Prime esperienze di shopping

Ciao a tutti, mi ero iscritto tempo fa al forum, ma per vari motivi e con l'arrivo della pandemia ho evitato di uscire molto spesso scalzo e pertanto ho avuto molto poco da condividere. Nel frattempo mi sono limitato a qualche passeggiata nei parchi di Roma, dove abito.
Nell'ultima settimana invece, ho ripreso a passare molto tempo scalzo e, dovendo fare diversi acquisti per uno studio nuovo, ho fatto un primo tentativo in un parco commerciale all'aperto: ho lasciato i mocassini in macchina e sono entrato da Mediaworld, senza nessun problema, neanche al momento di pagare; da lì ho preso confidenza ed ho girato parecchi negozi, anche grandi, in tutta tranquillità, tranne per l'asfalto diventato rovente ad una certa ora. Il giorno successivo sono uscito direttamente scalzo per andare in un altro centro commerciale, che ho girato interamente e dove ho ritirato un ordine in un negozio di arredamenti, in cui ho trovato tutte commesse giovani assolutamente gentili che, almeno apparentemente, non hanno fatto una piega, per poi passare al ritiro merci e caricare gli scatoloni in auto(pure parecchio grandi), sotto lo sguardo attonito dell'addetto, che comunque non ha fatto nessun commento.
La cosa curiosa è che alcuni articoli erano di colore errato, per cui ho telefonato e la ragazza mi ha detto: "ah, si mi ricordo di lei..." (non ne avevo alcun dubbio... ) per cui sono ritornato il giorno seguente per il cambio e ho preferito, per coerenza, ripresentarmi scalzo. Ho anche approfittato per un giro all'Outlet per comprare dei regali, e anche lì sono sempre stato servito in maniera molto cortese.
Ho scoperto che effettivamente i limiti che mi sono posto nel camminare scalzo in questo tipo di ambienti più urbani e popolati, sono legati soprattutto all'atteggiamento che si ha e se si riesce o meno ad essere disinvolti; anche se diverse persone ti notano, non senti che qualche commento più che altro di stupore (e nemmeno tanti). Succederà prima o poi di incontrare qualche impedimento, ma per ora è andata bene.
Peraltro, forse causa pandemia, ho anche trovato bagni particolarmente puliti, che ho dovuto utilizzare perché ho girato a lungo e non ho portato con me sandali o scarpe, però è stato meno problematico del previsto...

Benvenuto e complimenti per la disinvoltura con cui ti muovi!

Complimenti Steve, esperienze come le tue andrebbero fatte leggere a tutti i neofiti dello scalzismo!
Se posso chiedertelo, in quale centro commerciale sei stato? Ho vissuto a Roma per diversi anni e ho frequentato abitualmente (anche scalzo) quello di Porta di Roma.

Vi ringrazio! Sono stato al Da Vinci a Fiumicino all'Outlet di Castel Romano e allo Shopping Village di Castel Romano, dove sono stato anche da Mondo Convenienza, oltre ad alcuni negozi "singoli".
Mi fa piacere sentire che sei stato scalzo a Porta di Roma perché ci dovrò andare per una cosa, e quindi coglierò l'occasione per fare due passi a piede libero...

Steve84 ha scritto:
Ho scoperto che effettivamente i limiti che mi sono posto nel camminare scalzo in questo tipo di ambienti più urbani e popolati, sono legati soprattutto all'atteggiamento che si ha e se si riesce o meno ad essere disinvolti; anche se diverse persone ti notano, non senti che qualche commento più che altro di stupore (e nemmeno tanti).

Hai evidenziato una verità sacrosanta: il modo in cui gli altri ci percepiscono quando siamo scalzi dipende in buona parte da noi stessi. Se ci mostriamo sicuri e a nostro agio chiaramente diamo un'impressione molto diversa da quella che daremmo mostrandoci tesi e insicuri. In passato (ma ancora oggi in alcune situazioni) era proprio la difficoltà a tenere a bada l'ansia "da barefooting in pubblico" a fregarmi...

