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Scalzo alla Coop di Venturina, triste epilogo

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Messaggio  kouraky Mer Lug 29 2020, 22:04

Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti, mi chiamo Gianni, sono di Firenze e in vacanza mi aggiro (naturalmente scalzo) alla coop.
Avevo appena letto qualcosa sull'articolo 187 e nessuno mi avrebbe fermato e invece...
Di seguito il reclamo che ho fatto la sera stessa in cui mi sono sentito rifiutare l'ingresso al supermercato:

"Salve. Questo pomeriggio sono entrato nel vostro store di Venturina e mi sono visto negare l'ingresso perché ero scalzo, premetto che io sono un "barefooter" cioè uno scalzista e che quella di comminare scalzo una mia scelta e una mia esigenza.
Mi sono sentito discriminato per il mio stile di vita e per il mio aspetto.
Chi mi ha fermato all'ingresso ha parlato di un regolamento interno che impediva a chiunque fosse scalzo di entrare, ho quindi chiesto di mostrarmi il regolamento nel mentre, infastidito, indossavo delle infradito. Mi viene quindi indicato di rivolgermi al responsabile di magazzino che mi conferma che nel supermercato non si può entrare scalzi ma che non era scritto in nessun regolamento.
Visto l'articolo n.187 del Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (T.U.L.P.S.), che recita: "Salvo quanto dispongono gli artt. 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo.", vi chiedo, gentilmente, di chiarire questa cosa con i vostri dipendenti poiché non metterò più piede in un vostro supermercato fino a che non riceverò una risposta scritta da parte vostra sulla possibilità o meno ad entrare scalzo (giustificata ovviamente da leggi e/o regolamenti interni) nel rispetto dei miei usi e della mia libertà personale, così da mostrarla alle vostre "guardie" ogni qualvolta sceglierò di entrare in un vostro supermercato.
Distinti saluti.
Gianni."


Questo il fatto accaduto il 9 luglio 2020
nessuno risposta. Mando quindi un sollecito il 22 luglio in cui chiedo gentilmente di dar voce al mio reclamo. Finalmente oggi, 29 luglio mi rispondono in questi termini:

"Gentile Gianni Trippi,
la ringraziamo per il suo contatto e proviamo a fornire una risposta alla tematica che sottopone alla nostra attenzione.
Come da lei ampiamente documentato, di fatto non sussiste alcuna normativa (neppure il codice della strada) che impedisce di circolare a piedi nudi. Dal punto di vista igienico-sanitario la persona dedita al gimnopodismo o più comunemente chiamato "scalzismo" può contrarre parassiti dal terreno con i piedi scalzi per esempio la anchilostomiasi o la schistosomiasi nel caso si cammini a piedi nudi su terreni o in acque dolci inquinati dalle larve di tali parassiti. Pur comprendendo bene e rispettando le scelte personali e gli stili di vita, nei nostri punti vendita il divieto di entrare a piedi nudi è volto essenzialmente a tutelare la sicurezza dei nostri soci e clienti (a maggior ragione in un periodo di emergenza igienico-sanitaria rispetto alla quale la cooperativa si è adoperata adottando procedure rigide di prevenzione e controllo). Inoltre è doveroso informarla, per esempio, che non è nelle nostre possibilità porre alcun limite in area vendita alla circolazione dei carrelli spesa nelle corsie spinti dai clienti mentre li utilizzano, anche se ci sono clienti manifestamente scalzi. Ci sono eventi che non possiamo prevenire e ai quali non possiamo rispondere.
A questo scopo, la cooperativa si è data delle regole, che possono essere opinabili, e le ha fissate in una comunicazione istituzionale (in allegato) posta all’ingresso dei punti vendita, in modo che il cliente possa scegliere di entrare oppure no. La sua segnalazione è stata motivo di chiarimento anche con la responsabile di negozio che, arrivata quando lei già indossava le ciabatte, per stemperare i toni non le ha fatto notare il cartello posto all’ingresso.
Ci dispiace che abbia recepito in queste regole una grave limitazione delle libertà personali, ma su questi temi sappiamo bene di non poter andare incontro alle esigenze e al pensiero di tutti.
Cordiali saluti"


