Lazise, doppia delusione
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Massimo
aldo1953
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Lazise, doppia delusione
Reduci da alcuni giorni a Ferrara per la mostra di Ligabue decidiamo di passare da Lazise al ritorno.
Il Garda mi è particolarmente caro perchè ci ho trascorso molte vacanze da bambino, Lazise poi ha un potere magico che induce mia moglie ad accettarmi scalzo accanto a lei. Sarà una bolla di magnetismo terrestre o più probabilmente l' altissima percentuale di turisti tedeschi talora scalzi.
Bene oggi il lungo lago era totalmente germanico (giorno feriale) ma morire se ho visto uno scalzo (a parte me), anzi una profusione di enormi sneakers e di scarponcini da trekking, per non parlare di elegantoni con giacca, cravatta e mogli in tacchi. E nonostante la temperatura da piena Estate. Prima delusione.
Poi decidiamo di pranzare in un ristorante con una bella terrazza sul lago ma non particolarmente di tono. diciamo i posti dove contemporaneamente si servono aperitivi, pizze e piatti da ristorante.
Per prima cosa vado a lavarmi le mani (ovviamente scalzo) chiedendo l' ubicazione del bagno a tre camerieri ancora disoccupati data l' ora precoce, nessuno fa obiezioni. Poi ordiniamo e mangiamo veramente bene. Noto che le regole anticovid sono fatte rispettare quando sette ragazzi tedeschi un po' su di giri tentano, subito dissuasi, di unire due tavoli e non indossano mascherine.
Vado a pagare alla cassa e anche qui nessuna obiezione, Poi vorrei ripassare dal bagno ma un tavolo in fondo che prima era vuoto ora è occupato da due camerieri evidentemente a fine o inizio del trno e da un signore in età di aspetto imponente (evidentemente il gestore). Mentre gli passo davanti mi blocca dicendomi che non è possibile camminare scalzi nel suo locale. Cerco di sunteggiare la conversazione successiva.
-Perchè ?
-Eh, per il Covid !
-Vedo che nel suo locale le regola sono fatte rispettare, ma questa non la conoscevo, c'è un regolamento ?
-Non me ne parli, abbiamo tante regole da seguire che metà sarebbero già troppe . (qui posso capirlo).
Però non vedo cartelli che vietino i piedi nudi !
-Beh mani ò piedi non è uguale ? Non voglio prendere altre multe.
-Sarà, però questa mattina sono entrato scalzo in alcuni negozi e anche qui i suoi canerieir non mi hanno detto nulla.
-Mah, per me è così ma dato che è un cliente le procuro subito un paio di ciabatte.
Le ciabatte non mi servono perchè me ne vado subito, però mi dispiace perchè ho mangiato veramente bene, bene servito e ho pagato un conto adeguato e onesto. Solo che non tornerò più . Vede faccio parte di una associazione di persone che vanno scalze e abbiamo l' abitudine di scrivere nel nostro forum i luoghi da frequentare o no....
-Mi scusi ma sa, le regole.
-Se si ritiene di avere ragione non ci si scusa, se ci si scusa non si è sicuri, quello che è certo è che a malincuore andrò a bere il caffè da un' altra parte perchè il suo locale è davvero bello.
La cosa avrebbe potuto durare più a lungo ma mia moglie mi aspettava fuori.
E poi ero già in brusca, poco prima avevo fatto benzina in autostrada al servito, l' addetta era una bella ragazza che vedendo i miei piedi nudi mi stava raccontando di averci provato perchè le piace stare scalza ma di avere difficoltà. Stavo iniziando a spiegare un po' di istruzioni quando ho visto la sguardo di Satana (mia moglie) dalla portiera aperta e ho chiuso l' argomento.
Per quanto riguarda Ferrara e la mostra non ho mai tolto i Lunasandal, percepisco quando lei è in vena di concedere questo innocuo passatempo e quando no.
Il Garda mi è particolarmente caro perchè ci ho trascorso molte vacanze da bambino, Lazise poi ha un potere magico che induce mia moglie ad accettarmi scalzo accanto a lei. Sarà una bolla di magnetismo terrestre o più probabilmente l' altissima percentuale di turisti tedeschi talora scalzi.