Comunque anche il periodo estivo e il caldo aiutano, se fossi stato negli stessi negozi in pieno inverno magari avresti notato reazioni più sconcertate nei tuoi confronti. Va comunque detto che la sicurezza di se aiuta certamente, ma se trovi la guardia o l'addetto che non intende farti entrare scalzo puoi avere tutto il carisma e la tranquillità del mondo ma di sicuro non entri (a me purtroppo è successo: dopo più di 1 ora di discussione ho dovuto arrendermi e ricorrere alle calzature).

MA a volte mi è andata anche bene: giornata di shopping da Ikea a inizio Dicembre (anni fa), con pranzo presso il ristorante del punto vendita e lunga coda alla cassa. Nemmeno uno sguardo o un commento nei miei confronti, e mi hanno notato in tanti.
Oppure shopping in un grande ipermercato ai primi di gennaio (prima della pandemia), con temperatura esterna 4°C. Anche in quel caso solo pochi sguardi curiosi e stupiti.

Steve84 ha scritto:Vi ringrazio! Sono stato al Da Vinci a Fiumicino all'Outlet di Castel Romano e allo Shopping Village di Castel Romano, dove sono stato anche da Mondo Convenienza, oltre ad alcuni negozi "singoli".
Mi fa piacere sentire che sei stato scalzo a Porta di Roma perché ci dovrò andare per una cosa, e quindi coglierò l'occasione per fare due passi a piede libero...

Anche a Porta di Roma dovresti poter andare senza alcun problema, pre pandemia (sembra passato un secolo) ci andavo abbastanza spesso, ci sono ricapitato qualche settimana fà e sembra nulla sia cambiato.

In effetti l'estate facilita un pó le cose, anche se quest'anno a febbraio abbiamo avuto temperature simil-primaverili e ho approfittato per fare delle belle camminate, ma di certo gli sguardi stupiti sono stati molti di più, e perciò ho evitato contesti particolarmente frequentati. Tra l'altro non sono caratterialmente tanto incline a fare discussioni. Intanto oggi stesso mi sono beccato la prima guardia "solerte" che mi ha detto di non poter entrare scalzo, (peccato che si è accorto solo mentre stavo pagando e ormai non poteva più farci molto... ha solo fatto girare mezzo negozio , mi sono limitato a rispondere che le scarpe non le avevo con me).

Steve84 ha scritto:In effetti l'estate facilita un pó le cose, anche se quest'anno a febbraio abbiamo avuto temperature simil-primaverili e ho approfittato per fare delle belle camminate, ma di certo gli sguardi stupiti sono stati molti di più, e perciò ho evitato contesti particolarmente frequentati. Tra l'altro non sono caratterialmente tanto incline a fare discussioni. Intanto oggi stesso mi sono beccato la prima guardia "solerte" che mi ha detto di non poter entrare scalzo, (peccato che si è accorto solo mentre stavo pagando e ormai non poteva più farci molto... ha solo fatto girare mezzo negozio , mi sono limitato a rispondere che le scarpe non le avevo con me).

Pure a me non piace discutere, se posso evito, però non mi piace subire discriminazioni stupide da parte di persone poco aperte mentalmente, che di fronte a qualcosa di sconosciuto e inaspettato (la persona scalza per precisa scelta) reagiscono con timore e diffidenza, spesso decidendo solamente sulla base di stereotipi e pregiudizi personali.
Io tendo a farne una questione di principio, non è per quella mezz'ora che sono obbligato a indossare le scarpe, è perchè trovo ingiusto essere discriminato per una scelta di vita che non offende nessuno e non viola alcuna legge, semplicemente perchè ho il coraggio di essere me stesso, fregandomene di omologarmi al modo di fare della maggioranza.
In quei casi mi viene spontaneo avviare una discussione, con toni civili ed educati ma anche tanta fermezza e decisione, per cercare di non dargliela vinta.
Purtroppo spesso il fattore tempo risulta a loro vantaggio, non sempre si hanno ore ed ore da dedicare alla lotta per i nostri diritti, pure noi abbiamo tanti impegni. MA varrebbe la pena andare fino in fondo ogni volta.

young_barefooter ha scritto:

Steve84 ha scritto:In effetti l'estate facilita un pó le cose, anche se quest'anno a febbraio abbiamo avuto temperature simil-primaverili e ho approfittato per fare delle belle camminate, ma di certo gli sguardi stupiti sono stati molti di più, e perciò ho evitato contesti particolarmente frequentati. Tra l'altro non sono caratterialmente tanto incline a fare discussioni. Intanto oggi stesso mi sono beccato la prima guardia "solerte" che mi ha detto di non poter entrare scalzo, (peccato che si è accorto solo mentre stavo pagando e ormai non poteva più farci molto... ha solo fatto girare mezzo negozio , mi sono limitato a rispondere che le scarpe non le avevo con me).