Io sono allibito, basta veramente un cartello posto fuori dal negozio per impedire l'accesso a piedi nudi?
Vi ringrazio per una vostra risposta.
Gianni.
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Messaggio  cyberteam Mer Ago 05 2020, 16:37

Appleseed ha scritto:Spesso vengono addotti motivi di sicurezza.per impedire l'accesso agli scalzi che sarebbero di per sè legittimi se non fossero quasi sempre pretestuosi...

Legittimi in caso di una proprietà privata. Io in casa mia sono liberissimo di tenere il pavimento pieno di chiodi, cocci di vetro e fili della corrente scoperti.
Non credo un negozio possa fare altrettanto, tantomeno giustificare un diniego ammettendo di non essere in regola con le norme di sicurezza.
Da quanto ricordo il punto è questo, un negozio/ristorante DEVE presentare un livello di rispondenza alle norme sufficiente al non richiedere l'uso, da parte dei clienti, di dispositivi di protezione individuale.
Altrimenti è un cantiere o comunque una cosa diversa da un negozio/ristorante.

Ad esempio, andando in un parco divertimenti diverse volte mi è stato chiesto di indossare le infradito sulle attrazioni.
Viene giustificato con la motivazione che ci sono macchinari in movimento, scarsa illuminazione, necessità di evacuazione in caso di malfunzionamenti, etc. etc.
Forse in punta di diritto sarà questionabile, ma non lo trovo così strano.
D'altronde l'accesso a diverse attrazioni è interdetto anche a persone che non siano in buona condizione fisica, quindi qualche regolamentazione in più rispetto al negozio/ristorante (dove possono entrare tutti, da Superman al centenario sordo-cieco) sussiste.

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Messaggio  Admin Gio Ago 06 2020, 09:20

DOVE POSSONO IMPEDIRCI DI ENTRARE SCALZI

Il discorso su questo argomento è sempre interessante e non se n'è mai venuti a capo, per tanti motivi. Cerco un po' di fare luce.


Appleseed ha scritto:
Il sito tiene in materia una posizione un po' più sobria e sfumata: https://www.nati-scalzi.org/non-e-vietato-.html.
E' vero che in Italia un negozio in quanto pubblico esercizio non può stabilire un suo "dress code" (come potrebbe legalmente fare invece in altri paesi come gli USA).
Vero però che non tutti i locali aperti al pubblico sono anche pubblici esercizi. E che, sopratutto, il più volte citato articolo di legge dice che "gli esercenti non possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo".  Spesso vengono addotti motivi di sicurezza.per impedire l'accesso agli scalzi che sarebbero di per sè legittimi se non fossero quasi sempre pretestuosi... Insomma come sempre in Italia materia per legali. Se esistesse un legale barefooter o simpatizzante disposto a dedicare il suo tempo senza fini di lucro a questo tema (e all'altro, per me più serio, dei divieti introdotti da alcuni comuni di camminare scalzi per motivi di decoro) sarebbe benemerito.

Abbiamo discusso e pensavamo di aver raggiunto ragionevoli certezze ma qualcuno che ne sa più di noi ci fa notare che in realtà le cose non sono proprio così.
Avere un legale - meglio un Socio - che si offrisse professionalmente e gratuitamente di risolvere il problema, sarebbe cosa ottima ma, personalmente non ho mai ritenuto di fare una simile richiesta a chi ho avuto modo di conoscere.

Grand Choeur ha scritto:Ma Ares? E' vero che ha mollato tutto, ma non sarebbe disposto perlomeno ad affrontare a livello professionale la questione "pro bono"? Perlomeno per averlo come riferimento per pareri legali.

