedi nudi percepivo molto meglio !

Lo scopo di questi incontri è esternare le proprie emozioni senza usare la parola: visualizzarle, dare loro forma fisica.


E, per tornare in tema, stare a piedi nudi mentre lavoravo mi ha fatto sentire molto più rilassato, libero. Credevo che avrei disegnato certe forme, che avrei scelto certe rappresentazioni, e invece è venuto fuori un lavoro in parte diverso da quello che immaginavo.


PS Grazie BfPaul per il materiale ! Ora vado a vedere.

BarefootSoul ha scritto:Oggi ho partecipato al primo incontro di Arte Terapia

Se non sono troppo indiscreto (in caso ritiro la domanda e mi scuso), oltre all'arteterapia segui un percorso terapeutico lacaniano?

Erg, non so che cosa significhi...e adesso è troppo tardi per mettersi a cercare.

Comunque ho i colloqui con la psicologa una volta al mese, e ora questi incontri di Arte Terapia una volta a settimana.

Trattandosi dell'ASL non posso fare molto di più, non per un "caso" come il mio (ne ho conosciuti di veramente gravi, al punto che mi sento quasi in colpa, mi sembra di rubare tempo e risorse che potrebbero servire a chi ha problemi ben più seri).

La stessa psicologa mi ha detto che con un solo incontro al mese non può aiutarmi più che tanto, e che dovrei iniziare un percorso con un professionista privato in modo da avere un colloquio a settimana.

Peccato solo che il privato non me lo posso permettere, è già tanto se riesco a pagare il ticket dell'ASL.


Comunque, per tornare in tema "piedi nudi", ho trovato sempre molta disponibilità tra le psicologhe, sia la mia sia le due che seguono gli incontri di Arte Terapia, ma molta meno tra gli infermieri: ogni volta che entro, scalzo va da sé, fanno sempre delle facce stralunate.

E' come se potessero accettare le personalità multiple, la schizofrenia, le voci nella testa, le manie di persecuzione, le dipendenze e chi più ne ha più ne metta...

...ma non riescano per nulla ad accettare uno che cammina scalzo.

Mah...misteri della psiche umana.