Assaggio Roma

Complici alcuni impegni, dopo dieci giorni di barefooting integrale, nel senso che i piedi non hanno visto nulla più di un paio di infradito e anche quelle per non più di un paio d’ore in tempo cumulato, capita di dover andare in città

L’occasione cade a fagiolo per ampliare gli orizzonti calpestati e provare condizioni ambientali diverse dalle località, di mare, collina o montagna che sia, pur sempre turistiche e quindi non troppo inclini a storcere il naso se qualcuno cammina scalzo, sui cui terreni, naturali o artificiali che si voglia, le piante nude dei piedi si stanno evolvendo da semplici appendici corporee a veri e propri strumenti di esplorazione del mondo
Via Appia, Piazza Re di Roma, vetrine di negozi chiusi nella pausa ferragostana, una sosta in gelateria, le ombre della sera inoltrata fugate dalla moderna illuminazione a led non confondono gli sguardi incuriositi dei girovaghi notturni in cerca di refrigerio che si fissano prima in basso poi in alto a cercar di conciliare una immagine dissonante con il concetto di normalità avvalorata dalla statistica per cui se uno gira scalzo allora c’è qualcosa che non va
Il battito cardiaco sale e scende in funzione nel numero di altri esseri umani in ogni momento presenti, placandosi nei tratti dove i passi, se fossero calzati, risuonerebbero nel silenzio, impennandosi quando i piedi nudi e la strada portano a passare in mezzo a gruppi di persone amabilmente bighellonanti e senza nulla di più importante da fare se non bisbigliare commenti

L’atipia e’ molto più evidente e più notata in un contesto urbano anche se di piena estate, una miscela di curiosità, ribrezzo, perplessità e disapprovazione tesse una tela che circonda chi inizia ad avventurarsi scalzo nel mondo che spaventa, intimorisce, frena e trama per far desistere e a poco serve ripetersi che non c'è nessuna legge che lo vieti

Quei 70 centimetri circa mossi scalzi in avanti ad ogni passo sono allo stesso tempo un urlo silenzioso e non meno sonoro di affermazione dell’io, del se, del qui ed ora, del vivere nel presente, che alimentano la necessità di sentirsi vivo, di provare a rompere quella regola non scritta che ormai vale più delle norme scritte, per cui essere normali, non fare rumore, non allontanarsi dalla strada segnata è il mantra di una società omologata e spenta, che ha perso ogni afflato di curiosità, che rifugge qualsiasi cosa sia diversa, sia essa il colore della pelle, la religione, gli orientamenti sessuali e non, a meno che non sia vissuta in privato, al chiuso, di nascosto
Un percorso difficile, impervio e non privo di ostacoli che potrebbero rivelarsi insormontabili, quello di cercare di essere se stessi nel rispetto degli altri, mala tempora currunt per le particele di sodio in un’acqua piatta

Una passeggiata di non più di un’ora ma tanto è bastato a scatenare una ridda di pensieri, timori e paure che accompagnano ogni scelta di manifestare l’essere fuori dalla massa, controbilanciate dalla insostenibile leggerezza dei piedi nudi che accarezzano gli asfalti e dalle mille e più sensazioni che non pensavi potessero esistere

It’s long way to home baby
Ciao
Robi

Alcuni ti direbbero "Ma ti fai troppi problemi !"

Io ti dico "Ognuno ha i suoi tempi".

Guarda, ti voglio raccontare una storia, che non c'entra con i piedi nudi ma è credo esemplificativa.


Quando ho iniziato ad andare all'università vedevo sempre un barbone steso sulle scalinate vicino all'ingresso. Sembrava un clochard come tanti, e doveva essere lì da parecchio, perché molti studenti lo conoscevano, lo salutavano, si fermavano a chiacchierare con lui, gli offrivano una sigaretta o una birra.

Poi qualcuno mi ha detto che non era un semplice barbone. Era stato nientemeno che un docente, proprio lì. Ma ad un certo punto si era stufato della vita predeterminata e omologata, ha mollato tutto e ha iniziato a vivere per strada.

Un giorno non l'ho visto più. Era morto.

In poco tempo sono comparsi fiori, bigliettini e tante manifestazioni di affetto sincero depositati nel punto delle scale dove si sedeva sempre.



Ecco, senza arrivare a scelte così estreme, credo che possiamo, anzi, DOBBIAMO continuare sulla strada che ci ha portato a essere un po' meno omologati e un po' più fuori dal mondo. Credo che pochi di noi avrebbero il coraggio di mollare tutto, perché anche se personalmente possiamo avere problemi economici viviamo pur sempre in un Paese ricco: siamo abituati ad avere l'acqua corrente in casa, un bagno pulito, un letto comodo, il riscaldamento.

Ed è proprio la ricchezza dello Stato a cui apparteniamo che ci permetterebbe, volendo, di rifiutare tutti questi doni che ci sono stati elargiti ancor prima che nascessimo.