Ares era un amico molto deciso ed un valido professionista ma è stato messo in condizioni di rinunciare alla nostra Associazione perchè la sua professione ne avrebbe potuto risentire. Lo ha fatto e, credetemi, non era affatto contento. Dopodiché, chiedere proprio a lui di dare un parere o addirittura una prestazione professionale, mi parrebbe un'operazione piuttosto complicata.
cyberteam ha scritto:
Appleseed ha scritto:Spesso vengono addotti motivi di sicurezza.per impedire l'accesso agli scalzi che sarebbero di per sè legittimi se non fossero quasi sempre pretestuosi...

Legittimi in caso di una proprietà privata. Io in casa mia sono liberissimo di tenere il pavimento pieno di chiodi, cocci di vetro e fili della corrente scoperti.
Non credo un negozio possa fare altrettanto, tantomeno giustificare un diniego ammettendo di non essere in regola con le norme di sicurezza.
Da quanto ricordo il punto è questo, un negozio/ristorante DEVE presentare un livello di rispondenza alle norme sufficiente al non richiedere l'uso, da parte dei clienti, di dispositivi di protezione individuale.
Altrimenti è un cantiere o comunque una cosa diversa da un negozio/ristorante.

Ad esempio, andando in un parco divertimenti diverse volte mi è stato chiesto di indossare le infradito sulle attrazioni.
Viene giustificato con la motivazione che ci sono macchinari in movimento, scarsa illuminazione, necessità di evacuazione in caso di malfunzionamenti, etc. etc.
Forse in punta di diritto sarà questionabile, ma non lo trovo così strano.
D'altronde l'accesso a diverse attrazioni è interdetto anche a persone che non siano in buona condizione fisica, quindi qualche regolamentazione in più rispetto al negozio/ristorante (dove possono entrare tutti, da Superman al centenario sordo-cieco) sussiste.

Ci sono divieti assurdi e divieti illegittimi, che - se si ragiona a mente fredda - potrebbero anche essere condivisi. Il confine fra questi due versanti lo stabiliamo noi a seconda che, a torto o a ragione vogliamo difendere i nostri diritti costituzionali o non vogliamo trascorrere il nostro tempo immersi anche in una bega di questo genere che nessuno ha mai risolto finora e, temo, non verrà mai risolta.
E con ciò, continuiamo a discuterne perchè ogni chiarimento è utile a chi legge da tanto e sopratutto a chi si è avvicinato di recente.

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Messaggio  cyberteam Ven Ago 07 2020, 10:56

Grand Choeur ha scritto:
Tienici informai sull'evolversi della situazione.
Sono curioso.

Dall'episodio riportato ad oggi sono andato in quel supermercato almeno altre 3 volte, nessuno mi ha più detto niente.

Invece ieri entrando in un altro centro commerciale c'era l'addetto alla misurazione della temperatura col termometro a pistola.
Mi squadra e rimane bloccato a fissarmi i piedi.
Dopo un paio di secondi di imbarazzante silenzio gli dico, indicando la fronte :
"Il termometro deve puntarlo quì."

Lui, mentre mi misura la temperatura mi dice "Si, ma ..... lei ..... è scalzo .....".
Risposta mia :"Si , sto comodo così", ed entro.
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Messaggio  Grand Choeur Ven Ago 07 2020, 11:03

Laughing Laughing Laughing
Ci sono anche quelli che si puntano sul polso.
Forse ha avuto un attimo di confusione su dove stesse un polso.

_________________
L'impossibile non esiste.
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Messaggio  Massimo Ven Ago 07 2020, 12:33

cyberteam ha scritto:2) Due giorni fa , Autogrill sulla RM-FI vicino a Roma, entro per prendere qualcosa, mentre osservo una vetrina mi si avvicina un inserviente che in un inglese approssimato (evidentemente per il cretino acefalo era inconcepibile che un italiano stesse in giro scalzo) mi fa "Mister .... shoes .... you understand ? ..." e poi al mio sguardo sorpreso ha commutato in italiano  " ... non siamo allo stabilimento balneare ....".
Posso chiederti di quale autogrill si tratta? Passerò da quelle parti tra qualche giorno e vorrei approfittarne per una sosta, naturalmente scalzo.