Bene oggi il lungo lago era totalmente germanico (giorno feriale) ma morire se ho visto uno scalzo (a parte me), anzi una profusione di enormi sneakers e di scarponcini da trekking, per non parlare di elegantoni con giacca, cravatta e mogli in tacchi. E nonostante la temperatura da piena Estate. Prima delusione.
Poi decidiamo di pranzare in un ristorante con una bella terrazza sul lago ma non particolarmente di tono. diciamo i posti dove contemporaneamente si servono aperitivi, pizze e piatti da ristorante.
Per prima cosa vado a lavarmi le mani (ovviamente scalzo) chiedendo l' ubicazione del bagno a tre camerieri ancora disoccupati data l' ora precoce, nessuno fa obiezioni. Poi ordiniamo e mangiamo veramente bene. Noto che le regole anticovid sono fatte rispettare quando sette ragazzi tedeschi un po' su di giri tentano, subito dissuasi, di unire due tavoli e non indossano mascherine.
Vado a pagare alla cassa e anche qui nessuna obiezione, Poi vorrei ripassare dal bagno ma un tavolo in fondo che prima era vuoto ora è occupato da due camerieri evidentemente a fine o inizio del trno e da un signore in età di aspetto imponente (evidentemente il gestore). Mentre gli passo davanti mi blocca dicendomi che non è possibile camminare scalzi nel suo locale. Cerco di sunteggiare la conversazione successiva.
-Perchè ?
-Eh, per il Covid !
-Vedo che nel suo locale le regola sono fatte rispettare, ma questa non la conoscevo, c'è un regolamento ?
-Non me ne parli, abbiamo tante regole da seguire che metà sarebbero già troppe . (qui posso capirlo).
Però non vedo cartelli che vietino i piedi nudi !
-Beh mani ò piedi non è uguale ? Non voglio prendere altre multe.
-Sarà, però questa mattina sono entrato scalzo in alcuni negozi e anche qui i suoi canerieir non mi hanno detto nulla.
-Mah, per me è così ma dato che è un cliente le procuro subito un paio di ciabatte.
Le ciabatte non mi servono perchè me ne vado subito, però mi dispiace perchè ho mangiato veramente bene, bene servito e ho pagato un conto adeguato e onesto. Solo che non tornerò più . Vede faccio parte di una associazione di persone che vanno scalze e abbiamo l' abitudine di scrivere nel nostro forum i luoghi da frequentare o no....
-Mi scusi ma sa, le regole.
-Se si ritiene di avere ragione non ci si scusa, se ci si scusa non si è sicuri, quello che è certo è che a malincuore andrò a bere il caffè da un' altra parte perchè il suo locale è davvero bello.
La cosa avrebbe potuto durare più a lungo ma mia moglie mi aspettava fuori.
E poi ero già in brusca, poco prima avevo fatto benzina in autostrada al servito, l' addetta era una bella ragazza che vedendo i miei piedi nudi mi stava raccontando di averci provato perchè le piace stare scalza ma di avere difficoltà. Stavo iniziando a spiegare un po' di istruzioni quando ho visto la sguardo di Satana (mia moglie) dalla portiera aperta e ho chiuso l' argomento.
Per quanto riguarda Ferrara e la mostra non ho mai tolto i Lunasandal, percepisco quando lei è in vena di concedere questo innocuo passatempo e quando no.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Lazise, doppia delusione
Non potevi scegliere metafora più calzante, posso immaginare la scena!aldo1953 ha scritto:ho visto la sguardo di Satana (mia moglie)
Massimo- Numero di messaggi : 277
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Lazise, doppia delusione
aldo1953 ha scritto:
-Perchè ?
-Eh, per il Covid !
-Vedo che nel suo locale le regola sono fatte rispettare, ma questa non la conoscevo, c'è un regolamento ?
-Non me ne parli, abbiamo tante regole da seguire che metà sarebbero già troppe . (qui posso capirlo).
Però non vedo cartelli che vietino i piedi nudi !
-Beh mani ò piedi non è uguale ? Non voglio prendere altre multe.
Purtroppo vedo sempre più conferme che se già prima si aveva qualche problema ad entrare scalzi in ristoranti, supermercati ecc. ora con il COVID e la fobia del contagiarsi toccando ecc. rende l'andare scalzi in questi contesti ancora più complicato.