La cosa importante rimane sempre quella di sfuggire il più possibile all'omologazione. In fondo non serve nemmeno andare in giro a piedi nudi. Basta leggere dei libri, informarsi su altre fonti che non siano i soliti media, approfondire i fatti invece di accontentarsi delle versioni pre-confezionate.

A Milano come a Roma e in tutte le nostre città se vai scalzo nella bella stagione in una zona turistica ti vedono ma il più delle volte ti prendono per turista straniero. A me viene particolarmente bene essendo alto e biondo...
Se invece giri nei quartieri residenziali la cosa diventa a mio avviso più complicata.
Ricordo anni fa vistando Roma qualche turista scalzo l'avevo visto.

GECO ha scritto: il più delle volte ti prendono per turista straniero. A me viene particolarmente bene essendo alto e biondo...

Non sono né alto ne biondo   ma ho una sperimentata e consolidata propensione ad adattarmi alla realtà locale (qualcuno lo chiamerebbe, con accezione dispregiativa, camaleontismo) a NY come a Londra o Tel Aviv che mi ha sempre permesso di non spiccare come una mosca bianca  
Aver girato e vissuto tanto fuori dall’italia aiuta a sviluppare la capacità di essere “uno tra tanti” ed a non soffermarsi ogni volta su uno sguardo o un commento se a farli sono degli sconosciuti, non dico che non li veda o senta, solo che è più facile, per me, lasciarli nel rumore di fondo anche se sono in Italia
Ovviamente, ripetendomii, quanto sopra funziona egregiamente in estate mentre ho fondati dubbi che in inverno, essendo molto più “visibile” non sarei/potrei essere altrettanto sciolto ....
Ammetto di ammirare alcuni in questo forum (es. Young solo per citarne uno) che sono riusciti a lavorare così tanto su se stessi da superare quasi qualsiasi blocco legato alle opinioni altrui

Robi ha scritto: i piedi nudi e la strada portano a passare in mezzo a gruppi di persone amabilmente bighellonanti e senza nulla di più importante da fare se non bisbigliare commenti

Capita, anni ed anni di condizionamento psicologico sul portare calzature farà sempre si quella vocina dentro continui a dirti, qualche volta bisbigliando, altre urlando, che sei in qualche modo "non a posto".
Sta a te, con il tempo che necessita, imparare a gestirla quando ti va di stare scalzo.

GECO ha scritto: ti vedono ma il più delle volte ti prendono per turista straniero

Non sono biondo ma alto e magro sì.
Un paio di anni fa girando in Agosto per uno stupendo borgo abruzzese, (macchina fotografica al collo, cappello di paglia in testa ed una t-shirt con vistosa scritta "London" sopra) ho sentito un commento alle mie spalle "guarda quello, è venuto così dall'Inghilterra, tutto scalzo"

cyberteam ha scritto:
Un paio di anni fa girando in Agosto per uno stupendo borgo abruzzese, (macchina fotografica al collo, cappello di paglia in testa ed una t-shirt con vistosa scritta "London" sopra) ho sentito un commento alle mie spalle "guarda quello, è venuto così dall'Inghilterra, tutto scalzo"

Pensa che invece noi siamo stati in Abruzzo la scorsa settimana per un giretto e non ho sentito un solo commento ne colto una singola occhiata
probabilmente è vero che chi si “scandalizza” sono una piccola minoranza e che incontrarli o meno e anche questione di ... (omissis )

Confermo che girando spesso da solo per Milano ben raramente ormai sento commenti o vedo occhiate insistenti. Soprattutto con i pantaloni lunghi il più delle volte passo completamente inosservato.

A si? meglio i pantaloni lunghi....? E io che pensavo di essere più ridicolo...
Infatti sto pensando a quando comincerà a fare freschino, come continuare il mio lavoro di liberazione dei blocchi mentali. D'estate...fa caldo, bermuda, maglietta e piedi nudi...ancora ancora lo vedo tollerabile. L'idea di avere i pantaloni lunghi mi dà l'idea di controsenso...bho...
Vero è che i piedi sono "meno visibili"...
Vedremo a settembre....

Danyscalzo ha scritto:A si? meglio i pantaloni lunghi....? E io che pensavo di essere più ridicolo...
Infatti sto pensando a quando comincerà a fare freschino, come continuare il mio lavoro di liberazione dei blocchi mentali. D'estate...fa caldo, bermuda, maglietta e piedi nudi...ancora ancora lo vedo tollerabile. L'idea di avere i pantaloni lunghi mi dà l'idea di controsenso...bho...
Vero è che i piedi sono "meno visibili"...
Vedremo a settembre....

Dani
Lo pensavo anche io ma essendo tornato in ufficio e non volendo interrompere il "cammino" da un paio di giorni so o scalzo ma con i jeans o i pantaloni e effettivamente sembra essere meno evidente
Bermuda e maglietta restano ancora un must nel week-end

Danyscalzo ha scritto:A si? meglio i pantaloni lunghi....? E io che pensavo di essere più ridicolo...
Infatti sto pensando a quando comincerà a fare freschino, come continuare il mio lavoro di liberazione dei blocchi mentali. D'estate...fa caldo, bermuda, maglietta e piedi nudi...ancora ancora lo vedo tollerabile. L'idea di avere i pantaloni lunghi mi dà l'idea di controsenso...bho...
Vero è che i piedi sono "meno visibili"...
Vedremo a settembre....