Massimo

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Messaggio  cyberteam Ven Ago 07 2020, 13:12

Massimo ha scritto:
Posso chiederti di quale autogrill si tratta? Passerò da quelle parti tra qualche giorno e vorrei approfittarne per una sosta, naturalmente scalzo.

https://goo.gl/maps/quQ8MSy2fYPQvcqQ6
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Messaggio  GECO Dom Ago 09 2020, 16:25

Il discorso su bar, ristoranti, supermercati e simili credo che sia il seguente.
E' plausibile che possa accadere che si rompa una bottiglia di vetro ed è altrettanto plausibile che pur pulendo bene possa restare una micro scheggia di vetro in terra. Ora se tu entri con delle infradito o altre calzature non ti fai nulla se ci vai scalzo ti fai male.
Ora se questo succedesse a me non farei storie ho scelto io di andare scalzo e mi prendo il rischio di eventuale scheggia di vetro ma magari altri potrebbero fare dei problemi e quindi per pararsi il c... vietano.
Poi in realtà come ben sappiamo se non c'è un regolamento scritto non possono bloccarci.
Come detto da altri nel post per l'aereo mi porto delle infradito e se proprio necessario le metto oppure se posso vado altrove (un ristorante x me vale l'latro se uno mi dice di no cerco uno che mi dice di si. Se invece devo prendere l'aereo devo prendere proprio quello e non voglio rischiare provo scalzo e nel caso mi metto delle infradito che non mi sembra una tragedia).

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Messaggio  kouraky Mer Ago 12 2020, 23:04

Ringrazio tutti per le risposte a questo topic, evidentemente l'argomento è sentito.
Vi allego sotto la mia risposta alla Coop, fermo restando che non mi risponderanno mai e che continuerò ad andare scalzo.

Carissimo servizio "Filo Diretto" Diretto è il nome o il cognome? Chiedo scusa se sono così acido ma risponderò punto punto alla vostra lettera.
Per quanto riguarda l'igiene posso testimoniare che in 9 anni che cammino scalzo non ho mai preso anchilostomiasi o la schistosomiasi e quando vado in piscina mi metto le ciabatte, perché è lì che si possono prendere. Voi siete una piscina o un supermercato?
Di quale sicurezza state parlando? Dovrei entrare con le scarpe antinfortunistica? Invece con le infradito? Pensate davvero che se un carrello, guidato da una massaia qualsiasi, passasse sulle mie infradito non mi possa fare male? Se mi cascasse una bottiglia d'olio sui piedi? Insomma siete assicurati no? Altrimenti non vi preoccupate, io lo sono.
Il cartello, non c'era altrimenti me lo avrebbero indicato all'ingresso.
Avete mandato la stessa mail ad un'altro scalzista e c'era la stessa foto... peccato che era in un altro supermercato.
Non so se rimetterò piede a Venturina, ma se così dovrà essere mi farò accompagnare da un collega dei Carabinieri e vediamo chi avrà ragione. Mi dispiace solo disturbare una pattuglia per così poco.
Non mi aspetto una risposta da voi.
Distinti saluti.
Gianni.


Sono stato minacciato di essere cacciato fuori da musei, chiese, chiese con mosaici (Ravenna), Ville Medicee, mostra dell'Esselunga, etc... ma ho sempre resistito. Ho sempre risposto a tono con: "Dove sta scritto?" e anche: "Ho fatto un voto alla madonna" (Duomo di Siena) naturalmente mi hanno lasciato in chiesa.
Grazie ancora di esiste amici scalzisti.
A presto.
Gianni.

kouraky ha scritto:

Questo il fatto accaduto il 9 luglio 2020
nessuno risposta. Mando quindi un sollecito il 22 luglio in cui chiedo gentilmente di dar voce al mio reclamo. Finalmente oggi, 29 luglio mi rispondono in questi termini:

