Mi presento

Cari amici scalzisti, ciao a tutti! Mi chiamo Enrico, sono del '62, è da qualche anno che durante le vacanze estive, al mare o in montagna, vado scalzo. E sempre quando sono a casa, tranne i mesi più freddi dell'inverno, dove giro con dei calzettoni. Insomma ho bisogno di tenere i piedi sempre a terra, di sentire le dita che lavorano. Mi ricordo che da piccolo quando potevo buttavo via le scarpe, ma è solo negli ultimi anni che sono diventato scalzista, seppur part-time. Dopo qualche mese ho avuto la sensazione che le mie percezioni si ampliassero, effettivamente è un senso in più, quello tattile, che abbiamo trascurato, ma sicuramente nel cervello si riattivano tutti i collegamenti pronti per aprire una nuova sfera di esperienza. È proprio quello che mi è capitato, e lo auguro a tutti, specialmente agli amici che non l'hanno ancora provato. Penso che non riuscirò mai ad essere uno scalzista all time, ma non importa, è già bello così. Un caro saluto a tutti e un augurio di tante giornate scalze!

Benvenuto Enrico!
Di dove sei?

Ciao e benvenuto!

Abito in Piemonte, vicino ad Asti

Ben arrivato!

Benvenuto!
Sul discorso scalzista più o meno all time abbiamo scritto fumi di parole. Ognuno fa quello che più si sente meglio di fare.
Essere uno scalzista davvero all time non è facile. Oltre ad evidenti vincoli sociali vuol dire andare scalzi al di fuori della zona di confort e abituarsi al caldo che diventa rovente, al freddo, all'inevitabile possibilità di ferirsi seppure lievemente e saltuariamente, di andare su superfici non piacevoli come ghiaia o asfalto sgranato, in luoghi luridi ecc.
Qualcuno è disposto a farlo ma la maggior parte partendo dal paradigma che andare scalzo è un piacere in certe circostanze dice no qui non me la sento e mi ricalzo. Credo sia persino contro producente passare per quelli che vanno scalzi sempre e ovunque anche se sentono male, posto che all'inizio un minimo di allenamento va messo in conto. Certo è che più uno va scalzo e più riesce a sopportare caldo, freddo e superfici poco piacevoli lo stesso per certi contesti sociali. Tutto sta a quello che un vuole fare. Non ci sono medaglie per chi sta sempre scalzo o rimproveri per chi lo fa solo in modo saltuario. Un po' come in tutti gli sport c'è chi corre 5km a settimana e chi 200. E' evidente che per il primo se piove, se fa troppo caldo o troppo freddo non andrà a correre, non correrà una maratona ma magari una 10k. Per il secondo uscire a correre è una necessità come mangiare o bere e quindi uscirà anche se fa freddo, caldo, pioggia ecc... Massima libertà di fare come uno meglio crede!

Benvenuto :-)

Beat ha scritto:Abito in Piemonte, vicino ad Asti

Pur se con un po' in ritardo, ti do il benvenuto anche da parte mia.
Un altro piemontese si aggiunge alla lista, mi fa molto piacere.
Io sono di Ivrea, praticamente ad un tiro di schioppo.