Ciao Dany, ti confesso che anche in inverno, con il piumino ed il cappello, scalzo mi sento a mio agio; se solo indossassi delle infradito, allora si che io mi sentirei in imbarazzo. Stare scalzo è il mio modo di essere, indossare le infradito non saprei come giustificarlo, non tanto agli altri, quanto a me stesso.
P.S. Ho autorizzato Paolo a darti il mio cell.

Ok Mau, allora magari ci mettiamo in contatto!

Proverò a settembre ad uscire in pantaloni lunghi...per ora mi sono sparato tutte le cartucce che potevo. Mia moglie è andata in ferie e quindi non posso fare le mie uscite clandestine fino a metà settembre. Partiremo per le ferie dal primo al 15 settembre, cercherò in qualche occasione di cominciare a rompere il ghiaccio.

Intanto ieri per la prima volta ho varcato la soglia di casa con lei presente. Sono dovuto scendere 2 volte in cantina: la prima non ce l'ho fatta e ho preso le infradito, poi avevo dimenticato una cosa e sono dovuto riscendere, questa volta scalzo, non me ne è fregato! Mi ha visto al rientro, perché mi è venuta incontro per prendere quello che avevo in mano. Magari non ci ha fatto caso, non so, ma non mi ha detto nulla.

Ne approfitto per chiedervi voi come avete fatto a gestire le rispettive mogli/compagni/e...?

Scusatemi se mi attacco ad ogni conversazione per farvi domande, ma vi giuro che i pensieri che ho nella testa sono tantissimi e il confronto con voi mi sta aiutando molto!

Danyscalzo ha scritto:Ok Mau, allora magari ci mettiamo in contatto!

Scusatemi se mi attacco ad ogni conversazione per farvi domande, ma vi giuro che i pensieri che ho nella testa sono tantissimi e il confronto con voi mi sta aiutando molto!

Dany, come ho già avuto modo di dire anche a te, prima di raggiungere la mia serenità a piedi nudi, io venivo spesso a Parma proprio per fare quello che mi piaceva, "nascondendomi " ai milanesi.
Avremo sicuramente modo di conoscerci e tanto di cui parlare.
La mia presenza in questo forum trova la sua più grande giustificazione nel fatto che io vorrei tanto che le nuove leve non debbano più sentirsi addosso quel senso di solitudine che ho vissuto io stesso per anni.
Con tutti i miei errori ma ci sono per ogni chiarimento.
A presto
Mau

P.S.: non nascondere la nostra passione (quella che io chiamo la nostra dis-normalità, ovvero la normalità meno frequente di quella più comune) ai nostri famigliari potrà comportare qualche incomprensione e difficoltà iniziali MA ti assicuro che con il tempo "paga".

Con i pantaloni lunghi non ci sono problemi.
Io non sono ancora ai livelli di Mau quando arriva davvero freddo mi ricalzo non tanto per il freddo ai piedi ma perché mi sembra una forzatura andare ingiro con il giaccone pesante, cappello, guanti e scalzo. Alla domanda non hai freddo mi verrebbe difficile rispondere NO.

Danyscalzo ha scritto:Ok Mau, allora magari ci mettiamo in contatto!

guys, la prossima volta che sono a Milano mi piacerebbe riuscire ad organizzare un'uscita per conoscervi

Danyscalzo ha scritto:Scusatemi se mi attacco ad ogni conversazione per farvi domande, ma vi giuro che i pensieri che ho nella testa sono tantissimi e il confronto con voi mi sta aiutando molto!

per quanto mi riguarda non devi nessuna scusa, il bello dei forum è trovare appoggio ed esperienze da chi ha la stessa passione/interesse e la coltiva da più tempo, altrimenti che senso avrebbe?

Danyscalzo ha scritto:Ne approfitto per chiedervi voi come avete fatto a gestire le rispettive mogli/compagni/e...?

una moglie me la sono lasciata alle spalle tanto tempo fa, ben prima che pensassi di andarmene in giro scalzo, e quindi non so, ma molti amici qui hanno dovuto gestire la stessa transizione
per quanto riguarda il compagno, beh ... sono fortunato perchè la risposta è stata "se va bene a te e sei a tuo agio, andiamo perchè a me non cambia nulla"

in bocca al lupo
Robi

Robi ha scritto:

Danyscalzo ha scritto:Ok Mau, allora magari ci mettiamo in contatto!

guys, la prossima volta che sono a Milano mi piacerebbe riuscire ad organizzare un'uscita per conoscervi  

Contattiamoci telefonicamente ed organizziamo - Semplice! Io ci sono sia per Milano che per Parma