"Gentile Gianni Trippi,
la ringraziamo per il suo contatto e proviamo a fornire una risposta alla tematica che sottopone alla nostra attenzione.
Come da lei ampiamente documentato, di fatto non sussiste alcuna normativa (neppure il codice della strada) che impedisce di circolare a piedi nudi. Dal punto di vista igienico-sanitario la persona dedita al gimnopodismo o più comunemente chiamato "scalzismo" può contrarre parassiti dal terreno con i piedi scalzi per esempio la anchilostomiasi o la schistosomiasi nel caso si cammini a piedi nudi su terreni o in acque dolci inquinati dalle larve di tali parassiti. Pur comprendendo bene e rispettando le scelte personali e gli stili di vita, nei nostri punti vendita il divieto di entrare a piedi nudi è volto essenzialmente a tutelare la sicurezza dei nostri soci e clienti (a maggior ragione in un periodo di emergenza igienico-sanitaria rispetto alla quale la cooperativa si è adoperata adottando procedure rigide di prevenzione e controllo). Inoltre è doveroso informarla, per esempio, che non è nelle nostre possibilità porre alcun limite in area vendita alla circolazione dei carrelli spesa nelle corsie spinti dai clienti mentre li utilizzano, anche se ci sono clienti manifestamente scalzi. Ci sono eventi che non possiamo prevenire e ai quali non possiamo rispondere.
A questo scopo, la cooperativa si è data delle regole, che possono essere opinabili, e le ha fissate in una comunicazione istituzionale (in allegato) posta all’ingresso dei punti vendita, in modo che il cliente possa scegliere di entrare oppure no. La sua segnalazione è stata motivo di chiarimento anche con la responsabile di negozio che, arrivata quando lei già indossava le ciabatte, per stemperare i toni non le ha fatto notare il cartello posto all’ingresso.
Ci dispiace che abbia recepito in queste regole una grave limitazione delle libertà personali, ma su questi temi sappiamo bene di non poter andare incontro alle esigenze e al pensiero di tutti.
Cordiali saluti"


Io sono allibito, basta veramente un cartello posto fuori dal negozio per impedire l'accesso a piedi nudi?
Vi ringrazio per una vostra risposta.
Gianni.
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Messaggio  Arky Mer Ago 26 2020, 10:53

cyberteam ha scritto:


Mi interesserebbe questo approfondimento, come  discuterne ? Messenger ?

Mi spiace, non ho messenger.
Per mail è ok.
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Messaggio  Massimo Mer Ago 26 2020, 11:50

cyberteam ha scritto:
Massimo ha scritto:
Posso chiederti di quale autogrill si tratta? Passerò da quelle parti tra qualche giorno e vorrei approfittarne per una sosta, naturalmente scalzo.

https://goo.gl/maps/quQ8MSy2fYPQvcqQ6

Sono stato lì lo scorso venerdì pomeriggio, ma non è stato un test probante: c'era talmente tanta ressa che nessuno si è accorto che ero scalzo.

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Messaggio  cyberteam Mer Set 02 2020, 17:20

Arky ha scritto:
cyberteam ha scritto:


Mi interesserebbe questo approfondimento, come  discuterne ? Messenger ?

Mi spiace, non ho messenger.
Per mail è ok.

Autorizzo l'amministratore a condividere il mio indirizzo email allo scopo.
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Messaggio  cyberteam Gio Set 17 2020, 14:20

cyberteam ha scritto:
Grand Choeur ha scritto:
Tienici informai sull'evolversi della situazione.
Sono curioso.

Dall'episodio riportato ad oggi sono andato in quel supermercato almeno altre 3 volte, nessuno mi ha più detto niente.