Un po' l'ignoranza 'mani o piedi non è uguale'? Lì gli avrei risposto direi proprio di no. Con le mani tocco oggetti e poi le metto in faccia con i piedi no. Oppure si sono uguali quindi se non metto i guanti alle mani posso anche non mettere scarpe ai piedi.
Capisco comunque anche i vari esercenti ormai terrorizzati da regole a volte senza senso e con il timore di multe vessatorie per cose stupide.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Lazise, doppia delusione
GECO ha scritto:Purtroppo vedo sempre più conferme che se già prima si aveva qualche problema ad entrare scalzi in ristoranti, supermercati ecc. ora con il COVID e la fobia del contagiarsi toccando ecc. rende l'andare scalzi in questi contesti ancora più complicato.
Un po' l'ignoranza 'mani o piedi non è uguale'? Lì gli avrei risposto direi proprio di no. Con le mani tocco oggetti e poi le metto in faccia con i piedi no. Oppure si sono uguali quindi se non metto i guanti alle mani posso anche non mettere scarpe ai piedi.
Capisco comunque anche i vari esercenti ormai terrorizzati da regole a volte senza senso e con il timore di multe vessatorie per cose stupide.
Recenti studi scientifici hanno dimostrato che è molto difficile prendere il Covid toccando superfici contaminate. E il Covid non resiste nemmeno al normale sapone, l'involucro del virus è composto in buona parte da lipidi (grassi) e tutto ciò che scioglie i grassi lo danneggia distruggendolo.
Ma vallo a raccontare al popolo cafone e ai gestori dei locali, già in difficoltà per la pandemia e alle prese con mille norme da rispettare.
Meglio anche qui chiamare i Carabinieri e risolvere la situazione sul nascere. Peccato che poi uno lasci perdere per mancanza di tempo e insistenze varie dei familiari presenti.
In definitiva sono pessimista e penso sarà un'estate difficile per gli scalzi in tempo di pandemia.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Lazise, doppia delusione
aldo1953 ha scritto:
-Eh, per il Covid !
-Beh mani ò piedi non è uguale ? Non voglio prendere altre multe.
-Mi scusi ma sa, le regole.
Ho selezionato in particolare queste tre frasi in quanto leggendole sento sempre di più lo stridere dei vetri
Per ora dove giro scalzo non ho avuto problemi, in supermercati e locali più frequentati da me mi vedono/conoscono scalzo e hanno mai obiettato anzi, semmai mi domandano come faccio "Carattere" rispondo
Ps: fantastica anche la risposta "se si ritiene di avere ragione non ci si scusa".
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Lazise, doppia delusione
young_barefooter ha scritto:GECO ha scritto:Purtroppo vedo sempre più conferme che se già prima si aveva qualche problema ad entrare scalzi in ristoranti, supermercati ecc. ora con il COVID e la fobia del contagiarsi toccando ecc. rende l'andare scalzi in questi contesti ancora più complicato.
Un po' l'ignoranza 'mani o piedi non è uguale'? Lì gli avrei risposto direi proprio di no. Con le mani tocco oggetti e poi le metto in faccia con i piedi no. Oppure si sono uguali quindi se non metto i guanti alle mani posso anche non mettere scarpe ai piedi.
Capisco comunque anche i vari esercenti ormai terrorizzati da regole a volte senza senso e con il timore di multe vessatorie per cose stupide.
Recenti studi scientifici hanno dimostrato che è molto difficile prendere il Covid toccando superfici contaminate. E il Covid non resiste nemmeno al normale sapone, l'involucro del virus è composto in buona parte da lipidi (grassi) e tutto ciò che scioglie i grassi lo danneggia distruggendolo.
Ma vallo a raccontare al popolo cafone e ai gestori dei locali, già in difficoltà per la pandemia e alle prese con mille norme da rispettare.
Meglio anche qui chiamare i Carabinieri e risolvere la situazione sul nascere. Peccato che poi uno lasci perdere per mancanza di tempo e insistenze varie dei familiari presenti.
In definitiva sono pessimista e penso sarà un'estate difficile per gli scalzi in tempo di pandemia.