Pure a me non piace discutere, se posso evito, però non mi piace subire discriminazioni stupide da parte di persone poco aperte mentalmente, che di fronte a qualcosa di sconosciuto e inaspettato (la persona scalza per precisa scelta) reagiscono con timore e diffidenza, spesso decidendo solamente sulla base di stereotipi e pregiudizi personali.
Io tendo a farne una questione di principio, non è per quella mezz'ora che sono obbligato a indossare le scarpe, è perchè trovo ingiusto essere discriminato per una scelta di vita che non offende nessuno e non viola alcuna legge, semplicemente perchè ho il coraggio di essere me stesso, fregandomene di omologarmi al modo di fare della maggioranza.
In quei casi mi viene spontaneo avviare una discussione, con toni civili ed educati ma anche tanta fermezza e decisione, per cercare di non dargliela vinta.
Purtroppo spesso il fattore tempo risulta a loro vantaggio, non sempre si hanno ore ed ore da dedicare alla lotta per i nostri diritti, pure noi abbiamo tanti impegni. MA varrebbe la pena andare fino in fondo ogni volta.

Hai pienamente ragione, è davvero irritante che alcune persone, trovandosi davanti una situazione inconsueta (ma assolutamente innocua), ignorando se esista o meno un qualche divieto nel loro stesso luogo di lavoro, lo inventano così su due piedi, a scanso di equivoci. Credo sia abbastanza semplice da capire peraltro, un divieto di solito è scritto in bella mostra all'entrata, proprio per il fine che ha...
Io sono ancora alle prime uscite e per quanto sia stato molto rilassato e mi sia goduto la libertà di farmi qualche giornata più o meno interamente scalzo, se l'attenzione si incentrasse troppo su di me finirei per agitarmi e rovinarmi la giornata, con un pó di tempo sarò sicuramente più battagliero...

Steve84 ha scritto:
Io sono ancora alle prime uscite e per quanto sia stato molto rilassato e mi sia goduto la libertà di farmi qualche giornata più o meno interamente scalzo, se l'attenzione si incentrasse troppo su di me finirei per agitarmi e rovinarmi la giornata, con un pó di tempo sarò sicuramente più battagliero...

Chiaro che ci sono diffeenze caratteriali, ad esempio anche a me non piace essere al centro dell'attenzione, e ti confesso è stata dura ed alle volte lo è ancora perche l'attenzione ad ogni modo l'attiri.
L'importante è interiorizzare il fatto che è TOTALMENTE nel nostro diritto non indossare scarpe, che un locale pubblico deve PER LEGGE garantire un livello di sicurezza ed igiene tale che ci si possa stare (credo eccetto casi veramente particolari) senza scarpe (anche perche in caso contrario dovrebero specificare quali tipi di scarpe e quali no, ed anche in che stato di usura esse siano).
E se un cliente viene preso di mira o anche solo apostrofato in malo modo solo perche è senza scarpe il gestore può esserne chiamato in causa in sede legale.
Dimostrazione ne è che quando si alza il livello gerarchico dell'interlocutore nel 95% dei casi l'esito è a nostro favore.
Il sottopancia di turno ti rompe le scatole per paura di essere criticato da un suo superiore, ma appena si rende conto di esser lui a rischiare di far la figura del piantagrane nei confronti di un cliente PAGANTE si ammutolisce da solo.

Poi ci sono purtroppo le eccezioni, come un supermarket vicino a casa mia che però in questo modo ci ha rimesso nell'ultimo anno parecchie migliaia di euro di fatturato in favore di un suo concorrente (io faccio la spesa per la mia famiglia e per i parenti anziani, e sono andato tranquillamente a farla da un'altra parte).