Aggiornamento, non positivo, riguardo il Carrefur di Marco Simore (Guidonia - RM) Evil or Very Mad

Ero tornato diverse volte nel suddetto supermercato senza problemi, poi d'improvviso Sabato scorso mentre ero al reparto frutta mi si presentano in coppia il vigilate che sorveglia l'ingresso ed un'addetta del supermercato dicendomi che non posso stare all'interno del supermarket adducendo i soliti motivi ed aggiungendo che "una signora si è lamentata dicendosi infastidita dal fatto che consentissero l'accesso al market ad una persona scalza" (non sono in grado di dire se questo sia un fatto reale o sia stato inventato come scusante).
Ne nasce la solita discussione su "sicurezza", "igiene" , etc. etc. , io gli rammento che le leggi non prevedono questo.

Purtroppo c'era presente anche mia moglie che non ha perso tempo per affondare il colpo: "Lo dica a me , che mi vergogno ad andarci insieme in giro ....".
Quelli del market li posso fronteggiare, ma se ci si mette pure mia moglie mi tocca cedere, anche perché la discussione avveniva alla presenza di altri avventori e la cosa mi imbarazzava alquanto, percependo solo una parte del discorso potevano benissimo pensare che stessi facendo qualcosa di illegale.
Per cui torno in macchina e metto su le infradito :-( poi torno al bancone dell'assistenza alla clientela per spiegare ulteriormente le mie ragioni e quanto prescritto dalle leggi, ma tanto quelli sono dei rincoglioniti che ti stanno a sentire solo perché istruiti a darti l'impressione che ti stiano ascoltando, tanto l'obiettivo l'avevano raggiunto.

Ora, a parte la lettera di reclamo che conto di scrivere alla direzione, sono indeciso se:

1) Non andare più in quel supermercato, che però è il più vicino a casa.
2) Andarci scalzo comunque (ma c'è sia il rischio moglie, sia il fatto che a me non piace "stare in paradiso a dispetto dei Santi", se in un posto non ti ci vogliono allora vaffa )
3) Andarci mettendo dei finti sandali (ma mi sembrerebbe una scelta un po "codarda")

Che ci vada calzato dandogli implicitamente soddisfazione non vorrei proprio farlo.  

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Messaggio  Young_barefooter Gio Set 17 2020, 16:24

cyberteam ha scritto:
cyberteam ha scritto:
Grand Choeur ha scritto:
Tienici informai sull'evolversi della situazione.
Sono curioso.

Dall'episodio riportato ad oggi sono andato in quel supermercato almeno altre 3 volte, nessuno mi ha più detto niente.

Aggiornamento, non positivo, riguardo il Carrefur di Marco Simore (Guidonia - RM) Evil or Very Mad

Ero tornato diverse volte nel suddetto supermercato senza problemi, poi d'improvviso Sabato scorso mentre ero al reparto frutta mi si presentano in coppia il vigilate che sorveglia l'ingresso ed un'addetta del supermercato dicendomi che non posso stare all'interno del supermarket adducendo i soliti motivi ed aggiungendo che "una signora si è lamentata dicendosi infastidita dal fatto che consentissero l'accesso al market ad una persona scalza" (non sono in grado di dire se questo sia un fatto reale o sia stato inventato come scusante).
Ne nasce la solita discussione su "sicurezza", "igiene" , etc. etc. , io gli rammento che le leggi non prevedono questo.

Purtroppo c'era presente anche mia moglie che non ha perso tempo per affondare il colpo: "Lo dica a me , che mi vergogno ad andarci insieme in giro ....".
Quelli del market li posso fronteggiare, ma se ci si mette pure mia moglie mi tocca cedere, anche perché la discussione avveniva alla presenza di altri avventori e la cosa mi imbarazzava alquanto, percependo solo una parte del discorso potevano benissimo pensare che stessi facendo qualcosa di illegale.
Per cui torno in macchina e metto su le infradito :-( poi torno al bancone dell'assistenza alla clientela per spiegare ulteriormente le mie ragioni e quanto prescritto dalle leggi, ma tanto quelli sono dei rincoglioniti che ti stanno a sentire solo perché istruiti a darti l'impressione che ti stiano ascoltando, tanto l'obiettivo l'avevano raggiunto.