Il problema che da più di 1 anno media e virologi stanno facendo terrorismo. Non dico che la malattia non sia grave, soprattutto per anziani e persone fragili, ma si è davvero esagerato.
Quando per più di 1 anno tutti giorni per più volte al giorno senti ripetere la sanificazione, igienizzare le mani, ecc. e dice molto meno di aprire le finestre far circolare l'aria e stare all'aperto anzi persiste con state a casa è chiaro che anche se poi qualcuno sommessamente gli dice che è difficile contagiarsi con le mani (figuriamoci con i piedi che non metti in faccia che però fanno ancora più impressione perché neri) uno ormai è in loop con il mantra 'igienizzare le mani'.
Già prima molti credevano che andando scalzi ci si prende chissà quali malattie figuriamoci ora.
Lato esercenti già prima avevamo problemi ora hanno bella pronta la scusa 'mi dispiace (come per dire non dipende da me) ma ci sono le regole covid (davanti alle quali non si può fare altro che genuflettersi)'
Per questo se già prima preferivo stare scalzo in natura ora ancora di più.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Lazise, doppia delusione
GECO ha scritto:Il problema che da più di 1 anno media e virologi stanno facendo terrorismo. Non dico che la malattia non sia grave, soprattutto per anziani e persone fragili, ma si è davvero esagerato.
Quando per più di 1 anno tutti giorni per più volte al giorno senti ripetere la sanificazione, igienizzare le mani, ecc. e dice molto meno di aprire le finestre far circolare l'aria e stare all'aperto anzi persiste con state a casa è chiaro che anche se poi qualcuno sommessamente gli dice che è difficile contagiarsi con le mani (figuriamoci con i piedi che non metti in faccia che però fanno ancora più impressione perché neri) uno ormai è in loop con il mantra 'igienizzare le mani'.
Già prima molti credevano che andando scalzi ci si prende chissà quali malattie figuriamoci ora.
Lato esercenti già prima avevamo problemi ora hanno bella pronta la scusa 'mi dispiace (come per dire non dipende da me) ma ci sono le regole covid (davanti alle quali non si può fare altro che genuflettersi)'
Per questo se già prima preferivo stare scalzo in natura ora ancora di più.
Purtroppo nella mentalità dell'italiano medio i piedi scalzi sono sinonimo di sporcizia, sciatteria e conseguente mancanza di rispetto per la sensibilità altrui e per il cosiddetto "decoro". Del resto una bella suola annerita da una giornata passata a camminare in città non sembrerebbe dimostrare il contrario!
I piedi sporchi rientrano nella sfera di ciò che è direttamente percepibile da chi ci sta accanto, quando invece la scarsa igiene assume forme meno visibili ed evidenti è chiaro che tende a passare inosservata ai più. Io potrei ad esempio non lavarmi mai e indossare vestiti puliti ogni giorno, oppure non lavare le mani dopo aver fatto i miei bisogni... tutte abitudini non certo salubri ma più difficilmente percepibili da chi ci sta attorno.
Vorrei infine vedere quanti tra coloro che ora si scandalizzando davanti a un piede nudo sono altrettanto ligi nel rispettare le norme minime di prudenza nei confronti di una pandemia della quale ancora non si scorge la fine...
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Lazise, doppia delusione
GECO ha scritto:Per questo se già prima preferivo stare scalzo in natura ora ancora di più.
Anche a me piace molto stare scalzo in natura, ma purtroppo per vari motivi non sempre mi è possibile.
Tra lavoro e famiglia (numerosa) è difficile ritagliarmi del tempo da dedicare al barefooting nella natura, e anche organizzare gite e weekend fuori porta non sempre è così facile, a maggior ragione in questi "tempi pandemici" che stiamo vivendo (forse adesso si intravede la luce nell'oscurità, speriamo bene!).
Mi sono quindi sempre sforzato di "praticare" nella normale vita quotidiana (ove e quando possibile), seppure io non sia uno scalzista "integrale" (e non abbia nemmeno la pretesa di esserlo) il mio vuole essere un vero e proprio stile di vita più che una pratica da seguire in determinati momenti e situazioni, come ad esempio lo yoga o l'attività sportiva.
Certamente non mi esalto a girare scalzo in metropolitana o al supermercato (anche se ammetto che all'inizio consideravo lo stare scalzo in certi luoghi come una bella sfida vinta) MA la mia quotidianità è fatta anche di certi luoghi e certe situazioni, e quindi dover sottostare a divieti e imposizioni varie mi pesa parecchio, perchè le percepisco come chiare discriminazioni nei miei confronti e del mio essere me stesso.
Tendo quindi a farne una questione di principio, che va oltre la semplice scomodità di indossare le calzature in determinate occasioni (cosa che ad esempio faccio spontaneamente al lavoro, per esempio).
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Lazise, doppia delusione
GECO ha scritto:young_barefooter ha scritto:GECO ha scritto:Purtroppo vedo sempre più conferme che se già prima si aveva qualche problema ad entrare scalzi in ristoranti, supermercati ecc. ora con il COVID e la fobia del contagiarsi toccando ecc. rende l'andare scalzi in questi contesti ancora più complicato.
Un po' l'ignoranza 'mani o piedi non è uguale'? Lì gli avrei risposto direi proprio di no. Con le mani tocco oggetti e poi le metto in faccia con i piedi no. Oppure si sono uguali quindi se non metto i guanti alle mani posso anche non mettere scarpe ai piedi.
Capisco comunque anche i vari esercenti ormai terrorizzati da regole a volte senza senso e con il timore di multe vessatorie per cose stupide.
Recenti studi scientifici hanno dimostrato che è molto difficile prendere il Covid toccando superfici contaminate. E il Covid non resiste nemmeno al normale sapone, l'involucro del virus è composto in buona parte da lipidi (grassi) e tutto ciò che scioglie i grassi lo danneggia distruggendolo.
Ma vallo a raccontare al popolo cafone e ai gestori dei locali, già in difficoltà per la pandemia e alle prese con mille norme da rispettare.
Meglio anche qui chiamare i Carabinieri e risolvere la situazione sul nascere. Peccato che poi uno lasci perdere per mancanza di tempo e insistenze varie dei familiari presenti.
In definitiva sono pessimista e penso sarà un'estate difficile per gli scalzi in tempo di pandemia.
Il problema che da più di 1 anno media e virologi stanno facendo terrorismo. Non dico che la malattia non sia grave, soprattutto per anziani e persone fragili, ma si è davvero esagerato.
Quando per più di 1 anno tutti giorni per più volte al giorno senti ripetere la sanificazione, igienizzare le mani, ecc. e dice molto meno di aprire le finestre far circolare l'aria e stare all'aperto anzi persiste con state a casa è chiaro che anche se poi qualcuno sommessamente gli dice che è difficile contagiarsi con le mani (figuriamoci con i piedi che non metti in faccia che però fanno ancora più impressione perché neri) uno ormai è in loop con il mantra 'igienizzare le mani'.
Già prima molti credevano che andando scalzi ci si prende chissà quali malattie figuriamoci ora.
Lato esercenti già prima avevamo problemi ora hanno bella pronta la scusa 'mi dispiace (come per dire non dipende da me) ma ci sono le regole covid (davanti alle quali non si può fare altro che genuflettersi)'
Per questo se già prima preferivo stare scalzo in natura ora ancora di più.
Il problema che, assieme ai VERI esperti, hanno parlato persone che dovrebbero fare solo una cosa: starsene zitti. Non per far polemica o cosa ma non dimentico le cialtronerie del "l'aria di mare uccide il covid, il covid è clinicamente morto" (questo detto a Settembre 2020..... poi sappiamo com'è andata dopo) e averle successivamente smentite, ormai è tardi...
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
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Re: Lazise, doppia delusione
FrancoR18 ha scritto:GECO ha scritto:young_barefooter ha scritto:GECO ha scritto:Purtroppo vedo sempre più conferme che se già prima si aveva qualche problema ad entrare scalzi in ristoranti, supermercati ecc. ora con il COVID e la fobia del contagiarsi toccando ecc. rende l'andare scalzi in questi contesti ancora più complicato.
Un po' l'ignoranza 'mani o piedi non è uguale'? Lì gli avrei risposto direi proprio di no. Con le mani tocco oggetti e poi le metto in faccia con i piedi no. Oppure si sono uguali quindi se non metto i guanti alle mani posso anche non mettere scarpe ai piedi.