Ora, a parte la lettera di reclamo che conto di scrivere alla direzione, sono indeciso se:

1) Non andare più in quel supermercato, che però è il più vicino a casa.
2) Andarci scalzo comunque (ma c'è sia il rischio moglie, sia il fatto che a me non piace "stare in paradiso a dispetto dei Santi", se in un posto non ti ci vogliono allora vaffa )
3) Andarci mettendo dei finti sandali (ma mi sembrerebbe una scelta un po "codarda")

Che ci vada calzato dandogli implicitamente soddisfazione non vorrei proprio farlo.  

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Io penso che il personale del supermercato (guardie comprese) non abbia alcun diritto di bloccarti fisicamente, credo nemmeno in caso tu commetta un furto. Quindi se la tua ragionevolezza non serve a tutelare i tuoi diritti, puoi metterla da parte e proseguire tranquillo la tua spesa. Loro fisicamente non possono metterti le mani addosso per bloccarti, se lo facessero sarebbe aggressione. Potrebbero loro stessi chiamare i Carabinieri, ma dovrebbero inventarsi storie false per essere loro dalla parte della ragione. E se anche lo facessero sei in un luogo pubblico ove i testimoni non mancherebbero di sicuro. Poi ovviamente cercherei anche di capire chi è il cliente paladino del decoro che si è detto infastidito, giusto per fare due chiacchiere.

Scusate se il mio approccio potrebbe risultare un po' rude ma l'ultima esperienza di questo tipo che mi è capitata mi sta facendo perdere la voglia di essere diplomatico e pacato, a fronte di approcci più diretti e spicci.
Gli scalzi non sono brutti, sporchi e cattivi? Beh per una volta osiamo esserlo.
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Messaggio  Grand Choeur Gio Set 17 2020, 16:47

Il signore che dicevo all'inizio di questo topic mi ha riferito che, scambiando due chiacchiere con il Comandante dei Carabinieri, ha detto che se venissero chiamati per buttarlo fuori non interverrebbero perché non sussisterebbe nessun reato da parte sua.

Per eventuali reclami, ricordo ancora questa esauriente spiegazione: https://natiscalzi.forumattivo.com/t2029-un-esercizio-commerciale-ci-impedisce-di-entrare?fbclid=IwAR3IFpqmvLggpgrUxQVWpvoAGNOBgaUPamy-G8vz7I9ZtA_KDfllCDGZJho

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Messaggio  cyberteam Lun Set 21 2020, 18:30

young_barefooter ha scritto:Io penso che il personale del supermercato (guardie comprese) non abbia alcun diritto di bloccarti fisicamente, credo nemmeno in caso tu commetta un furto. Quindi se la tua ragionevolezza non serve a tutelare i tuoi diritti, puoi metterla da parte e proseguire tranquillo la tua spesa. Loro fisicamente non possono metterti le mani addosso per bloccarti, se lo facessero sarebbe aggressione. Potrebbero loro stessi chiamare i Carabinieri, ma dovrebbero inventarsi storie false per essere loro dalla parte della ragione. E se anche lo facessero sei in un luogo pubblico ove i testimoni non mancherebbero di sicuro. Poi ovviamente cercherei anche di capire chi è il cliente paladino del decoro che si è detto infastidito, giusto per fare due chiacchiere.

Scusate se il mio approccio potrebbe risultare un po' rude ma l'ultima esperienza di questo tipo che mi è capitata mi sta facendo perdere la voglia di essere diplomatico e pacato, a fronte di approcci più diretti e spicci.
Gli scalzi non sono brutti, sporchi e cattivi? Beh per una volta osiamo esserlo.

Anche io sarei di quell'idea, purtroppo questo supermarket è quello dove mia moglie va più spesso a fare la spesa ed è nella zona in cui abito, far "casino" lì, ancorché per una giusta causa, non mi va.
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