Capisco comunque anche i vari esercenti ormai terrorizzati da regole a volte senza senso e con il timore di multe vessatorie per cose stupide.
Recenti studi scientifici hanno dimostrato che è molto difficile prendere il Covid toccando superfici contaminate. E il Covid non resiste nemmeno al normale sapone, l'involucro del virus è composto in buona parte da lipidi (grassi) e tutto ciò che scioglie i grassi lo danneggia distruggendolo.
Ma vallo a raccontare al popolo cafone e ai gestori dei locali, già in difficoltà per la pandemia e alle prese con mille norme da rispettare.
Meglio anche qui chiamare i Carabinieri e risolvere la situazione sul nascere. Peccato che poi uno lasci perdere per mancanza di tempo e insistenze varie dei familiari presenti.
In definitiva sono pessimista e penso sarà un'estate difficile per gli scalzi in tempo di pandemia.
Il problema che da più di 1 anno media e virologi stanno facendo terrorismo. Non dico che la malattia non sia grave, soprattutto per anziani e persone fragili, ma si è davvero esagerato.
Quando per più di 1 anno tutti giorni per più volte al giorno senti ripetere la sanificazione, igienizzare le mani, ecc. e dice molto meno di aprire le finestre far circolare l'aria e stare all'aperto anzi persiste con state a casa è chiaro che anche se poi qualcuno sommessamente gli dice che è difficile contagiarsi con le mani (figuriamoci con i piedi che non metti in faccia che però fanno ancora più impressione perché neri) uno ormai è in loop con il mantra 'igienizzare le mani'.
Già prima molti credevano che andando scalzi ci si prende chissà quali malattie figuriamoci ora.
Lato esercenti già prima avevamo problemi ora hanno bella pronta la scusa 'mi dispiace (come per dire non dipende da me) ma ci sono le regole covid (davanti alle quali non si può fare altro che genuflettersi)'
Per questo se già prima preferivo stare scalzo in natura ora ancora di più.
Il problema che, assieme ai VERI esperti, hanno parlato persone che dovrebbero fare solo una cosa: starsene zitti. Non per far polemica o cosa ma non dimentico le cialtronerie del "l'aria di mare uccide il covid, il covid è clinicamente morto" (questo detto a Settembre 2020..... poi sappiamo com'è andata dopo) e averle successivamente smentite, ormai è tardi...
Il "Covid clinicamente morto" deve essere interpretato come "riduzione a zero dei ricoveri", non della morte del Virus. L'aria di mare non l'ho mai sentita, ho sentito parlare della sabbia dove in effetti un virus non può resistere, arriverà a superare i 50 gradi in alcune giornate. In acqua si diluisce. Per le superfici non hanno prove concrete, a me l'hanno trasmesso in azienda, avevamo le mascherine, ma lavorando in progettazione, tocchiamo spessissimo i campioni dei materiali. A febbraio i, 30% era positivo. Io ho fatto la forma grave, 37 giorni di cui 8 con il Casco. Eppure per un anno intero di cassa integrazione con la mascherina a guanti a fare la spesa non ho preso nulla. Primi giorni senza guanti in mezzo ad altri e l'ho preso. Come detto anche altre 10 persone (forma lieve). Che sia adesso una scusa per non far camminare scalzi non credo. Alcuni eccedono in prudenza, fino a quando non ci sono dati CERTI... l'anno scorso fuori dalla case vedevi le scarpe di chi era uscito e non voleva portarsi in casa il Covid. Ma ricordiamo (forse chi non l'ha fatto non lomsa) che ad un tampone positivo o segnalazione presso l'ASST di competenza si riceve una chiamata in cui tra le varie domande c'è anche quella dei locali frequentati negli ultimi giorni... se i gestori vogliono eccedere in prudenza meglio per loro.
2Feet- Numero di messaggi : 150
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GECO- Numero di messaggi : 1082
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Re: Lazise, doppia delusione
2Feet ha scritto:
Il "Covid clinicamente morto" deve essere interpretato come "riduzione a zero dei ricoveri", non della morte del Virus. L'aria di mare non l'ho mai sentita, ho sentito parlare della sabbia dove in effetti un virus non può resistere, arriverà a superare i 50 gradi in alcune giornate. In acqua si diluisce. Per le superfici non hanno prove concrete, a me l'hanno trasmesso in azienda, avevamo le mascherine, ma lavorando in progettazione, tocchiamo spessissimo i campioni dei materiali. A febbraio i, 30% era positivo. Io ho fatto la forma grave, 37 giorni di cui 8 con il Casco. Eppure per un anno intero di cassa integrazione con la mascherina a guanti a fare la spesa non ho preso nulla. Primi giorni senza guanti in mezzo ad altri e l'ho preso. Come detto anche altre 10 persone (forma lieve). Che sia adesso una scusa per non far camminare scalzi non credo. Alcuni eccedono in prudenza, fino a quando non ci sono dati CERTI... l'anno scorso fuori dalla case vedevi le scarpe di chi era uscito e non voleva portarsi in casa il Covid. Ma ricordiamo (forse chi non l'ha fatto non lomsa) che ad un tampone positivo o segnalazione presso l'ASST di competenza si riceve una chiamata in cui tra le varie domande c'è anche quella dei locali frequentati negli ultimi giorni... se i gestori vogliono eccedere in prudenza meglio per loro.
Accidenti, mi spiace davvero che tu ti sia preso il Covid, così forte poi...
L'importante è che tu ne sia uscito e che ora stia bene!
Per quanto riguarda il Covid preso dalle superfici francamente resto sempre piuttosto scettico, per me è più probabile prenderlo condividendo gli stessi ambienti con persone infette, anche indossando entrambi la mascherina. La mascherina chiaramente non ha una capacità filtrante del 100% e soprattutto conta il fattore "tempo", ovvero quanto risulta prolungata la permanenza a contatto con altre persone negli ambienti chiusi.
Ricordo un articolo scientifico americano, pubblicato ai tempi della prima ondata, dal quale emergeva che oltre a un numero congruo di particelle virali inalate, era determinante anche il tempo di esposizione alle stesse.
Ammesso che sulle superfici ci sia una quantità di particelle virali così grande immagino che uno dovrebbe toccarsi in continuazione occhi, naso e bocca per fare partire l'infezione, almeno nella mia personalissima (e contestabile) opinione.
Va poi detto che nella "prima ondata" le modalità di trasmissione effettive erano ancora piuttosto dubbie.
Quindi nel dubbio si consideravano le superfici come potenzialmente veicolanti l'infezione. Ricordo che da me in paese passavano più volte a settimana a disinfettare strade e marciapiedi... L'utilità di questa operazione mi ha sempre lasciato scettico, fin da subito ho pensato fosse una azione "placebo", finalizzata a tranquillizzare la popolazione facendo vedere che il comune faceva qualcosa.
Alcuni amici sono passati dal "tanto è una semplice influenza" a disinfettarsi le scarpe con un mix di alcol etilico e acqua, facendo la stessa cosa per la spesa e per qualunque altro oggetto introdotto in casa dal mondo esterno...
Chiaramente in piena pandemia qualche cautela di troppo certamente è doverosa, non fraintendermi. Non sto certamente minimizzando il rischio!
Io stesso ho vissuto mesi praticamente barricato in casa per timore di contrarre il Covid.
Comunque ora come ora, alla luce dell'evolversi apparentemente "benigno" della situazione epidemiologica italiana, direi che bisogna tenere alta la guardia ma senza esagerare. I piedi scalzi in particolare non penso aumentino le possibilità di contrarre il Covid (a meno che uno non si metta i piedi in bocca o non li lavi mai quando rientra in casa dopo aver girato scalzo in luoghi chiusi e affollati), MA nella mentalità collettiva sono da sempre sinonimo di sporcizia, sciatteria e addirittura possibili infezioni.
In definitiva è corretto che i gestori abbiano a cuore l'igiene e la sicurezza MA senza esagerare.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Lazise, doppia delusione
[quote="young_barefooter"]
Io in Ospedale mi sono fatto portare gli Zoccoli. Non ho mai capito che cosa fosse, ma anche se passavano a pulire ogni giorno, sotto i piedi c'erano come dei piccoli batuffoli bianchi (????)
Oltre al fatto che non ti permettevano di girare scalzo.
Anche quando mi hanno fatto la TAC, ho chiesto se "potevo" (dovevo) toglierli, ma mi hanno detto che non si sarebbero di certo sfilati... Paura di avere oggetti "Covid Attivi"? Può darsi.
Le persone eccedono un prudenza. Come detto soprattutto i gestori dei Locali: già hanno tenuto chiuso per mesi, la prua di ricevere una segnalazione di qualche tipo può "anche starci"... Orami tra disinformazione, esagerazioni, negazionismi, minimizzato, non si capisce più na mazza.
Purtroppo lo conosci bene, quando lo prendi. Perché inizi a parlare con gli infermieri: "Il tampone rapido ti ha detto due esiti negativi? Non ne dubito, uno se lo fa male, se hai il setto nasale particolare, ecc... non raggiungono le mucose" così mi hanno detto quando ho fatto il Molecolare (negativo) in Ospedale... E il tizio era talmente bravo che l'ha fatto mentre ero mezzo fuori e mezzo dentro dal bagno perché nudo e mi stavo lavando ... Eh, se è passato in quel momento, non si è in Hotel, si collabora.
Comunque grazie per l'interessamento, ma sono guarito dal Covid19... ma non dal "Long Covid": così si nominano tutti gli effetti secondari a lungo termine che la malattia ti lasci addosso. Sono appena stato si Facebook:hanno aperto un gruppo per discutere di questa cosa. Guarisci, ma i polmoni sono "compromessi". Da vedere il tempo che ci vuole perché Torino a funzionare come prima... sempre se sono in grado. L'effetto vetro smerigliato c'è ancora. Le cicatrici da Polmonite non guariscono, è tessuto "Morto".
2Feet ha scritto:
Comunque ora come ora, alla luce dell'evolversi apparentemente "benigno" della situazione epidemiologica italiana, direi che bisogna tenere alta la guardia ma senza esagerare. I piedi scalzi in particolare non penso aumentino le possibilità di contrarre il Covid (a meno che uno non si metta i piedi in bocca o non li lavi mai quando rientra in casa dopo aver girato scalzo in luoghi chiusi e affollati), MA nella mentalità collettiva sono da sempre sinonimo di sporcizia, sciatteria e addirittura possibili infezioni.
In definitiva è corretto che i gestori abbiano a cuore l'igiene e la sicurezza MA senza esagerare.
Io in Ospedale mi sono fatto portare gli Zoccoli. Non ho mai capito che cosa fosse, ma anche se passavano a pulire ogni giorno, sotto i piedi c'erano come dei piccoli batuffoli bianchi (????)
Oltre al fatto che non ti permettevano di girare scalzo.
Anche quando mi hanno fatto la TAC, ho chiesto se "potevo" (dovevo) toglierli, ma mi hanno detto che non si sarebbero di certo sfilati... Paura di avere oggetti "Covid Attivi"? Può darsi.
Le persone eccedono un prudenza. Come detto soprattutto i gestori dei Locali: già hanno tenuto chiuso per mesi, la prua di ricevere una segnalazione di qualche tipo può "anche starci"... Orami tra disinformazione, esagerazioni, negazionismi, minimizzato, non si capisce più na mazza.
Purtroppo lo conosci bene, quando lo prendi. Perché inizi a parlare con gli infermieri: "Il tampone rapido ti ha detto due esiti negativi? Non ne dubito, uno se lo fa male, se hai il setto nasale particolare, ecc... non raggiungono le mucose" così mi hanno detto quando ho fatto il Molecolare (negativo) in Ospedale... E il tizio era talmente bravo che l'ha fatto mentre ero mezzo fuori e mezzo dentro dal bagno perché nudo e mi stavo lavando ... Eh, se è passato in quel momento, non si è in Hotel, si collabora.
Comunque grazie per l'interessamento, ma sono guarito dal Covid19... ma non dal "Long Covid": così si nominano tutti gli effetti secondari a lungo termine che la malattia ti lasci addosso. Sono appena stato si Facebook:hanno aperto un gruppo per discutere di questa cosa. Guarisci, ma i polmoni sono "compromessi". Da vedere il tempo che ci vuole perché Torino a funzionare come prima... sempre se sono in grado. L'effetto vetro smerigliato c'è ancora. Le cicatrici da Polmonite non guariscono, è tessuto "Morto".
2Feet- Numero di messaggi : 150
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